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Zona arancione, aperti e operativi tutti gli uffici postali

A seguito dell’Ordinanza emessa dalla Regione Piemonte che istituisce l’introduzione di misure straordinarie per il contenimento alla diffusione del virus in alcuni comuni del torinese, Poste Italiane informache gli uffici postali del territorio sono regolarmente aperti e pienamente operativi secondo i consueti orari.

Gli uffici postali, nella fattispecie, saranno quelli di Bricherasio e Scalenghe.

Inoltre, in tutti gli uffici sono stato installati dei termoscannerper la rilevazione della temperatura corporea, davanti ai quali i clienti dovranno sostare pochi secondi prima di poter accedere nella sala al pubblico. L’accesso sarà interdetto nel caso di temperatura rilevata superiore ai 37.5°.

Negli Uffici Postali, inoltre, sono in vigore altre misure di sicurezza finalizzate al contrasto della diffusione del virus Covid-19, come, ad esempio, l’accesso consentitoesclusivamente con mascherina protettiva, l’ingresso contingentato in base alle dimensioni della sala al pubblico, il mantenimento della distanza interpersonale anche grazie all’installazione di apposita segnaletica orizzontale per indicare come comportarsi durante l’accesso e il transito nei locali, l’installazione di barriere protettive in plexiglass per dividere gli operatori e i clienti e, più in generale,l’osservanza di tutte le disposizioni di sicurezza previste dalle normative emanate in materia. In tutte le sedi, inoltre, i dipendenti che svolgono in modo prevalente la propria attività nella sala al pubblico, per esempio gli addetti ai Corner PosteMobile oppure gli Addetti all’accoglienza della clientela, sono dotati quotidianamente di una mascherina FFP2, per prevenire i rischi per la loro salute e per quella dei frequentatori dell’Ufficio.

Poste Italiane coglie l’occasione per invitare i cittadini a recarsi in ufficio postale esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili e ad utilizzare gli ATM Postamat per i prelievi di denaro contante e le operazioni consentite. L’Azienda ricorda inoltre che molti dei servizi tradizionalmente erogati allo sportello, come ad esempio il pagamento dei principali bollettini, i trasferimenti di denaro e le spedizioni di corrispondenza e pacchi, sono disponibili attraverso il sito poste.it e le App BancoPosta e PostePay.

Anche durante il nuovo periodo di lockdown, inoltre, Poste Italiane continuerà ad assicurare il servizio di recapito della corrispondenza e pacchi sul territorio comunale interessatodall’ordinanza regionale.

Una festa da ballo in violazione delle norme anti Covid. Interrotto il party e identificate 16 persone

Torino, 7 marzo. Organizzano una festa in violazione delle norme anti Covid, identificate 16 persone da parte dei carabinieri che hanno interrotto il party.

La scorsa notte i militari dell’Arma sono intervenuti in via Lanzo, nella periferia Nord del capoluogo piemontese, dove era stata segnalata la presenza di una festa con diversi partecipanti. All’arrivo delle pattuglie gli organizzatori hanno immediatamente spento le luci e la musica e i presenti hanno tentato di dileguarsi, ma in 16, tutti tra i 20 e i 25 anni e privi di mascherine, sono stati identificati e verranno sanzionati amministrativamente per violazione della normativa anti Covid. Le prime verifiche hanno consentito di appurare che i giovani si sono dati appuntamento nel posto tramite passa parola via Telegram.
Sono in corso accertamenti per risalire alla proprietà del locale, che era allestito con luci psichedeliche, impianto per la diffusione della musica e bancone per la somministrazione delle bevande.

Sperimentato il modello del distretto mobile per le vaccinazioni

«Il Distretto mobile sperimentale per le vaccinazioni di Lagnasco e Scarnafigi rappresenta la traduzione pratica del modello che la Sanità regionale ha previsto per la campagna vaccinale anti-covid sul territorio.

E’ un progetto pilota replicabile nella stragrande maggioranza dei Comuni del Piemonte e che consente l’impiego diretto dei medici di famiglia, il perno della riforma della medicina generale avviata dalla Regione proprio per restituire centralità all’assistenza medica di prossimità sul territorio. L’esempio di oggi, come già quello della campagna antinfluenzale, dimostra la straordinaria potenzialità di un sistema che, in questo caso, in una sola giornata ha permesso di vaccinare tutte le persone ultraottantenni dei due paesi».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commenta le due sedute vaccinali svoltesi sabato  a Lagnasco e Scarnafigi, in sinergia tra Distretto Asl Cn1, medici di medicina generale, amministrazioni comunali, Maxiemergenza regionale 118 e Protezione civile.

«Non posso che congratularmi – continua Icardi – con i medici Paolo Persico e Anna Maria Blandino, il direttore del Distretto dell’Asl Cn1 Gabriele Ghigo, i sindaci di Lagnasco e Scarnafigi Roberto Dalmazzo e Riccardo Ghigo, i volontari della Protezione civile e tutto il personale che ha consentito di raggiungere questo importante e emblematico risultato. Il territorio ha la forza e la capacità di vincere la sfida della vaccinazione di massa. Adesso, però, tocca ai fornitori dei vaccini fare la loro parte e mantenere gli impegni a consegnare al più presto le dosi necessarie».

Complessivamente, sono stati vaccinati 180 ultraottantenni (90 per ciascuna sede). Nelle prossime settimane, il Distretto Nord Ovest dell’Asl Cn1 prevede di replicare questa tipologia di intervento anche in altri ambiti territoriali, in particolare nell’area della valle Po che è “zona rossa”.

«Le sedute vaccinali di Lagnasco e Scarnafigi – osserva il direttore del Distretto, Gabriele Ghigo – sono state gestite da personale medico, infermieristico e amministrativo del Distretto insieme ai colleghi medici di famiglia Blandino e Persico, che ringrazio per la disponibilità a vaccinare assistiti in carico ad altri colleghi, con la collaborazione di personale infermieristico e della Protezione Civile».

Evasa dagli arresti domiciliari, stava passeggiando a Porta Palazzo

Era insieme ad un conoscente, denunciato perché portava con sé un’arma.

 

Giovedì pomeriggio una donna di 37 anni ed un uomo di 38 vengono notati da una pattuglia del Comm.to Dora Vanchiglia passeggiare in Piazza della Repubblica, angolo va Milano. Alla vista degli agenti, i due assumono un atteggiamento sospetto, cercando di nascondersi e cambiare direzione di marcia. I poliziotti li fermano per un controllo: l’uomo, con pregiudizi di polizia, consegna spontaneamente un taglierino che ha in tasca. La donna, pluripregiudicata  per reati predatori, risulta sottoposta alla misura degli arresti domiciliari da scontare nella sua abitazione in Barriera di Milano. Per la trentasettenne scattano le manette, per il suo amico una denuncia per porto di arnesi atti ad offendere.

Torino e Piemonte in “arancione rafforzato”

Il Piemonte è per ora in zona arancione rinforzato e sarà così anche la prossima settimana

Ma preoccupano  i contagi e l’allerta della Regione è elevata.  Parte da lunedì  la didattica a distanza al 100% nella aree più critiche, in 20 distretti su 38, entra in vigore il divieto di frequentare le aree attrezzate per gioco e sport in tutto il territorio regionale, il divieto per più di una persona per nucleo familiare di entrare nei negozi. È raccomandato fortemente preferire la consegna a domicilio anziché l’asporto per le attività di ristorazione.

La polizia sequestra mezzo milione di euro all’usuraio settantenne

La Polizia di Stato di Torino, in esito a una attività d’indagine condotta dagli agenti della  Divisione Anticrimine della Questura, ha eseguito un sequestro di beni, finalizzato alla confisca, appartenenti a L. N., un settantenne pluripregiudicato, dedito da molti anni alla commissione di delitti e, in special modo, a quello dell’usura.

 

Il provvedimento del Tribunale, adottato su proposta del Questore di Torino, ha condotto al sequestro di due appartamenti ubicati in due diversi Comuni della prima cintura torinese, di alcune automobili e di conti correnti per un valore di circa mezzo milione di euro, beni che l’uomo aveva accumulato illecitamente, grazie alla propria attività delinquenziale, mentre per lo Stato risultava nullatenente, tanto da beneficiare della pensione di cittadinanza.

 

  1. N., attualmente ristretto agli arresti domiciliari, si è reso responsabile di diversi reati di natura predatoria già dai primianni ’70. Con il passare del tempo, si è inserito in un contesto criminale riguardante prestiti di denaro ad elevato tasso di usura, con la collaborazione, a vario titolo, dei familiari, alcuni dei quali con precedenti penali.

 

Il provvedimento eseguito conferma la notevole importanza che rivestono, nell’azione di contrasto alla criminalità, le misure di prevenzione patrimoniale, volte a sottrarre le ricchezze illecite ai soggetti radicati in contesti criminali.

 

L’obiettivo perseguito dagli investigatori della Questura di Torino è quello di non lasciare nella disponibilità patrimoni illecitamente accumulati a coloro che, anche in questo periodo di crisi pandemica, hanno approfittato delle situazioni di disagio economico e di povertà diffusa, elargendo prestiti in denaro con applicazione di ingenti tassi di interesse, rendendosi responsabili di fatto di usura, spesso accompagnata all’utilizzo di metodi violenti ed estorsivi.

 

I carabinieri di Torino recuperano le antiche tele rubate nel castello 23 anni fa

I Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale restituiscono a 23 anni
dal furto cinque preziose tele sottratte da un castello privato

Torneranno a impreziosire le stanze di un castello a Moretta, in provincia di Cuneo, le
cinque grandi opere pittoriche che i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio
Culturale di Torino hanno restituito ai legittimi proprietari, dopo essere state sottratte agli
inizi del 1998 da una banda di ladri.

Le tele di epoca settecentesca, raffiguranti episodi della Vita di Mosè, furono
commissionate all’artista lombardo Francesco Antoniani, già al servizio di Casa Savoia,
per la decorazione di alcune stanze di rappresentanza della prestigiosa dimora.

Le opere sono state asportate, insieme ad altri beni d’arte, da abili ladri che,
introducendosi dal fossato posto anticamente a difesa del castello, hanno divelto le robuste
inferriate e neutralizzato il sistema d’allarme, agendo così indisturbati nella notte.
All’epoca dei fatti il furto fu quantificato in oltre 160 milioni di lire.

Nonostante il lungo tempo trascorso, nel 2019 le cinque tele sono state individuate dai
militari specializzati del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale nel
corso dei controlli periodici condotti sui siti delle case d’asta e su quelli dedicati al
commercio antiquariale.

Gli strumenti informatici utilizzati dagli investigatori dell’arte hanno permesso infatti di
scorgere le cinque opere sul sito di una nota casa d’aste piemontese, accomunate dal
particolare soggetto ritratto e dalle originali cornici dorate a decoro delle tele.

L’individuazione dei dipinti ha consentito quindi di avviare un’attività di indagine,
coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, che ha permesso di ricostruire il
passaggio dei dipinti che erano riemersi nel mercato con una falsa identità, messi in
vendita a seguito di un lascito ereditario di un antico possessore senza alcuna
documentazione che comprovasse la legittima provenienza.

L’immediata azione da parte dei Carabinieri ha permesso di accertare la provenienza
illecita delle opere, consentendone un sicuro recupero che, nel caso di un’esportazione
all’estero, sarebbe stato estremamente difficoltoso.

L’indagine testimonia come le verifiche e gli accertamenti svolti dai Carabinieri del
Reparto specializzato dell’Arma nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”,
il più grande database di opere d’arte rubate al mondo gestito dal Comando TPC, può
condurre, anche a distanza di molto tempo, alla ricomposizione di importanti collezioni
d’arte, con la restituzione ai legittimi proprietari di preziosi e unici beni ormai creduti
dispersi.

Amianto e tremila tonnellate di rifiuti: scoperte due discariche

Lastre di amianto, rottami ferrosi, oli esausti e materiale plastico per circa 3.000 tonnellate di rifiuti pericolosi. Sequestrate nel torinese due discariche a cielo aperto di oltre 10.000 metri quadri. Tre le persone denunciate. 

È il bilancio di un intervento della Guardia di Finanza di Torino che ha individuato, nei giorni scorsi, nel comune di Settimo Torinese, due vaste aree private ove erano ammassati cumuli di rifiuti in evidente stato di abbandono.

Dopo aver effettuato gli accertamenti necessari ad individuare i proprietari e gli utilizzatori dei siti, i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego, che hanno condotto l’intervento coordinati dalla Procura della Repubblica di Ivrea, hanno perquisito l’intera superficie accertando la grave pericolosità dei materiali depositati riconducibili, in parte, all’attività edilizia svolta negli anni da due aziende torinesi.

Al termine delle operazioni di rilevazione, i Finanzieri hanno sequestrato rifiuti industriali, speciali e pericolosi (in quanto è stata rinvenuta la presenza di amianto), per complessive 3.000 tonnellate, nonché oltre 6 tonnellate di rottami ferrosi che dovevano essere avviati allo smaltimento ma che, invece, erano rimasti ivi stoccati.

Nel corso delle attività sono stati anche sequestrati due immobili edificati abusivamente sulle aree sequestrate, all’interno dei quali sono stati rinvenuti macchinari in disuso e attrezzature da lavoro.

Gli amministratori delle due società coinvolte sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria per deposito incontrollato di rifiuti e gestione di discarica non autorizzata nonché segnalati al comune competente territorialmente per le violazioni in materia edilizia e urbanistica.

Sono ancora in corso gli accertamenti finalizzati alla messa in sicurezza del sito e alla verifica dell’eventuale contaminazione ambientale causata dallo sversamento dei prodotti.

L’operazione effettuata dalla Guardia di Finanza di Torino nello specifico comparto testimonia e conferma il costante impegno delle Fiamme Gialle a tutela dell’ambiente, della salute e della sicurezza dei cittadini.

Un sabato pomeriggio in compagnia della scienza

WINS SCIENCE&TECH DAY

UN POMERIGGIO GRATUITO PER TUTTE LE FAMIGLIE 

III EDIZIONE ON LINE – SABATO 6 MARZO, dalle 14 alle 18

su worldinternationalschool.com/wins-online-science-tech-day/

con la partecipazione speciale del tiktoker Marco Martinelli alias @marcoilgiallino

 

Sabato 6 marzo torna Wins Science&Tech Day. La III edizione, gratuita e online, è organizzata dalla WINS (World International School of Torino) ed è dedicata a tutti i bambini e i ragazzi, dai 5 ai 13 anni, che vogliono divertirsi con la scienza, la matematica, la medicina, la tecnologia…

Un pomeriggio intero, dalle 14 alle 18, tra attività ludo-creative ed esperimenti, guidati da docenti e tutor esperti, a partire dai teacher WINS, che terranno i laboratori in inglese, per unire lingua e scienza in un pomeriggio di divertimento e apprendimento.

 

Avete mai sognato di diventare un ingegnere Lego®? Sapete che è possibile costruire la Tour Eiffel nel proprio salotto con semplici cartoncini? Cosa succede se avviciniamo una calamita ad uno slime magnetico? Come si costruisce un piccolo orto domestico? Quanti germi abbiamo sulle mani e come bisogna lavarle per eliminarli (quasi) tutti?…

 

Wins Science&Tech Day darà le risposte a queste e ad altre domande perchè, anche in tempo di Covid, si può ancora fare cultura, si può ancora fare divulgazione scientifica, si può ancora giocare con i propri bambini. Il 6 marzo è la data da segnare in agenda per tutte le famiglie che vogliano trascorre un pomeriggio divertente ed istruttivo grazie ad un evento gratuito e online che permette davvero a tutti di non perdere nemmeno un esperimento!

Partecipare è semplicissimo: basta collegarsi al sito worldinternationalschool.com per registrarsi all’evento ed entrare nella stanza virtuale dove i tutor guideranno passo passo i bambini alla scoperta delle meraviglie della scienza e della tecnologia durante brevi e divertentissimi workshop.

Wins Science&Tech Day è organizzato in collaborazione con BRICKS 4 KIDZ®, Ospedalino Koelliker, YGA, Respiraire e Peraga Garden Center.

 

Per ogni attività sono indicati l’orario, l’età consigliata e tutto l’occorrente necessario per iniziare a sperimentare.

Programma:

Ore 14 – AIRxperiment: scopri i principi della fisica giocando con l’aria insieme agli insegnanti WINS.

Ore 14:30 – Orto domestico: PERAGA GARDEN CENTER condurrà i bimbi nella costruzione di un piccolo orto in una cassetta di legno.

Ore 15 – Germi canterini: OSPEDALINO KOELLIKER di Torino, insegnerà ai bimbi come proliferano i germi sulle mani, perché è importate lavarle bene e, attraverso una canzone mimata, come si fa.

Ore 15 – Virtual LEGO: BRICKS 4 KIDZ® azienda americana specializzata nell’insegnamento delle materie scientifiche con i Lego® guiderà i ragazzi nella realizzazione virtuale un progetto Lego®, utilizzando il software Mecabricks.

Ore 15:30 – Esperimenti magici: due semplici magie con latte e cacao in polvere insieme agli insegnanti WINS

Ore 16 -Giochiamo con la scienza: YGA ITALY proporrà UnoDueTre SCIENZA – giocare con la scienza, realizzando due esperimenti con materiale reperibile in casa.

Ore 16:30 – Estrazione del DNA dalle fragole: il tiktoker Marco Martinelli, alias @marcoilgiallino, divulgatore scientifico e influencer da oltre 170 mila follower, che ogni giorno avvicina i ragazzi alla scienza attraverso i suoi profili social e che sorprenderà il pubblico con l’estrazione del DNA dalle fragole.

Ore 17 – Una gabbia toracica in bottiglia: insieme a Respiraire scopriamo come funziona la respirazione polmonare costruendo una gabbia toracica all’interno di una bottiglia di plastica

Ore 17:30 – Sfide all’insegna della tecnologia: sfidiamoci nella costruzione della torre di carta più alta di tutte, di un hovercraft e di una macchinina azionata da un palloncino. A cura degli insegnanti WINS.

 

Topo d’auto arrestato per l’autocertificazione del proprietario

I fatti accaduti in zona San Salvario

 

Venerdì notte gli agenti della Squadra Volante, durante un posto di controllo, fermano un uomo a bordo di un’autovettura, privo di documenti al seguito.

Nervoso ed evasivo rispetto alle domande poste dai poliziotti, questi, cittadino italiano di 32 anni, fornisce una serie di versioni che appaiono sin da subito poco veritiere. Anche sulla proprietà del veicolo da lui in uso al momento del controllo, il soggetto non è in grado di fornire indicazioni al riguardo, ne’ esibire un certificato di guida. Gli operatori, in seguito, scopriranno che il trentaduenne non aveva mai conseguito la patente di guida, motivo per cui sarà sanzionato.

Temendo che l’automobile sia provento di furto viene effettuata una perquisizione all’interno del mezzo, rinvenendo un’autocertificazione intestata ad un soggetto sconosciuto. L’italiano a questo punto dichiara di aver scoperto la macchina con la relativa chiave inserita nel nottolino della portiera, e di aver così deciso di appropriarsene per fare ritorno al suo comune di residenza, in provincia di Torino.

L’uomo, con numerosi precedenti di Polizia, è stato arrestato per furto aggravato, denunciato per aver violato il divieto di ritorno nel comune di Torino, valido per i prossimi due anni, e sanzionato in quanto inottemperante alle vigenti misure adottate per il contrasto all’epidemia da covid19.