costume- Pagina 2

Sorridere con le battute di Mister Fred Dura

“Le battute di Mister Fred Dura!”. Il nuovo libro di Franco Lana, Book Sprint edizioni

Senza fare lunghi giri di parole, è inutile sottolineare che viviamo in un’epoca dove regna, l’ipocrisia e la falsità, l’opportunismo e il menefreghismo.

Dove la depressione non soltanto sembra ormai faccia parte della vita di ognuno di noi, ma che viene somministrata a grandi dosi, dalla società che ci troviamo a vivere, tramite notizie terribili (senz’altro reali), e tragedie a tutte le ore, come se il mondo avesse solo quell’aspetto lì. E allora, un po’ di buonumore, una risata, un sorriso per combattere le tristezze quotidiane. Quindi, vai di dentifricio, e sorridiamo dei guai, nella speranza che qualcosa possa cambiare, e che ognuno nel suo piccolo possa dare un contributo, perché ciò avvenga.

Per saperne di più:

Ecco dove trovare il libro

La storia non si ripete mai

IL COMMENTO  / di Pier Franco Quaglieni – La storia non si ripete mai. Per questo motivo non è magistra vitae, come credono quelli che non  conoscono i meccanismi complicati ed a volte tortuosi della storia

Fino ad un mese fa – ma oggi tacciono – c’erano giornalisti e politici che affermavano che si stava ripetendo ciò che accadde cent’anni fa con il fascismo, sostenendo che l’Italia stava scivolando verso un regime involutivo di estrema destra. Antonio Scurati con il suo romanzo “M.” è stato  l’ispiratore di queste cassandre che, non conoscendo la storia, non consideravano le oggettive diversità tra quella  italiana di cento anni fa e quella di oggi.
.
Basterebbe pensare che cent’anni fa uscivamo  dalla Grande Guerra e c’era in Italia un movimento operaio che pensava di ripetere anche qua la rivoluzione del 17 in Russia. Oggi l’ Italia vive in una stagione politica e storica totalmente diversa e quindi certi paralleli erano totalmente errati se non politicamente strumentali. Ma la storia e’ anche imprevedibile . Sono cose chi ha letto Guicciardini e Machiavelli, capisce immediatamente. La “fortuna“ di Machiavelli è l’ imprevedibilità’. La non ripetitività della storia è una constatazione che lo storico Guicciardini oppone all’ “ideologo“ Machiavelli che si illudeva di trarre dalla storia romana insegnamenti validi per la politica dell’oggi. La imprevedibilità della storia è oggi rappresentata drammaticamente  da una pandemia  imprevista ed imprevedibile che ha sconquassato il mondo è l’Italia. Anche Tucidide analizzo ‘ il ruolo della peste nella guerra tra Spartani ed Ateniesi ed alcune sue riflessioni andrebbero rilette. Oggi la notizia è data dal numero superiore di morti in Italia  rispetto alla  Cina ,come titola crudelmente “ La stampa” ,una debacle terribile di cui pure qualcuno dovrà rendere conto e di cui qualcuno, nelle alte sfere, dovrà parlare. Oggi in Italia si guarda con simpatia ai sistemi” cinesi” per uscire dal disastro. Abbiamo davanti ai nostri occhi stralunati  una democrazia sospesa , quasi in ginocchio, con un Parlamento che sta perdendo sempre di più la sua centralità, senza che nessuno abbia da obiettare qualcosa.
.
L’ ho già scritto un’ altra volta, Primum vivere, deinde philosofari,ma qui non sono in gioco gli inutili gargarismi filosofici di qualche utopista   ,ma le basi stesse della Costituzione che non sento più  invocare da nessuno,mentre un mese fa era citata e difesa dalle minacce in atto da parte di  pericolose congiure neofasciste. Le Sardine tacciono e sembrano  essere finite sigillate in una scatoletta: sono diventate improvvisamente afone. La storia è imprevedibile  e nessuno può immaginare che piega possa avere il nostro futuro. Comunque il Coronavirus ha portato ad una crisi economica senza precedenti che potrebbe provocare delle gravi proteste sociali di cui non possiamo  neppure prevedere le conseguenze. Certamente l’entrata drammatica in scena  del virus ha già comportato una svolta  evidente anche nella politica: i tempi della politica sono cambiati radicalmente  e il bombardamento ossessivo dei media finisce di stordirci come uomini pieni di ansie, ma anche come cittadini sbandati ,pronti, potenzialmente pronti,  ad affidarci  a chiunque possa salvarci. Ricompare l’uomo forte, ma in tutt’altra veste rispetto a quello armato di manganello e di olio di ricino.
.
Il fatto, ad esempio, che i  nostri movimenti vengano controllati attraverso i nostri telefonini ci fa inevitabilmente pensare al Grande Fratello. E’ certo  vitale contenere il virus, anzi è indispensabile sconfiggerlo e i pazzi che girano per le strade vanno fermati. Ma il dubbio critico ,il dubbio kantiano, non deve mai abbandonarci.Altrimenti ne verrebbe meno la nostra civiltà a cui difficilmente  come uomini di cultura potremmo rinunciare. Per difendere la libertà c’è stato, nella storia delle diverse epoche, chi ha sacrificato la propria vita. Un discorso macabro e difficile che oggi cerchiamo di scacciare  giustamente dalle nostre menti atterrite da una prova durissima che non  ha precedenti  nella nostra storia unitaria ed  è proprio per questo  che ci allarma e ci rende fragili e suggestionabili. La democrazia e ‘ sempre fragile e la  libertà, come ci ricordava Calamandrei, è come l’aria di cui sentiamo l’importanza ,quando facciamo fatica a respirare.
.
Scrivere a quaglieni@gmail.com
.
(Nell’immagine in alto Niccolò Machiavelli)

Prossimamente tutti in bici lungo il Po con la ciclostrada

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio, Vittoria Poggio ha deciso di rendere disponibili le risorse regionali per la realizzazione della ciclabile del Canale Cavour, dopo la modifica del tracciato di Ven.To, prevedendo da Chivasso a Verolengo un tratto di 10,5 km in condivisione tra le due ciclovie.

Infatti, dall’esame della progettazione della ciclabile del Canale Cavour è emerso che le risorse regionali disponibili, un milione e novecentomila euro,consentono il finanziamento della tratta in condivisione con VenTo, che da Chivasso va a Verolengo.

Nel 2014 la Regione aveva aderito all’iniziativa promossa dal Politecnico di Milano, denominata “VenTo” che prevede appunto la realizzazione di una ciclostrada che, seguendo il Po, collega Venezia a Torino e che è stata riconosciuta ciclovia nazionale.

La sicurezza sugli sci, prima di tutto: per sé e per gli altri

Non succedeva da molti anni che ci fosse così tanta neve già ad inizio stagione

Per trovare un avvio di stagione sciistica simile a quella di quest’anno bisogna tornare indietro di parecchi decenni, agli inverni degli Anni Sessanta quando, già a novembre, le montagne dell’Arco alpino, comprese quelle dell’Alta Val Susa, erano già tutte ricoperte di un’abbondante coltre di bianco.

La tanto amata Dama Bianca. Un’abbondanza di neve che rende felici tutti gli sciatori, dai più piccoli ai più grandi, e stupisce le società di gestione dei comprensori sciistici e gli operatori del settore, reduci da anni di scarsa neve con strisce di neve sparata in mezzo a prati marroni secchi e spelacchiati.

Queste condizioni di manto nevoso hanno fatto registrare un aumento dei passaggi giornalieri in tutte le stazioni, soprattutto durante le vacanze natalizie. Prova ne è il record di presenze in stazioni quali Sestriere e Bardonecchia; una presenza di vacanzieri così alta non si vedeva dalle Olimpiadi invernali del 2006.

Un aumento di presenze di sciatori sulle piste comporta, però, sfortunatamente anche un aumento di incidenti ed infortuni. Per tale motivo è consigliabile, per prevenire e minimizzare le eventuali conseguenze negative conseguenti ad un sinistro, avere una idonea copertura assicurativa.

La polizza infortuni è un prodotto assicurativo nato per proteggere se stessi ed i propri familiari da incidenti, piccoli e grandi che siano, che possono capitare nello svolgimento di attività quotidiane, che appartengano alla sfera personale del tempo libero o lavorativa. Con il termine infortunio si identifica un evento “violento, fortuito ed esterno” che provochi lesioni fisiche obbiettivamente constatabili aventi, come conseguenza, la morte o l’inabilità temporanea o l’invalidità permanente del soggetto che ne è vittima. A tale scopo le garanzie offerte in un contratto infortuni sono generalmente:

 

  • Caso Morte: viene stabilito, al momento della stipula del contratto, un massimale da riconoscere ai beneficiari nei casi di decesso dell’assicurato.
  • Caso Invalidità Permanente: viene stabilito da parte del contraente/assicurato, al momento della stipula del contratto, un massimale. In caso di Invalidità Permanente accertata verrà riconosciuta all’assicurato una somma che sarà pari alla percentuale della Invalidità Permanente riconosciuta rispetto al massimale stabilito.
  • Riborso Spese di Cura: viene stabilito da parte del contraente/assicurato, al momento della stipula del contratto, un massimale per coprire le spese mediche da sopportare immediatamente dopo l’infortunio fino a guarigione avvenuta.
  • Tutela Legale

 

La maggior parte dei comprensori sciistici offre la possibilità di includere, con una maggiorazione del prezzo del biglietto, una assicurazione infortuni. Nel caso non abbiate ancora una vostra assicurazione infortuni personale questa offerta rappresenta una buona opportunità di tutela.

 

Emanuele Farina Sansone