E’ morta investita da un camion una donna di 83 anni nelle vicinanze del supermercato Tigros di Domodossola. Il mezzo avrebbe investito la donna durante una manovra, anche se la dinamica dell’incidente è ancora da verificare. Sul posto 118 e forze dell’ordine.
Regione Piemonte scende in campo al fianco delle famiglie e degli studenti più fragili. Con una delibera approvata all’unanimità dalla Giunta regionale, sono stati stanziati 5 milioni di euro per garantire, anche nel 2025, il trasporto scolastico degli alunni con disabilità che frequentano le scuole superiori del Piemonte. Risorse che si sommano ai 5 milioni stanziati per l’autonomia e all’assistenza scolastica degli studenti con disabilità. Un intervento concreto, mirato, che conferma l’impegno della Regione per un sistema scolastico davvero inclusivo, dove nessun ragazzo venga lasciato indietro.
“Garantire il diritto allo studio ai nostri giovani più fragili – ha dichiarato il Vicepresidente della Regione Elena Chiorino – non è una concessione, è un dovere. In un momento storico in cui tutto sembra diventare più difficile, noi scegliamo di stare dalla parte delle famiglie.”
Il fondo di 5 milioni sarà suddiviso tra la Città Metropolitana di Torino e le Province del Piemonte, sulla base del numero di studenti con disabilità, dell’estensione territoriale e della distribuzione delle scuole. Le risorse serviranno a coprire i costi del servizio di trasporto scolastico, che in molti casi viene organizzato direttamente dagli enti locali o con il sostegno alle famiglie. L’intervento arriva in un contesto demografico delicato: mentre gli studenti complessivi diminuiscono, gli alunni con disabilità continuano ad aumentare. Solo nell’ultimo anno scolastico si è registrato un incremento di oltre 1.700 ragazzi con disabilità nelle scuole del Piemonte.
“Non accetteremo che la scuola diventi un privilegio per pochi, soprattutto per chi ha più bisogno di sostegno. Come Regione abbiamo scelto di mettere al centro la persona e oggi lo dimostriamo con i fatti.” Le risorse si inseriscono nel più ampio quadro del diritto allo studio, regolato dalla Legge regionale 28/2007, che già prevede interventi strutturali per l’assistenza e il sostegno scolastico. “Continueremo a monitorare costantemente l’andamento del servizio e a lavorare in sinergia con Province, Comuni e istituti scolastici, per offrire un sistema scolastico realmente accessibile, efficiente e dignitoso per tutti. Un Piemonte più forte – ha concluso Chiorino, vicepresidente e assessore con delega a Istruzione e Merito – si costruiscono a partire dai più deboli. Questa non è assistenza, ma giustizia sociale.”
cs
Nuovi Postamat a Feletto e Front
Più semplici e veloci le operazioni di prelievo, ricariche telefoniche e Postepay
Grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali” presso l’ufficio postale di Feletto e l’ufficio postale di Front sono stati installati i nuovi ATM Postamat a disposizione dei cittadini.
L’ATM Postamat è dotato di monitor digitale ad elevata luminosità e dispensatore innovativo, con moderni dispositivi di sicurezza, tra cui un sistema di macchiatura delle banconote e una soluzione anti-skimming capace di prevenire la clonazione delle carte di credito. L’ATM Postamat è inoltre dotato di un lettore barcode per rendere più semplice il pagamento dei bollettini prestampati tramite QR code.
Disponibile tutti i giorni della settimana e in funzione 24 ore su 24, l’ATM Postamat consente di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, oltre al pagamento delle principali utenze.
Il nuovo Postamat di ultima generazione può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay.
Poste italiane ricorda che è possibile utilizzare i principali prodotti e servizi offerti da Poste Italiane anche in modalità digitale. Oltre alle classiche operazioni bancarie, come Bonifici e Postagiro, tramite gli strumenti digitali di Poste Italiane tutti i clienti possono pagare vari tipi di bollettino postali, compreso MAV, pagoPA, multe automobilistiche e pagamento Bollo Auto e Moto. Sarà sufficiente inquadrare il codice riportato sul bollettino oppure inserire manualmente i dati richiesti per effettuare il versamento.
Sito e APP consentono inoltre di ricaricare una carta PostePay, un telefono cellulare di qualsiasi operatore, ma anche di accedere ai prodotti di risparmio di Poste Italiane.
Gli ambiti territoriali di caccia e i Comprensori alpini non hanno applicato l’apertura anticipata alla caccia in braccata al cinghiale chiesta dalla Regione e dal Commissario nazionale per il contrasto alla Peste suina africana. L’anticipo dell’apertura è stato fissato dalla Regione al 1 settembre ma la caccia resta chiusa in tutti gli ambiti della Città metropolitana di Torino. I consigli di ATC e CA, sentite le squadre di caccia al cinghiale, hanno scelto periodi di caccia più “conservativi” con partenza nemmeno al 21 settembre, data di apertura della stagione venatoria, ma addirittura il 1 ottobre.
«Un atteggiamento irresponsabile – non usa mezzi termini il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Che va contro lo spirito di collaborazione che dovrebbe improntare questo momento difficile dove l’infezione di Peste suina africana è ormai alle porte del Torinese. Proprio in presenza delle zone cuscinetto per la PSA che coinvolgono anche comuni canavesani lascia perplessi ancora di più la scelta degli ATC dell’area Nord della provincia di non seguire le indicazioni della Regione e ritardare l’apertura della caccia al cinghiale».
Coldiretti Torino stigmatizza le decisioni degli ATC ed Ca «che continuano a non rispondere alle forti preoccupazioni dell’agricoltura e del settore agroalimentare in allarme per l’arrivo in Italia della PSA. Ricordiamo che questa epidemia diffusa dai cinghiali ha permesso alla speculazione di penalizzare economicamente il settore suinicolo piemontese che vale il 15% del prodotto suinicolo nazionale e fornisce cosce per il prosciutto di Parma e per il San Daniele».
La mancanza di collaborazione del mondo venatorio sull’abbattimento dei cinghiali risulta ancora più incomprensibile di fronte ai dati dei danni causati dai cinghiali alle colture agricole.
Nel 2025, fino al 30 agosto, risultano accertati circa 140 mila euro di danni causati dai cinghiali alle colture nel territorio della Città metropolitana di Torino; mentre per l’intero territorio regionale i danni ammontano a circa 280mila euro.
Ma per l’anno 2024 i danni per il Torinese sono di oltre 570mila euro mentre per l’intero Piemonte, a consuntivo, sono stati accertati 4.170.167 euro di danni.
Di fronte a questi dati è evidente la scarsità degli abbattimenti.
Nell’anno in corso nel territorio della Città metropolitana di Torino sono stati abbattuti 2.670 cinghiali; mentre per il Piemonte sono 10.636. Nel 2024 gli abbattimenti sono stati 10.540 in Città metropolitana e 32.446 nell’intero Piemonte.
«Coldiretti Torino chiede che in Città metropolitana si raggiunga il numero di 15mila cinghiali abbattuti ogni anno; mentre per il territorio regionale il numero deve attestarsi sui 50mila capi. Questi sono obiettivi minimi per garantire la nostra produzione di cibo e per contenere l’epidemia di PSA. Nel giugno 2024 con abbiamo chiamato gli agricoltori a manifestare sotto la Regione che hanno risposto con un’imponente partecipazione. Siamo davvero esasperati. L’economia agricola è incompatibile con la presenza di numeri fuori controllo di cinghiali nelle nostre campagne. ATC e CA vanno richiamati con forza alla loro responsabilità. Ribadiamo ancora una volta che la fauna selvatica non appartiene ai cacciatori ma è un patrimonio dello Stato che va gestito negli interessi di tutta la collettività compresa l’agricoltura».
Via Carcano, Fdi: “Pronto esposto in Procura”
“Sulla concessione del Comune di Torino e le aperture del Suk di via Carcano siamo pronti a presentare un esposto penale in Procura – ad annunciarlo sono i consiglieri di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 7, con la capogruppo Patrizia Alessi, Francesco Caria e Domenico Giovannini, a pochi giorni dall’entrata in vigore della modifica alla legge regionale sui mercati, che fissa il limite delle aperture a 12 giornate -. Da anni insieme all’Assessore regionale Marrone chiediamo la chiusura del Suk. La recente determina del Comune di Torino, che proroga di un anno senza evidenza pubblica la concessione all’associazione ViviBalon alle condizioni precedenti alla riforma regionale, è un atto di grave e consapevole violazione di una legge pienamente in vigore, e per questo motivo sottoporremo tutte le carte ai magistrati competenti – spiegano Alessi Caria e Giovannini -. L’amministrazione Lo Russo, infatti, scrive nero su bianco nelle premesse dell’atto di proroga di essere a conoscenza che la modifica della legge regionale, attiva dalla fine di agosto, non permette più di effettuare le giornate di apertura che prima venivano concesse. Infischiandosene, tuttavia, effettua una proroga alle condizioni previgenti, quindi necessariamente destinata a sforare il numero di giornate consentite dalla Regione, facendo così guadagnare un operatore privato che non ne avrebbe titolo, dal momento che ogni apertura avverrebbe poi in violazione della legge regionale. In questi giorni pertanto depositeremo l’esposto, informando già l’autorità giudiziaria che con il weekend del 12 ottobre termineranno le giornate di apertura permesse dalla legge, e che di conseguenza tutte le successive rappresenteranno un introito illegittimo per l’ente privato concessionario della gestione del servizio di vendita, in virtù di un atto amministrativo del comune di Torino altresì illegittimo. Ci auguriamo che la stessa associazione ViviBalon, conscia di questo abominio amministrativo, possa fare un passo indietro a propria tutela, stracciando la convenzione, altrimenti non potremo che agire di conseguenza”.
Al via domenica 7 settembre 2025 alle ore 11 da Piazza Palazzo di Città
Compiere 800 km in sella a un triciclo a pedalata assistita da Torino fino a Roma per accendere i riflettori sulle persone con disabilità. È l’idea, semplice ma potente al tempo stesso, alla base del progetto denominato “Oltre i limiti”, che è molto più di un viaggio, una vera e propria dichiarazione d’intenti, l’azione di chi crede che le barriere non siano solo fisiche, ma anche culturali, sociali e lavorative, e che, passo dopo passo, possano venire abbattute. Partirà domenica 7 settembre prossimo , alle ore 11, il viaggio di Angelo Catanzaro, attivista e consigliere comunale, protagonista di un’impresa on the road, che partendo da Torino, la sua città, toccherà sette tappe, Alessandria, Genova, La Spezia, Lucca, Siena, Bolsena e Roma, per accendere i riflettori sui diritti delle persone con disabilità.
Il suo non sarà un viaggio in solitaria, chi vorrà affiancare Angelo, affetto da paralisi spastica, una forma di disabilità motoria, potrà farlo, anche per qualche chilometro.
Nel contesto di un’Italia ancora scarsamente inclusiva, dove quasi 7 persone con disabilità su 10 in età lavorativa non hanno un impiego, con percentuali ancora più drammatiche per chi abbia una disabilità intellettiva, dove l’esclusione dal mondo del lavoro è la regola e non l’eccezione, il progetto “Oltre I limiti” vuole sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sull’importanza di valorizzare il potenziale di ognuno di noi, attraverso la promozione di percorsi di inserimento lavorativo per le persone con disabilità, affiancati da iniziative concrete per garantire a tutte le persone il diritto all’autodeterminazione, nella convinzione che senza la libertà di scegliere per la propria vita, nessuna persona possa sentirsi parte integrante della società.
“L’autodeterminazione è alla base di qualunque forma di inclusione, significa avere il diritto e il sostegno necessario per decidere dove vivere, con chi abitare, come muoversi, che lavoro fare, se praticare sport e come partecipare alla vita sociale, economica e culturale della comunitàn- afferma Angelo Catanzaro – sono queste le istanze comuni a tutte le persone con disabilità fisiche, sensoriali e intellettive, racchiuse nello spirito del motto internazionale “Nulla su di noi senza di noi” e con questa avventura vogliamo portarle all’attenzione di tutta la collettività “.
Angelo Catanzaro partirà a bordo del triciclo a pedalata assistita domenica 7 settembre alle ore 11da Piazza Palazzo di Città, alla presenza dell’assessore Mimmo Carretta e di chiunque voglia sostenere l’iniziativa, che è a sua volta sostenuta da Uil Pensionati Piemonte, Uil del Canavese, Ada Piemonte, Loom Collective e Loom Production.
Mara Martellotta
Saranno demoliti i fabbricati e le tettoie all’interno dell’isolato tra le vie Sospello, Cardinal Massaia, Brusnengo e corso Grosseto attualmente utilizzati da un’azienda di trasporto merci che ha deciso di ricollocarsi in una sede più idonea e più agevolmente collegata alle grandi vie di comunicazione. Al loro posto sorgerà un nuovo edificio a destinazione commerciale.
La Giunta, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, ha liberato questa mattina il progetto dell’intervento destinato ora all’esame del Consiglio Comunale, chiamato a ratificare l’istanza presentata dalla proprietà dell’area per ottenere il Permesso di Costruire in deroga (Legge n.106/2011).
“La proposta progettuale presentata permette il riutilizzo di un’area in via di dismissione eliminando un elemento critico del paesaggio che verrà sostituito da un nuovo fabbricato meglio inserito nel contesto urbano circostante che, con l’insediamento dell’attività commerciale, contribuirà anche a migliorare il livello di presidio della zona in termini di sicurezza” spiega l’assessore Mazzoleni.
L’ambito di intervento è quello semiperiferico del quartiere Madonna di Campagna, dove è ancora ricorrente, e non di rado problematica, la coesistenza di insediamenti residenziali e attività produttive e anche l’isolato interessato dal progetto esprime questa eterogeneità di assetti insediativi e di destinazioni d’uso.
L’area interessata ha una superficie di circa 5mila metri quadrati e i fabbricati oggetto di demolizione sviluppano una SLP complessiva pari a circa 2mila e 700 metri quadrati. Il progetto prevede la loro integrale demolizione e la successiva realizzazione di un fabbricato a destinazione commerciale con una superficie di vendita di circa mille e 200 metri quadrati.
Il nuovo edificio sarà, nella sua parte prevalente, ad un piano fuori terra, dove verrà ospitata la struttura commerciale e soltanto una piccola porzione sarà realizzata a due piani fuori terra dove, al secondo piano, verranno localizzati gli spazi al servizio del personale dipendente.
Il piano interrato di circa 3mila 150 metri quadrati sarà interamente riservato a parcheggi, in parte destinati a uso pubblico (circa mille e 130 metri quadrati) e la parte rimanente (circa 2mila metri quadrati) a parcheggio privato.
Prevista, nell’ambito delle opere di urbanizzazione totalmente a cura e a spese dei proponenti, la risistemazione della viabilità pubblica esistente e la realizzazione di un’area verde pubblica per un importo stimato di circa 608mila euro.
TORINO CLICK
Inaugurazione della storica scuola Picco
Sabato 6 settembre inaugurazione aperta al territorio con il primo open day della Scuola Picco, nuovo polo educativo per bambini dai 3 mesi ai 6 anni, restaurato dalla Fondazione Vitelli
Inaugura la nuova scuola Picco, scuola di formazione antichissima, risalente al 1871, che riapre le sue porte completamente trasformata. Solo pochi mesi fa, dopo oltre un secolo e mezzo di attività, il futuro della scuola per l’infanzia sembrava incerto tra calo delle iscrizioni e urgenti lavori strutturali. La svolta è avvenuta lo scorso marzo, quando la Fondazione Paolo Vitelli ha scelto di sostenere un ambizioso piano di rilancio che oggi si concretizza con la riapertura della scuola, completamente riqualificata e pronta ad accogliere bambini dai 3 mesi ai 6 anni in un contesto educativo innovativo e all’avanguardia, pensato per i bambini del territorio e i figli dei dipendenti di Azimut Yachts.
Tra nuove aule luminose, arredi e materiali naturali, colori pastello e spazi accoglienti, la nuova scuola Picco si presenta come un ambiente educativo che unisce funzionalità a bellezza, progettato per il benessere e la crescita armoniosa dei più piccoli. Il nuovo Polo educativo si fonda su una solida proposta pedagogica che viene offerta alle famiglie. La scuola garantisce l’orario prolungato dalle 7.30 alle 18, resta aperta da settembre a luglio , offrendo anche un centro estivo. L’inserimento è possibile in qualsiasi periodo dell’anno, con soluzioni personalizzate in base alle esigenze di ogni famiglia.
Una particolare attenzione è rivolta alla qualità dell’esperienza didattica ed educativa. Le proposte spaziano dai laboratori di motricità, lingua inglese, pittura e musica e numerose attività del territorio per stimolare curiosità, creatività e autonomia. Un elemento privilegiato è il giardino interno, che è stato completamente rinnovato e che ospita un orto didattico con affaccio sull’antico castello di Avigliana. Un luogo privilegiato per l’esplorazione e il contatto con la natura. La scuola offre anche una mensa interna con pasti freschi e stagionali, preparati ogni giorno per garantire un’alimentazione sana e bilanciata. A guidare il percorso educativo è un’équipe di educatrici qualificate, con esperienza pluriennale e formazione continua.
“Sono davvero felice di aver potuto realizzare il sogno di mio papà, aiutare le famiglie e i nostri dipendenti nella crescita dei loro bambini – ha dichiarato Giovanna Vitelli, presidente della Fondazione Vitelli – con la rinascita della scuola Picco abbiamo dato nuova vita ad un luogo storico, trasformandolo in uno spazio bello e accogliente, con un progetto educativo moderno e inclusivo. A questo aggiungiamo l’attenzione agli orari prolungati, all’apertura anche d’estate e alla massima flessibilità, elementi fondamentali per sostenere i genitori, in particolare le mamme, nella gestione della famiglia e del lavoro”.
“Oggi celebriamo l’avvio di una nuova fase della nostra scuola che, dal 1871, accompagna la crescita dei bambini e sostiene le famiglie di Avigliana. Grazie alla Fondazione Vitelli e all’impegno di tutti, la Scuola Picco riparte con una nuova energia e un progetto innovativo. Il primo open day per chi avesse piacere di visitare la scuola si terrà sabato 6 settembre dalle ore 10.30 alle 12 e dalle 16 alle ore 18.30, con laboratori e merende che animeranno tutta la giornata – conclude il presidente della Scuola, Alberto Oliva.
Con oltre il 70% dei posti occupati prima della sua apertura, il progetto ha suscitato un forte interesse sin dal momento di lancio delle iscrizioni. Le famiglie interessate a visitare la struttura o ricevere informazioni sui posti ancora disponibili possono contattare la segreteria della Scuola Picco al numero 0119328664.
Mara Martellotta
A Torino la presentazione di “Alpi On The road”
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Un episodio drammatico ha sconvolto il torneo giovanile Under 14 Super Oscar a Collegno, nell’hinterland torinese. Domenica, al termine di una partita tra Csf Carmagnola e Volpiano Pianese, finita 1-0 per i primi, si è verificata una scena che nulla ha a che fare con lo sport.
L’aggressione
Dopo il fischio finale, tra i giovani calciatori sono volati insulti e battute, conseguenza di tensioni di gioco. Ma dalle schermaglie verbali si è passati a un episodio inaspettato: un uomo di quarant’anni, padre di un giocatore del Carmagnola, ha scavalcato la recinzione ed è entrato in campo. Raggiunto il portiere tredicenne del Volpiano, lo ha colpito con un pugno in pieno volto, continuando poi a picchiarlo fino all’intervento dei dirigenti delle due squadre che sono riusciti a bloccarlo.
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Collegno, papà irrompe in campo e picchia un portiere 13enne: fratture al volto