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Consegna di pacchi alimentari in via Cellini

È prevista per sabato 26 giugno alle 16.30, in via  Cellini 22 a Torino, una consegna di pacchi alimentari per aiutare le
famiglie italiane bisognose da parte di Sol.id Onlus.

“Siamo attivi in ambito nazionale ed internazionale da oltre cinque anni
– dichiara Sol.id in una nota – e supportiamo, con cadenza mensile,
sulla base del modello ISEE, decine di famiglie torinesi in grave stato
di indigenza. Sabato vogliamo dare una boccata d’ossigeno a tante
persone che, a causa di una crisi economica che pare interminabile, si
sono ritrovate a ‘non arrivare a fine mese’. Grazie a numerosi volontari
e a raccolte alimentari periodiche – prosegue la nota di Sol.Id –
riusciamo a fornire generi a lunga conservazione e non deperibili nel
breve periodo a più di 50 famiglie e siamo certi di riuscire
nell’intento di aiutarne molte di più.”

Corso Toscana: “Spartitraffico pericoloso per i pedoni”

Caro direttore, dopo varie segnalazioni di cittadini, abbiamo effettuato un sopralluogo insieme ad essi in corso Toscana angolo corso Molise dove abbiamo riscontrato che lo spartitraffico, che divide la strada dalla linea tranviaria numero 3 è rotto e molto pericoloso per i pedoni che attraversano.

I cittadini ci segnalano che sono ormai mesi che la situazione di pericolo va avanti.
Come consuetudine abbiamo avvertito le istituzioni richiedendo un intervento rapido di ripristino, in quanto crediamo che la sicurezza delle centinaia di cittadini che transitano ogni giorno da corso Toscana è una priorità”.
 Marina Trombini, presidente dell’associazione Giustizia & Sicurezza

Passaggio di consegne al Rotary Club Torino Duomo

L’avvio dell’estate rappresenta il periodo tipico del passaggio di consegne tra i Presidenti nei Club rotariani.

Nella suggestiva cornice del Castello di Casalborgone si è svoltomercoledì 23 giugno scorso il passaggio di consegne tra il Presidente uscente del Rotary Club Torino Duomo, il Maestro Antonmario Semolini, e il Presidente entrante, l’Avvocato Marco Novara.

L’affetto e la stima reciproca tra il Presidente uscente e quello ora in carica erano evidenti durante il passaggio del collare, quando il Maestro Semolini ha espresso con sincere e sentite parole il suo augurio per un anno di presidenza felice e in armonia.

A suggellare il clima festoso, i due Presidenti si sono uniti nella nomina a socio onorario del Rotary Club Torino Duomo dellGovernatore Michelangelo De Biasio, presente all’evento.

In un ispirato discorso, il nuovo Presidente ha citato le parole di Shekhar Meta, “Fare di più. Crescere di più”, tendendo così una mano verso la tradizione e la continuità e indicando, al tempo stesso, l’apertura verso nuove idee e collaborazioni che caratterizzerà il suo mandato. È quindi passato a raccontare le origini del Rotary, nato grazie alla lungimirante visione di un giovane avvocato, Paul P. Harris, che ha desiderato unire gli intenti degli imprenditori e dei professionisti americani in un clima di amicizia e cordialità.

“I soci del Rotary agiscono facendo forza sulle loro passioni, energia e intelligenza” – ha sottolineato il Presidente MarcoNovara – “si coopera. Si lavora insieme unendo idee e realizzando progetti, al fine di poter migliorare il mondo in cui viviamo”.

In un clima festoso e partecipe, ha quindi ribadito l’importanza della collaborazione e della solidarietà tra soci e ha concluso affermando: “Sono certo che, unendo le forze di ciascuno di noi,possiamo creare progetti che miglioreranno la vita di chi ci circonda e certamente la nostra”, promettendo così di mantenere lo spirito Rotariano vivo e ardente, nel rispetto di elevati principi etici, per costruire un mondo di armonia e di pace.

Danneggiano un’auto in sosta per divertimento

Autori del gesto due minori

Il fatto è avvenuto intorno alle 23 nel quartiere Parella. Un cittadino chiama la Polizia dopo aver visto due giovani danneggiare un’auto in sosta in corso Monte Grappa angolo via Servais. Mentre uno dei due funge da palo, l’altro con un cacciavite buca gli pneumatici dell’auto in sosta. Poco dopo i due si allontanano in direzione di via Gravere. Gli agenti del Commissariato San Donato giunti sul posto, li rintracciano e li denunciano in stato di libertà per danneggiamento aggravato. Ai poliziotti i due giovani diranno di averlo fatto per mero divertimento.

Il bollettino Covid di venerdì 25 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 35nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 2 dopo test antigenico), pari allo 0,2% di21.904tamponi eseguiti, di cui17.956 antigenici. Dei 35 nuovi casi, gli asintomatici sono 15 (42,9%).

I casi sono così ripartiti: 7 screening, 22 contatti di caso, 6 con indagine in corso; per ambito:0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 3 scolastico, 32 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.809così suddivisi su base provinciale: 29.576 Alessandria, 17.489 Asti, 11.525 Biella, 52.928 Cuneo, 28.254 Novara, 196.333 Torino, 13.733 Vercelli, 12.977 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.501 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.493 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 16(1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 195 (- 7rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 990.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.353.719(+ 21.904rispetto a ieri), di cui 1.747.729 risultati negativi.

I DECESSI RIMANGONO 11.694

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale è quindi di 11.694 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.588 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

353.914 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 353.914(+101 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.915 Alessandria, 16.735 Asti, 11.022 Biella, 51.373 Cuneo, 27.225 Novara, 190.061 Torino, 13.151 Vercelli, 12.585 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.436 extraregione e 2.411 in fase di definizione.

I Covid Hospital tornano all’attività ordinaria

Su indicazione dell’Assessorato regionale alla Sanità, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha inviato una circolare ai direttori generali delle Aziende sanitarie regionali per autorizzare la riconversione di tutti i Covid-hospital affinchè possano ritornare alla loro attività ordinaria, con la conseguente riapertura anche di tutti i Pronto soccorso e i Punti di primo intervento ancora chiusi. Tutto ciò garantendo la netta separazione dei percorsi Covid e no-Covid, al pari di quanto è avvenuto negli ospedali regionali che hanno mantenuto per tutto il periodo dell’epidemia entrambe le funzioni.

«L’andamento epidemiologico e la sensibile riduzione dei ricoveri Covid – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – permettono finalmente di tornare alla piena operatività sul fronte dell’offerta sanitaria per le patologie diverse dal coronavirus. Alle singole Asl è stato richiesto di provvedere alla riconversione degli ospedali Covid nei tempi tecnici strettamente necessari, individuando le risorse umane adeguate. Dobbiamo particolare riconoscenza a quei territori ai quali è stato chiesto un contributo incondizionato nei momenti più drammatici dell’emergenza sanitaria, adeguando le loro strutture sanitarie all’interesse della collettività».

Arrestati i gemelli della droga: i due fratelli di 20 anni gestivano market dello spaccio

Continuano i controlli antidroga dei carabinieri, arrestati due fratelli gemelli che gestivano market della droga e sequestrati 2 kg di stupefacente

Torino, 25 giugno. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare lo spaccio di stupefacenti, i carabinieri hanno arrestato due fratelli gemelli di 20 anni.

A Ozegna, nel canavese, i militari della Compagnia di Ivrea hanno perquisito la casa dei due giovani sospettati di gestire un market della droga. Sequestrati oltre 2 kg tra marijuana e hashish, in parte suddivisi in dosi per la vendita al dettaglio sulla piazza canavesana. Trovato anche un bilancino di precisione, un kit per il confezionamento dello stupefacente, diversi telefoni cellulari e circa 1000 € in contanti, ritenuti il provento dell’illecita attività di spaccio. Entrambi sono stati collocati ai domiciliari.

Nell’ambito della stessa operazione, i carabinieri hanno individuato due clienti dei fratelli che sono stati segnalati come assuntori di stupefacenti alla Prefettura. In casa loro sono state trovate modiche quantità di hashish e marijuana.

“Una firma per la sicurezza dei poliziotti e dei cittadini”

Il SIULP di Torino ha aderito alle molte iniziative pubbliche che in queste ore si stanno svolgendo su tutto il territorio nazionale per esprimere solidarietà al collega della PolFer che a Roma, durante il servizio, ha ferito un immigrato che brandiva un lungo coltello e sensibilizzare l’opinione pubblica, il Governo e le forze politiche, sulla necessità di nuovi strumenti da assegnare in dotazione alle forze dell’ordine (teaser ecc).

 

Il SIULP della regione Piemonte ha promosso una raccolta firme affinchè venga altresì modificata l’attuale legislazione penale al fine di inasprire le pene verso chi oltraggia, offende, minaccia o si oppone con forza e violenza agli operatori delle forze dell’ordine, nonché verso chi con atteggiamenti provocatori ed intimidatori si rifiuta di sottoporsi ai legittimi controlli di polizia. Analogamente chiede che vengano emanate, al più presto, regole di ingaggio chiare ed esaustive al fine di cautelare gli operatori di Polizia, prevedendo altresì per gli operatori impegnati nel controllo del territorio una apposita specializzazione.

Per questo il 28 giugno dalle ore 8,30 alle ore 19,00 sarà allestito un gazebo per raccogliere le firme a sostegno di queste proposte davanti la Questura di Torino in via Grattoni, 3.


 La petizione continuerà nei prossimi giorni davanti ad altri Uffici di polizia.

Siulp Torino

Nuova terapia subintensiva – intensiva al Mauriziano 

E’ stato inaugurato il primo lotto previsto dal Piano Arcuri portato a termine in Piemonte in previsione di una possibile quarta ondata da Covid 19 in vista del prossimo autunno.

Presso il Padiglione 17A dell’ospedale Mauriziano di Torino è stata inaugurata la nuova terapia subintensiva / intensiva, presso la Medicina d’Urgenza (diretta dal dottor Domenico Vallino). Sarà un reparto con un modello di tipo modulare.

Erano presenti il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi, il Direttore generale del Mauriziano Maurizio Dall’Acqua, il Direttore sanitario Maria Carmen Azzolina ed il dottor Domenico Vallino.

 

“Dei 299 posti previsti dal piano Arcuri solo una minima parte è stata ultimata ad oggi a causa delle difficoltà burocratiche con Roma per sbloccare i progetti. La Regione Piemonte però non ha aspettato e con 14 milioni di euro di risorse proprie ha attivato 160 posti aggiuntivi funzionali di terapia intensiva e 120 di sub-intensiva. Questa è la prova che bisogna dare ai territori più autonomia, perché quando le cose le fanno le Regioni si fanno più in fretta – ha sottolineato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ha aggiunto – credo che il Covid ci abbia insegnato l’eccellenza della sanità piemontese, ma anche che sulla sanità non si deve tagliare. E nella storia invece lo hanno fatto tutti, da destra a sinistra tutti i partiti. Non lo dobbiamo più fare e soprattutto non dobbiamo mortificare il nostro personale, perché per anni si è bloccato il turn-over e non si è curata la gratificazione morale ed etica che noi dobbiamo dare ai nostri operatori sanitari, che sono straordinari”.

 

“Gli ospedali del Piemonte hanno dimostrato di saper reggere all’urto devastante della pandemia – osserva l’Assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – , grazie all’enorme sforzo compiuto dal personale sanitario. Soprattutto sul fronte delle terapie intensive, la nostra regione partiva da una dotazione di posti letto tra le più deficitarie d’Italia. In poche settimane sono stati riconvertiti alle necessità dell’emergenza interi reparti, che oggi hanno reso strutturale la loro rapida e virtuosa trasformazione. Il caso del Mauriziano di Torino ne è un tangibile esempio, per il quale ringrazio tutti coloro che a diverso titolo se ne sono resi parte diligente”.

 

L’area consta di 18 posti letto (dei quali 14 ad alta intensità di cure e 4 a bassa intensità), ristrutturata e predisposta secondo le direttive del Decreto Arcuri, che prevedono la Terapia subintesinva, con la possibilità di una rapida trasformazione in reparto di Terapia intensiva, permettendo così di fornire una risposta modulare, rapida ed efficace in caso di repentino incremento di pazienti critici, come si è verificato nel corso delle recenti ondate pandemiche legate alla diffusione del SARS-Cov2.

Quest’area dell’ospedale Mauriziano sarà tra le prime ad essere attivate in Piemonte nell’ambito del già citato programma nazionale. Il valore complessivo dell’intervento è pari a circa 780mila euro per le opere cantieristiche realizzate ed oltre 480mila euro per le dotazioni biomedicali di cui l’ambito è dotato.

 

L’obiettivo è quello di realizzare un’area clinica dove i pazienti critici possano essere rapidamente presi in carico e trattati secondo le necessità. In questo ambito la premessa fondamentale è rappresentata dalla possibilità di garantire elevati standard qualitativi con un elevato turn – over dei pazienti.

 

L’adozione di tecnologie avanzate consentirà il monitoraggio multiparametrico dei pazienti ed il supporto alle varie insufficienze d’organo, quale quella respiratoria renale o del circolo, attraverso tecniche di trattamento avanzate, come la ventilazione assistita o il trattamento dialitico d’urgenza.

 

Tra le patologie più frequentemente trattate sono da segnalare lo scompenso cardiaco acuto, l’insufficienza respiratoria, le polmoniti, la sepsi, l’embolia polmonare massiva. Tra le patologie meno frequenti, ma sicuramente non meno impegnative, sono da ricordare le intossicazioni e le aritmie cardiache.