Coronavirus- Pagina 103

I nuovi morti in Piemonte sono 17, i guariti 14 in totale. 4.541 persone positive

Il comunicato della Regione, ore 19 di domenica 22 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE, IL NUMERO DEI GUARITI SALE A QUATTORDICI – DICIASSETTE NUOVI DECESSI – IN TERAPIA INTENSIVA 330 RICOVERATI – BOLLETTINO CONTAGI – SPERIMENTAZIONE AVIGAN – TEST NEI LABORATORI PRIVATI – DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

QUATTRO NUOVI GUARITI

Nel pomeriggio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altri quattro pazienti contagiati dal “coronavirus covid19”.

Si tratta di un nucleo famigliare del Novarese e di un uomo del Torinese.

Le persone guarite sono in totale 14, di cui 4 dell’Astigiano, 1 del Cuneese, 2 del Novarese, 5 del Torinese, 1 del Vercellese e 1 residente fuori regione.

DICIASSETTE DECESSI

Sono 17 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 4 in provincia di Torino, 3 nel Biellese, 1 nell’Astigiano, 4 nell’Alessandrino, 1 nel Vercellese, 3 nel Novarese e 1 nel Verbano-Cusio-Ossola.

Il totale complessivo è ora di 300 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 86 ad Alessandria, 11 ad Asti, 31 a Biella, 20 a Cuneo, 43 a Novara, 70 a Torino, 16 a Vercelli, 18 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

BOLLETTINO DEI CONTAGI ALLE ORE 18.30

Sono 4.541 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 810 in provincia di Alessandria, 191 in provincia di Asti, 244 in provincia di Biella, 327 in provincia di Cuneo, 399 in provincia di Novara, 2.018 in provincia di Torino, 245 in provincia di Vercelli, 171 nel Verbano-Cusio-Ossola, 48 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti  88 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 330, in altri reparti 2.071.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 12.869, di cui 7.729 risultati negativi.

In isolamento domiciliare  ci sono 1.826 persone.

SPERIMENTAZIONE AVIGAN

La Direzione Sanità della Regione Piemonte ha invitato le Aziende sanitarie a manifestare la propria disponibilità alla sperimentazione del farmaco Avigan, secondo le indicazioni che verranno emanate domani dall’Agenzia italiana per il farmaco, in modo da favorire il coordinamento delle attività e il dialogo con le autorità nazionali.

TEST NEI LABORATORI PRIVATI

I laboratori privati dotati delle necessarie tecnologie, da domani potranno effettuare esami sui pazienti Covid-19 individuati dalla Regione Piemonte. Sono allo studio le modalità per consentire l’effettuazione del tampone al domicilio del paziente.

Il numero degli esami svolti verrà così essere ulteriormente incrementato.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

L’Unità di Crisi della Regione ha finora distribuito alle Aziende sanitarie piemontesi i seguenti dispositivi di protezione: 800.000 mascherine chirurgiche, 130.000 mascherine FFP2, 7.000 mascherine FFP3, 200.000 guanti monouso, 20.000 camici protettivi, 100 pompe siringa, 19 videolaringoscopi (su 55 acquistati), 10.000 occhiali di protezione, 30.000 cuffie, 50.000 calzari.

Sono stati acquistati 5.000 sistemi di respirazione (caschi CPAP).

Il comunicato della Regione, ore 12 di domenica 22 marzo – Sono 28 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte

11 in provincia di Alessandria (10 uomini e 1 donna), 3 uomini in provincia di Biella, 1 uomo in provincia di Cuneo, 7 in provincia di Novara (2 uomini e 5 donna), 4 in provincia di Torino (1 uomo e 3 donne), 1 uomo in provincia di Vercelli, 1 uomo residente fuori regionale ma deceduto in Piemonte.,

Il totale complessivo è ora di 283 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 82 ad Alessandria, 10 ad Asti, 28 a Biella, 20 a Cuneo, 40 a Novara, 66 a Torino, 15 a Vercelli, 17 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

 

BOLLETTINO DEI CONTAGI ALLE ORE 12

Sono 4.420 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 760 in provincia di Alessandria, 181 in provincia di Asti, 243 in provincia di Biella, 303 in provincia di Cuneo, 398 in provincia di Novara, 1.989 in provincia di Torino, 242 in provincia di Vercelli, 159 nel Verbano-Cusio-Ossola, 47 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone ricoverate in ospedale sono 2426, delle quali 308 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 1.701 persone. Le persone guarite sono 10.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 12.701, di cui 7.664 risultati negativ

Festa di compleanno affollata in giardino: tutti denunciati

Erano in undici persone, e hanno pensato bene di radunarsi a mangiare e bere  in una casa con giardino a Sale, nell’Alessandrino per festeggiare un compleanno

Erano giunti dalle province di Genova e Alessandria. Anche loro sono tra i 170 denunciati negli ultimi 10 giorni dai carabinieri della compagnia di Tortona, che da oltre un mese non fanno giorni di riposo e lavorano a doppi turni. L’attenzione dei Carabinieri di  Sale è stata attirata dalle numerose auto parcheggiate in strada una vicino  all’altra e dal rumore fatto dal gruppo, composto da cittadini romeni.

 

(foto archivio)

Carabinieri: stretta sui controlli in tutta la Val di Susa

Dalla notte, stretta dei Carabinieri della Compagnia di Susa sui controlli, già disposti nei giorni scorsi su tutto il territorio dal Comandante Provinciale  di Torino, Francesco Rizzo

Sono necessariamente destinati ad intensificarsi – anche come deterrente – su tutte le principali direttrici che conducono nelle località turistiche della Val di Susa, nel torinese, nonché ai valichi di frontiera. Salvo motivi di lavoro, di salute o di stretta necessità è vietato mettersi in strada, tanto più raggiungere le località di vacanza da parte dei possessori di seconde case, ricordano ad ogni cittadino i militari dell’Arma.

Coronavirus, a Volpiano 5 persone positive e 10 in isolamento


Il sindaco De Zuanne: “I numeri in crescita impongono di restare a casa”

I dati sulla diffusione del Coronavirus Volpiano, aggiornati al 21 marzo, comunicati dalla Protezione civile della Città metropolitana di Torino, dall’unità di crisi della Regione Piemonte e dalla Asl, sono di 5 persone positive (sia collocate in quarantena nella propria abitazione che ricoverate in ospedale) e 10 in isolamento fiduciario per aver avuto contatti con soggetti contagiati; nel primo caso si tratta di uomini di età compresa tra 55 e 80 anni, nel secondo di 5 uomini e 5 donne di età compresa tra 22 e 77 anni.

Commenta il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne: «Questi numeri e la loro crescita dovrebbero togliere ogni dubbio sul fatto che per evitare di essere contagiati o di contagiare altri bisogna restare nelle nostre case. I dati nazionali che vengono comunicati ogni sera impongono a tutti noi di rispettare rigorosamente le norme, per tutelare la salute di tutti. In questi giorni le forze dell’ordine (Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza) compiono sul territorio, anche in orari serali, i controlli per far rispettare le norme in vigore. Molte persone sono già state segnalate per aver violato i divieti. In questa situazione di emergenza nessuno può derogare ai provvedimenti di legge seguendo valutazioni personali perché è in gioco la salute di tutti. Mi rendo conto che non è facile cambiare il nostro modo di vivere e di pensare ma il momento lo richiede. L’impegno, quindi, deve essere quello di non uscire di casa, non tanto per le possibili sanzioni o denunce ma perché è l’unica cosa da fare per il bene di tutti».

Coronavirus, le nuove misure: ulteriore stretta di Governo e Regione

Sabato 21 marzo, ore 23,15

Attraverso  una diretta su Facebook il premier Giuseppe Conte annuncia nuove misure contro il coronavirus: dureranno almeno fino al prossimo 3 aprile. “Questa è la sfida più difficile dal dopoguerra”, ha detto il capo del governo. “Chiuderemo tutte le attività produttive non cruciali, resteranno aperti supermercati, alimentari, farmacie e parafarmacie. Saranno garantiti i servizi essenziali: bancari, postali, assicurativi e finanziari”

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Sabato 21 marzo, ore 21
Il presidente Cirio: 
“Se non lo facciamo adesso rischiamo che sia inutile”. Stretta sui mercati e chiusi uffici pubblici e studi professionali.  Stop agli spostamenti verso le seconde case

 

Una ulteriore stretta sulle misure necessarie a contrastare in modo decisivo il coronavirus è stata decisa oggi dalla Regione Piemonte, che nel pomeriggio per volere del presidente Alberto Cirio ha riunito in videoconferenza tutti i sindaci dei comuni capoluogo, i presidenti delle Province e i rappresentanti di Anci, Anpci, Upi, Uncem e Ali (Lagautonomie) al fine di valutare e condividere i contenuti della nuova ordinanza.
Il documento è stato elaborato lavorando tutta la giornata in sinergia anche con la Regione Lombardia, al fine di prevedere misure il più possibile omogenee vista la contiguità territoriale.
La nuova ordinanza sarà operativa da domani e verrà firmata in serata dal vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso.

 

«Chiudiamo tutto quello che è possibile chiudere in base ai poteri di cui dispongono le Regioni – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio –.Questa è la più grande emergenza affrontata dal dopoguerra ad oggi. Sappiamo che stiamo chiedendo un grande sforzo a ogni cittadino, ma vi prego di comprendere che è la scelta giusta. La nostra libertà è un bene, ma la nostra vita lo è di più. Vi prego, proteggetela restando a casa».

 

La nuova ordinanza avrà efficacia in Piemonte fino al 3 aprile 2020.
Stretta sui mercati, che saranno possibili solo dove i sindaci potranno garantire il contingentamento degli accessi e il non assembramento, anche grazie all’utilizzo di transenne e sempre con il presidio costante dei vigili urbani. Inoltre l’accesso agli esercizi commerciali sarà limitato ad un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone. Chiusi anche gli uffici pubblici e gli studi professionali, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali ed indifferibili (oltre alla possibilità di attuare lo smart working).
Stop anche gli spostamenti verso le seconde case.
Vietata, inoltre, la sosta e l’assembramento davanti ai distributori automatici “h24” che distribuiscono bevande e alimenti confezionati. Bloccate anche le slot machine e disattivati monitor e televisori da parte degli esercenti. Restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai (dove dovrà essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro).
Ove possibile, dovrà effettuarsi la rilevazione sistematica della temperatura corporea presso i supermercati, le farmacie e i luoghi di lavoro.
Disposto il fermo dell’attività nei cantieri, ad eccezione di quelli di interesse strategico.
Vietato l’assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici.

 

Parchi vuoti, qualche coda ai supermercati

Sembrano funzionare  piuttosto bene  a Torino i nuovi provvedimenti del governo per contenere i contagi da coronavirus

Ieri e oggi sono poche le persone e le auto in giro per le strade. E  nei giardini e nei parchi  non si vedono più i gruppi di persone che nei giorni scorsi avevano fatto scattare l’allarme.

Le aree verdi sono pattugliate dalla polizia municipale, come in piazza d’Armi, alla Pellerina e  al Valentino dopo il blocco alle attività all’aria aperta. Alcune code si vedono invece nei pressi dei grandi supermercati in periferia, a causa degli ingressi scaglionati. Poche code nei supermercati più piccoli in città.

 

Dybala e fidanzata positivi al virus

La Juventus ha comunicato che il calciatore Paulo Dybala è positivo, asintomatico, al coronavirus

Scrive su Instagram il giocatore:  “Ciao a tutti, volevo informarvi che abbiamo appena ricevuto i risultati del test Covid-19 e sia io che Oriana siamo risultati positivi. Fortunatamente siamo in perfette condizioni. Grazie per i vostri messaggi, un saluto a tutti!”. Dybala è il terzo giocatore bianconero positivo al coronavirus con Daniele Rugani e Blaise Matuidi. Ha contratto il virus anche la fidanzata, Oriana Sabatini.

Coronavirus, il prof. Salizzoni: “Quattro cose che la Regione può fare ora”

Rigida separazione tra reparti COVID e non-COVID, strutturare comunicazione tra ospedali e territorio, più posti letto nelle strutture private, linee guida per le RSA

 

Alla luce dell’appello rivolto al Presidente Conte da parte dei Presidenti di tutti gli Ordini dei medici del Piemonte, Mauro SALIZZONI e Domenico ROSSI (Pd) hanno scritto al Presidente Alberto Cirio e all’assessore Luigi Icardi, indicando quattro priorità sulle quali adottare urgentemente linee guida di intervento regionali. “Ci sono alcune misure e azioni che dipendono anche da fattori esterni all’Unità di Crisi – scrivono Mauro SALIZZONI e Domanico ROSSI –  come l’approvvigionamento dei DPI o dei macchinari per allestire nuovi posti di terapia intensiva. Ci sono alcune scelte, però, che dipendono dalla nostra capacità organizzativa e che possiamo assumere in totale autonomia. Riteniamo che, qualora fossero messe in  campo, potrebbero contribuire a migliorare la situazione”.

1-      Rigida separazione tra reparti COVID e non-COVID. “Abbiamo appreso che in diversi ospedali piemontesi, oramai da diversi giorni, i turni del personale sanitario sono organizzati non tenendo in considerazione questa separazione. Inutile sottolineare come questo elemento faciliti la diffusione del contagio”;

2-      Strutturare la comunicazione tra ospedali e territorio. “Oggi ogni azienda sanitaria sta facendo per sé. Molti tra i ricoverati meno gravi nei nostri ospedali potrebbero essere curati a domicilio se adeguatamente seguiti da personale dotato dei necessari dispositivi di sicurezza. Attraverso la creazione delle unità speciali e il potenziamento dei servizi di territorio dovremmo incentivare, ove possibile, la cura a domicilio. Questo alleggerirebbe il carico di lavoro e la pressione su  ospedali oramai al limite della loro capacità di ospitalità e di cura. Ma in questo momento non esistono indicazioni e linee guida per la comunicazione e la cooperazione tra aziende ospedaliere e aziende sanitarie locali”;

3-      Aumentare con assoluta determinazione il ricorso ai posti letti disponibili nelle strutture private, così come previsto dalle ultime normative emanate per l’emergenza coronavirus;

4-      Affrontare la situazione delle RSA. “Per le caratteristiche degli ospiti siamo di fronte a situazioni di estrema fragilità. L’unità di crisi valuti linee guida di intervento specifiche anche per queste situazioni con un’attenzione agli ospiti e agli operatori socio-sanitari”.

  • In allegato il testo integrale della lettera

Mauro SALIZZONI

Vice Presidente Consiglio regionale del Piemonte

 

Domenico ROSSI

Vice Presidente IV Commissione – Consigliere regionale Pd

E’ morta la mamma di Piero Chiambretti

E’ stata Vladimir Luxuria ad annunciare con un tweet la morte di Felicita, madre di Piero Chiambretti

83 anni, era stata ricoverata con il noto  conduttore torinese all’ospedale Mauriziano qualche giorno fa, dopo essere risultata, come il figlio,  positiva al coronavirus. L’ex parlamentare, amica di Chiambretti,  scrive: “Sentite condoglianze a Piero, mamma Felicita non ce l’ha fatta”.

 

Attività motoria individuale a Torino: entro un km da casa

L’attività motoria individuale è  consentita entro un chilometro dal proprio domicilio

E’ questa l’interpretazione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (Cosp), ai fini operativi per i controlli da parte delle forze dell’ordine e della polizia locale sull’applicazione dell’ultima ordinanza del governo per ridurre i contagi da coronavirus,  della norma che consente l’attività motoria in prossimità della propria abitazione. Lo comunica il Comune di Torino al termine della seduta odierna del Cosp, tenutasi in video conferenza.

 

Ordinanza del Ministro della Salute

Il Ministro della Salute ha diramato l’ordinanza che contiene le nuove misure restrittive legate al contagio da coronavirus che valgono in tutta Italia dal 21 al 25 marzo:

-è vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici

non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria nei pressi della propria abitazione(*), purché comunque nel rispetto della distanza di almeno 1 metro da ogni altra persona

-sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio rifornimento carburante con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di rispettare la distanza interpersonale di almeno 1 metro

-nei giorni festivi e prefestivi, nonchè in quegli altri che immediatamente precedono e seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.

(*)Si precisa che, ai fini operativi per i controlli da parte delle Forze dell’ordine e della Polizia locale sull’applicazione dell’Ordinanza e dei Dpcm, è da considerare la distanza di un chilometro dal domicilio il raggio entro cui sarà possibile “svolgere attività motoria individualmente in prossimità della propria abitazione”. Intensificati i controlli.