Il cantiere in piazza Arbarello impedisce ai mezzi dell’Amiat di provvedere alla pulizia del cestino dell’immondizia collocato sul marciapiede tra via Barbaroux e via della Consolata. Uno spettacolo che sarebbe indecoroso ovunque. Lo è ancora di più nel centro storico di Torino
Le istituzioni insieme per la Città della Salute
Sarà uno dei più importanti e strategici Poli in Italia per la cura, la formazione e la ricerca clinica e biomedica. Confermato l’obiettivo di aggiudicare i lavori entro il 2022.
Sui rincari di materie prime ed energia il Piemonte proporrà un emendamento nazionale per adeguare i costi delle gare d’appalto
Il Parco della Salute di Torino è un progetto prioritario per il futuro del Piemonte e tutte le istituzioni del territorio lavoreranno unite per garantirne la realizzazione.
È una piena comunione di intenti quella espressa oggi dalla Cabina di monitoraggio di cui fanno parte la Regione Piemonte, il Comune di Torino e la Prefettura insieme all’AOU Città della Salute, l’Università degli studi di Torino e il Politecnico.
La riunione è stata convocata dal Presidente della Regione Alberto Cirio e dall’Assessore alla Sanità Luigi Icardi per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto.
Presenti all’incontro il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo il Vice Prefetto Brunella Favia, il direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle, il rettore del Politecnico Guido Saracco e in rappresentanza dell’Università di Torino il vice rettore Area Medica e direttore della Scuola di Medicina Umberto Ricardi e il vice rettore all’Edilizia Giuseppe Di Giuda.
Quattro i temi prioritari condivisi dalla Cabina di monitoraggio.
Innanzitutto l’importanza di proseguire con la realizzazione del progetto attuale che diventerà non solo il più grande polo sanitario del Piemonte, ma uno dei più importanti e strategici in Italia per la cura, la formazione e la ricerca clinica e biomedica. Confluiranno sotto le ali del nuovo Parco l’ospedale delle Molinette, il Cto (quest’ultimo insieme all’Unità Spinale parte dell’azienda sanitaria e fisicamente in continuità con la sua sede attuale) e il Sant’Anna, ad eccezione dell’Ospedale infantile Regina Margherita che resterà al di fuori dal Parco della Salute come azienda sanitaria autonoma. Una decisione, come noto, deliberata dalla Regione nel gennaio del 2020 e già recepita in sede di gara come unica modifica al progetto originario.
Secondo tema affrontato quello che riguarda i posti letto e in generale l’offerta di cura sul territorio. Pur condividendo, infatti, l’importanza di proseguire con il progetto, senza mettere in discussione il percorso approvato e andato in gara, le Istituzioni sono tutte altrettanto concordi sulla necessità di avviare una riflessione parallela per assicurare a Torino e ai suoi cittadini un adeguato numero di posti letto per le patologie ad alta intensità che richiedono ospedalizzazione. Un tema questo che, dopo due anni di pandemia segnati dal bisogno costante di posti letto per garantire il diritto alla cura di ogni cittadino e delle criticità determinate dall’assenza di una adeguata rete di medicina territoriale, le Istituzioni sanno di non poter ignorare. È stata quindi condivisa la volontà di
lavorare insieme per fare in modo di potenziare ulteriormente non solo la rete ospedaliera del capoluogo piemontese e dei posti letto a sua disposizione, guardando anche alla nuova struttura che dovrà servire l’area di Torino Nord, ma anche la rete della medicina di territorio attraverso l’integrazione con il lavoro quotidiano dei medici di famiglia e le opportunità date dalla telemedicina e dalla tecnologia per la presa in carico delle patologie a bassa intensità di cura. Cambiare il paradigma per un nuovo modello di erogazione dell’offerta di salute è il presupposto che tutte le istituzioni ritengono indispensabile per abbassare dove possibile i livelli di ospedalizzazione,
Terzo tema prioritario, affrontato durante l’incontro, la volontà di valorizzare l’ingresso nel Parco della Salute del mondo imprenditoriale accanto a quello universitario, anche attraverso l’opportunità di individuare nuovi spazi da utilizzare, incluse le Arcate Ex Moi per la formazione innovativa. Anche in questo caso sarà consolidato il gruppo di lavoro messo in campo dalle diverse istituzioni coinvolte, per mettere a punto un progetto integrato degli spazi associati alle diverse funzioni del Parco, anche con il supporto di esperti in project management.
Infine, aspetto determinante, la Cabina di monitoraggio ha affrontato la necessità di
garantire la gara d’appalto e l’avvio del cantiere di fronte all’eccezionale rincaro delle materie prime e dei costi dell’energia, provocati anche dalla guerra in Ucraina.
Ad oggi sono in corso i lavori di bonifica dell’area avviati a fine settembre dello scorso anno e, in base al cronoprogramma, la Commissione di gara procederà alla valutazione dei progetti definitivi e delle relative offerte in autunno per giungere all’individuazione del vincitore entro fine 2022.
Su questo fronte, la Regione Piemonte e la Città della Salute hanno avviato da settimane un confronto con l’Anac, perché la situazione internazionale e le conseguenze sui costi di qualsiasi cantiere, imprevedibili quando la gara è stata avviata, rappresentano per tutti una forte criticità. Ciò che il Piemonte chiede è un meccanismo di riequilibrio analogo a quello che il Governo ha già approvato per le gare d’appalto lanciate a partire da fine gennaio di quest’anno, ma non previsto al momento per quelle che erano già in corso.
La Cabina di monitoraggio ha condiviso la volontà di proporre su questo tema un emendamento nazionale, attraverso il supporto dei parlamentari piemontesi, che consenta con una clausola di salvaguardia di tener conto delle variazioni sui costi intercorse dopo la pubblicazione di un bando di gara, senza necessità di indire una nuova procedura.
Condividendo la necessità dell’individuazione di una soluzione a livello nazionale, è stato confermato l’obiettivo comune di arrivare all’aggiudicazione dei lavori del Parco della Salute entro il 2022.
“No all’impiccagione di Djalali”
Il Consiglio regionale e il Comitato Diritti Umani si mobiliteranno martedì 10 maggio.
Il Consiglio regionale e il Comitato Diritti Umani e Civili si mobilitano per dire no all’esecuzione di Ahmadreza Djalali a Teheran.
Domani, martedì 10 maggio alle 13, nella pausa dei lavori dell’Assemblea a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15, Torino), i consiglieri regionali e tutti i componenti del Comitato sono stati invitati dal presidente del Consiglio contro l’annunciata impiccagione del ricercatore iraniano, vissuto tre anni a Novara, che sarà eseguita entro il 21 maggio.
I partecipanti si riuniranno nel cortile di Palazzo Lascaris esponendo silenziosamente dei cartelli con la scritta #SAVEAHMAD
Violento omicidio: vittima il portiere del Londra hotel, un albergo quattro stelle vicino alla stazione di Alessandria. E’ stato trovato morto in una pozza di sangue da un passante, che lo ha visto a terra davanti alla reception. Sarebbe stato ucciso dopo una violenta aggressione. I carabinieri stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza.
Eurovision, la dimostrazione di Extinction Rebellion
ATTIVISTI INVADONO IL TURQUOISE CARPET
Riceviamo e pubblichiamo
Durante il Turquoise Carpet di inaugurazione dell’Eurovision Song Fest, alcuni attivisti di Extinction Rebellion hanno scavalcato le recinzioni della Reggia di Venaria per portare un messaggio agli artisti presenti. “Music: Declare Climate Emergency”
Ieri, durante la giornata di inaugurazione di Eurovision, alcuni attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Turquoise Carpet con lo scopo di portare un messaggio all’intero mondo della musica.
“Music: Declare Climate Emergency”. O ancora: “Humanity needs your voice”. Questi gli slogan che gli attivisti indossavano sulle magliette e sui cartelli che reggevano in mano. Non appena gli attivisti sono saliti sul carpet, gli addetti alla sicurezza dell’evento sono subito intervenui trascinando di peso gli attivisti fuori dalla Reggia. Attualmente sono tre i fermati.
L’azione si inserisce all’interno della campagna internazionale “Music Declares Emergency” [Manifesto Ufficiale] nata nel 2019 a Londra e rilanciata adesso dagli attivisti di Torino in occasione di Eurovision. Music Declares Emergency nasce da un gruppo indipendente di artisti, organizzazioni e professionisti dell’industria musicale, consapevoli della crisi in atto e del potere della musica nel promuovere i cambiamenti culturali per un futuro più sostenibile. Spinto dalla necessità di ridurre l’impatto ambientale dell’industria musicale e convinti della necessità di un’azione condivisa tra artisti, industria musicale e fans, il mondo della musica a livello internazionale si sta già muovendo nella lotta per contrastare l’emergenza climatica ed ecologica e per fare pressione sui governi per una risposta rapida ed efficace. Tra gli artisti e le artiste che supportano attivamente la campagna ci sono artisti come Radiohead, Massive Attack, Billie Eilish, Brian Eno e molti altri [GreenMe].
È ormai innegabile che stiamo affrontando un’emergenza globale senza precedenti [The Guardian].
Ondate di calore, siccità e inondazioni aumentano, il livello dei mari cresce, i ghiacciaci si sciolgono, le foreste bruciano, le persone e le specie viventi stanno già morendo. La pandemia che ha messo in ginocchio il pianeta è anche frutto della folle corsa dell’umanità a sfruttare ogni ecosistema e ogni specie vivente.
La musica e l’arte hanno il potere di promuovere i cambiamenti sociali necessari a costruire un futuro migliore. “È il momento di chiederlo insieme, a tutti gli artisti del mondo” dicono gli attivisti.
Perché non ci sarà musica su un pianeta morto.
Extinction Rebellino Torino
“Conversando di legalità”, un appuntamento a Volpiano
Intervengono Luciano Violante, Davide Mattiello e Roberto Montà
Venerdì 13 maggio, alle 21 nella sala polivalente di Volpiano (via Trieste 1), si svolge l’incontro «Conversando di legalità»; intervengono Luciano Violante, già presidente della Camera dei deputati e autore del libro «Colpire per primi. La lotta alla mafia spiegata ai giovani» (edizioni Solferino), Davide Mattiello, consulente della commissione parlamentare Antimafia, Roberto Montà, presidente nazionale di Avviso Pubblico (rete di enti pubblici che promuovono la cultura della legalità), modera la giornalista Nadia Bergamini; necessario prenotarsi al numero 011.9882344 oppure via posta elettronica all’indirizzo biblioteca@comune.volpiano.to.it.
Una Citroen, con a bordo un ragazzo e una ragazza si è schiantata ieri sulla rampa dell’autostrada A4 Torino-Milano dopo una corsa folle a tutta velocità.
La vettura era partita da Torino arrivando a Brandizzo dopo essere passata da Leinì e Volpiano, inseguita dalla polizia.
Gli agenti hanno arrestato i due a bordo del veicolo. In corso accertamenti sulla dinamica dei fatti.
Pienone di turisti nel centro città per l’Eurovision.
Nei bar, nei ristoranti e nei fast-food di Torino è quasi impossibile trovare un posto libero, in particolare nei locali del centro e del Valentino, dove è stato aperto l’Eurovillage.
Code anche davanti ai musei: all’Egizio, al Museo del Cinema e ai Musei Reali. E all’aeroporto di Caselle si calcolano 40.000 arrivi, soprattutto da Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna.
Approvato l’intervento del valore di 8.760.000 euro per la riprogettazione della scuola secondaria di primo grado “Bobbio” di via Santhià 76 (Circoscrizione 6), finanziato nell’ambito del PNRR – Next Generation EU.
Il provvedimento riguarda la sostituzione dell’edificio ormai inadeguato in termini di comfort, qualità ambientale, efficienza energetica e dotazioni funzionali. L’intervento prevede un nuovo edificio scolastico che soddisfi appieno gli standard qualitativi, anche in considerazione delle attuali esigenze didattiche, per una struttura più sicura, moderna, tecnologica, inclusiva e sostenibile.
Per l’Assessora alle Politiche educative e all’Edilizia scolastica della Città di Torino via Santhià è un’ulteriore buona notizia che abbiamo ricevuto per quanto riguarda i finanziamenti dell’edilizia scolastica e speriamo di riceverne altre.
La nostra idea di scuola è quella di una comunità che, attraverso un patto culturale con il territorio, collabora per estendere l’offerta – formativa e non – anche al di fuori dell’orario scolastico. In questo caso è prezioso che proprio a Torino sia nato il progetto ‘Torino fa scuola’ di Fondazione Giovanni Agnelli, Compagnia di San Paolo e Città di Torino. Oltre alla sostituzione degli ambienti, il progetto ha l’obiettivo di affiancare moderni metodi di insegnamento e apprendimento per gli studenti, incentivando lo sviluppo sostenibile del territorio e l’incremento di servizi volti a valorizzare la comunità e stimolare l’aggregazione sociale.
A ciò si accompagna la convinzione dell’importanza di un’edilizia sempre più sostenibile e orientata all’economia circolare, per un minore impatto ambientale.
Sarà il Ministero dell’Istruzione ora a bandire il concorso di progettazione per la realizzazione dell’opera, che prevederà la fine dei lavori entro il 30 giugno 2026.
Chiederemo con forza che tutta la comunità scolastica venga ascoltata nella progettazione.
Secondo l’Assessora, inoltre, l’edilizia scolastica è una priorità da inizio mandato. I fondi PNRR, del React-Eu e del Piano Urbano Integrato permetteranno alla Città di avviare interventi significativi su molti istituti scolastici con rifacimenti, installazioni e adeguamenti di vario genere. Gli uffici hanno come di consueto fatto un grandissimo lavoro per poter candidare gli edifici con maggiori esigenze ed opportunità di finanziamento, così da poter utilizzare al meglio tutti i fondi, ordinari e straordinari, di cui oggi la città dispone. La scuola che ci immaginiamo per il futuro di Torino è una scuola sicura, aperta al territorio, innovativa, inclusiva ed attenta agli standard di sostenibilità ambientale.
In partnership con Il Museo del Cinema di Torino
Dal 3 maggio lo storico punto vendita di Piazza Carlo Felice, 80 a Torino “veste” la nuova insegna “Medi-Market” – parafarmacie del gruppo belga Medi-Market Group, leader nel settore della salute e del benessere – andando quasi a completare la fase di rebranding del suo ambizioso progetto di sviluppo sul territorio italiano.
Prende forma anche un progetto di collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, con cui il Gruppo condivide passione e interesse per la persona: il cinema lo racconta attraverso l’obiettivo della cinepresa, Medi-Market lo vive quotidianamente applicando il concept del Democratising Health Expertise, ovvero qualità e competenza alla portata di tutti senza compromessi sulla salute e sul benessere, grazie a prodotti e servizi di altissima qualità a prezzi davvero competitivi.
Ai primi 60 clienti che hanno effettuato un acquisto minimo di 40€, Medi-Market omaggerà i biglietti della validità di 1 anno per visitare lo straordinario Museo Nazionale del Cinema di Torino, ospitato dalla Mole Antonelliana, dove è possibile ripercorrere la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri, in un suggestivo itinerario interattivo.