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Un giardino per Massimo “Bubi” Ottolenghi

INTITOLAZIONE PER IL PARTIGIANO 

Si è tenuta ieri la cerimonia per l’intitolazione a Massimo “Bubi” Ottolenghi del giardino situato fra i corsi Sicilia e Monterotondo, all’interno del quartiere Pilonetto (Circoscrizione 8). Alla cerimonia erano presenti: la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo; la vicepresidente del Senato Anna Rossomando; il presidente della Circoscrizione 8 Massimiliano Miano; la figlia Lauretta e gli altri familiari di Ottolenghi; il collega di studio legale Alessandro Re.

“La scelta di questo giardino è stata attenta ed accurata – ha esordito Miano nel suo saluto – per dare il giusto risalto alla figura di Massimo Ottolenghi che per il Borgo Pilonetto è stato punto di riferimento di valore indiscutibile: come uomo di legge, come intellettuale e scrittore, come Resistente”.

Nel suo intervento, Grippo ha definito Ottolenghi “memorabile figura di riferimento della nostra città, uomo libero e ribelle che trasmetteva ai più giovani valori e strumenti per diventare cittadini consapevoli e chiedeva in cambio la disponibilità a difendere la costituzione e i suoi principi fondamentali: libertà, giustizia, democrazia”. Per la presidente del Consiglio comunale Ottolenghi è stato un democratico in servizio permanente effettivo da ricordare con una delle sue affermazioni più note: “La libertà è un bene che non si conquista una volta sola, ma che va conquistato ogni giorno. La Libertà è un bene che va difeso”.

Commosso, infine, il ricordo della figlia Lauretta che, nel ripercorrere la vita e le azioni del padre, ebreo della Diaspora, italiano legato al territorio, alle origini monferrine, alla sua città, al Borgo Pilonetto, ha tracciato un affresco della storia e delle trasformazioni che hanno attraversato la Torino negli anni bui del Fascismo, in quelli della speranza per la Costituzione “risultato della Resistenza e strumento per rendere migliore il Paese, negli anni dell’impegno professionale e civile, in quelli della maturità da scrittore, circondato dall’affetto della famiglia.

Massimo Ottolenghi (Torino, 20.6.1915 – 18.1.2016) Dopo la laurea in legge, partecipa alla lotta di Liberazione sulle montagne piemontesi aderendo, insieme ad Alessandro Galante Garrone, Ada Gobetti, Giorgio Agosti, al Partito d’Azione, con il nome di battaglia di “Bubi”. Preferì non usare le armi, ritagliandosi invece un ruolo importante nel mantenere i contatti fra comandi militari, formazioni partigiane e istituzioni locali, sia nelle Valli di Lanzo, sia fra le Valli e Torino, e si adoperò efficacemente, non senza correre gravi rischi personali, per proteggere combattenti, sfollati, ebrei e popolazione civile da arresti, rastrellamenti e rappresaglie. Con il Dopoguerra arriva l’impegno professionale, prima come magistrato, successivamente come avvocato civilista, mentre il terzo tempo della sua vita lo vede impegnato nella scrittura, con la pubblicazione di numerosi libri.

Accoltellati nelle vie dello shopping: aggressori in fuga

Accoltellamento oggi, dopo un litigio, per motivi non ancora noti, tra due gruppi di stranieri in pieno centro ad Asti. Alcune  persone sono rimaste ferite con arma da taglio. I soccorritori del 118  hanno trasportato i feriti all’ospedale, gli aggressori si sono dati alla fuga. Sul posto sono giunti i carabinieri, momenti di paura tra i passanti.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Nuovo volo da Torino Airport per Zara

Parte oggi il nuovo volo da Torino Airport per Zara, in Croazia, operato da Ryanair. Si tratta dell’ultimo della serie di novità che la compagnia aerea low cost ha avviato nella stagione estiva 2022 dalla base di Torino.

Il nuovo collegamento, operato con due frequenze settimanali (lunedì e venerdì) e disponibile a prezzi molto accessibili, consente al territorio piemontese di essere collegato a una città mai servite prima d’ora direttamente, aumentandone dunque la connettività. Zara è una delle principali città croate, ricca di cultura e situata sulla costa dalmata, dando anche accesso alle principali mete turistiche balneari del paese.

Il nuovo volo per Zara amplia così il network di destinazioni raggiungibili da Torino: nella stagione estiva 2022 sono complessivamente 62 le mete collegate da e per Torino, di cui 47 internazionali, con un’offerta di tariffe molto basse per un ampio ventaglio di destinazioni. Mai prima d’ora la proposta di nuovi voli da Torino era stata disponibile a prezzi così convenienti.

Tra le novità assolute che hanno preso il via dallo scalo di Torino con la stagione Summer 2022 si ricordano:

– Agadir, in Marocco, destinazione molto amata dai golfisti; Billund, in Danimarca, dove sono nati i famosi mattoncini Lego e dove si trova il parco a tema ad essi dedicato più vecchio d’Europa; Breslavia, in Polonia; Praga, in Repubblica Ceca, molto nota per la sua ampia offerta culturale e architettonica che spazia dal rinomato Castello al Ponte Carlo, passando per il quartiere ebraico e la Torre dell’Orologio Astronomico;

– Atene e, dal prossimo 4 luglio, Santorini, in Grecia, servite da Volotea;

– Cluj-Napoca, in Romania, e Skopje, capitale della Macedonia del Nord, servite da Wizz Air.

Le novità nel network estivo di Torino Airport si completano con le destinazioni che avevano già preso il via dalla Winter 2021/2022: Budapest, Copenhagen, Dublino, Edimburgo, Cracovia, Lanzarote, Madrid, Malaga, Marrakech, Parigi Beauvais, Siviglia e Tel Aviv servite da Ryanair; Parigi Orly, servita da Vueling; Londra Gatwick servita da easyJet.

La mappa dei voli dell’Aeroporto di Torino è in continua espansione: per la stagione invernale 2022/2023 sono già stati annunciati e aperti alle vendite 3 nuovi collegamenti internazionali operati da Ryanair: Stoccolma, in Svezia; Manchester, in Gran Bretagna e Vilnius, in Lituania.

Auto pirata investe motociclista

 Verso le ore 13.00 di oggi 17 giugno 2022, un motociclo che percorreva Corso Peschiera  in direzione centro città, giunto all’incrocio con  Corso Trapani, è stato urtato da un veicolo  di colore scuro che a seguito dell’impatto si è allontanato dal luogo dell’incidente.

Il motociclista è stato trasportato in ambulanza in parte al C.T.O.

Sul posto sono intervenuti gli agenti del Comando Territoriale III della Polizia Locale che sono alla ricerca di testimoni in grado di fornire informazioni utili all’individuazione del  responsabile del sinistro.

Chiunque fosse in grado di fornire elementi utili può contattare l’ufficio del Comando Territoriale III  telefonando al numero telefonico 011.011.37216 oppure scrivendo all’indirizzo  e.mail pmstc3@comune.torino.it

Arriva l’estate: chiude via Traves, il centro di Emergenza Freddo per i senza tetto. La Città ha bisogno di una struttura permanente

Bisogna far fronte alle difficoltà dei senza fissa dimora. Il problema è destinato ad aggravarsi. La politica torinese sarà all’altezza?

Negli ultimi mesi i giornali e le televisioni hanno dedicato ampio spazio ad un problema sociale sempre più attuale, non solo a Torino, quello dei senza fissa dimora. Una questione che in questa fase storica si lega alle nuove povertà, altro dramma di ampie proporzioni. Abbiamo letto di “clochard”, come si diceva una volta, morti all’addiaccio. Al tempo stesso le cronache fanno spesso riferimento al “decoro urbano”: vi ricordate le lamentele dei lettori per i senzatetto accampati in piazza San Carlo? Un aspetto comunque da non sottovalutare, per una città turistica e dalle tradizioni solidali come Torino, non certo solo per  il “fastidio” dei turisti ma soprattutto per la dignità calpestata dei senza dimora. A Torino un tetto per l’inverno ai bisognosi, c’è. Si trova in via Traves, fa parte di “Emergenza Freddo”, progetto istituzionale che cerca di dare un riparo a chi non ce l’ha, nei mesi più freddi dell’anno. “La struttura solitamente viene chiusa verso fine aprile. Quest’anno chiuderà probabilmente il 22 giugno”, ci spiega Marco Pichetto responsabile dei siti emergenziali della Croce Rossa di Torino. Il centro ospita oltre cento persone in container che, visto il caldo di questi giorni, non sono certamente abitabili. “Via Traves è dedicato all’accoglienza a bassa soglia (persone in difficoltà e senza documenti) del Comune di Torino. Quest’anno si è prorogato anche perché si è visto un aumento degli ospiti. Dello stesso progetto faceva parte anche il dormitorio davanti al Duomo, aperto tra febbraio e marzo”, aggiunge Pichetto. E una volta usciti, i senza fissa dimora dove vanno? “Due uffici hanno già in corso i colloqui con gli ospiti, per capire le loro esigenze. Saranno affidati a strutture attrezzate”, dice l’esponente della Croce Rossa.
Ma non sarebbe opportuno rendere permanente questa realtà? “Esiste un progetto in proposito, prevede la realizzazione di casette, senza container,  per garantire una migliore vivibilità. Confidiamo che venga presto realizzato”, conclude Pichetto. Facciamo nostro questo auspicio e speriamo che, una volta tanto, la solita burocrazia immobile non si metta di mezzo. Chissà se anche la politica torinese sarà all’altezza.  Una città degna di essere definita civile deve avere mezzi e sensibilità per provvedere alle emergenze. E questa è un’emergenza purtroppo destinata ad aggravarsi.
CB

Incendio al campus universitario, 200 studenti evacuati

Sono intervenuti i vigili del fuoco nella notte al ‘CamPlus Torino Regio Parco’ di via Perugia a Torino, dove ieri si è sviluppato incendio dopo le 22, secondo una prima ricostruzione, nell’impianto di areazione. Sono stati evacuati circa duecento studenti che sono stati fatti rientrare nelle e residenza universitaria dopo le 2.30, quando le fiamme alle apparecchiature elettriche erano state spente.

“Volanti usurate e in attesa di riparazione”, le richieste del Siulp

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni del Segretario Generale del Siulp di Torino Eugenio Bravo.

Volanti usurate, non idonee, ed in perenne attesa di riparazione. Questa è la situazione del parco veicolare della Questura di Torino. La carenza di mezzi costringe gli equipaggi a darsi il cambio su quei pochi disponibili, portandoli i veicoli stessi ad uno stress di utilizzo che ne riduce a volte irrimediabilmente la durata e l’efficienza. Capita quindi quotidianamente che le vetture necessitino di riparazione e vengano sostituite con veicoli non adibiti al controllo del territorio, con grave scompenso del livello di tutela degli operatori. Riparazioni che sembrano infinite, e anche solo per piccoli interventi, si deve ricorrere alle riparazioni a carico di ditte esterne, depauperando l’accantonamento di fondi. E così, anche la riparazione dei climatizzatori, a bordo di veicoli con vetri blindati e coibentati, con temperature sahariane, risulta impossibile. Finanche le gomme delle auto sono a rischio.

Il sistema è al collasso. Evidentemente i fondi Ministeriali a tale scopo, non sono sufficienti o gestiti nel tempo in un’ottica poco lungimirante, o peggio ancora dissoltisi come la neve alla luce del sole, per colpa di quella burocrazia tanto avversata ma mai risolta, e che ha portato, di fatto, allo stallo delle volanti, o al servizio degli stessi equipaggi, svolto in pessime condizioni, o peggio ancora, in scarsa sicurezza. Con questa situazione impossibile garantire la sicurezza dei cittadini, se non nei proclami politici o nei visionari scenari di fantasiosa natura !!!!

Se la sicurezza non è una priorità nelle spese dello Stato è bene saperlo perché una cosa deve essere chiara: “le nozze con i fichi secchi non si possono fare” e la sicurezza dei cittadini non si garantisce con buoni propositi così come non si possono più usare i toni trionfalistici di fronte ad un Contratto di Lavoro, ancora esistente solo negli annunci, e con un miglioramento economico ormai di fatto inesistente, attesa un inflazione oltre il 6%. 

E’ sperabile che le scelte future del Governo oltre a non intraprendere avventure manicheiste sull’Europa,  non trascurino la sicurezza dei cittadini e le condizioni di lavoro dei poliziotti, perché nessuno può illudersi di garantire efficienza ed efficacia nell’azione di prevenzione con un’organizzazione logistica così mal messa

Che FAI stasera? Alla scoperta dei circoli storici sportivi

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In occasione della nomina del Piemonte a Regione europea dello Sport 2022, un titolo prestigioso assegnato per la prima volta a una regione italiana, il Gruppo FAI Giovani di Torino promuove la scoperta di alcuni luoghi storici dello sport organizzando tre aperture speciali in orario serale con visite
accompagnate dai narratori FAI.

Il programma prevede più turni di visita della durata di circa trenta minuti.
Contributo minimo a sostegno della missione del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano a partire da:

– 8€ per gli iscritti FAI;
– 10€ per i non iscritti FAI;
Sarà possibile iscriversi al FAI in loco.
Quota di Benvenuto FAI Giovani con iscrizione a 15€ dai 18 ai 35 anni.
Prenotazione consigliata sul sito FAI, si prega si presentarsi con almeno 10 minuti di anticipo.

Giovedì 23 giugno, dalle ore 18:30 alle 21:30 – Corso Moncalieri, 88
Che FAI stasera? Una passeggiata tra canottaggio e natura al Circolo Eridano
Prima tappa dei quattro appuntamenti dedicati alla scoperta e al racconto dei luoghi dello sport nella nostra  città è il Circolo Eridano, uno dei più antichi club remieri d’Italia. Luogo di sport, tra canottaggio e canoa, ma anche centro culturale che ospita mostre e conferenze.
Raccontare il Circolo Eridano significa parlare di oltre 150 anni di storia legata alla città e al meraviglioso paesaggio del Po e delle sue rive. L’Eridano nasce sulla sponda sinistra del Po nel 1864, subito dopo l’unificazione del Regno d’Italia, e successivamente viene trasferito sulla sponda destra per dare spazio ai padiglioni dell’Esposizione Internazionale del 1911. Viene così costruito un nuovo edificio progettato nelle sue splendide forme dall’architetto Giuseppe Velati-Bellini e arricchito dalle decorazioni del pittore Giuseppe Bozzalla e dello scultore Giovanni Riva.
La storica società di canottaggio si apre alla comunità culturale e la accoglie nei suoi spazi con l’arrivo del Circolo degli Artisti. Il rapporto tra queste due realtà viene mantenuto fino ai primi anni del nostro secolo. Oggi il Circolo Eridano continua a proporre un programma sportivo, ricreativo e culturale mantenendo viva la
storia culturale e sportiva della città.

Per prenotazioni:
https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/evento/che-fai-stasera-una-passeggiata-tra-canottaggio-e-natura-al-circolo-eridano14946/?_ga=2.170274848.1830236958.1654635414-1146666210.1593422161

Giovedì 30 giugno – Dalle ore 18:30 alle 21:30 – Corso Casale 144
Che FAI stasera? Una visita tra ciclismo e storia al Motovelodromo
Un luogo che appartiene alla memoria collettiva della città per essere stato palcoscenico di alcuni tra i più grandi eventi di ciclismo, calcio e rugby a Torino. Progettato dall’architetto Vittorio Ballatore di Rosana – esponente del liberty torinese – viene costruito nel secondo decennio del Novecento e oggi rimane l’unica architettura sportiva di Torino risalante a quell’epoca. Una pista lunga 393 metri dove si conclusero alcune tappe del Giro d’Italia e della Milano-Torino, gare che videro partecipare grandi campioni come Bartali e Coppi. Negli anni ospita i più differenti sport e svariate competizioni, come il rugby ma anche il calcio, proprio qui il Torino vinse i campionati del 1925-26 e del 1943-44. Dallo sport alla musica, il Motovelodromo ha ospitato anche alcuni concerti come quelli dei Pooh e di De Gregori. Dopo i lavori di ristrutturazione, nell’aprile di quest’anno riapre come spazio comune, di incontro e condivisione,
sono diverse le discipline ospitate, per onorare la sua eredità storica e sportiva in un continuum tra passato, presente e futuro.

Per prenotazioni:
https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/evento/che-fai-stasera-un-racconto-tra-ciclismo-e-storia-al-motovelodromo14951/?_ga=2.207474647.576487683.1654602903-773687210.1589966832

Giovedì 7 luglio – Dalle ore 18:00 alle 20:30 – Via Magenta 11
Che FAI stasera? Un’esperienza alla scoperta della Reale Società Ginnastica
Dove la ginnastica è stata ideata e ha preso vita, la “Magenta”. Fondata nel 1844, ancor prima che si formasse il Regno d’Italia, da un gruppo di illustri guidati da Rodolfo Obermann che si fecero portavoce di un progetto innovativo: l’istruzione di ginnastica educativa. Ancora una volta tutto nacque a Torino: re Carlo Alberto chiamò il «ginnasiarca» svizzero come direttore-maestro della Scuola di Ginnastica militare per il Corpo di Artiglieria. La Società ha visto la fondazione della propria sede prima nella rinomata Villa Glicini, successivamente trasferita in un edificio a due piani fuori terra affacciato su Corso Re Umberto, per poi arrivare alla sede definitiva nell’omonima via nel 1866, prima ancora denominata Contrada della Ginnastica. Costituita da una grande palestra all’aperto e un cortile caratterizzato dalla presenza da alti ippocastani, dove le attività venivano svolte principalmente all’esterno.
L’archivio della Reale Società Ginnastica è stato riconosciuto dalla Soprintendenza come di interesse storico in quanto testimonianza dell’attività di cui si faceva portavoce e della sua importanza nel contesto cittadino. A questo proposito si trova al suo interno la bandiera dono di re Carlo Alberto (la prima è invece conservata nel Museo del Risorgimento) il busto commemorativo di Ernesto Ricardi di Netro, primo Presidente della Società, 700 trofei artistici, 60 medaglie, 84 allori e rami dorati e d’argento dei vincitori della Scuola. Oggi è un luogo avvolto dalla storia, tradotto in molteplici oggetti e documenti conservati in differenti e numerose teche.

Per prenotazioni:
https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/evento/che-fai-stasera-un-esperienza-alla-scoperta-della-reale-societa-ginnastica15025/?_ga=2.227846489.576487683.1654602903-773687210.1589966832

La Polizia di Stato contro le truffe agli anziani

L’incontro  in Circoscrizione 3

Nell’ambito delle iniziative della Polizia di Stato per prevenire le truffe ai danni delle persone anziane, mercoledì 15 giugno 2022, alle 15.30, in Torino, Corso Peschiera 193, personale del Commissariato di P.S. San Paolo, in collaborazione con la Circoscrizione 3 della Città di Torino, terrà un incontro per sensibilizzare la comunità meno giovane in merito alla tematica delle truffe e, in generale, dei reati predatori, ai danni delle persone anziane.

Terra Madre torna a Torino. Al Parco Dora dal 22 al 26 settembre

Petrini: «Tutti a Torino a Terra Madre per incontrare produttori, cuochi, giovani e attivisti Slow Food che in 150 Paesi stanno già facendo la rigenerazione a partire dal cibo» Online  il programma di Terra Salone del Gusto in scena al Parco Dora di Torino dal 22 al 26 settembre

 

E proprio da Parco Dora Terra Madre vuole partire con il primo evento di lancio di questo percorso: il 23 giugno alle 18 l’Environment Park ospiterà Petrini, Lo Russo e Cirio che, insieme a Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, presenteranno i temi e gli eventi principali ai cittadini di Parco Dora.

Prende il via il percorso che porterà a Torino – nuovamente in presenza a Parco Dora dal 22 al 26 settembre 2022 – centinaia di espositori da tutte le regioni italiane e dall’estero, oltre 3 mila delegati da 150 Paesi e migliaia di visitatori, buyer ed esperti, giovani e attivisti Slow Food per la 14esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, la più importante manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto e a chi lo produce.

 

La manifestazione di Slow FoodComune di Torino e Regione Piemonte animerà infatti le architetture ex industriali di Parco Dora con le sue forme, i colori e profumi, le sue voci ma anche con la gioia e l’entusiasmo di potersi incontrare di nuovo, convinti che il cibo possa essere un ponte per la pace e mostrando come, attraverso l’inclusione e lo scambio, possiamo coltivare insieme un presente migliore.

 

Da oggi è online il sito web di Terra Madre con i primi eventi in programma – Laboratori del Gusto, Appuntamenti a Tavola e Conferenze – a cui partecipano contadini e allevatori, popoli indigeni e cuochi, migranti e pescatori uniti dal claim #RegenerAction: una rigenerazione che parte dal cibo affinché questo diventi motore della transizione ecologica necessaria al profondo rinnovamento del pensiero e della società, unica via per affrontare le crisi in atto. Rinnovare le pratiche agricole, i sistemi di produzione e distribuzione, le diete e le abitudini di consumo, nelle città come nei piccoli borghi, sono azioni tangibili e concrete che la comunità globale può e deve sostenere.

 

«Se vogliamo realizzare una vera rigenerazione di città, campagne e borghi a partire dalla produzione e distribuzione del cibo, dobbiamo superare la visione che vede innovazione e tradizione come elementi contrapposti – sottolinea Carlo Petrini, fondatore di Slow Food –. Questa dicotomia è controproducente: credo che esista vera innovazione quando una tradizione ha successo. Chi oggi può realizzare vera innovazione? Io sono convinto che solo le comunità possano realizzarla, perché si fondano sulla sicurezza affettiva, sulla socialità, sulle relazioni personali: tutti fattori che hanno a che vedere con la gioia e la felicità, e dai quali può scaturire un vero cambio di paradigma. Le comunità possono produrre innovazione perché conservano salde radici territoriali e possiedono la consapevolezza che il patrimonio esistente può generare ricadute positive in maniera diffusa. E proprio grazie alle comunità, ai produttori, i cuochi e i giovani che incontreremo a Parco Dora a Torino, finalmente in presenza, che potremo affrontare con successo il lungo periodo di transizione agroecologica che ci attende».

 

«Il tema scelto in questa edizione di Terra Madre Salone del Gusto rappresenta perfettamente la ripartenza che finalmente stiamo vivendo e di cui tutti abbiamo bisogno – sottolinea Alberto Ciriopresidente della Regione Piemonte –. Siamo emozionati ed entusiasti nel poter nuovamente ospitare in Piemonte le comunità di Terra Madre per un evento che valica i confini e che è non è più solo un simbolo della nostra regione, ma è diventato un patrimonio per il nostro territorio, rendendolo davvero unico e conosciuto a tutte le latitudini».

«L’evento internazionale dedicato alle politiche del cibo e all’agricoltura sarà a Parco Dora e questo mi rende particolarmente fiero –  dichiara Stefano Lo Russosindaco della Città di Torino -. Terra Madre Salone del Gusto animerà un’area che fino a qualche anno fa ospitava impianti produttivi e acciaierie e ora è uno dei più importanti polmoni verdi di Torino. Un luogo perfetto per mostrare concretamente un esempio di rigenerazione ambientale e sociale. Torino vuole sempre più caratterizzarsi come città degli eventi internazionali, vogliamo aprirci al mondo e allargare il perimetro del dibattito, oggi sul cibo come cultura ma così come facciamo per molti altri settori che animano il dibattito pubblico».

Un assaggio di Terra Madre Salone del Gusto

 

E sono proprio le buone pratiche di rigenerazione quelle di cui il pubblico può fare esperienza durante i cinque giorni di Terra Madre, incontrando le centinaia di espositori italiani ed europei del Mercato, le Regioni con i loro spazi istituzionali e i progetti, i produttori dei Presìdi Slow Food, partecipando alle attività e ai percorsi interattivi dedicati alla biodiversità, all’educazione e alle campagne di sensibilizzazione di Slow Food, agli oltre 40 Laboratori del Gusto e agli Appuntamenti a Tavola, alle grandi Conferenze e agli incontri in Arena con filosofi ed economisti, attivisti, artisti e ricercatori, tra i quali citiamo Elena GranataRupa MaryaMichael MossRaj PatelWillie PeyoteTelmo Pievani e Carolyn Steel. Non mancano i momenti dedicati alla conoscenza dei prodotti e alla degustazione grazie alle Cucine di Strada e ai Food Truck accompagnati dalle specialità brassicole dei birrifici italiani. Le reti internazionali sono protagoniste dell’Enoteca, lo spazio che riunisce i produttori della Slow Wine Coalition con approfondimenti e degustazioni, non solo di vino ma anche di vermouth e cocktail; e della Cucina di Terra Madre, palcoscenico dei cuochi dell’Alleanza Slow Food e luogo privilegiato per assaggiare tante preparazioni gastronomiche da tutto il mondo, accompagnati dai caffè dei produttori della Slow Food Coffee Coalition. Tra i protagonisti anche gli studenti ed ex studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo impegnati ad accompagnare i visitatori nei classici personal shopper e in attività di foraging a Parco Dora.

 

Terra Madre Salone del Gusto 2022 ritorna con tutte le proposte delle edizioni in presenza, ma non rinuncia al meglio dell’edizione resiliente del 2020 che per sette mesi ha raccontato sul web storie e personaggi, con tantissimi contenuti online ma anche eventi diffusi, attività, esperienze organizzate dalla rete in Italia e nel mondo, per chi non potrà viaggiare. Tra le novità, anche un portale digitale per connettere i delegati della rete Slow Food in giro per il mondo condividendo storie ed esperienze.

 

La manifestazione è a ingresso libero, il programma degli eventi è online, e in continuo aggiornamento, su www.terramadresalonedelgusto.com.

 

Terra Madre Salone del Gusto è organizzata grazie al contributo di tante istituzioni pubbliche e di numerose aziende che credono nella manifestazione e nel cibo come motore di cambiamento. Tra le realtà con cui stiamo costruendo questa 14esima edizione citiamo i Main Partner: Iren, Lavazza, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Reale Mutua, UniCredit. Con il sostegno di Consulta delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte e della Liguria, Fondazione Compagnia di Sanpaolo, Fondazione CRT. Con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il Ministero per la Transizione Ecologica e Anci.