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Tir dalla Francia trasportava 30 chili di marijuana

Intercettato, i carabinieri arrestano due persone

 Scaricavano 30 kg di marijuana, in sacchetti di alluminio, da un Tir proveniente dalla Francia, per nasconderli in una macchina parcheggiata a bordo strada.

L’autista del Tir, un romeno di 47 anni, abitante a Torino, e il destinatario dei preziosi sacchetti, un italiano di 51 anni, abitante a Torino, sono stati arresati. È accaduto questa notte vicino all’interporto S.I.TO. di Orbassano. Lo scambio di droga è stato scoperto dai carabinieri della Stazione di Orbassano durante i controlli per il rispetto delle prescrizioni connesse all’emergenza sanitaria.Il trafficante italiano quando ha visto ile pattuglie dei carabinieri avvicinarsi ha tentato di disfarsi dei 14 sacchetti, ma è stato bloccato assieme all’autista. I militari dell’Arma hanno sequestrato circa 30 kg di marijuana mentre l’autista aveva in tasca circa 5000 euro. Entrambi gli arrestati hanno riferito di essere estranei ai fatti e di aver ricevuto il “lavoro”, l’autista in Francia e il destinatario in Italia, da due sconosciuti che li hanno ingaggiati, rispettivamente per il trasporto e per il ritiro. L’autista ha aggiunto che la persona che gli ha commissionato il viaggio gli ha anche dato i soldi per un’eventuale multa per l’emergenza sanitaria. La droga era nascosta tra i cuscinetti in ferro che l’autista trasportava per conto di un’azienda torinese.

Forno e kebab chiusi e sanzionati: erano aperti il primo maggio

Erano regolarmente aperti, con clientela all’interno, nonostante il divieto di esercizio dell’attività commerciale per l’intera giornata del primo Maggio.
Si tratta di un forno gastronomia di via Genova e di un pizza Kebab di via Galliari.
All’interno dei due esercizi, durante il controllo avvenuto ieri mattina, gli agenti del Commissariato Barriera Nizza
hanno sorpreso alcuni clienti intenti ad acquistare del pane e degli alcolici, mentre altri clienti erano in
attesa di entrare, sul marciapiede. Ai rispettivi titolari, una cittadina rumena di 40 anni ed un cittadino
pakistano di 39, sono state comminate le sanzioni amministrative previste; inoltre, considerato che la libera
disponibilità dei locali avrebbe potuto dar luogo alla prosecuzione o reiterazione della violazione, gli
agenti hanno disposto la chiusura di entrambi gli esercizi per 5 giorni.

Azzannato dal pastore tedesco durante la rissa. Tre arresti

Rissa nei giorni scorsi, provvidenzialmente sedata da personale della Squadra Volante:

erano le 18 e 40 circa quando una pattuglia in transito su via Cernaia, quasi altezza della stazione Porta Susa,
nota correre, sotto il porticato dell’ex palazzo Rai, due persone e dietro a loro un terzo uomo,
armato di una sbarra di ferro, che libera un pastore tedesco al loro inseguimento. Il cane raggiunge
uno dei due, un trentasettenne di origine croata, e lo azzanna; questi, nonostante l’aggressione,
colpisce a calci e pugni la persona a lui vicina, un rumeno di 37 anni; il pronto intervento degli
agenti fa sì che il cittadino croato non riporto lesioni gravi, ma guaribili in 5 giorni s.c.
Il proprietario dell’animale, un cittadino italiano di 53 anni, con numerosi pregiudizi di polizia, è
stato disarmato della spranga ed invitato immediatamente a calmare il pastore tedesco ed a
trattenerlo. Sembra che il litigio fra i tre fosse nato pochi istanti prima, per futili motivi. La spranga
è stata recuperata dagli operatori e sottoposta a sequestro, il cane affidato alla moglie del
proprietario. I tre corissanti sono stati tratti in arresto per rissa in concorso e contestualmente
sanzionati per
aver violato le misure previste per la prevenzione della diffusione del Covid19.

Da lunedì mascherina obbligatoria nei luoghi chiusi con accesso al pubblico

Sarà obbligatorio indossarla in tutti i luoghi chiusi con accesso al pubblico

Anche in Piemonte, da lunedì, scatta l’obbligo della mascherina da indossare in tutti i luoghi chiusi con accesso di pubblico.  Lo ha annunciato il governatore Alberto Cirio anticipando quanto contenuto nell’ordinanza per la Fase 2 oggi alla firma. La mascherina sarà obbligatoria negli uffici e sui mezzi pubblici: qui  saranno disponibili gratis per chi sale senza, così pure  nei negozi e nei supermercati. Protezione obbligatoria anche per
chi fa visita a famigliari e congiunti, dove bisognera’ mantenere la distanza.

Gli infermieri: “Ci hanno dato sacchi da macellaio come protezione”

Nursing Up: “Distribuiti per coprire infermieri e operatori dell’Asl Torino. Continua la vergogna delle protezioni non adeguate”

Riceviamo e pubblichiamo / Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri e delle professioni sanitarie, denuncia l’ennesimo e a questo punto decisamente incredibile, oltreché inaccettabile, caso in cui al personale sanitario è stato dato come dispositivo per la protezione personale, per chi opera con pazienti Covid, un sacco da macellaio con due tubi di nylon come manica.

Si tratta di una inammissibile violazione del diritto di infermieri e professionisti della sanità ad avere sicurezza mentre sono al lavoroQuesti sacchi sono stati distribuiti ieri a tutti gli operatori dell’Amedeo di Savoia, che è “solo” la struttura punto di riferimento per l’emergenza Covid, e poi anche ai reparti Covid e non Covid degli altri presidi ospedalieri dell’Asl TorinoSi tratta dei sacchi che utilizzano i macellai sopra i vestiti quando trasportano le carni, senza le maniche. A parte, poi, sono stati consegnati anche dei “tubi sacchetto”, in nylon, per fare le maniche!! Ma siamo impazziti?

A due mesi e più dall’inizio della pandemia ancora non sono disponibili in numero adeguato i dispositivi di protezione adeguati e necessari per tutti i professionisti che operano nella sanità?

Ancora una volta siamo costretti a protestare per la sicurezza di infermieri e professionisti della sanità e sulla necessità di Dpi. Segnaleremo alla Procura, che ha già aperto dei fascicoli su quanto accaduto nella gestione dell’emergenza Covid a Torino, anche questa vergogna.

Spiega il Segretario Regionale Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing UP, Claudio Delli Carri: “Sono attonito e arrabbiato per la leggerezza con cui ancora oggi si tratta la questione della sicurezza dei colleghi. Le segnalazioni che abbiamo ricevuto da chi opera all’Asl Torino, che ha ricevuto questi sacchi da macellaio per coprirsi, lasciano senza parole. È una vergogna inaccettabile! A ciò si somma il fatto che, alla Città della Salute, ci è stato segnalato che come copertura sulle divise per il pre-triage, sono stati distribuiti dei grembiulini di stoffa, simili ai poncho a righe che vengono utilizzai per la distribuzione del pasto giornaliero. Ma ci stiamo prendendo in giro? Sono settimane che diciamo che è imperativo dotare gli operatori dei dispositivi di protezione necessari, adeguati e certificati. E ancora oggi vengono distribuite questi materiali inadeguati?

Non tollereremo ulteriormente scelte di questo tipo da parte della Regione o da chi prende tali decisioni. La Procura ha già aperto delle indagini su quanto avvento in queste settimane nella gestione dell’emergenza coronavirus. Invieremo loro anche questa segnalazione a dimostrazione che la sicurezza per noi, che rischiamo la vita in questo momento di emergenza, nonostante i tanti discorsi e gli annunci, è ancora molto scarsa”.

Il Segretario Regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta

Claudio Delli Carri

I supermarket chiedono a tutti i clienti di fare la spesa con la mascherina

Chi non ha ancora trovato le mascherine dovrà farlo. Almeno se vuole continuare a fare la spesa.  In alcuni casi i supermarket provvederanno a fornirne una usa e getta a chi ne fosse sprovvisto

I grandi marchi della distribuzione organizzata a Torino e provincia hanno deciso che da lunedì la mascherina sarà di rigore.

In molti casi hanno già affisso avvisi all’ingresso dei supermercati per avvisare i clienti. Carrefour, Coop,  Bennet, Esselunga,  Conad, Unes, Crai e Lidl, così come praticamente tutti gli altri, seppur non ci siano decreti che obblighino in modo esplicito l’uso dei dispositivi sanitari per la clientela,  hanno deciso  di attuare  la regola dopo l’ultimo dpcm del 26 aprile che fa riferimento all’obbligo “di indossare la mascherina nei luoghi chiusi quando non si riesce a garantire la distanza di un metro”. Alcune catene di supermarket favoriranno l’uso del carrello anzichè del cestello per favorire il distanziamento.

Appuntamento con il pusher per riavere il cellulare

Venticinquenne nigeriano arrestato per tentata estorsione

Lunedì un cittadino contatta il 112 NUE riferendo di avere appuntamento nel pomeriggio con un
pusher. All’insolita dichiarazione dell’uomo segue il racconto di quanto accaduto nel corso della
mattinata.
Poco dopo essersi svegliato, questi si accorge che il suo cellulare è sparito. Dopo averlo cercato
inutilmente in casa, si rivolge ad i suoi familiari. Tra questi vi è il fratello, frequentatore saltuario
della sua abitazione nonché affetto da problemi di tossicodipendenza. L’uomo ammette di aver
impegnato il telefonino del fratello in cambio di una dose di sostanza stupefacente. A questo punto
la vittima decide di chiamare il pusher per tentare di riavere indietro il cellulare. Il pusher si dice
disposto a renderglielo al prezzo di 50 euro. I due raggiungono l’accordo e si danno appuntamento
davanti ad un bancomat in zona Barriera Milano, così che il proprietario del telefono possa
prelevare la somma utilizzando il codice pin annotato sul telefono.
A questo punto l’uomo si reca all’incontro, tenuto costantemente a vista dagli agenti della Squadra
Volante, e giunto nei pressi dell’istituto bancario telefona allo spacciatore. Tra le varie persone
presenti in quel momento, gli operatori individuano un soggetto pronto a rispondere alla chiamata.
Il pusher viene immediatamente bloccato e perquisito. Nella tasca della giacca viene ritrovato il
cellulare in questione, restituito al legittimo proprietario.
Il reo, cittadino nigeriano di 25 anni, è stato arrestato per tentata estorsione e denunciato sia per
detenzione di sostanza stupefacente, in quanto al momento della perquisizione gli agenti trovano
tra i suoi indumenti un ovulo contenente cocaina, sia per aver violato le misure contenitive da
Covid19.

Aggredisce il fidanzato con un collare per cani

I fatti accaduti in  Centro città Nella tarda serata di martedì scorso gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato una cittadina
brasiliana di 22 anni.
A richiedere l’intervento delle forze dell’ordine è stato il suo fidanzato che, in seguito ad una
violenta lite, era appena stato colpito dalla compagna con un collare di ferro per cani al volto ed al
torace. Alla vista dei poliziotti, la ventiduenne da in escandescenze. Offese nei confronti degli
operatori, lancio di oggetti, acqua versata sui dispositivi elettronici della vittima. La donna è ormai
fuori controllo. Dopo una breve colluttazione ingaggiata con gli agenti e gli operatori sanitari giunti
in ausilio, la giovane è stata arrestata per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Non nuova a questo tipo di episodi: la brasiliana, con precedenti specifici di Polizia, era già stata
arrestata nel 2016 per resistenza alle forze dell’ordine.

Coronavirus, multati 9 torinesi su 100 controllati

Al momento sono 111.470 le persone fermate a Torino e nel territorio provinciale durante i controlli per il contenimento del Coronavirus (tra il 12 marzo, giorno di inizio del lockdown, e il 29 aprile)

Di queste sono state sanzionate, secondo i dati della Prefettura di Torino,  10.039 persone, circa il 9% di chi è stato controllato. Sono  65.879 gli esercizi commerciali controllati, per un totale di 283 sanzioni (solo lo 0,4%).  A fine mese di aprile c’è stato un netto calo delle persone sanzionate. Queste sono scese al 3,5% di lunedì 27, al 6,2% il 28 aprile e al 6,3% il 29, probabilmente per l’annuncio del nuovo decreto governativo in televisione la sera del 26 aprile da parte del presidente del Consiglio.

Venaria Reale si prepara alla Fase 2

Riceviamo dal Comune di Venaria Reale  e pubblichiamo / Con l’approssimarsi della “fase 2”, in base a quanto recita il DPCM del 26 aprile 2020, sono previste una serie di importanti novità , la cui efficacia contempla l’impegno di tutti. Tra queste vi sono l’apertura dei parchi e la pratica commerciale del cibo per asporto, ovviamente nel rispetto delle relative prescrizioni.

Il Commissario Straordinario, Laura Ferraris, in esito ad una preliminare attività di verifica e confronto con gli Uffici Comunali e in particolare con la Polizia Municipale, con l’Asl To3, con le Forze dell’Ordine e la Gesin, ha incontrato, in una prima riunione, le Associazioni di volontariato e, successivamente, le Associazioni di categoria, per avviare al meglio la cosiddetta “fase 2”. Per quanto riguarda l’apertura dei parchi, è risaputo che nel nostro territorio comunale abbiamo il privilegio di avere il Parco regionale La Mandria, unico in Europa per la sua tipologia, che riaprirà, come anticipato dal Presidente Luigi Chiappero, il 4 maggio. Inoltre, vi sono altre importanti aree verdi, come il parco cittadino Salvo d’Acquisto e Corona Verde, solo per citarne alcuni.

Perché sia possibile tenere aperti i parchi, è determinante proseguire nei comportamenti virtuosi dei cittadini, nel rispetto del distanziamento sociale e di tutte le altre prescrizioni, che sinora hanno permesso di contenere la diffusione del contagio. La data del 4 maggio non è un “libera tutti”, ma un passo importante verso una maggiore consapevolezza della convivenza col virus, all’insegna della responsabilità di ognuno di noi. Perciò, per quanto riguarda specificatamente l’attività motoria e sportiva, oltre a rimandare al testo del DPCM del 26 aprile 2020, ricordiamo le principali misure prescrittive: rispettare la distanza di due metri per chi fa attività sportiva, ad esempio la corsa, o di un metro, per chi fa una passeggiata; portare la mascherina ed indossarla in presenza di altre persone ed evitare assolutamente qualsiasi forma di assembramento. Condividendo l’importanza che venga assicurato il rispetto delle norme nella fruizione delle aree verdi cittadine, le Associazioni che hanno partecipato alla riunione di stamattina, l’ANC – Associazione Nazionale Carabinieri locale, col presidente Giuseppe Scavo, la Croce Verde di Torino sezione di Venaria Reale con il responsabile Luca Spada e l’Associazione di Protezione Civile con il responsabile Giuseppe Dalmazzo, garantiranno un servizio di assistenza alla cittadinanza e un’attività di osservazione.

 

Siamo al centro di un’emergenza sanitaria e, per quanto la nostra città abbia dimostrato un senso civico elevato nel rispettare le prescrizioni del Governo e della Regione Piemonte, fatto per cui il Commissario Straordinario, Laura Ferraris ringrazia ed esprime apprezzamento nei confronti dei Venariesi, l’attenzione non deve calare. Infatti, nuovi comportamenti non virtuosi potrebbero mettere in pericolo le vite degli altri oltre che le nostre e mettere nuovamente in crisi il sistema sanitario. Ovviamente, i controlli coordinati e le possibili sanzioni da parte delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale saranno ancor più puntuali, in una fase delicatissima di cambiamento delle nostre abitudini.

Nella seconda parte della mattinata, il Commissario Straordinario, Laura Ferraris, insieme al Segretario Generale, Nicoletta Blencio e il Comandante della Polizia Municipale, nonché dirigente del settore Commercio, Luca Vivalda, hanno tenuto una riunione con i rappresentanti locali dell’Ascom, Christian Contu e della Confesercenti, Alberto Alberetto, per affrontare l’argomento dell’apertura dei locali per la somministrazione di cibo e bevande da asporto. Anche in questo caso si è confermato l’impegno del Comune e delle Associazioni di categoria a collaborare per favorire la ripresa commerciale, nel rispetto delle misure a tutela della salute pubblica. Nel tardo pomeriggio è stato pubblicato, a firma del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il Decreto n. 49 – 30 aprile 2020 (consultabile sul sito www.regione.piemonte.it).

Gli esperti ci dicono che la nuova fase che andremo ad affrontare costituirà un banco di prova: solo INSIEME possiamo superare l’emergenza epidemiologica tornando alla nostra semplice, ma tanto apprezzata, normalità.