CRONACA- Pagina 1426

Arrestato sul tram mentre rubava dalla borsetta di una donna

Si tratta di un uomo di 48 anni, romeno senza fissa dimora, con precedenti per furto appena arrivato dalla Germania

 

E’ stato arrestato oggi sulla Linea 1  dagli agenti della Polizia municipale mentre sottraeva dei soldi dalla borsa  di una donna.

L’uomo è stato tradotto nel carcere  in attesa del processo.

Neonata muore in ospedale dopo il parto

Dopo il parto una neonata è morta all’ospedale Maria Vittoria di Torino

La gravidanza, alla 36/a settimana, era considerata  ad alto rischio per la malattia metabolica di cui soffre la madre, una ragazza di 20 anni.

Dopo 30 minuti  di rianimazione cardio-polmonare è stato constatato il decesso della piccola, che pesava più di  4 chili. L’azienda ospedaliera ha avviato un’indagine interna per  fare chiarezza su quanto è accaduto. Interviene inoltre il Servizio di Psicologia Aziendale  per aiutare la giovane mamma e la sua famiglia ad elaborare il drammatico evento.

La donna era stata ricoverata al Maria Vittoria domenica scorsa ed era stata seguita nelle ultime settimane dall’Ambulatorio Gravidanze a Rischio dell’ospedale.

 

(foto: il Torinese)

Anziane signore ultraottantenni mettono in fuga i truffatori

Ieri mattina, in due diverse circostanze, in entrambi i casi nel quartiere Pozzo Strada, due anziane signore hanno messo in fuga delle persone che volevano truffarle approfittandosi della loro buona fede

polizia bombe cartaNel primo caso, la vittima è stata avvicinata nei pressi della propria abitazione da due uomini che si sono presentati come tecnici dell’acquedotto che dovevano verificare la presenza di perdite nell’appartamento.

Una volta in casa, però, la donna ha chiamato la figlia, cosa che ha indotto i due truffatori ad allontanarsi dall’appartamento senza aver asportato nulla.

Circa un’ora dopo, un’altra anziana  è stata avvicinata in strada da un uomo che si è spacciato per tecnico dell’azienda del gas, il cui compito era quello di controllare il funzionamento dei termosifoni. Una volta all’interno dell’alloggio, il finto tecnico ha simulato un controllo, invitando la donna a riporre i suoi gioielli in un sacchetto per proteggerli dai prodotti che avrebbe usato durante l’operazione. A tale richiesta, l’anziana signora ha realizzato che l’uomo non era un tecnico ma un truffatore e lo ha allontanato con determinazione da casa.

Sono in corso indagini per risalire agli autori delle tentate truffe.

Le due circostanze mettono in risalto che persone anziane informate possono reagire tempestivamente ai tentativi di truffa perpetrati ai loro danni. In questa direzione, sono andati il Progetto Medusa e le campagne di sensibilizzazione al tema messi in campo nel tempo dalla Polizia di Stato che, alla luce dei casi narrati, si dimostrano un’arma efficacia per ridurre il fenomeno delle truffe agli anziani.

Prima volta al mondo: sperimentate staminali del fegato in neonati

Piccoli affetti da gravissime malattie genetiche neonatali

Per la prima volta al mondo sperimentate con successo cellule staminali epatiche in neonati affetti da gravissime malattie metaboliche ereditarie, presso la Città della Salute di Torino.

Lo studio é stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Stem Cell Reviews and Reports. Un nuovo approccio terapeutico mediante l’utilizzo di cellule staminali epatiche è stato sperimentato con successo in tre neonati affetti da patologie genetiche che determinano coma neonatale e necessitano di trapianto di fegato nei primi mesi di vita. La nuova strategia ha consentito di iniettare cellule staminali epatiche sane direttamente nel fegato dei piccoli pazienti poco dopo la nascita con lo scopo di correggere il difetto ereditario. Questa procedura innovativa ha permesso di ritardare il trapianto d’organo di almeno un anno in tutti i pazienti trattati, ponendo le basi scientifiche per la possibile correzione definitiva di diverse malattie genetico-metaboliche con procedura mini-invasiva.

Lo studio é frutto della proficua collaborazione tra alcuni Centri di eccellenza dell’ospedale Regina Margherita e dell’ospedale Molinette afferenti alla Città della Salute di Torino, il Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino (MBC) e l’azienda biomedicale Unicyte AG. La sperimentazione clinica é stata condotta al Regina Margherita dal dottor Marco Spada (Direttore della Pediatria e del Centro Regionale per la cura delle malattie metaboliche del Regina Margherita), coadiuvato dal dottor Francesco Porta. Il professor Renato Romagnoli (Direttore del Centro Trapianti di Fegato delle Molinette) ed il dottor Dorico Righi (Direttore della Radiologia dell’ospedale Molinette) hanno avuto ruolo clinico primario in qualità di co-sperimentatori in questo studio pionieristico. Essenziali per questo successo scientifico-terapeutico anche l’apporto del Laboratorio del Centro Trapianti di Cellule staminali e Terapia Cellulare del Regina Margherita (diretto dalla professoressa Franca Fagioli) e del Centro di Coordinamento Trapianti (diretto dal professor Antonio Amoroso). La nuova terapia sperimentale é stata possibile grazie alle ricerche sulle cellule staminali epatiche condotte dal gruppo del professor Giovanni Camussi del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Torino con il Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino (professor Lorenzo Silengo e professoressa Fiorella Altruda). Il processo scientifico tutto torinese che, partendo dalla ricerca di base, ha consentito lo sviluppo e l’applicazione clinica sui piccoli pazienti di una nuova strategia terapeutica per gravi malattie genetiche del bambino pone la Città della Salute di Torino e l’Università di Torino tra le eccellenze mondiali in campo medico.

Contrabbando di alimenti e alcolici: maxi sequestro

Guardia di Finanza di Torino e Polizia Municipale si sono presentati lo scorso fine settimana in Via Traves nel quartiere Le Vallette dove già dalle prime ore del mattino erano stati installati banchi, bilance e prodotti di vario tipo per essere venduti a cittadini dei Paesi dell’Est Europa

Generi alimentari di ogni tipo: dai prodotti ittici, ai cibi pre-confezionati, carne, insaccati, latticini, scatolame, frutta ma anche sigarette di contrabbando, abilmente occultate dentro i furgoni, nonché alcolici distillati clandestinamente.

E’ questo il quadro apparso ai Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino ed agli Agenti del V Comando Borgo Vittoria/Madonna di Campagna/Lucento/Vallette della Polizia Municipale della 5° Circoscrizione, al mercato abusivo della zona “Continassa”, che si caratterizzava per la presenza di numerosi banchi con la merce esposta in bella vista pronta per essere venduta abusivamente, sotto dei gazebo con tanto di insegna, corredati da espositori e bilance, il tutto, tra l’altro, senza alcuna considerazione della normativa fiscale: nessuna ricevuta fiscale o scontrino, nessuna iscrizione alla Camera di Commercio, tutto abusivo.

Oltre 3 le tonnellate di materiale sequestrato per il quale sono già state avviate le operazioni di distruzione e oltre 11.000 euro il denaro sequestrato in quanto provento illecito delle vendite effettuate nelle prime ore del mattino.

Alle operazioni hanno partecipato anche le Unità cinofile della Guardia di Finanza.

Comminate sanzioni per commercio abusivo e violazione del codice della strada, sino a 100.000 euro; i due autisti dei bus provenienti da Chişinău, in Moldavia, sono stati sanzionati per oltre 4.000 euro per varie violazioni del codice della strada. I mezzi utilizzati, infatti, erano sprovvisti delle dotazioni di sicurezza a bordo, dei documenti di trasporto e non sottoposti a revisione.

6 cittadini moldavi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino per reati di contrabbando di sigarette e di alimenti, nonché commercio di prodotti derivati da processi di distillazione clandestini.

Fermato il pirata della strada che ha investito e ucciso un pedone a Stupinigi

Trovata l’auto danneggiata e sporca di sangue sul cofano

 

 Nella notte si è conclusa la caccia all’autoredell’investimento mortale avvenuto la notte del 19 gennaio scorso a Nichelino, nel torinese, lungo la SP 143 che collega Orbassano a Stupinigi, dove i Carabinieri erano intervenuti rinvenendo cadavere sul ciglio della strada un albanese che oggi avrebbe compiuto 36 anni.

L’esecuzione di accurati rilievi sul posto e l’acquisizione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti in tutte le possibili vie di fuga percorribili dall’automobilista responsabile dell’omicidio, hanno consentito ai militari dell’Arma di stringere il cerchio su una golf di colore bianco che, dopo l’urto, aveva lasciato in terra lo stemma di marca staccatosi dall’avantreno. Piccoli dettagli che però hanno fatto scattare presso le carrozzerie del circondario metropolitano ininterrotte e mirate ispezioni da parte di tutti i reparti del Comando Provinciale di Torino. E il controllo di una pattuglia di Carabinieri della Compagnia di Rivoli in un’autofficina di Giaveno ha consentito di trovare la Golfgravemente danneggiata e con tracce ematiche ancora visivamente riscontrabili sul cofano, portata lì nella mattinata del 20 gennaio direttamente dal proprietario che, nella circostanza, aveva riferito all’ignaro carrozziere di aver investito accidentalmente un capriolo. Rintracciato e condotto in caserma l’uomo, un operaio 34enne di Giaveno, messo alle strette ha confessato, raccontando agli investigatori dell’Arma che nel percorrere quell’arteria, probabilmente a causa della nebbia, aveva accidentalmente investito il pedone e accortosi di quanto accaduto, si sarebbe prima fermato a circa 300 metri più avanti senza prestare o richiedere soccorso, per poi ripartire subito dopo in preda al panico e tornare successivamente in prossimità del luogodell’incidente, notando una persona esanime riversa sullacarreggiata.

Sottoposto a fermo di indiziato di delitto e tradotto presso il carcere di Torino, dovrà ora rispondere di omicidio stradale ed omissione di soccorso. L’autovettura è stata invece sequestrata per ulteriori ed approfonditi rilievi tecnici.

FdI: “La sindaca costruisce le fognature per i nomadi”

 Riceviamo e pubblichiamo / MONTARULI-MARRONE (FDI): “ALTRO CHE SGOMBERO”

“Altro che sgombero, Appendino sta costruendo le fognature nuove ai rom”. Ad andare all’attacco della giunta grillina sono la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, e il capogruppo di Fdi in Regione Piemonte Maurizio Marrone, dopo che al campo rom in strada dell’Aeroporto è iniziato il cantiere per i nuovi allacci idrici.

“Altro che progetti di sgombero e di “superamento” degli insediamenti – lancia l’allarme Montaruli -, in questi giorni gli operai mandati dal Comune hanno iniziato i lavori per dotare il campo rom di strada dell’Aeroporto di una fognatura nuova di zecca. Un progetto costoso che necessiterà di mesi di lavori e che conferma i nostri sospetti: Appendino non avrebbe intenzione di superare i campi rom. Chi spenderebbe i soldi pubblici per dotare di una maxi fognatura un campo che si ha in progetto di chiudere? Per fare luce sulla vicenda presenterò un’interrogazione alla Camera, ma Appendino deve rispondere ai torinesi di questa presa in giro. Basta spreco soldi pubblici che vengono destinati perennemente a luoghi poi distrutti e trattati incivilmente. Sgombero subito”. E a chiedere chiarezza e anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte Maurizio Marrone: “I lavori iniziati in strada dell’Aeroporto sono un campanello d’allarme. Come Fratelli d’Italia pretendiamo un impegno chiaro di Appendino allo sgombero totale prima di far uscire dalle casse regionali anche un solo euro. I soldi devono servire per rimuovere da Torino i campi dell’indecenza.  Appendino mica vorrà dalla Regione centinaia di migliaia di euro solo per cambiare il cartello sul cancello del campi rom da ‘insediamento autorizzato’ ad ‘area sosta’”.

Sgominata la banda dei ladri di auto. Neutralizzavano i cani da guardia con lo spray

Dall’alba, in Torino e nell’hinterland torinese, i carabinieri del Comando Provinciale  stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti degli appartenenti a una banda criminale dedita ai furti che utilizzava uno spray all’ammoniaca per neutralizzare eventuali animali da guardia

5 le persone destinatarie dei provvedimenti cautelari. Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di incendio, ricettazione, contraffazione di targhe e furti in abitazione e di autovetture, i reati a vario titolo contestati.Le indagini dei militari hanno documentato oltre 70 furti, di cui 25 in abitazioni, in 24 comuni della provincia di Torino.

Gli indagati sono anche ritenuti i responsabili dell’incendio di un furgone della Polizia Penitenziaria della Casa di Reclusione di Saluzzo, commesso il 12 febbraio scorso, a Cavour (TO), mentre era parcheggiato in strada, quale ritorsione per precedenti periodi di detenzione subite da uno dei componenti. È stata, inoltre, sventata una rapina, con servizi ad alta visibilità, già pianificata dalla banda ai danni della titolare di un esercizio di rivendita carni di Villafranca Piemonte (TO). Nel corso dell’attività investigativa sono stati recuperati e restituiti ai legittimi proprietari 11 veicoli rubati, 2 pistole e 2 fucili, rubati in una abitazione, e varia refurtiva (tra cui diverse attrezzature edili e da giardinaggio, orologi, capi di bestiame, penumatici, pannelli fotovoltaici e anche il cancello in zinco di un cimitero comunale).

I carabinieri sono riusciti altresì a disvelare il modus operandi del gruppo che seguiva le programmazioni di feste locali e di rosari per eventi funebri, soprattutto nelle piccole comunità, per rubare dalle auto dei partecipanti le chiavi di casa lasciate incustodite. Prima rubavano le chiavi di casa e i documenti dall’auto, poi andavano a svaligiare l’abitazione.

Pioggia e vento abbattono lo smog, si torna a circolare in città

Stop ai blocchi antismog a Torino  da martedì 21 gennaio

Sono stati pioggia e vento a far calare le polveri sottili dopo oltre 20 giorni di livello oltre i limiti di legge  in relazione ai valori di Pm10.
Conferma l’Arpa Piemonte:  “La presenza di polveri sottili nell’aria di Torino è tornata sotto i livelli di attenzione”. Euro4  ed euro5 diesel ed euro1 a benzina potranno tornare a muoversi  in città e negli 11 comuni della cintura metropolitana.
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LA SALA ROSSA CHIEDE ALLA REGIONE FONDI PER IL TPL E MISURE DI CONTRASTO ALL’INQUINAMENTO

Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato un ordine del giorno con il quale si chiede alla Regione Piemonte che finanzi Gtt per le giornate di blocco di traffico e che adotti misure di contrasto all’inquinamento.

In particolare, il documento che vede come primo firmatario il consigliere Federico Mensio (M5S), chiede alla Regione che vengano erogati i fondi stanziati dal proprio bilancio degli ultimi anni a favore del trasporto pubblico locale, oltre ad uno stanziamento di ulteriori risorse per migliorare il trasporto pubblico, rendendolo gratuito quando vi siano condizioni che portino ad una limitazione della circolazione dei mezzi privati.

Illustrando l’ordine del giorno, Mensio ha evidenziato come il Comune sia in attesa di fondi regionali da 5 anni, per un ammontare di 200 milioni. “Rendere gratuiti i mezzi di trasporto, ha sottolineato, costa 250 mila euro al giorno, una spesa che il Comune da solo non potrebbe sostenere. Il tema, ha sostenuto, va affrontata a livello nazionale e regionale, tanto più che l’Italia, dal 2011, ha pagato 589 milioni di multe all’Unione Europea, per cinque procedure di infrazione”.

Bivaccano a Torino Esposizioni: denunciati

Sei cittadini stranieri segnalati per invasione di edificio

Nei giorni scorsi , gli agenti del Commissariato Barriera Nizza hanno effettuato un controllo nelle aree in stato di abbandono dell’ex locale “La Rotonda” e di “Torino Esposizioni”.
Durante la fase di perlustrazione di quest’ultima struttura, è stata individuata una parete in cartongesso divelta che permetteva l’accesso ai piani superiori. Qui, gli agenti hanno trovato le porte di due locali chiuse. Nelle due stanze gli agenti hanno trovato 5 cittadini marocchini che stavano dormendo. All’interno di entrambi i locali i poliziotti hanno trovato sostanza stupefacente. In un locale poco distante, gli agenti hanno riscontrato la presenza di una sesta persona: un cittadino tunisino. Alla luce dei fatti, tutti i cittadini stranieri sono stati denunciati in stato di libertà per invasione di edifici e terreni. Per I 5 cittadini marocchini, invece, è scattata la denuncia in stato di libertà per il possesso della sostanza stupefacente. A seguito di accertamenti è merso che tutti i cittadini stranieri erano inottemperanti all’Ordine del  Questore di lasciare il territorio nazionale, quattro provvedimenti emessi a Torino e due a Biella. Per tale ragione, sono stati tutti denunciati in stato di libertà per la violazione delle norme sull’immigrazione.
(foto: Museo Torino)