CRONACA- Pagina 1178

I dati della Regione Piemonte: per i non vaccinati rischio 10 volte più alto di terapia intensiva

 E 5 VOLTE MAGGIORE DI MORTALITÀ

Nell’ultima settimana dal 7 al 13 gennaio, che dalle stime degli epidemiologi della Regione Piemonte potrebbe rappresentare quella di massima circolazione del virus per questa quarta ondata, i casi positivi sono stati l’1,9% tra i vaccinati con il ciclo primario completo (circa 3,4 milioni di persone con la doppia dose o il monodose nel caso di chi ha ricevuto Johnson&Johnson), percentuale che raddoppia e sale al 4,3% tra coloro che non si sono ancora vaccinati o che solo di recente hanno fatto la prima dose (circa 810 mila persone sull’intera popolazione piemontese con più di 5 anni d’età attualmente vaccinabile).I ricoveri in terapia intensiva sono stati 1 su 10 mila tra i non vaccinati e 1 su 100 mila tra i vaccinati. La mortalità è di 5 su 100 mila per i non vaccinati e 1 su 100 mila per i vaccinati. Significa che i non vaccinati hanno un rischio 10 volte più grande di finire in terapia intensiva e 5 volte maggiore di morire a causa del Covid.

“Gang” al femminile aggredisce e picchia ragazzina nelle vie dello shopping

Dopo il caso della baby gang che rapinava i passanti nel centro di Torino e la tentata maxi zuffa tra bande rivali di adolescenti a Nichelino, un nuovo caso di violenza giovanile, questa volta ad Alessandria 

Una tredicenne è stata aggredita nelle vie del centro di Alessandria da un gruppo di ragazze che l’hanno insultata e malmenata. La malcapitata è stata accompagnata dai genitori all’ospedale Infantile dove è stata medicata.  La giovane passeggiava  con alcuni amici quando è stata letteralmente assalita dalla “gang” di ragazze che hanno iniziato a insultarla per la sua alta statura: “Giraffa”, “cavallo”. Lei si è solo permessa di rispondere “ma come ti permetti?”. I genitori hanno annunciato denuncia. L’aggressione potrebbe essere stata non casuale ma pianificata.

Il bollettino Covid di lunedì 17 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 9.564 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 8.692 dopo test antigenico), pari al 12,8% di 74.657 tamponi eseguiti, di cui 67.23antigenici. Dei 9.564 nuovi casi gli asintomatici sono 8.108 (84,8%).

I casi sono così ripartiti: 8.183 screening, 1.088 contatti di caso, 293 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 707.500, così suddivisi su base provinciale: 59.073 Alessandria, 33.290 Asti, 25.658 Biella, 99.766 Cuneo, 55.263 Novara, 368.167 Torino, 24.998 Vercelli, 26.728 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.472 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 11.085 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 14(+2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.062 (+46 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 165.296

I tamponi diagnostici finora processati sono 13.067.753 (+74.657 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.313

Sono 223 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.313deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.622 Alessandria, 746 Asti, 461 Biella, 1.512 Cuneo, 988 Novara, 5.900 Torino, 570 Vercelli, 398 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

527.684 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 527.684 (+9.334 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 45.760 Alessandria, 26.246 Asti, 18.308 Biella, 75.343 Cuneo, 44.126 Novara, 273.632 Torino, 18.508 Vercelli, 20.526 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.966 extraregione e 3.269 in fase di definizione.

Quando la maxi rissa corre in chat per uno sgarbo tra le opposte fazioni di ragazzini

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È forse uno sgarbo capitato tra due esponenti delle due fazioni opposte di adolescenti al luna park di Natale a Nichelino, la motivazione della mega rissa organizzata (e fortunatamente  non riuscita) sabato sera nel centro della prima cintura torinese da circa 70 ragazzini del posto e un centinaio giunti dal quartiere Barriera di Milano

Lo scontro alimentato dai social e dalle chat è stato sventato dall’intervento dei carabinieri intervenuti in forze dopo l’allarme di alcuni autisti di autobus, che sui loro mezzi avevano a bordo decine di giovanissimi mai visti prima.  La meta era  Nichelino  dove i giovani pronti a menare le mani si sono ritrovati in piazza Aldo Moro. Ma una volta giunti  i militari il gruppo si è sciolto nelle vie vicine. Solo qualche cazzotto e due ragazzini feriti non gravi, questo il bilancio di una serata che sarebbe potuta finire decisamente peggio.

Torna l’hotspot a Cavagnolo

Riapre l’hotspot per i tamponi a Cavagnolo, dopo che ne è stata avvertita
l’esigenza a causa della crescita dell’incremento del numero di contagi da
Covid-19 e dalla necessità di aumentare la capacità di tracciamento per i
soggetti sintomatici, i contatti stretti di positivi e per coloro che devono
effettuare il tampone di controllo per porre fine alla quarantena. La ripresa
dell’attività sarà da lunedì 24 gennaio e sarà aperto dalle 9.30 alle 12.30 dal
lunedì al venerdì o comunque in base alle necessità. Nei giorni scorsi il
sindaco di Cavagnolo, Andrea Gavazza, insieme al primo cittadino di
Crescentino, Vittorio Ferrero, e ad altri otto sindaci della collina
chivassese, da Castagneto Po a Verrua Savoia, avevano chiesto la
riattivazione dell’hotspot per i tamponi gratuiti presso il piazzale del
Palazzetto dello sport a Cavagnolo. La riapertura è stata preceduta venerdì
da un sopralluogo tecnico alla presenza di Asl TO4, di sindaci ed
amministratori del territorio e del consigliere regionale Gianluca Gavazza.

Addio a Piero d’Amore, l’artista elegante

E’ morto a 78 anni l’artista Piero d’Amore, era malato da tempo.

Proverbiali la sua eleganza e la passione per il rito del caffè e degli aperitivi nei più noti locali torinesi.

Capitava spesso, passando sotto i portici di Corso Vittorio, di vederlo seduto a un tavolino del Caffè Platti (dove in passato tenne anche una mostra) sempre sorridente e ironico, circondato da amici.

Negli  anni ’80 fu direttore artistico dell’innovativa  Radio Reporter e collaboro’ con registi del calibro di Sidney Lumet, Monicelli, Salce e Dario Argento.

Da apprezzato artista ha esposto in gallerie di  Milano, Torino e Venezia e una sua opera litografica, “Wimbledon 1940” venne acquisita dal Moma di New York.

(foto Facebook)

E’ morto Adolfo, il papà della pallavolo

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DAL PIEMONTE

Adolfo Bonfantini  insieme con Lorenzo De Felici, è stato il “papà” del volley a Verbania. E’ morto  nella notte all’età di 95 anni. 

Fu cofondatore e presidente di Altiora negli anni 70, nata dal motto «ad altiora semper» (sempre in alto) al posto del vecchio nome «Santa Maria», l’istituto scolastico di Pallanza.

Era molto conosciuto non solo nel VCO e apprezzato dal mondo sportivo. I funerali lunedì 17 gennaio.

Resta in carcere il patrigno di Fatima, ma l’accusa cambia: omicidio colposo

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Azhar Mohssine, il marocchino di 32 anni fermato dalla polizia a Torino per la morte di Fatima, la  bimba di tre anni che giovedì sera è precipitata da un palazzo nel centro di Torino, resta in carcere. Il gip Agostino  ha però riformulato l’accusa nei suoi confronti: non più omicidio volontario con dolo eventuale, come era stato ipotizzato al momento del fermo, ma omicidio colposo.

Il bollettino Covid di domenica 16 gennaio: la situazione a Torino e in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 8.857 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 7.713 dopo test antigenico), pari al 14,8% di 60.00tamponi eseguiti, di cui 50.759 antigenici. Degli 8.857 nuovi casi gli asintomatici sono 7.157 (80,8%).

I casi sono così ripartiti: 7.363 screening, 1.097 contatti di caso, 397 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 697.936, così suddivisi su base provinciale: 58.337 Alessandria, 32.870 Asti, 25.146 Biella, 98.467 Cuneo, 54.555 Novara, 363.274 Torino, 24.711 Vercelli, 26.346 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.427 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 10.803 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 14(rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.016 (+7rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 165.136

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.993.09(+60.00rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.291

Sono 235 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.291 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.621 Alessandria, 745 Asti, 461 Biella, 1.508 Cuneo, 983 Novara, 5.893 Torino, 568 Vercelli, 396 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

518.350 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 518.350 (+6.512 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 44.827 Alessandria, 25.747 Asti, 17.926 Biella, 73.946 Cuneo, 43.324 Novara, 269.219 Torino, 18.199 Vercelli, 20.012 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.939 extraregione e 3.211 in fase di definizione.

Addio a Luca, 19 anni. Una tragica morte

Luca Ferro aveva 19 anni e frequentava la quarta classe dell’Istituto tecnico economico ‘Calamandrei’ di Crescentino. Viveva a Verrua Savoia con la famiglia, i genitori ed un fratello più piccolo. Era un ragazzo gentile, educato, buono, in perfetta sintonia con i suoi compagni di classe, con tutti i problemi e le speranze della sua età. La sa vita si è interrotta sabato sera intorno alle 20 a causa di un terribile incidente stradale avvenuto nella frazione Mogol, in territorio del Comune di Brusasco, sulla strada provinciale 590 che da Cavagnolo porta a Brozolo. Il sinistro è avvenuto in un tratto dove, purtroppo, gli incidenti non sono infrequenti. La sua Opel Corsa si è scontrata frontalmente con la Passat condotta da L.C., un 44enne di Brozolo per cause che sono ancora in via di accertamento da parte dei carabinieri di Cavagnolo, Castiglione Torinese e del Nucleo radiomobile di Chivasso. Sul posto sono intervenuti anche il servizio 118 e i vigili del fuoco di Montanaro, Chivasso e Livorno Ferraris, in quanto nell’urto le due auto avevano avuto un principio (contenuto) di incendio.  Per Luca Ferro, nonostante l’intervento dei soccorritori non c’è stato più nulla da fare mentre il conducente della Passat è stato trasportato all’ospedale di Chivasso ma non è in pericolo di vita. La morte del giovane sta suscitando un’enorme impressione in tutta la Valcerrina, a Crescentino e nel Chivassese, dove era molto conosciuto e benvoluto da tutti. Al momento non sono ancora state fissate le date delle esequie.

Massimo Iaretti