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L’Eurovision sta per sbarcare in città e cerca volontari

La kermesse musicale più seguita al mondo sta per sbarcare nel capoluogo piemontese e se volete prendervi parte , non serve saper cantare.

Martedi 25 Gennaio, a Palazzo Madama, si è svolto il passaggio di consegne tra Ahmed Aboutaleb, il sindaco di Rotterdam, e il nostro sindaco, Stefano Lo Russo. E così l’edizione numero 66 dell’Eurovision Song Contest comincia a prendere forma. Si svolgerà all’ombra della Mole il 10, 12 e 14 maggio.

 

Il sindaco di Rotterdam ha suggerito di lavorare insieme ad imprenditori e cittadini per valorizzare al meglio la città che, come già fatto notare su questo sito, avrà l’opportunità di farsi notare da una platea di portata mondiale proprio come successe per le Olimpiadi del 2006.

 

E proprio come i giochi olimpici, sul sito del comune di Torino, è possibile trovar il bando per arruolare 600 volontari che aiuteranno nella gestione dell’evento. La scadenza per le iscrizioni è fissata per il 14 febbraio. Bisogna però far parte di Giovani Per Torino, e quindi avere un’età compresa tra i 16 e i 30 anni, anche se la manifestazione si concentrerà sulla ricerca di “giovani maggiorenni”.

L’impegno richiesto è di circa 3 settimane e le attività saranno quelle di: informazioni turistiche, gestione dei flussi, accoglienza di giornalisti e delegazioni, accrediti nonché dell’ambitissimo ruolo di “attachè” ovvero di colui che viene assegnato a una delegazione per seguirla in tutti gli spostamenti. Si insomma, a Rotterdam c’è stato un fortunato volontario che ha vissuto la manifestazione insieme a i Maneskin! Per quest’ultimo ambitissimo posto, bisogna però sfoggiare un buon inglese. Siete stati attenti durante le lezioni del liceo?

 

Non è prevista alcun tipo di retribuzione né tantomeno una forma di ospitalità. Per tanto bisogna aver già un posto in cui pernottare. Dal canto suo, Eurovision promette formazione, una divisa, buoni pasto e biglietti per i mezzi di trasporto. Ma il vero compenso sarà la possibilità di vivere un’esperienza di respiro internazionale, fare nuove amicizie e far parte di un evento che di sicuro resterà nel cuore. Se non ne siete convinti, chiedete ai volontari di Torino 2006 e correte a candidarvi.

Loredana Barozzino

A Chieri le iniziative del 27 gennaio per non dimenticare

Giovedì 27 gennaio, il Comune di Chieri commemora il Giorno della Memoria con una cerimonia in via Nostra Signora della Scala al civico 43, ed una conferenza sulla “Chieri ebraica” alla Biblioteca Civica “Nicolò e Paola Francone”.

 

Alle 10,30 il Sindaco Alessandro SICCHIERO e la Presidente del Consiglio comunale Giulia ANFOSSI commemoreranno il Giorno della Memoria, ricordando le vittime della Shoah, presso la Stele sita in via Nostra Signora della Scala al civico 43. La cerimonia si svolgerà in forma ristretta, alla presenza delle sole autorità. La Stele, opera del chierese Silvio Vigliaturo, vuole ricordare il secondo cimitero ebraico sorto a Chieri, che restò in funzione dal 1830 al 1878 circa.

Dichiara il Sindaco SICCHIERO: «Ricordare e far ricordare a tutti il sacrificio di milioni di vittime innocenti, “esprime un dovere di umanità e di civiltà, che facciamo nostro ogni volta con dolorosa partecipazione” (Sergio Mattarella). Ma per farlo appieno, è necessario conoscere fino in fondo la storia della propria città, per questo motivo quest’anno le celebrazioni del 27 gennaio si terranno per la prima volta in questo luogo evocativo, poco conosciuto dagli stessi chieresi».

Come sempre le celebrazioni istituzionali per il Giorno della Memoria sono accompagnate da iniziative culturali molto significative: due convegni, in programma il 27 gennaio ed il 3 febbraio, che approfondiscono alcuni aspetti di quegli anni drammatici, e la visita guidata del Ghetto organizzata da Carreum Potentia, che si svolgerà domenica 30 gennaio, alle ore 15.

 

Giovedì 27 gennaio, alle 21, la sala conferenze della Biblioteca Civica “Nicolò e Paola Francone”  (Via Vittorio Emanuele II, 1) ospita l’incontro dal titolo «La Chieri ebraica: luoghi e persone. Strumenti per conoscere e comprendere», con l’intervento di Mariacristina Colli (Artefacta beni culturali). Nell’occasione saranno presentati i nuovi pannelli, che raccontano la storia della presenza ebraica a Chieri, e che saranno collocati nel Ghetto.

Giovedì 3 febbraio, sempre alle 21, sempre nella sala conferenze della Biblioteca Civica, Barbara Berruti, vicedirettrice di Istoreto (Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea), terrà la relazione «20 gennaio 1942: la Conferenza del Wannsee e lo sterminio degli ebrei europei».

«A ottant’anni da quell’incontro tra esponenti di primo piano del regime nazionalsocialista-spiega l’assessore alla Cultura Antonella GIORDANO-la serata vuole essere un’occasione per approfondire e riflettere sugli aspetti ideologici e disumanizzanti ma anche tragicamente “burocratici” e organizzativi della macchina dello sterminio».

L’incontro, coordinato da Enrico Manera (ricercatore di Istoreto), fa parte del ciclo di appuntamenti organizzati da Comune di Chieri ed Istoreto e dedicati alle date fondamentali del nostro Calendario civile.

(Ingresso libero, green pass rafforzato, posti limitati, consigliata prenotazione 011.9428.400 – www.comune.chieri.to.it/biblioteca).

 

Domenica 30 gennaio, con ritrovo alle ore 15 presso l’Arco di piazza Umberto I, l’organizzazione di volontariato culturale Carreum Potentia organizza una visita guidata al Ghetto ebraico

L’iniziativa è gratuita

Info: www.carreumpotentia.it, info@carreumpotentia.it, tel.388/3562572

Scuola, aumentano focolai e quarantene

Dal monitoraggio condotto dalla Regione Piemonte, nella settimana dal 17 al 23 gennaio, la situazione del contagio nelle scuole registra un notevole aumento dei focolai e delle quarantene, rispetto alla scorsa settimana, caratterizzata dalla riapertura delle scuole dopo il periodo delle festività di fine anno.

Nel dettaglio, i focolai aumentano a 1486 da 227 : 39 nei nidi (età 0-2 anni), 185 nelle scuole dell’infanzia (3-5 anni), 614 nelle scuole primarie (6-10 anni), 287 nelle scuole secondarie di 1°grado (11-13 anni), 361 nelle scuole superiori (14-18 anni).

Suddivisi su base provinciale: 125 Alessandria (10 nido, 20 infanzia, 65 primarie, 10 medie, 20 superiori), 38 Asti ( 4 nido, 5 infanzia, 17 primaria, 10 medie, 2 superiori), 41 Biella (2 nido, 3 infanzia, 16 primaria, 4 medie, 16 superiori), 180 Cuneo (4 nido, 8 infanzia, 74 primaria, 28 medie, 66 superiori), 122 Novara (7 nido, 31 infanzia, 61 primaria, 10 medie, 13 superiori), 277 Torino città ( 7 nido, 37 infanzia, 140 primaria, 26 medie, 67 superiori), 596 Torino città metropolitana (5 nido, 71 infanzia, 190 primaria, 174 medie, 156 superiori), 43 Vercelli (3 infanzia, 16 primaria, 13 medie, 11 superiori), 64 VCO ( 7 infanzia, 35 primaria, 12 medie, 10 superiori).

Le quarantene aumentano invece a 3242, erano 912 la scorsa settimana: 117 nei nidi, 757 nelle scuole dell’infanzia, 1650 classi nelle scuole primarie, 341 classi nelle scuole secondarie di 1° grado, 377 classi nelle scuole superiori.

Suddivise su base provinciale, le classi in quarantena sono 244 nell’Alessandrino (11 nidi, 84 infanzia, 107 primarie, 12 medie, 30 superiori), 103 nell’Astigiano (7 nido, 24 infanzia, 57 primarie, 12 medie, 3 superiori), 269 nel Biellese (2 nido, 45 infanzia, 146 primarie, 32 medie, 44 superiori), 632 nel Cuneese (39 nidi, 171 infanzia, 256 primarie, 72 medie, 94 superiori), 216 nel Novarese (21 nidi, 71 infanzia, 101 primarie, 10 medie, 13 superiori), 455 Torino città (8 nidi, 81 infanzia, 355 primarie, 9 medie, 2 superiori), 1154 Torino città metropolitana (22 nidi, 223 infanzia, 573 primarie, 169 medie, 167 superiori), 75 nel Vercellese (5 nido, 30 infanzia, 16 primaria, 13 medie, 11 superiori), 94 nel VCO (2 nidi, 28 infanzia, 39 primaria, 12 medie, 13 superiori).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nella settimana dal 17 al 23 gennaio, l’incidenza, ovvero i nuovi casi settimanali su 100 mila per le specifiche fasce di età, è in aumento, in particolare nelle classi di età da 0 a 5 anni per le quali non è prevista attualmente la vaccinazione.

La fascia 3-5 anni registra un’incidenza di 4202.1 casi, con l’aumento maggiore (+91,9%).

Nella fascia tra i 6 ed 10 anni si attesta a 4894.2 (+50,8%). Nella fascia 0-2 anni, l’incidenza è di 2083.2 nuovi casi (+ 40,1%).

Nella fascia 11-13 anni, l’incidenza è di 4005.3 (+ 22,1%)

Soltanto nella fascia tra i 14 ed i 18 anni si registra una diminuzione: l’incidenza è di 3191.9 (-10,9%).

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 12-19 ANNI

Sulla platea complessiva di 313.000 studenti dai 12 ai 19 anni, sono 261 mila gli aderenti alla campagna vaccinale, ovvero l’83%. Di questi, oltre 255.000 hanno ricevuto la prima dose (quasi il 98% degli aderenti e all’81,5% della platea potenziale). Sono invece oltre 243.000 i giovani che hanno completato il ciclo (93,1% degli aderenti e il 77,6% della platea potenziale).

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 5-11 ANNI

Sulla platea complessiva di 246.000 bambini dai 5 agli 11 anni, sono circa 76.000 ad oggi gli aderenti alla campagna vaccinale, ovvero circa il 30%. Di questi, 43.500 hanno già ricevuto la prima dose (circa il 60% degli aderenti).

Tutti gli aderenti nella fascia 5-11 anni hanno già la convocazione per il vaccino entro il 7 febbraio.
Per incentivare il completamento della vaccinazione per la fascia 12-19 anni è previsto l’accesso diretto agli hub dedicati consultabili sul sito della Regione Piemonte.
Nel caso di bambini o ragazzi in isolamento o quarantena che in questi giorni non possono presentarsi agli appuntamenti previsti, la Regione riprogramma la somministrazione del vaccino immediatamente non appena usciti dal provvedimento contumaciale.

Investito da un’auto muore in ospedale dopo due giorni

DAL PIEMONTE

Aveva 84 anni l’uomo morto all’ospedale Maggiore di Novara dopo essere stato investito da una Panda guidata da una donna, in corso Vercelli. L’auto ha investito l’anziano  alle 20 di domenica. E’ stato soccorso dal 118 e le sue condizioni non sembravano destare preoccupazioni ma al pronto soccorso il quadro clinico è peggiorato fino al decesso.

 

 

Sgomberata la palazzina “anarchica” di via Bersezio

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La palazzina di via Bersezio era stata occupata dagli anarchici a fine ottobre scorso e questa mattina la  Digos l’ha sgomberata

Identificate sei persone: hanno provato a nascondersi nella mansarda ma sono stati bloccati. Il tetto ora è in sicurezza e porte e finestre sigillate sono stati chiusi. I gruppi anarchici si erano dati appuntamento in largo Palermo attraverso  Radio Blackout, ma alle 7 la polizia aveva già sgomberato la palazzina di due piani nel quartiere Aurora.

Eurovision, ecco il tabellone delle prime due serate

Eurovision Song Contest, si comincia. Con il passaggio di consegne che si è svolto questa mattina a Palazzo Madama tra il sindaco di Rotterdam, Ahmed Aboutaleb, e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, l’edizione numero 66 dell’Eurovision Song Contest, che si terrà nella città della Mole il 10, 12 e 14 maggio prossimi, è ai nastri di partenza. Un rituale, quello dello scambio delle insegne tra le città ospitanti, che va avanti dal 2007. 

Torino è onorata di essere la città sede della prossima edizione dell’Eurovision  Song Contest 2022afferma Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino -. Oltre a essere l’evento musicale più importante al mondo, rappresenta anche l’Europa e suoi valori. Valori di pace, uguaglianze e solidarietà, principi fondativi della nostra Unione e da riaffermare ancora oggi. L’Unione europea nasce come un sogno, oggi è realtà. E la musica è uno straordinario strumento di unione dei popoli. Con Rotterdam condividiamo la forte convinzione di una Europa sempre più unita e solidale”.

È necessario lavorare insieme agli imprenditori e ai cittadini per rendere l’Eurovision una grande occasione anche per loroaggiunge il sindaco di Rotterdam Ahmed Aboutaleb -. Così si otterranno le migliori idee e la città vivrà appieno questo meraviglioso evento. È ciò che abbiamo fatto noi con l’allestimento della nostra città e con i festeggiamenti. Lasciate che il festival pervada ogni angolo di Torino! Questa competizione musicale è una sorta di accumulatore di energia positiva. Caricatelo al massimo e lasciate che tutti in città ne traggano vantaggio”.

Eurovision Song Contestcommenta la Presidente Rai Marinella Soldiè una grande festa della canzone e dei giovani europei, che ha assunto ormai una dimensione globale. La Rai è orgogliosa di organizzare l’edizione 2022, che si prepara ad essere un grande evento mediatico, per raggiungere una platea di 200 milioni di spettatori in tv e sintonizzarsi su un pubblico giovane, sperimentando una comunicazione social e multipiattaforma e soluzioni tecniche di avanguardia nelle riprese e nelle scenografie. Si tratta inoltre di una preziosa opportunità per intensificare la collaborazione tra Servizi Pubblici Europei. Eurovision Song Contest è un grande trampolino di lancio: lo dimostra il successo internazionale dei Maneskin, vincitori dell’ultima edizione, a cui dobbiamo il piacere di essere il paese ospitante quest’anno. Mi auguro che Eurovision 2022 abbia lo stesso spirito e la stessa energia di questa band italiana che con la sua passione, la sua grinta, la forza della sua musica ha conquistato il mondo. Siamo felici che ad ospitare la manifestazione sia Torino, la città che è stata la culla della televisione italiana, abituata ai grandi eventi sportivi e culturali e ad accogliere visitatori di ogni Paese”.

L’Allocation Drawconclude l’Executive Supervisor dell’Eurovision Song Contest, Martin Österdahlsegna un giorno importante nel calendario dell’Eurovision. Quest’anno è più speciale perché è il primo dal 2020. Ora l’eccitazione sta davvero iniziando a crescere, mentre contiamo i giorni fino a maggio in cui accoglieremo tutti gli artisti partecipanti a Torino e condivideremo il Suono della Bellezza al 66° Eurovision Song Contest”.

La cerimonia di oggi, condotta da Carolina Di Domenico e Mario Acampa, è stata anche l’occasione per decidere, tramite un’estrazione a sorte (Allocation Draw) la composizione del cartellone delle prime due serate, che vedranno 36 paesi competere in due semifinali. Procedura valida anche per i cosiddetti Big Five – Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito – che accedono direttamente alla finale, ma che hanno diritto di voto e trasmettono obbligatoriamente solo una delle due serate iniziali. In totale a questa edizione parteciperanno 41 Paesi.

Alla cerimonia, oltre ai Sindaci, hanno preso parte anche, il Presidente del Reference Group dell Eurovision Song Contest Frank-Dieter Freiling, gli Executive Producer Rai Simona Martorelli e Claudio Fasulo e il direttore del Centro di Produzione Tv Rai di Torino Guido Rossi.

Il video on demand dell’evento sarà disponibile su RaiPlay anche con i sottotitoli per i non udenti curati da Rai Accessibilità per Rai Pubblica Utilità.

Questa la composizione delle due semifinali:

Prima semifinale del 10 maggio

 

Prima metà:

Albania

Lettonia

Svizzera

Slovenia

Bulgaria

Moldavia

Ucraina

Lituania

Paesi Bassi

 

Seconda metà:

Norvegia

Russia

Portogallo

Danimarca

Armenia

Austria

Croazia

Islanda

Grecia

 

Nella prima semifinale avranno diritto di voto i seguenti Paesi dei cosiddetti “Big 5”: Francia e Italia.

 

Seconda semifinale del 12 maggio

 

Prima metà:

Australia

Georgia

Cipro

Serbia

Finlandia

Azerbaigian

San Marino

Israele

Malta

 

Seconda metà:

Montenegro

Romania

Repubblica Ceca

Polonia

Belgio

Macedonia del Nord

Svezia

Estonia

Irlanda

 

Nella seconda semifinale avranno diritto di voto i seguenti Paesi dei cosiddetti “Big 5”: Regno Unito, Spagna e Germania.

 

Accoltellato perché non da’ la precedenza a un pedone È in gravissime condizioni

Follia pura in corso Trapani a Torino, dove un uomo di 47 anni,  individuato e arrestato dai carabinieri, ha ferito al petto un 25enne con un coltello a serramanico

L’arma è stata sequestrata. Il diverbio è scoppiato perché il ragazzo non aveva dato la precedenza al 47enne che attraversava sulle strisce pedonali.

Il 25enne è stato soccorso da due ufficiali dell’esercito  della Scuola di Applicazione e trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Maria Vittoria. Dopo  è stato trasferito  al Mauriziano per un intervento chirurgico urgente. La prognosi è  riservata.

Il bollettino Covid di martedì 25 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 18.656 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 16.132 dopo test antigenico), pari al 14,9% di 125.106 tamponi eseguiti, di cui112.190 antigenici. Degli 18.656 nuovi casi gli asintomatici sono 16.066 (86,1%).

I casi sono così ripartiti: 15.400 screening, 2.606 contatti di caso, 650 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 819.564, così suddivisi su base provinciale: 67.343 Alessandria, 37.893 Asti, 30.827 Biella, 113.891 Cuneo, 63.788 Novara, 429.709 Torino, 28.963 Vercelli, 30.154 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.007 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 12.999 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono144(-9 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.115 (-25 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 167.505

I tamponi diagnostici finora processati sono 13.807.823 (+ 125.106rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.504

Sono 23, 6 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.504 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.645 Alessandria, 764 Asti, 475 Biella, 1.544 Cuneo, 1.005 Novara, 5.973 Torino, 574 Vercelli, 404 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 120 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

637.296 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 637.296 (+22.163 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 54.950 Alessandria, 31.441 Asti, 23.312 Biella, 91.254 Cuneo, 53.248 Novara, 329.471 Torino, 22.540 Vercelli, 24.726 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.298 extraregione e 4.056 in fase di definizione.

Muore il “re” delle discoteche: da lui i più noti cantanti

Era  uno dei «re» della ristorazione e delle discoteche, Giacomino  Tomatis, 65 anni, conosciuto da tutti come Mino

Il titolare del ristorante – discoteca «La Pagoda» di Caraglio (Cn) è morto all’ospedale Santa Croce di Cuneo, dove era ricoverato da prima delle vacanze di Natale, per un malore seguito da  un grave peggioramento delle condizioni di salute. Nel 1968 i suoi genitori edificarono  il locale sulla strada provinciale per Cuneo, che negli anni vide protagonisti i cantanti più noti dell’epoca.  E nel  1985, in un  capannone vicino, Tomatis realizzò  il «Galaxy Pagoda», allora la discoteca più grande d’Europa, che poteva ospitare oltre 3000 persone.

Bambino di 10 anni muore per Covid Non era vaccinato per “precauzioni di salute”

Oggi un bambino di dieci anni è morto  per Covid nella Terapia intensiva del Regina Margherita di Torino.

Il ragazzino, affermano fonti sanitarie non era vaccinato per “precauzioni di salute in una famiglia di vaccinati”. Secondo le prime informazioni da piccolo era stato soggetto ad epilessia.

Ieri era stato trasferito a Torino  dall’ospedale di Mondovì (Cuneo) in gravi condizioni.

E’ giunto in ospedale con  ipotermia, rabdomiolisi, dolori muscolari agli arti inferiori e sospetta miocardite a causa del virus, ed  è iniziato immediatamente il trattamento specifico contro il Covid, fino alla dialisi. I tentativi di  salvare il bambino si sono rivelati inutili. si tratta del primo minore a morire per Covid in Piemonte.

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dell’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi :

“È una notizia che non avremmo mai voluto apprendere, una tragedia per la famiglia a cui ci stringiamo forte, ma anche per la nostra regione che sta mettendo in campo ogni forza per proteggere da questo maledetto virus ogni cittadino, a cominciare dai più piccoli. Sappiamo dall’ospedale Regina Margherita che i genitori sono entrambi vaccinati, ma che non avevano ancora potuto richiedere la vaccinazione del bambino per ragioni legate al suo stato di salute. Una circostanza drammatica e profondamente dolorosa, che speriamo con tutto il cuore possa far riflettere chi invece non ha impedimenti per vaccinare subito i propri figli. Pur nelle preoccupazioni comprensibili di ogni genitore, è fondamentale capire l’importanza di vaccinare i nostri bambini”.