CRONACA

Tre Bollini Rosa all’ospedale Sant’Anna di Torino

Fondazione Onda ETS ha assegnato 3 Bollini Rosa all’ospedale Sant’Anna di Torino. Continua a crescere il circuito degli Ospedali con il Bollino Rosa, premiate 370 realtà nel nostro Paese
Il riconoscimento viene assegnato agli ospedali impegnati, in tutte le regioni italiane, nella promozione della medicina di genere, distinguendosi per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili e non solo.
Le schede con le informazioni sui servizi degli ospedali premiati sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it
Fondazione Onda ETS, che da vent’anni promuove un approccio alla salute orientato al genere, ha assegnato 3 Bollini Rosa all’ospedale Sant’Anna della Città della Salute e della Scienza di Torino per il biennio 2026-2027, durante la cerimonia svoltasi presso il Ministero della Salute. Questo è un riconoscimento biennale che Fondazione Onda ETS attribuisce dal 2007 agli ospedali che offrono servizi di prevenzione, diagnosi e cura, non solo delle specifiche problematiche di salute femminile, ma anche di quelle patologie trasversali a uomini e donne, per cui vengono realizzati percorsi ospedalieri ’in ottica di genere’. I 370 ospedali premiati con il ‘Bollino’ acquisiscono un valore distintivo e differenziante nel panorama sanitario nazionale. Questi ospedali fanno parte di una rete virtuosa istituzionalmente riconosciuta, contraddistinta per l’impegno e l’attenzione alle esigenze di salute femminile ed il supporto offerto alle donne nell’identificazione consapevole del luogo di cura più appropriato. Tra le 18 specialità cliniche considerate, quest’anno sono state inserite per la prima volta l’Oftalmologia e la Medicina del Dolore e Disciplina del Dolore ed è stata reinserita la Pediatria.
«Il lavoro fatto in queste 12 edizioni del Bollino Rosa è importante per rinnovare la nostra attenzione nei confronti della salute orientata al genere femminile. Questo ampliamento della rete evidenzia il nostro impegno ventennale e quotidiano: la nostra missione è stimolare gli ospedali nell’adottare un approccio attento alle specifiche esigenze della donna in ogni fascia d’età ed incoraggiare altresì le donne ad accedere a quelli che sono i percorsi di prevenzione, diagnosi e cura che gli ospedali del network offrono – commenta Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS – Crediamo che alimentare la conoscenza e sviluppare consapevolezza siano passi cruciali per tutelare la propria salute e compiere scelte informate per preservarla. Per questa ragione, nel corso degli anni abbiamo organizzato numerose iniziative e progetti pensati per diffondere informazioni e promuovere su tutti i livelli una cultura della salute genere-specifica e soprattutto, rendere la salute delle donne una priorità condivisa e ben supportata».
Ogni due anni Fondazione Onda ETS apre un Bando a cui gli ospedali possono candidarsi e ricevere da 0 a 3 ‘Bollini’ sulla base di alcuni criteri valutati con un questionario di oltre 500 domande: presenza di specialità cliniche femminili o trasversali uomo-donna che necessitano di un percorso dedicato al femminile, appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici in ottica multidisciplinare, offerta di servizi relativi all’accoglienza, alla degenza ed alla violenza sulle donne e sugli operatori. Un Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene e Sanità Pubblica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma valida l’assegnazione tenendo in considerazione anche elementi qualitativi di particolare rilevanza (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).
«Quando nel 2007 immaginammo il Bollino Rosa, non avremmo mai previsto il successo che avrebbe avuto. Oggi, grazie all’impegno dei professionisti sanitari, il network conta 370 ospedali che offrono percorsi di cura pensati per le donne. I Bollini Rosa, assegnati ogni due anni, premiano le strutture che garantiscono specialità dedicate, percorsi multidisciplinari gender-oriented, servizi di accoglienza qualificati e supporto alle vittime di violenza. Il nostro obiettivo è chiaro: arrivare a un’Italia in cui ogni ospedale possa vantare almeno un Bollino Rosa, riconoscendo il valore della salute femminile come diritto fondamentale» dichiara Walter Ricciardi.
Quest’anno sono stati 145 gli ospedali insigniti con 3 Bollini, 183 con 2 e 42 con un Bollino. Gli ospedali consolidano la propria reputazione e attraverso l’appartenenza al network, hanno la possibilità di partecipare alle iniziative organizzate dalla Fondazione, come gli (H) Open Day, (H) Open Weekend e (H) Open Week, che offrono servizi gratuiti alla popolazione. Il network Bollino Rosa è inoltre uno strumento di orientamento che supporta le donne nella scelta consapevole dell’ospedale per accedere a percorsi di prevenzione, diagnosi e cura in ottica di genere, permette di ottenere informazioni chiare sui servizi offerti dagli ospedali e semplifica la ricerca di servizi tramite il sito dedicato www.bollinirosa.it.
«Il Bollino Rosa è di fatto una certificazione di qualità delle strutture ospedaliere che non fotografa una realtà statica ma uno sforzo collettivo delle Direzioni ma soprattutto degli operatori sanitari di rimodulazione e riorganizzazione dell’offerta in un’ottica di genere per rispondere alle domande sempre più complesse e personalizzate delle persone utenti. Le strutture, che da subito hanno aderito, hanno lavorato per adeguarsi a richieste sempre più complesse da parte di Fondazione Onda ETS creando ed aumentando il numero dei PDTA multidisciplinari e multiprofessionali. Hanno aderito altresì alle settimane della salute e alle giornate nazionali dedicate alle varie patologie. Non meno importante è l’organizzazione del percorso per la violenza di genere nei Pronto soccorso e quello per la riduzione della violenza nei confronti delle operatrici e operatori sanitari. Cambiare la cultura organizzativa e quella degli operatori in modo così diffuso sembrava molto difficile e per questo il risultato ottenuto ci rende orgogliosi di questo straordinario progetto» dichiara Flori Degrassi, Membro Advisory Board Bollino Rosa.
«Nel 2022 la mobilità sanitaria interregionale ha raggiunto un valore record di oltre € 5 miliardi: sempre più persone sono costrette a spostarsi per ricevere cure adeguate, affrontando costi economici, psicologici e sociali insostenibili. La migrazione sanitaria non è solo un indicatore di inefficienza, ma una misura delle disuguaglianze d’accesso alle cure. In questo contesto, il Bollino Rosa contribuisce a valorizzare le strutture che investono in qualità e equità, offrendo un riferimento concreto per le pazienti che oggi affrontano la scelta di trasferirsi per curarsi. In un Servizio Sanitario Nazionale che rischia di frammentarsi tra territori, iniziative come questa rappresentano un presidio concreto di prossimità e di diritto alla salute per tutte e tutti» commenta Nino Cartabellotta, Presidente Fondazione GIMBE.
L’iniziativa è svolta con la media partnership di Adnkronos, Baby Magazine, DottNet, Panorama della Sanità, Pazienti.it, Salutare, Tecnica Ospedaliera e TrendSanità ed è patrocinata da AGENAS – Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, AIDM – Associazione Italiana Donne Medico, AIOM – Associazione Italiana di Oncologia Medica, ADI – Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, AISD – Associazione Italiana per lo Studio del Dolore, AMD – Associazione Medici Diabetologi, ANISC – Associazione Nazionale Italiana Senologi Chirurghi, AOGOI – Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani, Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere, FEDERFARMA, FIASO – Federazione Italiana aziende sanitarie e ospedaliere, Fondazione AIOM, SIAARTI – Società Italiana Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva e del dolore, S.I.CO.B. – Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche, S.I.C.O.A. – Società Italiana Cardiologia Ospedalità Accreditata, SID – Società Italiana di Diabetologia, SIDeMaST – Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse, SIE – Società Italiana di Endocrinologia, SIFES e MR – Società Italiana di fertilità e sterilità, SIGO – Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, SIN – Società Italiana di Neonatologia, SINPF – Società Italiana di Neuropsicofarmacologia, SINU – Società Italiana di Nutrizione Umana, SIO – Società Italiana dell’Obesità, SIOG – Società Italiana di Oncologia Ginecologica, SIOMMMS – Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro, SIP – Società Italiana di Pediatria, SIP – Società Italiana di Pneumologia, SIP – Società Italiana di Psichiatria, SIR – Società Italiana di Reumatologia, SIUD – Società Italiana di Urodinamica, SIUrO – Società Italiana di Uro-Oncologia.

Oggi sciopero: ecco le informazioni sui mezzi pubblici

Venerdì 28 novembre 2025 è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore indetto dalle Organizzazioni Sindacali USB e CUB Trasporti per diverse tematiche economico-sociali.

IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Il Papa a Torino? “Siamo pronti ad accoglierlo”

La dichiarazione diffusa dal cardinale Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Custode pontificio della Sindone, riportata dal settimanale diocesano La Voce e il Tempo
“La Chiesa torinese, e credo l’intera città, sono pronte ad accogliere Leone XIV con grande gioia, se confermerà il suo desiderio di visitare Torino e la Sindone. Dal primo giorno del suo Pontificato Leone XIV ha portato l’attenzione sullo sguardo di Gesù, unica e vera fonte della pace che il mondo sta invocando con tanta trepidazione. La Sindone rimanda alla morte e alla sofferenza, ma soprattutto alla risurrezione di Gesù e alla vittoria della vita, un segno che da Torino si diffonde in tutto il mondo”

Patrimonio ferroviario piemontese, incontro a Ozegna

 

Ozegna, 27.11.25 — Si è svolto questo pomeriggio, presso il Palazzetto dello Sport di Ozegna, l’incontro di approfondimento dedicato al progetto regionale di valorizzazione del patrimonio ferroviario piemontese, con la partecipazione dell’Assessore al Patrimonio Gian Luca Vignale, del Consigliere Regionale Sergio Bartoli e di numerosi Sindaci e amministratori del Canavese.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto al Sindaco di Ozegna, Federico Pozzo, per l’ospitalità e l’accoglienza offerte a tutti i partecipanti.

Al centro del confronto, il percorso avviato dalla Regione Piemonte per la nascita del Museo Ferroviario Diffuso, un sistema museale articolato su più sedi che valorizzerà oltre 150 mezzi storici e 36 stazioni ferroviarie delle linee Torino–Ceres e Canavesana, recentemente acquisite dall’Amministrazione regionale. Il progetto prevede investimenti significativi per il recupero di aree storiche, la riqualificazione delle stazioni e la creazione di itinerari culturali e turistici collegati al patrimonio ferroviario piemontese.

Durante l’incontro, l’Assessore Vignale ha illustrato ai Sindaci gli sviluppi programmati per il territorio, sottolineando che «la valorizzazione delle stazioni più rappresentative avverrà in sinergia con le Amministrazioni locali», come previsto dal piano regionale.

Il Consigliere Regionale Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione del Consiglio Regionale, ha evidenziato l’importanza del coinvolgimento diretto del territorio nelle scelte strategiche:
«Il Canavese non deve essere spettatore ma protagonista di questo progetto. La riqualificazione della linea e delle stazioni è un’opportunità per turismo, identità e sviluppo locale. E lo voglio dire con chiarezza: gli investimenti calati dall’alto non vanno mai bene se non sono condivisi. Come Commissione garantiremo un confronto costante con i Sindaci, perché ogni scelta sia realmente aderente alle esigenze dei territori».

All’incontro ha preso parte anche la Consigliera Regionale Paola Antonetto, insieme ai molti amministratori presenti, contribuendo al confronto istituzionale che ha caratterizzato il pomeriggio.

Nel dibattito, i rappresentanti dei Comuni della tratta Canavesana hanno portato contributi e richieste operative, in particolare sulle tempistiche degli interventi, sulla definizione dei siti idonei alla valorizzazione e sulle ricadute attese in termini di rigenerazione urbana.

L’incontro si è concluso con l’impegno congiunto di Regione e Comuni a proseguire il tavolo di lavoro, con l’obiettivo di tradurre le linee regionali in interventi concreti e coordinati sul territorio.

Il Sindaco di Ozegna, Federico Pozzo, ha aggiunto: «Ringrazio tutti gli intervenuti per la presenza e l’attenzione dimostrata. Desidero complimentarmi con l’Assessore Vignale e il Consigliere Bartoli per un progetto che punta a valorizzare edifici storici di grande pregio, custodendo la loro storia e, al tempo stesso, promuovendo il territorio attraverso un modello di sviluppo rispettoso della nostra identità».

Incidente a Madonna di Campagna: auto capovolta in mezzo alla strada

Perde il controllo del mezzo e l’auto si ribalta al centro della carreggiata. È successo nel quartiere Madonna di Campagna, all’incrocio tra via Reycend e via Orbetello, nella serata di ieri. A prestare soccorso sono arrivati i sanitari della Croce Reale e gli agenti della polizia locale. Nonostante la brusca dinamica, il conducente è uscito praticamente illeso dal veicolo e non risultano altre persone coinvolte nell’impatto. Non sono mancati però i disagi al traffico fino alla messa in sicurezza del veicolo danneggiato.

VI.G

Cuorgnè, investito ciclista 78enne: il conducente non si ferma

Stava pedalando lungo via Circonvallazione quando un’auto lo ha travolto, scaraventandolo sull’asfalto. È grave il ciclista di 78 anni rimasto coinvolto nell’incidente avvenuto questa mattina a Cuorgnè. Secondo una prima ricostruzione, il veicolo avrebbe urtato l’anziano per poi proseguire la sua corsa senza fermarsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari, l’elisoccorso e i carabinieri della Compagnia di Ivrea. L’uomo è stato trasportato d’urgenza al CTO di Torino. Sono ora in corso le verifiche per rintracciare il conducente fuggito.

VI.G

Spaccata in pieno centro: un arresto

Prosegue l’attività di contrasto dei reati predatori in danno di esercizi commerciali condotta dalla Polizia di Stato nel capoluogo piemontese.

Gli operatori della Volante del Commissariato di P.S. Centro hanno arrestato, in flagranza di reato, un cittadino italiano di 40 anni che, poco dopo la mezzanotte, utilizzando un tombino prelevato dal manto stradale, aveva infranto la vetrata di un’attività commerciale di corso Vittorio Emanuele II, nei pressi della stazione Porta Nuova.

L’uomo stava cercando di fuggire con 15 bottiglie di superalcolici per le vie del quartiere San Salvario, quando è stato intercettato dai poliziotti che, avendo sentito l’allarme, si sono recati con tempestività sul posto.

Gli Agenti sono riusciti così a fermare il fuggitivo e a recuperare l’intera refurtiva e consegnarla, la notte stessa, al titolare dell’attività.

Il quarantenne è stato tratto in arresto per tentato furto aggravato e in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti dall’Autorità Giudiziaria di Bologna.

 Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari; pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza a favore dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Note di neve, voci del Parco al Museo

Il 3 dicembre 1922 veniva ufficialmente istituito il Parco Nazionale Gran Paradiso che, nel 2025, celebra il suo 103esimo compleanno, confermandosi uno dei più importanti simboli italiani di tutela ambientale, ricerca scientifica e valorizzazione del territorio. Rappresentando un modello di conservazione a livello europeo, il più antico parco nazionale d’Italia continua a essere un punto di riferimento per la protezione della biodiversità, oltre che un luogo in cui generazioni di visitatori possono riscoprire il valore della natura, della ricerca e dell’impegno nel promuovere un turismo responsabile, volto alla scoperta consapevole del patrimonio naturale e culturale delle valli del Gran Paradiso. Proprio al Museo Regionale di Scie ze Naturali, il parco racconterà la sua lunga storia fatta anche di sfide imposte dai cambiamenti dei nostri giorni, non legati solamente al clima. La prestigiosa sede del museo offre infatti una cornice ideale per suggellare la collaborazione avviata nel giugno scorso grazie alla firma di una convenzione tra le due istituzioni per promuovere la ricerca in ambito scientifico e ambientale. Un accordo determinante che mira nel tempo a rafforzarne la collaborazione autorevole. Nel corso della serata di mercoledi 3 dicembre, il pubblico potrà ascoltare la testimonianza di Bruno Bassano, il veterinario che ha lavorato per 40 anni nel servizio scientifico del parco, e che egli ultimi quattro, fino allo scorso agosto, ha diretto con tenacia e passione, e che trasmetterà ricordi, immagini e aneddoti in un racconto vivo, capace e di intrecciare natura e memoria. Il parco è anche cultura e molto altro: da ormai 8 anni, nell’area protetta, si svolge una rassegna corale che incanta il pubblico: “Armonie nel Gran Paradiso”, organizzata dall’Associazione Cori Piemontesi, che promuove la coralità da oltre 45 anni. Si tratta di un esempio di come l’esperienza artistica possa diventare un modo per  reale empatia con la natura, favorendo consapevolezza, rispetto e tutela. Quest’anno la rassegna si sposterà dal consueto calendario estivo a quello invernale, portando nei comuni del parco le voci dei cori durante le festività natalizie. Il compleanno dell’area protetta diventa opportunità per presentare l’edizione invernale della manifestazione, con un concerto dell’ensemble vocale NOX di Torino. Concluso l’evento, verrà offerto un aperitivo con prodotti a  archio di qualità del parco.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Mara Martellotta

Il Piemonte alla decima Assemblea Generale EUSALP 

La Regione Piemonte è protagonista all’incontro annuale della Strategia Macroregionale Alpina. Il sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte, Alberto Preioni, è intervenuto alla decima Assemblea Generale della Strategia Macroregionale Alpina EUSALP, riunita a Innsbruck sotto la co-presidenza Austria-Liechtenstein, alla presenza dei rappresentanti politici di Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Slovenia e Svizzera. Un appuntamento che rappresenta un passaggio decisivo nel percorso di cooperazione dei territori alpini. Nel suo intervento, Preioni ha indicato due sfide decisive per il futuro delle regioni alpine: garantire una mobilità sostenibile, efficiente e accessibile, soprattutto nelle aree montane più isolate e sostenere la crescita economica di territori fragili, contrastando lo spopolamento e i divari con le aree urbane.

“Il declino demografico nelle Alpi non è un rischio ipotetico. Lo spopolamento è costantemente in atto. Occorrono politiche europee mirate e strumenti concreti per questi territori – ha sottolineato il sottosegretario Preioni – le Alpi sono un territorio unico e fragile, richiedono strumenti europei speciali, e le politiche ambientali sono fondamentali, ma non devono diventare un vincolo ideologico. L’ambiente si tutela anche garantendo la vita in montagna, il lavoro e i servizi. Le Alpi vanno protette, ma vanno anche vissute e sviluppate”.

Un altro passaggio del suo intervento ha riguardato la mobilità: “La pressione del traffico veicolare, la fragilità delle infrastrutture e la crisi climatica richiedono risposte comuni – ha dichiarato Preioni – l’importante lavoro affidato a EUSALP è di rafforzamento e coordinamento sull’intermodalità, corridoi transalpini, reti Ten-Ti, ferrovie, logistica e gestione dei rischi naturali che impattano le infrastrutture di trasporto”.

Tra le proposte avanzate dal Piemonte, il sottosegretario Preioni ha evidenziato l’importanza di inserire le zone economiche speciali ZES tra gli strumenti strategici della cooperazione alpina.

“Le ZES possono diventare laboratori europei per attrarre investimenti, sostenere le PMI, sviluppare filiere green e frenare marginalità e spopolamento. EUSALP è la sede giusta per coordinare una strategia comune”.

Nel richiamare il lavoro in corso sul nuovo Action Plan, ha inoltre indicato alcune priorità strategiche per il prossimo ciclo: fare delle Alpi il primo corridoio europeo a mobilità pienamente integrata; lanciare una missione trasversale per ridurre le disparità territoriali, basata su mobilità, digitalizzazione e sviluppo economico. Seguendo la linea condivisa dalla Regione Lombardia e dall’assessore Guido Guidesi, il sottosegretario Alberto Preioni ha sottolineato la necessità di risorse adeguate nel prossimo bilancio europeo, e ha messo in guardia dal rischio di una centralizzazione dei fondi di coesione, che penalizzerebbe i territori montani.

A margine dell’Assemblea Generale si è inoltre svolto un incontro sulle politiche di sviluppo dei territori alpini, con Pier Oliver, rappresentante politico della regione Auvergne-Rhôn Alpes e consigliere delegato ai fondi europei, dal quale è emersa la solida esperienza e la consolidata collaborazione tra le due regioni nell’ambito del programma “Alcotra Italia-Francia”. Si è inoltre discusso sul futuro di EUSALP, convenendo sulla necessità che diventi sempre di più uno strumento pragmatico per valorizzare i territori montani, sostenere le comunità locali e coordinare efficacemente le opportunità offerte dai fondi europei.

Gian Giacomo Della Porta

Giornata contro la Violenza sulle Donne: “Ricomincio da me”

Non passa giorno che le cronache non ci portino alla luce casi di violenza, femminicidio e omicidio. La strada per poter raggiungere una maggiore consapevolezza, passa dalla sensibilizzazione a partire dai ragazzi, e per questo La Rete di Atena ha voluto coinvolgere la classe 4ª C dell’indirizzo scientifico dell’istituto Valsalice di Torino nel progetto “Ricomincio da me”, in un lavoro di condivisione e riflessione che ha portato i ragazzi a esprimersi attraverso lavori significativi, ora inseriti nell’installazione digitale presente presso il centro Sabir, installazione nella quale si possono leggere testimonianze di persone che hanno subito maltrattamenti, oltre alle informazioni riguardanti le attività di La Rete di Atena. Negli spazi del centro Sabir, in via Dego 6, a Torino, venerdì 28 novembre, alle 18, si proietterà il mediometraggio “La forza di dire Noi”, con la regia di Stefania Cerminara, produzione ZoomLife Production, un’importante casa di produzione che da anni approfondisce con sensibilità i temi legati all’universo femminile, attraverso progetti cinematografici e documentari di grande impatto sociale, che mettono in luce quelle realtà spesso nascoste. Hanno volto lasciare la loro testimonianza in questa opera, oltre a figure di spicco delle istituzioni nazionali locali, tra cui Monica Guerritore e Francesca Pascale. A seguire, l’avvocato Noemi Malone e la giornalista Barbara Virga, nell’incontro “L’amore che inganna”, in cui discuteranno sulla nuova, subdola frontiera della violenza psicologica: la truffa sentimentale.

“Ricomicio da me” ha ricevuto il riconoscimento della Presidenza Regionale del Piemonte.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Info: laretediatena@gmail.com

Mara Martellotta