CRONACA- Pagina 1399

Dopo essere stato derubato della bicicletta, l’aggressione

Arrestato trentaquattrenne per rapina

 

Giovedì scorso, un cittadino intenzionato a vendere la propria bicicletta, inizia a conversare con un gruppo di persone in zona San Salvario. Uno di questi, soggetto senegalese di 34 anni, si mostra interessato all’acquisto e, volendosi accertare che la bici fosse di proprietà dell’uomo, gli chiede le chiavi del lucchetto. Il venditore gliele porge ed il trentaquattrenne, dopo averle afferrate, monta in sella alla bicicletta e scappa via. La vittima lo insegue, riuscendo poi ad affiancarlo, ma il reo sferra una serie di calci e lo colpisce, facendolo cadere a terra. A questo punto viene raggiunto dal resto del gruppo, che lo aggredisce e lo deruba della somma di 170 euro. Al termine dell’aggressione la comitiva si allontana e la vittima allerta il 112 NUE. Grazie alle descrizioni fornite da quest’ultimo, gli agenti della Squadra Volante rintracciano lo straniero, a bordo della bicicletta rubata, in corso Vittorio Emanuele.

Il senegalese, colpito da un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale e da un divieto di dimora nel comune di Torino, è stato arrestato per rapina.

Il bollettino Covid di mercoledì 10 novembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 423nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 153dopo test antigenico), pari allo 0,9% di 48.394tamponi eseguiti, di cui41.411antigenici. Dei 423 nuovi casi gli asintomatici sono 232 (54,8%).

I casi sono così ripartiti: 157 screening, 200 contatti di caso, 66 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 392.022,così suddivisi su base provinciale: 32.308 Alessandria, 18.811 Asti, 12.357 Biella, 56.424 Cuneo, 30.293 Novara, 208.846 Torino, 14.579 Vercelli, 13.891 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.624 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.889 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 24 ( invariati rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 226(- 7rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4.893

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.822.662(+ 48.394rispetto a ieri), di cui 2.410.183risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.839

Quattro decessi di persone positive al test del Covid-19 (uno di oggi) sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi di 11.839deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.590 Alessandria, 725Asti, 436 Biella, 1.468 Cuneo, 950 Novara,5.652 Torino, 537 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 104 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

374.810GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 375.040(+230 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.327 Alessandria, 17.841 Asti, 11.795 Biella, 54.199 Cuneo, 29.135 Novara, 200.417 Torino, 13.850 Vercelli, 13.397 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.522 extraregione e 2.557 in fase di definizione.

Madre depressa colpisce il figlio a martellate

E’ finito in ospedale dopo essere andato a casa della madre per portarle la spesa.
Ma la donna, 66 anni, appena entrato in casa, ha colpito alla testa il figlio 49enne con un martello da muratore. E’ successo ieri pomeriggio, a Collegno. La donna soffre di crisi depressive. Il figlio è giudicato guaribile in 15 giorni.

Il Capo dello Stato venerdì a Torino per le celebrazioni dei 190 anni dell’Editto di Racconigi

/

A Torino per le celebrazioni dei 190 anni dell’Editto di Racconigi con cui nel 1831 Carlo Alberto istituì il Consiglio di Stato e dei 50 anni della legge istitutiva dei Tribunali Amministrativi Regionali, venerdì 12 novembre alle ore 11 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella visiterà il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.

Il Capo dello Stato si recherà in particolare nella Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, l’Aula in cui si compì il percorso parlamentare che dal 1848 al 1860 portò all’Unità d’Italia, cuore del Museo Nazionale del Risorgimento.
Per l’occasione, sul tavolo che veniva utilizzato dal Presidente del Consiglio e dai Ministri del Regno di Sardegna saranno esposti l’originale dell’Editto di Racconigi, in lingua italiana e francese, lo Statuto Albertino e altri documenti storici di primaria rilevanza, richiesti in prestito temporaneo all’Archivio di Stato.
Sergio Mattarella è il settimo Presidente della Repubblica a visitare il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano: prima di lui lo hanno fatto Luigi Einaudi, Giovanni Gronchi, Sandro Pertini, Francesco Cossiga, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano.

Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
Fondato nel 1878, oggi il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano rappresenta un polo culturale di riferimento per la città di Torino e non solo. Ha sede nel famoso Palazzo Carignano, uno dei più pregevoli edifici dello stile barocco, riconosciuto come bene protetto dall’UNESCO dal 1997. Nel 2011, in occasione delle celebrazioni per il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, è stato completamente rinnovato, divenendo uno dei più importanti musei di storia d’ Europa. Conserva un patrimonio straordinario, a cui si aggiunge una Biblioteca di altissima specializzazione. Lungo il percorso museale si possono ammirare due aule parlamentari ancora intatte: la Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, attiva dal 1848 al 1860, monumento nazionale dal 1898, e la maestosa Camera dei Deputati del Regno d’Italia, con affreschi di Francesco Gonin, costruita tra il 1864 e il 1871.

Resta in carcere il presunto assassino di Massimo Melis

È stata confermata la misura cautelare in carcere per il 62enne Luigi Oste, presunto assassino di Massimo Melis. Non è stato convalidato il fermo. Non sussisteva il pericolo di fuga poiché Oste, dopo l’avvenuto delitto, e’ sempre rimasto nel suo bar a lavorare.  L’uomo, che  è accusato di aver sparato nella notte del 31 ottobre a Melis, il giorno del delitto sarebbe stato visto girare con una pistola.

Figliuolo a Torino: Piemonte primo tra le Regioni più grandi nella somministrazione delle dosi aggiuntive

IL PRESIDENTE CIRIO: “CHIESTO DI POTER ACCELERARE ANCOR DI PIÙ SULLE TERZE DOSI”

La Regione vorrebbe partire subito anche con il personale scolastico

e le residenze per minori, disabili, malati psichiatrici e tossicodipendenti

Il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, generale Francesco Paolo Figliuolo, ha partecipato  a Torino alla consueta riunione settimanale dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Per il presidente Alberto Cirio, i commissari e i componenti della struttura è stata l’occasione per porre questioni operative, con particolare riguardo all’estensione della terza dose alle altre fasce di età e alla somministrazione, seguendo il medesimo principio adottato per le Rsa, anche alle residenze che ospitano minori, disabili, pazienti psichiatrici e delle dipendenze (in tutto oltre 10.500 persone). Nelle scorse settimane il Piemonte aveva già chiesto l’autorizzazione per iniziare subito anche con il personale scolastico.

Il Piemonte dimostra di essere ancora una delle poche Regioni ‘green’ in Europa, con una situazione di contagi e occupazione dei posti letto che ci pone in un margine di ampia sicurezza – ha evidenziato il presidente Cirio -. Siamo convinti che la terza dose sia il completamento della corazza che vogliamo dare a tutti i cittadini. Oggi abbiamo ormai l’81% della popolazione over12 che ha completato il ciclo vaccinale. L’importante è non fermarci. Abbiamo quindi chiesto di ampliare le fasce di vaccinazione, entro febbraio-marzo potremmo mettere al sicuro con la terza dose tra l’87 e il 90% dei piemontesi”.

Il Piemonte è partito velocissimo – ha riconosciuto il generale Figliuolo – Ha già effettuato 295.000 somministrazioni, e tra le grandi Regioni è quella che ha la migliore percentuale. E’ un piacere vedere come il presidente Cirio conosca nel dettaglio la campagna vaccinale. Questa è la chiave del successo a livello nazionale: lavorare insieme, entrare nei dettagli e avere un controllo accentrato della situazione. In Piemonte siete in buone mani perché i problemi si affrontano e si risolvono. Nonostante l’aumento dei contagi in tutta Europa, l’Italia è tra le nazioni messe meglio e credo che il prossimo Natale sarà un buon Natale”.

Una proposta di legge regionale contro l’odio in rete

/

Odio in rete: la Quarta e la Sesta commissione regionale in congiunta affronteranno il tema nelle prossime sedute.

TORINO – Ieri è stato  avviato l’iter della proposta di legge 136 “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni di Hate Speech” presentata dai consiglieri Diego SarnoDomenico RavettiDomenico Rossi e Mauro Salizzoni.
“La Pdl affronta una materia fortemente dibattuta a livello europeo e nazionale e nasce da un progetto sulla presenza dell’odio sul web che ha visto il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Torino – ha detto il primo firmatario Sarno -. L’idea è creare dei centri di ascolto in ogni provincia, per fornire sostegno psicologico e assistenza legale alle vittime, oltre a campagne di sensibilizzazione e progetti nelle scuole”.
Carlo Riva Vercellotti (Fdi) ha proposto di sentire i diversi soggetti competenti in materia, compresi gli ordini degli psicologi e degli avvocati, mentre Francesca Frediani (M4o) ha suggerito di far riferimento nel testo anche al contesto politico, sempre più bersaglio del linguaggio d’odio in rete.
La Commissione ha stabilito che le audizioni si svolgeranno in modalità mista, in presenza e on line, entro il 20 dicembre.

Sequestrate 24mila paia di scarpe false

Leinì. Attività anti contraffazione dei Carabinieri: valore di oltre 1,5 milioni di euro, arrestate due persone

Leinì, 8 novembre. I carabinieri della Stazione di Leini hanno arrestato due marocchini, di 40 e 49 anni, residenti a Torino, per ricettazione. Durante i controlli amministrativi in un’area di deposito e smistamento merci a Leinì, i militari dell’Arma hanno fermato la coppia di maghrebini mentre controllava il contenuto di quattro container appena consegnati. All’interno i carabinieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 24mila scatole contenenti calzature false, di diverse case di moda, fra le quali Louis Vuitton, Valentino, Nike, Alexander Mc Quenn, Dolce&Gabbana, oltre a famosi marchi di abbigliamento sportivo quali Adidas e Nike. Tutta la merce, ottime riproduzioni degli originali, era destinata ai mercati rionali piemontesi e lombardi. Tutto il carico avrebbe fruttato oltre 1,5 milioni di euro.

Città Metropolitana, Lo Russo: “Torino e il territorio tornino ad essere il centro del Piemonte”

“Credo moltissimo nel ruolo della Città metropolitana come ente di area vasta”

PArola di Stefano Lo Russo che aggiunge: “E’ un Ente che sconta limiti istituzionali importanti, risulta schiacciato tra Comune di Torino e Regione Piemonte ma il presidente Cirio si è già mostrato disponibile  sul ruolo importante della Città metropolitana”

Il sindaco di Torino, che è anche primo cittadino dell’area metropolitana annuncia inoltre che “Faremo sistema perché Torino e il territorio tornino ad essere il centro del Piemonte”. Lo Russo ne ha parlato  incontrando  i dirigenti nella sede di corso Inghilterra con  Roberto Montà, che  ha designato come vicesindaco metropolitano.

“Entro la fine dell’anno la Città metropolitana avrà una giunta ed un governo stabili, con la collaborazione ed il rispetto verso tutte le forze politiche che saranno la rappresentazione del territorio”, ha concluso il sindaco.

Violate normative anticovid, chiusura di un’attività per 5 giorni

Giovedì scorso gli agenti del commissariato San Secondo, coadiuvati dal Reparto Prevenzione Crimine ed in collaborazione con personale della Polizia Municipale sezione I centro, hanno controllato un esercizio commerciale in zona Crocetta.

 

Nel corso degli accertamenti emergono numerose irregolarità, tra cui il mancato utilizzo delle mascherine da parte di due dipendenti e di un avventore, la totale assenza di soluzioni idro-alcoliche, la violazione all’obbligo di esporre la capienza massima del locale e la mancata cartellonistica riportante l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale.

Alla luce dei fatti, è stata disposta la chiusura provvisoria di 5 giorni del locale e sono state elevate sanzioni amministrative per la somma di 3800 euro.