CRONACA- Pagina 1412

Fa il pieno di carburante e si rifiuta di pagare

Arrestato dalla Polizia per tentata rapina

 

E’ giunto a bordo della sua autovettura presso una stazione di rifornimento di corso Casale, qui ha chiesto il pieno di carburante ma poi si è rifiutato di pagare minacciando l’operatore. L’incaricato aveva effettuato due distinte operazioni in quanto, con molta probabilità, a causa di una bolla d’aria, la prima erogazione di gasolio si era interrotta. Il cliente non ha però creduto al fatto, si è rifiutato inizialmente di pagare la prima fornitura e poi successivamente di pagarle entrambe. E’ sceso dall’autovettura, si è avvicinato all’operatore nel tentativo di aggredirlo. L’uomo, un 38enne africano, è andato in escandescenza ed ha aggredito anche gli agenti delle volanti e del Comm.to Borgo Po giunti sul posto. Ha prelevato una transenna nell’area lavaggio auto e l’ha scagliata contro i poliziotti che sono riusciti a schivare il colpo ma, nella concitazione del momento, uno di essi è stato attinto al volto con un pugno. Riusciti a contenerlo, gli agenti lo hanno trasportato negli uffici dell’UPG per accertamenti sull’identità personale, che hanno fatto emergere come lo stesso avesse numerosi precedenti di polizia specifici. E’ stato arrestato per tentata rapina, resistenza  e lesioni a P.U. e denunciato in quanto, durante la perquisizione dell’autovettura a lui in uso, i poliziotti hanno rinvenuto un’ascia di piccole dimensioni, un paio di manette ed un telo raffigurante il logo dei Carabinieri che era esposto al di sopra del pannello del bagagliaio.

Uber a Torino, prima città in Italia con doppio servizio: Uber Taxi e Uber Black

Da oggi il servizio di mobilità Uber Black è attivo anche a Torino. Dopo il lancio di Uber Taxi nell’ottobre 2018, Uber conferma il proprio impegno nei confronti del capoluogo piemontese e dei sui abitanti offrendo così  un’ulteriore opportunità di spostamento, Uber Black, operato da proprietari di autovetture e licenze NCC. 

Torino è la prima città in Italia ad avere il doppio servizio, Uber Taxi e Uber Black,  e dopo Milano, Roma e il recente lancio di Bologna,  è la quarta città in Italia dove grazie alla App Uber ci si potrà spostare godendo del massimo comfort offerto dalle famose “auto nere”. In totale sono 5 le città italiane in cui Uber è attiva con servizi per la mobilità: Uber Black, sono infatti disponibili a Roma, Milano Bologna e, da oggi a Torino, Uber Taxi sempre a Torino Napoli.

L’arrivo di Uber Black a Torino rappresenta un’ulteriore opportunità di mobilità, a fronte della sempre crescente domanda di nuove opzioni di viaggio all’interno del sistema di mobilità urbano.  Tralasciando il 2020, nel 2019 l’app di Uber è stata, infatti, aperta oltre 145mila volte a Torino per verificare la disponibilità di corse in città. Inoltre, nell’ottica di essere una piattaforma di mobilità sempre più multimodale, l’integrazione dei monopattini Lime permette a tutti coloro che intendono utilizzare un mezzo della micromobilità a zero emissioni di poterne usufruire direttamente tramite l’app Uber.

Lorenzo Pireddu, Uber Head of Italy: “L’arrivo del nostro servizio Black a Torino rappresenta un importante sviluppo nel percorso di ampliamento dell’offerta dei nostri prodotti e servizi in Italia e avviene in un momento in cui stiamo registrando una significativa crescita di richieste di mobilità, in concomitanza con le riaperture post lockdown delle diverse attività Continueremo a lavorare per proporre, in sempre più città italiane, la nostra piattaforma di mobilità  in modo che sempre più persone possano organizzare i loro spostamenti direttamente dalla nostra applicazione in modo affidabile e sicuro”.

I passeggeri potranno così beneficiare di tutte le funzionalità di Uber Black, come la possibilità di avere informazioni sull’autistail modello dell’auto e conoscere il prezzo della corsa in anticipodividere il costo della corsa, visualizzare il percorso del proprio spostamento e, grazie al sistema di anonimizzazione, passeggeri e autisti potranno mettersi in contatto telefonicamente o via chat senza condividere il proprio numero di telefono, oltre alla possibilità di accedere al toolkit di sicurezza di Uber e ottenere assistenza in caso di bisogno.

Uber Black ha poi introdotto speciali misure in materia di Covid per proteggere passeggeri e autisti: obbligo per gli autisti di indossare la mascherina e relativo controllo tramite mask verification prima di andare on line; sanificazione dell’auto e fornitura di disinfettanti per le mani per i clienti; possibilità per gli autisti di annullare un viaggio senza alcuna penale qualora un cliente non indossi una mascherina o copertura per il viso; nuovo sistema di feedback per la segnalazione dei casi in cui un autista non indossi la mascherina.

Accedere a Uber Black è molto semplice: 

  1. Apri l’app di Uber
  2. Scegli una destinazione
  3. Scopri il prezzo finale in anticipo e conferma la corsa
  4. Goditi il tuo viaggio e quando sarà ora di ritornare a casa, segui la stessa procedura.

 

Truffe con assegni postali scoperti

Due arresti della Polizia di Stato

 

Si erano messi d’accordo per commettere delle truffe: il sistema era semplice. Pagamento alla consegna del bene tramite assegno, scoperto. I due, 39  e 45 anni, cittadini italiani nati e residenti a Torino, sono stati arrestati lo scorso lunedì pomeriggio in via Brunetta da personale della Squadra Volanti, grazie alla tempestiva segnalazione di un corriere. Quest’ultimo era già stata vittima di truffa da parte dei due la settimana precedente, quando aveva consegnato merce per un valore di 450 € a un soggetto italiano che aveva pagato con un assegno postale. Da verifiche effettuate il giorno successivo, tale assegno era risultato poi scoperto. Vani i tentativi di rintraccio dell’uomo che aveva preso la merce; si era, infatti, reso irreperibile al cellulare. Lo scorso lunedì, il medesimo corriere viene incaricato di una consegna del tutto simile alla precedente e nota che il numero di telefono dell’acquirente combacia con quello del truffatore. Scatta la trappola. A presentarsi per il ritiro è però un  secondo soggetto, il complice, sempre munito dello stesso carnet di assegni, che firmerà di suo pugno. Anche questa volta viene dunque emesso un pagamento a vuoto per 450 €. Gli agenti, nel corso degli accertamenti svolti, scoprono che le truffe messe a segno dalla coppia sono almeno 3, a partire dal mese di febbraio; in tutti i casi i complici hanno spartito la cifra in parti differenti: 350 € andavano al 45enne, che aveva ordito lo stratagemma, e 100 € al complice. Sono stati arrestati per tentata truffa aggravata in concorso e denunciati per truffa in trascorsa flagranza.

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Il bollettino Covid di mercoledì 19 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 515 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 30 dopo test antigenico), pari al 2.5 % di 20.203tamponi eseguiti, di cui 10.586 antigenici. Dei 515 nuovi casi, gli asintomatici sono 212 (41,2%).

I casi sono così ripartiti: 56 screening, 333 contatti di caso, 126 con indagine in corso; per ambito: 2 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 77 scolastico, 436 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 360.997 così suddivisi su base provinciale: 29.112 Alessandria, 17.263 Asti, 11.278 Biella, 52.043 Cuneo, 27.723 Novara, 193.371 Torino, 13.440 Vercelli, 12.767 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.480 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.520 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 133 (– 6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.075 (-39 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 8212

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.743.050(+ 20.203 rispetto a ieri), di cui 1.588.894 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.549

Sono 14 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.549deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.555 Alessandria, 701 Asti, 428 Biella, 1.436 Cuneo, 938 Novara, 5.512 Torino, 515 Vercelli, 369 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 95 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

340.028 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 340.028 (+1037rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 27.000 Alessandria, 16.253 Asti, 10.346 Biella, 49.059 Cuneo, 26.177 Novara, 182.765 Torino, 12.530 Vercelli, 12.124 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.391 extraregione e 2.383 in fase di definizione.

Piemonte – Liguria, Cirio e Toti ipotizzano la vaccinazione dei turisti

 Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio si incontreranno sabato a Torino  per individuare una soluzione condivisa sulla vaccinazione dei turisti. 

Così ha detto Toti a Genova a margine di un incontro pubblico.

“Siamo   a disposizione per vaccinare le persone che stanno in Liguria e viceversa, Piemonte e Liguria sono due Regioni con un grande interscambio, quindi c’è volontà di collaborare”, ha aggiunto Toti parlando con l’agenzia Ansa. “Se qualcuno trascorre alcuni mesi o molte settimane in Liguria è evidente che avrà a disposizione il servizio sanitario. Se uno viene a fare un weekend francamente è bene che lo faccia compatibilmente alle sue date di vaccinazione. – ha aggiunto Toti – Non è possibile trasformare il commissariato per i vaccini in un’agenzia di viaggio,  è chiaro. Chi si sposta  per l’Italia deve farlo tenendo conto dell’appuntamento per il vaccino, poi in alcuni specifici casi mi auguro si possa trovare una regolamentazione nazionale”

 Nella camera da letto cocaina e soldi

Arrestato dalla Polizia di Stato cittadino nigeriano regolarmente residente in Italia

Era stato visto uscire sistematicamente dal portone di uno stabile di via Cardinal Massaia, ove risiede, e raggiungere delle autovetture in sosta nella medesima via, dar qualcosa al conducente e rientrare nel portone dopo che l’automobilista era repentinamente ripartito. Gli agenti della Squadra Volante, ritenendo plausibile che l’uomo, di nazionalità nigeriana, esercitasse l’attività di spaccio, hanno proceduto lo scorso lunedì sera alla perquisizione del suo alloggio, ove il trentanovenne risiede insieme a moglie e figli minori. Il soggetto, che ha precedenti di polizia e alcune condanne penali risalenti al 2014, nascondeva in camera da letto, all’interno di un barattolo di arachidi, 24 involucri termosaldati a forma di paracadute contenenti cocaina; altri 6 ovuli contenenti sempre cocaina si trovavano all’interno di un calzino in camera da letto. Complessivamente, lo stupefacente sequestrato ammonta ad 80 grammi. Inoltre, nascosti all’interno dell’armadio della camera da letto, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato ben 20 mila € in contanti, due postepay, materiale vario utile al confezionamento delle dosi ed un’agenda contenente appunti per la contabilità. Infine, 7 telefoni cellulari. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro in vista di ulteriori approfondimenti investigativi. L’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Fa scorta del suo profumo preferito. Arrestata per furto

Si tratta di una cittadina romena di 32 anni con precedenti specifici

La scena è stata ripresa dalla telecamere di videosorveglianza del locale. La donna ha asportato con l’aiuto di una complice 34 profumi del valore di 119 euro. Lunedì, intorno l’ora di pranzo, le due donne, con al seguito un bambino all’interno di un passeggino, hanno fatto ingresso in un maxi store di via Botticelli. Qui, approfittando della distrazione degli addetti del locale commerciale, hanno asportato dagli scaffali le boccette di profumo, tutte della stessa tipologia, e le hanno celate all’interno di una grossa borsa e sotto il passeggino. La signora con il passeggino si è poi fermata alle casse per pagare 2 articoli, allontanandosi subito dopo, mentre l’altra, in possesso della grossa sacca, ha provato ad abbandonare il negozio. L’addetto alla sicurezza, che ha notato la borsa rigonfia, ha immediatamente fermato la donna per un controllo verificando la sottrazione dei prodotti. Gli agenti del Commissariato “Barriera Milano” hanno arrestato la trentaduenne romena per furto aggravato in concorso. Da accertamenti è emerso che la donna ha precedenti in materia di stupefacenti e per reati contro il patrimonio.

(Foto archivio)

 Spacciava nell’alloggio che aveva occupato abusivamente

Arrestato pusher ventenne

Avendo avuta notizia di una presunta attività di spaccio all’interno di un appartamento in uno stabile di corso Vercelli, gli agenti del commissariato Barriera Milano controllano l’alloggio.

Da accertamenti, emerge come l’abitazione sia occupata abusivamente da un cittadino senegalese di 20 anni che, alla vista degli operatori, corre verso la camera, cercando di recuperare un giubbotto appoggiato sul letto. Con uno scatto fulmineo, il ventenne infila la mano all’interno della tasca ma gli operatori, sospettando potesse occultare della sostanza stupefacente, lo fermano. L’uomo cerca allora di allontanarsi dai poliziotti, spintonandoli con forza.

Una volta bloccato, si procede con la perquisizione dell’alloggio e della giacca del ventenne, rinvenendo 2 grammi tra cocaina e crack, una lametta per suddividere la sostanza, materiale da confezionamento ed oltre 2700 euro in contanti.

Il senegalese, con precedenti specifici di Polizia ed irregolare sul territorio Nazionale, è stato arrestato per resistenza a P.U. e detenzione ai fini di spaccio.

(foto archivio)

Marciapiedi groviera in Barriera di Milano

Non è nuova la situazione che si presenta agli occhi di chi si reca in zona Barriera di Milano e nello specifico nell’area compresa fra Via Montanaro, Via Scarlatti e Via Feletto e si trova a percorrere a piedi i marciapiedi: i problemi sono numerosi e di varia natura, non solo buche , mancano anche scivoli e paletti e in alcuni punti le strisce pedonali per gli attraversamenti sono state cancellate dal tempo e non ripristinate.

Questa mancanza di manutenzione rende queste strade pericolose soprattutto per le categorie più fragili, anziani, bambini e disabili; e nei giorni scorsi tre persone sono cadute passeggiando lungo quelle strade per fortuna senza gravi conseguenze.

Da mesi cittadini e comitati del territorio segnalano la pericolosità della situazione, chiedendo non interventi di rattoppo ma una manutenzione drastica.

Il Capogruppo del Gruppo Consiliare Forza Italia Raffaele Petrarulo ha presentato un’interpellanza alla Sindaca per sapere per quale motivo, dopo tutte le segnalazioni ricevute, non si siano ancora presi provvedimenti per porre rimedio a questa situazione che potrebbe causare gravi conseguenze agli utenti; chi sia incaricato di gestire le richieste per la zona evidenziata e a che punto sia il programma di intervento.