CRONACA

25 Aprile e 2 Giugno

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
Il 25 aprile ricorda la fine di una guerra terribile e la Liberazione. Ancora oggi è una data purtroppo  divisiva. Il 2 giugno che ricorda il referendum del 1946 tra Monarchia e Repubblica  e fu per alcuni anni una data altrettanto divisiva perché i monarchici in Italia furono oltre dieci milioni e l’esistenza di un partito monarchico (il PNM , perché gli altri furono partitini) portò necessariamente a tenere conto che le ragioni della Monarchia non potevano essere ignorate.
Così fecero i primi presidenti De Nicola ed Einaudi, ambedue monarchici come Croce. Il Re Umberto II partì  per l’esilio per evitare una guerra civile. Un atto che va ricordato come una gloria del suo breve Regno. Poi con la fine del partito monarchico, la morte inevitabile degli elettori monarchici del ‘46 e la inadeguatezza rispetto ad Umberto II dei suoi eredi hanno fatto sì  che la data divisiva sia diventata data unificante tra gli Italiani. A raggiungere questo obiettivo è stato decisivo Il presidente Ciampi, anticipato da Cossiga. Il 25 aprile una parte di Italiani, soprattutto del Sud, dove non ci fu la guerra civile, lo sente estraneo. Molti giovani non sentono affatto nessuna delle due date.

‘Regina Music Fest’ per i piccoli degenti

Il 2 giugno si terrà il ‘Regina Music Fest’ per i piccoli degenti del Regina Margherita e per la raccolta fondi per l’ampliamento della struttura riabilitativa

Lunedì 2 giugno Torino ospita la terza edizione del ‘Regina Music Fest’, un appuntamento quest’anno dedicato ai piccoli degenti del Regina Margherita,  in piazza Polonia.

Si tratta di un appuntamento speciale che trasformerà piazza Polonia in un palcoscenico a cielo aperto, dove risuoneranno le musiche di artisti come Neja, regina della Dance anni ’90, e Willie Peyote, cantautore torinese tra i più noti nella scena hippy hop italiana.  Saranno presenti le 4Calamano, sorelle di Varazze celebri per le loro armonie a cappella e il trio D! PS, la cui musica fonde elettronica, rap e indie pop. Non mancheranno i Bandakadabra, con fiati  e percussioni in stile brass band e I Patagarri, finalisti del più noto talent italiano che coinvolgeranno il pubblico con la loro travolgente energia gipsy jazz. Un tocco di internazionalità giungerà  dagli artisti senegalesi Ablaye Magatte Dieng, mentre Pietro Morello, musicista e tiktoker , guiderà  la manifestazione insieme a Cristina Chiabotto e Mattia Villardita.

Completeranno il clima festoso le performance itineranti dei trampolieri di Settimo Circo, travestiti da Kiss, con giochi e racconti.

La kermesse, che avrà  inizio alle ore 16, è patrocinata da Ugi, in collaborazione con la Città della Scienza e della Salute di Torino.

Grazie a supporto di Reale Foundation e Iren, l’edizione 2025 sostiene un progetto ambizioso,  che è  quello dell’ampliamento dell’area riabilitativa dell’ospedale, con uno spazio dedicato ài più  piccoli. Con la collaborazione del collettivo Sant3 Molest3 e grazie al settore educativo del gruppo Iren, Eduiren, verrà  realizzato un arazzo collettivo da scoprire fatto di materiali di scarto, che torneranno a nuova vita.

Ingresso gratuito con offerta libera.

Mara Martellotta

Torino abbraccia l’Africa sul Po

Oltre 4 mila persone per primi giorni di festa al Festival Panafricano 2025, in attesa del gran finale

Oltre 4 mila persone hanno partecipato alle prime giornate del festival Panafricano (23, 24, 25 maggio) e ora Torino il gran finale (31 maggio, 1 e 2 giugno) di questo viaggio festoso perché “La cultura è il miglior antidoto contro la paura e il razzismo“, come dichiara Jerome Bohui Gohoure, presidente dell’Associazione Panafricando, ricordando la missione inclusiva del festival.

Il festival panafricano è un evento inclusivo, gratuito e aperto a tutti, nato per dare spazio e voce alle comunità africane, afrodiscendenti e di seconda generazione della città.

Il weekend conclusivo promette nuove emozioni e una partecipazione ancor più ampia. Durante il talk pomeridiano verranno affrontati con giovani afro-discendenti e attivisti anche i temi della cittadinanza referendiaria.

In programma ci sono dibattiti e spettacoli che attraversano temi attuali e celebrano talenti afro-discendenti: si parlerà di giovani, clima e agricoltura sostenibile in Africa, e una tavola rotonda domenica vedrà il giornalista Luca Attanasio discutere di sfruttamento delle risorse e “rivoluzione verde” nel continente. Lunedì pomeriggio sarà il momento di storie di successo dalla diaspora: Tracy Eboigbodin (nota al pubblico come Tracy B, vincitrice di MasterChef Italia) racconterà la sua esperienza di integrazione attraverso la cucina; l’attore italo-senegalese Haroun Fall condividerà il suo percorso nel cinema italiano multiculturale; il cestista Momo Touré parlerà di come lo sport possa creare ponti tra l’Africa e l’Italia. Nel frattempo, sul fronte artistico, altri ospiti internazionali sono pronti a stupire: un collettivo guidato dalla Namibiana Paula Doyle e dal maliano Diarra esplorerà sul palco l’identità di una nuova cittadinanza attraverso teatro e musica; la delegazione Malgascia residente in Svizzera, con i suoi oltre 50 rappresentanti, porterà i suoni folkloristici della propria terra. E come per lo scorso week end sarà possibile farsi trascinare dall’estro improvvisativo della direttrice artistica Fé Avouglan, ancora una volta sul palco con uno show originale che unisce lirica e tradizione orale.

Il culmine sarà lunedì 2 giugno, giorno di festa, quando il Festival chiuderà in bellezza con una giornata per tutta la famiglia. Nel pomeriggio i protagonisti saranno i bambini del quartiere Aurora, che dopo settimane di laboratori multiculturali (Aurora Children Lab) saliranno sul palco con un saggio pieno di gioia e colori – simbolo del futuro condiviso che questo festival vuole costruire. E alla sera, il gran concerto finale sigillerà l’abbraccio tra Torino e l’Africa: il rapper italonigeriano Tommy Kuti infiammerà la scena insieme ad Amoro (giovane talento afrobeat) e ExoEsa – alias Esa Abrate – in un travolgente show a più voci. Sarà un’esplosione di energia panafricana, un coro di ritmi hip-hop, soul e tradizione che farà danzare il pubblico un’ultima volta sulle rive del Po, con le luci della città e del festival a rispecchiarsi nell’acqua.

Il Festival Panafricano 2025 si conferma così un ponte di culture e umanità nel cuore di Torino. La presenza di partner internazionali e delegazioni africane – dal Burkina Faso al Marocco, dalla Costa d’Avorio ad altre nazioni – testimonia l’importanza di questo dialogo globale, reso possibile anche dal supporto istituzionale. L’Associazione Panafricando APS, con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte, rivolge un invito accorato a tutta la cittadinanza e ai media:

partecipate numerosi al weekend conclusivo. Lasciatevi coinvolgere da questa festa di musica, arte e condivisione, unitevi al sorriso di una Torino che abbraccia l’Africa. Gli eventi si terranno al CAP10100 (Corso Moncalieri 18) e ai Giardini Ginzburg, dalle ore 12 fino a notte fonda, sempre a ingresso libero. Vi aspettiamo: perché in questa grande famiglia panafricana c’è posto per tutti, e insieme – tra il Po e il mondo – possiamo scrivere un’altra pagina di gioia e speranza”.

“Festa dei piccoli Comuni” a Pomaretto

A Pomaretto  si è celebrata la Festa della Repubblica che da venticinque anni è la “Festa dei piccoli Comuni”, con Legambiente insieme a Uncem, Symbola, PEFC che hanno messo nei piccoli-grandi Comuni del Paese la chiave di lettura dell’Italia più unita, democratica, europeista, inclusiva, coesa. Lo hanno detto Antonio Nicoletti e Alice de Marco di Legambiente, insieme con Roberto Colombero e Marco Bussone di Uncem, al Sindaco di Pomaretto Danilo Breusa, che agli impianti sportivi ha riunito Cittadini e Amministratori. A partire dal Sindaco di Bobbio Pellice Mauro Vignola, che guida l’Unione montana del Pinerolese (Valle Pellice), che con l’Unione montana Valli Chisone e Germanasca, guidata da Breusa appunto, è anima e corpo della Green Community finanziata dal PNRR. Una strategia territoriale decisiva che è partita dalle tante buone pratiche di Pomaretto, di Luserna San Giovanni, di Torre Pellice, di Prali, per poi unire e rafforzare il territorio.

“Questa è la chiave – evidenziano Colombero e Bussone – che ci convince. Non ci servono più buone pratiche. Ci servono territori che sanno unire le comunità, la forza della comunione in una o più valli. Questo lo abbiamo detto con Pomaretto, con Breusa e Vignola, con Antonio Nicoletti e con Ermete Realacci e Fabio Renzi di Symbola. Pomaretto ha fatto scuola con la sua centrale a biomasse, con i terrazzamenti vitati insieme ai pannelli fotovoltaici, ma anche con la Pro Loco e le Associazioni che rigenerano un tessuto sociale evoluto e aperto. Ma non basta”. La nuova dimensione è la valle, le valli, Pinerolo e i territori. “Quella di ieri è stata una delle giornate comunitarie di Voler bene all’Italia, forse quella negli anni dove si è vista una vera comunità in azione – aggiunge Bussone – Ma non è un solo bel fiore che profuma e che raccogliamo. Abbiamo bisogno di tanti Comuni che sappiano lavorare insieme, per voler bene all’Italia, dire che non siamo soli. Per attuare finalmente la legge sui piccoli Comuni 158 del 2017, rimasta sulla carta. Grave. Insistiamo e vogliamo risposte. Con i Comuni che già lavorano nel NOI come anche Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo, ci chiede di fare. Noi ci siamo. Uncem con Legambiente, Symbola, PEFC, per essere più forti a prova di futuro”.

UNCEM

Tragico incidente nella notte: muore motociclista 47enne

Un grave incidente stradale si è verificato nella notte tra sabato e domenica lungo la provinciale 3 in direzione Montanera a Castelletto Stura nel Cuneese. Un uomo di 47 anni ha perso la vita sul colpo dopo che la moto su cui viaggiava si è scontrata violentemente con un’automobile all’altezza di un incrocio.

Sul luogo del sinistro sono  intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri e i vigili del fuoco del distaccamento di Morozzo, allertati da alcuni passanti. Nonostante i tentativi dei soccorritori, per il motociclista non c’è stato nulla da fare.

Sono attualmente in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Torino disvela al pubblico il suo patrimonio archivistico con Archivissima 2025

Torino si prepara ad accogliere la manifestazione che apre al pubblico il patrimonio archivistico italiano. Per quattro giorni gli archivi di Torino si riuniranno sotto il tema “Dalla parte del futuro”, sottolineando quanto sia importante la memoria per guardare avanti. Dal 5 all’8 giugno 2025 avrà luogo l’ottava edizione di Archivissima, il festival dedicato alla valorizzazione e alla promozione dei patrimoni archivistici, e sarà l’occasione per festeggiare il decimo anniversario della Notte degli Archivi, il format ideato nel 2016 da Promemoria Group, con l’intento di promuovere la conoscenza della narrativa che sta alla base delle raccolte documentali degli archivi. La Notte degli Archivi è ideata per raccogliere la ricchezza degli archivi di enti, istituzioni e aziende. La Notte degli Archivi si svolgerà venerdì 6 giugno e coinvolge quasi 500 realtà provenienti da 20 regioni, e ideato da Promemoria Group, il cui Ceo è Andrea Montorio, ideatore del Festival Archivissima. Il Festival è organizzato da Archivissima APS e ha come main partner l’Intesa Sanpaolo e La Stampa. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e si svolgeranno al Circolo dei Lettori, alla Pinacoteca Agnelli, alla Mediateca Rai, alla Musei Impresa, al Museo Nazionale del Cinema, al Polo del 900 e al Museo del Risorgimento.

Parte da qui, dal futuro che affonda le radici nel passato, l’ottava edizione di Archivissima, all’insegna dei futuri possibili, non solo quelli ancora da costruire, ma quelli che abbiamo inventato nel passato. Nel corso del tempo è stato interpretato con lenti sempre diverse, dal futurismo al razionalismo, dalla fantascienza alla narrativa di anticipazione, dal cinema all’ingegneria, dalla religione all’informatica, il futuro è stato il trait d’union anticipatore di ogni cambiamento sulla Terra. Animato dall’idea del futuro, l’uomo è stato capace di passare dalla ruota all’idea dell’intelligenza artificiale in una manciata di secondi geologici. Bisogna domandarsi come sia stato raccontato questo futuro, come sia stato trasformato nel nostro presente e come sia possibile pensarlo oggi per costruire l’archivio del domani. Gli archivi ci offrono molteplici risposte contro il luogo comune che li vorrebbe inerti custodi del passato, gli archivi si rivelano i migliori alleati del futuro, perché custodiscono la memoria di mondi costruiti con fantasia e inventiva. Mondi nati plurali, esattamente come gli archivi nascono collettivi, formati da più oggetti tra loro interconnessi. E se anche l’evoluzione della specie avanza, il futuro dell’umanità si presenta come una realtà inclusiva e multiforme, cucita dalle relazioni tra i collegamenti che ne definiscono la struttura. Stare “dalla parte del futuro”, come scriveva Gianni Rodari, nelle Istruzioni per l’uso di “Tante storie per giocare”, significa immaginare alternative per le storie che abbiamo iniziato a narrare, e inventarne di nuove, accettando i significati che cambiano nel tempo. Soprattutto significa porsi in modo nuovo alcune domande: che società vogliamo costruire, che società, che cultura, che mondo?

Un esito apprezzato dell’edizione 2024 è stato il contest dedicato agli istituti scolastici in collegamento con gli archivi. La pubblicazione “Un balzo dal cuore- la scuola racconta un archivio” è stata presentata in occasione della conferenza di lancio, e raccoglie i racconti premiati con l’edizione digitale, oltre a una menzione al racconto più votato dal pubblico sul sito di Archivissima. L’esperienza proseguirà anche nel 2025, con l’obiettivo di coinvolgere ancora maggiormente studenti e studentesse da ogni parte d’Italia e realizzare una pubblicazione che, dato il tema, si presta a diventare un manifesto sul futuro degli archivi dal punto di vista delle nuove generazioni. Un assaggio di come le risorse archivistiche possano aprire le porte anche ad un pubblico più vasto di quello degli specialisti e degli studiosi. Si è avuta durante le giornate di presentazione dell’edizione 2025 un’occasione unica per visitare alcuni archivi del biellese.

L’avvio di Archivissima si avrà giovedì 5 giugno con un dialogo tra esperti e associazioni d’impresa per esplorare il potenziale dell’eredità come leva per il futuro. Venerdì 6 giugno, alle 11.30, Marco Amato, Marcello Arcangeli e Gabriele Proglio parleranno di “Domani il mondo cambierà – il futuro del cibi, il cibo del futuro”, a moderare Eleonora Pozzella, direttrice de Il Gusto; sabato 7 giugno, alle 15.30, si parlerà dell’Archivio di Giorgio Gaber con Paolo Dal Bon, responsabile delle attività artistiche e professionali Giorgio Gaber dal 1984, con materiali unici e inediti; “La casa senza tempo e il futuro della memoria – scrittori, editori e lettori a confronto” saranno il tema dell’incontro animato da Giuseppe Antonelli, Giacomo Papi, Paola Italia e Paolo Verri; al Circolo dei Lettori, sabato 7 giugno, dalle 11, è in programma “Incognita futuro – la rassegna stampa dal vivo direttamente dal passato” con Eugenio Cau e Luca Misculin. Sarà protagonista di Archivissima il Museo del Risorgimento, che sabato 7 giugno, alle ore 19, presenterà “Diari di Crimea… dalla parte del Futuro” con la giornalista Anna Zafesova e Alberto Masoero, docente di studi storici. Domenica 8 giugno, alle 16.30, è previsto un viaggio alla scoperta dell’Archivio di Piero Angela con Massimo Polidoro e Piero Bianucci; alle 18 si discuterà su “L’ombra del futuro – i misteri d’Italia – le carte d’archivio, i valori del tempo” con Giancarlo De Cataldo, Giampiero Buonuomo, direttore della Biblioteca del Senato, e la giornalista Simonetta Sciandivasci. La Notte degli Archivi si presenta ricca di mostre, concerti e proiezioni, mentre il Cinema Massimo ospiterà alle 21 di sabato 7 giugno una conferenza-spettacolo su “Tutti i futuri sbagliati”, una discussione sulla Torino che noi sogniamo, con Luca Scarlini. Sono previsti anche i Pranzi d’Archivio venerdì 6 e sabato 7 giugno presso le Gallerie d’Italia.

 

Mara Martellotta

Scuole sicure e sostenibili: la Regione avvia la nuova programmazione di edilizia scolastica

Garantire edifici scolastici sicuri, sostenibili, accoglienti, adeguati alle più recenti concezioni della didattica rappresenta una sfida che la Regione Piemonte affronta attraverso la programmazione, la pianificazione e la gestione di interventi finanziati con fondi comunitari, statali e regionali, per la messa a norma e in sicurezza, la ristrutturazione, la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici.

 

Fino al 30 giugno 2025 gli Enti proprietari o gestori di edifici scolastici pubblici possono esprimere i loro fabbisogni e caricare le proposte progettuali sul portale dell’Anagrafe Regionale dell’Edilizia Scolastica (ARES)modulo “Fabbisogni”, lo strumento a disposizione di Comuni e Province per la richiesta di finanziamenti per l’edilizia scolastica per interventi che vanno dalle nuove costruzioni, all’adeguamento e miglioramento sismico, all’efficientamento energetico, al superamento delle barriere architettoniche.

In questo modo la Regione scatterà una “fotografia” delle esigenze territoriali in materia di edilizia scolastica, che verrà sottoposta al Ministero dell’Istruzione e del merito, per proporre il proprio Piano Triennale di Edilizia Scolastica 2025-2027.

Si tratta di una fase propedeutica e preliminare, necessaria, intesa come manifestazione di interesse per l’accesso alla programmazione triennale. Gli Enti interessati dovranno in seguito presentare la propria candidatura effettiva partecipando al Bando regionale che sarà successivamente pubblicato.

Chiorino: “Costruire un quadro chiaro dei reali bisogni dei territori, per investire risorse in modo efficace e mirato”

“La scuola è il primo presidio educativo ed è nostro dovere garantire che i luoghi in cui si formano i cittadini di domani siano sicuri, moderni e adeguati  alla didattica contemporanea. Con questa nuova programmazione vogliamo costruire un quadro chiaro e aggiornato dei reali bisogni dei territori, per investire risorse in modo efficace e mirato” ha affermato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’istruzione e Merito della Regione Piemonte. “È un lavoro – ha concluso il vicepresidente – che richiede visione, concretezza e sinergia tra istituzioni: la Regione Piemonte è presente, con determinazione e senso di responsabilità, al fianco di Comuni e Province per offrire agli studenti ambienti scolastici all’altezza dei loro sogni e del loro futuro, e per garantire al personale scolastico luoghi di lavoro salubri, sicuri e dignitosi”.

Link presentazione candidature :

https://ediliziascolastica.regione.piemonte.it/moduli/ReReFES/

Maggiori informazioni:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/avvio-programmazione-regionale-materia-edilizia-scolastica-2025-2027

Il Centro Pannunzio in lutto per la morte di Edoardo Massimo Fiammotto

È con profondo dolore che il Centro Pannunzio annuncia l’ improvvisa scomparsa del suo dirigente dottor Edoardo Massimo Fiammotto, giornalista liberale di grandi qualità intellettuali. Il Centro abbruna il labaro sociale per la sua immatura scomparsa. Anche nel suo nome continueremo il nostro impegno.

Fu stretto collaboratore del ministro Renato Altissimo, dirigente nazionale del PLI, assessore comunale a Pinerolo e direttore del quotidiano “Corriere Alpino”.

È stata una notizia improvvisa e sconvolgente arrivata come un fulmine.È  stato un grande amico e anche un mio estimatore. Avrebbe meritato riconoscimenti maggiori. A Ivrea gli venne assegnata una targa di benemerenza in maggio al termine di una mia conferenza a cui aveva dato il suo prezioso apporto con una testimonianza di rara acutezza. Il liberalismo piemontese, anzi la diaspora liberale deve rendere omaggio alla sua coerenza adamantina, appassionata e disinteressata.  Io ho perso un accompagnatore prezioso con cui abbiamo parlato tanto e in libertà come neppure nel PLI era consentito fare.

In segno di lutto la Presidenza ha deciso di annullare l’incontro dell’11 giugno in sede che E.M. Fiammotto aveva ideato e avrebbe dovuto presiedere. L’incontro del 6 giugno si aprirà con un minuto di silenzio e un ricordo del Presidente su Fiammotto a cui inviteremo la famiglia.

Pier Franco Quaglieni

Presidente Centro Pannunzio

I pro Pal cantano “Bella ciao” per Gaza

La manifestazione “Musica contro il silenzio” per la pace a Gaza si è tenuta oggi in piazza Carignano a Torino. Sono intervenute alcune centinaia di persone. I manifestanti hanno intonato la canzone partigiana “Bella ciao”. Analoghe iniziative si sono tenute in diverse città italiane.

2 Giugno, le celebrazioni a Torino per la Festa della Repubblica

Sarà la cerimonia dell’alzabandiera, come ogni anno, ad aprire i festeggiamenti per la Festa della Repubblica, lunedì 2 giugno. L’appuntamento, alla presenza delle più alte autorità civili e militari della città e del Piemonte, è alle 10 in piazza Castello. Per la Città di Torino sarà presente il sindaco Stefano Lo Russo.

Le note dell’Inno Nazionale saranno intonate dalla Banda Musicale del Corpo di Polizia Locale della Città di Torino. Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, il Prefetto consegnerà quattro onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica italiana”. Le altre onorificenze saranno consegnate durante la cerimonia che si terrà alle ore 11 nell’Aula Magna della Scuola Ufficiali dell’Esercito di via Arsenale 22.

La giornata si chiuderà alle ore 17, nuovamente in piazza Castello, con la cerimonia dell’ammainabandiera. Per la Città di Torino sarà presente l’assessore alla Polizia Locale e alla Sicurezza Marco Porcedda.