CRONACA- Pagina 1335

Al via l’hub vaccinale aziendale di Carrefour Italia

Prosegue il piano vaccinale della Regione Piemonte in collaborazione con il Centro Commerciale Le Gru

  Al via oggi due giornate interamente dedicate alla vaccinazione dei collaboratori di Carrefour Italia della regione Piemonte, all’interno dell’hub vaccinale allestito presso il centro commerciale Le Gru (TO) in collaborazione con la Regione Piemonte. L’iniziativa è stata inaugurata oggi alla presenza del Presidente della Regione Alberto Cirio, di Paola Accornero, General Secretary di Carrefour Italia e il direttore di Le Gru, Davide Rossi.

L’organizzazione delle due giornate ha l’obiettivo di supportare lo sforzo delle autorità sanitarie regionali, contribuendo alle operazioni di somministrazione delle dosi, allo scopo di accelerare la campagna di vaccinazione. Grazie all’iniziativa, i collaboratori del punto vendita e di altri presenti nella regione potranno, in tal modo, usufruire di una ulteriore opzione per accedere alla vaccinazione contro il Covid-19.

L’hub presso il piano terra del parcheggio multipiano del centro commerciale Le Gru, parte del Gruppo Klépierre, prevede un innovativo drive in, gestito dall’azienda sanitaria AslTo3, che consente la somministrazione anche direttamente nell’auto. Primo esempio di questo genere in Piemonte, il centro è in grado di accettare fino a circa 120 vaccinazioni quotidiane.

“Siamo grati a tutte le aziende che hanno dato la loro disponibilità ad entrare a far parte del nostro esercito del vaccino – sottolinea il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Il nostro obiettivo è stato fin dall’inizio quello di portare i vaccini il più vicino possibile a ogni persona, per questo la collaborazione del mondo imprenditoriale è preziosa. Siamo particolarmente orgogliosi anche del fatto che Carrefour abbia avviato le prime vaccinazioni aziendali proprio nella nostra Regione e che il modello piemontese possa essere esportato in altre parti d’Italia”.

“Siamo molto fieri di questa iniziativa avviata con la Regione Piemonte, che ringraziamo per il grande spirito di collaborazione e la perfetta organizzazione, e con il Centro Commerciale Le Gru, che ci hanno permesso di inaugurare oggi la campagna vaccinale per i nostri collaboratori, portando il nostro contributo al Piano vaccinale regionale. Un passo importante per tornare progressivamente ad una nuova normalità, dopo i lunghi mesi che hanno visto i nostri collaboratori in prima linea nel rendere un servizio di grande valore alla comunità piemontese. Vogliamo riconoscere il loro impegno anche con questa iniziativa” sottolinea Paola Accornero, General Secretary di Carrefour Italia. “Carrefour nel corso dell’ultimo anno, si è impegnata per tutelare al massimo la salute dei collaboratori, dei clienti e dei partner. In quest’ottica ha offerto sin da subito il proprio supporto alle istituzioni nazionali e locali con l’obiettivo di sostenerle nell’affrontare la situazione di emergenza”.

Il direttore di Le Gru, Davide Rossi, aggiunge: “Con il centro vaccinale aperto a Le Gru continuiamo a supportare la nostra comunità e siamo orgogliosi di collaborare anche con realtà che, come Carrefour Italia, sono al nostro fianco da moltissimi anni. Con questa iniziativa si dimostra, ancora una volta, la grande attenzione per la salute dei  lavoratori e dei clienti che in tutto questo difficile periodo è stata punto fondamentale del nostro impegno. Il polo vaccinale di Le Gru è attrezzato e funzionale, in collaborazione con l’ASL TO3 e le istituzioni del territorio, per tutte le iniziative che consentiranno di accelerare il processo di vaccinazione e di tornare al più presto alla normalità”.

Al via la maturità per 35 mila studenti piemontesi

L’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino ha scritto una lettera destinata ai 35.000 tra ragazze e ragazzi che devono sostenere l’esame di maturità, che si svolgerà per il secondo anno consecutivo seguendo le regole anticontagio da Covid e si svolgerà secondo un colloquio orale dalla durata di circa un’ora da sostenere partendo da un elaborato scritto presentato a fine maggio.

“A tutti voi che vi apprestate ad affrontare il tanto atteso esame di Maturità, desidero rivolgere un grande ‘in bocca al lupo’ per questa importante prova – scrive Chiorino – Questo terribile anno e mezzo di pandemia ha messo a dura prova tutti noi e le vostre famiglie. L’esperienza collettiva e individuale del pericolo, la paura del male, il distanziamento sociale hanno rivoluzionato la vita e hanno dato anche a voi la misura della precarietà che ci può colpire. Ciononostante, siete stati coraggiosi e vi raccomando di guardare avanti, al salto che vi attende, a fare progetti, a ‘dar prova’ di voi, delle vostre capacità, a dire e far sapere che potrete essere d’aiuto agli altri e che anche noi adulti possiamo riporre in voi la nostra fiducia nel futuro. Mai come quest’anno i professori saranno convocati per ascoltare quello che avrete da dire, per vedere come saprete impostare un colloquio che dirà tanto di voi. Vedete questo esame come un modo per rispondere ‘presente’ alla chiamata del vostro futuro, ognuno alla sua maniera”.

Nella lettera Chiorino ringrazia anche tutti coloro hanno vissuto in prima linea questo ennesimo anno di scuola a “singhiozzo”: “Voglio ringraziarvi per la pazienza e la tenacia che avete dimostrato in questo ultimo anno e mezzo in cui vi è stata tolta la libertà, la socialità e le esperienze di vita: insieme a voi, voglio ringraziare anche tutti i vostri insegnanti e ricordarvi come su di loro potete contare, visto il modo in cui hanno dimostrato di saper essere i vostri custodi e guide durante questa emergenza, al di là del mero ruolo lavorativo svolto, ma tutelando i vostri diritti inviolabili quali l’istruzione e la speranza che i vostri progetti migliori possano realizzarsi. Abbiamo davanti a noi un tempo straordinariamente complesso, pieno di sfide, per non parlare del conto da pagare che lascerà questa pandemia. Bisognerà davvero rimettere in moto questo nostro Paese negli anni a venire”.

Sgominata la banda che derubava i tir

Associazione per delinquere finalizzata al furto di merci trasportate su autoarticolati mediante tecnica del “taglio telo”

 

13 persone arrestate, delle quali 9 sottoposte alla custodia cautelare in carcere, 1 agli arresti domiciliari, 1 sottoposta all’obbligo di dimora e 2 all’obbligo di presentazione alla P.G.

Avevano costituito un’organizzazione dedita al furto ed alla ricettazione di merce trasportata sui mezzi pesanti in sosta o presso ditte, prediligendo la ricambistica per auto ed in generale le forniture per l’automotive.

Le indagini, condotte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento #PoliziaStradale Piemonte e Valle d’Aosta di #Torino e coordinate dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, hanno avuto inizio nell’ottobre del 2019 a seguito di una lunga serie di furti su autoarticolati in sosta presso le aree di servizio della rete autostradale dell’area metropolitana torinese. I rimorchi dei complessi veicolari venivano privati del carico previa ispezione degli stessi attraverso squarci ai teloni, inferti con strumenti da taglio.

Sulla base del modus operandi adottato nella commissione dei furti, dei luoghi in cui questi si verificavano, e degli indizi emersi in occasione degli eventi delittuosi, gli agenti della Squadra di P.G. focalizzavano la propria attenzione su un gruppo di persone (di etnia rom) dimorante nel quartiere Mirafiori Sud di Torino il quale, con cadenza pressoché quotidiana, era solito in ore notturne perlustrare “palmo a palmo” le diverse aree di servizio e di parcheggio del sistema autostradale dell’area torinese. Il gruppo depredava i mezzi pesanti del carico che veniva, in un primo momento, nascosto all’interno di locali nella sua disponibilità, quindi ceduto ai ricettatori.

Nemmeno il periodo di “lockdown”, tra i mesi di marzo-maggio del 2020, che tra le altre cose ha limitato di gran lunga la circolazione di merci non di prima necessità, ha scoraggiato gli indagati dal porre in essere i propri intenti criminosi che infatti, proprio in quel periodo, hanno interessato le abitazioni private, i distributori carburanti ed i supermercati ai quali sono stati provocati anche ingenti danni alle strutture.

L’indagine ha consentito di acquisire importanti elementi probatori per 64 episodi illeciti ed è stata caratterizzata dal sequestro di beni provento dei furti il cui valore complessivo è stato stimato in svariati milioni di euro. Si tratta per lo più di ingenti quantità di ricambi per auto e di forniture per l’automotive.

Gli elementi di prova raccolti consentivano al P.M. di richiedere l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 persone che proprio in questi giorni veniva concessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino che stabiliva per 9 persone la detenzione in carcere, per una gli arresti domiciliari, per un’altra l’obbligo di dimora e per altre 2 l’obbligo di presentazione alla P.G.

L’intervento è stato eseguito nella scorsa settimana dalla Squadra di P.G. della Polizia Stradale di Torino con l’ausilio di personale delle Sezioni Polizia Stradale di Torino, Alessandria, Novara e Vercelli nonché di quello del Reparto Prevenzione Crimine di questo capoluogo.

 

Polfer, oltre 4 mila controlli sui treni e nelle stazioni

3 arresti, 8 indagati, 4.203 persone controllate, di cui 762 con precedenti. 250 pattuglie impegnate nelle stazioni e 21 in abiti civili per attività antiborseggio.

76 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 179 convogli presenziati. 20 i servizi lungo linea e 38 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 7 al 13 giugno 2021, del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta.

Durante la settimana sono stati intensificati i servizi di prevenzione e vigilanza per una più incisiva azione di contrasto alla microcriminalità presso alcune stazioni non presidiate dal personale di Polizia, tra cui nella provincia di Torino: Avigliana e Torrazza Piemonte; nella provincia di Cuneo: Mondovì e Alba, mentre nella provincia di Vercelli presso lo scalo di Livorno Ferraris, con l’impiego di personale nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno.

A Torino Porta Nuova un ventitreenne italiano è stato sanzionato amministrativamente per possesso di sostanza stupefacente tipo eroina e cocaina. Il giovane, controllato dagli operatori della Polfer nei pressi del parcheggio adiacente alla stazione, è stato trovato in possesso di due involucri contenenti lo stupefacente in modica quantità. Successivamente agli accertamenti, il giovane è stato sanzionato e le sostanze sequestrate.

Sempre a Torino, gli agenti hanno denunciato un ventunenne gambiano per spaccio di sostanze stupefacenti e sostituzione di persona. Durante i servizi di vigilanza nell’area ferroviaria, i poliziotti hanno fermato il ragazzo che durante il controllo ha esibito un documento risultato successivamente appartenere ad altra persona. Dalla verifica in banca dati, effettuata tramite apparato “spaid”, strumento che rileva le impronte digitali, si è risaliti alla vera identità del giovane. Accompagnato presso gli uffici di Polizia, è stato rinvenuto inoltre, occultato sulla persona, dello stupefacente tipo marijuana e 30 euro in contanti. Pertanto al termine degli accertamenti il ragazzo è stato denunciato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente e sostituzione di persona e lo stupefacente è stato sequestrato.

A seguito di scrupolose e accurate indagini dagli agenti del Settore Operativo di Porta Nuova è stato rintracciato un ventinovenne algerino responsabile di furto perpetrato lo scorso mese di aprile a bordo di un mezzo di trasporto cittadino, che transita nelle strade adiacenti alla stazione. Dalla visione delle videocamere di sicurezza si è risaliti all’identità dell’uomo, nei confronti del quale è stato emesso un ordine di custodia cautelare in carcere per il reato commesso.

Sempre a Torino il personale Polfer ha denunciato un quarantottenne italiano per rifiuto di generalità. I fatti risalgono allo scorso mese di aprile, quando l’uomo, privo di biglietto a bordo di un treno regionale sulla tratta Torino – Chivasso, all’atto del controllo dei titoli di viaggio si è rifiutato di declinare le generalità al capotreno. Dalle successive indagini, lo stesso è stato rintracciato e denunciato.

Ad Alessandria è stato denunciato un trentatreenne nigeriano per oltraggio a Pubblico Ufficiale e interruzione di pubblico servizio. L’uomo, nell’intento di ritardare la partenza del treno nella stazione cittadina per consentire ad altri suoi connazionali di salire a bordo, si è frapposto tra le porte del convoglio impedendone la chiusura. Sopraggiunto il capotreno per ripristinare la sicurezza dei passeggeri, lo stesso è stato  apostrofato con frasi oltraggiose. I poliziotti intervenuti hanno dapprima riportato alla calma l’individuo e, dopo averlo accompagnato presso gli uffici di Polizia, lo hanno denunciato per interruzione di pubblico servizio e oltraggio.

Sempre ad Alessandria, a seguito di accertamenti di polizia giudiziaria, gli agenti hanno denunciato tre italiani di 58, 56 e 45 anni per falsità ideologica, falsità materiale e riciclaggio. In particolare gli operatori sono risaliti alla compravendita illecita di un’autovettura, acquistata con finanziamento intestato a un ignaro cittadino per la somma di 20.700 euro e rivenduta successivamente diverse volte, per un totale complessivo di circa 30.000 euro.

A Novi Ligure (AL) un sessantaduenne italiano, rintracciato all’interno dello scalo, è stato denunciato dalla Polfer per violazione del divieto di accesso all’area ferroviaria emesso lo scorso mese di maggio dal Questore di Alessandria, in applicazione delle norme per la sicurezza delle aree pubbliche ‘Daspo Urbano’.

Un minore pakistano è stato rintracciato dalla Polizia Ferroviaria di Novara, in stazione, allontanatosi da una comunità di accoglienza della provincia. Dagli accertamenti in banca dati è emersa una nota di scomparsa, pertanto il ragazzo è stato successivamente affidato ad una struttura protetta della città in attesa del ricollocamento presso la comunità di prima accoglienza.

Pronto soccorso, negli ospedali piemontesi si lavora per la completa agibilità dopo il Covid

«Riguardo agli ospedali piemontesi che hanno dovuto sacrificare i loro Pronto soccorso a causa dell’emergenza pandemica, ho richiesto al Dirmei di provvedere quanto prima alla riapertura dei servizi e alla riconversione dei Covid hospital.

Dobbiamo essere particolarmente riconoscenti verso i territori che non hanno mai esitato ad offrire il loro incondizionato contributo nei momenti più drammatici dell’emergenza sanitaria, nell’interesse della collettività. L’andamento epidemiologico e la sensibile riduzione dei ricoveri permettono finalmente di mirare alla progressiva riapertura dei Pronto soccorso, compatibilmente con le misure di sicurezza ancora in atto».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, sulle richieste di riapertura dei Pronto soccorso di Saluzzo e Ceva.

«Sulla variazione dell’assetto organizzativo delle realtà di Saluzzo e Ceva – continua Icardi – c’è già una disposizione autorizzativa del Dirmei del 10 giugno scorso e il nuovo direttore generale dell’Asl Cn1 è al lavoro per trovare in tempi brevi una soluzione che garantisca una attenta separazione dei percorsi covid e no-covid dei due Pronto soccorso, in attesa che entrambi gli ospedali tornino ad essere liberi da ricoveri covid. In ogni caso, tutti i direttori generali sono già sollecitati a riconvertire all’ordinario i Covid hospital nei tempi tecnici strettamente necessari, individuando le risorse umane adeguate».

Writers in azione, cittadino li redarguisce e si ritrova sporco di vernice

Erano stati sorpresi ad imbrattare un muro con una scritta di 15 metri

 

E’ il secondo intervento, nel giro di pochi giorni, che termina con una denuncia per deturpamento e imbrattamento di cose altrui. La scorsa settimana gli agenti del commissariato San Secondo erano intervenuti in soccorso di un cittadino, costretto a fuggire da un gruppo di giovani diventati aggressivi dopo essere stati ripresi verbalmente, in seguito all’imbrattamento di una pensilina degli autobus. Questa volta la “performance” ha trovato spazio sul muro perimetrale di uno stabile in corso Galileo Ferraris. Sono da poco passate le 22 quando un cittadino vede tre ragazzi all’opera con le bombolette spray di vernice. Questi gli si avvicina e li redarguisce dal loro comportamento. Uno di loro zittisce l’uomo, sporcandolo di vernice spray sul volto ed alle mani, dopodiché il gruppo si allontana in direzione corso re Umberto. La vittima allerta il 112 NUE, continuando a tenere i giovani a vista. Gli agenti del commissariato San Secondo intercettano uno dei tre fuggitivi, cittadino sudamericano di 27 anni, che si era staccato dagli amici, fingendosi estraneo. Perquisito, viene trovato in possesso di 7 bombolette spray, 7 tappini ed un paio di guanti. Nel frattempo personale della Squadra Volante ferma anche un secondo soggetto, corrispondente alle descrizioni fornite dalla vittima. Privo di documenti al seguito, declina le proprie generalità che risulteranno però “inesistenti”. Dopo una serie di accertamenti, i poliziotti riescono a risalire al suo vero nome, scoprendo che il giovane, cittadino italiano di 24 anni, era già stato controllato precedentemente, in compagnia dello stesso  ventisettenne. In seguito, gli operatori effettuano un sopralluogo presso lo stabile in corso Galileo Ferraris, constatando la presenza di una scritta, della lunghezza di 15 metri, rappresentante il segno distintivo dei writers. Numerose foto di altri murales a loro “firma” sono state rinvenute nelle gallerie dei telefoni. Entrambi con precedenti di Polizia, il ventiquattrenne è stato inoltre deferito per falsa attestazione.

Maxi-operazione ambientale delle Fiamme gialle: sequestrate 300 mila tonnellate di rifiuti

Reati ambientali: due operazioni della Guardia di Finanza di Torino. Sequestrate due vaste aree private ove erano ammassati cumuli di rifiuti in evidente stato di abbandono. Materiale occultato nel sottosuolo e coperto dalla fitta vegetazione.

Il primo intervento ha riguardato un’area di oltre 50 mila metri quadrati, sita nel comune di Settimo Torinese, a ridosso della bretella autostradale Torino-Milano, scoperta dai Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego grazie anche alla collaborazione della Sezione aerea della Guardia di Finanza di Varese che ha effettuato rilevamenti dall’alto mediante specifici sorvoli, superficie illecitamente adibita a discarica non autorizzata.

Gli accertamenti svolti hanno consentito di acclarare che nonostante il proprietario del sito avesse ottenuto il rilascio dell’autorizzazione unica ambientale a detenere rifiuti per un peso non superiore a 40 mila tonnellate, di fatto, non solo aveva invaso un’area più estesa rispetto a quella consentita ma aveva, altresì, stoccato materiale di risulta in quantità nettamente superiore a quella prevista per oltre 260.000 tonnellate.

Dopo aver effettuato gli opportuni accertamenti, i “baschi verdi” hanno perquisito l’intera area al fine di effettuare la c.d. “caratterizzazione” dei rifiuti risultati illecitamente depositati in cumuli di macerie, alti sino a 20 metri, provenienti da demolizioni industriali ovvero da lavori di edilizia pubblica terminati o in corso in Torino e provincia. Nell’ambito delle operazioni, sono stati reperiti anche rifiuti classificabili come pericolosi, in quanto contenenti amianto, che sarebbero dovuti essere avviati alle operazioni di smaltimento.

Nel comune di Leinì (TO), invece, i militari della Compagnia di Chivasso hanno sequestrato un deposito incontrollato di rifiuti pericolosi, posto all’interno di una estesa area boschiva, ove sono state rinvenute circa 70 tonnellate di materiale di scarto tra lastre di cemento armato, contenitori di plastica, pneumatici, motori meccanici di grandi dimensioni, bidoni utilizzati per lo stoccaggio di olio, serbatoi vuoti di GPL.

 

Uno scenario, quest’ultimo, aggravato dal fatto che la maggior parte dei rifiuti era stata occultata nel sottosuolo, ovvero coperta dalla fitta vegetazione che caratterizza il terreno di circa 2.000 metri quadrati, di proprietà di un’azienda agricola.

 

Nel corso delle attività sono stati, altresì, sequestrati circa 15 quintali di rottami ferrosi accumulati negli anni dall’azienda oggetto di controllo.

 

Quattro i soggetti complessivamente denunciati alla Procura della Repubblica di Ivrea per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

 

Per entrambe le aree sequestrate sono in corso gli accertamenti finalizzati alla messa in sicurezza dei siti e alla verifica, in collaborazione con gli Enti competenti, dell’eventuale contaminazione ambientale.

FOTO ARCHIVIO

 

Vaccini, oltre tre milioni di dosi inoculate in Piemonte

IL TOTALE È 3.035.380, IL 92,6% DI 3.277.340 COMPLESSIVE RICEVUTE

ALLE ORE 9.00 AL VIA LE PRENOTAZIONI PER L’OPEN NIGHT 18-28 ANNI DEL 19 GIUGNO PRESSO L’HUB DI REALE MUTUA

Sono 36.829 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate ieri all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18.30). A 6.523 è stata somministrata la seconda dose.

Tra i vaccinati in particolare sono 6.293 i trentenni, 10.564 i quarantenni, 6.195 i cinquantenni,3.596 i sessantenni, 2.356 i settantenni, 1.075 gli estremamente vulnerabili e 287 gli over80.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 3.035.380 dosi (di cui 940.800 come seconde), corrispondenti al 92,6% di 3.277.340 finora disponibili per il Piemonte.

Oggi sono in distribuzione nelle aziende sanitarie del Piemonte 25.000 dosi di Moderna.

“Nonostante la complessità della riorganizzazione necessaria alla luce delle nuove indicazioni ministeriali sui vaccini da somministrare alle diverse classi di età, la macchina vaccinale del Piemonte sta continuando a lavorare con il massimo sforzo per mantenere alti i livelli di immunizzazione che ha garantito finora ai suoi cittadini. Lo dimostra il traguardo di oltre 3 milioni di dosi somministrate ad oggi – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – Nel pomeriggio ci siamo confrontati però con il generale Figliuolo per chiedere che nella distribuzione alle regioni delle dosi di Pfizer e Moderna si tenga conto del numero di richiami di AstraZeneca che devono essere riprogrammati e che sono maggiori nelle regioni come la nostra che sono partite prima in modo virtuoso a vaccinare e che adesso è giusto non vengano proprio per questo penalizzate”.

Oggi alle ore 9 sulla piattaforma www.ilPiemontevaccina.it si apriranno le prenotazioni per la seconda open night presso l’hub di Reale Mutua dedicata alla fascia 18-28 anni. L’evento è aperto ai giovani di tutto il Piemonte che non hanno ancora un appuntamento o hanno la convocazione dopo almeno 10 giorni dall’open night, in programma sabato 19 giugno dalle ore 21:30 alle ore 3:30 (i vaccini utilizzati saranno Pfizer e Moderna).

Da martedì 15 giugno chiusa la rampa in direzione Caselle

PIEMONTE, ANAS: DA MARTEDI’ 15 GIUGNO CHIUSA LA RAMPA DI INGRESSO PER CASELLE SUL RACCORDO “TORINO-AEROPORTO DI CASELLE”

 Per il traffico proveniente da Corso Grosseto/Madonna di Campagna

Al fine di consentire la realizzazione di un collegamento diretto con il Raccordo Autostradale 10 “Torino-Aeroporto di Caselle”, a partire da martedì 15 giugno sarà chiusa al traffico la rampa di ingresso in direzione Caselle per il traffico proveniente da Corso Grosseto/Madonna di Campagna.

Per la durata dei lavori, il cui completamento è previsto entro fine agosto, la circolazione per Caselle proveniente da Corso Grosseto/Madonna di Campagna potrà svoltare in Via Ala di Stura con prosecuzione su Via Reiss Romoli e immissione sul raccordo dalla rampa dopo il ponte sulla ferrovia.

I lavori sono attivati sulla base della Convenzione stipulata a maggio 2020 tra la Città di Torino e Anas.

Anas, società del Gruppo FS Italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri (guidaebasta.it). Per una mobilità informata l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148

Tenta di truffare anziana, ma la donna chiama i carabinieri

Si spaccia per carabiniere e tenta raggiro ad anziana: truffatrice arrestata dai carabinieri veri

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare le truffe agli anziani, i carabinieri hanno arrestato una falsa carabiniera per tentata truffa ed evasione.

A Nichelino, una anziana di 71 anni è stata avvicinata da una donna che si è qualificata come carabiniere in servizio nella locale Tenenza e che le ha detto di aver ricevuto ordini dai suoi superiori di doverla accompagnare a casa per installare un sistema di allarme.
L’anziana non si è fidata e ha chiamato il 112 per fare un controllo e la truffatrice, nota pregiudicata di Nichelino, ai domiciliari per reati contro il patrimonio, è scappata.
L’immediato intervento dei veri carabinieri della Tenenza di Nichelino ha permesso di individuare e arrestare la professionista della truffa. La donna è stata collocata ai domiciliari.