CRONACA

Sgomberato Askatasuna, perquisizioni della polizia nel centro sociale e nelle case degli antagonisti

Da questa mattina sono in corso perquisizioni nell’edificio occupato da Askatasuna  in corso Regina. La polizia sta perquisendo anche abitazioni di militanti riconducibili al centro sociale e a collettivi studenteschi. L’operazione di polizia è collegata all’inchiesta sugli assalti alle Ogr, a Leonardo e alla sede de La Stampa, durante manifestazioni pro Pal  nei mesi scorsi. Il centro sociale, attivo dal 1996, e’ stato alla fine sgomberato. Dentro c’erano alcuni attivisti, mentre secondo le regole del patto di “legalizzazione” del centro sociale in corso con il Comune, sarebbe dovuto essere vuoto. Ora cadono le condizioni per continuare nel percorso che il sindaco Lo Russo perseguiva, di rendere Askatasuna “bene comune”.

Perquisizioni al centro sociale Askatasuna di Torino

Arrivano le reazioni politiche.

“Caro sindaco, te l’avevo detto, te l’avevamo detto. Quanto emerso oggi durante le perquisizioni al centro sociale Askatasuna di Torino conferma ciò che denunciamo da tempo: quel già assurdo patto di collaborazione siglato con il Comune è stato un’altra volta apertamente violato”. Lo dichiara il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, che prosegue: “L’accordo prevedeva un utilizzo limitato e regolamentato degli spazi. La presenza di persone che vi abitavano stabilmente, ben oltre quanto consentito, dimostra che non c’è mai stata la volontà di rispettare le regole. Quando un patto viene tradito, quel patto cessa di avere valore. Non esistono zone franche né scorciatoie ideologiche che giustifichino l’illegalità. Chi occupa spazi pubblici e non rispetta gli accordi presi con le istituzioni non può pretendere indulgenza o coperture politiche. Askatasuna deve essere sgomberato: lo Stato non tratta con chi considera le regole un optional”. Il Ministro ha poi concluso: “L’imbarazzante gestione della questione da parte del Comune e del sindaco ha, com’era ovvio, portato soltanto a una perdita di tempo. Parlare di patto sciolto, ora, non basta più. Siamo nel bel mezzo di uno scenario che richiede responsabilità e azioni politiche, un lessico e un immaginario da Libro Cuore non risolveranno la situazione. Il sindaco di Torino prenda atto concretamente della violazione e agisca di conseguenza: governare una città significa far rispettare le regole, non voltarsi dall’altra parte”.

“L’operazione di questa mattina ha certificato quello che noi dal territorio denunciamo da sempre. Non c’è stato giorno in cui Askatasuna sia stato libero dagli antagonisti. Per mesi il Comune di Torino ha raccontato la versione del Patto con i “civici”, dei piani interdetti, dei lavori necessari per permettere allo stabile di sanare l’inagibilità, ma nei fatti in Corso Regina 47 continuava ad esistere la base del peggior antagonismo violento. Finalmente speriamo che l’operazione di oggi metta un punto fermo su questa vicenda e riporti alta la credibilità dello Stato” a dichiararlo e la capogruppo di Fdi in Circ.7 Patrizia Alessi insieme ai consiglieri Domenico Giovannini e Francesco Caria.
Alessi continua: “Signor Sindaco, Assessore alla Sicurezza, Assessori tutti della Giunta Lo Russo, Garanti del Patto Askatasuna e tanti altri…..oggi almeno un pò di vergogna spero esca da voi! BASTA prenderci in giro!”.

“Ottima la notizia di questa mattina delle azioni di polizia nel centro sociale Askatasuna. Il regalo di Natale più bello che Piantedosi potesse fare ai torinesi. Quanto sta accadendo nell’immobile di Corso Regina certifica la rottura del patto di collaborazione del Comune di Torino e rappresenta quello che diciamo da anni: Aska è un luogo di illegalità. Siamo soddisfatti che il sindaco Lo Russo abbia preso atto della realtà. Ringraziamo il Prefetto e le Forze dell’Ordine, perché questo è un momento storico per la nostra città”. Così Fabrizio Ricca, Capogruppo Lega in Piemonte.
“La prefettura e le forze dell’ordine stanno facendo il loro dovere con lo sgombero dei locali occupati da Askatasuna, e di questo tutti i torinesi gli sono grati. Amareggia constatare che da parte del sindaco Lo Russo c ‘è una lettura per così dire burocratico-istituzionale della vicenda che ha invece un profilo politico e sociale fin troppo evidente.
Lo sgombero di quel centro, da me denunciato come uno dei focolai principali delle tensioni che negli ultimi mesi hanno interessato Torino, non doveva avvenire per la violazione delle regole sull’uso degli spazi riconosciuti ad Askatasuna. Meglio, molto meglio per la credibilità del sindaco e della città, se il patto di collaborazione fosse stato impugnato da Lo Russo appena scoppiati i primi incidenti e accertata la responsabilità oggettiva di esponenti di Askatasuna. Lo Russo dovrebbe conoscere meglio di me la storia del Pci e i comportamenti coraggiosi assunti da quel partito quando l’attività dei movimenti autonomi era vicina alla degenerazione. La loro condanna fu totale e senza riserve. Come oggi deve essere per Askatasuna” il commento di  Daniela Ruffino, segretaria regionale di Azione in Piemonte

“Finalmente sono in corso perquisizioni e si stanno sgomberando i locali occupati abusivamente a Torino da Askatasuna. In uno stato civile e democratico il ripristino della legalità è doveroso”. Lo ha affermato il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni.

“Gli appartenenti ad Askatasuna – ha aggiunto – sono stati protagonisti più volte delle manifestazioni in cui sono scoppiati gravi episodi di violenza. Si tratta di veri e propri professionisti del disordine, i quali, indipendentemente dalla motivazione della manifestazione, hanno quale unico scopo quello di provocare tensioni. Per troppo tempo è stata tollerata la situazione di illegalità e finalmente oggi è stato deciso l’intervento. È stato un lavoro capillare di verifiche e accertamenti, da parte dei colleghi di Torino, per dimostrare in modo oggettivo lo stato di illegalità presente nel centro sociale. La professionalità degli operatori ha superato il pregiudizio ideologico”, ha concluso Paoloni.

Maxi sequestro della Dia a un pregiudicato

Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Torino – sezione misure di prevenzione, su iniziativa della Dia e del questore di Alessandria. Si tratta del sequestro preventivo di beni per un valore  di circa 3 milioni di euro eseguito dalla Direzione investigativa antimafia di Torino insieme alla Questura di Alessandria nei confronti dei familiari di un noto pregiudicato alessandrino. L’operazione è  tra le più importanti mai effettuate in provincia di Alessandria in relazione a misure di prevenzione patrimoniale.

 

Regina Margherita, l’ospedale dei bimbi del mondo

Sabato alle 11, la “dedica” con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e alcuni dei bambini in cura insieme alle loro famiglie
L’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino ha accolto e curato bambini provenienti da ogni angolo del mondo, in particolare dalle zone di guerra, come l’Ucraina e la Striscia di Gaza da cui provengono decine di piccoli pazienti oggi in cura nei reparti dell’ospedale torinese. Saranno loro, insieme a tanti altri bambini provenienti da tutto il mondo, i protagonisti della cerimonia di dedica dell’ospedale ai bambini del mondo – Regina Margherita, ospedale dei bambini del mondo –  in programma sabato 20 dicembre alle 11 nell’Aula magna al piano terra di piazza Polonia, alla presenza del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, degli assessori alla Sanità, Federico Riboldi, e alla cooperazione internazionale, Maurizio Marrone, del Commissario, Franco Ripa, e della Direttrice del Dipartimento Patologia e Cura del Bambino, Franca Fagioli.

A Mirafiori una nuova sede operativa della polizia locale con 40 agenti

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Da oggi la zona sud di Torino ha un presidio di Polizia Locale in più. Taglio del nastro ieri per i nuovi locali destinati all’Aliquota Pronto Impiego Sud, al Centro Civico della Circoscrizione 2, in strada comunale di Mirafiori 7. All’inaugurazione, allietata dalle note della Banda Musicale del Corpo di Polizia Locale, era presente il sindaco Stefano Lo Russo, insieme all’assessore alla Sicurezza e Polizia Locale Marco Porcedda, al presidente della Circoscrizione 2 Luca Rolandi, al Comandante del Corpo di Polizia Locale Roberto Mangiardi e al vicecomandante vicario del Corpo di Polizia Locale Alessandro Parigini.

L’Aliquota di Pronto Impiego della Polizia Locale è una struttura specializzata, dedicata agli interventi urgenti e operativi sul territorio, come controlli straordinari, sicurezza stradale e gestione di eventi, opera spesso in modalità interforze ed è organizzata in sezioni dedicate per garantire una risposta rapida e specializzata. Il nuovo presidio nasce per dare risposta alle esigenze della zona Sud della Città, con la scelta di collocare logisticamente l’Aliquota di Pronto Impiego a Mirafiori sud, e si inserisce nella riorganizzazione avviata della struttura operativa del corpo di Polizia Locale, che si propone di abbassare l’età media del personale in servizio e garantire un migliore controllo del territorio e un maggior presidio di prossimità. Nella nuova sede saranno operativi 40 agenti, 32 di recente assunzione e 8 istruttori più esperti, che hanno effettuato nei mesi scorsi la formazione operativa nell’Aliquota Pronto Intervento Nord.

“Mirafiori e la zona sud – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – sono al centro dell’impegno dell’amministrazione che vede i quartieri come fulcro di una più ampia strategia urbanistica, ben delineata dal nuovo piano regolatore generale approvato ieri, dove le cittadine e i cittadini possano fruire dei servizi essenziali in tutte le diverse zone della città. Nei mesi scorsi abbiamo inaugurato un nuovo servizio bibliotecario in via Negarville, poi la biblioteca civica Cesare Pavese, completamente rinnovata grazie ad un importante intervento di riqualificazione. Oggi, come ci eravamo impegnati a fare con le cittadine e i cittadini della zona sud, riportiamo un presidio fisso della Polizia Locale su questo territorio. Svolgerà un’importante attività di controllo e di prossimità: gli uomini e le donne della nostra Polizia Locale rappresentano il primo contatto con la comunità cittadina e siamo certi che la loro presenza darà una risposta concreta alle istanze di sicurezza e ascolto della zona sud della città”.

Per fare spazio alla nuova sede sono stati realizzati interventi di adeguamento di locali al piano interrato del Centro Civico della Circoscrizione 2, precedentemente utilizzati come uffici e magazzini, per un costo complessivo di circa 80mila euro. Il presidio svolgerà diversi compiti relativi alla viabilità e al controllo del territorio. Gli agenti saranno a disposizione, su strada, dei comandi territoriali di Santa Rita, Pozzo Strada, San Salvario, Nizza, Prima/Centro e del Comando centrale. Collaboreranno anche alla gestione degli eventi sul territorio della zona sud. L’attività di sportello front-office con il cittadino continuerà, invece, ad essere affidata al personale della Sezione Territoriale con le consuete modalità dal lunedì al giovedì, dalle 9 alle 16, e il venerdì dalle 8 alle 15.

«Abbiamo rispettato la promessa fatta ai residenti. Alla fine dello scorso anno avevamo annunciato l’attivazione di un nuovo presidio della nostra Polizia Locale – afferma l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale Marco Porcedda – e oggi rispettiamo quell’impegno inaugurando l’Aliquota Pronto Impiego, che riveste un’importanza cruciale per la sicurezza urbana. Era uno degli obiettivi strategici per il 2025, strettamente correlato ad offrire più presidio al territorio della zona sud. L’importanza di questa nuova sede deriva dalla necessità di una risposta rapida ed efficace a una serie di situazioni critiche che vanno oltre la normale amministrazione del traffico e dei regolamenti locali. Grazie al nuovo presidio si incrementerà la sicurezza di prossimità, creando un legame diretto e fiduciario tra le forze dell’ordine e la comunità locale e offrendo una risposta ai problemi quotidiani che incidono sulla qualità della vita e sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini».

«Grazie a tutta la comunità di Mirafiori presente oggi – ha detto il presidente della Circoscrizione 2 Luca Rolandi – Con l’apertura del presidio si chiude un’altra pagina importante delle opere strategiche per questo quartiere. Dal 2020 il Comando di Polizia Locale di via Morandi 10 era chiuso. Ora lì dentro ha riaperto una scuola, che a pieno regime avrà 300 studenti. In questi anni i residenti hanno continuato a chiedere un presidio di sicurezza e prossimità: un desiderio che oggi si esaudisce con questa inaugurazione. A Mirafiori avremo maggiore sicurezza e più vivibilità con una presenza importante di agenti sul nostro territorio».

Molto soddisfatto del nuovo presidio sul territorio anche il comandante della Polizia Locale Roberto Mangiardi: “L’apertura di questa nuova sede operativa rappresenta un momento significativo per la nostra comunità e per l’intero corpo di Polizia Locale. Si tratta di un investimento concreto in sicurezza, prossimità e qualità dei servizi, che ci permette di essere ancora più vicini ai cittadini, alle loro esigenze e al loro vissuto quotidiano, pensato per garantire una presenza più capillare sul territorio, tempi di intervento più rapidi e una maggiore capacità di prevenzione. Ringrazio l’Amministrazione comunale per il sostegno, gli uffici tecnici e le donne e gli uomini della Polizia Locale che, con professionalità e dedizione, ogni giorno contribuiscono alla sicurezza della città. La nostra missione resta quella di tutelare la convivenza civile, promuovere la legalità e offrire ai cittadini un servizio moderno, efficiente e umano. Questa sede è un passo importante in quella direzione”.

«Siamo orgogliosi di questo nuovo presidio che – afferma Alessandro Parigini vicecomandante vicario della Polizia Locale – grazie ai 40 nuovi operatori, giovani fortemente motivati, rappresenta un centro di ascolto rivolto al territorio e ai problemi dei cittadini del quartiere».

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Efficientamento energetico sugli immobili comunali

 

La Città di Torino consolida la propria strategia per l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale del patrimonio pubblico. Questa mattina, con l’approvazione di altre due delibere da parte della Giunta Comunale su proposta dell’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta, il Piano EfficienTO compie un ulteriore passo avanti con un investimento complessivo di oltre 4,3 milioni di euro. Gli interventi, realizzati da Iren Smart Solutions, rafforzano l’impegno della Città nella riduzione dei consumi energetici, delle emissioni di CO₂ e dell’impatto ambientale degli edifici comunali, contribuendo al miglioramento del comfort e della qualità degli spazi.

La quota più consistente dell’investimento, pari a oltre 3 milioni e 500 mila euro, è destinata alla riqualificazione energetica di quattro complessi scolastici. I lavori interesseranno il complesso di corso Matteotti 6, che ospita scuola dell’infanzia, primaria Carducci e secondaria di primo grado Meucci, la scuola primaria Vittorino da Feltre di via Finalmarina, l’Istituto Comprensivo Costantino Nigra di via Bianzè e il complesso scolastico comunale di via Giulio 22-30.

Gli interventi previsti comprendono la coibentazione delle strutture e delle coperture, la sostituzione parziale dei serramenti e l’ammodernamento degli impianti tecnologici. Particolare attenzione è dedicata all’installazione e all’aggiornamento dei sistemi di Building Management System per il monitoraggio e la gestione da remoto dei consumi, al relamping a LED degli spazi interni ed esterni e all’efficientamento delle centrali termiche con l’introduzione di pompe ad alta efficienza e valvole termostatiche intelligenti. Azioni che consentiranno una significativa riduzione dei fabbisogni energetici e delle emissioni climalteranti, migliorando al contempo le condizioni di benessere per studenti e personale scolastico.

Un ulteriore stanziamento di 340 mila euro è destinato alla sostituzione di serramenti nel complesso scolastico di via Torrazza e via Monastir, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente l’isolamento termico degli edifici e contenere le dispersioni energetiche.

Tutti questi interventi rientrano nel Piano EfficienTO, il programma pluriennale avviato dalla Città di Torino che punta a migliorare le prestazioni energetiche di circa 850 immobili comunali entro il 2030, attraverso un investimento complessivo di 110 milioni di euro a carico del partner privato Iren Smart Solutions, contribuendo in modo concreto agli obiettivi di decarbonizzazione e neutralità climatica.

Con una terza delibera sono stati inoltre approvati lavori di manutenzione straordinaria degli impianti elettrici e speciali per una spesa complessiva di 431 mila euro. Le opere riguarderanno, l’adeguamento dell’illuminazione del campo da hockey su prato di corso Tazzoli, la revisione di ascensori negli edifici comunali di via Meucci e in piazza San Giovanni, migliorando sicurezza, funzionalità ed efficienza degli impianti a servizio della città.

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Fine anno in viaggio: Torino tra le città italiane più richieste dagli europei

Torino è tra le mete preferite da europei e italiani per iniziare il 2026, secondo Jetcost
Le ricerche di voli per la fine di questo 2025 sono aumentate del 10% rispetto all’anno passato

Anche quest’anno si conferma la propensione degli europei a sfruttare le festività di fine anno per viaggiare e scoprire nuove destinazioni. Secondo i dati del motore di ricerca voli www.jetcost.it, le ricerche per partire tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026 registrano un incremento del 10% rispetto allo scorso anno.

Tra le mete più ambite spicca l’Italia, scelta da molti viaggiatori per trascorrere il Capodanno e i primi giorni del nuovo anno. A rendere il nostro Paese particolarmente attrattivo contribuiscono il clima mite, la ricca offerta culturale tra musei, mostre ed eventi legati alle festività, l’eccellente tradizione gastronomica e una rete alberghiera di qualità con prezzi mediamente più competitivi rispetto ad altri Paesi europei. Non a caso, l’Italia si posiziona come seconda destinazione più ricercata su Jetcost per l’inizio del 2026, preceduta solo dalla Spagna e davanti a Francia, Portogallo e Regno Unito.

Jetcost.it analizza costantemente le ricerche effettuate sul proprio sito, fornendo così dati particolarmente attendibili perché basati su comportamenti reali degli utenti e non su sondaggi. L’analisi delle ricerche di voli comprese tra il 26 dicembre 2025 e il 4 gennaio 2026 evidenzia un forte interesse per Torino, che si colloca tra le città italiane più richieste da diversi mercati europei: è la quarta destinazione preferita dai viaggiatori britannici, la sesta per gli spagnoli, la settima per i portoghesi e la quattordicesima per francesi e olandesi.

Le destinazioni italiane più ambite dagli europei per trascorrere la fine del 2025:

Tedeschi…………..Britannici…………Francesi……..Spagnoli……….Olandesi……..Portoghesi

  1. Roma……………..1. Milano…………..1. Roma……….1. Roma…………1. Roma………..1. Milano

  2. Milano…………….2. Roma……………2. Milano………2. Milano………..2. Milano……….2. Roma

  3. Napoli…………….3. Venezia………….3. Venezia…….3. Venezia………3. Venezia …….3. Venezia

  4. Catania…………..4. Torino…………….4. Napoli……..4. Firenze……….4. Bologna……..4. Firenze

  5. Venezia…………..5. Pisa……………….5. Palermo…..5. Napoli…………5. Napoli……….5. Bologna

  6. Bari……………….6. Bari……………….6. Firenze…….6. Torino………..6. Bari…………..6. Napoli

  7. Palermo…………..7. Napoli……………7. Bari…………7. Bologna……..7. Pisa ………….7. Torino

  8. Cagliari …………..8. Lamezia Terme…8. Catania……8. Bari…………..8. Bolzano………8. Pisa

  9. Brindisi……………9. Firenze…………..9. Bologna……9. Pisa ………….9. Genova………9. Palermo

  10. Verona………….10. Catania…………10. Pisa……….10. Palermo…….10. Verona……..10. Verona

  11. Lamezia Terme..11. Bologna………..11. Cagliari…..11. Verona……..11. Catania……..11. Bari

  12. Bologna ………..12. Ancona…………12. Brindisi…..12. Genova……..12. Firenze……..12. Genova

  13. Bolzano…………13. Palermo………..13. Olbia………13. Catania…….13. Cagliari……..13. Cagliari

  14. Genova…………14. Genova…………14. Torino…….14. Bolzano ……14. Torino……….14. Catania

  15. Firenze………….15. Brindisi…………15. Verona……15. Cagliari…….15. Palermo……..15. Bolzano

Per quanto riguarda invece i viaggiatori italiani, le preferenze per la fine del 2025 si concentrano soprattutto sulle grandi capitali e città europee, che dominano le ricerche a livello mondiale. In testa figurano Parigi, Londra, Vienna, Praga e Barcellona, seguite da altre destinazioni molto apprezzate come Amsterdam, Madrid e Budapest. Accanto alle mete estere, trovano spazio anche numerose città italiane, tra cui Napoli, Palermo, Roma, Milano, Catania e Bari, che occupano posizioni di rilievo nelle classifiche di ricerca.

Non mancano infine le destinazioni legate al sole e al mare, particolarmente richieste anche in inverno: le Isole Canarie si confermano molto popolari, con Tenerife e Gran Canaria tra le più cercate. Chi ha scelto mete a lungo raggio ha invece orientato le proprie ricerche verso città come New York, Istanbul, Sharm El Sheikh, Dubai e Marrakech.

Le città più ricercate al mondo dai turisti italiani per trascorrere la fine del 2025:

  1. Parigi

  2. Londra

  3. Vienna

  4. Praga

  5. Barcellona

  6. Amsterdam

  7. New York

  8. Napoli

  9. Madrid

  10. Istanbul

  11. Sharm El Sheikh

  12. Budapest

  13. Palermo

  14. Tenerife

  15. Dubai

  16. Roma

  17. Valencia

  18. Milano

  19. Lisbona

  20. Siviglia

  21. Catania

  22. Marrakesh

  23. Gran Canaria

  24. Bruxelles

  25. Edimburgo

  26. Bucarest

  27. Malaga

  28. Copenaghen

  29. Berlino

  30. Bari

Ventenne aggredisce poliziotti con pugni e morsi

La Polizia di Stato ha arrestato a Torino un cittadino italiano di 20 anni per minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale, denunciandolo anche per oltraggio a P.U.

Nei giorni scorsi, personale della Squadra Volante dell’UPGSP è intervenuto nel quartiere Lingotto di Torino ove veniva segnalata la presenza, dinanzi a un istituto scolastico, di tre giovani sospetti.

Gli operatori hanno subito intercettato i tre, fermandoli per identificarli: due di essi, di 20 e 25 anni, si sono mostrati particolarmente insofferenti al controllo, rivolgendo degli insulti e delle minacce ai poliziotti.

Alla richiesta di seguirli in ufficio per accertamenti, il ventenne ha aggredito gli operatori con pugni e morsi ed è stato arrestato.

L’arresto del 20enne è stato convalidato; il Tribunale lo ha sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G.

L’altro giovane, di 25 anni, è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per resistenza e minacce a P.U.

Torino, aumentano gli stranieri: sono oltre 139mila

Fino al 16,1% dei residenti è di origine straniera, pari a 139.344 persone. A Torino, a fronte di una diminuzione della popolazione italiana di 1.565 unità, quella straniera registra un incremento di 3.591 persone, raggiungendo il livello più alto dell’ultimo decennio. La comunità più numerosa resta quella romena, seguita da marocchina, peruviana, cinese, egiziana, nigeriana, albanese, iraniana, filippina e bengalese. Le aree urbane con la maggiore concentrazione di residenti stranieri sono le circoscrizioni 6, 3 e 5.

Questo è il quadro delineato dall’Osservatorio interistituzionale sulle persone straniere 2024 per la Città metropolitana di Torino, dove la popolazione non italiana residente ammonta a circa 230 mila persone, pari al 10,4% del totale.

Dal punto di vista demografico, nonostante il calo della natalità anche tra la popolazione straniera — con il tasso passato da 22 a 8 nati per mille — l’età media rimane relativamente giovane. Tuttavia, si osserva un progressivo invecchiamento: gli over 65 sono aumentati da 22 a 33 ogni 100 under 15, determinando un incremento complessivo dell’età media di circa un anno e mezzo.

Shisha bar, ispezioni nei locali: 11 chili di melassa illegale e sanzioni per 55mila euro

Diverse illegalità, tra cui la detenzione e l’impiego di melassa da contrabbando utilizzata per i narghilè: sequestrati oltre 11 chilogrammi di prodotto e applicate sanzioni per oltre 55mila euro. È questo il bilancio dei controlli a tappeto effettuati negli shisha bar negli ultimi mesi del 2025. L’operazione, condotta dai Nas di Torino insieme all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del capoluogo piemontese e alle stazioni dell’Arma dei Carabinieri competenti per territorio, ha fatto emergere il possesso e l’utilizzo della sostanza priva delle necessarie autorizzazioni.

In Italia la melassa per narghilè è considerata a tutti gli effetti un prodotto da fumo ed è soggetta al monopolio di Stato. Può essere commercializzata e utilizzata solo se regolarmente autorizzata e accompagnata dal pagamento delle imposte previste. Inoltre, può comportare potenziali rischi per la salute se la merce non è sottoposta a controlli sanitari.

Decisamente salate le sanzioni amministrative, che raggiungono complessivamente 55mila euro, applicate nei confronti dei titolari delle attività ispezionate, destinatari dei provvedimenti adottati dalle autorità competenti.

VI.G

Criticità sociali a San Salvario, nasce il Tavolo per la coesione 

La Città di Torino si dota di uno strumento sperimentale di confronto, monitoraggio e co-programmazione pensato per rispondere in modo coordinato alle criticità sociali dell’area, con particolare attenzione ai fenomeni legati al consumo di sostanze, al disagio giovanile e alla vivibilità dello spazio pubblico: il Tavolo per la coesione sociale nel quartiere San Salvario.

La Giunta comunale ha approvato  la delibera che dà ufficialmente vita al Tavolo, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli, di concerto con l’assessore alla Legalità Marco Porcedda e l’assessora alle Politiche educative Carlotta Salerno. L’iniziativa riflette il coordinamento tra più ambiti di intervento, con l’obiettivo di coniugare la sicurezza, la promozione della coesione sociale e l’educazione dei più giovani nel quartiere.

Il Tavolo formalizza e rende stabile il percorso di confronto avviato negli scorsi mesi nel quartiere, che ha coinvolto la Città, l’ASL Città di Torino, la Circoscrizione 8 e numerosi soggetti del terzo settore. Un lavoro che ha già favorito una maggiore integrazione tra i servizi e la realizzazione di iniziative pubbliche di informazione e prevenzione, e che ora proseguirà con l’obiettivo di rafforzare un approccio integrato che affianchi alle azioni di prevenzione e contrasto dei reati un lavoro strutturato di promozione della coesione sociale e di presa in carico delle persone più vulnerabili.

Il Tavolo opererà come sede permanente di confronto territoriale e di co-programmazione, e vedrà la partecipazione della Città di Torino, attraverso referenti del Dipartimento Servizi sociali, socio-sanitari e abitativi, del Corpo di Polizia Locale, della Circoscrizione 8, e dell’ASL Città di Torino, oltre a prevedere la partecipazione di altri soggetti pubblici e del privato sociale.

Gli esiti del lavoro del Tavolo potranno accompagnare e rafforzare progettualità già in corso sul territorio, oltre a supportare l’avvio di nuove coprogettazioni specifiche.
Un apposito avviso pubblico inviterà gli enti del Terzo settore con esperienza nel quartiere a manifestare il proprio interesse a partecipare al Tavolo.

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