È salito sul tetto di un treno merci fermo sui binari. Ora un ragazzino di 15 anni di Santena è in gravi condizioni al Cto. Nel pomeriggio si è recato con un gruppo di amici sui binari di Cambiano, è salito per gioco su un vagone ma ha perso l’equilibrio. Cadendo ha toccato i fili dell’alta tensione ed è rimasto folgorato. Nella caduta ha battuto la testa contro un treno fermo ed è svenuto. Un’infermiera che era nei paraggi gli ha fatto il massaggio cardiaco, poi l’elisoccorso lo ha portato in ospedale dove è stato intubato per le sue condizioni critiche. La polizia ferroviaria sta conducendo le indagini.
DALL’UCRAINA AL PIEMONTE: IN SALVO ALTRI 9 PICCOLI PAZIENTI ONCOLOGICI
Seconda missione umanitaria della Regione per consentire ai bambini di proseguire le cure
La più piccola, Victoria, ha 6 mesi. Il più grande ha compiuto 16 anni e si chiama Dmytro. Sono due dei piccoli pazienti oncologici ucraini che oggi, nel giorno dell’equinozio di primavera, possono finalmente tornare a sperare e, soprattutto, a ricevere le cure di cui hanno bisogno. Lontano dalle bombe e dalla guerra.
9 bambini con le loro famiglie: è la seconda missione umanitaria di questo tipo organizzata dalla Regione Piemonte, a distanza di due settimane da quella che ha portato a Torino altri 13 piccoli pazienti e i loro genitori, con l’obiettivo di affidare alle cure dell’Ospedale Regina Margherita questi bimbi malati di tumore che in Ucraina, a causa della guerra, non possono più proseguire le terapie.
Anche questa volta a rendere possibile il viaggio è stata la generosità di due realtà piemontesi, Fondazione Lavazza e Reale Foundation, che insieme si sono fatte carico di tutti i costi necessari.
A sostegno della missione anche SAGAT Spa e SAGAT Handling, che hanno nuovamente garantito la piena gratuità di tutte le operazioni aeroportuali.
Il volo è partito stamattina alle 9 da Torino alla volta di Iasi, in Romania, dove al confine con la Moldavia i piccoli pazienti sono arrivati attraverso una associazione no profit ucraina, Vita senza Leucemia, in contatto da settimane con lo staff medico piemontese, che li ha accolti subito a bordo prestando loro le prime cure con il supporto di un gruppo della Croce Rossa specializzato in situazioni d’emergenza.
Sull’aereo presenti anche in questo viaggio il presidente della Regione Alberto Cirio e la dottoressa Franca Fagioli, direttore dell’Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino.
Con loro anche l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca.
“Se fossero rimasti in Ucraina il destino di questi bambini sarebbe stato segnato. Da oggi invece possono tornare a combattere per il loro futuro, che è pieno di speranza – ha detto il presidente Cirio -. Per questo siamo venuti a prenderli e continueremo a farlo per tutti coloro che con le nostre forze potremo portare in salvo”.
“Anche per questi bambini, come per gli altri piccoli giunti due settimane fa nel nostro ospedale, comincia un percorso complesso per aiutarli a guarire – spiega la dottoressa Fagioli -. Cinque dei pazienti arrivati a inizio marzo sono stati già dimessi e proseguono le terapie in day hospital, altri due li seguiranno a breve, mentre gli altri continuano in regime di ricovero. Purtroppo il bambino più grave non ce l’ha fatta, la sua malattia era in stato troppo avanzato. Per casi come questi il fattore tempo è fondamentale, le cure devono essere iniziate in modo tempestivo. Ed è il motivo per cui siamo qui”.
“Come azienda e come famiglia sentiamo il dovere di fare qualcosa ogni qualvolta è necessario – ha sottolineato Giuseppe Lavazza, vicepresidente del Gruppo Lavazza, anche lui a bordo del volo -. Questi 9 bambini non sono numeri. Sono vite. E ognuna di loro è un bene prezioso”.
“Reale è onorata di aver potuto contribuire, in collaborazione con la Regione Piemonte, Lavazza e gli altri partner di questa iniziativa, ad alimentare un sistema virtuoso di accoglienza sul nostro territorio” ha aggiunto Virginia Antonini, direttore Sostenibilità e Comunicazione di Reale Mutua, parte della missione insieme al segretario di Reale Foundation Luca Rossin.
Il bollettino Covid di domenica 20 marzo
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.627 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 9,4% di 17.359 tamponi eseguiti, di cui 14.811 antigenici.
Il totale dei casi positivi diventa 1.023.418, così suddivisi su base provinciale: 86.549 Alessandria, 47.055 Asti, 39.409 Biella, 134.799 Cuneo, 77.303 Novara, 543.580 Torino, 36.479 Vercelli, 37.170 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 5.087 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.987 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 24 (+2 rispetto a ieri)
I ricoverati non in terapia intensiva sono579 (+4 rispetto a ieri)
Le persone in isolamento domiciliare sono 47.974
I tamponi diagnostici finora processati sono 16.205.002(+17.359 rispetto a ieri).
I DECESSI DIVENTANO 13.154
Sono 4, nessuno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).
Il totale diventa quindi 13.154 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.767 Alessandria, 787 Asti, 500 Biella, 1.598 Cuneo, 1.056 Novara, 6.281 Torino, 606 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
961.687GUARITI
I pazienti guariti diventano complessivamente 961.687(+1.060 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 80.539 Alessandria, 44.519 Asti, 37.531 Biella, 128.281 Cuneo, 73.916 Novara, 514.862 Torino, 34.168 Vercelli, 34.768 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.909 extraregione e 9.194 in fase di definizione.
La macchina dell’ospitalità piemontese sta ampliando la propria capacità. Oltre alle migliaia di ucraini che vivono in Piemonte che stanno accogliendo parenti e amici in fuga dalle zone di guerra, sono infatti a disposizione le strutture che la Protezione civileregionale sta attivando in base alle necessità in tutti i territori e altri spazi che le Prefetture stanno predisponendo per potenziare la capacità ricettiva.
Il punto è stato fatto nel corso della riunione del Coordinamento regionale per l’emergenza profughi a cui hanno preso parte il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il console onorario dell’Ucraina a Torino Dario Arrigotti, con l’assessore alla Protezione civile e Gestione emergenza profughi ucraini Marco Gabusi e l’assessore ai Bambini Chiara Caucino. Presenti anche i rappresentanti delle Prefetture, della Protezione civile regionale e della Direzione Sanità e Welfare.
Attualmente i due terzi dei rifugiati sono ospitati presso famiglie ucraine che già vivono in Piemonte. Come sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio «siamo di fronte ad un fenomeno di ospitalità spontanea e questo slancio di generosità va sostenuto anche economicamente». Per questo motivo e per supportare le altre azioni di accoglienza degli ucraini in fuga dalla guerra la Regione Piemonte ha attivato un conto corrente per le donazioni. L’IBAN è IT41Q0200801046000106373581, sul quale indicare la causale “Regione Piemonte-Emergenza Ucraina”.
Si ricorda che le famiglie che già ospitano devono comunicare la presenza dei rifugiati al Commissariato di polizia o al Comune in modo da poterli aiutare nel percorso di accoglienza e sicurezza in Italia, così come deve essere contatta l’Azienda Sanitaria Locale per far entrare i profughi nel servizio di tamponi e vaccinazioniappositamente predisposto. Sul sito della Regione si trovano le informazioni utili da seguire.
DOMENICA NUOVA MISSIONE DEL PIEMONTE PER METTERE IN SALVO I BAMBINI UCRAINI MALATI DI TUMORE
Decollerà dall’Aeroporto di Torino Caselle, domenica 20 marzo, un nuovo volo per portare in salvo un gruppo di piccoli pazienti oncologici in fuga dalla guerra in Ucraina.
Saranno affidati alle cure dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, come gli altri 13 bambini affetti da tumore arrivati due settimane fa attraverso la missione umanitaria coordinata dalla Regione Piemonte.
A rendere possibile questo nuovo viaggio è ancora una volta la generosità di due realtà piemontesi sempre pronte a dare supporto alla comunità: Fondazione Lavazza e Reale Foundation che, insieme, hanno coperto tutti i costi necessari.
A sostegno della missione anche SAGAT Spa e SAGAT Handling, che garantiranno anche stavolta la piena gratuità di tutte le operazioni aeroportuali.
Il volo, come già avvenuto nella missione di inizio marzo, atterrerà presso l’aeroporto di Iasi in Romania, dove ad attenderlo ci saranno i bambini con le proprie famiglie, giunti lì dall’Ucraina passando attraverso la Moldavia.
A bordo del volo che andrà a prendere i piccoli pazienti anche stavolta ci saranno il presidente della Regione Alberto Cirio e la dottoressa Franca Fagioli, direttore dell’Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino. Con loro anche l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca, il vicepresidente del Gruppo Lavazza Giuseppe Lavazza, il direttore Sostenibilità e Comunicazione di Reale Mutua Virginia Antonini e il segretario di Reale Foundation Luca Rossin.
QUANDO E DOVE?
➞ Venerdì 25 Marzo
presso Teatro Marchesa, corso Vercelli 141
PROGRAMMA DELL’EVENTO
● dalle ore 14: ALLESTIMENTO DEL CORTILE a tema “T come Pace” perché il Teatro è un luogo costruttore di pace e di ascolto e a cura degli allievi e degli insegnanti dell’ Istituto comprensivo Vercelli, sez. SABIN e EX-MARCHESA;
● dalle ore 16 alle ore 18: PERFORMANCE del Gruppo di Artisti del Teatro Marchesa Per la Pace, a cura di Associazione Eufemia;
● alle ore 20.30: “STORIE FRAGILI”, spettacolo teatrale a cura dell’Associazione culturale italo-russa Divo.
APPROFONDIMENTI E RICHIESTE
Serra di marijuana nell’appartamento
trovata serra in un appartamento a Mirafiori
Arrestato un trentanovenne dagli agenti del Commissariato San Secondo
Era una vera e propria serra quella che gli agenti del Commissariato San Secondo si sono trovati davanti quando giovedì a seguito di attività info-investigativa hanno fatto accesso in un alloggio del quartiere Mirafiori dopo essere risaliti al suo occupante.
I poliziotti avevano avuto notizia di una possibile coltivazione di marijuana all’interno di un’abitazione del quartiere. Le indagini avevano portato i poliziotti sulle tracce di un trentanovenne italiano residente in zona.
Nel corso della perquisizione a casa dell’uomo, gli agenti trovano 62 piante di marijuana coltivate “indoor”. In una delle camere da letto, era stata allestita una serra artigianale dotata di impianto di areazione/ventilazione, di apposite lampade nonché termometri, umidificatori e temporizzatori. In diversi ambienti della casa e in un box auto, i poliziotti rinvengono anche 760 grammi lordi di marijuana e 300 di hashish, oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi, tra cui tre bilance digitali di precisione.
Alla luce dei fatti, il trentanovenne, con precedenti di polizia a carico, è stato tratto in arresto per la violazione delle norme sugli stupefacenti
Rompe la vetrina, si ferisce e ruba 5 paia di scarpe
Individuato e arrestato dagli agenti con al seguito la refurtiva
È stato sorpreso dal personale delle volanti mentre era intento ad assicurarsi la refurtiva, il 20enne italiano che mercoledì sera avrebbe infranto la porta in vetro di un negozio di calzature in C.so Giulio Cesare, avvalendosi di un tombino asportato nei pressi dell’attività, e prelevato cinque paia di scarpe per un valore di un centinaio di euro.
Gli agenti hanno avvistato l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, aggirarsi con atteggiamento sospetto e, notando il danneggiamento all’ingresso dell’attività poco distante, hanno deciso di approfondire la vicenda. A breve distanza hanno scoperto il soggetto, che si era tra l’altro ferito, intento ad maneggiare 5 paia di scarpe.
Il 20enne è stato tratto in arresto per furto aggravato anche sulla base delle immagini di videosorveglianza delle telecamere presenti nella zona e delle tracce ematiche trovate sul posto, compatibili con la ferita riportata dal ragazzo.
29
La messa funebre è stata celebrata dal vescovo di Novara, monsignor Franco Brambilla. Ai funerali di Ludovica Visciglia, la ragazzina 15enne di Trecate, deceduta la settimana scorsa a Galliate dopo essere caduta da un Tagadà del Luna Park c’erano circa mille persone. I funerali si sono tenuti nella palestra dell’oratorio S.Giuseppe di Trecate (Novara), nella foto. Tante altre persone non hanno trovato posto e sono rimaste all’esterno. Con i genitori della ragazza, Carmine e Franca, c’erano i compagni di scuola del Liceo Classico ‘Carlo Alberto’ con fiori bianchi e azzurri. Un volo di palloncini ha salutato Ludovica per l’ultima volta.
Il bollettino Covid di sabato 19 marzo
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.736 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari all’8,5% di 32.273 tamponi eseguiti, di cui 28.900 antigenici.
Il totale dei casi positivi diventa 1.021.791, così suddivisi su base provinciale: 86.322 Alessandria, 46.969 Asti, 39.348 Biella, 134.577 Cuneo, 77.200 Novara, 542.754 Torino, 36.417 Vercelli, 37.089 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 5.081 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.934 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 22 (–1 rispetto a ieri)
I ricoverati non in terapia intensiva sono 575 (–8 rispetto a ieri)
Le persone in isolamento domiciliare sono 47.417
I tamponi diagnostici finora processati sono 16.187.643(+32.273 rispetto a ieri).
I DECESSI DIVENTANO 13.150
Sono 3, uno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).
Il totale diventa quindi 13.150 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.767 Alessandria, 787 Asti, 500 Biella, 1.598 Cuneo, 1.056 Novara, 6.277 Torino, 606 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
960.627 GUARITI
I pazienti guariti diventano complessivamente 960.627 (+1926 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 80.397 Alessandria, 44.453 Asti, 37.499 Biella, 128.226 Cuneo, 73.837 Novara, 514.280 Torino, 34.122 Vercelli, 34.718 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.908 extraregione e 9.177 in fase di definizione.
A maggio la metropolitana chiuderà più tardi
Tornano il servizio Night Buster, la linea Star1 e la linea turistica storica 7
A maggio gli orari della metropolitana torneranno ad allungarsi. Nei giorni di venerdì e sabato l’ultima partenza dei treni dai capilinea Fermi e Bengasi sarà all’1 con fine del servizio all’1.30, rispetto agli attuali mezzanotte e 0.30.
Non si tratta della sola novità che riguarda il trasporto pubblico torinese che, dal 2 maggio, prevede la ripresa dei servizi delle linee Night Buster e Star1.
Il servizio Night Buster – 10 linee bus che, in modo sicuro ed ecologico agevolano gli spostamenti notturni fra i capilinea periferici e il centro città saranno in servizio nelle serate di venerdì e sabato con prime partenze dalla periferia alle 0:00 e ultime
partenze alle 4:00 e, dal centro, con prime partenze all’1:00 e ultime partenze alle 5:00.
La linea Star1 – nata per agevolare gli spostamenti nella zona centrale della città e in particolare nell’area a traffico limitato, riprenderà il servizio con autobus elettrici. Gli orari di gestione saranno dalle 7:00 alle 19:30. Nelle giornate del sabato e in quelle festive la linea avrà l’orario 14.30-19.30, con una frequenza di 20 minuti.
Inoltre, dall’8 maggio, la domenica e nei giorni festivi – in concomitanza con una serie di eventi che si svolgeranno in città per i quali è ipotizzabile una ripresa dell’afflusso turistico – torneranno anche le vetture della linea turistica storica 7. Il percorso, con partenza ed arrivo alla stazione di Porta Nuova, si snoderà lungo i corsi Vittorio Emanuele II e Vinzaglio, le vie Cernaia, Pietro Micca, XX Settembre, corso Regina Margherita, le vie 1 maggio e Po, piazza Vittorio e corso Cairoli.
“Finalmente si riparte con alcuni servizi importanti per la cittadinanza – sottolinea l’Assessora Chiara Foglietta -. Una delle cose che ho fatto a inizio anno è stata proprio quella di lavorare per riportare in vita la linea Star 1 e far ripartire i night buster. Con l’arrivo della bella stagione e in concomitanza con i grandi eventi che interesseranno la nostra città, i torinesi e le torinesi e i molti turisti attesi potranno tornare a vivere il centro e a muoversi la sera e la notte in sicurezza e con i mezzi pubblici. Il rafforzamento del trasporto pubblico locale è una delle missioni di questa Giunta. Proprio nei giorni scorsi ha preso il via il tavolo per la revisione generale del tpl. Sul fronte turistico, oltre alla linea D del servizio City Sightseeing, che ho potuto provare oggi, che collegherà piazza Castello a Borgata Sassi, integrando nel biglietto la tranvia Sassi-Superga, verrà riattivata la storica linea 7 che permette di vivere un’esperienza unica di visita, apprezzando il fascino dell’antico mezzo di trasporto”.
“In questo periodo assistiamo ad un sempre maggiore utilizzo del trasporto pubblico con un trend in crescita – commenta Giovanni Foti, Amministratore Delegato Gtt – . Ce lo confermano, ad esempio, i dati sugli accessi alla metropolitana: la media di utilizzo del 56% di metà gennaio, cresce al 65% a metà febbraio fino ad arrivare al 75% a metà marzo rispetto ai dati di utilizzo del 2019. Risultati decisamente superiori alla media di quanto sta avvenendo nelle principali città italiane. I cambiamenti del 2 maggio arriveranno nel momento di applicazione della nuova normativa che non renderà più necessario il green pass sui mezzi pubblici mentre, a tutela e a garanzia di sicurezza, rimarrà l’uso della mascherina.”