Coronavirus- Pagina 46

Coronavirus, trend verso la normalità. Ma non bisogna abbassare la guardia

Il Piemonte oggi è nella normalità relativamente all’emergenza sanitaria ma non bisogna abbassare la guardia, anzi, occorre sempre tenere alta l’attenzione.

E’ quanto emerge dall’intervista con Chiara Pasqualini, referente del Seremi, a significare Servizio di riferimento regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione ed il controllo delle malattie infettive, che da febbraio, ogni giorno, ha per prima il polso della situazione, raccogliendo i dati dai vari servizi provinciali e poi diffondendone le risultanze attraverso l’ufficio stampa della Giunta regionale.

Dottoressa, ad oggi, quale è la situazione, aggiornata di qualche settimana dal nostro ultimo colloquio ?

Siamo nella normalità, vediamo un trend che continua a decrescere e siamo a basso rischio

Eppure qualche giorno fa ci sono stati alcuni ricoveri in terapia intensiva ?

E’ possibile che si tratti di casi positivi al tampone che necessitano di ricovero in terapia intensiva per altre cause. In ogni caso ogni variazione va osservata basandosi su un periodo più lungo e non sulla singola giornata.

Per quanto riguarda il Piemonte possiamo essere ottimisti ?

Possiamo essere ottimisti ma con cautela. Il sistema sanitario adesso è pronto, il monitoraggio c’è, occorre anche che continui l’impegno della popolazione sia nell’attuazione delle misure, sia nella segnalazione dei sintomi, anche sfumati.

In che senso ?

E’ importante che con sintomatologie, anche sfumate, ad esempio un raffreddore, si limitino il più possibile le frequentazioni, e lo  si segnali al medico di famiglia in modo che questi possa raccogliere le anamnesi ed i sintomi riferiti. Ovviamente non è detto che in presenza di un raffreddore si sia in presenza di un caso di Covid-19 ma è meglio, è più prudente fare questo passaggio per prudenza e rispetto degli altri.

Il Piemonte è a rischio per i ‘contagi di ritorno’ ?

Il rischio dei contagi di ritorno c’è anche in Piemonte come nelle altre regioni derivato da turisti, pendolari. Occorre essere attenti.

Nel mondo assistiamo ad un’accelerazione dei contagi. Cosa si può dire per l’Italia ?

Che non ci sono elementi eclatanti, che non si deve abbassare la guardia, ma possiamo avere un cauto ottimismo.

 I casi sono per lo più asintomatici o paucisintomatici, sono diminuiti i casi gravi, si può dire che il virus ha perso di potenza ?

Effettivamente ci sono casi meno gravi rispetto a qualche mese fa, i fattori sono diversi dal periodo di quarantena, all’applicazione delle misure di distanziamento sociale, ad una maggiore capacità di intervento del sistema sanitario. Occorre capire se le eventuali mutazioni del virus hanno comportato o meno delle modifiche nella patogenità e nella virulenza, ma al momento non ci sono pareri unanimi nella comunità scientifica. In ogni caso la prudenza è sempre d’obbligo.

Leggendo i report giornalieri, oltre al dato delle terapie intensive e degli ospedalizzati, c’è anche quello delle persone in isolamento domiciliare che è in forte discesa ?

Certamente e, come si vede dai pazienti in attesa del secondo tempone negativo, tenderà ad abbassarsi ulteriormente giorno dopo giorno.

Per il futuro …

Lo ribadisco, tenere alta la guardia e l’attenzione, il virus non è sparito, continua a circolare.

Massimo Iaretti

Nel 50° compleanno della Regione il “grazie” del Piemonte ai medici e infermieri cubani

Regione Piemonte e Consiglio regionale hanno ringraziato ufficialmente i 38 medici ed infermieri della “Brigada Henry Revee” di Cuba per la dedizione e l’elevata professionalità profuse per 100 giorni nella cura dei malati piemontesi di Covid-19 che sono stati ricoverati presso la struttura ospedaliera temporanea allestita nelle Officine Grandi Riparazioni di Torino.

Nel corso di una cerimonia tenutasi proprio alle OGR di Fondazione Crt questa mattina, giorno in cui ricorreva anche il 50° compleanno della Regione, è stata conferita alla Brigada l’onorificenza per meriti civili istituita appositamente dal Consiglio regionale per tutti gli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid, che in futuro potrà essere conferita anche a persone fisiche e giuridiche, istituzioni, enti e organismi italiani o esteri che si sono distinti in situazioni eccezionali o emergenze sociali.

Il primo intervento è stato del presidente del Consiglio, Stefano Allasia: “Gli operatori sanitari della Brigada Henry Reeve hanno dato prova di eccezionale dedizione e altissima professionalità nel garantire la quotidiana assistenza sanitaria e nel fronteggiare la grave crisi epidemiologica che ha colpito la nostra Regione. Hanno fatto delle Ogr un forte e solido punto di riferimento per la cura dei malati piemontesi di Covid-19. Sono orgoglioso di consegnare queste medaglie: una speciale onorificenza della Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte, un segno di grata riconoscenza.
La cooperazione tra Piemonte e Cuba è un esperienza virtuosa che desideriamo si possa rinnovare in futuro sotto l’aspetto culturale ed economico, su questo non mancherà il nostro impegno. Con l’occasione desidero infine ringraziare l’assessore alla Sanità Icardi: in questi mesi di emergenza, che ci hanno segnato profondamente, è stato un eccellente direttore di orchestra che ha guidato il Piemonte fuori da una gravissima crisi che nessuno avrebbe potuto prevedere”.

Il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, ha sostenuto che “questa esperienza ha reso onore al personale sanitario di Cuba e del Piemonte, che lavorando insieme hanno offerto un grande contributo per fronteggiare la pandemia nei momenti più drammatici. L’onorificenza riconosce il grandissimo impegno profuso in questi mesi, di cui li ringraziamo di cuore”.

Ripercorrendo il periodo più intenso dell’emergenza, l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, “il contributo della Brigada è stato provvidenziale e strategico, perché ha permesso di rendere immediatamente operativo un nuovo ospedale nel cuore di Torino, in modo da consentire alle altre strutture sanitarie metropolitane di tirare il fiato. La generosità di questi ‘ragazzi’, partiti dall’altra parte dell’Oceano per venire a prestare la loro opera di medici e infermieri in Piemonte è non solo encomiabile, ma commovente per la carica di umanità e il significato di solidarietà che rappresenta”.

L’assessore alla Cooperazione internazionale, Maurizio Marrone, ha omaggiato la missione cubana di sigari “Garibaldi”, eroe dei due mondi e protagonista del Risorgimento italiano, ed ha rilevato che “l’emergenza sanitaria ha infranto i tabù dei tradizionali blocchi geopolitici, con importanti missioni di soccorso da parte di Paesi vittime di embarghi e sanzioni economiche come Cuba e la Russia” e che “come Piemonte faremo tesoro della solidarietà ricevuta nella pandemia per rivedere e ampliare il perimetro della nostra cooperazione internazionale, senza tabù ideologici”.

L’ambasciatore della Repubblica di Cuba in Italia, Josè Carlos Rodriguez Ruiz, si è detto “molto commosso per il riconoscimento verso l’impegno profuso per offrire salute al popolo piemontese” ed ha sottolineato che “la pandemia ci ha insegnato che il mondo è fragile e che in momenti difficili come questo c’è bisogno di fratellanza e cooperazione tra i popoli. Per questo abbiamo risposto molto velocemente alla richiesta di aiuto arrivata dal Lombardia e Piemonte. Alle OGR abbiamo costruito insieme un modello di unione per il bene degli esseri umani che è diventato conosciuto in tutto il mondo”.

Come segno di riconoscenza per il grande lavoro di squadra messo in campo sia a livello pubblico che privato, durante la cerimonia sono state consegnate delle targhe della Regione Piemonte a tutti gli enti e le organizzazioni che hanno contribuito all’allestimento dell’ospedale Covid delle Ogr e alla missione della Brigada Henry Reeve: Ambasciata della Repubblica di Cuba, Consolato generale della Repubblica di Cuba a Milano, Genio Infrastrutture dell’Aeronautica Militare, Fondazione Crt, Compagnia di San Paolo, OGR Officine Grandi Riparazioni, Gruppo Lavazza, Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi, Asl Città di Torino, Protezione civile e Unità di crisi della Regione Piemonte, Edisu Piemonte, Ceipiemonte e Aicec (Agenzia per l’interscambio culturale ed economico con Cuba).

Coronavirus, una vittima e sei contagi. Stabili le terapie intensive

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

25.484 PAZIENTI GUARITI E  855 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.484 (+7 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3076 (+2) Alessandria, 1513 (+4) Asti, 827 (+1) Biella, 2358 (+0) Cuneo, 2298 (+0) Novara, 13.227 (+0) Torino, 1075 (+0) Vercelli, 947 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 163 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 855 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI TOTALI SONO 4112

Sono 1 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte. di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 4112 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 677 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 396 Cuneo, 368 Novara, 1815 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.504 (+ 6 rispetto a ieri, di cui 4 asintomatici. Dei 6 casi, 3 screening, 1 contatto di caso e 2 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4081 Alessandria, 1880 Asti, 1053 Biella, 2894 Cuneo, 2805 Novara, 15.938 Torino, 1344 Vercelli, 1146 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 265 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9 (come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 180 (-10 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 864

I tamponi diagnostici finora processati sono 450.251, di cui 246.744 risultati negativi.

Coronavirus, zero decessi e quattro contagi nell’ultimo bollettino

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15

25.477 PAZIENTI GUARITI E 852 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.477 (+29 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3074 (+2) Alessandria, 1509 (+2) Asti, 826 (+1) Biella, 2358 (+11) Cuneo, 2298 (+1) Novara, 13.227 (+10) Torino, 1075 (+2) Vercelli, 947 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 163 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 852 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI TOTALI SONO 4111

Sono zero i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale complessivo rimane invariato a 4111 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 677 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 396 Cuneo, 367 Novara, 1815 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.498 (+ 4 rispetto a ieri, cui 2 asintomatici. Dei 4 casi, 3 contatti di caso e 1 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4081 Alessandria, 1880 Asti, 1053 Biella, 2894 Cuneo, 2804 Novara, 15.934 Torino, 1344 Vercelli, 1146 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 265 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 97 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9 (come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 190 (invariato rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 859

I tamponi diagnostici finora processati sono 449.118 , di cui 246.531 risultati negativi.

Bonus Covid, Cirio: “Assurdo non poter premiare il personale sanitario con i soldi della Regione”

«Mi pregio di informare il ministro Boccia che, anche senza l’impugnazione della norma piemontese da parte del Governo, la Ragioneria dello Stato, con la nota del 6 luglio, agli atti, contesta la quantità di risorse stanziate e le modalità di utilizzo. Chiedo una norma di interpretazione autentica o un pronunciamento diverso della stessa Ragioneria dello Stato.

Dispiace che tutto il dialogo condotto con il Ministero della Salute e dalle Regioni con i sindacati venga vanificato in questo modo. Noi siamo tutti dalla parte dei nostri lavoratori».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, replica al ministro Francesco Boccia, sulla contestazione della legge regionale del Piemonte che consente di aumentare la premialità per il personale sanitario con le risorse regionali.

«È abbastanza surreale che una Regione con le risorse dei propri cittadini non possa decidere di assegnare un riconoscimento economico a chi per mesi è stato in trincea a salvare la vita di migliaia di persone, mettendo ogni giorno a rischio la propria – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Se necessario andremo personalmente a Roma per spiegarlo ai ministri Boccia e Speranza, perché l’autonomia è proprio questo. Poter disporre delle proprie risorse per ciò che una Regione ritiene prioritario. E dire grazie, seppur con un piccolo riconoscimento che non ripaga certamente di tutto quello che è stato fatto, non è solo un nostro diritto ma un dovere nei confronti dei nostri medici, infermieri, Oss e di tutto il personale sanitario del Piemonte. Non può essere Roma a decidere come spendiamo i soldi dei piemontesi. Non lo accetteremo».

Sul piano tecnico, l’assessore Icardi sottolinea che “i rilievi della Ragioneria dello Stato hanno portata nazionale, non solo per i lavoratori piemontesi, andando a dimezzare le disponibilità delle risorse regionali stanziate a favore dei dipendenti dei Servizi sanitari nazionali e incidendo anche sull’utilizzo delle stesse”.

«La beffa per tutti i lavoratori della Sanità italiani e per le regioni – osserva Icardi – è reale. Se non vi sarà l’intervento tecnico politico chiesto  con lettera del presidente Bonaccini, molte Regioni non potranno pagare e qualcuno dovrà chiedere la restituzione ai lavoratori».

Coronavirus, oggi nessuna vittima. Nove nuovi contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

25.448 PAZIENTI GUARITI E 866 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.448 (+69 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3072 (+3) Alessandria, 1507 (+4) Asti, 825 (+2) Biella, 2347 (+9) Cuneo, 2297 (+21) Novara, 13.217 (+28) Torino, 1073 (+2) Vercelli, 947 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 163 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 866 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO A 4111

Un decesso di persone positive al test del Covid-19 comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 4111 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 677 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 396 Cuneo, 367 Novara, 1815 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.494(+9 rispetto a ieri, di cui 8 asintomatiche; delle 9: 2 Rsa, 3 screening, 3 contatti di caso e 1 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4081 Alessandria, 1880 Asti, 1053 Biella, 2894 Cuneo, 2804 Novara, 15.931 Torino, 1344 Vercelli, 1146 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 265 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9 (come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 190(3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 870.

I tamponi diagnostici finora processati sono 447.166, di cui 245.401risultati negativi.

Coronavirus, due morti e dieci nuovi contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

25.379 PAZIENTI GUARITI E 921 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.379 (+ 83 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3069 (+19) Alessandria, 1503 (+2) Asti, 823 (+0) Biella, 2338 (+4) Cuneo, 2276 (+22) Novara, 13.189 (+35) Torino, 1071 (+0) Vercelli, 947 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 163 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 921 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4110

Sono 2 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 4110 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 677 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 396 Cuneo, 367 Novara, 1814 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.485 (+ 10 rispetto a ieri, di cui 8 asintomatici. Dei 10 casi, 1 RSA, 5 screening, 3 contatti di caso e 1 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4079 Alessandria, 1880 Asti, 1053 Biella, 2890 Cuneo, 2802 Novara, 15.930 Torino, 1344 Vercelli, 1146 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 265 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 193 ( invariato rispetto al 9 luglio).

Le persone in isolamento domiciliare sono 872

I tamponi diagnostici finora processati sono 444.443, di cui 243.650 risultati negativi.

In Piemonte ancora una vittima positiva al Covid 19 e sedici nuovi contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

25.296 PAZIENTI GUARITI E 947 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.296 (+ 51 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3050 (+17) Alessandria, 1501 (+2) Asti, 823 (+1) Biella, 2334 (+0) Cuneo, 2254 (+6) Novara, 13.154 (+23) Torino, 1071 (+0) Vercelli, 946 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 163 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 947 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4108

È 1 il decesso di persona positiva al test del Covid-19 comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 4108 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 677 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 395 Cuneo, 367 Novara, 1813 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.475(+16 rispetto a ieri, di cui 13 asintomatici. Dei 16 casi: 1 RSA, 11 screening e 1 contatti di caso e 3 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4077 Alessandria, 1880 Asti, 1053 Biella, 2888 Cuneo, 2802 Novara, 15.928 Torino, 1340 Vercelli, 1146 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 265 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 10(+ 2).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 193 (-12).

Le persone in isolamento domiciliare sono 921

I tamponi diagnostici finora processati sono 441.677 , di cui 242.034risultati negativi.

“Due milioni e mezzo per proteggere i deputati dal Coronavirus”

Riceviamo e pubblichiamo / “Leggo con stupore, da cittadino prima ancora che da Presidente nazionale di un sindacato di infermieri, le cifre, pubblicate dagli organi di stampa nei giorni scorsi, relative al bilancio di spesa della Camera dei Deputati per fronteggiare l’emergenza Coronavirus”

 

«DUE MILIONI E MEZZO DI EURO SPESI PER PROTEGGERE I NOSTRI DEPUTATI DAL COVID. CERTO SI SONO BLINDATI BENE I NOSTRI POLITICI, MENTRE NOI INFERMIERI RISCHIAVAMO LA VITA CONTRO IL CORONAVIRUS»

LA DURA PRESA DI POSIZIONE DEL LEADER DEL SINDACATO INFERMIERI ITALIANI SULLE CIFRE SPESE DALLA CAMERA DEI DEPUTATI PER L’EMERGENZA SANITARIA: «I PARADOSSI DI QUESTE DUE ITALIE: QUELLA DEI PRIVILEGI DORATI PER POCHI, E QUELLA DEI LAVORATORI DELLA SANITA’, TRATTATI COME CARNE DA MACELLO PRONTI A RISCHIARE LA VITA PER 5 EURO AL GIORNO»

ROMA – «Leggo con stupore, da cittadino prima ancora che da Presidente nazionale di un sindacato di infermieri, le cifre, pubblicate dagli organi di stampa nei giorni scorsi, relative al bilancio di spesa della Camera dei Deputati per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

1,7 i milioni di euro, spesi per i servizi medico-sanitari, che approderanno in aula nel progetto di bilancio per l’anno finanziario 2020, e ben 800mila gli euro aggiuntivi alla voce “Prodotti farmaceutici e sanitari”. Superano quindi i due milioni di euro, esordisce De Palma, leader del Nursing Up, le uscite durante il tragico periodo del Covid.

Ci piace, pensare, dice ancora De Palma, che nei soldi spesi sia stata inclusa anche la “voce infermieri”, prendendo atto che dei nostri colleghi siano stati impiegati, con la loro professionalità, per tutelare la salute dei nostri Deputati. Ma nonostante questo la cifra ci sembra davvero esagerata.

Poi, continuando a leggere la notizia, apprendiamo con maggiori dettagli “le voci” delle spese: oltre ai servizi infermieristici, si parla di un’ambulanza fissa per il biocontenimento (i mezzi sarebbero scesi da due inizialmente previsti a uno) ma soprattutto si fa riferimento all’utilizzo di termoscanner fissi che eviteranno di ricorrere in una fase successiva a professionisti appartenenti alla nostra categoria. Per non parlare poi delle ingenti spese sostenute per mascherine e guanti.
Bene, anche in questo caso avete messo gli infermieri alla porta. Meraviglioso direi!

Quanti soldi in ballo! E pensare che questo accadeva proprio mentre noi infermieri ci auto-tassavamo per comperare e mandare alle Regioni del nord le tute di bio contenimento che mancavano negli ospedali.

A questo punto, sbotta De Palma, dopo la riflessione iniziale, crescono la rabbia e il malcontento nei confronti di una classe politica che non ha mai visto da vicino questa pandemia.

E poi hanno pure il coraggio di chiedersi il perchè delle nostre battaglie nelle piazze italiane, per portare più che mai alla luce le carenze strutturali di questo sistema sanitario, che ci ingabbia in una situazione contrattuale che non riconosce il nostro valore e non ci “distingue”, da tempo immemore, per quanto meritiamo, e soprattutto nel ricordo dei colleghi che hanno profuso sul campo impegno, valori umani e capacità professionali, nella memoria di coloro che hanno perso la vita. Leggendo queste cifre ci si domanda se siamo parte di uno scherzo o tutto è pura, amara e triste realtà.

Cari Signori, lo abbiamo detto dal palco di Milano e lo ripetiamo ancora, continua De Palma. Il perno di questo sistema sanitario siamo noi e sempre lo saremo. Abbiamo combattuto nelle corsie contro “il mostro”, e mentre noi ci ammalavamo e vivevamo sulla nostra pelle la malattia e il dolore psicologico, ci chiediamo, ma voi dove eravate?

Le cifre spese per proteggere la vostra salute, come cittadini e come rappresentati del popolo, non andrebbero messe in discussione. In fondo cosa hanno a che fare con noi infermieri? Chi siamo noi per poter parlare in merito? Se non fosse però che noi abbiamo rischiato la vita per indennità ridicole, che i nostri premi, che non abbiamo mai chiesto ma che pure farebbero comodo alle nostre famiglie, sono spariti e riapparsi più volte, e che ancora l’agognato aumento di stipendio richiesto da tempo è solo una chimera.

Non potete a questo punto pretendere che leggendo queste cifre spese, un cittadino, prima che un infermiere, non inorridisca.
Soprattutto se si pensa a quanto ammontano i nostri stipendi, tra i più bassi d’Europa.
Noi abbiamo salvato la vita agli italiani, abbiamo visto la morte in faccia: voi, tranquilli nelle vostre “oasi dorate”, avete goduto di privilegi decisamente “speciali”.

Ad un certo punto della pandemia i nostri colleghi hanno indossato camici da macellaio per mancanza degli adeguati strumenti di protezione, e voi, cari signori, vi siete mai ritrovati nella medesima condizione? Addirittura spese extra per guanti e mascherine! Rimango senza parole! Noi ad un certo punto non avevamo nemmeno più quelle, e ce le siamo dovute comperare!

E allora adesso informiamo la stampa dei nostri successivi passi che fanno seguito alla manifestazione di Milano: ieri ho scritto a tutti i leader “carismatici” di questa politica, da Zingaretti a Crimi, a Grillo, alla Taverna e pure a Bersani, mettendoli al corrente della palese indifferenza del Ministro della Salute e della dichiarata impotenza del suo Vice, che afferma di non avere gli strumenti per agire da solo.

Cari Signori, nel vostro mondo dorato avete vissuto il Covid protetti e “ovattati”. Nel nostro mondo “reale” invece ci siamo ammalati e abbiamo difeso la salute dei cittadini “senza chiedere nulla”. Ma la vostra indifferenza ci è servita da lezione!», chiosa De Palma.

Coronavirus, nessuna vittima nelle 24 ore. Le terapie intensive restano stabili, 25 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

25.245 PAZIENTI GUARITI E 967 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.245 (+ 43 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3033 (+15) Alessandria, 1499 (+0) Asti, 822 (+1) Biella, 2334 (+7) Cuneo, 2248 (+2) Novara, 13.131 (+12) Torino, 1071 (+4) Vercelli, 944 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 163 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 967 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO COMPLESSIVAMENTE A 4107

Sono 0 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale complessivo è ora di 4107 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 676 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 395 Cuneo, 367 Novara, 1813 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.459(+25 rispetto a ieri, di cui 23 asintomatici. Dei 25 casi: 6 RSA, 10 screening e 7 contatti di caso e 2 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4074 Alessandria, 1880 Asti, 1052 Biella, 2887 Cuneo, 2801 Novara, 15.922 Torino, 1337 Vercelli, 1146 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 264 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 96 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono ( – invariati rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 205 (-5).

Le persone in isolamento domiciliare sono 927

I tamponi diagnostici finora processati sono 438.250 , di cui 240.226risultati negativi.