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Reale Foundation, Regina Margherita, CasaOz, UGI, Sermig e Adisco uniti per le famiglie ucraine

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 Di fronte all’inaudita violenza della guerra in Ucraina, Reale Foundation scende in campo a favore delle famiglie giunte in Italia lo scorso 5 marzo, composte principalmente da mamme e bambini malati oncologici, dai 3 ai 17 anni, attualmente in cura presso l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

In questa prima fase, Reale Foundation, la fondazione corporate di Reale Group, sarà accanto a all’Ospedale Infantile Regina Margherita, CasaOz, Sermig, UGI, Adisco Sezione Piemonte – in collaborazione con la Regione Piemonte – per fornire una risposta pronta e immediata ai bisogni delle famiglie colpite da questa grave emergenza umanitaria. A occuparsi dei bambini ospedalizzati sono il Direttore di Oncoematologia Pediatrica e Centro Trapianti, Prof. Franca Fagioli e il suo team medico. Invece, le quattro associazioni – grazie alla loro esperienza e al sostegno di Reale Foundation – accoglieranno le famiglie ucraine dopo le dimissioni dall’ospedale e garantiranno il raccordo con la rete ospedaliera sulle cure a domicilio.

Reale Foundation organizzerà, inoltre, una raccolta di beni di prima necessità all’interno degli spazi del Museo Storico di Reale Mutua, a partire da venerdì 11 marzo e fino al termine del mese. Sono previste ulteriori raccolte che saranno destinate alla popolazione rifugiata nelle tendopoli di Palanca (Moldavia) al confine con l’Ucraina, e in altre città in cui sarà richiesto l’aiuto di Reale Foundation e dei suoi partner.

“Reale Group condanna l’uso della violenza e la prevaricazione dei diritti umani in ogni forma. – ha dichiarato Luca Filippone, DG di Reale Group – Attraverso Reale Foundation abbiamo agevolato la creazione di una rete di sostegno virtuosa coinvolgendo anche tutte le nostre Persone. Siamo una Mutua e nel contempo una Società Benefit, due elementi alla base di un modello di business che intende generare impatti positivi, misurabili e intenzionali nelle comunità in cui operiamo”.

“CasaOz è impegnata ad offrire la propria quotidianità ai bambini ucraini ed ai loro famigliari giunti al Regina Margherita per essere curati – ha dichiarato Enrica Baricco di CasaOz – L’immediatezza, la risposta corale e univoca, la peculiarità dì ciò che ognuno dì noi sa Fare credo siano in grado anche questa volta di essere risposta rapida, utile e concreta”.

“Nel 2006 abbiamo iniziato ad accogliere bambini e ragazzi con gravi patologie, la maggior parte dai paesi dell’Est – ha dichiarato Ernesto Olivero, Fondatore Sermig – Condividere con loro la vita quotidiana, affrontare con loro la malattia, lottare con loro per la vita ci rende ogni giorno più ricchi di umanità. Non abbiamo quindi esitato ad unirci a questa rete di solidarietà perché prendersi cura della salute dei più fragili, aggravata dalle conseguenze della guerra, è davvero operare per la pace”.

“Accoglienza e assistenza alle famiglie dei giovani malati di tumore è la mission di UGI e oggi spalanchiamo le porte ai profughi ucraini – ha dichiarato Marcella Mondini, Segretario Generale UGI – Sappiamo che la guerra, la lontananza dai famigliari, la malattia mettono a dura prova i bambini e i giovani che si trovano a combattere due battaglie durissime: guerra e malattia, ma la sinergia con le altre associazioni e con i medici del Regina Margherita farà sì che non si sentano soli, ma accolti e curati nell’animo e nel fisico”.

“Un importante intervento congiunto per garantire cure e assistenza ai bambini oncologici ucraini e ai loro familiari che li hanno accompagnati in Italia. In una situazione di emergenza come questa è fondamentale collaborare in ottica pubblico-privata e con gli Enti del Terzo Settore del territorio per strutturare un intervento di rete in grado di assicurare ai piccoli pazienti continuità nelle terapie e un supporto completo per famiglie che , a causa della guerra, hanno perso tutto in pochi giorni” ha dichiarato Francesca Lavazza, presidente di Adisco Sezione Piemonte.

Reale Group è un Gruppo internazionale attivo in Italia, in Spagna e in Cile attraverso la Capogruppo – Società Reale Mutua di Assicurazioni, la più grande compagnia assicurativa italiana in forma di mutua e le sue controllate. Offre soluzioni e tutela a più 4,7 milioni di clienti in campo assicurativo, bancario, immobiliare e dei servizi; con oltre 3.800 dipendenti tra Italia, Spagna e Cile, Reale Group evidenzia una solidità tra le più elevate del mercato, testimoniata da un indice di solvibilità (Solvency II), calcolato secondo il Modello Interno Parziale di Gruppo, pari al 298% (4Q 2021). Reale Group al 31/12/2021 ha chiuso con utile pari a 248,8 milioni di euro, con una raccolta premi superiore ai 5 miliardi di euro, in incremento del 2,3% rispetto all’analogo periodo del 2020.

CasaOz
CasaOz è un luogo di accoglienza per i bambini che vivono la malattia o la disabilità e per le loro famiglie.
È una casa dove ognuno di loro ritrova una “quotidianità che cura”, fatta di condivisione, attività ludico-creative, studio e molto altro. Nata nel 2007, CasaOz ha aiutato finora più di 2.300 persone provenienti da oltre 40 paesi del mondo.
www.casaoz.org

ADISCO – Sezione Piemonte nasce a Torino nel 1997. Le sue principali attività si concentrano sul supporto allo sviluppo della cultura della donazione del sangue cordonale e nella ricerca sulle cellule staminali a favore dei bambini affetti da malattie degenerative e tumorali. Inoltre, in ottica di interventi mirati verso il miglioramento e l’umanizzazione degli spazi di cura, ha contribuito alla loro rivisitazione architettonica, in particolare quelli dedicati ai piccoli pazienti dell’Ospedale Infantile Regina Margherita. Tante, negli ultimi anni, le iniziative: la realizzazione, nel 2013, del Day Hospital di Oncoematologia Pediatrica; l’apertura, nel 2016, del reparto “L’Isola di Margherita”, reparto pensato per bambini e ragazzi colpiti da malattie rare o inguaribili che necessitano di un sostegno concreto a tutto campo; la realizzazione, nel 2018, del nuovo Pronto Soccorso Pediatrico del Regina Margherita; l’inaugurazione, nel 2019, della rinnovata Degenza di Oncoematologia Pediatrica; l’ultimo grande intervento, nel 2021, ha messo a disposizione dell’Ospedale Infantile i nuovi Ambulatori di Oncoematologia Pediatrica.

“Mi illumino di meno” al Calamandrei con la visita ad Insecta

DAL PIEMONTE/ La sede di via Dappiano dell’Istituto Calamandrei di Crescentino (che appartiene all’Istituto di istruzione superiore Galileo Ferraris di Vercelli, dirigente Cinzia Ferrara) ha ospitato venerdì sera l’iniziativa ‘Mi Illumino di Meno’ promossa da Rai Radio 2 in concomitanza con la ‘Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili’. In loco l’iniziativa coinvolgeva, oltre all’Istituto Calamandrei, Croce Rossa – Comitato di Crescentino, Asl TO4 Gruppi di Cammino, la sezione di Vercelli della Lilt, Anpi Sezione di Crescentino, Fontanetto, Lamporo e Amici di Verrua Savoia, con il patrocinio del Comune, presente con il vice sindaco Luca Lifredi. Nell’occasione è stata effettuata una visita alla mostra Insecta del Museo regionale di scienze naturali e ‘Ali, antenne’ dedicata agli insetti presenti nel Parco del Po piemontese e sono state sviluppate delle riflessioni sulle buone pratiche e biodiversità in agricoltura. Per il Calamandrei erano presenti il vice preside Alberto Averono ed i docenti Beatrice Ferrari e Gianni Regis.

Gravissima ragazzina caduta da una giostra al luna park

DAL PIEMONTE / Una giovane di 15 anni è stata sbalzata da una giostra del luna park di Galliate nel Novarese. Secondo le prime notizie ha riportato ferite gravissime. E’ stata soccorsa dal 118 e poi trasferita in condizioni critiche all’ospedale Maggiore di Novara.

Accesso dei visitatori nelle strutture della rete ospedaliera, le nuove indicazioni

DA PARTE  DELL’UNITA’ DI CRISI E DELL’ASSESSORATO REGIONALE ALL SANITA’

L’Unità di Crisi e la Direzione dell’Assessorato regionale alla Sanità ha inviato alle Aziende sanitarie regionali, agli Enti Gestori dei servizi socio-assistenziali e ai Presìdi socio-assistenziali e socio-sanitari una circolare, in linea con le indicazioni nazionali, per l’accesso dei visitatori nelle strutture della rete ospedaliera e territoriale.

In particolare è consentito accedere ai reparti per far visita a un proprio caro solo se:
in possesso di certificazione verde Covid-19 rafforzata, ovvero rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo (booster) successivo al ciclo di vaccinazione primario;
in possesso di certificazione verde Covid-19 rilasciata a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell’avvenuta guarigione, unitamente a una certificazione che attesti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso.

Le visite per ogni paziente possono durare fino a 45 minuti al giorno e devono essere distribuite nel tempo.
Per evitare assembramenti, è permesso l’accesso a un solo visitatore alla volta per paziente per un totale di massimo 2 persone esterne nella camera contemporaneamente.
Per garantire la sicurezza dei degenti e dei loro visitatori, sarà cura degli operatori sanitari presenti in reparto far rispettare alcune regole, ovvero l’utilizzo corretto della mascherina FFP2 e la disinfezione delle mani: in caso di violazioni, saranno costretti ad allontanare i visitatori.
All’ingresso del presidio ai visitatori verrà misurata la temperatura e verrà controllato il green pass.
La nota chiarisce che “ai direttori sanitari è data facoltà di adottare misure più restrittive in relazione allo specifico contesto epidemiologico, garantendo un accesso minimo non inferiore a 45 minuti”.

Il bollettino Covid di sabato 12 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,15

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.902 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 6,8di  27.796 tamponi eseguiti, di cui 24.136 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 1.004.269, così suddivisi su base provinciale: 83.822 Alessandria, 46.037 Asti, 38.797 Biella, 133.285 Cuneo, 75.875 Novara, 533.969 Torino, 35.767 Vercelli, 36.205 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.960 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.552 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 27 ( – rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 595 ( + 5 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 42.417

I tamponi diagnostici finora processati sono15.984.124(+ 27.796 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.119

Sono 2, nessuno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.119 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.762 Alessandria, 784 Asti, 500 Biella, 1.597 Cuneo, 1.052 Novara, 6.259 Torino, 606 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

948.111  GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 948.111(+1.79rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 78.737 Alessandria, 43.914 Asti, 37.095 Biella, 127.183 Cuneo, 72.924 Novara, 507.734 Torino, 33.640 Vercelli, 34.047 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.829 extraregione e 9.008 in fase di definizione.

Cittadini, sindaci e associazioni in piazza a Torino per l’Ucraina

Alcune centinaia di persone si sono ritrovate a Torino sotto il palazzo della prefettura, in Piazza Castello, per la manifestazione ‘Cities Stand With Ukraine’ promossa delle città europee aderenti a Eurocities per dire no alla guerra in Ucraina.

Con loro  il sindaco, Stefano Lorusso, e i primi cittadini di altri comuni della città metropolitana.

In un altro punto  di Piazza Castello, si è svolto inoltre il presidio dei comitati contrari all’invasione russa dell’Ucraina ma  anche critici verso la Nato.  Le due manifestazioni si sono poi unite.

Presenti delegazioni di  Cisl, Cgil, Uilm, Pd, Acli.

 

La nota del  Coordinamento di cittadine/i, associazioni, enti istituzioni locali contro l’Atomica, tutte le Guerre e i Terrorismi  –  AGiTe

In questi giorni, in cui il ricorso alle armi continua a prevalere nel conflitto in Ucraina, il coordinamento A.G.iTe. ritiene indispensabile che continui a farsi sentire la voce della maggioranza delle persone che è per la pace e non vuole la guerra.

Diciamo NO ALLA GUERRA! e condanniamo con forza l’aggressione della Russia di Putin all’Ucraina, tutte le iniziative di riarmo e la minaccia dell’uso delle armi nucleari; invece di invertire la rotta, imparando dall’esperienza della pandemia che nessuno si salva da solo, men che meno contro gli altri, stiamo osservando ogni giorno la crescita esponenziale del conflitto.

Facciamo nostro l’appello del movimento pacifista ucraino contro la guerra e per una soluzione pacifica del conflitto.

Esprimiamo pieno sostegno al popolo pacifista russo che, con grande coraggio (oltre 13.000 arresti), si sta facendo portatore di istanze di protesta contro la guerra in Ucraina.

Sosteniamo tutte le iniziative di resistenza nonviolenta nei due paesi che si oppongono all’orrore della guerra rifiutando maggiore violenza.

Invitiamo quindi tutta la cittadinanza, l’associazionismo, i/le rappresentanti del mondo politico, sindacale e delle istituzioni locali, ad un nuovo presidio in cui chiediamo con forza:

  • un cessate il fuoco immediato
  • il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina
  • un accordo politico negoziato nel rispetto della sicurezza e dei diritti di tutte le popolazioni coinvolte
  • la neutralità e integrità territoriale dell’Ucraina
  • la gestione della crisi all’interno dell’ONU
  • il blocco delle forniture di armi e supporto militare alle parti in conflitto
  • l’accoglienza dei profughi senza discriminazione per nazionalità, religione o colore della pelle.
  • La non discriminazione dei cittadini in base alla nazionalità e scelta belligerante dei propri governi.
  • Che l’Italia sostenga la pace e non la guerra

(foto Facebook Stefano Lo Russo)



 

Torino: sospesa la licenza di un circolo privato per 15 giorni

 

Emesse alcune misure di prevenzione a carico dei responsabili di violenta rissa

 

Il Questore di Torino  Ciarambino ha sospeso, ai sensi dell’art. 100 TULPS, la licenza di somministrazione di alimenti e bevande del Circolo privato “Tranquila A.P.S.”, di corso Vigevano nr. 41.

Il provvedimento, notificato questa mattina, ha avuto origine a seguito di un intervento delle Volanti del Commissariato di P.S. “Dora Vanchiglia” per una grave rissa avvenuta all’interno del locale tra avventori armati di coltelli e di pistola; alle prime luci dell’alba di domenica 6 marzo infatti, per futili motivi, nel locale scoppiava una violenta rissa che coinvolgeva circa venti persone, le quali passavano alle vie di fatto, brandendo bottiglie di vetro e altri oggetti utili a percuotere, compresa una teca di vetro espositiva presente dentro il locale, che veniva scaraventata contro altri clienti. Tra le persone coinvolte, venivano riconosciuti alcuni soggetti che minacciavano altri avventori mostrando loro coltelli e financo una pistola.

A conclusione delle immediate indagini avviate da Agenti di Polizia dei Commissariati di   Dora Vanchiglia, Madonna di Campagna e dell’Ufficio Prevenzione Generale intervenuti sul posto, i responsabili, tre cittadini albanesi ed un cittadino rumeno, venivano arrestati per rissa, danneggiamento e per la detenzione di armi. Nei confronti di uno di loro, inoltre, pendeva un ordine di carcerazione di 10 mesi per cumulo di pene emesso dalla Procura di Bolzano  nell’Aprile del 2018 per vari reati, fra cui anche rissa.

Nei loro confronti, il Questore di Torino ha emesso tre fogli di via obbligatori dal Comune di Torino, un Avviso orale e un D.A.C.U.R. (Divieto d’accesso alle aree urbane).

L’aggressione della scorsa notte non è il primo episodio violento avvenuto nei pressi del club di corso Vigevano: già nel mese di ottobre una lite sfociata in tentato omicidio aveva portato, all’esito degli accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine, all’emissione di quattro Dacur con i quali il Questore di Torino ha vietato ai responsabili dell’aggressione l’accesso agli esercizi pubblici e locali di pubblico intrattenimento presenti nell’intero territorio della provincia di Torino per un periodo di anni 2.

Tenuto conto del consumo incontrollato e molesto di sostanze alcoliche di alcuni degli avventori, del verificarsi di gravi litigi, anche all’interno del locale come avvenuto nei mesi scorsi, di  frequenti episodi di disturbo alla quiete pubblica e decoro degli spazi urbani, il Questore ha ritenuto che il locale costituisca fonte di concreto e attuale pericolo per la sicurezza dei cittadini, dei consociati e degli avventori, con indubbi riflessi negativi sull’ordine pubblico, pertanto ha disposto,  ai sensi dell’art. 100 Testo Unico leggi Pubblica Sicurezza, la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande nel circolo privato per la durata di  giorni 15 decorrenti dalla giornata di oggi.

Capannone in fiamme: vigili del fuoco in azione durante tutta la notte

Fiamme altissime  hanno devastato la scorsa notte  il magazzino di una ditta  di demolizioni in via Poirino a Carmagnola.  Il rogo sarebbe divampato per cause accidentali.  I vigili del fuoco sono intervenuti con squadre da Torino, Carmagnola, Vinovo, Santena e Torre Pellice. Le operazioni di spegnimento sono durate per molte ore.

Emergenza Ucraina in Piemonte: massima tutela per i bambini non accompagnati

Già circa 40 adesioni per la vaccinazione dei rifugiati sulla sezione dedicata del portale IlPiemontetivaccina.it

Sul sito della Regione attiva anche una sezione in lingua ucraina con le informazioni generali e di profilassi sanitaria per i profughi

La tutela dei minori non accompagnati che giungono dall’Ucraina sul territorio piemontese è stata al centro delle procedure verificate con le autorità nazionali competenti dall’assessore ai Bambini della Regione Piemonte Chiara Caucino. Al fine di garantire la massima protezione e la migliore assistenza ai minori è, infatti, necessario stabilire un percorso operativo adeguato e omogeneo su tutto il territorio. Il percorso prevede che i bambini non accompagnati vengano presi in carico dal sistema pubblico con il coordinamento del Tribunale dei Minori, per la nomina di un loro tutore legale e far sì che possano essere accolti rapidamente in una struttura residenziale, in una casa famiglia o presso delle famiglie affidatarie. Dovrà essere posta particolare attenzione nel non separarli, soprattutto se arrivati in gruppo o appartenenti allo stesso nucleo famigliare.

Se ne è discusso  durante il Coordinamento regionale per l’emergenza profughi a cui, insieme all’assessore Caucino, hanno preso parte il presidente Alberto Cirio e il console onorario dell’Ucraina a Torino Dario Arrigotti, con l’assessore alla Protezione civile e Gestione emergenza profughi ucraini Marco Gabusi. Presenti anche i rappresentanti delle Prefetture, della Protezione civile regionale e della Direzione Sanità e Welfare.

Da oggi è online una sezione in homepage del sito RegionePiemonte interamente in ucraino con le informazioni importanti generali e di profilassi sanitaria da sapere per i rifugiati ospitati sul territorio.

Attiva  anche la sezione del portale www.IlPiemontetivaccina.it, in lingua, dove i cittadini ucraini non ancora vaccinati possono aderire alla vaccinazione anti-Covid. Già circa 40 le adesioni in queste ore.

Possono indicare i propri dati sul portale il www.Piemontetivaccina.it per essere contattati e ricevere tutte le informazioni necessarie anche coloro che sono già vaccinati, ma non sono in possesso della relativa documentazione, oppure coloro che sono vaccinati con un vaccino non autorizzato dall’Agenzia europea per il farmaco (EMA).

L’orologio di Gorillas a Torino per rivoluzionare la spesa e sensibilizzare sullo spreco alimentare

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L’installazione di un orologio vedrà consegnare ai torinesi ogni 10 minuti una selezione di prodotti rimasti invenduti che non possono essere rimessi in vendita il
giorno successivo ma che possono essere ancora consumati

La sostenibilità è al centro di ciò che Gorillas fa, e considerando
l’impatto dello spreco alimentare in termini di disuguaglianze globali e problemi ambientali, è
diventata una delle priorità come azienda.

Scandire il tempo del cambiamento
Il 12 e 13 marzo in Via Lagrange 29 a Torino, dalle 11.00 alle 18.00, sarà presente
un’installazione che riproduce un grande
orologio, il quale segnerà ogni 10 minuti
l’arrivo dei biker di Gorillas che
consegneranno delle bag con una selezione
a sorpresa di prodotti rimasti invenduti che
non possono essere rimessi in vendita il
giorno successivo ma che possono essere
ancora consumati in quanto non hanno
ancora raggiunto la data di scadenza. La sua
particolarità sta proprio nella presenza di bag
Gorillas al posto dei numeri che dovrebbero
indicare i 10, 20, 30, 40, 50 e 60 minuti.

Il Gorillas Clock ha infatti lo scopo di mostrare nella vita reale ciò che accade tutti i giorni
nel mondo digitale – cioè la consegna veloce di generi alimentari e la sostenibilità.
L’attivazione metterà in evidenza la promessa da parte della startup di consegnare la spesa in
pochi minuti e, infine, consentirà di portare avanti i valori di sostenibilità che Gorillas
promuove da sempre attraverso le proprie bag riempite di prodotti prossimi alla scadenza.
“Grazie alla consegna in pochi minuti, non vogliamo solo essere i più veloci, ma vogliamo
rivoluzionare il modo in cui gli italiani fanno la spesa, riducendo al minimo gli sprechi
alimentari”, commenta Alessandro Colella, General Manager di Gorillas per l’Italia. “Il nostro
servizio nasce proprio con l’obiettivo di fare abituare tutti a comprare solo quello che serve,
senza accumulare cibo superfluo che rischia di diventare scaduto. Per migliorare il nostro
stile di vita bastano solo pochi minuti, metteteci alla prova!”.

La startup unicorno delle consegne rapide vuole infatti essere un catalizzatore per un
cambiamento positivo nelle abitudini di consumo di tutti perché permette al cliente di avere

accesso in real time ai prodotti essenziali per il consumo quotidiano così da minimizzare quelli
che possono essere invece gli sprechi legati ad una spesa settimanale che viene spesso fatta
senza prevedere o calcolare il consumo effettivo di ciò che si sta acquistando, rischiando di
far deperire i prodotti acquistati.

Tra i progetti più recenti si cita inoltre l’iniziativa Lotta allo Spreco, per prevenire lo spreco
alimentare e di conseguenza ricordare come sempre l’enorme valore sociale, ambientale ed
economico del cibo. Tramite questo progetto, disponibile in tutte le città dove il servizio
Gorillas è attivo, ogni lunedì, mercoledì e venerdì è possibile acquistare dalle 11 a
mezzanotte alcune bag con una selezione di prodotti prossimi alla scadenza a un prezzo
simbolico e ribassato per poi riceverle comodamente a casa.

Gorillas
Gorillas, fondata dal CEO Kağan Sümer, costruisce un’infrastruttura per la consegna veloce dell’ultimo miglio di
prodotti essenziali. La startup di consegna on-demand ha bisogno di pochi minuti per portare i prodotti desiderati
dal carrello al luogo desiderato dall’utente. Gli utenti dell’app beneficiano dell’accesso a più di 2.000 articoli
essenziali agli stessi prezzi del commercio al dettaglio per costi di consegna ridotti. Rivoluzionando l’esperienza di
shopping e di supply chain delle tradizionali aziende di vendita al dettaglio, Gorillas sta plasmando un nuovo
comportamento d’acquisto di generi alimentari dei consumatori tramite il modello Need-Order-Get. Gorillas
dispone di un team diversificato di oltre 14.000 dipendenti a livello globale diffondendo un vero cambiamento
all’interno delle comunità in cui è presente. In poco più di un anno, Gorillas è arrivata a coprire più di 60 città, tra
cui Amsterdam, Londra, Parigi, Madrid, New York, Milano e Monaco, per un totale di oltre 200 magazzini in 9 paesi.