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 Spaccio di crack, cocaina e marijuana debellato dai carabinieri

Sequestrati 100 grammi di marijuana e 140 dosi di crack e cocaina e arrestano tre corrieri in 48 ore

Nel fine settimana, a Orbassano, i carabinieri hanno arrestato due persone trovate in possesso di un rilevante quantitativo di crack e cocaina. In particolare, i militari della locale Stazione hanno controllato con particolare attenzione un’area periferica del territorio del comune poiché nei giorni scorsi era stato segnalato un sospetto e anomalo movimento di autovetture.
L’attività ha permesso di individuare due auto parcheggiate, una a fianco all’altra, e di notare che il conducente e il passeggero di una Fiat Punto sono scesi per parlare con il guidatore dell’altra macchina. Hanno parlato per pochi istanti, poi i due uomini sono risaliti a bordo della Punto e sono ripartiti a forte velocità. I carabinieri hanno deciso, pertanto, di fermarli e controllarli. Gli occupanti sono stati identificati e dopo un’approfondita perquisizione sia personale sia del mezzo, sono stati trovati 121 dosi di crack, pronti per essere venduti, corrispondenti a circa 100 grammi, 12 confezioni di cocaina e denaro contante suddiviso in banconote di piccolo taglio. I due corrieri, un italiano di 40 anni, residente a Beinasco, incensurato, e un senegalese di 30 anni, senza fissa dimora, ma con specifici precedenti penali, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Sempre nel fine settimana, a Torino e provincia, in numerosi servizi svolti per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri del Comando Provinciale hanno arrestato un altro corriere di droga, un italiano di 29 anni, di Torino, fermato in macchina nella zona di Barriera Milano, con oltre 100 grammi di  marijuana. I primi accertamenti svolti dai carabinieri hanno consentito di appurare che lo stupefacente fosse destinato al mercato dei giovani e giovanissimi della movida di Torino e di Moncalieri.

Il Governo chiede lo stop della misurazione della febbre a scuola voluta da Cirio

La Regione Piemonte ha appreso in queste ore che, come aveva preannunciato il Ministro dell’Istruzione, il Governo ha depositato presso il TAR la richiesta di impugnativa dell’ordinanza regionale con cui si chiede alle scuole di verificare che le famiglie abbiano effettivamente ottemperato all’obbligo previsto dallo Stato di misurare la temperatura ai figli prima di mandarli a scuola.

Il Presidente della Regione Alberto Cirio sottolinea: “difenderemo con forza l’ordinanza perché siamo convinti sia utile e necessaria, oltre a ricadere appieno nelle competenze della Regione, tra le quali c’è quella di tutelare la salute dei suoi cittadini. Il Presidente aggiunge che, peraltro, le scuole piemontesi stanno già applicando l’ordinanza senza particolare difficoltà, come evidenziato dall’avvio dell’anno scolastico”.

La Regione Piemonte ha incaricato il prof. Barosio di rappresentarla davanti al TAR e ha scritto al Tribunale amministrativo regionale chiedendo di poter esporre le ragioni di una ordinanza che, il Presidente sottolinea, ha il solo fine di tutelare la salute di alunni, personale scolastico e
delle loro famiglie.

Il Presidente aggiunge che “l’ordinanza integra le regole previste dal Governo di far misurare la febbre alle famiglie, introducendo un meccanismo di controllo in più proprio per fare in modo che tale obbligo statale sia rispettato. Sono  convinto che la Regione sia nel giusto, perché l’ordinanza aumenta il livello di sicurezza per i cittadini e non introduce modifiche su quanto previsto dallo Stato, ma solo un meccanismo di controllo di quanto proprio lo Stato ha disposto per legge”.

Fino a quando il TAR non si sarà pronunciato sulla sospensiva, l’ordinanza regionale rimane operativa.

Ex Embraco, investimento da 50 milioni per un nuovo polo produttivo

Sarà un nuovo polo per la produzione di 6 milioni di compressori per frigoriferi e nascerà entro il 2024

Ne faranno parte  gli stabilimenti ex Embraco di Riva di Chieri e Acc di Belluno. L’investimento  è di 50 milioni di euro tra pubblico e privato. La conferma giunge dal tavolo convocato dalla sottosegretaria al Mise, Alessandra Todde, in prefettura a Torino. Si punta ad arrivare a fine piano alla piena occupazione, mentre si garantiranno  la cassa integrazione e la formazione.

“Mala Movida”, multe e chiusure

Prosegue l’attività della Polizia di Stato finalizzato al contrasto della “mala movida”.

Venerdì, è stata notificata al titolare di un locale ubicato in via Matteo Pescatore 18/F, la sospensione della licenza per 7 giorni, con la conseguente chiusura dell’esercizio. Il provvedimento, emesso ai sensi dell’articolo 100 del T.U.L.P.S. dal Questore di Torino e notificato dagli agenti del Commissariato Centro, trae origine da un episodio avvenuto lo scorso 6 settembre.

Nella circostanza, intorno alle due e mezza della notte un cittadino marocchino riferiva ai poliziotti in servizio nella zona di essere stato aggredito all’interno del bar, a calci e pugni, da un gruppo di persone. Aggressione che poi aveva avuto un seguito all’esterno, nei presi del locale, dove era stata coinvolta come parte lesa un’altra persona, un cittadino tunisino. Per i fatti raccontati, il cittadino marocchino era stato trasportato in ospedale e giudicato guaribile in 15 giorni.

Venerdì sera, invece, gli agenti della Divisione P.A.S. hanno sanzionato amministrativamente due market di San Salvario, il primo ubicato in via Nizza e il secondo in via Saluzzo, per aver venduto bevande alcoliche oltre le ore 21, in violazione al regolamento Comunale. Entrambi gli esercizi sono stati sanzionati per 160 euro.

Sempre gli agenti della Divisone PAS, sabato sera, hanno sanzionato e chiuso per 5 giorni un esercizio ubicato in via Rossini 1. Sia all’esterno sia all’interno dell’attività commerciale, i poliziotti hanno riscontrato la presenza di numerose persone assembrate, senza che tra queste vi fosse il distanziamento previsto. Per tale violazione, il titolare dell’esercizio è stato sanzionato per 400 euro. A questi se ne sono aggiunti altri 333 per aver venduto bevande alcoliche da asporto a minori di 18 anni.  

Due arresti in quattro giorni Prima spaccio e poi rapina

Giovedì, poco prima delle 20, transitando in Lungo Dora Savona, all’altezza del civico 4, gli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia notano un parapiglia in strada. Nel litigio è coinvolto un gruppo di persone: un cittadino nigeriano di 27 anni viene trattenuto da altri stranieri.

Dal racconto dei fatti emerge che il ventisettenne, poco prima, si era impossessato del cellulare di un suo connazionale e quando quest’ultimo ne aveva chiesto la restituzione, era stato minacciato con il coccio di una bottiglia. L’intervento di una amico connazionale della vittima aveva impedito al reo di allontanarsi prima dell’intervento della polizia che di lì a breve sarebbe transitata e che avrebbe portato all’arresto dell’uomo per rapina. 

Il ventisettenne, solo 4 giorni prima, la scorsa domenica, era già stato arrestato, sempre dagli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia ma per un reato diverso: lo straniero, infatti aveva venduto marijuana a due acquirenti. Il cittadino nigeriano era stato fermato e trovato in possesso di alcune dosi dello stesso stupefacente, per un peso superiore alla ventina di grammi. 

Agevolazioni Tari 2020, lotta allo spreco alimentare e attività sospese durante il lockdown

Dall’ufficio stampa di Palazzo Civico / Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato  con 22 voti favorevoli, 2 contrari, 1 astenuto, una deliberazione con cui vengono rideterminate tariffe e agevolazioni per l’anno 2020 in materia di Tari, a causa del mutato quadro normativo legato all’emergenza Covid-19.

Grazie al decreto “Cura Italia” è stata introdotta la possibilità di confermare, nel 2020, le tariffe Tari adottate nel 2019, mentre una deliberazione dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha dettato le linee guida per la definizione e la gestione delle riduzioni tariffarie per le categorie colpiti dalla crisi conseguente alle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria Covid.

Sono confermate, per l’anno 2020, le agevolazioni riferite alle utenze domestiche con certificazione Isee relativa a tre fasce di reddito (€ 0-13.000: sconto 40%; € 13.000,01-17.000 sconto 25%; € 17.000,01-24.000: sconto 15%). Per le situazioni di disagio verificatesi nel corso del 2020, dipendenti dalla crisi economica e occupazionale, non rilevabili dal calcolo Isee, sarà possibile presentare l’Isee corrente entro il 31 dicembre 2020.

Ci sono anche agevolazioni per i nuclei familiari numerosi (agevolazione del 10% sul tributo a favore dei nuclei familiari superiori a 4 componenti e con abitazione di metratura inferiore a 80 metri) e per chi fa la raccolta differenziata, con una riduzione tariffaria pari al 10% della parte variabile della tariffa di ogni utenza domestica compresa nelle porzioni di territorio cittadino che hanno registrato i migliori risultati in termini di incremento della percentuale di raccolta differenziata rispetto allo scorso anno (le due zone a cui applicare la riduzione per il 2020 sono la porzione di quartiere Santa Rita, tra corso Siracusa e via Gorizia, per la raccolta porta a porta, e la porzione del quartiere Filadelfia-Lingotto delimitata da corso Traiano, via Vigliani, corso Croce e corso Unione Sovietica, per la raccolta di prossimità).

Ci sono inoltre agevolazioni per attività commerciali e artigianali in zone interessate da cantieri di opere pubbliche presenti da oltre 6 mesi (percentuali di agevolazione, periodo di applicazione e zone interessate sono individuati dalla Giunta Comunale con apposito provvedimento), per locali destinati ai culti (agevolazione del 10%), per associazioni e scuole per l’infanzia (riduzione del 30%), per le utenze non domestiche che cedono le eccedenze alimentari (lotta allo spreco alimentare), per le aree di copertura commerciale a posteggi singoli, limitatamente alle giornate di presenza autorizzate.

Sono state poi riconosciute ulteriori agevolazioni, del valore di 7 milioni di euro di mancato gettito, a favore di utenze non domestiche riguardanti attività sottoposte a sospensione da provvedimenti governativi/regionali/comunali a causa dell’emergenza Covid-19, con una riduzione pari al 25% della parte variabile della tariffa. Per garantire la correttezza del procedimento e il diritto all’agevolazione, si prevede la predisposizione di un’istanza da parte dei contribuenti interessati, che attesti l’avvenuta sospensione dell’attività.

A novembre, in sede di variazione di bilancio, potrebbero arrivare ulteriori agevolazioni, sulla base di nuovi possibili interventi governativi in materia.

Primo giorno di scuola da remoto  per un ragazzo con grave polmonite

Dalla Rianimazione dell’ospedale Mauriziano di Torino

 

Un ragazzo di 16 anni è entrato all’ospedale Mauriziano di Torino nella prima mattinata di venerdì 11 settembre, presentando difficoltà respiratoria e febbre. Le indagini radiologiche hanno documentato una grave polmonite blaterale, che ha reso necessario impostare una terapia con alti flussi di ossigeno. Inoltre gli esami del sangue e delle secrezioni polmonari hanno lasciato trasparire la possibilità che si trattasse della nota infezione da Covid. Fortunatamente è stato possibile escludere la malattia e la diagnostica si è indirizzata verso virus e batteri rari.

La situazione respiratoria, grave e potenzialmente evolutiva, ha indotto al ricovero nel reparto di Rianimazione del Mauriziano (diretta dal dottor Vincenzo Segala) nella serata dello stesso giorno, dove si è proceduto al monitoraggio di tutte le funzioni vitali e ad una terapia con due diversi antibiotici di uso ospedaliero.

Il miglioramento clinico ha permesso di affrontare comunque, anche se in maniera insolita, il primo giorno di scuola del quarto anno dell’ITIS Primo Levi, fornendo al ragazzo uno dei computer portatili dell’ospedale per poter seguire le lezioni da remoto (foto).

 

 

 

Coronavirus: i nuovi contagi sono 61, nessuna nuova vittima in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

27.212 PAZIENTI GUARITI E 320 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 27.212(+ 39rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3396 (+5) Alessandria, 1619 (+2) Asti, 851 (+0) Biella, 2618 (+3) Cuneo, 2.447 (+5) Novara, 13.898 (+18) Torino, 1206 (+6) Vercelli, 993 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 184 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 320 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO 4153

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale rimane quindi di 4153 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 399 Cuneo, 374 Novara, 1838 Torino, 224 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 33.814(+ 61rispetto a ieri, di cui 36 asintomatici. Dei 61 casi, 14 screening, 32 contatti di caso, 15 con indagine in corso. I casi importati sono 8 su 61 )i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4256 Alessandria, 1935 Asti, 1096 Biella, 3248 Cuneo, 3130 Novara, 16.843 Torino, 1612 Vercelli, 1202 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 289 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 203 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9(+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono114(+14rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2006

I tamponi diagnostici finora processati sono 640.885, di cui 359.599 risultati negativi.

Operaio muore schiacciato da quintali di metallo

Un operaio 49enne è morto in conseguenza di un incidente sul lavoro avvenuto nel comprensorio Fca di Mirafiori

L’uomo, operaio di una ditta esterna di attività termoelettriche, è stato schiacciato da  un carico di metallo giovedì pomeriggio, ma è morto sabato in ospedale  al Cto per un’emorragia interna dovuta ai gravi traumi riportati. L’operaio e’ stato schiacciato da diversi quintali di un carico di metallo nella centrale termoelettrica.

All’oratorio in sicurezza

Approvati dalla Giunta regionale gli indirizzi operativi per la gestione in sicurezza degli oratori condotti da parrocchie e istituti cattolici

La delibera, precisa l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino risponde all’esigenza di disporre di indirizzi omogenei formulata da questi enti durante il tavolo di confronto previsto dal protocollo di intenti stipulato nel luglio scorso tra Regione Piemonte e Regione Ecclesiastica Piemontese sullo specifico valore educativo degli oratori. Il suo obiettivo è conciliare, nell’attuale fase di emergenza, le opportunità di socialità, formazione religiosa e umana nonché di gioco con la necessità di garantire condizioni di tutela della salute di chi frequenta queste strutture e delle loro famiglie.

Gli oratori possono essere attivati in strutture o immobili o aree che dispongano dei requisiti di agibilità e siano in grado di garantire le funzionalità necessarie in termini di spazio per le attività all’interno e all’esterno e sufficienti servizi igienici. Se le aree sono fruite da altri utenti, le attività destinate ai minori devono essere debitamente isolate e circoscritte. In caso spazi chiusi, è raccomandata l’aerazione abbondante dei locali, con frequente ricambio di aria. Va individuata una “zona filtro” per gli operatori/animatori e per gli utenti, da destinare al triage ed alle operazioni di vestizione/svestizione, e deve essere predisposta idonea segnaletica e/o affissione di materiale informativo educativo sulle indicazioni igienico-comportamentali.

Ogni gestore della struttura, tenendo conto degli ambienti a disposizione, sia interni sia esterni, e del numero di operatori di cui dispone, deve valutare il numero dei minori che è in grado di accogliere ogni giorno, considerando il rispetto del distanziamento fisico. In ogni caso la capacità ricettiva non può superare, di norma, i 100 posti. Qualora gli ambienti consentano di oltrepassare questo limite, vanno organizzati moduli distinti.

Comunque, le attività vanno pianificate in piccoli gruppi, prestando attenzione a non variarne la composizione e ad evitare possibili contatti tra gruppi diversi. A tale scopo, devono essere individuate distinte fasce relative all’età della scuola primaria (dai 6 agli 11 anni) e della scuola secondaria (dai 12 ai 17 anni). Vanno favorite il più possibile le attività all’aperto, tenendo conto di adeguate zone d’ombra, e garantiti il necessario distanziamento sociale di almeno un metro, e ci si può avvalere di esperti per la realizzazione di laboratori. Sono invece vietate le feste.

Bambini con più di 6 anni e ragazzi devono mettere la mascherina tranne che nei momenti di attività ludico-motoria, durante i quali va comunque sempre assicurato e mantenuto il distanziamento.

La strutturazione del personale deve prevedere: un coordinatore responsabile delle attività educative, ricreative e gestionali, di età non inferiore a 18 anni e con esperienza almeno triennale debitamente documentata di educazione di gruppi di minori, che può occuparsi fino ad un massimo di 3 oratori; operatori e/o volontari di età non inferiore a 18 anni in numero adeguato, anche coadiuvati da animatori di 16/17 anni opportunamente formati. Il rapporto deve essere di un adulto ogni 8 minori tra i 6 gli 11 anni, un adulto ogni 10 minori tra i 12 e i 17 anni.

Tutto il personale, dipendente e volontario, deve essere formato sui temi della prevenzione del Covid-19, nonché sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e delle misure di igiene e sanificazione. A questo proposito, ciascun titolare deve coordinarsi con l’Asl di riferimento e/o gli enti locali per una formazione unica ed omogenea nei contenuti e per la definizione di eventuali protocolli di sicurezza. E’ possibile fruire dei corsi on line erogati dall’Istituto Superiore di Sanità.

Gli indirizzi operativi comprendono anche le norme per l’accesso all’oratorio, preceduto da una scheda di pre-triage quotidiana e dalla rilevazione della temperatura corporea. E’ importante evitare i contatti tra genitori al momento di accompagnare o ritirare il bambino/adolescente e gli assembramenti negli spazi esterni e stabilire orari di ingresso ed uscita ampi, in modo tale da evitare assembramenti tra minori e accompagnatori. E’ pertanto opportuno che ingressi e uscite siano scaglionati per fasce orarie per piccoli gruppi.

Un bambino o un ragazzo a cui si rilevano sintomi che possano far sospettare un’infezione o temperatura superiore a 37.5°C, in attesa del rientro a domicilio è necessario che venga isolato in uno spazio dedicato per evitare contatti con le altre persone.

La merenda, di tipo preconfezionato, va distribuita dagli operatori garantendo il distanziamento di sicurezza. Prima e dopo tutti i minori devono procedere con l’igienizzazione delle mani.

Altre disposizioni riguardano: la sanificazione o pulizia di tutti i locali e di tutti gli oggetti prima dell’apertura della struttura, la disponibilità di soluzioni/gel a base alcolica presso ogni ambiente ed in più posizioni, la fornitura di tutti i dispositivi di protezione previsti per gli operatori, l’utilizzo di mascherine chirurghe da parte del personale, degli adulti nella fase di accompagnamento e ritiro dei minori.

Don Luca Ramello, responsabile regionale per la Pastorale giovanile, esprime sincera gratitudine per la conferma del clima di dialogo e di confronto con la Regione Piemonte, attraverso il suo presidente e l’assessore alle Politiche sociali, sottolinea inoltre che poter avviare in questo tempo difficile le attività estive degli oratori piemontesi è stato un segno di speranza ed evidenzia che si cercherà di approfondire e risolvere le criticità e preparare un vademecum per garantire, in sicurezza, le attività ordinarie. Ogni Vescovo valuterà poi le specifiche disposizioni per la sua Diocesi. Infine, auspica che il Tavolo Oratori Piemontesi guidato da Mons. Guido Gallese e con la rappresentanza delle associazioni NOI e ANSPI e delle realtà salesiane possa proseguire il suo lavoro in una crescente collaborazione con la Regione Piemonte, per dare seguito agli impegni del protocollo di intesa con la Conferenza Episcopale Piemontese.