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Croce Bianca Orbassano associazione di qualità

Certificato Sistema Qualità Uni En Iso 9001:2015

 

La Pubblica Assistenza Anpas Croce Bianca di Orbassano anche quest’anno ha rinnovato il Certificato Sistema Qualità Uni En Iso 9001:2015 che definisce i requisiti di un sistema di gestione per la qualità per una organizzazione.

Lo scorso 15 gennaio la società Globe Srl di Torino ha svolto la verifica periodica e ha certificato l’efficienza e l’efficacia del modello organizzativo e gestionale della Croce Bianca Orbassano.

Il presidente della Croce Bianca Orbassano, Luigi Negroni: «Esprimiamo soddisfazione per il rinnovo del Certificato Sistema Qualità. Crediamo nell’importanza di dotarci di standard operativi innovativi volti al miglioramento continuo dei servizi offerti alla cittadinanza. La Croce Bianca di Orbassano ottiene infatti per la prima volta la certificazione già nel 2002. Trasparenza, efficacia ed efficienza contraddistinguono l’operato dei nostri volontari e dipendenti».

La Croce Bianca Orbassano può contare sull’impegno di 258 fra volontarie e volontari grazie ai quali annualmente svolge oltre11mila servizi. Si tratta di trasporti in emergenza-urgenza 118, servizi socio sanitari, assistenza a eventi e manifestazioni con una percorrenza di circa 265mila chilometri.

Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 10mila volontari (di cui 3.829 donne), 5.904 soci, 492 dipendenti, di cui 62 amministrativi che, con 430 autoambulanze, 211 automezzi per il trasporto disabili, 237 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 520.967 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 17 milioni di chilometri.

Fondi in arrivo per eliminare le barriere architettoniche

Le risorse statali, ripartite dagli uffici di via Bertola e approvate dalla giunta regionale serviranno a finanziare circa 600 interventi in tutto il Piemonte. «Si tratta di un intervento importante che va a sostegno delle persone più fragili, che hanno bisogno di strutture adatte alle proprie esigenze».

 Più di 3 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli stabili privati:

la giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino ha deciso di destinare 3.296.057,72 euro di risorse statali per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. Tali fondi serviranno a soddisfare il fabbisogno relativo agli invalidi totali e parziali relativi alle richieste pervenute fino a marzo 2021, pari a 1.383.479,87 euro e 13.428,68 euro comunicati dai Comuni alla Regione successivamente ai tempi stabiliti relativi al fabbisogno dal 2018 al 2021, per un totale di 1.396.908,55 euro.

La somma restante, pari a euro 1.899.149,17 euro, varrà utilizzata per soddisfare il fabbisogno comunicato dai Comuni entro marzo 2022.  Confermati anche i criteri di riparto e la quota massima di contributo concedibile ai richiedenti, pari a euro 8.147,00: il che significa che con il totale delle risorse messe in campo sarà possibile finanziare circa 600 interventi in tutto il Piemonte. L’attuazione della delibera è stata quindi affidata al Settore Politiche di Welfare Abitativo della direzione regionale Sanità e Welfare.

I destinatari del contributo sono persone disabili con menomazioni o limitazioni funzionali di carattere motorio e i non vedenti che sostengono direttamente le spese per la rimozione degli ostacoli alla mobilità nella propria abitazione; condomìni ove risiedono disabili per le spese di adeguamento relative alle parti comuni e genitori o tutori che hanno a carico persone con disabilità permanente.

Il contributo è concesso per l’accessibilità all’immobile o alla singola unità immobiliare, per opere da realizzarsi su parti comuni di un edificio o immobili o porzioni degli stessi in esclusiva proprietà o in godimento al disabile. Il sussidio può essere erogato per una singola opera (ad esempio: rampa di scale; servoscala); un insieme di opere funzionalmente connesse dirette a rimuovere più barriere che generano ostacoli alla stessa funzione (ad esempio l’accesso all’immobile): in tal caso va presentata una sola domanda per l’insieme delle opere.

Qualora, al contrario, le barriere ostacolino funzioni diverse (ad esempio l’accesso all’immobile e la fruibilità e visitabilità degli spazi interni all’alloggio) possono essere presentate più domande che saranno valutate dal Comune tenuto conto del limite concedibile.

Ma come avviene l’iter procedurale per ottenere il contributo?

Le domande vanno presentate presso il Comune dove è ubicata l’abitazione del disabile. Solo per i residenti nella Città di Torino la domanda deve essere presentata all’ATC del Piemonte Centrale di Torino, in corso Dante. La domanda, in regola con le vigenti disposizioni in materia di imposta di bollo, può essere presentata in qualsiasi giorno dell’anno.

Il Comune raccoglie le domande presentate e ne verifica l’ammissibilità. Ordina le domande pervenute entro il 1° marzo di ciascun anno in apposito elenco, stabilisce il fabbisogno complessivo comunale derivante dalla somma dei contributi relativi alle domande ammissibili e lo approva con apposito provvedimento.

Il Comune trasmette alla Regione entro il 31 marzo di ciascun anno il fabbisogno complessivo, l’elenco delle domande ordinato per priorità e il provvedimento comunale. La Regione determina il fabbisogno complessivo regionale e lo comunica al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al fine del riparto delle risorse statali disponibili.

Ad avvenuto trasferimento alla Regione delle risorse statali o in presenza di risorse regionali, si provvede al riparto tra i Comuni dei fondi disponibili. I criteri di riparto sono definiti con apposito provvedimento della giunta regionale e comunicati ai vari Comuni.

A questo punto è il Comune, una volta ricevuta la comunicazione sul riparto, a concedere il contributo con apposito provvedimento scorrendo l’elenco ordinato per priorità. La concessione determina il diritto del richiedente ad ottenere il contributo Le domande non soddisfatte nell’anno per insufficienza di fondi restano valide per gli anni successivi.

«Nonostante i grandi passi avanti compiuti in questi anni – spiega l’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino – riguardo all’abbattimento delle barriere architettoniche tanto resta ancora da fare, in particolare per quanto riguarda gli edifici privati, che troppe volte si trasformano in vere e proprie “prigioni” per chi ha difficoltà di movimento e necessita di strutture adeguate. Posso garantire che il Piemonte, che come ho sostenuto sin dal primo giorno non lascia indietro nessuno, è al loro fianco e, come in questo caso, utilizzerà tutte le risorse a disposizione per rendere sempre più “facile” e dignitosa la vita alle persone più fragili».

Borseggio al mercato rionale Arrestate due donne

Martedì mattina, gli agenti del Commissariato di Rivoli intervengono presso il mercato rionale di piazza Cavallero per la segnalazione di un borseggio a danno di un anziano signore.

 

Sul posto, gli agenti apprendono che le autrici del furto si stanno allontanando in direzione di via XXV Aprile con al seguito un minore e un passeggino. Gli agenti intercettano le donne e le fermano.

Dopo aver ascoltato la richiedente, gli agenti apprendono che un anziano signore aveva iniziato ad urlare poiché gli era stato rubato il portafogli da parte di due donne che lo avevano avvicinato chiedendo denaro. Le presunte autrici del furto erano state attorniate da alcuni passanti e da alcuni commercianti. Nella circostanza, l’anziano tornava in possesso del maltolto e le donne, di 40 e 34 anni, si allontanavano fino all’arrivo della Polizia che le traeva in arresto per furto.

Si trova il ladro in casa nel cuore della notte

Se l’è ritrovato in casa mentre stava dormendo: nel cuore della notte di  lunedì scorso, un cittadino italiano residente nel centro città ode un rumore secco in casa e si sveglia. Vede la sagoma di uno sconosciuto parzialmente nascosto dietro una libreria: si alza di scatto dal letto, l’intruso gli dice di stare tranquillo, ma poi lo avvicina e lo spintona violentemente, aprendosi un varco verso la finestra del balcone. Salta giù, i metri sono pochi trattandosi di un alloggio al primo piano, e si ritrova nel cortile condominiale. Ma qui, sono pronti gli agenti della Squadra Volanti, allertati alcuni minuti prima da un dirimpettaio che aveva visto intrufolarsi nel palazzo  il topo d’appartamento; il ladro viene fermato e trovato in possesso di un portafogli appena rubato nella casa in cui ha fatto visita. L’uomo viene identificato come cittadino marocchino di 36 anni, irregolare sul territorio nazionale; verrà arrestato per tentato furto aggravato. Altre due persone, un italiano di 43 anni  e un ventitreenne marocchino, vengono fermate dai poliziotti sulle scale del palazzo; si erano introdotti insieme all’amico nello stabile, racconterà il testimone, dopo averne forzato il portone.  Per loro è scattata la denuncia per concorso in tentato furto aggravato.

Addio all’ingegnere comunale. Funerali in forma privata

DAL PIEMONTE

Era molto conosciuto e stimato a Verbania

E’ mancato a 91 anni l’ingegnere Alberto Rossi, per molti anni capo ufficio tecnico del Comune di Verbania. Il funzionario era noto per la sua dedizione al lavoro e la sua precisione. I funerali si sono svolti martedì in forma privata, come dalle sue ultime volontà.

In arrivo alle ASL 72mila dosi di Novavax

COVID PIEMONTE: PER I NON VACCINATI RISCHIO 7 VOLTE PIÙ ALTO DI TERAPIA INTENSIVA E, SE SONO OVER40, 7 VOLTE MAGGIORE DI MORTALITÀ

Nell’ultima settimana dal 19 – 25 febbraio, che in questa quarta ondata dalle stime degli epidemiologi della Regione Piemonte vede il progredire della fase discendente della curva del contagio, i casi positivi sono stati lo 0.2% tra gli oltre 3,6 milioni di vaccinati con il ciclo primario completo (con la doppia dose o il monodose nel caso di chi ha ricevuto Johnson&Johnson) o immunizzati naturalmente perché contagiati da meno di 6 mesi. Una percentuale cinque volte più alta pari al 1.1% tra coloro che non si sono ancora vaccinati o che solo di recente hanno fatto la prima dose (530 mila persone sull’intera popolazione piemontese con più di 5 anni d’età attualmente vaccinabile).
I ricoveri in terapia intensiva sono stati 3.8 su 100 mila tra i non vaccinati e 0.5 su 100 mila tra i vaccinati o guariti da meno di 6 mesi.
La mortalità nell’ultima settimana ha riguardato persone con più di 40 anni e i decessi sono stati 6.7 su 100 mila tra i non vaccinati over40 contro 1.0 su 100 mila tra quelli vaccinati o guariti.
Significa che i non vaccinati hanno un rischio circa 7 volte più grande di finire in terapia intensiva e circa 7 volte maggiore, dopo i 40 anni, di morire a causa del Covid.

 L’ARRIVO DI NOVAVAX

Arrivano oggi  in Piemonte 72.700 dosi di vaccino Novavax, che saranno subito consegnate alle aziende sanitarie. La somministrazione inizierà lunedì prossimo, 28 febbraio.

Ad oggi sono 1.600 le persone che hanno già effettuato su www.ilPiemontetivaccina.it la preadesione per ricevere questo tipo di vaccino contro il Covid.

Scossa di terremoto avvertita a Torino

Si è sentita anche a Torino la scossa di terremoto registrata alle 15.49 in Piemonte.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) l’ha rilevata come di  magnitudo 3.4, con l’epicentro a Polonghera, in provincia di Cuneo.

 

Covid, il bollettino di sabato 26 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.826 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 5,3% di 34.754 tamponi eseguiti, di cui 30.156 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 979.642, così suddivisi su base provinciale: 80.770 Alessandria, 44.965 Asti, 38.019 Biella, 131.211 Cuneo, 74.242 Novara, 520.770 Torino, 34.792 Vercelli, 34.972 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.801 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.100 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 39 (uguale a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 969 (-47 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 46.173

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.591.187(+34.754  rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.023

Sono 6, 2 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.023 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.744 Alessandria, 779 Asti, 498 Biella, 1.592 Cuneo, 1.046 Novara, 6.207 Torino, 601 Vercelli, 422 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 134 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

919.438 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 919.438(+ 2.595 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 75.798 Alessandria, 42.641 Asti, 35.989 Biella, 124.473 Cuneo, 71.211 Novara, 491.670 Torino, 32.650 Vercelli, 32.862 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.650 extraregione e 8.494 in fase di definizione.

Associazioni in piazza a Torino per dire no alla guerra in Ucraina

No all’invasione dell’Ucraina e alla guerra. Molti i presenti alla manifestazione, promossa dal Coordinamento A.G.i.Te. a Torino contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi. Partecipano anche i sindacati e i rappresentanti di tutte le professioni religiose. “La guerra non risolve nessun problema, semplicemente distrugge”, dice  Zaira Zafarana di A.G.i.Te.  “Non subiremo la fatalità della guerra come soluzione delle controversie, o peggio, come ‘igiene del mondo’ per pulirlo dai suoi errori. Essere in piazza è fondamentale, per nulla banale”, così sul volantino di Se non ora quando, una delle associazioni presenti.

(foto Mihai Bursuc)