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Vaccini, mancano all’appello circa 600 mila persone (di cui 150 mila over60)

IN PIEMONTE L’80% DEI PAZIENTI COVID IN TERAPIA INTENSIVA NON È VACCINATO
Dai dati aggiornati ad oggi in Piemonte l’80% dei pazienti Covid che si trovano in questo momento ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato. In particolare, dei 20 ricoveri attuali in terapia intensiva 16 riguardano pazienti non vaccinati (8 uomini e 8 donne), altri 4 sono invece pazienti vaccinati ma con un quadro clinico serio per patologie pregresse (2 uomini e 2 donne). Dei 177 ricoveri in terapia ordinaria i pazienti non vaccinati sono 93.

COPERTURA VACCINALE

In Piemonte l’85% delle persone con più di 12 anni ha aderito alla campagna vaccinale e di questi l’83% ha completato il ciclo con due dosi. Circa 100.000 persone hanno già ricevuto anche la terza dose.
Ad oggi mancano all’appello circa 600 mila persone (di cui 150 mila over60), un dato però in costante miglioramento se consideriamo che a fine settembre erano 100 mila in più e a metà agosto erano 250 mila in più.

DETTAGLIO ETÀ NON ADERENTI

– 300 mila hanno tra i 30 e 60 anni, l’età centrale a livello lavorativo

– a cui si aggiungono circa 65 mila ventenni e 75 mila sessantenni

Fuori dalle età lavorative ci sono anche:

– 70 mila over70

– 90 mila studenti tra i 12 e i 19 anni (sono gli ultimi ad aver iniziato le vaccinazioni, ma con una percentuale di adesione alta di oltre il 70%. Un dato che si riflette sulla buona situazione a scuola rispetto allo scorso anno, grazie anche all’adesione alla vaccinazione del personale scolastico che in Piemonte è del 94%).

INCREMENTO ACCESSI DIRETTI

Negli hub vaccinali del Piemonte si è registrato negli ultimi due giorni un incremento del 45,5% degli accessi diretti rispetto alle stesse giornate della settimana scorsa.

Assembramento irresponsabile e pericoloso in via delle Rosine

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il prof. Quaglieni

Per entrare alla discoteca di via delle Rosine ieri sera alle 22,30 c’era una coda incredibile di gente in attesa di entrare in un locale con una capienza quasi sicuramente molto inferiore. C’è da domandarsi se la Questura di Torino non abbia visto questo colossale, pericolosissimo assembramento. C’erano per strada perfino dei giovani sdraiati per terra con evidenti malesseri, forse dovuti all’alcool ingurgitato per non ipotizzare l’uso di droghe.  Uno spettacolo ripugnante e inquietante che può ricacciare indietro Torino dopo quasi due anni di pandemia. Sono rigorosi sui luoghi della cultura, ma sui luoghi del divertimento fatuo e inutile si consentono trasgressioni incredibili ai piacioni delle notti subalpine.

Occorre severità e decisione senza cedimenti e concessioni. Questi spettacoli offendono il sacrificio di chi è stato in casa per mesi. E‘ un affronto agli anziani rimessi in pericolo da episodi che andavano prevenuti e perseguiti. Non è possibile che in piazza Vittorio mi chiedano giustamente il Green pass per cenare, ma poi, per recuperare l’auto, mi debba immischiare in una situazione di pericolo di questo tipo. Se esiste un giudice a Torino e non solo a Berlino, è indispensabile un intervento durissimo. Per salvare la salute e la vita delle persone. Mi auguro che non si tratti di una festa di chiusura della campagna elettorale perché mi rifiuto di credere a tanta irresponsabilità.

Covid, il bollettino di venerdì 15 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 203nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 107 dopo test antigenico), pari allo 0,3% di64.502 tamponi eseguiti, di cui 59.390 antigenici. Dei 203 nuovi casi, gli asintomatici sono 120 (59,1 %).

I casi sono così ripartiti: 113 screening, 64 contatti di caso, 26 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 385.499,così suddivisi su base provinciale: 31.710 Alessandria, 18.430 Asti, 12.165 Biella, 55.589 Cuneo, 29.943 Novara, 205.246 Torino, 14.339 Vercelli, 13.739 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.590 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.748 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 20 (invariato rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 177(+2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.067.

I tamponi diagnostici finora processati sono 7.524.184(+ 64.502 rispetto a ieri), di cui 2.268.582risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.785

Due decessi di persona positiva al test del Covid-19 ( 0 di oggi) sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.785deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.579 Alessandria, 720Asti, 435 Biella, 1.463 Cuneo, 949 Novara,5.630 Torino, 533 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 101 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

370.450 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 370.450 (+185rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.819 Alessandria, 17.530 Asti, 11.669 Biella, 53.583 Cuneo, 28.842 Novara, 197.994 Torino, 13.707 Vercelli, 13.285 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.502 extraregione e 2.519 in fase di definizione.

I bagni del parcheggio sotterraneo: un pessimo biglietto da visita per la città

Un lettore ci segnala il degrado dei bagni del parcheggio sotterraneo dell’ACI, sotto piazza San Carlo, il salotto della città.

Quei servizi igienici rappresentano per molti turisti e visitatori il primo approccio con Torino. Se consideriamo l’elevato numero di persone che posteggia l’auto proprio lì’ sotto, l’immagine che la città ne ricava non è delle migliori. Ci auguriamo che “chi di competenza” intervenga.

Presidio di lavoratori no green pass davanti ad Avio Aero

Sono diverse decine i  lavoratori privi di certificazione, gli esponenti del movimento ‘La Variante Torinese’ e di Si Cobas trovatisi questa mattina all’alba davanti ai cancelli della Avio Aero  a Rivalta, all’entrata del primo turno, per organizzare un presidio contro il green pass in azienda.

Altri presidi si terranno alla Pirelli di Settimo Torinese, all’Iveco di Torino e alla Gallina di La Loggia.

Affissi striscioni con le scritte:  “No al ricatto Green Pass nei luoghi di lavoro”  “Il lavoro è un diritto: tamponi gratis”.

Trasporto pubblico e green pass, le criticità

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LOBBLIGO DI GREEN PASS PER GLI AUTISTI MODIFICA SENSIBILMENTE IL SERVIZIO

La mappatura dei possibili disservizi legati alla mancanza del personale che da venerdì 15 dovrà essere munito di green pass pone criticità a macchia di leopardo in Piemonte

È confermata la possibilità di disagi sui mezzi pubblici legati allobbligo di green pass per gli autisti in vigore dal 15 ottobre, ma sarà circoscritta e definita con maggior precisione solo dopo i primi giorni di servizio. Lo rileva la ricognizione condotta dallAssessorato ai Trasporti della Regione Piemonte sulle aziende che prestano servizio di trasporto pubblico locale nella regione.

Alla richiesta dellAssessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi rispetto alle corse che potrebbero essere soppresse per mancanza di autisti muniti di green pass le aziende hanno infatti risposto segnalando, laddove possibile, quali siano le loro previsioni di disservizio. Ne emerge un quadro a macchia di leopardo, con criticità certamente presenti, ma non diffuse in maniera omogenea sul territorio regionale; si invitano perciò gli utenti a verificare orari e linee con il proprio operatore di servizio tpl prima di raggiungere fermate e stazioni.

Le difficoltà maggiori si riscontrano soprattutto nei grandi operatori, GTT e Trenitalia: in particolare, GTT, che, oltre alla metro gestisce circa 200 linee, con più di1.200 mezzi tra autobus, tram e treni conoltre 1800 conducenti a Torino e area metropolitana, segnala che,dai dati in suo possesso, in questo momento è stimabile una percentuale di assenze complessive tra il 10 e il 15%. Le criticità del servizio saranno gestite dando priorità alle corse più frequentate, a partire da quelle in orario scolastico e di ingresso/uscita dal lavoro. Il servizio verrà riprogrammato con aumenti degli intervalli sullelinee meno utilizzate con lobiettivo di non toglierelinee né saltare corse all’ultimo momento.

Trenitalia conferma che è stato predisposto un piano di intervento da attivare in caso di necessità, ricorrendo,ad esempio, a servizi sostitutivi pronti ad intervenire a supporto del servizio ferroviario; sono 27 in tutto i treniche subiranno una sospensione 

Grandabus, il consorzio con 14 operatori nel Cuneese, può contare su un livello di criticità moderato, dal momento che prevede 15 autisti sprovvisti di green pass in tutto il gruppo: se tale numero venisse confermato dai controlli, il servizio potrebbe non subire cancellazionidi corse, o comunque presentare modifiche molto circoscritte, ma se dovesse essere, al contrario,superiore alle previsioni la totale copertura non potrà essere garantita. Tra le aziende del consorzio, Bus Company rileva 8 autisti senza green pass e la copertura totale del servizio, sempre che i numeri vengano confermati.

Sempre nel Cuneese STP Società Trasporti Pubblici ha individuato 7 corse che potrebbero essere sospese.

Giachino, altro gruppo di rilievo, con base nellAstigiano, segnala un livello di criticità medio: il 15% degli autisti è sprovvisto di certificato verde, a cui si somma l8% di personale di guida attualmente assente per malattia. Le corse che potrebbero essere prioritariamente soppresse nel caso di massicce assenze di personale sono 44, di cui 6 potenziamenti e 15 scolastiche. Sempre nell’Astigiano, Gelosobusipotizza problemi su 17 corse ordinarie e una corsa di rinforzo.ASPgarantisce il servizio extraurbano, mentre per lurbano di Asti potrebbe esserci qualche disagio.

Nel Torinese sembrerebbero invece non aver problemi le linee operate da Chiesa, che prevede un regolaresvolgimento del servizio, mentre Gherri indica possibili criticità sulla linea 208 Bruzolo-San Didero-Bussoleno.

Nel Biellese l‘azienda di trasporto ATAP evidenzia la conoscenza di 25 dichiarazioni di indisponibilitàcorrispondenti al 13% del personale idoneo alla guida e al 15% del personale impiegato sui turni TPL. Se tali dipendenti domani esibiranno il green pass non ci saranno problemi, ma se dovessero esserci difficoltàlegate alla programmazione dei tamponi da parte dei singoli, che potranno comportare assenze comunicate con preavvisi minimi, sarà complessoindividuare a priori i servizi che potrebbero essere a rischio.

Nel Novarese e Verbano-Cusio-Ossola lazienda SAF è ottimista rispetto alla copertura completa del servizio in considerazione di un tasso del 2,27% del personale non dotato di green pass. È invece garantito il servizio da parte dellazienda Comazzi, mentre non vi sono ancoraprevisioni da parte di VCO Trasporti.

Anche se non ha un quadro preciso delle assenze, R.T.I. Novara/STNconferma la copertura dei servizi scolasticie nel caso di ulteriori assenze non pianificate saranno apportate modifiche alle linee a minore frequentazione, come Mortara-Novara, Cilavegna-Novara, Sillavengo-Novara.

NellAlessandrino, AMAG non può ancora dare indicazioni operative in merito al servizio dei prossimi giorni.

Travalica i confini della regione il servizio di Arriva, che opera tra Piemonte, Valle dAosta e Lombardia: lazienda comunica che nonsarà possibile garantire lassenza di impatti sul regolare svolgimento dei serviziper carenza di personale viaggiante e che potrebbero esserci disservizi sulle linee 1 Torino-Milano, 256Torino-Ivrea-Pont, 267 Torino-Piobesi-Carignano, 268 Torino-Aeroporto, 274 Bussoleno-Susa-Avigliana, 285 Oulx-Cesana-Claviere-Sestriere, 905 Susa-Bussoleno-Oulx, 275/282 Torino-Pinerolo- Argentina, linea 44 urbano TO. Le linee indicate sono a carattere prevalentemente non scolastico.

Treni Trenitalia sospesi per mancanza di personale:

Il master in osteopatia torna in presenza

Green pass obbligatorio

Lo organizza EOM Italia a Torino e in altre quattro sedi italiane in collaborazione
con l’Università. Le tecnologie utilizzate per la didattica a distanza
durante il lockdown  saranno utilizzate come servizio di assistenza allo studio

 

 Dopo un anno di difficoltà legate ai lockdown imposti dall’emergenza sanitaria, torna finalmente in presenza il master universitario in osteopatia nelle Disfunzioni neuromuscolo-scheletriche, organizzato dalla scuola EOM Italia di Torino in collaborazione con l’Università di Verona. Un ritorno al contatto e al confronto fondamentale per un corso che vede nella parte pratica, oltre a quella teorica, il punto di forza per apprendere le tecniche di intervento manipolativo e le manovre specifiche indirizzate a ricercare e identificare la disfunzione dei distretti corporei associate alle varie patologie. Sarà obbligatorio il green pass, ma ad oggi non sono stati riscontrati problemi: gli studenti che si iscrivono al master sono laureati in fisioterapia o medicina-chirurgia e ne sono già muniti per motivi di studio o pratica ospedaliera.

“L’anno scorso abbiamo raddoppiato gli sforzi per organizzare la didattica a distanza, riuscendo a organizzare quattro classi nelle diverse città – spiega Andrea Turrina, amministratore unico e docente di EOM -, predisponendo per ogni seminario due moduli teorici con didattica a distanza e uno di pratica che fatto in presenza nelle finestre escluse dai periodi di lockdown. Abbiamo affiancato un tutor agli studenti e utilizzato lavagne interattive nei collegamenti Zoom o in call conference, registrando tutte le lezioni. Ora si torna a fare lezione in presenza, mantenendo però le tecnologie introdotte, che sono di grande supporto nell’efficientare le modalità di insegnamento. Resteranno le registrazioni delle lezioni per le nozioni di base, che consentono un ripasso di ogni modulo, e resterà il servizio di tutoraggio per gli studenti. Ci sarà, in sostanza, un servizio di aula virtuale potenziato, con dotazione di software e hardware che viene mantenuta, e di assistenza allo studio, alla luce del riscontro positivo da parte degli studenti lo scorso anno”.

L’iscrizione al master universitario di primo livello va fatta entro il 15 novembre prossimo. Il corso, che ha durata biennale e prevede la frequenza obbligatoria per almeno l’80% delle lezioni nella sede di Torino, è rivolto ai laureati in fisioterapia o medicina-chirurgia ed è diretto dal professor Nicola Smania. Al termine del biennio gli studenti avranno acquisito le abilità pratiche per il trattamento osteopatico di diverse disfunzioni e saranno in grado di collaborare efficientemente con le altre figure sanitarie in tutte le fasi del processo terapeutico. A seguito della partecipazione alle lezioni, del superamento delle prove finali e delle necessarie ore di attività pratica, l’Università rilascia agli allievi 142 crediti Cfu.

Il master coinvolge circa 140 studenti ogni anno. Secondo le statistiche l’80% dei partecipanti, al termine del master, prosegue la formazione per completare il percorso utile all’ottenimento della certificazione in osteopatia. Eom ha formato ad oggi oltre 1.000 professionisti, che vanno ad occupare posizioni sia in strutture pubbliche che private come centri riabilitativi, centri medico-sportivi, case di riposo. Oltre a Torino, il master può essere seguito nelle sedi di Vado Ligure, Verona, Udine e Roma.

 

 

Conferenza Ucid: filantropia, innovazione e impatto sociale. Ospite d’eccezione la Fondazione Cottino

Si parlerà di filantropia, di innovazione e di impatto sociale nel corso della conferenza promossa dalla sezione torinese dell’UCID il 18 ottobre prossimo. Ospite d’eccezione la Fondazione Cottino

La sezione di Torino dell’UCID , gruppo Interregionale Piemonte e Valle d’Aosta, promuove un incontro in programma lunedì 18 ottobre prossimo, alle 20.45, dal titolo “Dalla filantropia all’innovazione sino all’impatto sociale: insieme sulla strada verso un futuro migliore”. L’incontro si terrà nel Salotto delle Idee in corso Palestro 14, a Torino,
Si tratta di un’occasione di dialogo con la Fondazione Cottino, in cui intervengono Cristina Di Bari, vicepresidente della Fondazione stessa, e Giuseppe Dell’Erba, direttore generale. A moderare l’incontro sarà Marco Lazzarino, vicepresidente della sezione di Torino dell’Ucid.
La Fondazione Cottino crea e promuove la passione e l’azione imprenditoriale, diffondendo la conoscenza e le nuove frontiere del sapere. L’ingegner Giovanni Cottino, il suo fondatore, classe 1927, è stato premiato Torinese dell’anno 2020 dalla Camera di Commercio di Torino, che ha riconosciuto non soltanto il ruolo primario rivestito dalla Fondazione omonima nell’innovazione sociale e nella ricerca, ma ha anche voluto premiare la sua personalità e la sua capacità imprenditoriale, rivestendo egli stesso un ruolo centrale nell’innovazione sociale torinese.
La Fondazione Cottino, nata nel 2002, si è anche distinta in attività e impiego di risorse in ambito dell’education, attraverso il progetto “Cottino Impact Campus”, iniziativa capace di ben interpretare l’anima della Fondazione, con l’obiettivo di promuovere cultura e impatto, creando accademici e innovatori a livello nazionale e internazionale in grado di ideare nuove visioni del mondo più giuste e sostenibili.
Un’altra significativa iniziativa di solidarietà promossa dalla Fondazione Cottino è stata quella di intervenire nel periodo dell’emergenza pandemica, attraverso l’attivazione di un network filantropico e imprenditoriale sul territorio piemontese, volto all’acquisto di beni di prima necessità a condizioni economiche di favore, quali pasta, riso, farina, uova, caffè in scatola, affiancando a tali prodotti anche quelli a sostegno dell’igiene e della casa, per cercare di arginare nuove povertà he l’emergenza pandemica ha creato nel territorio urbano. Questa iniziativa ha fatto parte del più ampio progetto di “Torino Solidale”.

Mara Martellotta

Il Salone del Libro riparte con più di 700 espositori

Librolandia al via al Lingotto Fiere e all’Oval 

Sono 715 gli espositori Gli stand sono dominati dalla  Torre dei libri, opera di François Confino simbolo del Salone. Librolandia, con il titolo Vita Supernova avrà 18 mila mq in più del 2019, quindi anche  l’Auditorium Agnelli e l’area esterna tra l’Oval e il Padiglione 3 dove trova spazio la  tensostruttura della nuova Sala Bianca.

“Al Salone il mondo del libro ritrova finalmente la sua casa. Sono emozionato come fosse la prima volta” Nicola Lagioia, direttore della manifestazione

L’inaugurazione di giovedì 14 ottobre

La XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro si apre giovedì 14 ottobre: la Sala Oro ospiterà alle 10:15 l’inaugurazione istituzionale e alle 12:30 la lectio di apertura di Chimamanda Ngozi Adichie.

All’inaugurazione istituzionale parteciperanno, in ordine d’intervento: Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro; Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori; Chiara Appendino, Sindaca della città di Torino; Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione; Della Passerelli, fondatrice e Direttrice editoriale di Sinnos editrice; Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Sandra Ozzola, editrice e fondatrice delle Edizioni e/o; Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale; Dario Franceschini, Ministro della Cultura; Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro.

Alle 12:30, dopo la sanificazione degli spazi, la Sala Oro ospiterà la lectio inaugurale della grande scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, vincitrice di numerosi premi, tra i quali il National Book Critics Circle Award, conquistato con Americanah, il suo terzo romanzo. L’evento è in collaborazione con Einaudi editore.

Il ministro Franceschini

GLI ORARI DI APERTURA. Giovedì, domenica e lunedì il Salone  dalle 10 alle 20, venerdì e sabato dalle 10 alle 21.

I BIGLIETTI. Si consiglia di  acquistare il biglietto online su salonelibro.it. Presso il Centro Commerciale Lingotto ci sarà comunque una biglietteria, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 21, ma i biglietti costeranno di più (16 euro). La prenotazione per partecipare gli eventi non è più obbligatoria. Sarà possibile entrare solo con Certificazione verde Covid e un documento di identità. L’uso della mascherina sarà obbligatorio anche all’esterno.

IL PROGRAMMA

Come arrivare

Dov’è il Salone: Lingotto Fiere, Via Nizza, 294

Con la metro: direzione Bengasi, fermata Lingotto

Con il treno: Stazione Lingotto Fs (ingresso consigliato: Stazione Lingotto FS).

Con il bus: linea 8, fermata Lingotto

Con l’auto: dalla tangenziale di Torino uscire in Corso Unità d’Italia e seguire le indicazioni “Lingotto Fiere”

Tamponi rapidi a pagamento nei fine settimana anche negli hotspot pubblici

LA REGIONE PIEMONTE INTERVIENE A SUPPORTO DEL SISTEMA IN VISTA DELL’OBBLIGO DI GREEN PASS

L’elenco degli hotspot e gli orari di accesso saranno disponibili  sul sito della Regione.

Per supportare le farmacie e i laboratori privati che in questi giorni registrano un considerevole afflusso di prenotazioni e richieste di effettuazione di tamponi rapidi da parte dei cittadini, in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo di certificazione verde Covid (green pass), la Regione Piemonte ha deciso di consentire l’effettuazione dei tamponi rapidi anche negli hotspot pubblici sul territorio.

 

I cittadini potranno, nelle giornate di sabato e domenica, effettuare i tamponi rapidi, nelle strutture pubbliche messe a disposizione dalle Asl. Il pagamento della prestazione sarà effettuato attraverso il canale digitale PagoPa.

 

Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore alla Sanità Luigi Icardi sottolineano che “la campagna vaccinale continua a rappresentare la priorità e su questo non si indietreggia di un passo. Ma, alla luce del rischio di attese sulla richiesta di tamponi per l’entrata in vigore dell’obbligo del green pass lavorativo, siamo intervenuti potenziando sia la possibilità di offerta da parte delle farmacie che attraverso gli hotspot delle Asl. Naturalmente parliamo di tamponi rapidi a pagamento, per sostenere il sistema territoriale in questi primi giorni di assestamento”.

 

Il Presidente ha condiviso questa scelta anche con la struttura commissariale del generale Figliuolo.