CRONACA- Pagina 1182

Incidente stradale, coinvolto bus: si cercano testimoni

Verso le ore 14.00 di ieri, 11 gennaio, un bus della linea 65, che percorreva via Medici in direzione di Corso Monte Grappa, giunto all’incrocio con via Borgomanero, poco oltre Piazza Chironi, è stato urtato da un veicolo Citroen C 3 che proveniva dalla via Borgomanero.

 

L’auto non ha rispettato il segnale d’obbligo di “dare precedenza” e, nonostante la frenata, l’autista del bus non è riuscito a evitare la collisione.  Quattro passeggeri a bordo del mezzo pubblico hanno riportato lesioni e sono state trasportate in ambulanza in parte al Pronto Soccorso dell’ospedale Maria Vittoria e in parte al Martini.

 

Dopo l’impatto, la vettura ha inserito la retromarcia e, con una manovra repentina, si è subito allontanata dal luogo dell’incidente, senza sincerarsi dei danni cagionati e senza fornire i propri dati.

 

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Infortunistica del Reparto Radiomobile della Polizia Municipale che sono alla ricerca di testimoni in grado di fornire informazioni utili all’individuazione del responsabile del sinistro.

 

Chiunque fosse in grado di fornire elementi utili può contattare l’ufficio Sinistri Radiomobile telefonando al numero telefonico 011.011.26510.

Prime dosi e tamponi: le novità della campagna vaccinale del Piemonte

Nel corso dell’ultima riunione dell’Unità di crisi della Regione sono state decise, alla luce delle recenti norme emanate dal Governo, alcune importanti modifiche alla campagna vaccinale del Piemonte, in vigore dall’11 gennaio.

Prime dosi over50 con obbligo vaccinale

Gli over50 che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale, e per i quali il Governo ha previsto dall’8 gennaio l’obbligatorietà del vaccino anti-Covid, possono preaderire sul portale www.ilPiemontetivaccina.it

Nell’arco di 48 ore riceveranno l’sms con la data di convocazione per essere vaccinati entro il 31 gennaio, in tempo utile sia per non incorrere nelle sanzioni che partiranno dal 1° febbraio, sia per la validazione del Super Green pass sul luogo di lavoro previsto per gli over50 dal 15 febbraio.

Prime dosi over80

Le persone con più di 80 anni (ovvero nate prima del 1° gennaio 1943) che devono ancora ricevere la prima dose possono recarsi ad accesso diretto in tutti i centri vaccinali del Piemonte.

E’ sempre possibile prenotare un appuntamento anche nelle farmacie che hanno aderito alla campagna di vaccinazione (elenco) o dal proprio medico di famiglia se vaccinatore.

Prime dosi under50

I cittadini tra 18 e i 49 anni e i genitori/tutori/affidatari dei minori tra i 5 e i 17 anni possono manifestare l’adesione alla campagna vaccinale effettuando la preadesione per la prima dose su www.ilPiemontetivaccina.it

I maggiorenni possono prenotare un appuntamento anche nelle farmacie che hanno aderito alla campagna di vaccinazione (elenco) o dal proprio medico di famiglia se vaccinatore.

Accesso diretto per le professioni con obbligo vaccinale

Chi rientra nelle professioni con obbligo vaccinale (personale del comparto sanitario e socio-assistenziale, personale scolastico e universitario, forze dell’ordine, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico) può effettuare l’accesso diretto in alcuni degli hub delle Asl piemontesi per la prima, seconda e terza dose. Elenco

Accesso diretto per chi ha il Green pass in scadenza entro 72 ore

Prosegue l’accesso diretto per coloro che hanno il Green pass in scadenza nelle 72 ore successive in tutti i centri vaccinali delle Asl.

Tampone antigenico gratuito per uscire da isolamento e quarantena

Per potenziare il sistema di esecuzione dei tamponi che liberano i soggetti guariti dal Covid e i loro contatti stretti, la Regione, con una delibera che sarà approvata in Giunta, da lunedì 17 gennaio renderà gratuiti tutti i tamponi necessari per l’uscita da isolamento e quarantena, inclusi quelli antigenici rapidi effettuati nelle farmacie e nelle strutture private del Piemonte.

Terza dose/booster

Per quando riguarda la terza dose prosegue la convocazione diretta, dando priorità sugli appuntamenti ai più anziani e ai soggetti fragili.

Maturati i 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale con monodose o doppia dose al cittadino viene inviato un sms con la proposta di data per ricevere la dose di richiamo entro la finestra temporale di validità del proprio Green pass. Un’eventuale modifica della data proposta è possibile tramite www.ilPiemontetivaccina.it Si può cambiare la data o prenotare autonomamente anche nelle farmacie aderenti o dal proprio medico di famiglia se vaccinatore.

Dato che dal 1° febbraio le nuove disposizioni nazionali porteranno la validità del Green pass da 9 a 6 mesi dopo il completamento del ciclo vaccinale (con monodose o doppia dose), tutti i cittadini piemontesi riceveranno un appuntamento con data, ora e luogo per ricevere la terza dose entro i tempi di validità del proprio Green pass.

A coloro che hanno già ricevuto una convocazione per una data non in tempo utile rispetto alla nuova durata del Green pass verrà inviato un nuovo sms che anticiperà l’appuntamento entro i termini necessari a garantirne la validità.

Carceri, l’emergenza dei diritti perduti

Rita Bernardini (Presidente di Nessuno Tocchi Caino) ha ripreso lo sciopero della fame a partire dal 10 gennaio scorso per aiutare Governo e Parlamento a far presto per ridurre la “congestione” di corpi nelle carceri italiane.

 

Nel corso del mese di dicembre la stessa esponente radicale aveva digiunato per ben 25 giorni prima di sospendere su invito dell’On. Giachetti. Lo stesso On. Giachetti ha da tempo presentato in Parlamento una proposta sulla liberazione anticipata speciale che potrebbe essere una via per ridurre il sovraffollamento.

Alla grave situazione in cui versano tantissimi penitenziari italiani per carenze strutturali e di tipo sanitario si è aggiunta l’emergenza Covid che ha contribuito ancor più a peggiorare le condizioni già pessime di detenzione.
Al 10 di gennaio 2022, secondo i dati del Ministero della Giustizia, i detenuti positivi sono 1.532 (di cui 11 ricoverati in ospedale) mentre tra il personale di Polizia Penitenziaria sono 1.426 (di cui 18 in degenza presso caserme e 4 ricoverati). Il numero complessivo di detenuti nelle carceri alla stessa data risulta essere 53.561, mentre il totale relativo al corpo di polizia penitenziaria è di 36.939 unità.
I numeri dei contagi aumentano molto velocemente giorno dopo giorno.

Marco Pannella sosteneva, a ragione, che “laddove c’è strage di diritto c’è strage di persone”. Credo che si possa definire la coraggiosa iniziativa di Rita Bernardini come iniziativa di amore nei confronti del diritto e della democrazia e ritengo che oggi sia fondamentale che lo Stato dia un risposta forte e rapida non soltanto a causa del dramma dell’emergenza sanitaria in corso ma per far vivere i principi sanciti nella Costituzione.

Mario Barbaro
Membro della Segreteria del Partito Radicale
Membro del Consiglio Direttivo di Nessuno Tocchi Caino

Furto di notte alla piscina comunale di via Cecchi

 

Un arresto della Squadra Volante

 

Nella notte di domenica, poco dopo le 4.30, gli agenti della Squadra Volante intervengono per un furto nella piscina comunale di via Cecchi. Sul posto, i poliziotti, insieme a personale di vigilanza della struttura, sorprendono una donna rimasta intrappolata all’interno della struttura, dopo essersi introdotta  forzando una finestra con la complicità di due uomini, successivamente dileguatisi.  I poliziotti, ispezionando l’area, rinvengono una cassetta in plastica contenente diversi oggetti trafugati, che vengono restituiti alla proprietà e riscontrano, a parte il danneggiamento della finestra, la rottura della centralina dell’allarme, completamente sradicata dal muro. La donna autrice del furto è una quarantanovenne italiana gravata da numerosi precedenti di  polizia; è stata arrestata per furto pluriaggravato in concorso con persone rimaste ignote.

Addio ad Andrea, lo studente morto a 20 anni

DAL PIEMONTE

Vasto cordoglio a Cuneo per la morte di Andrea Oggiano, mancato a soli 20 anni 

I funerali giovedì 13 gennaio alle 14.30 nella cattedrale. Lo studente viveva in  città con la famiglia. La salma verrà in seguito accompagnata al Tempio crematorio di Magliano Alpi. Il ragazzo lascia la mamma Stella, infermiera all’ospedale  di Cuneo, il papà Rino, il fratello Luca e Angelica, il nonno Teresio. I suoi cari lo salutano così:

“Si è spento il sole e si è accesa una stella. Ti vogliamo bene”. 

Moncenisio: l’inverno porta le nuove isole ecologiche in Comune

Nel comune di Moncenisio, nonostante il pieno inverno e la neve, si sono ultimati i lavori per la posa delle nuove isole ecologiche. Si presentano in legno a tema con l’architettura montana e l’ambiente. I lavori su appalto dell’Acsel, l’azienda consortile di rifiuteria urbana, sono stati eseguiti dall’Impresa “Il bosco”. Le isole di  presentano molto ampie e funzionali con i cassoni della raccolta differenziata tra i verdi, gialli, bianchi e quelli blu. Un insieme armonico che rappresenta un passo avanti verso il giusto equilibrio armonico tra esigenze dei cittadini e territorio. Ora l’ordine e la pulizia delle isole è garantita da uno spazio dedicato e allo stesso tempo non invasivo. Il sindaco Mauro Carena e l’amministrazione comunale sono convinti che una buona e ordinata raccolta differenziata sia innanzitutto segno di educazione ambientale. “Avere tutti i cassoni presenti in paese riuniti sotto caratteristiche tettoie in legno risulti altresí importante per l’arredo urbano e la piacevolezza di un villaggio alpino con vocazione turistica. Siamo sicuri che a tutti sta a cuore il progetto della raccolta differenziata e grazie all’aiuto di tutti gli utenti riusciremo a raggiungere le percentuali consone ad un paese civile. Considerato che il nostro è un paese turistico è stato progettato un sistema di raccolta di conferimento dei rifiuti presso le isole al fine di permettere a tutti di poter differenziare l’immondizia in qualsiasi momento”.” spiega l’avvocato Mauro Carena.

Prenotazioni ferme al 10 per cento negli hotel: “Peggio della zona rossa di un anno fa”

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La crescita dei contagi incide in modo disastroso sul turismo in questo mese di gennaio

Le stime di Federalberghi Torino indicano che il tasso di occupazione delle camere per gennaio e febbraio si fermerebbe sul 10%.

Una situazione che gli addetti ai lavori paragonano ai primi mesi dell’anno scorso, forse addirittura peggio, quando Torino e  il Piemonte erano in zona rossa  con il divieto di spostamento tra regioni.

Federalberghi sottolinea l’urgenza di aiuti per un settore che vale il 13 per cento del Pil italiano.

Il bollettino Covid di mercoledì 12 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 17.147 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 14.731 dopo test antigenico), pari al 17,3% di 99.388 tamponi eseguiti, di cui 83.303 antigenici. Degli 17.147nuovi casi gli asintomatici sono 12.361 (72,1%).

I casi sono così ripartiti: 14.076 screening, 2.382 contatti di caso, 689 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 645.379, così suddivisi su base provinciale: 53.645 Alessandria, 30.503 Asti, 22.675 Biella, 90.728 Cuneo, 50.115 Novara, 332.002 Torino, 22.503 Vercelli, 24.194 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.053 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.961 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 147 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.934 (+23 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 154.733

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.622.806 (99.388 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.207

Sono 16, nessuno di oggi, idecessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.207 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.614 Alessandria, 737Asti, 456 Biella, 1.499 Cuneo, 976 Novara, 5.851 Torino, 564 Vercelli, 388 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 65 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

476.358 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 476.358 (+11.002 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 40.117 Alessandria, 23.517 Asti, 16.025 Biella, 67.703 Cuneo, 39.561 Novara, 248.630 Torino, 16.657 Vercelli, 17.789 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.811 extraregione e 4.548 in fase di definizione.

Controlli covid nelle aree della Movida

Torino  Tre esercizi commerciali sottoposti a chiusura provvisoria

 

Sabato sera, la Polizia di Stato insieme a personale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale ha effettuato una serie di controlli, finalizzati all’osservanza delle prescrizioni anticovid, a locali ubicati nelle aree interessate dal fenomeno della “movida”. In particolare l’attenzione si è concentrata nelle aree dei quartieri San Salvario e Vanchiglia.

Nel corso dell’attività, per tre esercizi ubicati a San Salvario è stata disposta la chiusura provvisoria per 5 giorni: un supermarket di via Nizza, un bar di via Principe Tommaso e un pub bar di via Berthollet. A tutti gli esercizi sono state elevate le sanzioni previste.

Durante il controllo del supermercato di via Nizza, sono emerse diverse violazioni delle norme anticovid tra le quali il mancato utilizzo della mascherina di due dipendenti. Nel dehors del bar di via Principe Tommaso, invece, è stato notato un assembramento con la presenza di una settantina di persone, senza che vi fosse distanziamento tra i tavoli. Altre 30 persone, prive di mascherina, stazionavano in prossimità dell’accesso all’area interna. Un dipendente prestava la sua opera con la mascherina indossata sotto il mento. Un altro assembramento è stato visto nei pressi dell’esercizio di via Berthollet, circa 150 persone. Sia all’esterno sia all’interno del locale c’erano persone prive di mascherina.

In zona Vanchiglia, invece, sono stati controllati diversi esercizi due dei quali sono stati sanzionati per la violazione delle norme anticovid. In uno degli esercizi erano presenti due clienti privi di green pass, entrambi sanzionati così come il titolare del locale per l’omessa verifica.    

Peste suina in Piemonte, sorveglianza rafforzata: rischio contagio negli allevamenti

Dopo il caso accertato di peste suina africana nel territorio comunale di Ovada (Al), l’istituto zooprofilattico regionale ha segnalato un altro caso sospetto dal punto di vista anatomopatologico, proveniente da un sito a 30 chilometri di distanza dal precedente, sempre sul confine con la Liguria. Per questo la Regione ha chiesto ai Comuni della zona vigilanza e sospensione della caccia.  È quanto ha dichiarato l’assessore alla sanità Luigi Icardi, nel rispondere al question time di Carlo Riva Vercellotti (FdI) che ha interrogato la Giunta regionale per sapere come intenda contenere la malattia e assicurare il sostegno alle aziende.

“Si tratta di una malattia che non si trasmette all’uomo e che dunque non espone ad alcun rischio la popolazione. In attesa dell’ordinanza ministeriale, che dovrebbe stabilire in dettaglio l’elenco dei Comuni compresi nella zona infetta e le misure straordinarie da attuare per limitarne la diffusione, tramite l’Asl di Alessandria – ha puntualizzato Icardi –  ci siamo subito attivati chiedendo ai sindaci dei Comuni interessati di vietare sul loro territorio l’esercizio venatorio a tutte le specie, ribadendo la necessità di rafforzare al massimo la sorveglianza nei confronti dei cinghiali e dei suini da allevamento. Abbiamo predisposto un piano di controllo territoriale per la ricerca attiva di animali morti con la collaborazione di Carabinieri forestali e Protezione Civile. Nel corso del fine settimana l’Asl ha individuato un primo deposito per le carcasse dei capi rinvenuti nel comune di Novi Ligure dove, proprio ieri, lunedì 10 gennaio, è stato collocato un container refrigerato per lo stoccaggio provvisorio in attesa di smaltimento.  Giovedì 13 gennaio incontreremo le associazioni di rappresentanza per concordare insieme le attività da mettere in campo per scongiurare conseguenze sul settore e sull’economia”

“Il rischio di contagio agli allevamenti suini piemontesi è ormai un fatto reale e preoccupante per il danno che la peste suina può causare, oltre a quello di natura sanitaria, a quello di natura economica per gli allevamenti suini sul nostro territorio – ha dichiarato il consigliere Riva Vercellotti – Credo sia dunque opportuno che nelle unità di crisi che verrà costituita via sia un rappresentante veterinario proveniente dalle singole Aziende sanitarie regionali per avere una costante informazione sulla situazione  e che venga potenziata la rete dei Presidi Multizonali per velocizzare il trasporto di spoglie di animali e di campioni per i laboratori”.

Durante i question time è stata data risposta anche alle seguenti interrogazioni a risposta immediata di Monica Canalis (Pd) sul perche la giunta regionale non accetta l’aiuto del terzo settore per effettuare le vaccinazioni a domicilio?; di Domenico Rossi (Pd) quali esiti del lavoro della Commissione Regionale per il recupero ed il contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie?; di Mauro Salizzoni (Pd) Iniziative della Giunta per raggiungere in breve tempo la maggior parte della popolazione con la somministrazione della terza dose del vaccino; di Sarah Disabato (M5S) su Vendita dell’Ospedale Civico città di Settimo Torinese; di Sean Sacco (M5S) Quali azioni di verifica per l’omogenea e corretta applicazione della tariffazione puntuale  Bando 2020/2021 per la concessione di contributi a favore dei Consorzi per la gestione dei rifiuti urbani; di Marco Grimaldi (Luv) V bando legge 338/2000 e interventi sulla residenzialità universitaria; di Silvio Magliano (Moderati) La Regione ha intenzione di riaprire i poliambulatori di via Gorizia e via del Ridotto a Torino, chiusi causa Covid, al fine di garantire adeguata assistenza sanitaria anche per la cura delle altre malattie, altrettanto gravi e urgenti?