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Coronavirus, in 34 in quarantena ad Alassio

Trentaquattro  astigiani sono in quarantena in un hotel di Alassio dove ha soggiornato la persona risultata positiva al Covid-19

La conferma dal sindaco di Asti, Maurizio Rasero. Altri 26 astigiani sono rientrati, anche loro avevano soggiornato nello stesso albergo quando c’era la persona contagiata, e sono monitorati  da prefettura e Asl. Al momento le loro condizioni di salute  non destano preoccupazione

Coronavirus: “Disinfesto il palazzo”. Ma era un truffatore

Un tentativo di truffa legato alla psicosi da  Coronavirus è stato sventato a  Rivoli

Un uomo ha avvicinato un’anziana di 72 anni che stava rincasando, con la scusa che era stato inviato dall’Asl per disinfestare il palazzo.

Ma la donna ha rifiutato di farlo entrare, e un’altra inquilina, che ha assistito alla scena, ha chiamato la polizia del locale commissariato, che è giunta sul posto. Il presunto truffatore, descritto come un individuo vestito elegantemente, e che portava una valigetta 24 ore, si era nel frattempo allontanato.

Maxi evasione per un milione e mezzo. Impresa nasconde al fisco 17 milioni di ricavi

Il sistema utilizzato era oramai ben consolidato: l’imprenditore emetteva sistematicamente false fatture, per delle operazioni in realtà mai avvenute, e le esibiva alle banche così da accedere a finanziamenti altrimenti non ottenibili

È quello che ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino nel corso di un’indagine nei confronti di una società con sede alle porte di Torino e leader nel settore dei trasporti.

I Finanzieri della Compagnia di Chivasso, che hanno condotto l’intervento, si sono trovati di fronte ad una società ben inserita nel contesto economico locale e non solo, con numeroso personale alle dipendenze e notevoli mezzi strumentali. Questo almeno all’apparenza.

Nel corso delle indagini, infatti, ne è uscita una realtà societaria ben diversa.

Gravi, infatti, le responsabilità dell’amministratore, che, al termine dei riscontri, è risultato essere sconosciuto al fisco per oltre due anni. I finanzieri hanno ricostruito completamente il volume d’affari della società, in quanto tutto l’apparato contabile societario è risultato incompleto e solo parzialmente attendibile. Gli inquirenti hanno appurato che sono stati occultati al fisco oltre 17 milioni di ricavi.

Prettamente familiare il sistema truffaldino scoperto: l’amministratore infatti, utilizzava anche fatture false emesse dalla società del fratello, in modo da abbattere i ricavi e conseguentemente le tasse da versare all’erario.

Ma non solo. Come detto, la società coinvolta nella maxi evasione era solita emettere le fatture false, in particolare per prestazioni mai avvenute oppure simulate nei confronti di note catene di supermercati, da esibire alle banche per accedere a finanziamenti altrimenti non ottenibili. Così facendo è riuscita negli anni a percepire somme per circa 4 milioni di euro, denaro che è rientrato, pertanto, nel normale circolo economico societario.

L’imprenditore, un trentenne italiano, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ivrea. Numerosi i reati di cui dovrà rispondere: dalla dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture inesistenti, all’omessa dichiarazione sino al “mendacio bancario” e all’autoriciclaggio.

Accertata un’evasione fiscale per oltre 1,5 milioni di euro.

Identificato cadavere trovato a Bardonecchia

Il 7 settembre 2019, sul greto del fiume Dora, venne rinvenuto un cadavere, sconosciuto, di sesso maschile in avanzato stato di decomposizione

 

Personale della Squadra Sopralluoghi del G.I.P.S. di Torino effettuò specifici rilievi connessi al ritrovamento, riuscendo a recuperare alcune impronte digitali dai resti in decomposizione.

Posto che con il passare del tempo nessuna notizia emergeva a riguardo del nome dell’ignoto, presso l’Area Identità giudiziaria, furono sottoposte a esame le poche impronte recuperate dal cadavere. Dette impronte risultavano riferibili a parziali frammenti del derma, lasciato esposto per possibile avvenuto scollamento dell’epidermide.

 

L’attività di ricerca dei pochi caratteri papillari presenti ha consentito di riconoscere una fotosegnalazione di forte compatibilità con il frammento in esame. Dopo una fase di verifica delle corrispondenze è stato possibile stabilire che la persona ignota era stata fotosegnalata con il nome di BOUHAMDI Mohamed Ali di Mokhtar, nato il 21.5.1982, cittadino tunisino. Un tatuaggio raffigurante la lettera K, presente sulla mano sinistra della salma, risultava altresì indicato su alcune schede dattiloscopiche di precedenti fotosegnalazioni relative al soggetto riconosciuto.

 

È stato quindi contattato il Consolato di Tunisia a Genova al fine di reperire notizie circa l’esistenza in vita di prossimi congiunti, così da informare i famigliari del deceduto e far sì che la salma potesse essere restituita ai propria cari. Il Consolato di Tunisia, a fine gennaio, ha trasmesso la “scheda di riscontro di analisi genetica” dei presunti genitori dello scomparso. L’attività di laboratorio di Genetica Forense del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Torino ha accertato la corrispondenza, confermando l’identificazione e la riconducibilità ai congiunti.

 

(foto archivio)

Coronavirus, presto in Piemonte i laboratori saranno cinque

Presto saranno  cinque in Piemonte laboratori abilitati all’esame del tampone per individuare il Coronavirus

Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi: “Oggi  i laboratori in grado di fare l’esame sono due, negli  ospedali Molinette e Amedeo di Savoia. Ne aggiungeremo altri tre, ad Alessandria, Cuneo e Novara. I centri dovranno essere dotati delle attrezzature e delle professionalità necessarie per elaborare i dati relativi a ogni tampone”.

Un anno di grande cronaca nelle foto dell’Ansa

“PhotoAnsa 2019” Fino al 7 giugno. Bard (Aosta) Dalla tragedia finale del Ponte Morandi alle lotte ambientali di Greta: c’è tutto un anno di “grande cronaca” internazionale nelle foto esposte al Forte di Bard

 

Venerdì 28 giugno 2019, ore 9,37: dopo il suono, ripetuto tre volte, della sirena, bastano 6 secondi per portare a termine l’esplosione delle pile 10 e 11, quanto ancora resta del Ponte Morandi di Genova, tragicamente crollato la vigilia del Ferragosto di un anno prima, portandosi dietro quarantatre vite.

Architettura e presenza simbolo per i genovesi, l’immagine intensa e potente della sua definitiva demolizione, scattata con precisa sapienza tecnica e forte intensità emozionale – nell’accoppiata di occhio e cuore – dal fotoreporter genovese Luca Zennaro (lo stesso che qualche mese prima aveva donato a Papa Francesco, durante il viaggio aereo ad Abu Dhabi, la maglietta con il logo “Genova nel cuore”, insieme alla bandiera con la croce di San Giorgio e ad una lettera firmata dal sindaco di Genova, Bucci) è parte degli oltre cento scatti tratti dalla 15esima edizione del volume fotografico “PhotoAnsa” – che raccoglie 360 immagini, legate ai grandi fatti di attualità in Italia e nel mondo realizzate nel 2019 dai fotografi dell’Agenzia – ed esposte fino al 7 giugno al Forte di Bard, in Valle d’Aosta. La rassegna, proposta al pubblico in anteprima italiana e ideata e prodotta dall’Associazione Forte di Bard in sinergia con ANSA (la più prestigiosa Agenzia di Informazione del nostro Paese) “testimonia – afferma con giusto orgoglio Ornella Badery, presidente dell’ormai più importante polo culturale della Vallée e delle Alpi occidentali – l’autorevolezza che il Forte ha assunto in questi anni nel campo della Fotografia, in particolare nell’ambito del Fotogiornalismo”. Dodici le sezioni, corrispondenti alle tematiche trattate nel volume – presentato nel dicembre scorso al “Maxxi” di Roma – in cui si articola l’allestimento espositivo. Gli scatti spaziano e cavalcano gli eventi di cronaca più eterogenei, quelli che hanno indelebilmente segnato, nel bene e nel male, l’anno da poco trascorso.

Si va dalle elezioni europee che, per la prima volta, vedono una donna, Ursula von der Leyen, alla guida a Bruxelles della Commissione Ue all’ultimo atto del Ponte Morandi (di cui s’è detto), con tutto il carico di angoscia delle famiglie sfollate e della disperazione dei parenti delle vittime, fino a toccare l’orribile tragicità di quello scatto che vede padre e figlia morti abbracciati sul greto di un torrente al confine fra Messico e Stati Uniti nel tentativo di aggirare il muro fatto consolidare dal presidente americano Trump. Tragedia di migranti capace pur anche e per fortuna di trasformarsi nell’immagine giocosa e ironica, scattata il 28 luglio a Ciudad Juarez, da Luis Torres e raffigurante bambini che giocano sulle altalene installate dal designer californiano Ronald Rael proprio fra le sbarre del famigerato muro di Trump. E il racconto prosegue mirando all’Italia, dove dalla romagnola “Papeete Beach” ai palazzi della politica nella Capitale si consuma l’ingloriosa fine del governo giallo-verde e si assiste alla nascita della nuova coalizione Pd-5 Stelle, per poi virare oltralpe fino a una Parigi colpita al cuore in pochi mesi dalle violente manifestazioni dei Gilet gialli e dal terribile incendio della Cattedrale di Notre-Dame. Ma non c’è ombra di dubbio: il volto dominante dell’anno è quello della sedicenne svedese Greta Thunberg, capace di trascinare – con una forza che non capisci dove possa andarla a pescare – folle oceaniche di giovani (e non solo) radunati nelle piazze del mondo a manifestare contro l’immane distruzione perpetrata dall’uomo, dal tempo dei tempi, ai danni dell’ambiente. Di particolare interesse anche la sezione dedicata allo sport, con l’assegnazione a Milano – Cortina dei Giochi Invernali del 2026 e con l’esultanza della squadra di calcio femminile che, pur eliminata ai quarti di finale, vive e fa vivere a tutta l’Italia la sua esperienza ai Mondiali di Francia (7 giugno – 7 luglio) come una vittoria, in uno sport da sempre ritenuto territorio esclusivo dei maschi. Fino alla strepitosa Federica Pellegrini che, il 24 luglio, a quasi 31 anni, strappa la sua ottava medaglia d’oro nei 200 stile libero ai Mondiali di Nuoto di Gwangju in Corea del Sud. E l’Italia torna ad esultare.

Gianni Milani

“PhotoAnsa 2019”

Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II 85, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Fino al 7 giugno

Orari: giorni feriali 10/17 – sab. dom. e festivi 10/18; lun. chiuso. Dal 2 marzo l’apertura è prolungata di un’ora

Nelle foto
– Luca Zennaro, 28 giugno, Genova, demolizione controllata del Ponte Morandi
– Luis Torres, 28 luglio, Ciudad Juarez, bambini che giocano sulle altalene installate fra le sbarre del muro che divide Usa e Messico
– Zakaria Abdelkafi, 9 febbraio, Parigi, manifestazione dei Gilet gialli davanti alla Tour Eiffel
– Ian Langdson, 15 aprile, Parigi, la guglia di Notre-Dame crolla avvolta dalle fiamme

La Polizia: “Attenzione a truffe e fake news sul coronavirus”

In queste ultime ore si sono riscontrate segnalazioni in merito a sedicenti operatori sanitari che propongono visite e tamponi domiciliari per verificare la positività al Coronavirus

A questo riguardo si rappresenta che simili procedure non sono in alcun modo previste da protocolli sanitari e dunque rappresentano un tentativo di truffa. Non esiste, infatti, alcuna autorizzazione a effettuare test medici a domicilio ovvero qualsiasi intervento di sanificazione delle abitazioni. Si raccomanda pertanto la massima prudenza, con l’invito a contattare immediatamente le Forze dell’Ordine per denunciare tali episodi.

Ulteriore fenomeno legato ai primi casi di virus Covid-19 in Italia riguarda la diffusione di notizie false su internet in merito alle modalità del contagio e al numero di soggetti risultati positivi al virus. La Polizia di Stato sta monitorando con attenzione le informazioni che circolano sul web, segnalando tempestivamente alla Polizia Postale le “fake news” volte a creare disinformazione e allarme sociale, per valutare la rilevanza penale di tali condotte.

“Più infermieri per l’emergenza”

“Ci aspettiamo che la Regione  si attivi immediatamente. Non bastano impegno e  professionalità”

NON SI PUO’ FARE TUTTO CON LE STESSE RISORSE. LA REGIONE INVESTA SUBITO RISORSE ECONOMICHE PER NUOVO PERSONALE E PER LA GESTIONE DELL EMERGENZA DA DESTINARE ALLE AZIENDE SANITARIE

È  stato evidente già  dalle prime ore di lunedì  mattina che non é  possibile gestire l emergenza senza risorse da destinare alle aziende sanitarie. Risorse economiche atte a garantire il personale necessario per intraprendere tutte le iniziative utili del momento oltre che  la continuità  assistenziale. Il  sistema non regge se pensiamo si poter fare tutto con le stesse risorse. La coperta era già  corta e si rischia di scoprirsi completamente. Ci aspettiamo che la Regione  si attivi immediatamente. Non bastano impegno e  professionalità.  Gli infermieri non si sottraranno come sempre al lavoro e al sacrificio ma si aspettano responsabilitá  anche da chi governa oggi più che mai. In un momento come questo,  é giusto chiedere di sospendere ferie e congedi ma é doveroso investire risorse perché  siano entrambi le parti ad assumersi responsabilitá riconoscendo agli infermieri la loro professionalità e disponibilità.

Francesco Coppolella
Segreteria Regionale
Nursind piemonte

A Torino treni in ritardo per i controlli in Lombardia

Si registrano ritardi fino a 180 minuti e alcuni treni cancellati, passeggeri infuriati

A Porta Nuova i passeggeri sono stati informati che i disagi sono dovuti ai controlli sanitari per il coronavirus a Casalpusterlengo.

Trenitalia comunica che il traffico  è sospeso dalle 13.30 nella tratta tra Lodi e Piacenza, linea convenzionale Milano – Bologna, e i treni alta  velocità Torino – Milano – Roma – Salerno sono soggetti a cancellazioni o a deviazioni di percorso su Verona/Padova, con un allungamento medio dei tempi di viaggio di un’ora e mezza.

E dopo una settimana di chiusura cosa accadrà?

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / L’Organizzazione Mondiale della Salute, OMS, che pure ha agito in ritardo in merito al Coronavirus, ha  considerato un gravissimo errore quello di non aver messo in quarantena i viaggiatori provenienti da aree a rischio di contagio. Il governo Conte si è infatti limitato a chiudere i voli diretti da e per la Cina, senza considerare affatto i voli triangolati che hanno consentito di aggirare il divieto. Così, all’improvviso, ci troviamo in Italia  con il maggior numero di contagi  tra cittadini italiani e cinesi un numero destinato a crescere, dice lo stesso presidente Conte

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Chi scrive è molto lontano da Salvini  e da ogni forma di uso strumentale, sul piano politico, di un evento drammatico come un contagio, di fronte al quale si deve essere uniti e solidali.
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Ma sorgono almeno due dubbi: il primo riguarda il ministro competente Speranza che si è rivelato vistosamente inadeguato, perché guidato da vistosi pregiudizi ideologici del tutto fuori posto. Si tratta di un giovane politico senza esperienze di governo, se non come assessore a Potenza. La sua nomina a ministro si sta rivelando forse un po’ avventata, per un piccolo politico nato e cresciuto nelle  obsolete gerarchie di partito. Il vecchio PCI almeno sfornava funzionari competenti, cresciuti alle Frattocchie. Dopo  il delitto Moro il ministro dell’ Interno Francesco Cossiga, che non era certo uno sprovveduto, si dimise. Forse Speranza dovrebbe fare lo stesso. Noi siamo in una situazione drammatica di cui lui è il primo responsabile politico che ha il dovere di rispondere del suo operato davanti alle Camere, come avviene, di norma, in democrazia. Andare  in Tv non basta. Mi sembra che molti responsabili stiano annaspando, rivelando di essere dei dilettanti. Chiudere, ad esempio, le scuole e le università, vietare  gli spettacoli e i convegni, i musei  e i centri culturali, ma non chiudere i supermercati, appare poco comprensibile.
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Le città blindate, peraltro, sono un’illusione, in particolare  nelle metropoli. C’è il  legittimo timore  che si intervenga quando i buoi sono  scappati. In circa un mese  non c’è stata nessuna reale prevenzione, se non il banale invito a lavarsi le mani. Oggi ci vorrebbero rigore e serietà: non sono compatibili con la drammaticità di una epidemia come questa  le improvvisazioni che generano paura e psicosi collettiva. Il fatto che il Paese non possa fidarsi pienamente  dei suoi governanti  è un fatto grave che porta al pessimismo. Chiudere per una settimana non serve a  nulla, equivale, invece, di fatto,  a rinviare, senza assumersi responsabilità, un problema che nel frattempo rischia di aggravarsi ulteriormente. Chi ha letto la peste in Lucrezio, in Boccaccio, e in Manzoni sa cosa stiamo vivendo. Peccato non poterci raccogliere  anche noi  come nel “Decameron”, fuori da Firenze, per evitare la peste, raccontandoci novelle.
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I tempi attuali non consentono evasioni letterarie, c’è bisogno di una concretezza che francamente  non si vede. Invece c’è uno smarrimento collettivo palpabile che forse i più anziani non hanno neppure vissuto durante la guerra. La mia generazione non ha mai vissuto una vicenda come questa: essa sta generando  inquietudini tormentose che impediscono di prendere sonno, mettendoci di fronte all’idea di morire. E’  un dramma che cambia profondamente  la vita, una vita in cui è difficile riuscire a ritagliare un po’ di  spazio per un sorriso o un pensiero leggero. L’ unica speranza resta la scienza e, ancora di più, la  manzoniana Provvidenza.