CRONACA- Pagina 1048

Schianto frontale sulla statale: due morti

Due le vittime, entrambi uomini, di 55 e 78 anni, sono decedute in un incidente stradale avvenuto a Paruzzaro, in provincia di Novara, sulla statale 142 .  Lo schianto  fra le due auto è avvenuto nei pressi di un distributore di carburanti. Sono intervenuti il 118 con l’elisoccorso, le squadre dei vigili del fuoco e la polizia stradale. L’impatto fra i veicoli  è stato violentissimo. La strada è rimasta  chiusa per alcune ore e il traffico è stato deviato.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Operazione Stazioni Sicure: quasi mille persone controllate

923 persone controllate, 213 bagagli ispezionati, 2 sanzioni elevate: questo il bilancio dell’operazione “Stazioni Sicure”, promossa dal Servizi Polizia ferroviaria a livello nazionale, in cui sono stati impiegati 105 operatori Polfer nelle stazioni ferroviarie del Piemonte e Valle d’Aosta.

Gli agenti hanno effettuato mirati servizi di vigilanza, implementando il dispositivo ordinario, al fine di incrementare i livelli di sicurezza nelle aree ferroviarie di competenza, sia nelle stazioni principali che in quelle impresenziate, lungo le tratte ferroviarie con pattuglie automontate e a bordo treno. I controlli sono stati estesi ai bagagli al seguito mentre, presso il deposito presente nella stazione di Torino Porta Nuova, sono state verificate le corrette procedure di ricezione e custodia.

Nella principale stazione cittadina i servizi sono stati effettuati, congiuntamente, al personale delle Unità Cinofile.

50 le stazioni interessate dai controlli straordinari nelle province di entrambe le regioni, con particolare attenzione negli scali di arrivo e partenza dei convogli internazionali provenienti da Svizzera e Francia che giungono nel territorio nazionale.

 

Schianto sulla Torino-Piacenza: morti padre e figlio

Secondo quanto appreso dall’agenzia Ansa ci sarebbe un fermo per l’incidente stradale avvenuto la scorsa notte sulla A21 Torino-Piacenza, tra i caselli di Casteggio e Voghera. Nello scontro sono morti un 45enne francese e il figlio di 11 anni. Il fermato sarebbe un automobilista italiano.

Auto distrutte nello scontro: i conducenti feriti estratti dalle lamiere

Dopo uno scontro avvenuto a Nichelino in strada Debouche’ tra una Lancia Ypsilon e una Fiat Qubo, i vigili del fuoco hanno liberato  i conducenti incastrati nelle lamiere. Le auto sono state distrutte dall’impatto. I due sono stati trasportati all’ospedale Cto  ma fortunatamente le loro condizioni non sono gravi

Vaccini, l’ospedale temporaneo del Valentino va in stand by

Le tende con tutti i relativi impianti tecnici connessi verranno smontate pronte per essere riallestite in meno di due settimane in caso di necessità

A 17 mesi dalla sua apertura nelle prime fasi della pandemia e dopo oltre 135 mila vaccini somministrati, l’Ospedale temporaneo del Valentino va in stand by, al fine di consentire al Comune e alla Prefettura di Torino, come richiesto, di avere a disposizione gli spazi del V Padiglione in vista delle operazioni connesse allo svolgimento dei referendum del 12 giugno.

Le tende e tutti i relativi impianti tecnici connessi saranno smontate e riaffidate alla Maxiemergenza 118 del Piemonte e alla Croce Rossa Italiana che le avevano messe a disposizione, pronte per essere riallestite in meno di due settimane nel caso fosse necessario.
Il materiale e i dispositivi medico-sanitari torneranno invece nella disponibilità dell’Asl Città di Torino che ha gestito lo spazio in collaborazione con la Città della Salute di Torino.
Tutte le operazioni avverranno sotto il coordinamento della Protezione civile regionale in collaborazione con l’Asl Città di Torino.

Conclusione Ramadan La Città incontra la comunità islamica

La Città incontra la comunità islamica. In occasione della Laylat al-Qadr (la Notte del destino), una delle ricorrenze più importanti che concludono il mese di digiuno del Ramadan, l’Amministrazione comunale di Torino ha voluto organizzare un momento di confronto con i 20 Centri di fede e cultura islamica presenti sul territorio, in una delle sedi più iconiche del capoluogo piemontese: la Mole Antonelliana.

Dopo le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, quest’anno le comunità musulmane potranno tornare a celebrare in presenza la festa per la fine del Ramadan, Eid al-fitr, che cadrà domenica 1 maggio o lunedì 2 maggio. La ‘grande preghiera’ e il successivo momento di festa per uomini, donne e bambini non avverrà , come da tradizione, sotto la tettoia del Parco Dora, eletta a grande moschea per le più importanti feste dell’Islam torinese, ma si sposterà in 10 ‘moschee all’aperto’ con appuntamenti nelle Circoscrizioni della Città domenica 1 o lunedì 2 maggio. In occasione della ricorrenza religiosa l’assessora alle Politiche per la Multiculturalità, Gianna Pentenero, ha convocato i rappresentanti dei Centri islamici per inviare loro un messaggio di pace e fratellanza, alla presenza del Prefetto, Raffaele Ruberto, della Vice Questore, Ilenia Gliozzi, del Comandante provinciale del Carabinieri, Claudio Lunardo, del presidente del Comitato Interfedi, Valentino Castellani, della presidente del Consiglio comunale, Mariagrazia Grippo e del consigliere comunale Abdullahi Ahmed, presidente della Commissione Consiliare Speciale per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.

“Desidero porgere ai cittadini italiani di fede islamica e ai musulmani ospiti o residenti nella nostra Città un sincero augurio di felice e sereno Eid al Fitr. La realizzazione di società inclusive e pacifiche, rispettose dei diritti delle persone, esige la partecipazione di tutti e rappresenta un dovere nei confronti delle giovani generazioni, soprattutto in questi giorni terribili di guerra in Ucraina – ha dichiarato l’assessora Pentenero – Le istituzioni politiche, in collaborazione con i leader religiosi e le comunità di riferimento, hanno il compito di prevenire e contrastare l’incitamento all’odio e alla violenza, affinché si possa insieme contribuire alla promozione delle fedi quali strumento di pace, dialogo e comprensione tra culture diverse”.

La Città di Torino progetta e realizza le proprie politiche interculturali attraverso il dialogo e il coinvolgimento attivo delle associazioni di comunità presenti sul territorio.

Festa Ramadan 2022
1 o 2 Maggio

Circoscrizione 3
1. Campo sportivo in Piazza Robilant, 16.
Moschea: La Pace, Corso Giulio Cesare 6 e Al-Hidaya, Piazza Cattaneo 18

Circoscrizione 4
2. Sporting Dora, Corso Umbria 83.
Moschea: La Palma, Via Aquila 34.

Circoscrizione 6
3. Campo sportivo via Gottardo 10.
Moschea: Madina, via Sesia 1.

4. Bunker di via Paganini zero
Moschee: Loqman, Corso Regina 160;

5. Campo sportivo Centro Campo via Petrella 40
Moschea: Speranza (via Monte Rosa 20) e Via Montalciata

6. Centro Mecca
Via Botticelli 104

Circoscrizione 7
7. Parco Dora area verde
Moschea: Taiba, via Chivasso 10.

8. San Pietro in Vincoli.
Moschea: Dar Assalam, via La Salle 15.

Circoscrizione 8
9. Parco Colonnetti via Panetti 1
Moschea: Mohamed VI, via Genova 268.

10. Viale Medaglie D’Oro Pad 5 – Valentino (all’aperto).
Moschee: Baretti, via Baretti 31; Omar Ibn al Khattab, via Saluzzo 18.

Inoltre nei Centri Tohid di C. Emilia 32 e Sunna di Via Cottolengo 1 La preghiera si svolgerà all’interno del proprio Centro

Volpiano, rimossi fusti di olio abbandonati nel torrente Malone


La zona è stata messa in sicurezza dalle forze dell’ordine, in seguito ad una segnalazione

Giovedì 28 aprile la polizia municipale di Volpiano, i carabinieri forestali e il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco sono intervenuti in seguito alla segnalazione della presenza di alcuni fusti abbandonati nel torrente Malone, all’altezza di via Molino; i contenitori, contenenti olio industriale, sono stati rimossi e la zona è stata messa in sicurezza, e sono state avviate le indagini per individuare i responsabili.

Così il sindaco di Volpiano Giovanni Panichelli: «Ringrazio i Carabinieri forestali, i Vigili del Fuoco, il Corpo di Polizia Municipale e l’Ufficio Ambiente per il pronto intervento. Un ringraziamento anche a chi ha fatto la segnalazione e a chi ha collaborato per la messa in sicurezza del luogo».

“La palestra della formazione”, incontri sull’accoglienza degli ucraini

Prende avvio l’iniziativa  promossa da VolTo Torino, sia in presenza, sia online

Prende avvio un percorso sull’accoglienza degli ucraini, rivolto a volontari e aspiranti tali, che si articolerà in cinque incontri a partire da mercoledì 4 maggio 2022, fino al 6 giugno prossimo, tenuto da specialiste psicologhe.
Da diverse settimane ormai le immagini della guerra giungono, quotidianamente, nelle nostre case e le notizie dei combattimenti in Ucraina ci hanno travolti. Ci terrorizza la possibilità di essere, in qualche modo, implicati in una guerra che possa riguardare l’Europa. Un conflitto che ha generato un nuovo afflusso di rifugiati. Molti dei nostri concittadini, così, si stanno preparando ad assisterli nelle loro case.
Nell’ambito dell’Emergenza Ucraina il Centro Servizi VolTo ha accolto le richieste provenienti dai volontari che si occupano e intendono occuparsi dell’accoglienza dei profughi ucraini, organizzando un percorso per fornire informazioni e anche strumenti utili nella gestione dell’accoglienza.
Il primo incontro in programma mercoledì 4 maggio sarà sul tema del dolore e dell’accoglienza, tenuto dalla dottoressa Alessandra Lancellotti; il secondo è previsto martedì 10 maggio prossimo sull’intelligenza empatica; terzo incontro è quello in programma martedì 17 maggio sul tema delle Reazioni traumatiche, come riconoscerle e affrontarle, in collaborazione con le dottoresse Vittoria Ardino (SISST) e Daniela Dell’Orto ( Psicologi per i Popoli di Torino).
Martedì 31 maggio prossimo il tema affrontato sarà quello della protezione temporanea, con il vicequestore aggiunto della Polizia di Stato della Questura di Torino, Ilenia Gliozzi.
Il ruolo della protezione civile nell’accoglienza verrà affrontato da Franco De Giglio martedì 6 giugno prossimo, mentre la dottoressa Ester Chicco, degli Psicologi del Mondo , tratterà il tema della “relazione di aiuto in una prospettiva interculturale”.

Mara Martellotta

Tutti gli incontri saranno dalle 18 alle 20 presso VolTo, sia in presenza sia online, in via Giovanni Giolitti 21.
Riferimenti Chiara Cappiello e Paola Fabaro.
E mail formazione@volontariatotorino.it

“World Press Photo Exhibition 2022” Alla GAM di Torino l’anteprima italiana

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Il  più importante concorso di fotogiornalismo al mondo

Fino al 18 settembre

Abiti rossi dismessi e appesi a croci di legno, lungo una strada senza confini ingoiata da lugubri sterpaglie, appiattita sotto un cielo plumbeo e terrifico che recupera un briciolo di umanità nell’appena accennata parvenza di una timida forma di arcobaleno: è questo lo scatto realizzato dalla fotografa canadese Amber Bracken per il “New York Times” vincitore assoluto (i nomi dei premiati sono stati annunciati nel marzo scorso) della 66^ edizione della “World Press Photo Exhibition 2022”, il più importante concorso di fotogiornalismo a livello internazionale, nato ad Amsterdam nel ‘55. Foto dell’anno, l’opera vuole ricordare i bambini morti alla “Kamloops Indian Residential School” nella Columbia Britannica, chiusa nel 1978 e facente parte della rete di collegi per aborigeni in Canada, dove nel maggio del 2021 scavi effettuati con radar portarono alla luce i resti di 215 bambini, piccoli indigeni sottratti alle loro comunità, torturati fino alla morte e ignobilmente sepolti in tombe anonime.

 

Sorte comune per migliaia e  migliaia di bimbi, vittime innocenti (fra gli anni ’60 e ’80) del capitolo oscuro e vergognoso della storia e della politica coloniale del Canada. Nella foto scattata dalla Bracken “potevo quasi sentire la quiete, un momento tranquillo di resa dei conti globale per la storia della colonizzazione, non solo in Canada ma in tutto il mondo”. Queste le parole, a commento dello scatto “of the year” da parte della presidente della Giuria globale (dopo un primo lavoro di selezione fatto dalle giurie regionali), l’azerbaijana Rena Effendi. Compito arduo, quest’anno, quello dei giurati se si considera l’elevato numero di lavori, foto e open format, loro pervenuti: 64.823 i candidati, le opere da premiare sono state scelte fra 4.066 fotografi provenienti da 130 Paesi. E ben 134 sono quelle raccolte in mostra, in anteprima italiana, alla “GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea” di via Magenta 31 a Torino, fino al 18 settembre prossimo. Per il sesto anno consecutivo sotto la Mole, l’evento si deve all’impegno della start up pugliese “Cime”, partner della “World Press Photo Foundation” di Amsterdam e della “Fondazione Torino Musei”. Fra le foto esposte alla “GAM”, ovviamente le quattro vincitrici mondiali. Accanto alla succitata della canadese Bracken, troviamo il Premio “World Press Photo Story of the Year” andato a “Salvare le foreste con il fuoco” di Matthew Abbott, Australia, un lavoro realizzato per “National Geographic/Panos Pictures”.

Al centro del racconto, un rito degli indigeni australiani che bruciano strategicamente la terra in una pratica nota come “combustione a freddo”: i fuochi si muovono lentamente, bruciano solo il sottobosco e rimuovono l’accumulo di residui vegetali che possono alimentare incendi più grandi. Vincitore del premio “World Press Photo long-term project award”, invece, “Distopia amazzonica” di Lalo de Almeida, Brasile, per “Folha de São Paulo/Panos Pictures”. Mostra come la foresta pluviale amazzonica sia gravemente minacciata dalla deforestazione, dall’estrazione mineraria, dallo sviluppo infrastrutturale e dallo sfruttamento di altre risorse naturali.

 “Il sangue è un seme” di Isadora Romero, Ecuador, ha vinto la sezione video, “World Press Photo open format award”.  Attraverso storie personali, questo lavoro mette in discussione la scomparsa degli “antichi semi”, la migrazione forzata, la colonizzazione e la conseguente perdita di conoscenze ancestrali. Con Torino, la mostra andrà a toccare 70 sedi in 30 Paesi e si stima che sarà visitata da più di tre milioni di persone a livello internazionale. Lo scorso anno, nonostante gli effetti e le restrizioni della pandemia, “World Press Photo Torino” è stata la 17esima mostra più visitata in Italia (classifica stilata dal “Giornale dell’Arte”, aprile 2022): ciò ha permesso a “Palazzo Madama”, che ospitava l’esposizione, di essere il primo tra i musei torinesi nella classifica italiana (47° posto grazie a 23.696 accessi).

Gianni Milani

“World Press Photo Exhibition 2022”

GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna, via Magenta 31, Torino; tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it

Fino al 18 settembre

Orari: dal mart. alla dom. 10/18

Nelle foto:

–       Amber Bracken: “Kamplos Indian Residential School”

–       Matthew Abbott: “Salvare le foreste con il fuoco”

–       Lalo de Almeida: “Distopia amazzonica”

–       Isadora Romero: “Il sangue è un seme”

Al Centro Servizi VolTo il noto fisico Luca Romano, avvocato dell’Atomo

In un dialogo con Andrea Donna, Presidente dell’Associazione Difendiamo il futuro

Stasera, a partire dalle 19, avrà luogo il DF Talk con Luca Romano, noto come l’”Avvocato dell’Atomo. Ìn difesa dell’energia nucleare”. A dialogare con lui sarà il giornalista e conduttore Andrea Donna, presidente dell’Associazione “Difendiamo il Futuro”. L’incontro avrà luogo in via Giolitti 21 a Torino, presso i locali del Centro Servizi VolTo e si può seguire la sua diretta su Facebook.

Luca Romano, laureato in fisica teorica, in meno di due anni, è diventato un vero e proprio fenomeno social. La sua pagina Facebook ha riportato alla ribalta il tema del nucleare nei dibattiti online, che sono ormai seguiti da più di 70 mila persone.

Luca Romano è noto come l’Avvocato dell’Atomo e il suo volume intitolato “L’avvocato dell’atomo – in difesa dell’energia nucleare” è  da poco uscito in libreria per Fazi Editore. La mission che accomuna il progetto editoriale alla sua pagina Facebook è  quello di fornire la giusta difesa a una fonte energetica che, troppo spesso, è bistrattata dai media, in particolare in Ucraina e alla luce della crisi energetica seguita al conflitto russo ucraino. Secondo il fisico Romano la scelta di abbandonare il nucleare, attuata dalla Germania, rappresenta sicuramente l’esempio peggiore da seguire, essendosi messo questo Paese nelle mani di Putin, rifiutando l’embargo al gas russo.

MARA MARTELLOTTA