CRONACA- Pagina 1352

Bus sostitutivi sulle linee ferroviarie prive di personale positivo o in isolamento

TRASPORTO FERROVIARIO REGIONALE. DAL 29 DICEMBRE 

Le variazioni sono previste fino al 9 gennaio prossimo

 

«Il personale del servizio di trasporto pubblico è, da molti mesi, sotto pressione e naturalmente non è immune alle carenze di organico dovute al massiccio aumento di casi positivi al Covid e dei relativi isolamenti fiduciari. Abbiamo comunque voluto tutelare il servizio di trasporto pubblico scegliendo la via dell’integrazione con autobus sostitutivi per non privare i piemontesi della possibilità di spostarsi; nel frattempo monitoreremo quotidianamente le necessità che dovessero emergere nei prossimi giorni». Queste le parole dell’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi sulla variazione del servizio ferroviario regionale in vigore dal 29 dicembre al 9 gennaio, che prevede la sostituzione con autobus di quei treni risultati privi di personale ferroviario in quanto positivo al test Covid o in isolamento per contatto con soggetti positivi.

«Grazie alla stretta collaborazione tra Regione Piemonte, Trenitalia e Agenzia della mobilità piemontese – prosegue l’assessore Gabusi – siamo riusciti a realizzare in tempi rapidissimi la riorganizzazione del trasporto ferroviario in tutto il Piemonte, con l’obiettivo di non togliere nessun trasporto. L’occhio è puntato anche al 10 gennaio quando riprenderanno le scuole e l’utilizzo dei mezzi pubblici tornerà a regime; auspichiamo per quella data una normalizzazione della situazione del personale ferroviario».

Di seguito le tratte e gli orari che da domani, 29 dicembre, saranno operate con autobus sostitutivi. Ulteriori variazioni, possibili fin dal 30 dicembre, saranno verificabili sul sito di Trenitalia al link https://www.trenitalia.com/it/informazioni/Infomobilita/notizie-infomobilita.html

Si ricorda che a bordo dei treni regionali è consentita l’occupazione dell’80% dei posti per cui il mezzo è omologato e che rimane obbligatorio indossare la mascherina di tipo FFP2 o superiore per la protezione del naso e della bocca.

 

 

Numero Treno

Partenza

Ora Part

Arrivo

Ora Arr

11125

FOSSANO

12:22

S. GIUSEPPE

13:29

11128

S. GIUSEPPE

14:31

FOSSANO

15:38

11129

FOSSANO

14.22

S.GIUSEPPE

15.29

11132

S.GIUSEPPE

16:31

FOSSANO

17:38

11137

FOSSANO

18:22

S. GIUSEPPE

19:29

11140

S. GIUSEPPE

20:31

FOSSANO

21:38

11160

ALESSANDRIA

08:35

CHIVASSO

10:15

11165

CHIVASSO

10:45

ALESSANDRIA

12:25

11217

CUNEO

08:41

LIMONE

09:19

11218

LIMONE

09:32

FOSSANO

10:35

11257

NOVARA

09:08

ALESSANDRIA

10:15

11266

ALESSANDRIA

12:45

NOVARA

13:52

11267

NOVARA

14:23

ALESSANDRIA

15:32

11271

NOVARA

16:08

VALENZA

16:58

11276

VALENZA

18:01

NOVARA

18:52

11413

DOMODOSSOLA

05:20

NOVARA

07:16

11430

NOVARA

14.15

BORGOMANERO

14.52

11435

BORGOMANERO

18.12

NOVARA

18.47

11451

ACQUI TERME

05:45

SAVONA

07:17

11453

ALESSANDRIA

06:40

ACQUI TERME

07:17

11454

SAVONA

08:00

ACQUI TERME

09:37

11456

ACQUI TERME

09:42

ALESSANDRIA

10:20

11471

ALESSANDRIA

15.40

SAVONA

17.48

11476

SAVONA

18.11

ALESSANDRIA

20.20

11504

NOVARA

6.50

ARONA

7.39

11506

NOVARA

07:50

ARONA

08:39

11511

ARONA

7.48

NOVARA

8.32

11523

ARONA

13:48

NOVARA

14:32

11578

ACQUI TERME

12:44

ASTI

13:44

11579

ASTI

14:12

ACQUI TERME

15:12

11665

ASTI

07:16

ALESSANDRIA

07:46

26284

CHIVASSO

21:27

TORINO LINGOTTO

22:00

26287

TORINO LINGOTTO

22:31

CHIVASSO

23:04

26382

TORINO PORTA NUOVA

20.45

SUSA

21.53

26389

SUSA

22.09

TORINO PORTA NUOVA

23.15

26782/3

TORINO STURA

20:52

FOSSANO

21:59

Molesta passeggera a bordo di un tram

 

Arrestato in corso Unione Sovietica

 

Nel giorno di Santo Stefano gli agenti della Squadra Volanti hanno arrestato un cittadino centrafricano di 32 anni per atti osceni aggravati.

L’uomo, dopo essere salito a bordo di un tram, aveva iniziato a molestare una passeggera, dapprima abbassandosi i pantaloni, per poi mostrarle le parti intime. La donna decideva allora di cambiare posto ma il trentaduenne dopo pochi istanti l’aveva raggiunta, continuando a mettere in atto gesti espliciti. La vittima, intimorita, aveva chiamato il 112 NUE. Vedendola al cellulare, lo straniero si era allontanato, raggiungendo la parte opposta del tram, pur continuando a fissarla. L’intervento dei poliziotti ha posto fine alla sua condotta.

In seguito ad ulteriori accertamenti è emerso come il soggetto si fosse già reso protagonista di un episodio analogo la scorsa settimana.

Condotto presso gli uffici di via Tirreno, il trentaduenne, privo di documenti al seguito, ha fornito un nominativo falso al fine di eludere i controlli.

Alla luce dei fatti, oltre all’arresto, è scattata la denuncia per gli atti osceni compiuti nei giorni scorsi e per falsa attestazione

Approvato il progetto per la navigabilità del Po. 10 milioni di euro la spesa finanziata con fondi Pnrr

Dal 2026 torneranno i battelli e un servizio di navigazione fluviale sul Po.

La Giunta Comunale ha infatti approvato questa mattina, su proposta dell’assessore Francesco Tresso, il progetto di fattibilità tecnica ed economica degli interventi per il ripristino della navigabilità sul fiume Po, nella tratta a monte della traversa Michelotti fino a Borgo Navile nel Comune di Moncalieri.

“Riattivare la navigazione fluviale per scopi turistici rafforza l’idea di un rapporto forte tra la città e il fiume, una risorsa unica che deve essere tutelata e valorizzata allo stesso tempo”, ha sottolineato l’assessore Tresso. “In questo senso – ha aggiunto l’assessore –  l’utilizzo di natanti con propulsione elettrica è coerente con il concetto di sostenibilità ambientale, e gli stessi battelli saranno occasione di educazione ambientale per le scolaresche e per la cittadinanza: vedere la città dal fiume, imparare a conoscere la flora e la fauna che abitano le sue sponde rappresenta una grande opportunità”.

La soluzione scelta è stata preferita tra 5 diverse alternative progettuali analizzate da Hydrodata S.p.A., la società alla quale la Città di Torino ha affidato l’incarico nel settembre dello scorso anno, prevede: la manutenzione straordinaria degli imbarchi esistenti (Borgo Navile, Le Vallere, Piscina Lido, Italia ’61, Borgo Medievale, Murazzi),  la realizzazione della struttura di rimessaggio protetto per la messa in sicurezza delle imbarcazioni nel sito ipotizzato subito a monte della passerella pedonale “Turin Marathon” (costituita da una darsena dotata di pontile galleggiante, edifici tecnici, area di rimessaggio e carro-ponte) e la predisposizione di stazioni di ricarica elettrica delle imbarcazioni.

Per la riattivazione del servizio di navigazione è previsto l’utilizzo di imbarcazioni, più compatte delle precedenti, più leggere e con un pescaggio minore di quelle utilizzate in passato, maggiormente idonee alla navigazione nel tratto cittadino e ad essere ricoverate in sicurezza quando durante gli eventi di piena.

I battelli, il cui costo stimato è di 1 milione di euro per ciascuna imbarcazione, potranno ospitare fino a 64 passeggeri con 2 membri dell’equipaggio. Una parte dello scafo sarà chiusa e al riparo (dotata di aria condizionata) e grazie alle ampie vetrate permetterà un’ottima visuale del panorama.

La spesa per gli interventi di ripristino della navigabilità del fiume Po, per un ammontare complessivo previsto di 10 milioni di euro sarà finanziata con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)” – D.L. 59/2021, nell’ambito del “Piano di investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, edifici ed aree naturali” per i quali la Città di Torino ha ottenuto il finanziamento del progetto complessivo intitolato “Torino, il suo parco ed il suo fiume: memoria e futuro” – Progetto Valentino”.

Uscita dalla quarantena: liberi subito dopo tampone antigenico o molecolare negativo

PRECISAZIONE SULL’USCITA DALLA QUARANTENA PER I CONTATTI STRETTI DI UN CASO: LIBERI SUBITO DOPO ESITO NEGATIVO DEL TAMPONE ANTIGENICO O MOLECOLARE
Si ricorda che, in base alla Circolare Ministeriale dell’11 agosto 2021, per i contatti stretti la quarantena può essere revocata a seguito di test antigenico o molecolare negativo (effettuato presso strutture pubbliche o private) al termine dei periodi previsti per vaccinati o non vaccinati, sempre in assenza di sintomi. I soggetti che riceveranno l’esito negativo caricato sulla piattaforma Covid-19 potranno essere considerati liberi dalla misura della quarantena. Tale disposizione è valida anche per l’uscita dal periodo di quarantena degli studenti contatti stretti di un positivo.

“I casi di oggi sono oltre 20 volte superiori a quelli di un anno fa (erano 335 il 28 dicembre 2020 contro i 7.933 di queste ore), ma i ricoveri in intensiva sono meno della metà e quelli ordinari circa 1/3 rispetto al 28 dicembre 2020. Rispetto a un anno fa è cresciuta enormemente anche la capacità del sistema di eseguire i tamponi: erano stati poco più circa 5.400 in questo giorno di un anno fa e oggi sono stati oltre 71.500, con i laboratori per processarli passati dai 2 esistenti a inizio pandemia in Piemonte ai 45 di adesso” sottolinea il consulente strategico Covid della Regione Piemonte Pietro Presti.

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 20 al 26 dicembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 534.5 casi, in aumento (+62,9%) rispetto ai 328.1 della scorsa settimana. Il dato è in linea con quanto accade nel resto del Paese ed in Europa.

L’aumento maggiore si registra nella fascia di età 19-24 anni che sale a 932.9 casi da 352.1 con un aumento del 165% rispetto alla settimana precedente.

La fascia 25-44 anni sale a 764.3 casi dai 421.8 della scorsa settimana (+81,2%). Nella fascia 45-49 anni i casi si attestano a 505.4 dai 333.4 della settimana scorsa (+51,6%), mentre nella fascia 60-69 anni sono 341.3 in salita da 235 (+45,2). Sono 237.4 i nuovi casi di Covid tra i 70-79 anni, erano 189 la scorsa settimana (+25.6%). In aumento anche la fascia over80 che si conferma quella con meno casi: 141.4 questa settimana rispetto agli 88.3 del periodo precedente con un incremento del 60,1%.

IL 30 DICEMBRE IN PIEMONTE GIORNATA DI VACCINI SULLA NEVE

A Sestriere, Prato Nevoso ed Alagna, accesso diretto per la prima dose e possibilità di terza dose per chi quello stesso giorno ha già un appuntamento programmato in un hub del territorio

Per continuare a sensibilizzare la popolazione sulla campagna vaccinale, il 30 dicembre il Piemonte dedicherà una particolare giornata di vaccinazione sulle piste da sci, in tre delle sue principali stazioni invernali: Sestriere (Torino), Prato Nevoso (Cuneo) e Alagna (Vercelli).

L’iniziativa verrà realizzata in collaborazione con i Comuni e le Aziende sanitarie locali (Asl TO3, Asl CN1, Asl Vercelli) e i gestori degli impianti sciistici.

Sarà possibile ricevere la prima dose con accesso diretto o la terza dose nel caso di coloro che hanno già un appuntamento programmato in quello stesso giorno in uno degli hub vaccinali delle Asl piemontesi e che potranno cogliere l’occasione di una giornata sulla neve per ricevere il vaccino in alta quota.

Potranno accedere all’iniziativa gli over12 che hanno il domicilio sanitario in Piemonte. Le vaccinazioni si svolgeranno dalle 9.30 alle 15. A Sestriere in Piazzale Fraiteve n. 1 e ad Alagna presso l’Hub vaccinale del Comune in Piazza Rolandi, mentre a Prato Nevoso sarà possibile ricevere il vaccino nelle tensostrutture messe a disposizione dalla Protezione Civile, in collaborazione con la Croce Rossa, in via Corona Boreale 1. Anche qui sarà possibile accedere ad accesso diretto o prenotando sul sito di Prato Nevoso Ski.

“Un modo per avvicinarci al Capodanno continuando a sensibilizzare tutti i cittadini sull’importanza del vaccino – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi e il vicepresidente e assessore alla Montagna Fabio Carosso, insieme agli assessori al Turismo Vittoria Poggio e allo Sport Fabrizio Ricca -. Speriamo che per chi non ha ancora fatto la prima dose sia una occasione, un incentivo per riceverla, e per chi invece ha già l’appuntamento quel giorno per la terza dose un modo per ricevere la protezione del vaccino senza rinunciare a una giornata sulle nostre splendide montagne”.

L’Avvocato Patrizia Polliotto oggi protagonista in FM su ‘Radio Radio’

Interverrà in diretta in qualità di Presidente dell’IRCCS Istituto Ortopedico ‘Galeazzi’ di Milano per fare il punto sulla situazione Covid.

Oggi, all’interno della seguitissima trasmissione del mattino ‘Un Giorno Speciale’ di e con Francesco Vergovich sulle frequenze della nota emittente nazionale ‘Radio Radio’ (anche in streaming sul sito www.radioradio.it e in tutta Italia sul canale digitale terrestre 62), in diretta dalle 13.35 alle 14.00 con il giornalista Maurizio Scandurra interverrà anche Patrizia Polliotto.

Il noto legale torinese, specializzata in diritto d’impresa con studio a Torino, Pinerolo, Milano e Roma, parlerà in qualità di Presidente dell’IRCCS Istituto Ortopedico ‘Galeazzi’ di Milano per fare il punto sulla situazione Covid-19. E disegnare anche uno scenario preventivo dei mesi che attendono l’Italia al giro di boa del 2022.

L’avvocato torinese, spesso anche opinionista in tv a ‘Canale Italia’ nella sua veste di Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana, ricopre incarichi di prestigio in primarie realtà societarie nazionali tra cui ‘Juventus’, ‘Compagnia di San Paolo’, ‘Zucchi’ e ‘Reply’, quest’ultima tra le imprese a maggior tasso di crescita nel Paese.

Patrizia Polliotto annovera altresì in curriculum anche posizioni al vertice in altri contesti di grandissimo spessore quali ‘Iren’, ‘NB Aurora’, ‘Engineering’, ‘Viasat Group’ e moltissimi altri.

Covid, il bollettino di mercoledì 29 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 9.671 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 7.668 dopo test antigenico), pari al 12% di 80.826 tamponi eseguiti, di cui 65.734 antigenici. Dei 9.671 nuovi casi gli asintomatici sono 6.559 (67,8%).

I casi sono così ripartiti: 7.466 screening, 1.683 contatti di caso, 522 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 475.781, così suddivisi su base provinciale: 39.258 Alessandria, 22.833 Asti, 15.614 Biella, 67.410 Cuneo, 36.998 Novara, 251.082 Torino, 16.623 Vercelli, 17.347 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.075 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 6.541 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.147 (+29 rispetto a ieri).

I ricoverati in terapia intensiva sono 9(+rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 53.707

I tamponi diagnostici finora processati sono 11.577.885 (+80.826 rispetto a ieri), di cui 2.707.690 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 12.029

Seidecessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.02deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.598 Alessandria, 731 Asti, 446 Biella, 1.484 Cuneo, 965 Novara, 5.753 Torino, 554 Vercelli, 382 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

408.799 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 408.799 (+2.608 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 32.710 Alessandria, 19.837 Asti, 13.197 Biella, 58.371 Cuneo, 32.261 Novara, 217.765 Torino, 14.756 Vercelli, 15.200 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.598 extraregione e 3.104 in fase di definizione.

Gli sfila 4 mila euro, ma il figlio insegue il ladro e lo fa arrestare

Lo ha sorpreso alle spalle e gli ha rubato  il portafogli con 4mila euro. Lo scippo è avvenuto in pieno centro di Torino, via Garibaldi, ai danni di  un 65enne, che stava salendo sul suo furgone. Il figlio dell’uomo ha inseguito il giovane ladro algerino fino in piazza Palazzo di Città e lo ha fatto arrestare dai carabinieri.

Suicidio Burzi, i penalisti italiani: “Prigioniero di un’accusa per 10 anni? E’ barbarie”

”Il suicidio del consigliere regionale   piemontese Angelo Burzi pone drammaticamente questioni di elementare  evidenza.

Restare prigionieri di una accusa e di un processo per dieci  anni è una barbarie, qualunque sia l’accusa, qualsiasi siano le  responsabilità. Restarlo dopo essere stati assolti in primo grado   ‘perché il fatto non sussiste’ aggiunge infamia alla barbarie, e non è  da tutti riuscire ad accettarla.

Angelo Burzi non c’è riuscito. Tutto qui, tragicamente semplice nella sua evidenza. Eppure dobbiamo leggere, sul solito gazzettino delle manette, che il torto risiederebbe nelle parole di chi si scandalizza per tale barbarie ed esprime umana compassione per chi ne è stata vittima. (Parole peraltro condite dalla consueta dose di disinformazione tecnica: l’annullamento
 della Cassazione, ad eccezione di un capo divenuto definitivo, riguardava non la semplice rideterminazione della pena, come afferma
 Travaglio, ma la sussistenza dell’elemento soggettivo della condotta!)”.
Lo sottolinea l’Unione delle Camere penali.   ”Non meno gravi – aggiunge l’Ucpi – ci appaiono le parole del procuratore generale di Torino, Saluzzo, il quale ha ritenuto di dover intervenire (non è ben chiaro in difesa di chi e di cosa), finendo per minacciare addirittura reazioni giudiziarie verso quanti, esprimendo quello sgomento e quelle censure, si macchierebbero di vilipendio della magistratura. Invece di serbare un silenzio rispettoso della
 tragica vittima di quella barbarie (un processo infinito nonostante una assoluzione piena in primo grado), o semmai di aprire una riflessione sulla compatibilità tra l’appello del pubblico ministero
 contro sentenze assolutorie ed il principio della condanna ‘oltre ogni ragionevole dubbio’, il dottor Saluzzo, e non è cosa nuova per lui, mena fendenti, invocando il più odioso dei reati a tacitazione delle
 legittime critiche”.
  ”I penalisti italiani esprimono tutta la umana e partecipe vicinanza  ai familiari di Angelo Burzi, e tutta la più orgogliosa, incommensurabile distanza, culturale ed etica, dalle posizioni espresse da Marco Travaglio e da Francesco Saluzzo sul tragico epilogo
 di una vicenda giudiziaria di per sé incompatibile con i principi costituzionali del giusto processo”, conclude l’Unione delle Camere penali.

Donna partorisce mentre la operano al cervello: salva lei e la bimba

Durante intervento in urgenza di neurochirurgia una donna viene fatta partorire, grazie ad un intervento combinato di neurochirurghi, ginecologi – ostetrici e neonatologi, presso l’ospedale Molinette di Torino. Salvate mamma e bimba

Nei giorni scorsi sono state salvate mamma e neonata presso la Neurochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Infatti, mentre la mamma veniva sottoposta ad intervento neurochirurgico in urgenza, in contemporanea per salvare la bimba che aveva in grembo è stata fatta partorire grazie ad un parto cesareo, che ha permesso di salvare la neonata, grazie all’intervento combinato di neurochirurghi, ginecologi – ostetrici e neonatologi.
La giovane donna di 33 anni, gravida alla 31° settimana, era stata trasferita presso la Città della Salute di Torino con riscontro improvviso di una lesione cerebrale che metteva in pericolo la sua vita.
La gravidanza era decorsa in modo fisiologico fino a quel momento, con benessere di mamma e feto.
La paziente, che fino a quella mattina stava bene, aveva iniziato ad avvertire una cefalea sempre più intensa con rapido peggioramento delle condizioni generali.
La situazione è apparsa subito molto seria, per cui ogni momento era prezioso per salvare la vita della donna.
Mentre i neurochirurghi concentravano tutti i loro sforzi per intervenire sulla donna, ginecologi –ostetrici e pediatri neonatologi si sono dedicati alla salute della bimba che la donna portava in grembo, la cui stessa sopravvivenza era messa in pericolo dalle condizioni della mamma.
E’ stato quindi necessario organizzare, in una lotta contro il tempo, l’espletamento del parto mediante cesareo in modo contestuale all’intervento neurochirurgico, indispensabile per la donna.
Il lavoro di coordinazione tra neurochirurghi, anestesisti, ginecologi, ostetriche e neonatologi ha permesso di trasformare in breve tempo una sala neurochirurgica dell’ospedale Molinette di Torino in una occasionale sala parto con tutto l’occorrente per assistere in emergenza mamma e neonata.
Un’équipe di ginecologi – ostetrici, appartenenti alla Ginecologia e Ostetricia 1 universitaria, diretta dalla professoressa Chiara Benedetto, una di neonatologi della Neonatologia universitaria, diretta dal professor Enrico Bertino, e l’anestesista, dottoressa Giovanna Marchiaro, della Anestesia 4, diretta dal dottor Maurizio Berardino, si sono prontamente recati presso le Molinette per cercare di salvare anche la piccola.
I medici della Neurochirurgia universitaria, diretta dal professor Diego Garbossa, hanno eseguito nel frattempo tutti gli accertamenti necessari per la conferma diagnostica e per il tempestivo intervento.
La criticità della situazione ha richiesto l’exeresi immediata della lesione cerebrale, espletando nello stesso tempo il parto cesareo grazie all’allestimento di due diversi campi operatori in contemporanea.
L’intervento neurochirurgico è stato effettuato dal professor Diego Garbossa, dalla dottoressa Francesca Vincitorio, dal dottor Ludovico Comite e dal dottor Roberto Racca, con l’anestesista dottor Giorgio Passalacqua, della Anestesia e Rianimazione 2 ospedaliera (diretta dal dottor Roberto Balagna).
Il cesareo è stato effettuato dal professor Luca Marozio e dal dottor Maurizio Giarola, dell’équipe della professoressa Benedetto, senza complicanze.
La neonata è stata immediatamente affidata alle cure dei neonatologi, dottoressa Alessandra Coscia, dottoressa Elena Maggiora e dottor Pierclaudio Murru, dell’équipe del professor Bertino, presenti in sala operatoria con tutta la strumentazione necessaria alle cure di una bimba nata prima del tempo.
Dopo la prima assistenza in sala operatoria, la bambina è stata trasportata presso la terapia intensiva neonatale universitaria dell’ospedale Sant’Anna di Torino, dove ha già potuto abbracciare il suo papà, ed è amorevolmente assistita dalle cure del personale ed alimentata con il prezioso nutrimento della Banca del Latte umano.
Al termine della procedura la paziente è stata trasferita nel reparto di Neurorianimazione, diretto dal dottor Roberto Balagna.
La rapida ripresa della mamma ha permesso di trasferirla già dopo un solo giorno nel reparto di neurochirurgia e successivamente in quello di Ostetricia e Ginecologia universitaria del Sant’Anna, dove come grande regalo di Natale ha potuto incontrare la propria bambina nel reparto di Neonatologia universitaria.

“Il 2022 anno della ripartenza”, l’auspicio del sindaco Lo Russo

Il 2022 come l’anno della ripartenza, dell’uscita definitiva dall’emergenza sanitaria e – più nello specifico per quanto riguarda l’Amministrazione comunale del capoluogo piemontese e, in particolare, per ciò che dovrà accadere nei primi mesi del nuovo anno – il momento della definizione di quelle progettualità che dovranno accompagnare la ripresa e il rilancio della città e del suo territorio.

Questi gli auspici del sindaco Stefano Lo Russo per il nuovo anno, espressi questa mattina rispondendo alla domanda di un giornalista nel corso di un incontro con la stampa tenutosi a Palazzo di Città.

 

“Mi auguro che il 2022 sia l’anno della ripartenza per la nostra città – ha detto Lo Russo. Per la nostra Amministrazione – ha aggiunto il primo cittadino –  l’anno, soprattutto nel primo semestre, di impostazione e di definizione della progettualità che dovranno anche fungere da veicolo di ripartenza per Torino”.

“Speriamo di farlo – ha detto ancora il sindaco Lo Russo – in una condizione di vita sociale e relazionale diversa da quella a cui oggi noi siamo costretti e che mi auguro possa essere superata al più presto.  Per questa ragione rivolgo ai miei concittadini l’ulteriore appello a comprendere l’importanza di vaccinarsi,  di tenere comportamenti individuali corretti e coerenti al fine di aiutare la nostra comunità a uscire il prima possibile da questa situazione che – ha ricordato Lo Russo – oggi ci costringe a rinunciare a tante cose che potremmo fare e non facciamo perché le condizioni sanitarie non lo permettono”.