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Polfer, il bilancio di una settimana di controlli su 188 treni

15 indagati, 4.896 persone controllate, di cui 1.066 persone con precedenti. 237 pattuglie impegnate nelle stazioni e 15 in abiti civili per attività antiborseggio. 75 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 188 treni presenziati. 18 i servizi lungo linea e 57 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 26 aprile al 2 maggio, del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

Durante la settimana sono stati disposti mirati servizi di prevenzione, vigilanza e contrasto ai reati in ambito ferroviario, con l’impiego di personale nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno. I controlli sono stati, inoltre, intensificati in tutte le aree ferroviarie di rispettiva competenza, in concomitanza con le celebrazioni per il 1° Maggio, Festa dei Lavoratori.

A Torino un diciassettenne marocchino ed un diciannovenne romeno sono stati sanzionati per possesso di modica quantità di stupefacente. I due giovani, controllati presso la stazione di Torino Porta Nuova, sono stati trovati in possesso di stupefacente di tipo rispettivamente marijuana e hashish. Pertanto sono stati sanzionati amministrativamente, mentre lo stupefacente è stato sequestrato.

Il personale Polfer della stazione di Porta Susa, a seguito di indagini, ha denunciato per molestie un quarantanovenne romeno a seguito di denuncia sporta da una giovane donna italiana.

Sempre a Porta Susa gli operatori hanno rintracciato un anziano italiano di 76 anni che per errore ha transitato nella galleria ferroviaria a piedi. Individuato dagli agenti, è stato raggiunto e riportato in stazione.

A Novara a seguito di accurate e capillari indagini, è stato denunciato un ventitreenne ghanese per rapina e lesioni aggravate. I fatti risalgono ai giorni precedenti, quando una ragazza venticinquenne nigeriana è stata aggredita a bordo di un treno regionale nella tratta Trecate-Novara. L’uomo, avvicinatosi alla giovane, le ha sferrato un pugno in pieno volto, obbligandola a consegnargli il cellulare. La donna dopo le cure dei sanitari ha sporto denuncia presso la Polfer di Novara, i cui agenti si sono messi subito sulle tracce dell’aggressore. Dalla descrizione fornita e dalle indagini successive si è risaliti all’uomo che è stato riconosciuto dalla vittima, visionando un album fotografico appositamente predisposto dai poliziotti. Rintracciato, l’uomo è stato denunciato per rapina e lesioni aggravate. Il cellulare è stato sequestrato e restituito alla giovane vittima.

A Domodossola un quarantasettenne beninese, senza fissa dimora, è stato denunciato per il reato di sostituzione di persona. L’uomo, durante il controllo all’arrivo del treno internazionale proveniente dalla Svizzera, ha consegnato agli agenti un documento d’identità che da subito si è rivelato appartenere ad altra persona, essendo la foto non corrispondente alla persona. Dagli accertamenti in banca dati è risultato un documento d’identità di un altro cittadino svizzero, unitamente ad un abbonamento ferroviario ed uno Swiss pass, intestati alla medesima persona, che sono stati rinvenuti sull’uomo. Sottoposto ai rilievi delle impronte digitali attraverso apparato spaid, si è risaliti alla vera identità del soggetto che, pertanto, è stato denunciato per sostituzione di persona.

Ad Asti un quarantasettenne bulgaro, senza fissa dimora, è stato sanzionato per ubriachezza molesta dagli agenti Polfer. L’uomo ha azionato il freno di emergenza a bordo di un Intercity sulla tratta Torino – Genova. Su segnalazione del Capotreno gli agenti lo hanno individuato all’arrivo del convoglio in stazione ed accompagnato presso gli uffici di polizia è stato controllato e successivamente trasferito in ambulanza presso il locale ospedale. Dopo pochi giorni, è stato nuovamente sorpreso in stato di ubriachezza nella stazione di Alessandria, dove durante il controllo ha inveito contro gli agenti e sputato sulla divisa di un poliziotto. E’ stato denunciato per oltraggio a Pubblico Ufficiale e nuovamente sanzionato per ubriachezza molesta.

Il 47enne, conosciuto alle forze dell’ordine e con precedenti analoghi, ha nuovamente azionato il freno di emergenza a bordo di un treno regionale veloce, per cui è stato sanzionato dalla Polfer di Novi Ligure (AL).

A Cuneo un quarantanovenne italiano è stato denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Lo spirito di osservazione dei poliziotti, durante un servizio nelle adiacenze della stazione ferroviaria, ha permesso di scorgere, fuoriuscire da una tasca del pantalone, un martelletto frangivetro. Fermato e controllato, è stato rinvenuto sulla persona anche un dispositivo a scatto lancia dardi con punta  acciaio, munito di cinque munizioni. Dopo essere stato accompagnato in ufficio per il controllo è stato denunciato e tutti gli oggetti sequestrati.

A Santhià un quarantatreenne italiano è stato tratto in salvo dagli operatori Polfer, dopo aver manifestato l’intenzione di compiere un gesto anticonservativo. L’uomo è stato notato aggirarsi in stazione in stato confusionale, mal vestito e con una ferita sulla fronte. Alla vista degli agenti ha dapprima riferito di cercare degli abiti ma poi, cambiando sia l’espressione del volto che l’atteggiamento, ha dichiarato di voler tentare il suicidio, sporgendosi sui binari, dove era in arrivo un treno regionale veloce viaggiante sulla tratta Torino – Milano. Afferrato dai poliziotti e bloccato, è stato accompagnato negli uffici di stazione e successivamente affidato alle cure dei sanitari.

Bagni pubblici: quei servizi sono poco igienici?

Nella commissione consiliare di Palazzo Civico svoltasi lunedì mattina, l’Assessore Unia, intervenuto in merito alla mozione di cui il Capogruppo Petrarulo è firmatario sull’ “INSTALLAZIONE URGENTE DI BAGNI CHIMICI  IN PROSSIMITA’ DEI PARCHEGGI RISERVATI AI TAXISTI DURANTE LE CHIUSURE DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI”, ha informato i partecipanti della presenza sul territorio della città di Torino 110 servizi igienici pubblici il cui servizio di pulizia viene svolto dall’Amiat 2 volte al giorno.

L’Assessore ha ribadito la difficoltà che viene riscontrata dall’Amiat a tenere puliti tali servizi soprattutto nelle zone, come ad esempio il Parco del Valentino, ad alta presenza di frequentatori; inoltre alcuni sono chiusi al pubblico ormai da svariati mesi, come ad esempio quelli presenti sul controviale di Corso Novara angolo Via Bologna e quello presente in Piazza Crispi che, se ripristinati, aumenterebbero il numero di quelli fruibili. A seguito anche dell’approvazione in Consiglio comunale della mozione sopra citata, il Capogruppo del Gruppo Consiliare Forza Italia Raffaele Petrarulo ha presentato un’interpellanza alla Sindaca per sapere con quale programmazione in giorni e orari viene effettuata la pulizia dei servizi igienici pubblici presenti sul territorio cittadino; per quale motivo non si sia previsto di riattivare i servizi igienici pubblici chiusi; per quale motivo, nei giardini di nuova costruzione, non siano stati previsti servizi igienici pubblici e se sia in programma un piano di aumento delle postazioni di questi servizi, andando così a coprire maggiormente le zone sprovviste.

Volotea annuncia la nuova rotta Torino Minorca

Il nuovo collegamento sarà disponibile dal 6 luglio con 1 frequenza settimanale

Salgono a 12 i voli firmati Volotea disponibili presso lo scalo piemontese, 9 domestici e 3 internazionali

L’offerta del vettore a Torino è di oltre 324.000 biglietti in vendita, pari a un incremento del 119% rispetto al 2019

 

Torino, 6 maggio 2021 – Volotea, la compagnia aerea low-cost che collega tra loro città di medie e piccole dimensioni e capitali europee, ha annunciato oggi l’avvio di un nuovo collegamento in partenza da Torino alla volta di Minorca. La nuova rotta, già disponibile sul sito www.volotea.com e presso le agenzie di viaggio, decollerà martedì, 6 luglio. Grazie al nuovo volo, sarà ancora più facile e comodo per i passeggeri piemontesi imbarcarsi alla volta di una delle destinazioni estive più affascinanti di tutta la Spagna. Per la Summer ‘21 il vettore scende in pista a Torino con 12 rotte, 9 domestiche e 3 verso l’estero.

 

“Annunciamo con grandissimo entusiasmo l’avvio di questa nuova rotta alla volta di Minorca, che ci consente di rafforzare ulteriormente la nostra presenza presso lo scalo. Aumentano le opzioni di viaggio per i passeggeri piemontesi: presso l’Aeroporto di Torino la nostra offerta per la Summer 21 prevede 12 rotte, per un totale di oltre 324.000 biglietti in vendita, pari a un incremento del 119% rispetto al 2019. Per i prossimi mesi estivi, puntiamo a offrire ai nostri passeggeri nuove opportunità di volo, riconfermando il nostro impegno nel far ripartire il comparto turistico, così fortemente colpito dalla pandemia

Covid-19” – ha commentato Valeria Rebasti, Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea.

 

“Anche nell’estate 2021 Volotea sarà protagonista della ripresa del traffico dell’Aeroporto di Torino. La novità di oggi, Minorca, va ad aggiungersi ai due nuovi voli per la Grecia (Mykonos e Skiathos) già annunciati in precedenza. Volotea si conferma un partner capace di cogliere e soddisfare con tempestività la domanda di viaggi: con la sua crescita costante è diventato un vero punto di riferimento per i viaggiatori del nostro territorio” – ha aggiunto Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport.

 

L’offerta Volotea per i prossimi mesi è all’insegna della massima flessibilità: tutti i voli acquistati prima della fine di maggio, infatti, possono essere modificati (senza sostenere la tassa per il cambio volo fino a 7 giorni prima della partenza) con voli con partenza fino al 30 settembre. Inoltre, è attiva una copertura Covid-19: i passeggeri risultati positivi a un test PCR, potranno richiedere il rimborso completo della prenotazione, tasse incluse, per sé e per tutti i passeggeri inclusi nella stessa prenotazione, fino a 14 giorni prima del volo.

Per la Summer 2021, da Torino sono disponibili 12 collegamenti firmati Volotea, 9 domestici (Alghero, Cagliari, Catania, Lamezia Terme, Lampedusa, Napoli, Olbia, Palermo, Pantelleria) e 3 verso l’estero (Mykonos e Skiathos in Grecia, e Minorca – novità 2021 – in Spagna).

Tutte le rotte Volotea da e per Torino sono disponibili sul sito www.volotea.com e nelle agenzie di viaggio.

 

Con Telepass ecco gli scooter elettrici di Zig Zag

Già attiva una flotta di 800 scooter nelle grandi città: Roma, Milano, Torino, Firenze. Altre dieci città previste entro la fine dell’anno. 

 

 Telepass continua l’ampliamento dei servizi di sharing mobility attraverso gli scooter elettrici di Zig Zag che permettono spostamenti facili, green e veloci in città. Con l’obiettivo di offrire un numero sempre maggiore di opzioni per una mobilità integrata flessibile, sicura e sostenibile, Telepass sceglie Zig Zag e lo integra nei servizi della sua app. 

Telepass Pay è l’app che permette il pagamento, sicuro e veloce, di servizi integrati e collegati ai nuovi stili di mobilità, senza l’uso del contante, utilizzando solo il proprio smartphone.

Per noleggiare uno scooter, sarà sufficiente, per chi non l’avesse già, avviare l’applicazione mobile gratuita Telepass Pay, scaricabile su smartphone Android e iOS, localizzare il mezzo più vicino, prenotarlo e sbloccarlo interagendo con l’App del Gruppo Telepass. Gli utenti potranno circolare liberamente all’interno di un’area del centro città, lasciando i mezzi a fine corsa in aree che non intralcino il traffico stradale o parcheggiando senza costi in tutti gli spazi delimitati da strisce bianche o blu. Lo scooter sharing di Zig Zag è attualmente disponibile nella città di Roma, Milano, Torino e Firenze ed entro quest’anno è prevista l’espansione in dieci principali centri urbani in Italia, successivamente in Europa.

All’insegna di una mobilità facile in città che permette lo spostamento dove e quando si vuole, Zig Zag ha all’attivo un totale di ca. 140.000 utenti raggiungendo 1M di noleggi. Il centro operativo è a disposizione h24 per gestire le operazioni di noleggio e la flotta, inclusa la ricarica degli scooter, e il servizio è offerto anche alle imprese.

Gabriele Benedetto, Amministratore Delegato di Telepass dichiara: “La nostra mission è facilitare la vita delle persone attraverso una nuova esperienza di mobilità e con gli scooter in condivisione di Zig Zag si amplia l’offerta di sharing mobility per spostarsi in modo integrato, alternativo e green, facile e veloce. Nell’ottica di proseguire lo sviluppo della piattaforma di servizi per le imprese e per le persone in movimento abbiamo scelto Zig Zag per la massima attenzione alla qualità del servizio“.

Emanuele Grazioli e Diego Rocca, Fondatori di Zig Zag commentano: “Lo sharing rappresenta il nuovo concetto di mobilità individuale: è il modo per tutelare il diritto al movimento, senza sopportare gli oneri legati al possesso. Entrare nella piattaforma Telepass ci permette di far parte integrante dell’offerta sharing mobility di un grande gruppo impegnato nel facilitare la libertà di movimento delle persone e l’accesso alle diverse modalità di spostamento”. 

Non si ferma quindi la trasformazione di Telepass da operatore di pedaggi autostradali a dinamico protagonista della smart mobility. Attraverso un unico abbonamento si accede infatti a un circuito di pagamento invisibile per offrire un’esperienza di mobilità integrata, con una piattaforma di servizi in continua evoluzione: dal pagamento del parcheggio, del taxi o del carburante al lavaggio dell’auto lì dov’è parcheggiata, dall’acquisto dello skipass alle polizze assicurative, al noleggio di mezzi di spostamento alternativo come, appena arrivati, gli scooter di Zig Zag.

 

Telepass 

Il Gruppo Telepass nasce nel 2017 con l’obiettivo di creare un sistema integrato di servizi per la mobilità in ambito urbano ed extraurbano. Oggi Telepass è un ecosistema che offre a privati e aziende un numero sempre maggiore di opzioni, fruibili anche in modalità digitale, per una mobilità flessibile, sicura e sostenibile. Un pioniere della mobilità impegnato a facilitare la libertà di movimento delle persone, ampliando la sua offerta, investendo in startup all’avanguardia e garantendo l’accesso ai propri servizi in Europa, perché ogni spostamento sia davvero un’esperienza senza confini.

www.telepass.com 

 

Zig Zag 

Zig Zag è il servizio di scooter sharing semplice, economico ed innovativo, che ti permette di prenotare uno scooter con un cellulare, pagare solo i minuti di utilizzo e lasciarlo liberamente in città. La semplicità di utilizzo è unica, con solo due click è possibile iniziare il noleggio e con un solo click terminarlo. Carburante, Assicurazione, Manutenzione e Parcheggio sono inclusi nel prezzo per minuto. Zig Zag ha l’obiettivo di diventare leader nello scooter sharing in Italia e nel Sud Europa creando una piattaforma di vehicle sharing che si adatti a tutte le esigenze professionali e personali degli utenti, fornendo la miglior alternativa di mobilità intelligente nella città.

www.zigzagsharing.com

Scontro frontale, muore una donna

L’incidente è avvenuto a Poirino, dove una donna di 63 anni è morta nello scontro

Viaggiava su una Fiat Panda che nel pomeriggio ha avuto un violento frontale con un furgone che proveniva dalla direzione opposta.

I soccorsi sono intervenuti ma non è stato possibile salvare la donna.

Il bollettino Covid di giovedì 6 maggio: i dati di Torino e del Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 903 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 66 dopo test antigenico), pari al 4,1di 22.010 tamponi eseguiti, di cui 11.641 antigenici. Dei 903 nuovi casi, gli asintomatici sono 337 (37,3%).

I casi sono così ripartiti: 88 screening, 547 contatti di caso, 268 con indagine in corso: per ambito: 10 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 143 scolastico, 750 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 353.835 così suddivisi su base provinciale: 28.524 Alessandria, 16.954 Asti, 10.946  Biella, 50.932 Cuneo, 27.208 Novara, 189.657 Torino, 13.117 Vercelli, 12.536 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.464 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.497 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 162 (- 13 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1820 (– 76 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.075

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.488.031 (+22.010 rispetto a ieri), di cui 1.526.358 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO  11.370

Sono 18 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.370 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.539 Alessandria, 695 Asti, 422 Biella, 1.408 Cuneo, 930 Novara, 5.413 Torino, 505 Vercelli, 365 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 93 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

328.408 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 328.408 (+1194 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 26.139 Alessandria, 15.837 Asti, 9.955 Biella, 47.163 Cuneo, 25.397 Novara, 176.332 Torino, 12.185 Vercelli, 11.717 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.360 extraregione e 2.323 in fase di definizione.

Villa Glicini, avviso di sfratto: la storia (purtroppo) si ripete e il Valentino è sempre più abbandonato

A cura di: lineaitaliapiemonte.it

Di Guglielmo Del Pero *

Vale la pena sacrificare la sicurezza dei cittadini e la possibilità di utilizzare il Parco dalla mattina a notte fonda, lasciando che il senso di degrado e abbandono diventino il biglietto da visita di uno dei più bei luoghi d’Europa, abbandonare al loro destino gestori di attività commerciali che avevano fatto ingenti investimenti, posti di lavoro persi in una situazione economica già di per sé difficile, attività sportive gettate nella più totale incertezza del proprio futuro? A nostro modo di vedere sarebbe stato possibile intervenire diversamente. Invece si privano i torinesi di uno spazio storico per svolgere l’attività di scherma, costringendo tra l’altro molti bambini a trovare un’alternativa per l’estate ragazzi…

… continua a leggere:   VILLA GLICINI, AVVISO DI SFRATTO

 

* segretario PLI Torino

Torino riparte con Palazzo Arsenale. Inaugurato il cortile restaurato e presentata l’opera monografica

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Il Palazzo sarà aperto al pubblico con visite guidate.

Dopo un anno di lavori che hanno portato al rifacimento della pavimentazione con preziosa pietra “Luserna” e ad un nuovo sistema di illuminazione, è stato inaugurato stamattina il cortile di Palazzo Arsenale, imponente e maestoso, ed è stato presentato il libro che ne raccoglie la storia, le vicende e le curiosità. La cerimonia è avvenuta alla presenza di Autorità Civili, Militari e Religiose in aderenza alle norme anti-Covid 19.

Il progetto di restauro e valorizzazione, avvenuto in un ottica di riqualificazione ambientale, è stato possibile grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, di Intesa Sanpaolo e della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, che ne ha anche coordinato i lavori, e sotto la supervisione della Soprintendenza competente.

Il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, ha ringraziato gli Enti contributori per il decisivo apporto nel preservare la sede che ospita l’Istituto di Formazione Militare, che costituisce un’eredità culturale e storica per lacittà di Torino.

Nel 2018, è stato dato ulteriore impulso alla già stretta collaborazione tra i due Enti, tramite il Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Dott. Alberto Anfossi ed il Capo di Stato Maggiore dell’Istituto di Formazione, Generale di Brigata Roberto De Masi  è stato sviluppato il progetto che ha portato al  rifacimento e alla  valorizzazione del Cortile d’Onore ed alla realizzazione dell’opera editoriale dal titolo “PALAZZO  ARSENALE:  tradizione, modernità e futuro” con le belle immagini dell’Architetto Pino Dell’Aquila.

Nel corso della cerimonia il Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, Prof. Francesco Profumo ha sottolineato come, dal 1563, la fondazione si prenda cura del patrimonio culturale del territorio, a favore del bene comune, e perché anche le generazioni future possano beneficiare di questa ricchezza. Ha aggiunto poi come Palazzo ex Arsenale sia uno dei più imponenti edifici torinesi, unica testimonianza rimasta del complesso infrastrutturale “Regio Arsenale”, di cui costituiva il cuore e la cui erezione settecentesca, ispirata a planimetrie juvarriane, si è protratta per anni.

Il Presidente di Banca Intesa Sanpaolo, Prof. Gian Maria Gros-Pietro, ha commentato: “Il nostro contributo alla restituzione di questo luogo storico e artistico è un’ulteriore testimonianza dell’attenzione che la Banca rivolge alla promozione del patrimonio culturale e conferma la centralità del legame di Intesa Sanpaolo con Torino.

Il Presidente della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Dott. Giorgio Marsiaj ha proseguito affermando: “Il tempo che stiamo vivendo ci mette di fronte a sfide di portata storica: è evidente che sono le alleanze e il fare sistema che possono portare i migliori risultati. Vogliamo contribuire a diffondere sapere e bellezza nella consapevolezza che la cultura è leva economica di sviluppo e volano di inclusione sociale”.

Durante la cerimonia nel presentare il libro, il Prof. Walter Barberis, storico, docente universitario, Presidente della Giulio Einaudi Editore e curatore del testo, ha osservatocome ”La Scuola di alta formazione degli Ufficiali, prima piemontesi poi italiani, fin dai suoi esordi, si è illustrata per la qualità scientifica dei suoi insegnanti e la severa selezione dei suoi allievi. Oggi come ieri, rimane uno degli Istituti più reputati a livello internazionale, orgoglio di Torino e dell’Italia

Maria La Barbera 

Dal 7 maggio è prevista l’apertura al pubblico del Cortile d’Onore da via Arsenale 22 mercoledì, sabato e domenica con orario 18.00 – 20.00

Ingresso libero.

Al via “Cantiere Candiolo”: nuovi spazi per la Cura e la Ricerca

LA RICERCA E LA CURA NON SI FERMANO  Al via “Cantiere Candiolo”: nuovi spazi per la Cura e la Ricerca, a disposizione di medici, ricercatori e pazienti. Tra i primi interventi: un nuovo servizio di Hospice, nuovi laboratori e la Centrale rifiuti. Previsto un investimento di 100 milioni di euro nei prossimi anni.

5 maggio, Candiolo (Torino) – L’emergenza Covid non ha fermato le attività e i piani di sviluppo dell’Istituto di Candiolo-IRCCS. La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ha avviato i lavori del nuovo importante ampliamento del centro oncologico per mettere a disposizione di medici, ricercatori e pazienti ulteriori spazi e una più alta qualità di cura e di ricerca. In questa ottica nei prossimi anni la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro interverrà per sviluppare ulteriormente l’Istituto di Candiolo IRCCS con l’obiettivo di curare sempre più persone e meglio: prende vita il progetto di ampliamento degli attuali spazi, che si articolerà sia attraverso un’evoluzione degli edifici già esistenti che la costruzione di nuove strutture.
L’Istituto di Candiolo IRCCS, centro specializzato nel trattamento delle patologie oncologiche in cui si distinguono due anime – Assistenza Sanitaria e Ricerca Scientifica – negli ultimi anni ha infatti dato inizio a un processo di trasformazione finalizzato a qualificarsi sempre più come centro oncologico di riferimento. Per questo ha quindi ampliato la tipologia di patologie tumorali trattate e, contemporaneamente, specializzato i servizi e le prestazioni offerte ai pazienti.
Il progetto complessivo prevede infatti un ampliamento di 26 mila metri quadrati, che vanno ad aggiungersi ai 56 mila esistenti, e un investimento di circa 100 milioni di euro nei prossimi anni. I primi interventi riguardano il nuovo servizio di Hospice “Monviso” per accogliere i pazienti oncologici, nuovi laboratori per ospitare ricercatori clinici provenienti dalle più importanti strutture internazionali, come già avvenuto con Karolinska Institutet di Stoccolma e The Royal Marsden Hospital di Londra, e come a breve avverrà con importanti gruppi di ricerca internazionale dalla Germania e da Shanghai.
A seguire, sono previsti una Biobanca per conservare i tessuti in un’ottica di future terapie oncologiche, la Protonterapia (avanzata forma di Radioterapia), un Poliambulatorio, nuovi spazi dedicati alla formazione, alla didattica e a servizi di foresteria. Verrà, inoltre, realizzato il nuovo “DEP” Centro di stoccaggio e differenziazione dei rifiuti sanitari e, in un’ottica di efficientamento, un nuovo sistema per fornire energia all’Istituto.
“L’inizio dei lavori – commenta il Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli – coincide con un importante anniversario, i nostri 35 anni di attività. È il segno evidente che in questo arco di tempo non è mai mancata la straordinaria generosità dei nostri donatori: tre milioni di sostenitori che dal 1986 ad oggi ci hanno permesso di fare un lungo percorso. Le donazioni di cittadini, enti, aziende, istituzioni e l’impegno di medici, ricercatori, infermieri e tecnici hanno consentito di raggiungere traguardi molto importanti e di fare di Candiolo un Centro oncologico di rilievo internazionale. Solo grazie a loro, oggi, possiamo disegnare un nuovo futuro per la ricerca e la cura del cancro”.
“Accogliamo con entusiasmo e riconoscenza – dice l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, presente alla cerimonia di avvio dei lavori, insieme con il sindaco di Candiolo Stefano Boccardo – il nuovo ed importante potenziamento dell’Istituto di Candiolo. La biobanca e la protonterapia, come il nuovo hospice e l’ampliamento degli spazi di cura, sono orizzonti di grande rilevanza che qui troveranno la loro naturale collocazione, in un contesto di ricerca e assistenza di altissima specializzazione. Insieme ai costruendi parchi della Salute di Torino e Novara e alla riqualificazione di molti ospedali territoriali, Torino e il Piemonte si apprestano a vivere una intensa stagione di sviluppo delle strutture sanitarie. A Candiolo, come in tutto il Piemonte, il cantiere della Salute non si è arreso alla pandemia e procede a grandi passi verso il futuro dell’assistenza sanitaria. L’esperienza vissuta nell’emergenza di questi mesi ha ribadito che la capacità di fare sistema, tra Sanità pubblica e privata, è l’arma con le migliori potenzialità”.

I primi interventi:

NASCE “MONVISO”: IL NUOVO SERVIZIO DI HOSPICE DEDICATO AI PAZIENTI ONCOLOGI DELL’ISTITUTO DI CANDIOLO IRCCS
L’Istituto di Candiolo-IRCCS, centro di riferimento regionale per la Terapia del Dolore in ambito oncologico, offrirà nuovi servizi dedicati ai pazienti attraverso una struttura di Hospice, lo spazio “Monviso”, che disporrà di 20 confortevoli camere singole con bagno e letto aggiuntivo per i familiari, una cucina e una sala libri. Competenza, dignità e umanizzazione delle cure per il paziente stesso e i propri familiari sono i principi che ispirano la nascita di questo servizio. Nel 2023 verrà inoltre realizzato all’esterno dell’Istituto un nuovo edificio interamente dedicato al servizio di Hospice: situato nella zona sud, garantirà ancora maggiore tranquillità ai pazienti e ai familiari attraverso luminosità, spazi verdi e tranquillità.

“LAB EST”: NUOVI SPAZI PER LA RICERCA
L’area dedicata ai nuovi laboratori, che si estenderà su 3mila metri quadrati, sorgerà sul fianco est dell’Istituto. Il nuovo edificio si svilupperà su tre piani in cui troveranno posto laboratori dotati di tecnologie d’avanguardia. I ricercatori avranno così a disposizione nuovi e moderni spazi nei quali potranno lavorare alla messa a punto di nuove soluzioni farmacologiche, elaborate e testate su linee di cellule tumorali create per le attività di laboratorio, insieme a ulteriori spazi dedicati a diagnostica per immagini.
“Per Istituti di ricerca oncologica di alto livello come il nostro – commenta il Direttore Scientifico, Anna Sapino – è fondamentale disporre di strutture e strumentazioni all’avanguardia, e questo nuovo importante investimento fatto dalla Fondazione ci consente di lavorare su progetti di ricerca sempre più ambiziosi per approfondire lo studio della causa dei tumori e sviluppare diagnosi e terapie innovative”.

“DEP”: NUOVA VITA AI RIFIUTI
La gestione dei rifiuti da attività sanitarie (ospedali, laboratori e centri di ricerca) rappresenta un problema igienico-ambientale rilevante. A Candiolo particolare attenzione viene posta alla gestione di questa tematica e proprio per elevare ancora di più i livelli di sicurezza e salubrità ambientale si amplia l’edificio di stoccaggio e differenziazione. Presso l’Istituto vi è un sistema organizzativo che individua percorsi dedicati per ogni tipologia di rifiuto prodotto per impedire la promiscuità dei flussi e garantire la sicurezza di operatori e pazienti.
La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è stata costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo (Torino), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti le migliori risorse umane e tecnologiche.
La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro si occupa di reperire le risorse economiche attraverso attività di raccolta fondi e organizza tutte le iniziative e le manifestazioni necessarie per raggiungere questo scopo.
L’Istituto di Candiolo è l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di oltre 300 mila donatori privati che, grazie alla loro generosità, ne hanno fatto un centro di rilievo internazionale. L’ Istituto di Candiolo è anche l’unico “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” del Piemonte, riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. È inserito nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e le sue prestazioni sono fornite in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale o in regime di libera professione. A Candiolo lavorano circa 800 persone tra medici, ricercatori italiani e internazionali, infermieri, personale amministrativo e tecnici.

 

 

Ma esiste un piano architettonico per i dehors?

LETTERA AL GIORNALE   Caro direttore, invio due foto che riprendono da prospettive diverse il pezzo di via Matteo Pescatore tra via Bava e Lungopo Cadorna. Le due immagini evidenziano l’anarchia architettonica derivante dall’ennesima liberalizzazione non gestita, quella dei dehors.

La scelta dell’Amministrazione comunale va, al solito, a vantaggio di una parte della realtà sociale della città. Aiutiamo pure con questa forma di Recovery Food, ma i residenti possono solamente assistere, subendo. Nessun coinvolgimento. Questa è la democrazia?

Aggiungerei però, a questo punto, una particolare critica estetica. Esisteva o esiste ancora quell’intelligente piano dei colori per tinteggiare gli stabili del centro di Torino? Forse sarebbe il caso di dare uniformità anche a queste nuove introduzioni nell’arredo cittadino? Si è pensato a un ventaglio di soluzioni possibili per creare un impatto meno violento  e irrazionale? Si è pensato di continuare la tradizione di eleganza di cui è nota Torino nel suo complesso?

Sembra invece che si ripeta la folle negazione del buon gusto di cui sono state vittime le coste della penisola. In questo caso non sarebbe così difficile fare ricorso alle tradizioni del design italiano, almeno che non si accetti che venga perpetrato un ennesimo stupro. Dovrebbe essere un compito della politica gestire la cosa pubblica, non un lasciar fare avendo come unico obiettivo quello di salvare un pezzo dell’economia. Non sarà positiva l’impressione che ne trarranno i turisti in visita a Torino con queste deturpazioni delle sue vie, anche se meno nobili. Credo che queste nuove realtà facciano parte di quella deriva cui non appartiene l’impegno di dare valore al vivere insieme in un ambiente gradevole.

Alessandro Rosa