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Identificato ragazzo morto anni fa. I resti saranno sepolti accanto alla madre

Valter Rainero era un ragazzo di 37 anni che per motivi di salute nel 2002 fu ricoverato in una struttura sanitaria a Cavagnolo (TO). Valter, alto 180, il 22 ottobre probabilmente si allontanò da quella struttura

 

Le ricerche furono attivate nell’immediatezza ma senza risultato.

 

Dopo 11 anni il 19 gennaio del 2013 a Cavagnolo in località Maiaris, un cacciatore nel corso di una battuta di caccia al cinghiale, rinvenì dei resti scheletrici. Al tempo non fu possibile dare un nome alle ossa ritrovate in quanto troppo deteriorate, fu quindi disposta la conservazione in un loculo del Cimitero Comunale di Cavagnolo.

 

Nel 2018 la Procura di Torino ha incaricato l’Unità Analisi del Crimine Violento del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica di Torino, ufficio specializzato nell’identificazione dei cadaveri sconosciuti, per provare a dare un nome ai resti scheletrici. Sono stati così acquisiti gli atti investigativi e la relazione autoptica. Si è proceduto poi a richiedere una nuova autorizzazione al prelievo di un campione osseo per l’estrazione del profilo genetico che, dopo un pre-trattamento presso i laboratori del Servizio Centrale di Roma, è stato analizzato presso il laboratorio di Genetica Forense della Polizia Scientifica di Torino utilizzando dei Kit di nuova generazione più performanti rispetto a quelli utilizzati precedentemente. Dopo svariati tentativi si è così riusciti ad estrarre un profilo genetico autosomico parziale e un profilo genetico del cromosoma Y completo. Tale profilo viene trasmesso in maniera inalterata in tutti i soggetti maschi imparentati per via paterna, pertanto è stato comparato con quello del fratello di Valter. La comparazione ha dato esito positivo.

 

Ora la salma verrà tumulata presso il Cimitero in cui si trova la madre.

Da Halloween al Black Friday

PAROLE ROSSE di Roberto Placido 
Il grande successo del Black Friday di quest’anno mi permette di fare alcune considerazioni, questa volta non politiche ma sociali , di costume e religiose.

In verità ci avevo pensato già alcune settimane fa per un’altra ricorrenza “americana” , Halloween. Il successo della festa , da tanti, ritenuta di provenienza pagana ma che in realtà prende origine in buona parte da una tradizione popolare del sud Italia . Ad essa si è unita una simile usanza irlandese, entrambe ” esportate” negli Stati Uniti dagli emigranti dei due cattolicissimi , ai tempi, paesi. Anche il ” dolcetto scherzetto ” è mutuato dal nostro sud.

Gli americani sono stati bravi a farla diventare, come il Black Friday, un fenomeno internazionale compresi i paesi d’origine della festa della notte che precede il giorno di Ognissanti. Ma andiamo con ordine. Chi volesse approfondire può leggersi il libro scritto da Luigi Lombardi Satriani , ordinario di Antropologia culturale all’Università di Napoli. Il Professor Lombardi Satriani, senatore nella XIII legislatura, dal 1996 al 2001, ha scritto, a quattro mani, con il defunto Mariano Meligrana, ricercatore universitario di storia e tradizioni popolari, il volume ” Il ponte di San Giacomo.

L’ideologia della morte nella società contadina del Sud “,  edito nel 1982 da Rizzoli. In quell’anno il libro si aggiudicò il Premio Viareggio per la saggistica e fu pubblicato successivamente da altri editori ultimo dei quali Sellerio. In esso viene descritta molto bene l’usanza della notte del 31 ottobre. La processione dei bambini, per le vie dei paesi del sud, con le zucche vuote , intagliate come un teschio e con dentro una candela accesa. L’obiettivo è quello di “incontrare” i defunti nel tentativo di “ricucire” una relazione con chi è morto, la festa cattolica del 2 novembre . Ai bambini si regalavano dei dolci o essi stessi chiedevano un’offerta, un dolce, per l’anima dei morti , il famoso ritornello della festa americana “trick or treet ” e cioè dolcetto o scherzetto.

La stessa cosa nella festa delle streghe irlandese con le lanterne , le zucche, appese fuori dalle case. Vale la pena ricordare che la Festa di Ognissanti era in origine celebrata il 13 maggio e solo nel ‘700 , dal Papa Gregorio III , fu spostata il 1 novembre in coincidenza della festa pagana , di origine celtica, di tutti i santi. Più recente e squisitamente commerciale il Black Friday, che segna , sempre negli USA, l’inizio delle vendite di fine anno. Il tutto avviene il giorno dopo la Festa del Ringraziamento , ” Thanks Giving” , sempre di origine cristiana, il quarto giovedì del mese di novembre, per ringraziare il Signore di quanto “raccolto” durante tutto l’anno.

Per quanto riguarda il nostro paese la cosa che mi colpisce di più , storia e religione a parte, è il mix di provincialismo culturale e di internazionalizzazione o globalizzazione che dir si voglia delle due date. La stessa cosa è avvenuta, negli anni, per l’albero di Natale che ha superato il tradizionale Presepe e per Babbo Natale , Santa Claus, con corollario dei regali , verso la più nostrana Befana e la sua calza. Resistono, per il momento e speriamo per molto tempo, il classico panettone ed il suo concorrente pandoro in una gara tutta nazionale.