ARTE- Pagina 143

Walter Morando. La Sacra di San Michele ancorata al mare

E’ pittore, grafico, scenografo, scultore e, come tale, non poteva non essere affascinato dalla straordinaria imponente struttura in pietra della Sacra

 

Walter Morando, artista di livello internazionale, considerato da importanti critici il maggior esponente italiano vivente che tratta la tematica del mare e dei porti, è attratto da tutto quanto è memoria storica, artistica, ambientale, antropologica che egli trasfigura in iconografie simboliche attraverso la scultura in ceramica e in gres.

Rinnovando il processo alchemico dell’unione di acqua, terra, fuoco egli si ispira ad ogni reperto portuale corroso dal tempo: ganci, catene, bitte, corde, che, grazie al talento, riscattano il semplice ruolo funzionale per assumere dignità estetica e rappresentare il racconto della storia dell’umanità non come pura mimesi della realtà ma in modo sottointeso e allusivo. Morando è pittore, grafico, scenografo, scultore e, come tale, non poteva non essere affascinato dalla straordinaria imponente struttura in pietra della Sacra di San Michele, in cima al monte Pirchiriano a vertiginoso strapiombo sulla valle di Susa, che pare naturale prolungamento della roccia ascendendo al cielo.

Sedotto dal capolavoro medievale, opera corale di artisti, di maestranze, di anonimi scalpellini e tagliapietre che, con spirito unitario della fede, hanno dato prova di ingegno miracoloso, Morando ha voluto darne una propria interpretazione. Il suo immaginario poetico ha sentito la malia del richiamo dei grandi personaggi che qui sono vissuti e vi hanno lavorato: Guglielmo da Volpiano, il grande Nicholaus formatosi nella bottega di Wiligelmo, di cui rimane la firma sul Portale dello Zodiaco, Rodolfo il glabro cronista e leggendario affabulatore. Ne è nata una bella opera figurativa in cui la Sacra viene ancorata al mare da una simbolica catena che rappresenta una costante dell’arte di Walter e che, in questo caso, allude, dopo millenni, agli antichissimi legami del Piemonte con la distesa delle acque marine.

Giuliana Romano Bussola

 

 

Ars captiva sui muri della città

A cura dell’Accademia Albertina / Sette manifesti progettati dagli studenti delle scuole a indirizzo artistico e della comunicazione per stimolare nei cittadini riflessioni legate ai concetti di libertà espressiva e creatività

Torino, 3-17 dicembre 2020

Tra le iniziative di Ars Captiva per l’anno in corso era centrale un workshop grafico
dedicato agli studenti dei corsi di Grafica e Comunicazione. Avrebbe coinvolto i
giovanissimi creativi nella progettazione di manifesti pensati per riflettere, insieme ai
cittadini torinesi, sulla difficile riemersione dalla pandemia. Per ragioni ormai a tutti
note, il laboratorio di ottobre è stato rinviato a tempi più sereni.

Ars Captiva ha deciso di essere comunque presente sui muri della città, con frammenti
significativi della propria storia e della propria visione, affidati alle immagini-guida
delle sette edizioni biennali trascorse.

Sono esposte immagini progettate nel tempo dagli studenti, invitati a rielaborare
la rappresentazione del proprio volto. I risultati mostrano una chiara competenza
progettuale, al servizio della comunicazione degli eventi e delle mostre che
Ars Captiva periodicamente organizza in luoghi diversi della città.

Dalle ex Carceri Le Nuove alle sedi del Torino Jazz Festival, dalla ex Manifattura
Tabacchi all’Housing Giulia (residenza per persone in difficoltà abitative transitorie),
dal 2007 gli studenti dialogano con gli spazi trasformandoli con la loro creatività,
in sintonia con il tema loro assegnato.

Le citazioni, a corollario dei visual in ciascuno dei poster, rimandano ai contenuti
delle sette biennali e, al contempo, intendono conservare lo spirito del workshop non
realizzato. Associate alla forte presenza delle immagini, interpellano i passanti sui
concetti non scontati di libertà espressiva, duttilità di pensiero e creatività.

La serie di manifesti visibile dal 3 al 17 dicembre negli spazi di affissione cittadina, in una
vera e propria mostra a cielo aperto, testimonia una volta di più l’importante presenza
di Ars Captiva nella formazione artistica regionale. Intende attirare l‘attenzione sulla
capacità di innovazione e di fare sistema degli istituti artistici, che hanno saputo unirsi
in associazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino per incentivare la
relazione col territorio attraverso un nuovo modo di intendere la didattica.

Quelle stesse istituzioni, per loro natura definite da attività e pratiche artistiche
di laboratorio che nessun insegnamento a distanza può sostituire, soffrono oggi
oltremisura le conseguenze dei provvedimenti sulla scuola. Ai docenti, agli studenti,
ai giovani artisti, costretti a esprimersi oggi in condizioni di assoluto disagio,
testimoniamo con questa mostra il nostro impegno.

Maratona di donazioni per “Il Grande Assente”

La campagna di raccolta fondi digitale lanciata dai Musei Reali e Talenti per il Fundraising

 

L’iniziativa, promossa dai giovani partecipanti del corso di alta formazione della Fondazione CRT sulla piattaforma Rete del Dono, finanzierà il restauro dell’opera “Amedeo VI presenta a Urbano V il patriarca di Costantinopoli”, danneggiata nell’incendio della Cappella della Sindone del 1997

 

Neanche il lockdown ha fermato il desiderio dei torinesi di sostenere e riscoprire il grande patrimonio culturale che ha fatto la storia della nostra città. Un segnale di ottimismo che arriva dalla collaborazione tra i Musei Reali e dieci giovani partecipanti del corso di alta formazione Talenti per il Fundraising 2020 di Fondazione CRT, che hanno avviato, con il sostegno del Rotary Club Torino Palazzo Reale, una campagna di donazioni a supporto del complesso museale. In occasione della restituzione alla cittadinanza del Giardino Ducale avvenuta lo scorso 28 giugno, era stata ideata una giornata di festa per trasformare il primo evento di raccolta fondi in un momento di incontro e di promozione delle iniziative di fundraising e dei Giardini Reali. Con la chiusura dei musei l’azione dei giovani si è trasferita in rete.

 

Il Grande Assente

Durante il periodo autunnale è stata lanciata la campagna di raccolta fondi digitale Il Grande Assente, nata dal desiderio di restituire alla Galleria della Sindone e alla fruizione del pubblico un quadro di grandi dimensioni in deposito da molti anni. L’opera raffigura Amedeo VI che presenta a Urbano V il patriarca di Costantinopoli (1848) e fu realizzata per Carlo Alberto dall’artista livornese Tommaso Gazzarrini. Danneggiata nel 1997 durante l’incendio della Cappella della Sindone, necessita di un impegnativo restauro.

È possibile sostenere la raccolta partecipando alla campagna Il Grande Assente, pubblicata sulla piattaforma Rete del Dono. Nell’arco di due settimane, il primo obiettivo di 3.000 Euro e i successivi rilanci a 5.000 Euro e 7.500 Euro sono stati rapidamente superati grazie al contributo di oltre 250 donatori, permettendo di fissare un nuovo obiettivo di 10.000 Euro. La campagna si concluderà il 28 novembre 2020. Per scoprire di più: www.retedeldono.it/it/progetti/rctpr/il-grande-assente

 

Un’altra iniziativa, parte del progetto e rivolta alle famiglie, è dedicata alla scoperta della figura di Amedeo VI di Savoia, soprannominato il Conte Verde. Si può partecipare leggendo una storia e realizzando disegni ispirati alla vita avventurosa del celebre conte di Savoia, nato nel 1334. Per maggiori dettagli è possibile consultare i canali social e il sito dei Musei Reali: www.museireali.beniculturali.it/events/mrtkids-il-grande-assente/

 

Riscopriamo il Grande Assente è l’evento conclusivo organizzato dai giovani corsisti che si terrà il 28 novembre sui canali social dei Musei Reali e sul sito www.donorday.it/museireali/. Durante la giornata sarà possibile partecipare a una tavola rotonda che vedrà come ospite speciale, tra gli altri, la direttrice Enrica Pagella, ma anche prendere parte a sfide virtuali e approfondimenti per conoscere meglio il dipinto grazie all’intervento di esperti dei Musei Reali. Ad accogliere i partecipanti sarà il team di Talenti per il Fundraising, disponibile a dare informazioni sull’iniziativa Il Grande Assente e sulle attività di raccolta fondi.

 

Diretta social per “Autunno della fotografia. Torino 2020”

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Su  Facebook e secondo appuntamento per raccontare e divulgare i segreti della grande fotografia. Martedì 24 novembre, ore 18

Dagli scatti fotografici dei più celebri maestri al reportage su temi d’attualità. Il tutto raccontato, puntualizzato e messo in discussione attraverso incontri on line con gli stessi protagonisti, geni talentuosi dell’arte fotografica di cui tutto o quasi si sa e si conosce e di cui sono oggi presenti rassegne espositive – chiuse per lockdown – negli spazi museali torinesi.

Istituzioni del territorio, quest’ultime, che hanno saputo intelligentemente fare rete per dar vita all’iniziativa “Autunno della fotografia. Torino 2020”, un calendario di dirette Facebook per approfondire, appunto, i temi affrontati nelle mostre di ciascun museo. Una cinquina da incorniciare: CAMERA, Fondazione Torino Musei, Musei Reali, MEF-Museo Ettore Fico e La Venaria Reale. Ad incontrare virtualmente fotografi e curatori delle rassegne sono Walter Guadagnini, direttore di CAMERA-Centro Italiano per la Fototografia di via delle Rosine, e gli altri responsabili del progetto: Giangavino Pazzola e Monica Poggi. Dopo il primo incontro, tenutosi martedì 10 novembre fra il MAO-Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama e che ha visto protagonisti il fotografo milanese Samuele Pellecchia (fondatore dell’Agenzia “Prospekt”) e il torinese Fabio Bucciarelli, il secondo appuntamento, in programma per martedì 24 novembre (alle ore 18) coinvolgerà la GAM di via Magenta e il Museo Ettore Fico di via Cigna.

A interloquire su “Fotografare la società contemporanea” saranno Guido Harari (origini egiziane e fondatore ad Alba, dove risiede, della “Wall Of Sound Gallery”, la prima galleria fotografica in Italia interamente dedicata al mondo della musica) e il comasco Massimo Vitali, presente al MEF con l’intrigane mostra titolata “Costellazioni Umane”. Moderatore Giangavino Pazzola, che spiega: “La fotografia è anche uno strumento di indagine sociologica, un mezzo attraverso cui rilevare i miti e i riti del ventesimo e del ventunesimo secolo”. Ne sono esempio lampante e perfetto gli scatti di Vitali, il fotografo delle spiagge superaffollate, totalmente innamorato degli “assembramenti” (terrifica parola usata di questi tempi) d’ogni genere e della più varia umanità. Fra le immagini in mostra al MEF troviamo anche quelle inedite realizzate durante i concerti dell’ultimo tour italiano di Jovanotti, dove migliaia di persone, ognuna con la propria individualità, si trasformano in un’unica immensa folla a ritmo di musica. E il binomio fra individuo e società, fra pubblico e privato, è ben presente anche nella lunga carriera di Guido Harari, fotografo ma anche critico musicale, collaboratore dei maggiori artisti musicali italiani e internazionali (per i quali ha firmato un’infinità di copertine) e fotografo personale per una ventina d’anni di Fabrizio De André.

Di lui disse il mitico Lou Reed, immortalato da Harari, con l’altrettanto mitica consorte Laurie Anderson in scatti di struggente e poetica emozionalità: “Sono sempre felice di farmi fotografare da Guido. So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e di sentimento. Le cose che Guido cattura nei suoi ritratti vengono generalmente ignorate dagli altri fotografi. Considero Guido un amico, non un semplice fotografo”. Da ricordare acora che Harari è anche curatore della mostra “Photo Action per Torino” alla GAM, che unisce ed espone 105 lavori di celebri fotografi italiani e internazionali, per contribuire al “Fondo Straordinario Covid – 19” di U.G.I. Onlus: uno scopo benefico, cui si aggiunge la possibilità di indagare la società contemporanea attraverso sguardi e percorsi differenti. L’evento sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di Palazzo Madama, del MAO-Museo d’Arte Orientale e della GAM.

gm

 

Nelle foto
– Immagine-guida dell’iniziativa
– Guido Harari:”Lou Reed e Laurie Anderson”, 2007
– Massimo Vitali: “Jova Beach Party”, 2019

Gerry Bianco dona a Bergamo l’opera/collage

L’architetto artista Gerry Bianco, ci parla del suo progetto che ha coinvolto  50 artisti. L’opera/collage e’ stata donata a Bergamo per esprimere la solidarietà’ della Sicilia, durante il periodo di covid, con questa città. Gerry Bianco vive a Mazara del Vallo e lavora alla sopraintendenza dei  beni  culturali di Trapani

 

Come e quando e’ cominciato il suo percorso artistico?

“Possiamo dire che il mio vero e proprio percorso di artista nasce dopo gli studi universitari, ma devo ammettere che da piccolino già avevo la tendenza a sviluppare capacità manuali e creative che in età più matura mi hanno portato a prendere sul serio la passione per l’arte. Già da piccolo era forte in me l’idea di creare forme, ma era allora solo un gioco e un divertimento piacevole. Ma era già chiaro in me cosa volessi fare da grande”.

Quali sono i riferimenti artistici e culturali che l’hanno influenzato nel corso del tempo?

“Senz’altro i movimenti figurativi artistici dell’espressionismo dei primi del Novecento e l’Art Nouveau, e senza ombra di dubbio il movimento Futurista di Umberto Boccioni a cui sono particolarmente legato. Amo la linea curva e quella a “colpo di frusta”, perché espressione di movimento che porta con se la forza dinamica e dirompente dell’azione. L’arte non è altro che un processo mentale ,che attraverso le mani dell’artista segna il passaggio tra ciò che è “niente” e ciò che diventa concreto”.

Come nascono le sue opere? Cos’è per lei l’ispirazione?

“Le mie opere nascono di getto o per caso, suggerite e dettate dalla materia stessa. Emozioni e sensazioni forti che avverto sempre, quasi una sorta di dialogo tra me e la materia. Realizzo spesso schizzi e bozzetti preparatori, soprattutto per le opere di grandi dimensioni. Lo studio e la conoscenza della materia è fondamentale, per una buona riuscita di un’opera. Analizzo sempre con molto scrupolo la materia e le venature dei miei tronchi di legno, poi gioco con gli spazi: Il vuoto è il pieno, è il dualismo fondamentale nelle mie sculture, la luce e le ombre si relazionano e si mettono in contrapposizione evidenziandone la forma. L’azione e il movimento prendono sempre il sopravvento. L’ispirazione è il momento felice in cui trovi l’idea per la realizzazione dell’opera”.

Quanto è importante per lei il mezzo pittorico? Nel 2020  ha ancora “senso” dipingere?

“Ho sempre rifiutato il lavoro fatto al computers o meccanico, credo che i nuovi sistemi non potranno mai sostituire il lavoro manuale pittorico e il piacere dello sporcarsi le mani. La pittura è la più bella forma espressiva mai esistita, che ti rende libero e ti fa navigare verso mondi sconosciuti. Avrà sempre senso dipingere, così come avrà sempre senso vivere la bellezza della vita”.

Artisti, galleristi, Istituzioni. Cosa ne pensa del sistema dell’arte contemporanea del nostro Paese?

“Credo che nel mondo esistano moltissimi artisti a vario genere, è bello scoprire nuove espressioni e linguaggi diversi. E’ stimolante conoscere talenti nuovi e vecchi, questi ti arricchiscono e ti danno linfa per stimoli nuovi. Io credo che le istituzioni dovrebbero avere più sensibilità, dare più spazio all’arte contemporanea per trasformare il nostro territorio e le città con opere soprattutto scultoree nuove. Ci sono tante pareti di cemento che potrebbero essere trasformate in opere. Dovremmo secondo me, indirizzare gli artisti a collaborare con gli architetti per sviluppare progetti di Land- art”.

Ci parli del suo progetto che coinvolgera’ bel 50 artisti da ogni parte dell’italica penisola?

“L’idea nasce in questo periodo buio del Coronavirus,nel quale tutti abbiamo attraversato momenti tristi e di perdità di entusiamo. La Pandemia ha terrorizzato e sconvolto le nostre vite, ha frenato la prospettiva di futuro, e la morte la vedevi dietro l’angolo. Privati della nostra libertà, e della nostra fantasia, ad un certo punto mi sono interrogato su come ribellarmi da questa prigionia e contrastare il Covid 19. Durante la realizzazione di una scultura denominata “l’invisibile” in riferimento al Covid, mi è balenata l’idea di fare una grande tela di 5 mt x 2.50 a 50 mani distanti. Ho subito contattato tanti artisti locali e nazionali che hanno accolto il mio progetto, consistente nella realizzazione di 50 tele 50x50cm con stili diversi, da assemblare successivamente per farne dono alla città di Bergamo colpita pesantemente dal Covid.
Lo scopo dell’iniziativa per ridare bellezza, l’arte in soccorso della vita. L’arte come cura dell’anima,per donare un sorriso, alleviare un po di sofferenza,per ridare gioia e voglia di futuro ad un mondo che il Covid ha reso triste.
Dal sud e per il nord,un dono per il bene comune, per alleviare tante sofferenze e lutti, un gesto di solidarietà e di gratitudine verso i medici, staff sanitario, forze dell’ordine che si sono spesi, per la nostra salute e incolumità. Un grande puzzle con la diversità di 50 stili per formare un’unica grande opera, che ci riconduce al senso di unità nazionale . Distanti ma uniti nello stesso tempo”.

Potrebbe scrivere i loro nomi?

“Questi tutti gli artisti nazionali che hanno aderito al progetto: 1)Gerry Bianco 2) Giacomo Cuttone 3)Totori 4)Enzo Tardia 5)Enzo Campisi 6)Daniela Lucentini 7)Leonardo La Barbera 8)Giovanni Borlin 9)Tano Licata 10)Manuela Marascia 11)Sergio Merlino D’amore 12)Alex Portuesi 13)Pippo Buscemi 14)Tommaso Guastella 15)Marco Rallo 16)Domenico Cocchiara 17)Gerry Napoli 18)Arianna Maggio 19)Certa Rosaria 20)Sabrina Russo 21)Aldo Cammalleri 22)Tonino Russo 23)Giusy Pennelli 24)Michele Pugliese 25)Giovanna Colomba 26)Mario Passerello 27)Salvatore Morgante 28)Rodolfo Asaro 29)Noemi Maltese 30)Salvatore Gentile 31)Piera Ingargiola 32)Barbara Gancitano 33)Rita Ingargiola 34)Mirella Amantia 35)Fabio Accardo Palumbo 36)Clara Maria Luna Mineo 37)Davide Margiotta 38)Gucciardo Elisabetta 39)Cristina Patti 40)Calogero Risalvato 41)Tania Lombardo 42)Alberto Lipari 43)Marina Maltseva 44)Vera Bocina 45)Salvo Denaro 46)Piero Tavormina 47)Lucia Calabrò 48)Veronica Monterisi 49)Lindù Denaro 50)Tito Buscaino”

Nel suo presente ci sono delle nuove idee che saranno  ben presto  viste dal pubblico?

“Si una grande mostra personale, con nuove produzioni sculture e “quadrimension”,(quadri tridimensionali), che conclusa la pandemia, spero di poter allestire per tre mesi nella mia città di Mazara del Vallo”.

Chiara Fici

Tutte le proposte di Artissima 2020 sul digitale

virtual tour in 3D, video tour, visite guidate online e tanto altro

Da sabato 14 novembre, i virtual tour in 3D delle tre mostredi Stasi Frenetica si aggiungono alle visite guidate online di Artissima XYZ e del catalogo digitale e alla visita della mostra fotografica online FOLLE.

Da mercoledì 25 novembre, inoltre, sui social media e sul canale Youtube di Artissima verranno lanciati i Digital Walkies Talkies: un’edizione speciale dello storico format di tour guidati della fiera che si focalizza oggi sullascoperta delle mostre di Stasi Frenetica.

Artissima prosegue e amplia la sua proposta digitale da godere, intanto, da casa.

Artissima non si ferma: in attesa che le tre mostre di Stasi Frenetica, realizzate con Fondazione Torino Musei e grazie al sostegno di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e Camera di commercio di Torino, possano nuovamente accogliere visitatori e collezionisti nelle sale della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, di Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica e del MAO Museo d’Arte Orientale, la fiera mette a punto un’offerta particolarmente ampia di attività online fruibili sul sito, sui canali social e in forma di appuntamenti Zoom-call.

Accanto alle iniziative digitali che da tempo fanno parte della proposta di Artissima, come il catalogo digitale lanciato nel 2017 e il più recente progetto Fondamenta, vengono introdotti nuovi progetti speciali di approfondimento online, grazie ai qualilesperienza di Artissima 2020 può essere pienamente vissuta anche a distanza.

Le ultimissime novità messe a punto sono i virtual tour in 3D, i video trailer e i Walkie Talkies delle mostre di Stasi Frenetica che si aggiungono alle visite guidate e ai tour tematici online di Artissima XYZ e del catalogo digitale e all’invito ai visitatori a scoprire la mostra FOLLE che riunisce su una piattaforma online dedicata 26 fotografiedell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo.

Dice Ilaria Bonacossa: “La vocazione culturale e l’anima istituzionale della fiera hanno spinto Artissima a reinventarsi per continuare a essere un’occasione di scoperta, di sperimentazione e di approfondimento dell’arte contemporanea, confermandosi come riferimento per il sistema dell’arte. Crediamo che l’arte, da sempre catalizzatrice delle visioni più innovative, possa rappresentare la guida in grado di aprire scenari inaspettati testimoni di un profondo e meditato cambiamento”.

I virtual tour in 3D di Stasi Frenetica

Disponibili gratuitamente per tutti da sabato 14 novembre 2020 sino a domenica 9 gennaio 2021 sul sito di Artissima, ivirtual tour delle tre mostre di Stasi Frenetica, realizzati in collaborazione con Artland, permettono, grazie a una sofisticata tecnologia di realtà virtuale 3D, di visitare da remotole tre sedi della mostra (GAM, Palazzo Madama e MAO) attraverso una piattaforma intuitiva e facile da usare, con la possibilità di accedere a schede di approfondimento in italianoe in inglese di tutte le 158 opere esposte.

I virtual tour sono raggiungibili qui:

GAM artissima.art/gam/

Palazzo Madama artissima.art/palazzo-madama/

MAO artissima.art/mao/

 

 

Video tour di Stasi Frenetica

A partire dal 25 novembre sui social media e sul canale Youtube della fiera sarà possibile approfondire le mostre di Stasi Frenetica attraverso gli occhi di Bernardo Follini, Samuele Piazza, Ramona Ponzini e Elisa Troiano, quattrogiovani curatori, in dialogo con Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima. I Digital Walkies Talkies, storico format di visite guidate della fiera, nel 2020 si presenta in edizione speciale,presentando dei video coinvolgenti che ci portano alla scoperta di alcuni dei lavori esposti alla GAM, a Palazzo Madama e al MAO offrendo una overview originale e curata dei tre progetti espositivi.

I Walkie Talkies si aggiungono al programma di video cheArtissima ha lanciato lo scorso 11 novembre sui propri canali per raccontare in maniera coinvolgente ed emozionale Stasi Frenetica.

Calendario Walkie Talkies di Stasi Frenetica

Mercoledì 25 novembre

Samuele Piazza (curatore per le Arti Visive OGR- Officine Grandi Riparazioni, Torino) in dialogo conIlaria Bonacossa alla scoperta della GAM

Venerdì 27 novembre

Elisa Troiano (co-founder Cripta747, Torino) in dialogo con Ilaria Bonacossa alla scoperta della GAM

Mercoledì 2 dicembre

Bernardo Follini (assistente curatore Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino e co-curatore Il Colorificio, Milano) in dialogo con Ilaria Bonacossa alla scoperta di Palazzo Madama

Venerdì 4 dicembre

Ramona Ponzini (Co-founder Art project Treti Galaxie, Torino) in dialogo con Ilaria Bonacossaalla scoperta del MAO

Visite guidate di Artissima XYZ sulla piattaforma Zoom

Artissima offre un calendario di 3 speciali visite guidate suZoom alla scoperta dell’innovativa piattaforma cross-mediale Artissima XYZ che ospita le tre sezioni curate della fiera (Present Future, Back to the Future, Disegni) per approfondire insieme ai curatori gli artisti e le gallerie presenti online con progetti ad hoc.

Per partecipare è necessario iscriversi, sulla pagina “eventi” del sito: xyz.artissima.art/eventi.

Le sezioni dell’edizione 2020 di Present Future, curata da Ilaria Gianni e Fernanda Brenner, Back to the Future, curata da Lorenzo Giusti e Mouna Mekouar, e Disegni, curata daLetizia Ragaglia e Bettina Steinbrügge, vivono infatti sulla piattaforma Artissima XYZ online sino al 9 dicembre 2020:xyz.artissima.art. Sostenuta da Fondazione Compagnia di San Paolo, Artissima XYZ nasce in continuità con Artissima Digital, ecosistema digitale della fiera dal 2017.

Calendario visite guidate di Artissima XYZ

Giovedì 19 novembre ore 18.30

Fernanda Brenner, curatrice di Present Future (in lingua inglese)

Giovedì 26 novembre ore 18.30

Letizia Ragaglia, curatrice di Disegni (in lingua italiana)

Giovedì 3 dicembre ore 18.30

Bettina Steinbrügge, curatrice DISEGNI curatrice di Disegni (in lingua inglese)

 

 

Tour tematici del catalogo digitale sulla piattaforma Zoom

Artissima propone anche uno speciale calendario di tour tematici online su Zoom alla scoperta del catalogo digitaledella fiera, disponibile sul sito sino al 9 dicembre, per scoprire i lavori che le gallerie selezionate per l’edizione 2020 della fiera avrebbero portato in stand oltre a quelli allestiti nelle mostre di Stasi Frenetica presso la GAM, Palazzo Madama e il MAO.Le visite si svolgono su piattaforma Zoom e è la stessa Ilaria Bonacossa a condurle, accompagnata da un gallerista scelto in base al tema trattato. Per iscriversi visitare il sito:artissima.art/agenda

Sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo, anche il catalogo digitale fa parte di Artissima Digital.

Calendario tour tematici del catalogo digitale

Martedì 17 novembre ore 18.30 | Tema: Scultura

Isabelle van den Eynde (galleria Isabelle van den Eynde) in conversazione con Ilaria Bonacossa 

(in lingua inglese)

Martedì 24 novembre ore 18.30 | Tema: Italian Classics

Franco Noero (galleria Franco Noero) in conversazione con Ilaria Bonacossa (in lingua italiana)

Martedì 1 dicembre ore 18.30| Tema: Young artists under 35

Matteo Consonni (galleria Madragoa, Lisbona) con Ilaria Bonacossa (in lingua inglese)

 

FOLLE, mostra online dall’Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo

È disponibile online sino al 9 gennaio 2021 FOLLE, progetto digitale di riscoperta e valorizzazione dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo che riunisce su una piattaforma online dedicata 26 fotografie scattate tra il 1930 e il 1980, che catturano diversi momenti di aggregazione sociale, raccontando le trasformazioni sociali e politiche del Paese.Attraverso un’interfaccia semplice e intuitiva, nella forma e nella navigazione, su un grande muro virtuale si visualizzano le opere selezionate da Ilaria Bonacossa e Barbara Costa, responsabile dell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo, ciascuna accompagnata da un testo di approfondimento sul contesto socio-politico in cui è stata scattata. Per maggiori approfondimenti: artissima.art/folle

Stasi Frenetica

Con il titolo Stasi Frenetica i musei della Fondazione Torino MuseiGAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Anticae MAO Museo d’Arte Orientale – ospitano sino al 9 gennaio 2021 una mostra, temporaneamente non visitabile fisicamente in conseguenza del DPCM del 3 novembre 2020, che comprende 158 opere provenienti dalle gallerie di Artissima selezionate per questa edizione della fiera, vera e propria presentazione corale curata da Ilaria Bonacossa in stretto dialogo con i galleristi coinvolti.

La GAM, Palazzo Madama e il MAO presentano un distillato delle storiche sezioni di Artissima: la Main Section, che raccoglie le gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale; New Entries, che propone gallerie emergenti della scena internazionale, e Dialogue/Monologue, in cui gallerie dal forte approccio sperimentale presentano un singolo artista o il dialogo tra due artisti.

Artissima XYZ

I tre team curatoriali – con un costante e stimolante lavoro di ricerca e dialogo con le gallerie – hanno selezionato per la propria sezione dieci progetti inediti di altrettanti artisti presentati dalla propria galleria di riferimento, seguendo una precisa visione tematica. Sulla piattaforma Artissima XYZ il visitatore puòapprezzare il valore dell’opera d’arte non solo vedendola, ma anche ascoltandone una lettura critica e scoprendone la genesi creativa attraverso contenuti fotografici, video, interviste epodcast che vedono come protagonisti gli stessi artisti, galleristi e curatori. Realizzati con l’ausilio di tecnologie di relazione a distanza diventate strumento di uso quotidiano nei mesi passati, alcuni di questi contenuti sono stati prodotti direttamente dalle gallerie e dagli artisti, mentre altri hanno la curatela editoriale del team di Ordet, composto da Edoardo Bonaspetti, Stefano Cernuschi e Anna Bergamasco.

Il Catalogo digitale

Il catalogo digitale è stato concepito per ospitare online le gallerie, gli artisti e le loro opere, presentando i lavori che le gallerie selezionate per l’edizione 2020 della fiera avrebbero portato in stand oltre a quelli allestiti nelle mostre di Stasi Frenetica. Il catalogo, che permette un’esplorazione interattiva e di salvare i propri contenuti preferiti, sarà disponibile online sino al 9 dicembre 2020.

I visitatori digitali potranno usufruire di nuove funzionalità, sviluppate quest’anno per rispondere alle esigenze del momento come ad esempio il prezzo delle opere (per quelle gallerie che lo hanno indicato) e la sede (fisica o digitale) in cui sono presentate.

La mostra FOLLE

FOLLE è un progetto di riscoperta e valorizzazione dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo che riunisce su una piattaforma online dedicata, e in forma ridotta in una mostra allestita alla GAM di Torino, 26 fotografie scattate tra il 1930 e il 1980 che catturano diversi momenti di aggregazione sociale, raccontando le trasformazioni sociali e politiche del Paese.

FOLLE è visitabile su artissima.art/folle fino al 9 gennaio 2021, grazie a un’interfaccia semplice e intuitiva, nella forma e nella navigazione. Un grande muro virtuale sul quale si visualizzano le opere selezionate, ciascuna con un testo di approfondimento sul contesto socio-politico in cui è stata scattata. La scelta delle foto storiche è opera di Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima, e Barbara Costa, responsabile dell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo.

Sotto l’eloquente titolo FOLLE, la mostra intende contribuire alla ricerca del senso più autentico di una parola la cui accezione più diffusa è oggi quella negativa associata al concetto di assembramento. Il progetto è di riscoperta e valorizzazione dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo che, con sette milioni di fotografie di cronaca, politica, costume, società, cultura, sport, paesaggio e architettura, realizzate tra gli anni ’30 e ’90 del Novecento in Italia e all’estero.

Artissima e Intesa Sanpaolo hanno avviato nel 2020 una partnership che nasce da una comune sinergia di intenti e dalla convinzione che l’arte possa sostenere la crescita del paese e riattivare meccanismi virtuosi di dinamismo sociale e arricchimento culturale. L’importante investimento su Torino e sul Piemonte di Intesa Sanpaolo, con la prossima apertura di una nuova sede delle Gallerie d’Italia in Piazza San Carlo, si affianca alla mission di Artissima, attore pubblico di primo piano della vita culturale del territorio.

“Bruttissima” Art week

Quest’anno l’Art week è solo BRUTTISSIMA!

Ebbene si, il collettivo Simplification Art è orgoglioso di comunicare che BRUTTISSIMA onorerà, per il secondo anno consecutivo, l’impegno preso con l’Art week torinese aprendo ufficialmente i battenti giovedì 5 novembre.

Malgrado il 2020, BRUTTISSIMA resiste e lo fa con l’allestimento di 3 nuove opere dislocate sul territorio:
TECNOBRUTTO, immobili da sempre, (via Garibaldi 23c, ex libreria Paravia).
Opera di riconciliazione urbana che converte la destinazione d’uso di alcuni fra i più prestigiosi immobili in città.
MIKE a braccia aperte, (Murazzi del Po, lato destro).
Lo sguardo benevolo del nostro totem più acclamato rivolto alla metropoli stanca. Allegria!
BRUTTOO, tutto il BRUTTO a casa tua! (via Sant’Ottavio angolo via Verdi, fronte Palazzo Nuovo).
La flotta di rider a impatto zero che il brutto ve lo porta fino sulla porta di casa.
Tutto questo e molto altro ancora è BRUTTISSIMA2020 la rassegna distanziata, autoautorizzata, gratuita, autoprodotta diffusa e, come sempre, senza nessuno scopo politico ma con la sola volontà, soggettiva e non richiesta, di dire BRUTTO.
Buona Art week,
Simplification art

Paratissima continua online

Nonostante la chiusura degli spazi dell’ARTiglieria Contemporary Art Center di Torino, in seguito alle nuove misure previste dal Dpcm del 3 novembre per fronteggiare l’emergenza epidemiologica, Paratissima non si ferma e continua online.

Nell’Art Gallery (artgallery.paratissima.it), la galleria d’arte contemporanea virtuale di Paratissima, sono infatti visibili tutte le opere esposte a “Nice & Fair – Contemporary Visions”, la prima “fermata” dell’edizione 2020 dedicata alle arti visive. Tutte le opere possono essere acquistate con un click. Oltre all’Art Gallery sono sfogliabili online anche le opere di Paratissima Art Production, la nuova casa di produzione per artisti e creativi emergenti che propone “multipli d’arte” in edizione limitata. Infine, in anteprima, online, si possono anche scoprire le sculture e i video selezionati per il progetto espositivo “Green iDeal”, curato da Paratissima in collaborazione con il Politecnico di Torino per la Biennale Tecnologia. Le opere utilizzano la tecnologia e il digitale come principale mezzo espressivo e hanno come tematica di riferimento la sostenibilità ambientale ad evidenziare lo stretto connubio esistente tra l’arte contemporanea e la dimensione tecnologica e digitale come mezzo di espressione.

Gli uffici di Paratissima resteranno aperti per informazioni e gli appuntamenti di Paratissima Art Station in calendario saranno riprogrammati.

 

 

Paratissima è organizzata da PRS. La direzione artistica è di Francesca Canfora. È realizzata con il supporto di CDP Investimenti SGR, società del Gruppo Cassa depositi e prestiti, il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e il patrocinio della Città di Torino.

Arteam Cup 2020, i finalisti torinesi

Gli artisti torinesi Elisa Baldissera (Torino, 1984), Diego Dutto (Torino, 1975), Sofia Fresia (Genova, 1992 – vive e lavora a Torino) e Silvia Margaria (Savigliano, Cuneo, 1985 – vive e lavora a Torino) sono finalisti ad Arteam Cup 2020, il concorso nazionale ideato dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV), giunto alla sesta edizione.

Le loro opere saranno esposte fino al 5 dicembre 2020 alla Fondazione Dino Zoli di Forlì.

Curata da Matteo Galbiati, Livia Savorelli e Nadia Stefanel, la mostra presenta i lavori dei 60 artisti finalisti individuati, tra i tanti partecipanti, da una giuria professionale composta da Marina Dacci (curatrice e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Palazzo Magnani), Matteo Galbiati (critico d’arte e docente, Direttore web Espoarte e membro interno di Arteam), Lorenzo Madaro (curatore d’arte contemporanea e docente), Raffaele Quattrone (sociologo e curatore d’arte contemporanea), Leonardo Regano (storico dell’arte, critico e curatore indipendente), Livia Savorelli (Direttore Editoriale Espoarte) e Nadia Stefanel (direttrice della Fondazione Dino Zoli di Forlì, Cultural e Communication Manager per Dino Zoli Group).

La premiazione si terrà sabato 5 dicembre presso la Fondazione Dino Zoli. La commissione giudicatrice individuerà i tre vincitori di categoria (Pittura, Scultura e Fotografia), tra i quali verrà decretato il vincitore assoluto di Arteam Cup 2020.

Artissima rinvia la mostra “Stasi frenetica”

Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino annuncia che l’apertura al pubblico della mostra diffusa Stasi Frenetica nelle sedi di GAM, Palazzo Madama e MAO è stata rimandata a data da destinarsi nel rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19 disposte dal DPCM in vigore dal 05 novembre 2020.

 

 

L’edizione 2020 di Artissima si è reinventata in versione Unplugged, una formula nuova, dilatata nei tempi e negli spazi, che riunisce esposizioni fisiche, realizzate con Fondazione Torino Musei, e progetti digitali. Artissima attende i visitatori e i collezionisti in presenza non appena possibile per accoglierli nelle sale di GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e ContemporaneaPalazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e MAO Museo d’Arte Orientale già allestite con un corpus di 158 opere provenienti dalle gallerie di Artissima selezionate per questa edizione della fiera. Una presentazione corale sul tema Stasi Frenetica, scelta da Ilaria Bonacossa in stretto dialogo con i galleristi coinvolti per offrire uno spaccato di quello che il pubblico avrebbe trovato negli stand e che accoglie il sostengo della Camera di commercio di Torino e della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

 

Sono invece confermati i progetti digitali su artissima.art: da martedì 3 novembre, è online Artissima XYZ, un’inedita piattaforma cross-mediale realizzata grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo che trasforma le sezioni curate della fiera in un’immersiva esperienza digitale. Si tratta delle sezioni Present Future curata da Ilaria Gianni e Fernanda Brenner, Back to the Future curata da Lorenzo Giusti e Mouna Mekouar e Disegni curata da Letizia Ragaglia e Bettina Steinbrügge.

 

Dal  4 novembre Artissima lancia inoltre FOLLE, un progetto digitale di riscoperta e valorizzazione dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo che riunisce su una piattaforma online dedicata 26 fotografie scattate tra il 1930 e il 1980 che catturano diversi momenti di aggregazione sociale, raccontando le trasformazioni sociali e politiche del Paese.

 

A partire dal 5 novembre, il catalogo online di Artissima presenterà i lavori che le gallerie selezionate per l’edizione 2020 della fiera avrebbero portato in stand oltre a quelli allestiti nelle mostre di Stasi Frenetica presso la GAM, Palazzo Madama e il MAO.

 

Sono rinviati anche il progetto espositivo FOLLE in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che propone una selezione degli scatti presentati online e JaguArt – The Italian Talent Road Show, la collettiva dei dieci giovani artisti vincitori del road show nato in collaborazione con Jaguar, entrambi previsti alla GAM di Torino. Allo stesso modo è rimandata la presentazione da Combo delle due opere-video prodotte dai giovani artisti Caterina Erica Shanta e Liryc Dela Cruz, durante la residenza del Torino Social Impact Art Award e quella dell’opera video di Natália Trejbalová alle OGR nell’ambito del programma di Biennale Tecnologia.

 

Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima, commenta: “Stasi Frenetica è allestita e pronta per accogliere il pubblico, anche se in questa fase solo in formato digitale. Abbiamo concluso l’allestimento lunedì e le mostre sono bellissime, non solo perché rappresentano un inno alla resistenza e alla fiducia nel futuro, ma anche per la grande partecipazione dimostrata dai galleristi che hanno davvero fatto proprio l’invito a raccontare l’emergenza contemporanea attraverso le opere d’arte selezionate.

A metà ottobre abbiamo deciso di puntare su una formula ibrida costruendo una piattaforma digitale inedita attraverso la quale conoscere non soltanto le opere ma anche gli artisti con approfondimenti video e audio e progetti espositivi realizzati con la Fondazione Torino Musei che ha messo a disposizione gli spazi espositivi di GAM, Palazzo Madama e MAO. L’importante investimento sul digitale iniziato nel 2017, grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, ci permette di garantire al nostro pubblico non solo la possibilità di vedere le opere che le gallerie avrebbero portato in fiera sul catalogo digitale, ma anche di partecipare a visite guidate virtuali e di compiere un’esperienza unica con Artissima XYZ”.