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Ticket sanitari, pagamento in farmacia con Satispay

FARMACIE PIEMONTESI SEMPRE PIÙ SMART:

 Grazie all’accordo tra Federfarma Piemonte, Satispay e CGM entro fine anno l’80% delle farmacie piemontesi potrà accettare il pagamento di ticket sanitari direttamente in farmacia. 


 Prende il via in Piemonte l’alleanza tra Federfarma PiemonteSatispay, l’innovativo sistema di mobile payment indipendente dai circuiti tradizionali, e CompuGroupMedical (CGM), leader a livello mondiale nelle soluzioni eHealth. Obiettivo della partnership è quello di offrire alle farmacie piemontesi uno strumento in più per completare la propria offerta grazie a Connect, l’innovativo servizio sviluppato da Satispay che permette di accettare il pagamento di ticket sanitari per prestazioni specialistiche e ambulatoriali del circuito pagoPA con qualsiasi metodo di pagamento, in modo ancora più semplice e veloce.

Nel 2020 in Italia sono stati pagati più di 61.000.000 di ticket sanitari che, come stabilito dal Decreto Legge “Semplificazione e innovazione digitale”, dal 1° marzo 2021 possono essere regolati solo attraverso lo standard pagoPA. Per questa ragione Satispay, prima soluzione innovativa di pagamento a integrarsi con il sistema unico della Pubblica Amministrazione portando anche il servizio direttamente in-app, mette a disposizione di farmacie e parafarmacie il suo know-how con Connect, la soluzione B2B che offre una migliore e facilitata esperienza di pagamento ai clienti e un valore aggiunto ai farmacisti, che potranno dire addio alla burocrazia e a procedure complesse e accettare pagamenti senza dover aprire un conto corrente dedicato o acquistare un nuovo dispositivo.

Connect è un’interfaccia tecnologica disponibile per le farmacie e parafarmacie che nello specifico permette di accettare il pagamento di ticket sanitari per prestazioni specialistiche e ambulatoriali, offrendo una migliore e facilitata esperienza di pagamento ai clienti, che potranno così evitare code presso ambulatori o strutture ospedaliere per il saldo delle prestazioni.

 

Nelle farmacie aderenti al servizio, sarà infatti possibile saldare insieme alle medicine anche i ticket sanitari utilizzando qualsiasi strumento di pagamento (contanti, carte di credito o di debito, bancomat e strumenti di pagamento digitali come Satispay).

Con Connect, l’accettazione del pagamento avviene in maniera rapida e semplice, facendo scansionare il QR Code dell’avviso pagoPA al farmacista, così come accade per i normali prodotti in vendita. L’importo della transazione verrà incluso nella ricevuta del cliente rilasciata alla fine della spesa, su cui saranno riportati tutti i dettagli dell’operazione e avrà così valore di quietanza dell’avvenuto pagamento.

Grazie alla partnership con Federfarma Piemonte e CompuGroupMedical (CGM) leader a livello mondiale nelle soluzioni eHealth, Connect, utilizzabile tramite l’app oppure con l’integrazione diretta tramite gestionale senza la necessità di un POS dedicato o aggiuntivo, è già attiva in oltre 800 farmacie in Piemonte e sarà disponibile entro fine anno su un totale di 1.200 strutture, arrivando a coprire l’80% delle farmacie presenti nella regione.

“In un momento in cui l’intero sistema sanitario sta cercando di agevolare il cittadino, è importante che le farmacie facciano, come sempre, la propria parte. Una soluzione altamente avanzata e tecnologica come Connect consentirà alle farmacie piemontesi di estendere la propria offerta di servizi sanitari permettendo a tutti i cittadini che avranno necessità di pagare le prestazioni sanitarie di visite specialistiche e ambulatoriali tramite avviso pagoPA, di farlo senza attendere in coda presso gli sportelli ambulatoriali o ai CUP”” ha commentato Massimo Mana, Presidente di Ferderfarma Piemonte.

Dario Brignone, co-founder e CTO di Satispay, ha commentato: “Punto di riferimento nell’ultimo anno di pandemia, le farmacie confermano sempre più la propria spiccata propensione all’innovazione e all’implementazione di nuove tecnologie a valore aggiunto per l’utente finale. Con questo nuovo e importante accordo con Federfarma Piemonte portiamo Connect al servizio della quasi totalità delle farmacie del Piemonte, che si conferma ancora una volta l’area di maggior sperimentazione per noi. Da qui, oltre che la nostra nascita, sono partite tutte le principali innovazioni che abbiamo poi portato sul territorio nazionale, e ora anche oltre confine. Speriamo di fare lo stesso anche con questo nuovo servizio, che ci permette di contribuire a dare ulteriore slancio alla digitalizzazione del Paese amplificando le modalità di pagamento verso la PA”.

“Consapevoli dell’importanza di innovare con semplicità d’uso e integrazione dei processi, con Connect è stato realizzato un servizio aperto a tutte le farmacie della Regione, dando la possibilità ai farmacisti di mantenere le proprie abitudini lavorative, i dispositivi POS già in uso e consentendo di accettare tutti i tipi di pagamento, compresi i contanti. Le farmacie, anche in questo ambito, saranno viste dal cittadino come punto di riferimento sul territorio, contribuendo a rendere i servizi sanitari E-Health (ma non solo), sempre più accessibili e sincronizzati. Avendo tali obiettivi nel nostro “dna”, siamo orgogliosi di essere parte attiva di questo processo di cambiamento” ha commentato Marco Agosto, Senior Business Development Manager Pharmacy Italia di CGM.

Furti seriali ad anziani: individuata banda specializzata in sostituzioni di bancomat

Lo scorso 11 dicembre, a Padova, i carabinieri della Stazione Torino Borgo San Salvario, in collaborazione con i colleghi competenti territorialmente, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica – Gruppo Criminalità Organizzata, Comune e Sicurezza Urbana – a un cittadino romeno di 34 anni, attualmente detenuto per altra causa. L’uomo è ritenuto responsabile, in concorso con altri tre connazionali, due uomini e una donna, di dodici diversi episodi, avvenuti tra giugno e settembre 2020 in Torino, di furti di carte di credito e bancomat, sottratti ad anziani mentre prelevano agli sportelli delle loro banche. Anche gli altri componenti del gruppo sono stati identificati e sono anch’essi destinatari del provvedimento restrittivo. In particolare, due complici, un uomo e una donna, sono in carcere in Romania per altra causa, mentre il quarto componente della banda è stato identificato ed è ricercato.

Le indagini

Il 19 giugno scorso un signore di 69 anni ha denunciato alla Stazione Carabinieri Torino Borgo San Salvario il furto e l’utilizzo indebito del suo bancomat. L’anziano ha raccontato che si era recato poco prima alla sua banca per effettuare un prelievo allo sportello e poi di essersi accorto del furto, che verosimilmente era avvenuto mentre prelevava. La vittima ha raccontato di aver subito un prelievo fraudolento di 1.400 euro, consegnando ai militari dell’Arma una carta bancomat uguale per modello e colore alla sua, ma intestata ad un’altra persona, che si era ritrovato nel portafoglio dopo il prelievo e che è risultata a sua volta rubata.

Partendo da questo episodio le indagini hanno permesso di individuare la banda criminale grazie all’analisi di centinaia di ore di filmati e registrazioni delle telecamere di sicurezza delle banche e ai controlli sul territorio svolti dai carabinieri.

In particolare, è stato possibile ricostruire il modus operandi del gruppo criminale. Un uomo della bandasimulava di attendere in fila per compiere un’operazione allo sportello ATM e captava il codice segreto dell’anziana vittima che stava prelevando. La complice, dopo aver gettato a terra una banconota, attiraval’attenzione della vittima indicando educatamente la banconota facendole credere che le fosse caduta. Mentre il malcapitato si voltava chinandosi per raccoglierla, l’uomo, con la massima destrezza, sostituiva la tessera bancomat ancora nella feritoia con un’altra, molto simile in quanto rilasciata dallo stesso istituto di credito e già oggetto di precedente furto attuato con la medesima tecnica. Con questa strategia la banda è riuscita a derubare almeno 12 anziani.

Un dono per i pazienti del Regina Margherita e di Casa UGI

In occasione del 75°Anniversario di fondazione, l’Unicef provinciale di Torino, in collaborazione col Museo del Risparmio, confeziona una versione educativa de “Il gioco dell’Oca” e offre il laboratorio didattico “Io no che non ci casco” sviluppato dal Museo del Risparmio con la collaborazione degli esperti della Direzione Cybersecurity di Intesa Sanpaolo.

 

Quella dell’UNICEF è una storia di infanzie negate e ritrovate, di bambini curati e protetti, di bambini salvati. È la storia di quanti risultati si possono ottenere quando si collabora tra governi, individui e comunità e si investe per tutelare i diritti dei più piccoli e vulnerabili.

Nato l’11 dicembre 1946 per aiutare i bambini europei al termine della Seconda guerra mondiale, oggi il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia opera a 360° per la sopravvivenza, la protezione e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti di tutto il mondo, nei paesi in via di sviluppo e in quelli industrializzati. L’Italia è stata tra i paesi europei che ha maggiormente beneficiato degli aiuti dell’UNICEF nell’immediato dopoguerra anche per i diritti: “Il diritto di essere ascoltati”, “Il diritto ad essere protetti”, “il diritto alla vita” ,“il diritto alla salute”, “il diritto allo studio” e “diritto al gioco”.

 

Il Comitato provinciale Unicef di Torino, dopo questo periodo di pandemia prosegue con maggiore determinazione nella promozione della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nelle Scuole, presso l’Ospedale Regina Margherita e Casa UGI, promuovendo la conoscenza dei diritti, riscrivendoli sui sentieri illustrati del famoso gioco da tavola. Nasce il Gioco dell’oca con un tabellone segnato dai Diritti fondamentali dell’Infanzia e dell’adolescenza, che piccoli e grandi, giocando potranno “attraversare”, leggere e ricordare.

 

Quale strumento migliore per avvicinare i bambini ad un tema importante se non l’iconico gioco da tavola “Il gioco dell’oca” ristampato in una edizione speciale grazie al sostegno del Museo del Risparmio.

 

In abbinamento, viene offerta gratuitamente l’opportunità di seguire il laboratorio didattico online “Io no che non casco!”, sviluppato dal Museo del Risparmio con la collaborazione degli esperti della Direzione Cybersecurity di Intesa Sanpaolo. Il laboratorio consente di insegnare ai bambini, attraverso divertenti sfide condotte a gruppi, come navigare in Internet tutelando i propri dati personali ed effettuare i primi acquisti online in sicurezza.

Sono tre gli Istituti Scolastici individuati sul territorio con l’aiuto dell’Ufficio Scolastico Regionale che hanno beneficiato per primi dell’iniziativa.

 “Attraverso l’Unicef – dichiara il presidente Antonio Sgroi – lanciamo questa nuova idea, volta a tenere alta l’attenzione sulle problematiche infantili e a insegnare ai bambini, ricordandoli anche agli adulti che con loro giocheranno, i diritti fondamentali dell’Infanzia. La formula rimane quella di “imparare giocando”, tra un lancio di dadi e spostamenti di casella in casella. Ci rende felici sapere che numerose copie del gioco allieteranno i piccoli pazienti del Regina Margherita e di Casa UGI”.

 

“Supportiamo con entusiasmo l’UNICEF Provinciale – afferma Giovanna Paladino, Direttore e Curatore del Museo del Risparmio – perché si tratta di un’iniziativa che aiuta i bambini ad apprendere divertendosi in un momento non semplice della loro vita. Essendo nativi digitali la nostra offerta aggiuntiva di un laboratorio, sul corretto uso dei media e sulla protezione dei dati personali, completa il set informativo utile per diventare cittadini attivi e consapevoli”.

Attesa Taxi, 15 minuti al telefono: era caduta la linea

L’assessore Paolo Chiavarino ha risposto ad una richiesta di comunicazioni da parte del consigliere Giuseppe Iannò Torino Bellissima), in merito ad un disservizio a lui accaduto da parte della Centrale operativa taxi, in data 27 novembre, legato ad un tempo di attesa di quindici minuti, senza ottenimento di risposta.

L’assessore ha sottolineato come la Città sia tenuta a disciplinare gli orari del servizio taxi e ad assicurare equilibrio tra domanda ed offerta del servizio pubblico, ma non abbia competenza in merito alle modalità di gestione delle centrali radio taxi che sono organismi cooperativi non titolari di autorizzazioni comunali.

L’assessore ha spiegato che si è comunque richiesto alla centrale operativa di verificare l’accaduto.

Il presidente della Centrale taxi che ha spiegato che “banalmente possa essere caduta la linea gestita attraverso il sistema Voip”, esprimendo dispiacere per quanto successo e rivolgendo scuse al consigliere e all’Amministrazione comunale.

Mala movida a Vanchiglia, una delegazione di residenti ricevuti a Palazzo Civico

Dopo aver manifestato in piazza Palazzo di Città, nel tardo pomeriggio del 13 dicembre 2021 una delegazione di residenti in Vanchiglia è stata ricevuta a Palazzo Civico.

Dopo aver incontrato gli assessori Paolo ChiavarinoChiara Foglietta e Carlotta Salerno, i manifestanti sono stati auditi nella Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Comunale, presieduta da Maria Grazia Grippo, dove hanno espresso le proprie preoccupazioni per il dilagare della “mala movida” nel quartiere.

I residenti hanno lamentato i danni alla salute che stanno patendo a causa dei ripetuti schiamazzi notturni che impediscono loro di dormire, ma anche la mancanza di parcheggi, il deprezzamento degli immobili e le preoccupazioni legate all’emergenza Covid-19 per gli assembramenti serali.

Le Istituzioni hanno manifestato la disponibilità ad approfondire le tematiche e i possibili interventi da attuare nelle prossime settimane.

Il bollettino Covid di martedì 14 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.853 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 1218 dopo test antigenico), pari al 2,8% di 65.164  tamponi eseguiti, di cui 54.660 antigenici. Dei 1.853 nuovi casi gli asintomatici sono 1141  (61,6%).

I casi sono così ripartiti: 1253 screening, 450 contatti di caso, 150 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 420.822, così suddivisi su base provinciale: 33.971 Alessandria, 20.329 Asti, 13.434 Biella, 60.183 Cuneo, 32.631 Novara, 224101 Torino, 15.302 Vercelli, 15.433 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.730 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.708 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 597( +18 rispetto a ieri).

I ricoverati in terapia intensiva sono53 (+rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 19.016

I tamponi diagnostici finora processati sono 10.634485(+ 65.164 rispetto a ieri), di cui 2.578288 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.925

Tre decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.92deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.595 Alessandria, 729Asti, 441 Biella, 1.471 Cuneo, 959 Novara, 5.694 Torino, 548 Vercelli, 379 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 109 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

389.231GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 389.231(+885  rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.500 Alessandria, 18.806 Asti, 12.324 Biella, 55.913 Cuneo, 30.405 Novara, 207.650 Torino, 14.340 Vercelli, 14.094 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.557 extraregione e 2.642 in fase di definizione.

Misure antismog, scatta il livello arancio: fermi anche i diesel euro5 dalle 8 alle 19

Da martedì 14 dicembre, le misure di limitazioni del traffico passeranno al livello arancio, che scatta in caso di previsione di superamento, per la media giornaliera, del valore di 50 microgrammi mcg/mc di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Alle limitazioni strutturali già in vigore, per il traporto persone (M1, M2, M3) si aggiunge il blocco dei veicoli diesel con omologazione Euro 5 valido tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19, mentre il blocco dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 verrà esteso anche alle giornate di sabato e domenica (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19.

Per il trasporto merci (N1, N2, N3) il blocco riguarderà anche i veicoli diesel con omologazione Euro 3 ed Euro 4, tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19.

Lo stop riguarderà anche agli automezzi dotati di dispositivo ‘Move In’( MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti).

L’elenco completo delle misure antismog, delle esenzioni previste e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina: www.comune.torino.it/emergenzaambientale.

La polizia arresta  spacciatori Sequestrati  un chilo di cocaina e una pistola

Operazione della squadra di polizia giudiziaria di Mirafiori che, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, nei giorni scorsi hanno proceduto all’arresto di due spacciatori dediti al traffico di cocaina nella zona sud di Torino. Gli arrestati sono un cittadino marocchino del 76 e un albanese dell’81.

L’operazione nasce con l’arresto del soggetto marocchino, quando a seguito di un servizio di pattugliamento gli investigatori notano lo straniero compiere dei movimenti sospetti, una volta accortosi della presenza di possibili poliziotti, all’esterno di un bar. L’uomo, infatti, notata la presenza di alcune persone non conosciute all’esterno, cerca di aumentare il passo e far perdere le sue tracce. I poliziotti lo fermano e lo perquisiscono, ed infatti, all’interno dei pantaloni, trovano un grosso involucro in cellophane contenente oltre 50 grammi di cocaina. Procedono, pertanto, all’arresto per detenzione ai fini di spaccio dell’uomo. In realtà, i poliziotti del Commissariato Mirafiori erano da tempo concentrati sulla zona in questione, ove avevano ricevuto segnalazioni circa la presenza di soggetti dediti al traffico di stupefacenti. Da qualche settimana gli agenti avevano iniziato le indagini annotando informazioni e cercando riscontri.

Dopo questo arresto, nei giorni successivi i poliziotti continuano ad indagare sospettando che, tra i movimenti annotati, ci sia anche il fornitore di buona parte dello stupefacente ai piccoli spacciatori. L’attenzione si concentra su un cittadino albanese residente nel quartiere Mirafiori. A seguito di diversi appostamenti, i poliziotti intervengono quando il giovane, a bordo della sua auto, compie delle manovre sospette intorno ad un bar di via Carlo del Prete. Il sospetto si dimostra fondato: l’uomo ha con sè pochi grammi di cocaina, ma nella sua abitazione gli investigatori trovano oltre un chilo di cocaina e una pistola calibro 9, rubata, oltre a varie bilance usate per il confezionamento della droga, e numerosi cellulari “da lavoro”.

Per lui si aprono le porte del carcere per detenzione e traffico di stupefacenti, ricettazione e possesso di arma da fuoco.

Muore soffocato da un boccone a pranzo

Un uomo di 82 anni è morto domenica ad Avigliana, soffocato da un boccone andatogli di traverso mentre stava pranzando.

La moglie ha chiesto l’intervento del 118. I due stavano mangiando quando l’anziano le ha fatto capire  che non riusciva a respirare.

I soccorsi sono arrivati velocemente ma l’uomo era senza ossigeno da alcuni minuti e non lo hanno potuto salvare. Soccorsa anche la moglie sotto shock.

Incendio di Beinasco: a Torino Sud la Protezione Civile raccomanda di tenere chiuse le finestre e uscire solo se necessario

A seguito dell’incendio che si è sviluppato ieri pomeriggio in un capannone di Beinasco dove vengono riciclate materie plastiche e della conseguente diffusione verso Torino dei fumi prodotti dal rogo, la Protezione Civile della Città raccomanda ai cittadini che abitano nella zona Sud di tenere in via precauzionale le finestre chiuse e di uscire di casa solo se necessario, per breve tempo e indossando sempre la mascherina FPP2.

 

 

I tecnici di Arpa Piemonte stanno  effettuando costanti monitoraggi dell’aria nella zona interessata dall’incendio e nelle zone di Torino sud e centro sud, dove la direzione dei venti sta direzionando i fumi.

L’assessore alla Protezione Civile, Francesco Tresso, si è recato sul posto, dove ha fatto il punto della situazione con i tecnici dell’Arpa e dei Vigili del Fuoco, oltre che con i sindaci di Beinasco e di Grugliasco.

“La situazione è sotto controllo, rimaniamo in costante contatto con i tecnici ARPA per accertarci che non si raggiungano livelli critici di sostanze tossiche. Sarà nostra cura – dichiara l’assessore Tresso – tenere informata la popolazione, io stesso riferirò in Consiglio Comunale sulla gestione dell’emergenza”.