CRONACA- Pagina 1136

Reddito di cittadinanza, truffa milionaria a Torino: quasi mille denunciati

Scoperti dalla Polizia municipale 

Tutto è partito da un controllo effettuato dagli agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale a carico di un cittadino di nazionalità rumena sorpreso ad effettuare prelievi di denaro presso uno sportello bancomat con carte di pagamento elettroniche diverse.

Proprio il prelievo con le diverse carte di credito ha insospettito gli agenti che hanno voluto vederci chiaro e hanno fermato il soggetto per approfondimenti.

L’uomo era in possesso di numerose carte postepay rilasciate per il Reddito di Cittadinanza intestate ad altre persone, non presenti sul posto. Una condotta vietata dalla norma che stabilisce la non cedibilità della carta di RdC a terzi.

Immediatamente sono scattati la segnalazione del soggetto all’Autorità Giudiziaria, il sequestro delle carte di reddito di cittadinanza indebitamente possedute e l’avvio degli accertamenti e delle indagini per stabilire la validità delle carte sequestrate.

Dall’analisi dei dati forniti dall’INPS  è emerso che tutti gli intestatari delle carte di RdC avevano dichiarato, in regime di autocertificazione, un  ISSEE pari a zero e la residenza in  Via della Casa Comunale 3,  Torino.

Proprio la residenza, requisito fondamentale per ottenere e mantenere il Reddito di Cittadinanza, ha fatto sorgere alcuni dubbi sulla liceità delle dichiarazioni e a confermarne i dubbi è stato un accertamento al terminale anagrafico del Comune di Torino, ove i soggetti sono risultati tutti “inesistenti”, non solo a quell’indirizzo, ma su tutto il territorio comunale.

Un ulteriore chiarimento dell’Anagrafe comunale ha confermato l’impossibilità per un cittadino comunitario, come nel caso di una persona di nazionalità rumena, di ottenere la residenza in via della Casa Comunale 3, indirizzo virtuale creato dal Comune di Torino per dare una residenza ai rifugiati, persone straniere titolari di protezione internazionale e umanitaria.

Gli agenti del Reparto Operativo Speciale hanno interpolato i dati dell’anagrafe con gli elenchi forniti dall’INPS contenenti tutte le richieste di reddito di cittadinanza nelle quali era dichiarata  una residenza in via della Casa Comunale  3 e hanno scoperto che ben 330 cittadini rumeni hanno dichiarato di essere residenti nella stessa via, elemento questo che ha rafforzato il sospetto di un accesso ai benefici del  reddito di cittadinanza sulla base di una falsa autocertificazione.

Come se non bastasse, le 330 persone controllate, in gran parte appartenenti allo stesso gruppo familiare, non sono risultate nemmeno residenti sul territorio nazionale e pertanto si tratterebbe di reddito di cittadinanza concesso a residenti in Romania che probabilmente non si trovano neanche fisicamente sul territorio nazionale, lasciando ipotizzare una gestione dei fondi accentrata su pochi soggetti.

Ulteriori accertamenti eseguiti sui dichiaranti residenza in Strada Comunale 3 hanno rivelato un quadro di illegalità ancora più ampio, che non si limita soltanto al gruppo dei 330 individui di nazionalità rumena.

Interrogando i terminali anagrafici locali, l’anagrafe nazionale ed il sistema informatico delle forze di polizia, i ‘civich’ hanno filtrato altri 630 nominativi di varie nazionalità che hanno dichiarato dati falsi e residenze inesistenti per ottenere illegittimamente il sussidio economico a sostegno della povertà elargito dal Governo.

Anche per loro, così come per le 330 carte di pagamento elettronico intestate alle persone di nazionalità romena, la Procura della Repubblica di Torino ha disposto l’interruzione dell’erogazione del Reddito di Cittadinanza.

Le indagini sono in corso, ma dall’analisi dei dati sui movimenti  bancari delle 330 tessere incriminate forniti da Poste Italiane e a seguito di alcuni appostamenti  effettuati dagli agenti del ROS per verificare il corretto utilizzo delle card RdC è già emerso che, oltre al prelievo in contanti agli sportelli bancomat consentito per un massimo di 100 euro mensili a carta per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementato in base al numero di componenti il nucleo), anche la quota di reddito destinata all’acquisto di generi di prima necessità veniva in realtà ritirata sotto forma di denaro contante presso esercizi commerciali consenzienti che, a fronte di un pagamento con card di 500 euro per una spesa fittizia, restituivano una cifra inferiore in contanti, diventando in tal modo un vero e proprio cash dispenser.

In totale, sono  960 le persone sottoposte a indagine a cui è stato revocato il Reddito di Cittadinanza.

A favore dei soli 330 cittadini rumeni, la somma elargita ammonta a circa 1.600.000 euro a cui si aggiunge una erogazione mensile di circa 166.000 euro.

La somma complessiva, riferita alla totalità delle 960 persone attualmente sotto indagine, è approssimativamente stimabile in 6 milioni di euro già elargiti (500.000 euro corrisposti mensilmente) che rappresenta  anche il risparmio annuo dello Stato derivato dall’interruzione dell’erogazione.

Cane veglia per una notte il padrone morto nei boschi

DAL PIEMONTE

E’  morto il 67enne di Domodossola che era disperso da ieri  in Valle Anzasca, sulle montagne dell’ Ossola.

Claudio Gramigni è caduto  in un burrone e il corpo è stato ritrovato questa mattina dal soccorso alpino. Il cagnolino che era con lui è rimasto accanto al padrone fino all’arrivo di un militare del soccorso alpino della Guardia di Finanza.

Foto archivio

Il sindaco: “Non aiuta le forze dell’ordine dipingere Torino come una città fuori controllo”

“Non si può rappresentare Torino come una città fuori controllo, come una banlieue parigina: questo  non aiuta il lavoro delle forze dell’ordine che si impegnano quotidianamente”.

Lo ha detto il sindaco Stefano Lo Russo durante le comunicazioni in Consiglio comunale sull’aggressione a una volante della polizia durante i festeggiamenti per la vittoria del Senegal ai Campionati di calcio africani.

Noto oculista muore improvvisamente Stava per andare in pensione

DAL PIEMONTE

Il dottor Enrico Raschio, 65 anni, noto medico oculista è morto ieri  all’ospedale di Novi Ligure, dove è stato portato in ambulanza  per un malore improvviso.

Il medico era a Vignole Borbera,  il paese della moglie, medico di base. Aveva un po’  febbre, ma nulla di serio all’apparenza e il tampone appena fatto aveva dato esito negativo.

Lavorava presso il reparto di Oculistica dell’ospedale di Alessandria, diretto da Emilio Rapetti.  Raschio sarebbe andato in pensione a luglio, ma avrebbe continuato  ad aiutare i colleghi come  volontario.

 Barriera Milano, droga: 6 arresti in pochissime ore

Sequestrate centinaia di dosi, 1 kg di cocaina da lavorare e oltre 30000 euro

 

Nell’ambito dell’intensificazione dei controlli del territorio predisposti dal Questore di Torino nel quartiere Barriera Milano, con particolare riferimento all’area di corso Vercelli e corso Palermo, sono ben 6 le persone tratte in arresto dai poliziotti del Commissariato di zona nelle scorse ore.

Si tratta di 5 pusher, 4 di nazionalità senegalese ed un gabonese, controllati nelle immediate vicinanze delle loro abitazioni, dopo attenti servizi di osservazione.

I pusher, oltre ad avere con sé svariate dosi di crack già confezionato in ovuli e pronti allo smercio, in alcuni casi detenevano presso i loro alloggi ingenti quantitativi di stupefacente. I poliziotti hanno infatti posto sotto sequestro  oltre 1 kg di cocaina che un 38enne senegalese con precedenti nascondeva a casa, unitamente alla somma di 30000€, verosimilmente di provento delittuoso in quanto l’uomo non svolge alcuna attività lavorativa.

Durante le diverse operazioni, un ventunenne senegalese, per evitare il controllo e l’arresto da parte degli agenti, dapprima ha ingerito alcune dosi di cocaina e successivamente, in uno strenue tentativo di resistenza, ha cagionato lesioni a due poliziotti.

Infine, sabato notte, nel contesto di un controllo di un circolo privato, gli investigatori hanno riscontrato la presenza di una ventina di persone alcune delle quali sprovviste della mascherina ed altre del greenpass; con l’ausilio di personale della Polizia Municipale, venivano elevate 10 sanzioni per violazione della normativa volta al contenimento della pandemia da Covid-19; il locale è stato sottoposto alla chiusura per 5 gg.

Una venticinquenne italiana, sprovvista dei documenti d’identità e della certificazione verde, con precedenti specifici per spaccio di sostanze stupefacenti, durante le attività si è scagliata all’indirizzo dei poliziotti presenti nel circolo, ferendone una; pertanto, è stata arrestata per resistenza, minaccia e lesioni a P.U.

Anche le piscine sono in crisi: arriva il fondo di emergenza regionale

La Regione Piemonte creerà un fondo di emergenza per aiutare i gestori delle piscine, da tempo in forte difficoltà per il rincaro dei costi energetici dopo il lungo stop forzato e tutte restrizioni imposte dalle norme anti Covid.

Lo ha detto il governatore  Alberto Cirio alla tavola rotonda organizzata a Torino dal comitato regionale della Fin (Federazione italiana nuoto) presenti  anche il vicepresidente del consiglio regionale Franco Graglia e la consigliera regionale Alessandra Biletta.  “Quello delle piscine è uno dei settori che più hanno pagato le conseguenze della pandemia nel mondo sportivo, tra i i primi a interrompere le attività e tra gli ultimi a ripartire – commenta Cirio – E’ un mondo che dà lavoro a tantissime persone e che ora viene ulteriormente colpito dai rincari che il costo dell’energia ha portato nelle bollette e nei costi di mantenimento, che per questi impianti sono estremamente elevati con le utenze che arrivano al 40% delle spese complessive per garantirne il funzionamento. Lavoreremo insieme all’assessore allo Sport Fabrizio Ricca – conclude  Cirio – per trovare tutte le strade possibili, sia a livello nazionale che regionale, per aiutare il comparto ad affrontare la  situazione”.

 

Conad Nord Ovest dona 820 mila euro a sostegno dei reparti pediatrici

La donazione è il risultato dell’iniziativa di collezionamento solidale “Con tutto il cuore per un grande progetto di solidarietà”, attiva nei punti vendita Conad dal 1° Novembre al 24 Dicembre 2021.

 L’impegno di Conad per la Comunità si arricchisce di una ulteriore iniziativa di sostenibilità sociale, grazie all’iniziativa di collezionamento “Con tutto il cuore per un grande progetto di solidarietà”.

Grazie al prezioso contributo dei clienti e alla loro generosità, l’iniziativa virtuosa di collezionamento di 20 soggetti natalizi per l’addobbo e la decorazione, realizzati con materiali green, promossa da Conad Nord Ovest sui territori di Toscana, Liguria, Emilia, Lazio, Sardegna, Piemonte e Valle d’Aosta, ha permesso di raggiungere la straordinaria cifra di 820.000 mila euro per un grande progetto di solidarietà.

Per ogni premio distribuito, infatti, Conad Nord Ovest ha devoluto 50 centesimi a favore di 6 importanti ospedali italiani nei territori della Cooperativa per finanziare i reparti pediatrici, dando una mano concreta a chi lavora ogni giorno per rendere la vita di tutti i bambini ricoverati il più normale possibile.

“Quest’iniziativa e lo straordinario risultato raggiunto è frutto della collaborazione sinergica tra la Cooperativa, i Soci e i nostri Clienti, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa di collezionamento solidale dimostrando attenzione, sensibilità e generosità”  spiega Valter Geri, Presidente Conad Nord Ovest- “Oggi esprimiamo anche un profondo ringraziamento a tutto il personale sanitario che lavora e continua a lavorare senza sosta nei reparti di pediatria. Siamo “Persone oltre le cose” ed è grazie a iniziative come questa che possiamo esprimere il nostro valore concreto per il territorio, andando oltre le mura dei nostri punti vendita e accompagnando le Comunità in cui operiamo verso il futuro”.

 

L’impegno dedicato alle partnership sostenibili e, in particolare, alle iniziative di fidelizzazione a sostegno dell’ambiente e delle persone, rientra nel grande progetto di sostenibilità di Conad “Sosteniamo il futuro”, basato su tre dimensioni fondamentali dell’agire quotidiano dell’insegna: rispetto dell’ambiente, attenzione alle persone e alle comunità, valorizzazione del tessuto imprenditoriale e del territorio italiano.

Gli ospedali pediatrici, nel territorio di Conad Nord Ovest, interessati dalle donazioni sono sei: l’Ospedale pediatrico Gaslini di Genova, il Sant’Orsola di Bologna, Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, il Bambino Gesù di Roma, l’Ospedale Regina Margherita di Torino e la Fondazione Monasterio di Pisa.

L’iniziativa, quest’anno condotta a livello nazionale da tutto il Sistema Conad, ha permesso una donazione complessiva di 1,9 milioni di euro a favore di 24 ospedali con reparti pediatrici in tutta Italia.

“Con tutto il Cuore” – la campagna solidale che sostiene gli ospedali pediatrici

La campagna Con tutto il Cuore vede da tempo impegnata Conad Nord Ovest a fianco di importanti ospedali pediatrici italiani. Grazie alla generosità dei numerosi clienti in sette edizioni la campagna ha donato complessivamente ben oltre 3,3 milioni di euro a favore di: Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, Ospedale pediatrico Microcitemico e Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, Azienda ospedaliero universitaria Meyer di Firenze, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio di Pisa e Fondazione Santa Maria Nuova di Firenze, a cui si sono aggiunti l’Istituto Giannina Gaslini di Genova (dal 2019), il Policlinico Sant’Orsola di Bologna e la Fondazione Ospedale Regina Margherita di Torino (dal 2020).

Conad Nord Ovest

 

Conad Nord Ovest è una delle maggiori imprese italiane della distribuzione associata, con un giro di affari di oltre 4 miliardi di euro. I territori in cui opera con 381 soci imprenditori e oltre 18 mila addetti sono Piemonte e Valle d’Aosta, Liguria, Emilia-Romagna (province di Modena, Bologna e Ferrara), Toscana, Lazio (province di Roma, Viterbo), Lombardia (provincia di Mantova) e Sardegna. Conad Nord Ovest conta 600 punti di vendita, in cui sono presenti tutti gli attuali format distributivi

Volante polizia assaltata: Pianese (Coisp), rappresaglia organizzata

“Ci auguriamo che l’assalto criminale a una volante della Polizia nel quartiere torinese Barriera di Milano, oltre a circolare sui social, arrivi anche all’attenzione di chi ha responsabilità istituzionali e di quanti sono sempre pronti a criticare l’operato delle Forze dell’Ordine. I nostri colleghi, che stanno svolgendo un lavoro encomiabile per liberare quella zona dagli spacciatori, sono riusciti a scampare il pericolo solo grazie all’intervento di tre squadre del reparto mobile. Ecco perché continueremo a chiedere con sempre più forza la copertura delle drammatiche carenze di organico con cui da anni siamo costretti a fare i conti”. Così in una nota Domenico Pianese, segretario del sindacato di Polizia Coisp, in riferimento a quanto accaduto nella tarda serata di ieri a Torino, durante i festeggiamenti per la vittoria del Senegal nella Coppa d’Africa. “Questo attacco – prosegue – è stato chiaramente pianificato: si tratta della rappresaglia di bande di criminali, per lo più presenti clandestinamente in Italia e dediti allo spaccio di stupefacenti, che vedono messo a repentaglio il proprio business illegale. Ai poliziotti coinvolti in questo gravissimo episodio va tutta la nostra solidarietà e un ringraziamento per quanto stanno facendo per la collettività”, conclude.

Cade mentre pota i rami e muore sul colpo

DAL PIEMONTE

Ieri in un bosco di Pettinengo, nel Biellese , si è verificato un incidente mortale

Un uomo, 78 anni,  stava tagliando rami su un albero. Forse per disattenzione ha messo un piede in fallo ed è caduto da circa 3 metri. E’ morto sul colpo e i soccorsi hanno potuto solo constatare il decesso.

Il bollettino Covid di lunedì 7 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3.688 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 3.086 dopo test antigenico), pari al 7,1% di 52.093 tamponi eseguiti, di cui 47.398 antigenici. Dei 3.688 nuovi casi gli asintomatici sono 3.285 (89,1%).

I casi sono così ripartiti: 3.049 screening, 487 contatti di caso, 152 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 922.956, così suddivisi su base provinciale: 75.286 Alessandria, 42.314 Asti, 35.473 Biella, 125.780 Cuneo, 70.733 Novara, 488.518 Torino, 32.737 Vercelli, 33.071 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.486 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.558 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 97 (-2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1963 (+28 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 93.526

I tamponi diagnostici finora processati sono 14.778.200 (+ 52.093 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.733

Sono 13, 4 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.733 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.686 Alessandria, 771Asti, 486 Biella, 1.570 Cuneo, 1.025 Novara, 6.075 Torino, 584 Vercelli, 412 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 124 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

814.637 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 814.637(+9.836rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 67.514 Alessandria, 38.562 Asti, 31.134 Biella, 113.180 Cuneo, 65.132 Novara, 430.595 Torino, 28.916 Vercelli, 29.854 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.109 extraregione e 6.641 in fase di definizione.