Torino, 11 maggio. Dalle prime ore dell’alba, nella provincia di Torino, oltre 80 carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del capoluogo piemontese su richiesta del Gruppo criminalità organizzata comune e sicurezza urbana della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 10 persone, ritenute responsabili di concorso in estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Susa (TO) tra giugno e novembre 2020, ha consentito di individuare tre distinte piazze di spaccio di hashish e marijuana nella bassa Val Susa, in particolare nei comuni di Borgone di Susa, Sant’Antonino di Susa e Rivoli (TO). Lo stupefacente veniva approvvigionato da fornitori residenti nella città di Torino. E’ stata fatta luce anche sui metodi messi in atto da alcuni componenti del gruppo criminale per estorcere denaro a vari acquirenti morosi.
Nel corso dell’attività investigativa sono stati già arrestati in flagranza 5 pusher e sequestrati complessivamente 11 kg di hashish e 3 kg di marjuana.
Nelle prossime settimane graduale avvio degli interventi di manutenzione sulla nuova rete in gestione. E ad aprile attivati con anticipo rispetto alla decorrenza formale lavori per oltre 18,6 milioni di euro. L’obiettivo: migliorare la qualità del servizio con manutenzione omogenea e aumento standard di sicurezza
Con la sottoscrizione del verbale di consegna da parte di tutti gli Enti coinvolti, è stato formalizzato il rientro nel perimetro di gestione Anas (Gruppo FS Italiane) di circa 1.000 km nominali di strade sul territorio regionale, in esecuzione dei DPCM del 21 novembre 2019. La rete gestita da Anas in Piemonte raggiunge così un’estensione di circa 1.700 km.
Il Piano Rientro Strade ha molteplici obiettivi che riguardano l’ambito della sostenibilità nell’ottica di migliorare la qualità del servizio complessivo offerto agli utenti. Aumenterà l’efficienza della gestione dell’intera rete, con interventi di manutenzione programmata più omogenei tramite il potenziamento degli standard di sicurezza con benefici in termini di accessibilità a tutti i territori e alle aree interne. Inoltre, l’accentramento delle competenze in un unico gestore, che ha un unico core business, eviterà la frammentazione delle competenze nella gestione delle strade e dei trasporti.
Al fine di intervenire il prima possibile su alcune infrastrutture che necessitano di intervento urgente, nel corso delle scorse settimane Anas ha avviato con anticipo rispetto alla presa in consegna interventi di manutenzione straordinaria per un investimento complessivo di oltre 18 milioni e 600 mila euro.
Risanamento pavimentazione
A partire da metà aprile è stato avviato il risanamento della pavimentazione sulla provinciale 11 “Padana Superiore”. Gli interventi, conclusi in tempo utile per consentire lo svolgimento in sicurezza della tappa del Giro d’Italia ‘Stupinigi-Novara’ di ieri 9 maggio, hanno interessato la provinciale 11 in tratti saltuari tra Castelrosso, nel comune di Chivasso (km 25,720) e Rocca Nuova, nel comune di Villareggia (km 37,330) in provincia di Torino, e tra località Campora, nel comune di Vercelli (km 73) e Novara (km 93,300). L’investimento complessivo per l’esecuzione dei lavori ammonta a circa 4,6 milioni di euro.
In vista della tappa del Giro ‘Abbiategrasso-Alpe di Mera’ in programma per il 28 maggio, dalla settimana scorsa sono in corso lungo la provinciale 229 “del Lago d’Orta” i ripristini nel tratto compreso tra Gozzano (km 33,200), in provincia di Novara, e Gravellona Toce (km 60,150), nella provincia del VCO, per un investimento complessivo pari a circa 4,3 milioni di euro.
Inoltre, è in corso il ripristino della pavimentazione lungo la strada provinciale 460 “di Ceresole” nel tratto compreso tra Caselle Torinese (km 0,365) e Feletto (km 18,365), in provincia di Torino. In questo caso l’investimento per l’esecuzione degli interventi ammonta a circa 3,8 milioni di euro.
Galleria Verta a Omegna
Sempre ad aprile Anas ha consegnato all’impresa esecutrice i lavori di rifacimento degli impianti a servizio della galleria Verta, lungo la strada provinciale 229 “del Lago d’Orta”, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, chiusa al traffico nel 2018 dal precedente gestore per motivi di sicurezza. Il valore complessivo dei lavori ammonta a oltre 6 milioni di euro.
Gli interventi in progetto consentiranno di riaprire al transito la galleria a senso unico entro aprile 2022. Il programma di intervento prevede nella prima fase lo smantellamento di tutti gli impianti e a seguire la posa di tutte le nuove installazioni. L’avvio dei lavori si è svolto alla presenza del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dei rappresentanti degli Enti territoriali.
SP 456 “del Turchino”
Completati i rilievi da parte dei tecnici Anas sul fronte di frana prossimo alla provinciale 456 “del Turchino” in località Gnocchetto, nel comune di Ovada (AL), è stata avviata la progettazione degli interventi di messa in sicurezza del tratto stradale. La progettazione è in via di completamento.
I lavori che Anas prevede di realizzare sono finalizzati alla riapertura al transito del tratto attualmente chiuso e consistono nell’installazione sul versante di barriere e valli paramassi. La conclusione degli interventi che consentiranno la riapertura del tracciato è prevista entro la fine della stagione estiva. Nella fase successiva i lavori per la messa in sicurezza definitiva del versante proseguiranno senza interferire con la viabilità.
Nelle prossime settimane Anas proseguirà con l’attivazione graduale di ulteriori lavori sulla nuova rete concentrandosi inizialmente sul risanamento della pavimentazione, nella sostituzione delle barriere laterali di sicurezza e nel rifacimento di cordoli e barriere di sicurezza sui viadotti al fine di adeguare progressivamente la rete di rientro agli standard in vigore sui tracciati già in gestione.
Sono partiti ieri e proseguiranno sino al 30 giugno 2021 i lavori di riqualificazione di Via Nizza.
Le prime attività ad essere svolte saranno quelle inerenti i sondaggi nel sottosuolo con la presenza di piccoli cantieri. Successivamente si procederà con la rimozione dei binari tranviari ed il rifacimento del manto stradale di via Nizza nel tratto compreso tra Via Farigliano e Corso Maroncelli.
I lavori in programma saranno svolti in più fasi per garantire sempre il transito dei mezzi pubblici e privati.
Parallelamente, sulla carreggiata Ovest di via Nizza, nel tratto compreso tra via Millefonti e corso Caduti sul Lavoro, verranno avviate le attività di ricostruzione della fognatura a cui farà seguito il ripristino del manto stradale. La riapertura al traffico veicolare di questo tratto di strada è prevista per la metà del mese di Giugno.
A Chieri i cartelli “salvaciclisti”
In occasione del passaggio del Giro d’Italia, il Comune di Chieri, aderendo alla campagna del Rispetto del Ciclista sulla strada, nei giorni scorsi ha installato dieci cartelli “salvaciclisti” all’ingresso della città.
All’installazione del cartello in via Andezeno angolo via Verdi, erano presenti il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO, l’assessore alla Viabilità e Polizia locale Paolo RAINATO, Paola GIANOTTI (ciclista, coach, scrittrice e detentrice di 3 Guinness World Record tra cui l’essere la donna più veloce ad aver circumnavigato il globo in bici), Marco CAVORSO (padre di Tommaso, ragazzo di 14 anni ucciso nel 2010 mentre si allenava in bici nelle strade della provincia fiorentina, delegato per la sicurezza stradale del sindacato dei ciclisti professionisti ACCPI) e Maurizio FONDRIEST (ex ciclista professionista vincitore del Campionato del Mondo nel 1988, della Milano-Sanremo nel 1993 e di due Coppe del Mondo).
A Chieri i“cartelli salvaciclisti” sono collocati in:
- corso Torino 123 marciapiede direzione centro Chieri
- strada Roaschia 85 banchina direzione centro Chieri
- viale Cappuccini 68 banchina direzione centro Chieri
- strada Cambiano 58 banchina direzione centro Chieri
- via Conte Rossi di Montelera angolo rotatoria Circonvallazione banchina direzione centro Chieri
- strada padana Inferiore 116 banchina direzione centro Chieri
- strada Buttigliera angolo via Robbio banchina direzione Buttigliera
- strada Buttigliera 50 banchina direzione centro Chieri
- via Andezeno angolo via Verdi banchina direzione centro Chieri
- strada Valle Pasano angolo via Monginevro banchina direzione centro Chieri
In corrispondenza dei 10 punti sono state verniciate a terra sull’asfalto le lettere SC di colore arancione.
«In Italia muore un ciclista ogni 35 ore e un pedone ogni 12 ore e tantissimi incidenti avvengono in fase di sorpasso, da qui l’urgenza di migliorare la sicurezza e il livello di convivenza tra i differenti utenti della strada. Bastano questi dati per comprendere l’importanza l’installazione dei dieci cartelli “salvaciclisti”-afferma il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO-Come amministrazione crediamo molto nella promozione della mobilità sostenibile, che rappresenta uno dei punti qualificanti della nostra agenda. In questi mesi di pandemia abbiamo cercato di ripensare la città, gli spazi e la mobilità urbana, il nostro modo di vivere e di spostarci, ampliando gli spazi pedonali e ciclabili, introducendo il doppio senso ciclabile, garantendo la sicurezza di chi si sposta a piedi, in bici, con e-bike, con forme di micromobilità e per le persone con disabilità. Inoltre, Chieri è capofila del progetto “Percorsi ciclabili sicuri tra Chieri ed il Po” che ha come scopo il completamento e la messa in sicurezza di una rete di ciclovie adatte all’uso quotidiano. Sulle pagine social del Comune sono giunti messaggi di disaccordo con questa iniziativa, alcuni, però, dal contenuto offensivo e violento e nei confronti dei loro autori verranno presi provedimenti».
“Io Rispetto il Ciclista” è la campagna sulla sicurezza stradale ideata e promossa da Paola GIANOTTI, Marco CAVORSO e Maurizio FONDRIEST, allo scopo di sensibilizzare gli automobilisti per una guida sicura e soprattutto per un sorpasso ad un minimo di un metro e mezzo di distanza dell’automobilista rispetto al ciclista attraverso l’installazione di cartelli “salvaciclisti” di avviso lungo le strade.
Attualmente sono stati installati oltre 1.000 cartelli in oltre 250 Comuni italiani
Paola GIANOTTI e Marco CAVORSO si sono fatti anche promotori della proposta di legge per il sorpasso ad un minimo di un metro e mezzo dell’automobilista sul ciclista (normativa già esistente nella maggior parte dei Paesi europei), perché ad oggi nel codice stradale la dicitura prevede semplicemente un sorpasso ad una distanza minima di sicurezza.
Nei confronti del compagno violento
Sono le 22 in un appartamento in zona Borgo Vittoria quando un uomo sente suonare il video citofono. Nel rispondere, dallo schermo appare l’immagine di una donna con il volto insanguinato. Chiede disperatamente un aiuto. Il cittadino allerta il 112 NUE.
La pattuglia delle Volanti e del commissariato Madonna di Campagna giunte sul posto trovano ad attenderli una donna in lacrime, con un vistoso ematoma sulla testa, il naso tumefatto e del sangue che le fuoriesce dalla bocca. La vittima riferisce agli operatori di essere stata colpita con un bastone di legno dal proprio compagno. Allertati i soccorsi, questa viene accompagnata in ospedale mentre gli agenti raggiungono l’uomo all’interno della propria abitazione: lui riferisce di aver colpito la compagna perché stanco della loro relazione. In fase di accertamenti, viene ritrovato sul pavimento del bagno un bastone spezzato in due parti, utilizzato durante l’aggressione. L’uomo, con precedenti di Polizia, viene accompagnato in Questura. Nel frattempo la donna racconta ai poliziotti della sua relazione sentimentale con una persona violenta, che in diverse occasioni era arrivata a metterle le mani addosso. La vittima aveva poi preso coraggio e denunciato il suo aggressore. Da quel giorno l’imperativo per lei sarebbe stato ritirare la denuncia ma, proprio la sera dell’intervento, ribadisce di non essere intenzionata a ritirarla e che sarebbe andata via di casa. Per l’uomo sono scattate le manette per lesioni personali aggravate e atti persecutori mentre la donna è stata refertata con una prognosi di 30 giorni.
Un indicatore dello stato di salute del mercato immobiliare è rappresentato dai tempi di vendita, ovvero il tempo necessario per collocare con successo la casa sul mercato.
L’analisi condotta dall’Ufficio Studi Tecnocasa dal 2010 ad oggi, limitato alle grandi città, evidenzia il picco nel 2012, l’anno peggiore per il mercato immobiliare. Dal 2013 i giorni necessari per vendere un immobile iniziano a diminuire progressivamente. Fino ad arrivare ai giorni nostri: l’ultima rilevazione effettuata conferma un lieve peggioramento che era nelle attese.
Sono state prese in considerazione le grandi città, i rispettivi hinterland e i capoluoghi di provincia. Gli ultimi dati dicono che, nelle metropoli, le tempistiche di vendita sono di 118 giorni contro i 109 gg di un anno fa quando ancora la pandemia non era scoppiata. A distanza di un anno, quindi, si evidenzia un incremento dei tempi di vendita di 9 giorni. Nei capoluoghi di provincia c’è una media di 146 giorni, nell’hinterland delle grandi città di 157 giorni. I primi hanno registrato una contrazione di tre giorni a conferma della buona tenuta dei piccoli centri rispetto a quelli più grandi.
Tra le grandi città i tempi di vendita maggiori si sono avuti a Bari (162 gg) mentre le metropoli “più veloci” sono ancora una volta Milano (60 gg) e Bologna (57gg). Il capoluogo lombardo mostra un leggero peggioramento. Questi dati fotografano una realtà che, dopo una ripartenza veloce delle tempistiche subito dopo il lockdown dello scorso anno, nella seconda parte del 2020 ha frenato a causa di una maggiore prudenza dei potenziali acquirenti, dei timori legati al secondo lockdown, alla tenuta del posto di lavoro e alla maggiore attenzione da parte degli istituti di credito all’analisi dei mutuatari e dei loro datori di lavoro.
Ad essere più “veloci” sono stati soprattutto gli acquirenti le cui condizioni reddituali non sono state scalfite dalla crisi economica indotta dalla pandemia e coloro per i quali l’acquisto migliorativo non era più procrastinabile. Come venditore è stato più celere chi aveva necessità di cambiare l’abitazione o chi aveva necessità di reperire liquidità.
PIEMONTE | |||
TEMPI DI VENDITA – Gennaio 2021 | |||
CITTA’ | Giorni | ||
BIELLA | 128 | ||
TORINO | 133 | ||
NOVARA | 134 | ||
ALESSANDRIA | 146 | ||
ASTI | 158 | ||
CUNEO | 164 | ||
VERCELLI | 202 | ||
TEMPI DI VENDITA – Gennaio 2021 | Grandi città | Hinterland grandi città | Capoluoghi di provincia |
(media in giorni) | 118 | 157 | 146 |
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa | |||
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 346 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 30 dopo test antigenico), pari al 2,5% di 13.744 tamponi eseguiti, di cui 8.797 antigenici. Dei 346 nuovi casi, gli asintomatici sono 169 (48,8%).
I casi sono così ripartiti: 54 screening, 218 contatti di caso, 74 con indagine in corso; per ambito: 2 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 67 scolastico, 277 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 356.359, così suddivisi su base provinciale: 28.749 Alessandria, 17.080 Asti, 11.054 Biella, 51.313 Cuneo, 27.394 Novara, 190.949 Torino, 13.226 Vercelli, 12.623 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.469 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.502 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 161 (+2 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 1680 (invariato rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 11.285
I tamponi diagnostici finora processati sono 4.566.096 (+13.744 rispetto a ieri), di cui 1.544.881 risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 11.421
Sono 17 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 11.421 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.544 Alessandria, 696 Asti, 422 Biella, 1.419 Cuneo, 934 Novara, 5.438 Torino, 508 Vercelli, 366 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 94 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
331.812 GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 331.812 (+690 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 26.374 Alessandria, 15.969 Asti, 10.030 Biella, 47.678 Cuneo, 25.597 Novara, 178.347 Torino, 12.271 Vercelli, 11.841 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.365 extraregione e 2.340 in fase di definizione.
Si è concluso con tre condanne in tribunale a Torino il processo per il naufragio dei battelli della navigazione turistica sul fiume Po ‘Valentino’ e ‘Valentina’, nell’alluvione del novembre 2016.
I tre imputati sono dirigenti della società di trasporto Gtt che in periodi differenti furono responsabili del servizio: la pena per tutti e tre è di 7 mesi di reclusione con la condizionale per cooperazione in delitto colposo di pericolo.
Il piazzale dell’Oval diventa pista dell’elisoccorso
A Torino, da alcuni giorni, a causa della temporanea chiusura al traffico dell’elisuperficie dell’ospedale CTO dovuta ad improrogabili lavori di manutenzione, è operativo un nuovo spazio destinato al Servizio Regionale di Elisoccorso.
Dalla metà di aprile ad assolvere a tale funzione è infatti il piazzale dell’Oval di Lingotto Fiere, messo a disposizione da GL Events Italia, gestore del polo fieristico cittadino.
L’area antistante ai padiglioni, normalmente animata dal via vai dei visitatori delle manifestazioni ed oggi svuotata dallo stop imposto agli eventi pubblici dalle norme anti-Covid, è stata così riconvertita al fine di accogliere, da tutto il Piemonte, pazienti critici con patologie “tempo-dipendenti”, per i quali la ritardata ospedalizzazione potrebbe comprometterne la sopravvivenza. Si potranno così raggiungere rapidamente cinque ospedali altamente specialistici: Molinette, CTO, Regina Margherita, Sant’Anna e Mauriziano.
Una scelta, quella del piazzale dell’Oval di Lingotto Fiere, dettata sia dalla volontà di un posizionamento baricentrico e quindi strategico rispetto agli ospedali serviti, sia dall’esigenza di disporre di un luogo di dimensioni tali da consentire la sicurezza aereonautica (garantita anche, in fase di atterraggio, dal dislocamento in loco del servizio antincendio). Una sede inaccessibile a personale non autorizzato e su cui è stato possibile compiere, in modo agevole, interventi di segnaletica necessari per la sicurezza aeronautica.
Questa collocazione perdurerà per tutto il periodo (stimato in circa 45 giorni) necessario al completamento dell’intervento manutentivo di rinnovamento con cui l’abituale area del CTO sarà dotata di una moderna superficie di atterraggio, realizzata con materiali innovativi e tecnologie di ultima generazione.
Il temporaneo trasferimento di sede è stato predisposto dal Servizio Regionale di Elisoccorso, con il supporto e le competenze del gestore dell’elisuperficie CTO, degli operatori aeronautici AIRGREEN e BABCOCK per la redazione dell’analisi dei rischi e delle procedure autorizzative.
Un iter poi completato grazie alla fattiva collaborazione della Direzione Operazioni Volo Torino dell’ENAC, che, in considerazione delle esigenze manifestate e della pubblica utilità dell’attività svolta, ha fornito in ogni fase il pieno supporto.
Che la situazione stesse migliorando lo si intuiva già dal calo dell’incidenza dei nuovi casi di Covid in Piemonte, nella settimana dal 26 aprile al 2 maggio
L’indicatore Rt puntuale, infatti, era passato da 0.78 a 0.84, quindi significativamente inferiore a 1.
Ma la conferma del quadro epidemiologico da zona gialla per il Piemonte da parte di Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità, non deve significare un “liberi tutti”.
I casi della torteria “ribelle” di Chivasso, con assembramenti di decine e decine di persone o la maxi festa al parco Dora la dicono lunga sul senso di (ir)responsabilità di molte persone.
Ben vengano le riaperture di bar e ristoranti e il ritorno graduale di eventi e manifestazioni. Ma sempre nel rispetto delle regole.
Nelle foto al centro dell’articolo: numerose persone affollano il piazzale antistante la chiesa di Sant’Ippolito a Bardonecchia (Foto M. Martellotta) in occasione delle prime comunioni. Folla davanti alla stazione di Porta Nuova a Torino. In alto dehors in piazza Vittorio.