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Sanità, 7 denunciati per frode nelle pubbliche forniture

Guardia di Finanza Torino: per le prestazioni da eseguire nella gestione dell’emergenza sanitaria. Coinvolti dirigenti delle Tsa torinesi Chiabrera-D’Azeglio e San Matteo del gruppo Gheron

La Guardia di Finanza di Torino ha denunciato una frode nelle pubbliche forniture perpetrata durante l’emergenza sanitaria nella prima ondata pandemica, per la quale sono stati denunciati i componenti dell’intero quadro dirigenziale della società che gestisce residenze sanitarie assistenziali (RSA) in tutto il Nord Italia, soprattutto nell’hinterland di Torino e Milano, e i direttori delle due RSA operanti nel capoluogo piemontese.

La notifica della chiusura delle indagini avviene a distanza di pochi giorni dall’archiviazione delle ipotesi di reato di epidemia e omicidio colposo, per le quali risultavano iscritti nel registro degli indagati i medesimi dirigenti in relazione alla gestione delle due RSA di Torino ove si sono verificati oltre cento decessi in tale periodo.

 

L’assenza di qualsiasi tracciamento dei pazienti affetti da Covid-19 ha, di fatto, reso impossibile la dimostrazione, da parte dei periti incaricati dalla Procura della Repubblica di Torino, del nesso causale tra la diffusione dei contagi e le morti degli ospiti delle RSA che, in ipotesi, avevano contratto il Covid-19 in relazione ai trasferimenti avvenuti nelle strutture.

 

Le investigazioni, svolte dal 2° Nucleo Operativo Metropolitano Torino della Guardia di Finanza, coordinate dai Procuratori Aggiunti, Dott.ssa Enrica Gabetta e Dott. Vincenzo Pacileo e dirette dai Pubblici Ministeri Giovanni Caspani e Rossella Salvati, durate un anno, hanno preso il via a seguito degli esposti presentati dai parenti degli anziani ospitati nelle RSA e deceduti nel corso della prima fase della pandemia.

 

I documenti e le dichiarazioni acquisiti nel corso delle indagini avrebbero fatto emergere elementi idonei a ritenere che la società abbia manifestato la disponibilità all’inserimento di pazienti Covid-19 provenienti dagli ospedali pur nella consapevolezza di non poter garantire il rispetto delle linee guida diramate dall’Istituto Superiore della Sanità nonché delle direttive impartite e dei protocolli elaborati dalla sanità piemontese, cui le strutture dovevano attenersi in relazione ai cc.dd. “livelli essenziali di assistenza”.

 

In particolare, dall’audizione dei dipendenti delle RSA e dall’esame della documentazione analizzata risulterebbe che le due strutture non avrebbero rispettato le normative per le prestazioni da eseguire per la fascia assistenziale di “Alto livello incrementato” come parametri standard riferito ai pazienti Covid-19 inseriti nelle RSA, quanto alle forniture/modalità di utilizzo dei D.P.I., alla separazione dei percorsi, alla distinzione tra pazienti Covid-19 positivi e non, alla predisposizione di specifici corsi, alla sanificazione dei locali, allo screening dei pazienti all’ingresso e del personale nonché dei degenti con sintomi compatibili alla malattia e ai tempi di assistenza da destinare ai pazienti.

 

Ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, la mancata erogazione di dette prestazioni, oltre a integrare il reato di frode nelle pubbliche forniture, avrebbe consentito illeciti risparmi a vantaggio delle RSA.

 

Le investigazioni in rassegna rappresentano testimonianza tangibile del diuturno impegno profuso dalla Guardia di Finanza a tutela dei cittadini durante l’emergenza epidemiologica, ancora in atto, e nella lotta agli illeciti che danneggiano il bilancio dello Stato e della sanità pubblica.

Anagrafe: dal 5 febbraio aperture straordinarie il sabato mattina

Al via le prenotazioni dei nuovi slot per il rinnovo delle carte d’identità

 

Dal prossimo sabato i cittadini torinesi potranno contare su servizi anagrafici potenziati, grazie all’apertura straordinaria di alcuni sportelli il sabato mattina, per assicurare tempi di gestione delle pratiche e di erogazione dei servizi più rapidi ed efficienti.

Sabato 5 febbraio, con orario 8.30-13.30, si inizierà con l’apertura della sede Centrale di via della Consolata 23 e degli sportelli di tre sedi anagrafiche decentrate: corso Corsica 55 (circoscrizione 8), cascina Giajone in via Guido Reni 102 (circoscrizione 2), via Stradella 192 (circoscrizione 5).

Per il primo sabato saranno in tutto 300 i nuovi slot disponibili per il rinnovo della Carta d’Identità Elettronica, prenotabili sul portale predisposto dal Ministero dell’Interno – www.prenotazionicie.interno.gov.it – a partire dalle ore 20 di questa sera, mercoledì 2 febbraio, ripartiti tra le sedi dell’Anagrafe Centrale e le tre sedi decentrate.

 

Con queste prime aperture prende avvio l’attività della task force operativa predisposta dalla Città di Torino con l’obiettivo di smaltire progressivamente l’arretrato delle carte d’identità, ma anche per garantire tempi più rapidi per le pratiche relative a immigrazioni, cambi di indirizzo, atti di morte e di nascita. Saranno in tutto 160 i dipendenti, sia interni che esterni all’Area Servizi Civici, che a rotazione opereranno a regime su 34 sportelli cittadini aperti in via straordinaria tutti i sabati mattina fino al 19 luglio.

Il calendario di aperture straordinarie verrà comunicato settimanalmente nella giornata del martedì sul sito dell’anagrafe (link www.comune.torino.it/anagrafe/), insieme alla contestuale apertura delle prenotazioni per gli appuntamenti della Carta d’Identità Elettronica nei nuovi slot disponibili.

“Con questo primo passo concreto diamo avvio al nostro piano di azioni per restituire ai cittadini torinesi un servizio adeguato alle loro esigenze – dichiara l’assessore con delega ai Servizi Civici, Francesco Tresso – risolvendo le tante criticità che si sono accumulate negli anni e riportando progressivamente alla normalità tempi di attesa oggi non accettabili.
Il nostro obiettivo è di dimezzare in sei mesi le carte di identità in arretrato, e di tornare nella seconda parte dell’anno ad una buona gestione ordinaria delle anagrafi”.
Conclude l’assessore Tresso: “L’attivazione della task force è infatti solo la prima delle iniziative che saranno messe in campo dalla Città per affrontare il nodo problematico delle anagrafi”.

Caselle, ripartono i charter della neve: oltre 50 mila sciatori nelle prime 9 settimane

Il settore in ripresa grazie a nuovi collegamenti e all’allentamento delle restrizioni ai viaggi

Entra nel vivo la stagione invernale 2021/2022 dell’Aeroporto di Torino, grazie al ritorno dei voli dedicati agli sciatori dal Nord ed Est Europa.

Nelle prime nove settimane di operatività dei voli dedicati al target neve l’Aeroporto di Torino ha già movimentato circa 56mila sciatori stranieri.

Il settore si riavvia all’insegna di nuove ski-route e nuove compagnie aeree che si aggiungono a quelle già tradizionalmente operanti sull’Aeroporto di Torino.

Con la stagione invernale 2021/2022 hanno infatti preso il via cinque nuove ski-route servite da Ryanair: Birmingham, Bristol, Edimburgo, Londra Luton e Shannon. Vi si aggiunge il rafforzamento su Dublino, servita anch’essa da Ryanair, che passa da 1 a ben 3 frequenze a settimana. Si noti inoltre che le rotte per Dublino ed Edimburgo verranno operate anche nella stagione estiva 2022.

Si riconfermano, tra le rotte di linea, Varsavia, in Polonia, di Wizz Air; Birmingham, Edimburgo e Manchester nel Regno Unito, servite da Jet2.com; Bristol, Londra Gatwick, Londra Luton e Manchester operate da easyJet.

Sul fronte charter, le mete collegate sono Birmingham, Bristol, Glasgow, Londra Gatwick, Manchester e Newcastle, in Gran Bretagna; Gotheborg, Malmo e Stoccolma, in Svezia; Copenhagen, in Danimarca; Dublino, in Irlanda; Helsinki, in Finlandia; Varsavia, in Polonia.

Si confermano dunque in tenuta i mercati principali di riferimento del segmento neve di Torino Airport, ovvero Gran Bretagna (dalla quale proviene il 74% degli sciatori), Irlanda (14%); Scandinavia (10%, tra Danimarca, Finlandia e Svezia) e Polonia (2%), grazie anche al fatto che alcuni Paesi hanno allentato le restrizioni, consentendo dunque una più rapida ripresa del traffico legato al turismo dello sci.

Venendo alle destinazioni montane per chi sceglie un viaggio organizzato, si diversificano a seconda dei Paesi di provenienza: se i Britannici prediligono Sauze d’Oulx, Cervinia e Sestrières, seguite da Bardonecchia, Clavière, La Thuile e Pila, gli Scandinavi optano per Cervinia, Sauze d’Oulx, Champoluc e Courmayeur. Inoltre, una quota interessante di passeggeri si dirige oltralpe verso le più vicine destinazioni sciistiche francesi.

Dopo due stagioni di temporanea sospensione dovuta al dilagare della pandemia da Covid-19, il traffico della neve a Torino Airport riparte con cifre incoraggianti.

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha dichiarato: “Siamo molto felici che le Alpi del Nord Ovest confermino tutto il loro appeal turistico e auspichiamo che si definiscano con rapidità regole chiare e comuni, che permettano di viaggiare facilmente tra un paese e l’altro, così come esortato ieri anche da ACI Europe, l’associazione europea degli aeroporti di cui Torino Airport è membro, e IATA, l’associazione internazionale del trasporto aereo”.

Il corso per volontari soccorritori alla Croce Verde di Vinovo

La Pubblica Assistenza Anpas Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi il 17 febbraio, alle ore 20.45, in sede da definirsi, presenterà il nuovo corso per diventare volontari soccorritori e operare sulle ambulanze.

Il corso teorico e pratico è interamente gratuito ed è riconosciuto e certificato dalla Regione Piemonte secondo lo standard formativo regionale. Inoltre, all’interno dello stesso percorso formativo è prevista l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno in ambito extraospedaliero. Le lezioni sono aperte a tutti i cittadini maggiorenni interessati ad apprendere le tecniche di primo soccorso e a fare volontariato in Croce Verde.

Le lezioni riguarderanno diversi argomenti tra cui i codici d’intervento, i mezzi di soccorso, il linguaggio radio e le comunicazioni, la gestione dell’emergenza, la rianimazione cardiopolmonare, l’utilizzo del defibrillatore, il trattamento del paziente traumatizzato, il bisogno psicologico della persona soccorsa. Dopo una prima parte teorica e pratica di 54 ore gli aspiranti volontari soccorritori saranno ammessi al tirocinio pratico protetto di 100 ore durante il quale dovranno svolgere, affiancati da personale esperto, trasporti in emergenza su autoambulanza e servizi ordinari.

Per informazioni e iscrizioni contattare la Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi, telefono 0119654400; e-mail: info@croceverdevinovo.it.

 

Inoltre è aperto il bando per il Servizio Civile Universale per i giovani di età compresa fra i 18 e i 29 anni non compiuti. La Croce Verde di Vinovo Candiolo Piobesi ha otto posti disponibili nell’ambito del soccorso in emergenza 118 e del trasporto infermi per i servizi di tipo socio sanitario. La durata del servizio è di 12 mesi. Ai volontari in servizio civile spetta un assegno mensile di 444,30 euro per un impegno settimanale di 25 ore. La presentazione delle domande va fatta sulla piattaforma https://domandaonline.serviziocivile.it e la scadenza è il 10 febbraio 2022.

Per informazioni contattare la Croce Verde di Vinovo Candiolo Piobesi al numero 011 9654400.

La Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi attualmente può contare su 185 volontarie e volontari, grazie ai quali ogni anno svolge circa 12mila servizi. Si tratta di trasporti in emergenza 118 e interospedalieri, servizi ordinari a mezzo ambulanza ad esempio dialisi e terapie anche con mezzi per trasporto disabili e assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 10mila volontari (di cui 3.829 donne), 5.904 soci, 492 dipendenti, di cui 62 amministrativi che, con 430 autoambulanze, 211 automezzi per il trasporto disabili, 237 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 520.967 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 17 milioni di chilometri.

Vaccini, Piemonte in testa sulle terze dosi in Italia

 INSIEME ALLA VALLE D’AOSTA. RAGGIUNTO L’OBIETTIVO DI VACCINARE TUTTE LE PERSONE CON IL GREEN PASS IN SCADENZA AL 1° FEBBRAIO.

Il presidente Cirio: “Ora anticiperemo il più possibile le prossime somministrazioniper arrivare in primavera alla messa in sicurezza della stragrande maggioranza dei nostri cittadini”

Sono 27.282 le persone comunicate all’Unità di Crisi della Regione Piemonte che ieri hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A 2.724 è stata somministrata la prima dose, a 4.237 la seconda, a 20.321 la terza. Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 9.271.583 dosi, di cui 3.203.893 come seconde e 2.507.472 come terze.

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 24 al 30 gennaio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 1.732.9, in netta diminuzione (-24,9%) rispetto ai 2308.2 della scorsa settimana.

Si consolida dunque per la seconda settimana consecutiva il calo dell’incidenza. Il dato è in linea con quanto accade nel resto del Paese ed in Europa.

L’incidenza della fascia di età 19-24 anni scende a 1556.7 con una diminuzione del 37,8 % rispetto alla settimana precedente. Nella fascia 25-44 anni l’incidenza è di 2243 (-27,3%). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 1.617.2 (-27%). Nella fascia 60-69 anni l’incidenza è 934.9 (-27,1%). Tra i 70-79 anni l’incidenza è invece di 688.1 (-21%). Nella fascia over80 l’incidenza è 796.4 (-8,3%).

BILANCIO DELLA CAMPAGNA VACCINALE

“Nel mese di gennaio abbiamo raggiunto il grande obiettivo di vaccinare in tempo chi da oggi rischiava di restare senza Green pass per l’anticipo da 9 a 6 mesi della durata di questo documento. Ora ci proiettiamo sulla prossima sfida: vaccinare il prima possibile le 426.000 persone il cui Green pass andrà in scadenza tra febbraio, marzo e aprile ed arrivare così alla primavera avendo messo in sicurezza la stragrande maggioranza dei piemontesi”: è quanto ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio nel fare il punto sull’andamento della campagna vaccinale insieme all’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi.

“È stato compiuto uno sforzo gigantesco sotto i profili dell’organizzazione e delle persone impegnate – ha puntualizzato il Presidente -. Uno sforzo che ci ha consentito di vaccinare 1,3 milioni di cittadini e dare loro un documento valido per il lavoro e la socialità”.
Il presidente Cirio ha poi ricordato che “da oggi si è deciso con un gesto di grande responsabilità di consentire l’accesso diretto per la prima dose in ogni centro vaccinale a tutte le persone oltre i 12 anni di età che non hanno ancora aderito alla vaccinazione, tra i quali figurano 150 mila over 50” e che “è previsto l’accesso diretto anche per gli studenti universitari fuori sede che devono ricevere la terza dose”, inoltre ha garantito che “coloro che non hanno avuto la possibilità di presentarsi alla convocazione perché in isolamento o quarantena saranno riconvocati al più presto non appena usciti dallo stato contumaciale”.

Per quanto riguarda i bambini tra 5 e 11 anni si continuerà con il sistema della preadesione su www.ilPiemontetivaccina.it e a lavorare con i pediatri come testimonial autorevoli della vaccinazione nei confronti dei genitori che hanno necessità di essere rassicurati.
È stato inoltre annunciato che il 6 febbraio e il 6 marzo saranno organizzati in tutto il Piemonte degli Open day dedicati alla vaccinazione delle donne in gravidanza con la presenza di esperti e ginecologi che saranno a loro disposizione per fornire tutte le informazioni che possano rassicurare chi aspetta un bambino e desidera ricevere il vaccino contro il Covid.

Dai dati della Fondazione Gimbe pubblicati oggi 1° febbraio, il Piemonte si conferma, insieme alla Valle d’Aosta, in testa alle regioni italiane per le terze dosi già somministrate alla popolazione che ha maturato i tempi per ricevere il richiamo booster.

Ad oggi in Piemonte è stato vaccinato il 94% degli oltre 3,6 milioni di aderenti da 5 anni in poi e l’82% dei 4,2 milioni che compongono la platea complessiva ha concluso il ciclo primario (monodose e doppia dose). I non aderenti sono 414.000, tra i quali figurano 120.000 over50 e 125.000 tra 5 e 11 anni, mentre i non vaccinati immunizzati naturalmente perché hanno avuto il Covid negli ultimi 6 mesi e che potrebbero non aderire al momento essendo in possesso del Green pass da guarigione sono 133.000 in tutto, tra i quali 30.000 over50 e 35.000 della fascia 5-11 anni.

L’assessore Icardi ha precisato che “il picco della salita dei contagi è stato raggiunto l’ultima settimana di gennaio ed ora la tendenza è di una discesa importante. I dati ci fanno presupporre che a febbraio la situazione sarà migliore”.

“La discesa dei contagi e la minore occupazione di posti letto per pazienti Covid – ha detto Icardi – consentirà di fare spazio alle prestazioni sanitarie che si sono dovute interrompere nelle ultime settimane. La Regione sta lavorando anche alla stabilizzazione del personale sanitario a tempo determinato e si impegna a coprire tutte le possibilità che verranno stabilite dal Governo. In particolare, abbiamo consentito alle aziende sanitarie piemontesi di ‘anticipare’ le procedure di stabilizzazione del personale sanitario previste dalla legge di bilancio 2022 a decorrere dal 1° luglio 2022, attraverso un rapido scorrimento delle vigenti graduatorie nelle quali sono collocati numerosi infermieri reclutati a tempo determinato nel corso della pandemia.”

Rivoli, controlli e sanzioni per i vandali

Intensificazione dei controlli nei parchi cittadini 

La Polizia locale è impegnata per individuare gli autori dei comportamenti incivili che continuano a essere perpetrati ai danni dei beni comunali, che è bene ricordarlo, sono beni di tutti.
Il Sindaco Andrea Tragaioli sostiene: “E’ importante far fare controlli mirati alla nostra Polizia locale per evitare che la situazione degeneri e finisca a scontri e botte come è successo a Torino e Nichelino”.
Il Comandante Marco Lauria continua: “Dopo diversi danneggiamenti nei parchi cittadini la Polizia locale ha fatto due passaggi serali con particolare attenzione al Parco Turati e al Parco Salvemini luoghi presi di mira dal vandalismo nelle due ultime settimane. Sono stati identificati 42 giovani, dai 15 ai 18 anni per la maggior parte di Rivoli (34 su 42) e per la maggior parte minorenni.
Quattro ragazzi saranno denunciati per i danni causati il 21 gennaio e ad un altro è stato emesso un  verbale perché circolava con ciclomotore all’interno del parco”.
Nelle ore serali i controlli saranno effettuati in abiti civili e con finalità più repressive nei confronti dei comportamenti irregolari dei ragazzini.
Il Vicesindaco Laura Adduce sostiene decisa: “Ora basta, non c’è spazio nella nostra città per chi vandalizza. Abbiamo iniziato l’anno con palme incendiate, arredi urbani vandalizzati.
Grazie alla nostra Polizia locale sono stati individuati i responsabili ed ora i trasgressori verranno giustamente puniti.
Sono stati intensificati i controlli sul territorio, durante il giorno in divisa e nelle uscite serali in borghese.  Non avremo nessuna tolleranza, basta, serve responsabilità e senso civico. Educazione e rispetto per ciò che ci circonda.”
Tutti i genitori dei minorenni saranno contattati e informati dei fatti accaduti.
Nel corso dell’anno verranno eseguiti regolari controlli nei parchi cittadini, in divisa, in borghese.
Saranno monitorati gli esercizi commerciali e i pubblici esercizi aperti in orario serale per contrastare l’eventuale vendita di alcolici a minorenni.

Perde il controllo dell’auto e muore nel canale

DAL PIEMONTE

A Galliate, nel Novarese, nella notte, nei pressi del ponte sul Ticino,  per cause da accertare, un’auto è uscita di strada finendo in un canale.

Nell’incidente è morto  il conducente, un uomo di 29 anni.

Sul posto  i vigili del fuoco  e 118 con mezzi nautici e l’autogru. Sono stati recuperati il corpo senza vita e la vettura. (Foto archivio)

Il Festival di Sanremo accende la Mole e annuncia Eurovision Song Contest

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Stasera, dal palcoscenico del Festival di Sanremo, ospite il Sindaco Stefano Lo Russo, Eurovision Song Contest ha annunciato ufficialmente i 3 conduttori dell’edizione 2022 che si svolgerà a Torino il 10, 12 e 14 maggio.

Gli artisti che presenteranno la rassegna musicale internazionale, una delle più importanti al mondo seguita in 41 paesi con una audience di 200 milioni di spettatori, sono Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika.

Dal Festival, insieme ad Amadeus e in collegamento con Torino, i tre hanno dato il via al countdown, proiettato sulla Mole Antonelliana, che segnerà i 100 giorni dalla partenza dell’evento.

 

Torino è pronta ad accogliere tutto il pubblico dell’Eurovision Song Contest – dichiara il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo -. Siamo felici di far vedere a tutto il mondo la nostra meravigliosa città. Essere al Festival di Sanremo – continua Lo Russo – è poi una grande emozione. Dopo la Liguria sarà Torino e il Piemonte il palcoscenico della musica internazionale. E da stasera conosciamo anche i tre conduttori: artisti straordinari e amati dal pubblico. L’Eurovision Song Contest oltre a essere una grande vetrina riporta anche al centro il messaggio di un’Europa unita, coesa e inclusiva. Mancano esattamente cento giorni alla partenza, questa notte dalla cupola della Mole Antonelliana parte il conto alla rovescia del più grande evento musicale europeo”.

 

Teatro Regio, aperto confronto su nuovo sovrintendente

E’ ancora aperto il confronto tra i soci del Teatro Regio di Torino per la scelta del nuovo sovrintendente che sarà nominato dal consiglio di indirizzo nella riunione convocata dal sindaco Stefano Lo Russo per il 16 febbraio. La Regione Piemonte  dovrebbe scegliere il suo rappresentante entro il 10 febbraio, quindi in tempo per la riunione.

 Tra i candidati per la carica di sovrintendente c’è l’attuale direttore generale del Teatro Guido Mulè, ipotesi che avrebbe tra i suoi sostenitori l’assessore comunale alla Cultura Rosanna Purchia, fino allo scorso autunno commissario straordinario dell’ente, mentre la Regione preferirebbe una figura con un profilo ‘più forte’ dal punto di vista culturale. Circola il nome dell’attuale direttore dello Stabile Filippo Fonsatti, mentre non sembra molto gettonata l’ipotesi Sebastian Schwarz, già sovrintendente e oggi direttore culturale del Regio.

La Fondazione Crt auspica che “si individui una personalità con elevate competenze sia gestionali sia culturali e artistiche” spiega il consigliere Giampiero Leo (nella foto) d’intesa con il presidente Giovanni Quaglia. Leo precisa che si atterrà alle indicazioni della Fondazione “avendo apprezzato l’attenzione speciale dedicata al Regio dal presidente Giovanni Quaglia e dal segretario generale Massimo Lapucci”. “La Fondazione Crt, come ha più volte detto Quaglia – spiega Leo – si attribuisce un ruolo di aiuto regista perché il ruolo prioritario spetta agli enti politici, Comune e Regione. Il nostro pensiero è che debbano raggiungere una posizione di concordia e convergenza”.

Il conformismo ci sta travolgendo

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Le polemiche, prendendo a pretesto un manifesto forse non proprio  felice, ma che certo non è una “vergogna”, come dice l’ANPI, sul Giorno del ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo Giuliano- Dalmata, si ripetono per il secondo anno di fila dopo l’uscita lo scorso anno di un fazioso libello giustificazionista del dramma del confine orientale dal 1943 al 1945.

C’è stato chi ha detto che quel manifesto della Regione Piemonte e del Circolo dei lettori (che ha fatto una scelta coraggiosa) evocava il clima del 1948 e addirittura della propaganda nazista. Il manifesto in maniera molto dura evoca ciò che accadde in Istria e in Dalmazia con l’uccisione di 15mila italiani e la cacciata di oltre 300mila nostri  compatrioti dalle loro terre. Fu una pulizia etnica, lo ha detto anche il Presidente della Repubblica Mattarella  E’ strano questo arretramento di giudizio da parte di persone note per la loro onestà intellettuale che ora negano che fu pulizia etnica. Si può discutere se il manifesto sia esteticamente bello o brutto, ma certo rispecchia efficacemente, direi brutalmente  il dramma  reale dell’epoca e per questo da’ fastidio a tutti i negazionisti e i giustificazionisti delle foibe. E’ una vicenda atroce  come quella della cacciata degli Italiani. non credo sia materia di discussione per gli esteti, ma semmai per gli storici. Vedremo cosa accadrà il 10 febbraio. Fin d’ora mi schiero senza incertezze con l’ANVGD con cui collaboro da tanti anni. Ma l’ondata di conformismo non si ferma al 10 febbraio e  travolge anche il festival di Sanremo dove Ornella Muti pubblicizza la legalizzazione della canapa indiana e Roberto Saviano ricorderà davvero da par suo  i giudici Falcone e Borsellino “a titolo gratuito“. Il festival dovrebbe essere motivo di svago e non di propaganda politica.  Almeno così era in passato. E non può essere tribuna privilegiata  per i demagoghi. Anche la Polizia è oggetto di una campagna di stampa delegittimante per aver usato il manganello per contenere una protesta di studenti e di centri sociali che pretendeva di fare un corteo non autorizzato dalle disposizioni sanitarie. E una parte di studenti parla di repressione ( parola già usata nel 1968 e nel 1977), forse non sapendo neppure cosa significhi e i soliti giornalisti soffiano sul fuoco, elogiando l’occupazione del liceo Gioberti di Torino. Finalmente la ministra dell’ interno si è svegliata dal torpore dopo troppo lassismo che ha fatto moltiplicare il contagio e adesso fioccano contro di lei le interrogazioni e le interpellanze parlamentari  da parte di gente faziosa ed irresponsabile. Voglio dirlo chiaramente: io sto senza esitazioni dalla parte del Prefetto e del Questore di Torino.