CRONACA- Pagina 1081

Mirafiori, nuovo impianto Iren di accumulo di calore, solare termico e fotovoltaico

La realizzazione dell’opera rientra nel piano di sviluppo rete e impianti  di teleriscaldamento di Torino a cui sono stati destinati 610 milioni  di euro di investimenti nell’ambito del piano industriale Iren al 2030.

 

Iren e Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) hanno definito un nuovo finanziamento di 80 milioni di euro per il teleriscaldamento di Torino.

 

Torino, 25 marzo 2022 – È stato inaugurato oggi il nuovo impianto di accumulo del calore e solare termico di Mirafiori Nord, sito nell’area di corso Salvemini angolo via Guido Reni precedentemente occupata dalla vecchia centrale termoelettrica.

 

All’evento sono intervenuti il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Presidente Iren Renato Boero, l’Amministratore Delegato Iren Gianni Vittorio Armani e l’Amministratore Delegato di Iren Energia Giuseppe Bergesio.

 

Il nuovo impianto, oltre a collegare tre dorsali della rete di teleriscaldamento di Torino alimenta una significativa area del quartiere Mirafiori Nord. La struttura è stata realizzata in cinque anni (compresa la demolizione della vecchia centrale) grazie ad un investimento complessivo di 46 milioni di euro, 10 per l’impianto e 36 per la rete.

 

Il sito è composto da diversi sistemi integrati:

 

• un sistema di accumulo di calore composto da tre serbatoi per un volume complessivo di circa 2500 m3. Nell’ambito di un sistema di teleriscaldamento, gli accumulatori di calore consentono di immagazzinare il calore prodotto in cogenerazione, quando la richiesta è bassa, e rilasciare il calore al picco termico del mattino o quando la richiesta di calore è alta. In questo modo si riducono le emissioni complessive, raggiungendo i massimi di livelli di efficienza energetica;
• una stazione di pompaggio composta da tre elettropompe che entrano in servizio durante la fase di erogazione di calore da parte dei serbatoi di accumulo. L’energia termica fornita alla rete di teleriscaldamento è acqua surriscaldata a 120 °C;
• un sistema solare termico con una potenza nominale pari a 411 kW, interconnesso al sistema del teleriscaldamento del quartiere di Mirafiori Nord tramite uno scambiatore di calore. Il sistema è installato a terra su un’area disponibile di 1400 m2. I pannelli solari sono in grado di scaldare l’acqua a 115 °C, innalzando così la temperatura della rete di teleriscaldamento da 70 °C a 105 °C e fornendo calore alle abitazioni;
• un impianto fotovoltaico installato sulla copertura dell’edificio con potenza nominalepari a 45 kWp. L’impianto è del tipo «grid connected», ovvero connesso alla rete elettrica di distribuzione in media tensione che alimenta le utenze e gli ausiliari dell’impianto. L’energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile viene principalmente utilizzata nell’impianto e nel caso di eccedenza, viene immessa nella rete elettrica dimedia tensione.

 

 

Il sito, grazie all’integrazione dei sistemi di accumulo con i sistemi di produzione da fonti rinnovabili, rappresenta un esempio di piena sostenibilità ed evita ogni anno emissioni in atmosfera di circa 8.000 tonnellate di CO2.

 

La realizzazione del nuovo impianto di Mirafiori Nord rientra nell’importante progetto di sviluppo del teleriscaldamento destinato ai territori in cui opera il Gruppo ed inserito nel Piano Industriale Iren al 2030, per un totale di 835 milioni di euro di investimenti. Di questi, 610 milioni sono destinati all’area metropolitana di Torino.

 

A sostegno del progetto in questi giorni Iren e Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) hanno concordato un finanziamento del valore di 80 milioni di euro che servirà a supportare lo sviluppo della rete di teleriscaldamento nell’area metropolitana di Torino.

 

L’investimento è finalizzato a saturare ed estendere il teleriscaldamento con l’allacciamento di nuove utenze, a migliorare l’efficienza operativa e la flessibilità della rete di Torino, tramite la completa integrazione degli asset gestiti nell’area metropolitana e ad aumentare la resilienza dell’infrastruttura rinnovando le parti più datate.

 

È inoltre incluso lo sviluppo di nuovi impianti di accumulo termico attraverso i quali si potrà massimizzare lo sfruttamento del calore prodotto in cogenerazione, riducendo, di conseguenza, le emissioni di CO2, migliorando la qualità dell’aria nell’area metropolitana di Torino e incrementando il risparmio di energia primaria utilizzata.

 

Questi interventi consentiranno di incrementare le volumetrie teleriscaldate nell’area metropolitana torinese (oggi circa 71,35 milioni di m3) di circa 13 milioni di m3 e sviluppare 156 km di nuova rete (oggi circa 700 km).

Sciopero globale per il clima: in piazza contro la guerra anche a Torino

Erano più di  duemila le persone sono in corteo partite da piazza XVIII dicembre a Torino per lo sciopero globale per il clima di Fridays for future.

“Si tratta del primo sciopero per il clima del 2022 e cade in un momento molto particolare per l’Europa, nel mezzo di questo conflitto – dice all’Ansa Luca Sardo, responsabile torinese del movimento ambientalista – Con questo sciopero vogliamo sottolinaere le cause comuni tra la guerra in Ucraina e la crisi climatica”.

 

Di seguito pubblichiamo la nota di Fridays for Future

SCIOPERO GLOBALE PER IL CLIMA e contro la guerra dei combustibili fossili: PEOPLE NOT PROFIT

 

Oggi siamo scesi in piazza di nuovo in tutto il mondo, siamo presenti in tutti i continenti.

Questa volta stiamo scioperando per la pace e la giustizia climatica.

Non ci potrà essere pace né giustizia climatica, in nessuna parte del mondo, finché i nostri sistemi saranno legati ai combustibili fossili forniti da governi autoritari e dittature.

I paesi di tutto il mondo stanno finanziando questa guerra: l’Unione Europea ha pagato 15 miliardi di euro alla Russia dall’inizio della guerra in Ucraina, attraverso l’acquisto di combustibili fossili.

Guerra e crisi climatica sono strettamente legate: effetto serra vuol dire effetto guerra. Un pianeta più caldo di 2, 3, 4 gradi è un pianeta in cui saremo costretti a lottare per le scarse risorse rimaste e questo si vede già oggi nel Sahel, dove numerose guerre per l’acqua hanno originato conflitti che sono poi degenerati.

Non è mai stato così chiaro come ora che una transizione ecologica giusta è necessaria, ed è necessaria adesso. Questi tempi lasciano le persone prive di potere e di forze. Ma noi non ci arrendiamo. Per questo il 26 marzo ci uniremo al Collettivo di fabbrica ex-GKN a Firenze per insorgere insieme. Insieme a lavoratori che con la scusa della transizione ecologica sono stati licenziati, per motivi che in realtà hanno poco a vedere con il benessere del pianeta.
Dobbiamo fermare il ricatto ambiente-lavoro. Non si può indirizzare l’economia in senso ecosostenibile se contemporaneamente non si fermano le delocalizzazioni. Non si può sconfiggere il greenwashing senza una consapevolezza crescente nei luoghi di lavoro dei reali processi produttivi.

Vogliamo inoltre che si tenga conto del principio di giustizia climatica. I paesi del Nord del Mondo, i più responsabili di questa crisi, devono garantire dei risarcimenti climatici alle comunità più colpite che sono anche le meno responsabili. Questi risarcimenti fanno parte di un processo di giustizia in cui il potere politico tornerà alle persone e alle comunità locali. Dovranno essere concessi sotto forma di “finanziamenti”, e non di “prestiti”, e serviranno come risposta alle richieste delle comunità indigene ed emarginate; per restituire le terre alle comunità, dare risorse alle comunità più colpite affinché possano adattarsi e compensare i danni di questa crisi. Per una ridistribuzione della ricchezza globale, della tecnologia e dell’informazione, e del potere politico dal Nord globale al Sud globale e dall’alto al basso.

Da queste piazze nasce la speranza, si vede che le persone non si sono rassegnate al proprio destino. Un altro mondo è ancora possibile ma sta a noi costruirlo, partendo dalla pace e dalla giustizia, climatica e sociale.

Torneremo a invadere le strade, vi aspettiamo a Firenze domani, dalle 14:30 a piazza Vittorio Veneto

– per tutte le informazioni e i dettagli: https://fridaysforfutureitalia.it/25-marzo-2022-sciopero-globale-per-il-clima/

Foto di copertina: archivio il Torinese

Ragazzino aggredito sul treno. La mamma ci scrive

Caro direttore,

le scrivo con la speranza di essere ascoltata, e che alcuni episodi non accadano più. Mio figlio, 14enne, ieri pomeriggio, tornando da scuola con alcuni compagni, sul treno Pinerolo Chivasso, intorno alle 17, è stato aggredito da un uomo sui 40 anni, visibilmente ubriaco, e con bottiglione di vino a seguito. Mio figlio è stato preso per la gola e spintonato senza alcun motivo da quest’essere. Lui ed i suoi compagni sono riusciti a scappare e a scendere alla prima fermata. Ho sporto denuncia sia ai Carabinieri di Nichelino, che alla polizia ferroviaria di Porta Susa, ho ovviamente accompagnato mio figlio in ospedale per farlo refertare, e a parte i battiti accelerati, e qualche graffio, c’è da sperare,che col passare del tempo non si verifichino attacchi di panico. Ora io mi chiedo: come è possibile che quest’essere sia riuscito a salire su quel treno visibilmente ubriaco econ il suo bottiglione di vino? Come è possibile che non ci siano controlli adeguati? E se quel tizio gli avesse rotto quella dannata bottiglia in testa? E se ci fosse stata una ragazzina da sola? Sono certa che la mia denuncia alle autorità non riesca ad avere nessun effetto nell’individuazione di quest’elemento, ma non possiamo permettere che accadano ancora queste cose su treni, bus ecc…,oltretutto alle 17 del pomeriggio. Non è accettabile pagare profumatamente abbonamenti e non aver nessuna sicurezza.

Lettera firmata

Inchiesta sui conti Juventus, secretato il verbale di Dybala

Tre ore di colloquio  tra Paulo Dybala e i magistrati torinesi che indagano sui conti della Juve. Il verbale è stato secretato. Il giocatore sarebbe stato ascoltato in particolare sull’accordo relativo alla riduzione degli stipendi del marzo 2020, nel corso della prima ondata di Covid.

Covid-19 Sanzionati e chiusi circolo privato e minimarket

Martedì sera, personale della Polizia di Stato appartenente alla Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Torino ha proceduto ad un controllo presso un circolo privato sito in Torino, nel quartiere Borgo San Paolo.

All’interno del circolo era in atto una festa pubblicizzata nei giorni scorsi da alcune locandine.

Nel corso del controllo, gli operatori hanno riscontrato una serie di irregolarità amministrative, tra cui la mancata tenuta del registro delle presenze giornaliere dei soci – avventori, come disposto da ordinanza del Ministero della Salute.

In considerazione delle irregolarità rilevate, il presidente del circolo è stato sanzionato e il circolo è stato chiuso provvisoriamente per 3 giorni per impedire la prosecuzione o la reiterazione della violazione.

Nelle stesse ore, personale del Comm.to San Secondo, ha sottoposto a controllo un esercizio di vicinato di via Guido Reni: il dipendente identificato al suo interno non era in grado di esibire la necessaria certificazione verde, pertanto a lui è stata contestata una sanzione di 600 €, mentre  al titolare che ha consentito il suo accesso sul luogo di lavoro senza verificare, una di 800 €. In considerazione di ulteriori violazioni  della normativa volta al contrasto alla diffusione del COVID–19, il locale  è stato sottoposto a chiusura per 5 gg.

I ciliegi Suzuki colorano Torino: 30 nuovi alberi per il giardino Piredda

Da oggi la città di Torino ha un nuovo polmone verde presso il Giardino Piredda, pronto a profumare l’aria e a tingersi di bianco e rosa a ogni primavera.

Ieri pomeriggio alle ore 14, l’Assessore alla Cura della Città e al Verde Pubblico della Città di Torino, Francesco Tresso, e il Presidente di Suzuki Italia, Massimo Nalli, hanno messo a dimora l’ultimo dei 30 ciliegi giapponesi donati da Suzuki al capoluogo piemontese. Le piante sono state acquistate con i fondi raccolti durante il Suzuki Green Friday dello scorso 26 novembre. Suzuki si è impegnata a destinare parte del fatturato delle divisioni Auto, Moto e Marine all’acquisto di alberi e la scelta è caduta sui prunus yedoensis, con la volontà di farne omaggio alla Città di Torino, che da sempre ospita la sede di Suzuki Italia e ha legami storici col Giappone testimoniati dal gemellaggio con la città di Nagoya, presso i quartieri generale Suzuki di Hamamatsu, in Giappone.

I ciliegi verranno posizionati a completare i filari perimetrali degli alberi già presenti nel giardino Piredda, area verde di circa 25 mila mq compresa tra corso Rosselli, via Isonzo e via Issiglio, nel territorio della Circoscrizione 3.

Il Suzuki Green Friday ha permesso di piantare tanti splendidi ciliegi giapponesi anche in numerose altre zone d’Italia. I Concessionari della rete Suzuki hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa e, di concerto con Suzuki, hanno piantato almeno un ciliegio nelle loro città. Il bosco diffuso creato dalla rete ufficiale ha portato colori e fragranze dal “sapore” giapponese in molte città, dando loro una piccola boccata d’ossigeno con un abbattimento totale annuo stimato in più di 3500 kg di Co2.

“Ringrazio Suzuki Italia per questa donazione, testimonianza di un impegno concreto verso l’ambiente e di grande attenzione verso la nostra città” ha commentato l’assessore Francesco Tresso, che ha aggiunto: “I ciliegi andranno ad arricchire la varietà di alberi presenti nel giardino Piredda e i suoi frequentatori potranno godersi lo spettacolo della loro fioritura ad ogni primavera. È anche grazie all’attivazione di sinergie con partner privati come Suzuki che possiamo realizzare al meglio il nostro programma di azioni per la valorizzazione e la cura del verde pubblico, un bene prezioso e una grande risorsa della nostra città”.

“Ogni nostro atto determina il futuro del nostro pianeta, nel bene e nel male. Il contributo odierno di Suzuki, che con la tecnologia Suzuki Hybrid è protagonista della mobilità sostenibile, ci fa riflettere sugli sforzi da compiere ogni giorno per preservare l’ambiente e il pianeta in cui viviamo.” ha ricordato a margine dell’evento Massimo Nalli, Presidente di Suzuki Italia, che ha quindi aggiunto: “Fin dalla sua fondazione Suzuki si è data l’obiettivo di migliorare la vita dei suoi clienti e di contribuire a creare una società più prospera. Nel perseguire questo scopo, ispirandoci ai valori tradizionali della cultura giapponese, rispettiamo il pianeta, le regole e i principi che stanno alla base della convivenza civile. I fiori di ciliegio sono il simbolo di benessere, di armonia interiore e di equilibrio con l’universo che ci circonda”.

Reumaclinic, un aiuto al paziente reumatologico

Il giorno 14 marzo, l’associazione di pazienti AAPRA ha presentato il proprio progetto REUMACLINIC alla Direzione e ai clinici della reumatologia universitaria dell’Ospedale Mauriziano Umberto I°.

Tale progetto prefigge un percorso multidisciplinare e socio-assistenziale a vantaggio del paziente reumatologico.

La reumatologia universitaria dell’Ospedale Mauriziano di Torino, diretta dalla prof.ssa Annamaria Iagnocco, docente presso la facoltà di medicina e chirurgia di Torino, dal 28 marzo intraprenderà per i pazienti reumatologici afferenti alla struttura il percorso socio-assistenziale REUMACLINIC in collaborazione con l’associazione pazienti AAPRA.

segreteria@aapra-onlus.it

In stazione ragazzo “agganciato” da un treno in partenza

Un giovane ventenne, mentre camminava  su una banchina della stazione di Chivasso, è stato agganciato da un treno in partenza: lo zaino si è impigliato in un vagone. Il ragazzo è caduto ma fortunatamente il treno convoglio si è subito  fermato. Il giovane non ha riportato ferite. Il treno è ripartito pochi minuti dopo.

Il primo Centro Alcologico (CAM) di Torino inaugurato all’ospedale Mauriziano

E’ stato inaugurato il primo Centro Alcologico di Torino, presso l’ospedale Mauriziano di Torino. Un Day Hospital dedicato a persone con Disturbo da Uso di Alcol (DUA).

All’evento erano presenti il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, il Direttore generale Maurizio Dall’Acqua, il Direttore sanitario Maria Carmen Azzolina, il Presidente ACAT Torino Centro Ivana De Micheli ed il Presidente APCAT Antonio Massari.  

Il Centro lavorerà sul territorio in collaborazione con i Servizi di Alcologia dei Dipartimenti delle Dipendenze delle ASL Città di Torino e provincia, con la AOU Città della Salute e con le Strutture ospedaliere del territorio. Si tratta di un Centro multidisciplinare promosso dall’ACAT Torino Centro (Associazione Club Alcologici Territoriali), Associazione presente sul territorio da oltre 30 anni, che si occupa di persone con disturbo da uso di alcol secondo l’Approccio ecologico – sociale del professor Vladimir Hudolin. Il Centro è stato sostenuto dalla Direzione dell’ospedale Mauriziano e dalla Regione Piemonte.

Afferente al Dipartimento medico (diretto dal dottor Claudio Norbiato), è ubicato presso il piano terra del Padiglione 2A ed è composto dall’équipe medica del dottor Sarino Aricò e del dottor Marco Iudicello e da un’équipe infermieristica e prevede inizialmente un’apertura nei giorni di mercoledì e venerdì. L’accesso è libero su prenotazione al numero dell’ambulatorio dedicato 011/5082884.

L’équipe medica del Centro, coordinata dal professor Fabrizio Bert della Scuola di Medicina dell’Università di Torino, terrà inoltre, all’interno del Corso di laurea in Medicina, per gli studenti del 5° e 6° anno, un corso di Alcologia.

La necessità di un riferimento come il Centro Alcologico Mauriziano nasce dalle esigenze che si sono evidenziate anche a livello dell’Associazione e che sono state tra gli argomenti trattati nella Conferenza Nazionale Alcol, fortemente voluta dal Sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa ed inaugurata dal Ministro della Salute Roberto Speranza.

Emerge un dato allarmante rispetto al consumo di alcol tra i giovani, che è notevolmente aumentato con conseguenze, non solo sul piano della salute, ma anche su quello dei comportamenti aggressivi.

Durante il lockdown, nonostante le difficoltà evidenti dei Pronto soccorso, si sono registrati in Piemonte (anno 2020) 185 ingressi in P.S. di minori sotto i 17 anni tra maschi e femmine (con una maggiore percentuale tra le femmine), con diagnosi completamente attribuibile all’alcol, ed ulteriori 350 ingressi di soggetti tra i 18 ed i 24 anni (età comunque a rischio), per un totale nell’anno di circa 3.500 ingressi in P.S. di persone in evidente stato di intossicazione alcolica.

Secondo l’ISTAT, sempre nell’anno 2020, il 4,3% dei minori tra gli 11 ed i 17 anni consuma alcol tutti i giorni.

I dati rilevati nel periodo della pandemia sono di un aumento del 180-190% della vendita di alcolici su piattaforme dedicate con consegna a domicilio, con conseguente manifestazioni di problemi alcolcorrelati.

Al numero dell’Associazione (3338009993), sempre attivo, sono pervenute in questi ultimi mesi numerose richieste di aiuto proprio da persone con target di età sempre più giovane. Si è visto un aumento, a differenza degli anni precedenti, del 60-70% delle richieste di aiuto, tenendo conto di un target di età sempre più giovane.

Terremoto avvertito oggi nel Torinese

Oggi una scossa di terremoto è stata avvertita alle 14, 30 circa nella provincia di Torino. E’ stato un evento di magnitudo ML 2.1, a 6 km nordovest da Rubiana ad una profondità di 7 km. L’evento è stato localizzato a 30 km da Torino, 34 km da Moncalieri, 75 km da Asti e 88 km da Cuneo.