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In servizio nel Torinese 57 nuovi portalettere

A partire dai primi di marzo sono entrati in servizio nei centri di recapito della provincia 

La selezione dei neo-assunti è avvenuta tra il personale che ha già lavorato in passato come portalettere o addetto allo smistamento con uno o più contratti a tempo determinato e per una durata complessiva di almeno 6 mesi.

Attraverso queste assunzioni, prosegue l’impegno di Poste Italiane nel creare nuove opportunità di lavoro nel nostro Paese anche in un biennio segnato dall’emergenza sanitaria ed economica.

Le politiche attive concordate con le Organizzazioni Sindacali fanno fronte al naturale turnover generazionale, ma soprattutto contribuiscono a realizzare in modo efficace le strategie delineate nel piano industriale, in particolare per quanto riguarda l’attuale organizzazione del recapito, pensata non solo per la consegna della posta, ma anche per rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini e per cogliere tutte le opportunità offerte dalla crescita dell’e-commerce grazie anche ad una maggiore flessibilità e ad un’estensione degli orari di consegna.

Poste Italiane in provincia di Torino può contare su una rete di distribuzione articolata in 41 Centri e presidi di distribuzione e un modello di recapito innovativo al servizio dei cittadini che garantisce le consegne su tutto il territorio provinciale.

Oltre alla logistica tradizionale, la distribuzione di Poste può contare sulla rete Punto Poste, l’insieme di attività commerciali che offrono i servizi di ritiro e spedizioni pacchi, che vede coinvolte tabaccherie, bar, cartolerie, negozi ed edicole presso le quali è possibile ritirare i propri acquisti in modo semplice e veloce. Nella provincia di Torino sono 457 gli esercizi aderenti alla Rete Punto Poste e sono 28 i Locker a disposizione dei cittadini per il ritiro in autonomia dei propri pacchi.

Residenti fanno arrestare spacciatore

Un numero consistente di segnalazioni dei cittadini residenti, che lamentavano la presenza di spacciatori nella zona compresa tra via Masserano, via Biella e via Maria ausiliatrice, ha dato il via a una serie di appostamenti in abiti civili da parte degli agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Locale.

Nei giorni scorsi, dopo aver tenuto d’occhio i movimenti di un individuo sospetto, gli uomini della Municipale hanno arrestato per spaccio, un uomo di origine africana non meglio identificato, colto in flagranza di reato.

Gli agenti in borghese, appostati nell’area verde antistante il plesso scolastico “Edmondo De Amicis”, avevano attenzionato l’uomo a causa del suo essere fin troppo guardingo. Stazionando all’angolo tra via Masserano e Via Biella, il sospettato veniva avvicinato da vari soggetti con i quali comunicava solo con sguardi o lievi movimenti del capo. Qualcuno di questi gli mostrava del denaro per poi allontanarsi senza aver realizzato alcuno scambio, probabilmente per non aver raggiunto un accordo sul prezzo.

Gli agenti sono rimasti appostati a debita distanza fino a quando si è avvicinato un uomo di nazionalità italiana che dopo aver mostrato il denaro ha ricevuto un cenno di assenso con il capo. A quel punto il sospettato, dopo essersi guardato attorno, ha tirato fuori dalla bocca un involucro giallo che ha scambiato con le banconote. I due si sono separati, così come anche gli agenti che in parte hanno seguito l’acquirente per recuperare la prova dello scambio e in parte hanno continuato a monitorare il ‘venditore’, per evitare che si allontanasse.

Dopo aver recuperato l’involucro contenente la dose di ‘crack’ e aver ottenuto dall’acquirente la conferma dell’avvenuto scambio di denaro con la sostanza stupefacente, gli agenti hanno arrestato lo spacciatore in flagranza di reato e posto sotto sequestro giudiziario il denaro trovatogli addosso a seguito della perquisizione. Durante l’arresto, l’uomo ha deglutito in maniera veloce e marcata, lasciando ipotizzare  che all’interno della bocca nascondesse altri involucri.

Dopo gli accertamenti di rito presso le camere di sicurezza del Comando della Polizia Municipale, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno.

Il bollettino Covid di venerdì 18 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.575  nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 7,6di   33.784 tamponi eseguiti, di cui 30.261  antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 1.019.054, così suddivisi su base provinciale: 85.937 Alessandria, 46.849 Asti, 39.238 Biella, 134.452 Cuneo, 76.993 Novara, 541.395 Torino, 36.329 Vercelli, 36.932 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 5.054 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.876 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23(+rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 583(+6  rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 46.601

I tamponi diagnostici finora processati sono 16.155.370(33.784 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.147

Sono 6nessuno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.147 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.766 Alessandria, 787 Asti, 500 Biella, 1.597 Cuneo, 1.056 Novara, 6.276 Torino, 606 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

958.701  GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente  958.701(+1902  rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 80.121 Alessandria, 44.379 Asti, 37.443 Biella, 128.061 Cuneo, 73.696 Novara, 513.305 Torino, 34.047 Vercelli, 34.604 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.895 extraregione e 9.150 in fase di definizione.

Al Milite Ignoto il Sigillo della Regione

Il Sigillo della Regione Piemonte 2021 è stato conferito questa mattina al Milite Ignoto. La cerimonia di consegna si è svolta nel Salone delle Guardie Svizzere a Palazzo Reale.

La più alta onorificenza regionale è stata consegnata al presidente del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, gen. Rosario Aiosa, dal presidente dell’Assemblea legislativa, Stefano Allasia, e dal presidente della Regione, Alberto Cirio.

Hanno partecipato alla cerimonia, tra le varie autorità civili e militari, la sottosegretaria di Stato alla Difesa, Stefania Pucciarelli, e il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che hanno portato i loro saluti istituzionali.

Secondo Allasia, “la scelta del Consiglio regionale di conferire al Milite Ignoto il Sigillo della Regione Piemonte, è stata anche ispirata dall’elevato contributo che ha fornito il Piemonte nella prima guerra mondiale. Con questo Sigillo, la nostra regione rende quindi onore alle tante giovani vittime della Grande Guerra, vite perdute che hanno combattuto per valori come la pace, l’unità e la libertà. Credo che sia importante ricordare il passato per essere cittadini migliori per il futuro, ricostruire la nostra storia e quella del nostro Paese.”

“Credo che questo conferimento sia doveroso in tempi normali e ancor più in questo momento – sottolinea Cirio -. Parlare del Milite Ignoto significa dare la giusta memoria a tutte le persone che hanno pagato con la vita il prezzo della guerra, l’amore per la Patria e la difesa della bandiera del nostro Paese. Ma ci fa anche riflettere su come la guerra non sia mai giustificata o giustificabile, come ha detto il presidente Draghi. Per questo accanto a gesti simbolici ed educativi come quello di stamattina servono azioni concrete. Ed è ciò che il Piemonte sta facendo per accogliere e aiutare chi sta fuggendo dalla guerra”.

Al Progetto “Milite Ignoto Cittadino d’Italia”, lanciato in occasione del centenario della traslazione del Milite Ignoto all’Altare della patria (Roma 4 novembre 1921-2021) dal Gruppo Medaglie d’Oro in collaborazione con l’Anci e Assoarma, hanno già aderito più di 4 mila Comuni italiani dei quali circa 600 piemontesi.

“Ormai, il 100% dei capoluoghi di Regione – ha dichiarato Aiosa – e il 90 % dei capoluoghi di Provincia, hanno aderito al progetto. Ringrazio il Consiglio e Giunta regionale per questa prestigiosa onorificenza che potrà promuovere il progetto tra i Comuni che non hanno ancora avuto modo di valutare il conferimento della cittadinanza onoraria. Il milite ignoto costituisce un esempio positivo di sacrificio, di unità e un monito per ricordare l’importanza di preservare la pace”.

Nel corso della manifestazione ha svolto la sua relazione anche lo storico Michele D’Andrea che ha parlato della “vicenda del milite ignoto vista da una prospettiva non scontata, che spiega le ragioni dei tanti caduti sconosciuti della Grande Guerra e ricostruisce, attraverso un suggestivo percorso d’immagini, la nascita del mito del soldato senza nome”.

Al termine la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense si è esibita presso il Giardino ducale dei Musei reali eseguendo un breve repertorio musicale dedicato all’evento.

Ricercato arrestato grazie alle sue foto su Facebook

Torino: irreperibile da diversi mesi, latitante rintracciato dalla Polizia di StatoDecisive le immagini postate sui social

 

I poliziotti del Commissariato Barriera Nizza si sono messi sulle sue tracce la scorsa settimana, quando l’uomo è stato raggiunto da un nuovo provvedimento dell’Autorità Giudiziaria in considerazione della sua recidività nel delinquere.

Non avendo, però, avuto modo di reperirlo agli indirizzi conosciuti, gli investigatori dell’ufficio Misure di Prevenzione, Sicurezza e Cautelari hanno diretto la loro attenzione sui profili social dell’uomo: da alcune foto postate i poliziotti riconoscevano dei particolari riconducenti, nei dettagli geografici, ad un paesino delle valli di Lanzo; effettivamente il ricercato, un cittadino rumeno di 38 anni, da qualche tempo si era spostato da Torino, andando ad abitare fuori città.

Da ulteriore attività investigativa condotta in quella località, i poliziotti apprendevano che realmente il ricercato dimorasse lì e che, nelle ultime settimane, stava prestando attività di manovalanza presso una ditta edile con lavori in corso a Torino.

Lo scorso martedì mattina, i poliziotti ispezionavano accuratamente la zona del cantiere ove il ricercato avrebbe potuto trovarsi, fin quando non lo vedevano transitare, riconoscendolo ed arrestandolo in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa a suo carico.   L’uomo ha a proprio carico precedenti per maltrattamenti, atti persecutori, lesioni, violenza e minaccia a P.U., ricettazione, rapina aggravata e danneggiamento, nonché un precedente ordine per la carcerazione per una pena di 1 anno e mezzo per gli stessi reati, ma presso gli indirizzi in possesso delle forze dell’ordine era sempre risultato irreperibile.

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Orribile morte schiacciato dal pesante trattore

A Bricherasio, nel Pinerolese, un nuovo drammatico incidente sul lavoro.  A morire questa volta un agricoltore di 63 anni che lavorava sul suo trattore. È stato schiacciato dal pesante mezzo agricolo  che si era ribaltato in un punto impervio del terreno. Sono intervenuti i sanitari con l’elicottero del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri, che stanno svolgendo le indagini sull’incidente.

“La spesa è troppo cara”: e prende a schiaffi la cassiera

Al momento di pagare alla cassa di un supermercato in strada Piossasco a Orbassano un cliente si è lamentato che la spesa era troppo costosa e ha preso a schiaffi la cassiera. Alcuni presenti che hanno cercato di difenderla sono stati apostrofati e minacciati dall’uomo. L’aggressore e’ stato individuato dai carabinieri nel parcheggio. Dovrà essere il supermercato a presentare denuncia.

Colpito da infarto, salvato all’ultimo momento dai carabinieri

Era riverso sul volante della propria auto, sul ciglio della strada, a causa di un arresto cardiaco per un malore. Il provvidenziale arrivo di una pattuglia dei carabinieri in strada Fontaneto a Chieri gli ha salvato la vita.

L’uomo è stato sottoposto massaggio cardiaco e defibrillatore, il battito cardiaco e’ ripreso e, all’arrivo del 118 è stato trasportato all’ospedale di Chieri.

Gli altri ci sono, se li sai guardare…e bisogna accorgersene

Una mostra al Polo del ‘900 su salute mentale e alleanze sociali per la cura

 

dal 18 marzo al 14 aprile  (ingresso gratuito)

Inaugura giovedì 17 marzo alle ore 18 la mostra “Gli altri ci sono, se li sai guardare. Alleanze sociali per la cura” presso la Sala Conferenze – Polo del ‘900 (corso Valdocco 4/A). Un progetto dell’associazione culturale Impasse, realizzato grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.

La mostra nella Galleria delle Immagini del Polo del ‘900, aperta al pubblico dal 18 marzo al 14 aprile, rappresenta un’occasione per gettare luce sull’importanza della salute mentale per tutti e per tutte, mettendo al centro il ruolo dei legami e delle alleanze che, all’interno dei territori, possono contribuire alla lotta allo stigma e al miglioramento della qualità della vita e delle relazioni, anche per chi è più fragile o ha esperienza di sofferenza mentale.

Il progetto di allestimento ha origine da un workshop realizzato dall’Associazione Impasse presso l’Housing Giulia di Torino, con la partnership scientifica del Cultural Welfare Centre e la partecipazione diretta di persone con esperienza di sofferenza mentale e operatori dei servizi, sul tema dei legami e dell’inclusione. A partire da interrogativi quali “come potenziare le alleanze sociali territoriali per la salute mentale?”, “che cosa significa includere, cosa occorre per sentirsi parte di una comunità?”, è stata creata la performance, che viene restituita con una serie fotografica e un video.

L’evento del 17 marzo alle ore 18 vede la partecipazione di Alessandro Bollo, Direttore del Polo del ‘900, Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Irene Pittatore e Nicoletta Daldanise, artista e curatrice dell’Associazione Impasse, oltre alle persone e alle organizzazioni che hanno partecipato direttamente alla realizzazione del workshop che è all’origine della mostra: Catterina Seia, Presidente del CCW – Cultural Welfare Center, Tea Taramino, Presidente dell’associazione Forme in bilico, Alberto Taverna, psicologo, responsabile clinico del centro diurno Bisacco ROT SUD EST ASL Città di Torino, Giorgio Gallino, Direttore S.C. ROT SUD EST DSM ASL Città di Torino, Carla Barovetti, referente del gruppo di ricerca per la salute mentale Conoscere per Migliorare e i/le performer Leila Gilli, Simone Martone, Davide Pistarino e Matias Taverna.

Seguirà un programma pubblico di incontri e visite guidate; in particolare, tutte le domeniche dalle 10.30 alle 13 l’artista, la curatrice e i/le performer guideranno i visitatori in mostra e saranno a disposizione per fornire informazioni.

“La Fondazione Compagnia di San Paolo ha individuato tra le proprie linee di azione la promozione della salute mentale e la sensibilizzazione sull’importanza della salute mentale per il benessere e la salute dell’individuo e delle comunità. L’azione della Fondazione vuole promuovere una nuova idea di salute e combattere lo stigma associato al disagio mentale. E’ in questa cornice che nasce la mostra Gli altri ci sono, se li sai guardare. L’evento offre inoltre l’occasione di esplorare la relazione tra cultura e salute. Una relazione che è al centro di un’altra iniziativa della Compagnia di San Paolo, Well Impact, nell’ambito della quale sono stati attivati progetti pilota che prevedono la raccolta di evidenze scientifiche sulla relazione tra cultura e salute” afferma Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900: “Accogliere la mostra al Polo del ‘900 significa puntare l’attenzione sul tema della salute mentale accoppiato al ruolo che la cultura può svolgere in questo ambito come strumento di lotta agli stereotipi e discriminazioni attraverso esperienze artistiche e performative. Il Polo, inoltre, rimarrà vicino al tema della salute con un progetto sperimentale in partenza a maggio e che, come nel caso della mostra, è reso possibile grazie alla rete costruita con tante e diverse realtà del territorio”.

“Dalla consapevolezza di sé deriva un rapporto con gli altri di accoglienza e mutuo accudimento. Condividere la propria autenticità sviluppa conoscenza e genera meccanismi di nutrimento del proprio talento. L’incontro diventa un momento di reciproca protezione. Le alleanze sociali contrastano lo stigma”, dichiarano Irene Pittatore e Nicoletta Daldanise dell’Associazione culturale Impasse.

Per partecipare all’evento di inaugurazione del 17 marzo alle ore 18 è necessario iscriversi al seguente link: https://polodel900.secure.force.com/eventi?IdEvt=a0C6N000000WmF5

La mostra è aperta dal 18 marzo al 14 aprile da martedì a domenica dalle 10 alle 18 con ingresso libero.

www.compagniadisanpaolo.it

www.polodel900.it

https://associazioneimpasse.org

Parcheggi per disabili in zona ospedali: multe e permessi ritirati

50 sanzioni per divieto di sosta su stallo disabili senza esposizione del tagliando, 8 permessi disabili ritirati per uso improprio e altri 13 segnalati ai  comuni che li hanno rilasciati, è il bilancio dei controlli  nei parcheggi della zona Ospedali avviati dal mese di febbraio dal Comando Territoriale IX della Polizia Locale  a seguito delle segnalazioni dei cittadini sull’uso irregolare degli stalli riservati.

 

Il servizio settimanale organizzato dalla Municipale, svolto sia in borghese che in divisa, ha consentito di accertare  un uso improprio dei permessi disabili da parte di alcuni ‘furbetti’ che utilizzavano il contrassegno senza la presenza dell’invalido a bordo (cosa vietata dalla normativa vigente) e che, lasciando l’auto parcheggiata anche tutto il giorno per ragioni personali (non per questioni a servizio di soggetti con disabilità), di fatto sottraevano il posto a persone con reali esigenze di accompagnamento presso le strutture ospedaliere.

 

Fantasiose le giustificazioni fornite dai trasgressori. Qualcuno ha dichiarato di essere in attesa di un soggetto invalido entrato  a fare un esame, altri invece, di essere li per assistere una persona ricoverata in ospedale. Scuse puntualmente sconfessate dagli agenti dopo le opportune verifiche, dalle quali è  emerso che un’altissima percentuale dei trasgressori utilizzava il permesso disabili in maniera impropria per recarsi al lavoro.

 

Il Comandante Vicario della Polizia Municipale, Alessandro Parigini, ha commentato i numeri  rilevati nelle prime settimane di controlli: “Non mi aspettavo dei numeri così importanti. Il rispetto dei parcheggi disabili dovrebbe essere un dovere civico di ogni automobilista, soprattutto in prossimità di luoghi di sofferenza come le strutture sanitarie. Sono davvero amareggiato nel constatare che molte persone utilizzano un contrassegno per fini diversi da quello di una reale necessità, andando ad incidere in maniera negativa sulla qualità della vita delle persone disabili che di quei posteggi, posizionati in modo da ridurre i percorsi e i disagi, hanno un estremo bisogno. Questo servizio di controllo mirato sarà effettuato ad oltranza nel tempo e sarà allargato anche ad altri siti, non tanto per sanzionare i trasgressori, quanto per verificare che i parcheggi e i permessi disabili siano realmente utilizzati per le finalità per cui sono sati concepiti e rilasciati, ovvero per andare incontro alle difficoltà delle persone con reali bisogni. Ringrazio le Direzioni degli Ospedali Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita e CTO per la collaborazione finora offerta, segnalandoci direttamente anomalie sull’utilizzo degli stalli e  dei contrassegni in mano ai furbetti”.

 

Anche davanti all’ospedale San Giovanni Bosco, dove da tempo è ormai a regime un servizio per il contrasto dei parcheggiatori abusivi che la scorsa settimana ha portato ad indagare 6 persone in stato di libertà per “esercizio di attività di parcheggiatore abusivo”, è stato avviato un controllo periodico sul corretto utilizzo degli stalli disabili. In sole due settimane, gli agenti del Comando Territoriale VI della Polizia Locale hanno sanzionato 7 veicoli parcheggiati in divieto di sosta sugli stalli per disabili e hanno ritirato un contrassegno perché utilizzato impropriamente da persona senza disabilità.