ARTE- Pagina 127

Piemonte Italia, “quattro stagioni molte occasioni”

Con il portale www.piemonteitalia.eu dal 2010 la Regione Piemonte promuove la cultura e le attività turistiche del territorio.

Piemonte Italia è uno dei siti più completi e aggiornati sugli eventi culturali e turistici piemontesi. Immagini selezionate e contenuti turistico-culturali completi e dettagliati sono la cifra distintiva del portale.

Il sito è dedicato agli appassionati di arte e cultura, agli amanti dello sport e delle attività all’aria aperta, alle famiglie e, in generale, a tutti coloro a cui piace scoprire curiosità locali.

Piemonte Italia è aggiornato quotidianamente da una redazione web. Oltre agli eventi, il sito dispone di molteplici contenuti di interesse quali musei, abbazie, castelli, alberghi, ricette, ristoranti e molto altro ancora.

Potete trovare Piemonte Italia anche sui canali Social: Facebook, Instagram, Twitter e Youtube.

Hot spots: Martin Parr in the American South

Proiezione del film Giovedì 10 febbraio, ore 18.30, Gymnasium di CAMERA

In occasione della mostra Martin Parr. We Love Sports, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia propone, giovedì 10 febbraio alle ore 18.30, la proiezione del documentario Hot spots: Martin Parr in the American South (USA, 2013, 30’), un’approfondita testimonianza sul lavoro del fotografo inglese, alla sua prima commissione da parte dell’High Museum of Art di Atlanta.
Il regista del film Neal Broffman ha seguito Martin Parr per sei mesi in un viaggio alla scoperta della variegata umanità della città di Atlanta: il film inizia al Car Wash Cactus, dove Parr fotografa le persone che freneticamente lavano, asciugano e lucidano le proprie automobili. Dal primo scatto all’autolavaggio fino all’Atlanta Steeplechase, sei mesi più tardi, Parr si muove attraverso il vivace paesaggio della città e dei suoi abitanti, che osserva con uno sguardo unico e personale, mettendo a nudo vizi e abitudini, peculiarità e stranezze.
Guidato sempre dall’istinto e dall’umorismo che lo contraddistinguono, Martin Parr realizza il ritratto di tutta una città e di una cultura – quella del sud degli Stati Uniti – osservandola attraverso una lente umoristica, capace tuttavia di rivelare particolari verità sulla società e sulle persone.
Produttrice esecutiva del film è Elisa Gambino che è anche produttrice esecutiva del film candidato agli Oscar nel 2020 A Love Song for Latasha.

Neal Broffman è un filmmaker documentarista, direttore della fotografia e produttore con sede ad Atlanta. Dal 1990 al 1999 ha lavorato per la CNN International, realizzando film e riprese di momenti cruciali della storia di più di 40 paesi, dalla Guerra del Golfo del 1990 alla dissoluzione dell’Unione Sovietica, dalle prime elezioni democratiche in Sud Africa alla guerra in Bosnia. Ha viaggiato in Europa, Asia, Medio Oriente e Africa, sviluppando un forte interesse per le diverse modalità di interazione umana nel mondo. Ha trascorso molto tempo in Somalia durante l’intervento delle Nazioni Unite, dove ha documentato la fine del coinvolgimento militare statunitense sul territorio.

L’incontro ha un costo di 3,00 €.
È consigliato prenotare l’incontro sul sito di CAMERA (www.camera.to).

Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, gli “Animali” secondo McCurry

“Steve McCurry. Animals”

Fino al primo maggio 2022

Uomini e animali, compagni di viaggio e di vita. In ogni tempo e luogo. Nel bene e nel male. O solo animali (ma dietro c’è sempre la presenza, ostile o rassicurante, dell’uomo), come nel caso dei cammelli che attraversano senza meta precisa, incerti e spauriti, i  pozzi di petrolio in fiamme o degli uccelli migratori interamente cosparsi di petrolio: suggestive terribili immagini diventate iconiche e scattate nel ’91 da Steve McCurry durante una missione nell’area del Golfo, specchio del disastroso impatto ambientale e  faunistico nei luoghi del primo conflitto che oppose l’Iraq ad una coalizione ONU guidata dagli USA, ai fini di restaurare la sovranità del piccolo emirato del Kuwait. Un reportage che farà vincere al fotoreporter di Phlidelphia (oltre trent’anni di attività, classe ’50) il prestigioso “World Press Photo”, assegnatogli da  una giuria molto speciale, la “Children Jury” composta da bambini di tutte le nazionalità. Siamo nel 1991. E proprio allora prende idea e corpo il progetto “Animals”, diventato (dopo anni di appassionato lavoro peregrinando dall’Africa all’India, dall’Afghanistan agli States, dal Kuwait al Pakistan) mostra di intensa, a volte drammatica poeticità, e arrivata oggi per la prima volta in Piemonte, ospite delle antiche cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Prodotta con la consueta minuzia di eventi e saggezza espositiva da “Next Exhibition”, in collaborazione con “SUDEST 57”, l’Assocciazione culturale “Dreams” e la curatela di Biba Giacchetti, la rassegna raccoglie sessanta emozionanti scatti (“opere d’arte indimenticabili”) che raccontano al pubblico le mille sfaccettature di una vita quotidiana dove uomo e animale appaiono indissolubilmente legati da comuni destini e da rapporti di empatia e di amore che toccano davvero a fondo occhi e anima. Negli scatti, un’ampia coralità di immagini realizzate da McCurry – nominato in Francia “Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere” e palmarés d’eccezione, inclusa la “Robert Capa Gold Maedail”, il Premio della “National Press Photographers” e per quattro volte il primo premio della “World Press Photo” – in tutti i sei continenti del Pianeta, ponendo sempre al centro dell’obiettivo storie e narrazioni legate alle categorie degli ultimi e dei più fragili, con un’attenzione particolare ai bambini, alle “condizioni dei civili nelle aree di conflitto, documentando le etnie in via di estinzione e le conseguenze dei cataclismi naturali”. Quanto mai ampia e decisamente varia la panoramica di opere selezionate per la mostra che prende avvio da un toccante spunto di riflessione con la ricostruzione del fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai, attraverso l’innovativo sistema di proiezioni multimediali realizzati con il sistema “Remix 4.0”.

In parete troviamo immagini tecnicamente perfette nella scelta del momento (che non poteva essere che quello per rivelarsi geniale) e nell’uso insuperabile del colore; immagini che raccontano di piena condivisione d’affetti fra uomo e animale o di bestie sfruttate, d’allevamento o da lavoro – come unica risorsa alla miseria e alla sopravvivenza – animali domestici, di compagnia o esotici colti in situazioni anche bizzarre (e  per questo ancor più intriganti) per il nostro mondo e le nostre abitudini da mondo occidentale. Con loro troviamo spesso ad interagire bambini, come il ragazzino indiano dal viso stupito e anche un po’ corrucciato che porta al collo come niente fosse uno sgusciante serpentello o come quello thailandese rannicchiato pensieroso o triste fra i larghi bracci di un albero e consolato dal giovane elefantino. All’apparenza più aggressivo e meno conciliante il mega-biscione dall’aria nient’ affatto socievole, sfoggiato sul petto nudo di un appariscente giovanottone  colto fra gli scomparti poco affollati (e ci credo bene!) di un centro  commerciale di Los Angeles. La mostra  “ci invita a riflettere – scrive la curatrice Biba Giacchetti – sul fatto che non siamo soli in questo mondo, in mezzo a tutte le creature viventi attorno a noi. Ma soprattutto lascia ai visitatori un messaggio: ossia che, sebbene esseri umani e animali condividano la medesima terra, solo noi umani abbiamo il potere necessario per difendere e salvare il pianeta”.  E durante il percorso numerosi approfondimenti sono volti proprio a sensibilizzare il pubblico sulle tematiche della salvaguardia del nostro pianeta e sull’ecosostenibilità. Nella sala didattica verranno realizzati anche seminari e workshop, con il coinvolgimento di diverse fasce d’età.

Gianni Milani

“Steve McCurry. Animals”

Palazzina di caccia di Stupinigi, piazza Principe Amedeo 7, Nichelino (To); tel. 375/5475033 o www.mostramccurry.com

Fino al primo maggio 2022

Orari: mart. ven. 10/17,30 – sab. dom. 10/18,30

Nelle foto

–         “Al Ahmadi”, Kuwait, 1991. Photo Credit Steve McCurry

–         “Gujarat”, India, 2009, Photo Credit Steve McCurry

–         “Chiang Mai”, Thailand, 2010, Photo Credit Steve McCurry

–         “Los Angeles, USA, 1991, Photo Credit Steve McCurry

Il mondo di Banksy in mostra a Porta Nuova

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Dopo Milano Centrale, le opere di Banksy conquistano la stazione di Torino Porta Nuova

The World of Banksy – The Immersive Experience

 

Dal 25 febbraio al 29 maggio 2022

presso Torino Porta Nuova – Sala degli Stemmi

Corso Vittorio Emanuele II, 58 – Torino

 

Di stazione in stazione viaggia l’arte di Banksy, con l’obiettivo di arrivare in tutta Italia per portare il suo messaggio attraverso le sue opere, che regalano un tocco d’arte e uno spunto di riflessione. Così l’artista di Bristol conquista questa volta la stazione di Torino Porta Nuova che ospita dal 25 febbraio al 29 maggio 2022 presso la Sala degli Stemmi la mostra The World of Banksy – The Immersive Experience.

 

Dopo il successo dell’esposizione alla stazione di Milano Centrale e al Teatro Nuovo di Milano, che hanno fatto seguito alle edizioni di Parigi, Barcellona, Praga, Bruxelles e Dubai, l’arte di Banksy fa tappa a Torino Porta Nuova, una delle principali stazioni d’Italia che ogni giorno accoglie visitatori e viaggiatori offrendo sempre nuove esperienze.

 

Il percorso presenta oltre 90 opere di cui 30 murales a grandezza naturale realizzati da giovani street artist internazionali che raccontano il mondo del misterioso artista britannico, famoso per affrontare con ironia temi politici e di denuncia sociale. Vicino ai più iconici capolavori “Flower Thrower” e “Girl with Balloon” che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, trova spazio anche una speciale sezione video che ripercorre la storia e il messaggio sociale dei murales realizzati da Banksy in strade, muri e ponti di tutto il mondo.

 

Le opere esposte, eccentriche e incisive, danno modo allo spettatore di riflettere sul sistema e sulla società in cui viviamo; sono un simbolo di lotta e di protesta in un mondo in cui spesso gli interessi economici prevalgono su quello che dovrebbe essere il bene delle collettività. L’obiettivo di Banksy è quello di far emergere attraverso la sua arte i problemi che affliggono la società contemporanea e di sensibilizzare il pubblico sui temi del consumismo, della guerra e del potere attraverso l’utilizzo di immagini metaforiche, divertenti, provocatorie e di immediato impatto visivo.

 

Siamo orgogliosi di essere stati i primi a proporre una mostra all’interno di una stazione come Milano Centrale e di averla portata ora a Torino Porta Nuova, location molto in linea con l’ideologia dell’artista e accessibile a tutti. Come tutti sapete Banksy non autorizza mostre che non siano organizzate da lui stesso ma allo stesso tempo non le impedisce. L’artista incoraggia chiunque voglia copiare o prendere in prestito il suo lavoro: il messaggio di Banksy rimane lo stesso, semplicemente viene trasmesso in modo diverso” afferma Manu De Ros, curatore della mostra The World of Banksy – The Immersive Experience.

 

“Il nostro impegno per la stazione di Torino Porta Nuova continua. A dicembre è stato inaugurato il Terrazzo, la nuova food lounge, con installazioni artistiche di Paratissima. Ora apre al pubblico la mostra The World of Banksy” dichiara Alberto Baldan, Amministratore Delegato di Grandi Stazioni Retail.Nella splendida Sala degli Stemmi, chiusa da anni e sconosciuta ai più, trovano spazio le opere di uno degli artisti contemporanei più apprezzati al mondo. Siamo sicuri che la stazione offrirà uno stimolo in più e una nuova occasione di rigenerazione, conoscenza e cultura per il quartiere e per la Città tutta”.

 

La mostra monografica The World of Banksy – The Immersive Experience a Torino Porta Nuova è un’esperienza unica: la stazione è uno dei luoghi che più rappresenta la street art e il linguaggio universale di Banksy, in grado di arrivare al cuore, ai pensieri e all’anima di tutte le persone nel mondo. Questa iniziativa è si inserisce in armonia nel progetto di rinascita della stazione di Torino Porta Nuova che, grazie anche alla sua posizione strategica, ha visto di recente la nascita di uno spazio gastronomico in cui le persone possono incontrarsi e stare insieme, contribuendo a migliorare e sviluppare il tessuto urbano. In questa nuova ottica la stazione dà quindi la possibilità non soltanto di viaggiare e vivere nuove esperienze ma anche di arricchire il proprio bagaglio culturale e di guardare al nuovo. La seconda tappa di un lungo viaggio per le opere di Banksy che viaggiano tra le stazioni italiane.

 

I biglietti sono acquistabili sul sito ufficiale della mostra theworldofbanksy.it o su www.happyticket.it www.ticketone.it e  www.vivaticket.com

All’ingresso sarà necessario esibire il Green Pass. Il flusso di visitatori sarà contingentato secondo le misure anti Covid19.

 

Date e orari

TORINO PORTA NUOVA

Presso Sala degli Stemmi

Corso Vittorio Emanuele II, 58 – Torino

Dal 25 febbraio al 29 maggio 2022

 

da Martedì a Venerdì: dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18)

Sabato e Domenica: dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18)

Chiuso il Lunedì

 

Aperture straordinarie: Lunedì 18 aprile 2022 (Pasquetta), Lunedì 25 aprile 2022 (Liberazione)

 

Prezzo

Da Martedì a Venerdì: 14.50€ – ridotto da 7€ a 10€ – minori di 6 anni ingresso gratuito

Sabato, Domenica e Festivi: 16.50€ – ridotto da 8€ a 12€ – minori di 6 anni ingresso gratuito

 

Info e prenotazioni

Email: banksytorino@gmail.com

Telefono: +39 333 99 69 060

Chinese Beauties: lo Spazio Musa di Torino ospita il SuperMao sorridente di Xu De Qi

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Dopo la personale di Zhang Hong Mei, prosegue il progetto del polo museale che approfondisce le personalità della nuova scena artistica cinese contemporanea

 

 

Fino al 20 marzo 2022, lo Spazio Musa di Torino (Via della Consolata, 11) ospita Chinese Beauties, la mostra personale dell’artista cinese Xu De Qi, uno dei maestri indiscussi della Nuova Pop Art Cinese.

 

Con questa mostra, il polo museale torinese, che aveva già ospitato la personale di Zhang Hong Mei, prosegue il suo progetto di approfondimento delle più importanti personalità della nuova scena artistica cinese contemporanea, che si stanno affermando sempre di più come veri e propri talenti a livello mondiale.

 

Tra le opere esposte, anche SuperMao, un’opera iconica ed emblematica della nuova Cina di Xi Jinping, proiettata verso la conquista non solo del mondo, ma anche dell’universo, che ritrae un Mao sorridente che sovrasta la Terra, sfrecciando verso il cielo.

 

Si tratta della prima mostra personale dell’artista a Torino, organizzata da Diffusione Italia e curata da Vincenzo Sanfo, che mostrerà l’evoluzione della sua arte e del suo punto di vista sul mondo. Un piacevole viaggio in grado di far scoprire la particolarità di un artista originale, ma anche uno spazio espositivo del tutto particolare, che trasuda la storia di una città costruita su reperti di epoca romana stratificati tra medioevo e settecento, un luogo unico e fortemente impressivo.

 

Nato nel 1964, a cavallo tra la fine dell’epopea maoista e il boom economico cinese di questo millennio, Xu De Qi è una sorta di caposcuola di quello spirito nuovo e critico verso un modo vecchio e stantio di fare arte in Cina. Un modo ancora irrimediabilmente legato a schemi ormai superati dal tempo, e spesso ancorati a riletture pedisseque di temi antichi, ripetuti infinitamente.

 

Il suo lavoro è ludico, gioioso, colorato e di chiara matrice Pop, ma privo, per ragioni generazionali, di quelle rivendicazioni di tipo politico che hanno caratterizzato, anche in maniera commercialmente cinica, i lavori della generazione a lui di poco precedente.

 

La sua visione ottimista è quella di nuova Cina irrimediabilmente proiettata verso un futuro, irreversibile, nonostante le brusche frenate di una classe politica che fatica ad adeguarsi ai cambiamenti. Un approccio che rende l’arte di Xu DeQi un vento fresco e rilassante, pieno di grandi speranze, in un futuro da lui rappresentato da giovani ragazze che oscillano tra tradizione e innovazione .

 

Le sue immagini, divenute elementi iconici, sono spesso utilizzate in Cina o negli Stati Uniti dai media per raccontare la Cina contemporanea, vista attraverso le sue opere con un sottile velo di ironica provocazione verso modi e metodi di vita presi a modello dalle nuove generazioni cinesi.

 

Noto e apprezzato a livello internazionale, ha esposto in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Europa, prendendo parte anche ad esposizioni presso i più prestigiosi spazi espositivi, come la Biennale di Venezia, il Centre Pompidou, il Coral Spring Museum, il Barbican Center for thé Arts.

 

MUSA è un luogo magico e ricco di storia nel centro storico della città millenaria, al crocevia di sotterranei che univano tra di loro i palazzi nobiliari del tempo.

Il recupero architettonico è avvenuto vivendo e respirando i muri e i pavimenti che venivano alla luce e che facevano apparire nuovamente la propria anima solenne, dopo essere rimasti nascosti nei secoli sotto fredde coperture cementizie. Un luogo intriso di sacralità ai piedi della Madonnina Consolatrice, a cui i torinesi hanno sempre affidato i loro voti, ma anche dolcemente romantico per le storie ricche di passione e tormenti vissute nel sottosuolo.

Il design, curato interamente dal proprietario, ha rafforzato la naturale bellezza di ciò che rappresenta l’immenso patrimonio storico, culturale ed artistico che è conservato nei nostri palazzi, diventandone un luogo di profonda ispirazione.

 

La mostra di Xu Deqi sarà aperta al pubblico con ingresso gratuito sino alla fine di marzo.

 

Informazioni sulla mostra

Dove

Spazio Musa

Torino, Via della Consolata, 11, (TO)

 

Quando

Fino al 20 marzo 2022

 

Orario di apertura

Da martedì a sabato 15:00 – 19:00

Lunedì e domenica chiuso

 

Costo

Ingresso libero

 

Sito web: https://spaziomusa.net

“I don’t love you” In mostra il torinese Dino Aloi

MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA

Il 12 febbraio 2022, l’artista torinese Dino Aloi, direttore responsabile dell’Almanacco Dell’Arte Leggera, esporrà, insieme a un’opera di Sergio Staino e Lido Contemori, una sua opera alla mostra d’arte contemporanea “I DON’T LOVE YOU”, a cura dell’artista LBS (alias di Bruno Salvatore Latella), con la collaborazione del curatore fiorentino Stefano Giraldi e del docente dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria Remo Malice, presso i locali dell’associazione INTERZONE APS/ETS, a Reggio Calabria.
La mostra, che riprende l’idea tematica curata dal fiorentino Stefano Giraldi, per la sua serie di mostre collettive dal titolo “CUORI INFRANTI”, alle quali hanno preso parte artisti del calibro di Milo Manara, Sergio Staino e tanti altri, ha lo scopo di “festeggiare” sotto veste anticonvenzionale la festa degli innamorati: San Valentino.
La mostra I DON’T LOVE YOU vedrà partecipare, oltre agli artisti internazionali Sergio Staino e Dino Aloi, ed artisti emergenti provenienti da varie parti d’Italia, studenti dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
Alla ricerca di una grande qualità espositiva, si è optato, per le opere degli artisti, l’utilizzo di stampe di tipo Fine Art Giclée .
Qui di seguito i nomi degli artisti partecipanti:
Sergio Staino, Dino Aloi, Lido Contemori, Fabio Gagliardi, Francesco Dabbico, Agostino Rampino, Riccardo Grande e Giusy Telli, Carmelo Ventura, Jasmine Iannì, Romana Azzarà, Gabriella Iaria, Davide Pellicanò, Angelica Tripodi, Francesco Priolo, Daniele Mircuda, Miriam Tuccia, Gianmarco Spadaro (in arte Glauco).

Concept della mostra:
“Chi nella vita non ha mai avuto una pena d’amore? Penso tutti! O da ragazzini, da adolescenti o da adulti, tutti hanno avuto, almeno una volta il “Cuore Infranto” da una pena d’amore. Il Poeta latino Ovidio (1° Secolo) scrisse un manualetto brioso e umoristico di come rimediare alle sofferenze d’amore, lui che ebbe diversi amori e ben tre mogli, aveva certamente esperienza su questo tema. La Mostra, qui rappresentata, riprende l’idea del manualetto di Ovidio “Rimedi contro l’Amore” e con Artisti Contemporanei, giocano con l’Amore e le sofferenze del cuore con Umorismo, e non solo, a denti stretti, riconoscendosi a loro volta vittime del cuore”.
Quello dell’amore è un precario equilibrio di attese: la mostra “I DON’T LOVE YOU” ne racconta l’infrangersi, lasciando spazio a una delusione che è già scritta nel concetto stesso di amore. Ricordandoci che “amare” e “consumare” non possono essere sinonimi, le opere esposte esprimono azione e reazione della sofferenza romantica. Invito tutti a visitare questa mostra con la consapevolezza che, nella loro dolcezza e ipocrisia, l’arte e l’amore sono quanto di più umano possa esistere.

ALBERTO VILLA

La settimana dei Musei Reali alla riscoperta dell’influenza di Caravaggio

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Ogni settimana i Musei Reali di Torino offrono ai visitatori una fitta agenda di appuntamenti. Alle mostre si aggiungono sempre visite speciali come quelle ai Giardini Reali del Lunedì Green o appuntamenti per gli abbonati per approfondire, tra cultura e relax, i grandi patrimoni artistici. Tutto nell’incantevole cornice di uno dei luoghi simbolo di Torino.

 

Il calendario delle attività per i tesserati dei Giardini Reali

È disponibile sul sito il calendario delle attività speciali dedicate al tema dei Giardini Reali, riservate ai possessori di una delle tessere solidali. Fino a marzo 2022 è possibile prendere parte a percorsi e visite in esclusiva con le curatrici, i curatori e le restauratrici dei Musei Reali. Sono previsti incontri a tema green anche per tutto il pubblico, con tariffe agevolate per i sottoscrittori della tessera. Le tessere sono acquistabili nel bookshop dei Musei Reali o scrivendo all’indirizzo: mr-to.sostienici@beniculturali.it

Sabato 5 febbraio alle ore 10.30 e alle ore 15.30, la visita Legni Reali: le piante dai nobili legnami porterà i visitatori alla scoperta delle varietà vegetali in arte e natura. Un percorso avvincente che partirà dalla nobiltà delle essenze lignee delle collezioni dei Musei Reali, fino alle specie arboree che hanno popolato i Giardini Reali. Info e prenotazioni: mr-to.sostienici@beniculturali.it

Lunedì 7 febbraio alle ore 11 e alle ore 15 si terrà la visita Il Giardino di Levante e la Cavallerizza nell’ambito dei Lunedì Green, che fino a marzo faranno vivere ai tesserati e al resto del pubblico ogni lunedì la magia dei Giardini Reali a porte chiuse. Un ciclo di visite esclusive alla scoperta della storia dei Giardini, delle stratificazioni nei secoli e delle loro specie vegetali. Prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: mr-to.sostienici@beniculturali.it

 

I Martedì dell’Abbonato

Martedì 8 febbraio alle ore 17 proseguono i Martedì dell’Abbonato. Tutti abbiamo sentito parlare di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, tanto per la sua arte quanto per la sua tormentata storia personale. Ma la sua figura di artista ha fortemente influenzato anche l’immaginario degli artisti suoi contemporanei e di quelli delle generazioni successive. Questo percorso tematico vuole sottolineare l’influenza di Caravaggio nelle opere presenti all’interno delle collezioni sabaude, in un viaggio chiaroscuro tra arte e storia.

Costo dell’attività € 10. Riservata ai titolari dell’Abbonamento Musei.

Per informazioni e prenotazioni https://piemonte.abbonamentomusei.it/

 

Le attività con CoopCulture

Sabato 5 febbraio alle ore 15.30 e domenica 6 febbraio alle ore 11, le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture conducono la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia.

Il costo della visita è di € 7, oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18). Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Fino al 31 marzo 2022 è possibile prenotare una visita ai percorsi speciali dei Musei Reali.

Ogni venerdì alle ore 15.30, il pubblico può visitare i magnifici appartamenti della regina Maria Teresa al primo piano di Palazzo Reale, il Gabinetto del Segreto Maneggio e le suggestive Cucine Reali per rivivere gli antichi usi di Corte.
Ogni sabato alle ore 15.30, Collezionisti a Confronto: Riccardo Gualino e il Principe Eugenio di Savoia-Soissons, un ricco percorso alla scoperta di due grandi personaggi accomunati dalla passione per l’arte, per comprendere meglio l’evoluzione del collezionismo tra Settecento e Novecento.

Ogni domenica alle ore 15.30 è possibile approfondire le vicende storico-artistiche legate alla costruzione della Cappella della Sindone e ammirare i tesori conservati nella Sacrestia e nella Cappella Regia.

Costo delle attività: € 20 (€ 13 per Abbonamento Musei).

Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Ciprotour. Oltre il confine

Fino al 3 marzo 2022 il pubblico può godere di una mostra diffusa che unisce i Musei Reali e le Biblioteche civiche di Torino. Il progetto mira a promuovere sul territorio la mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, terminata il 9 gennaio. Il progetto prevede una serie di piccole esposizioni in alcune biblioteche torinesi: narrazioni da Cipro e su Cipro nelle sale della Biblioteca Civica Centrale, alla Biblioteca civica Musicale Della Corte si parla di musica cipriota, al Mausoleo della Bela Rosin e alla Biblioteca civica Villa Amoretti si racconta dell’isola sacra ad Afrodite e dei profumi della dea, alla Biblioteca civica Cesare Pavese di commerci e genti, di lingue e culture alla Biblioteca civica Primo Levi. E ancora, alla Biblioteca civica Don Milani, si tengono incontri su Cipro, porto e ponte del Mediterraneo. Il Bibliobus, inoltre, diffonde in città le informazioni sugli eventi in programma.

 

Le mostre in corso ai Musei Reali

Prorogata fino a domenica 13 febbraio 2022In Between è la prima mostra a Torino dedicata allo scultore piemontese Fabio Viale, che ha conquistato notorietà internazionale grazie alle sue statue tatuate e alle straordinarie finzioni in marmo. Cinque opere monumentali allestite in Piazzetta Reale e un percorso curato da Filippo Masino e Roberto Mastroianni all’interno di Palazzo Reale testimoniano i campi di ricerca e presentano opere inedite, svelate al pubblico negli spazi della residenza sabauda. Realizzata in collaborazione con la Galleria Poggiali di Firenze, la mostra è visitabile con il biglietto dei Musei Reali.

 

Nell’ambito dei progetti di collaborazione tra musei italiani e stranieri, i Musei Reali ospitano nelle Sale dei Maestri Caravaggeschi, al primo piano della Galleria Sabauda, l’opera di Orazio Gentileschi Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia. L’evento espositivo, prorogato fino a domenica 20 febbraio, è una straordinaria opportunità di confronto con l’Annunciazione, capolavoro dello stesso artista, celebre seguace di Caravaggio, custodito dai Musei Reali. Il confronto tra queste due opere permette di accostarsi al metodo di lavoro del pittore, che consiste nel riutilizzo di cartoni o di lucidi per comporre singole figure o intere scene.  Il volto di Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, dipinto tra il 1615 e 1620 ritorna con attitudine simile in quello della Vergine nell’Annunciazione di Torino, donata dallo stesso Gentileschi al duca Carlo Emanuele I di Savoia nel 1623 e oggi esposta nella Galleria Sabauda. La visita alla mostra è compresa nel biglietto dei Musei Reali.

 

Animali dalla A alla Z. Una mostra dedicata ai bambini è l’esposizione allestita nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda fino al 3 aprile 2022. Il progetto, curato da Rosario Maria Anzalone ed Enrica Pagella, è concepito per bambini e famiglie, dall’altezza delle vetrine alle soluzioni grafiche: tra dipinti, disegni, incisioni, reperti archeologici e oggetti d’arte decorativa, quaranta opere dei Musei Reali sono accomunate dalla raffigurazione di animali, da indovinare in una modalità di fruizione partecipataLa visita alla mostra è compresa nel biglietto dei Musei Reali.

 

La Biblioteca Reale

La Sala Lettura della Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.15 ed è chiusa il sabato. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta.

Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina Orari e modalità di apertura della Biblioteca Reale – Musei Reali Torino (beniculturali.it)

 

Caffè Reale

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

 

Museum Shop

Per rimanere aggiornati sulle pubblicazioni dei Musei Reali e per dedicarvi un pensiero, il Museum Shop è aperto.

È disponibile anche online Musei Reali (shopculture.it).

 

L’accesso ai Musei Reali e alle mostre è consentito unicamente esibendo il Super Green Pass (Green Pass rafforzato ad esito di vaccinazione o guarigione da Covid-19) e indossando la mascherina chirurgica, secondo le norme di sicurezza previste dal Decreto-legge del 24 dicembre 2021, n. 221.

Ultimi giorni e grande successo a “CAMERA” per Martin Parr

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E intanto si aspettano i capolavori dal “MoMA” di New York

Fino al 13 febbraio

Inaugurata nell’ottobre del 2021, resta poco più  di una settimana, fino a domenica 13 febbraio, per visitare la mostra “Martin Parr. We Love Sports”, dedicata da “CAMERA-Centro  Italiano per la Fotografia” di via delle Rosine 18 a Torino, al grande fotografo inglese e ai suoi scatti (150 le immagini presenti in mostra) di spietata e divertita e divertente ironia, capaci di cristallizzare immagini del sociale in vere e proprie icone del nostro tempo. Quelle soprattutto dedicate al mondo dello sport. Un mondo visto da spettatore e fotografo assai curioso e originale. Con l’obiettivo attratto in particolare (come nell’esplorazione dell’umana quotidianità) da chi si accalca sulle tribune o a bordo campo, dall’universo della tifoseria più che dal gesto atletico, “capovolgendo così l’immaginario visivo dello sportivo- divo”.

Il fotografo come spettatore narrante di spettatori. E come dimenticare allora le sue piccole e grandi folle vocianti a più non posso sugli spalti, i gadgetvistosi e goliardici, le parrucche colorate in tinta con le divise della squadra del cuore, i travestimenti grotteschi, gli abiti eleganti e un po’ snob di chi assiste alle corse dei cavalli, così come alle parures kitsch sfoggiate con la naturalezza di una sana incoscienza fino a quella piacevole teoria di cappelli candidi a larghe tese, all’apparenza immobili come statue di gesso, al “Roland Garros” del 2016”? Mostra altamente apprezzata dal pubblico torinese, fors’anche per la concomitanza con le “Nitto ATP Finals”, che da ottobre a novembre scorsi hanno fatto di Torino la capitale internazionale del tennis. Fatto sta, fanno sapere da “CAMERA”, che la grande mostra dell’autunno-inverno 2021-2022 ha, fino ad oggi, conteggiato la presenza di oltre 10mila persone. Alti, benedetti numeri, cui altri se ne aggiungeranno, incrociando le dita, nei prossimi giorni. In una volata di grande euforia, se si pensa che il Centro di via delle Rosine ha già pronto un altro bell’ asso nella manica, di quelli destinati a sbaragliare il tavolo e per davvero a “fare storia”. In un passaparola New York-Torino che porterà a “CAMERA” la grande fotografia nientemeno che del “MoMA” newyorkese. L’appuntamento, su cui – com’è ben comprensibile – è notevole l’attesa, è dal 3 marzo fino al 26 giugnoprossimi. Titolo, “Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York”, la mostra – curata da Sarah Hermanson Meister e da Quentin Bajac con il coordinamento di Monica Poggi e Carlo Spinelli– verrà presentata per la prima volta in Italia e ciò inorgoglisce la città e ovviamente i responsabili di “CAMERA” che sottolineano: “L’esposizione è una straordinaria selezione di oltre 230 opere fotografiche della prima metà del XX secolo, capolavori assoluti della storia della fotografia realizzati dai grandi maestri dell’obiettivo, le cui immagini appaiono innovative ancora oggi. Come i contemporanei Matisse, Picasso e Duchamp hanno saputo rivoluzionare il linguaggio delle arti plastiche, così gli autori in mostra, ben 121 tra nomi leggendari e sorprendenti scoperte, hanno ridefinito i canoni della fotografia facendole assumere un ruolo centrale nello sviluppo delle avanguardie di inizio secolo”.

Accanto ad immagini iconiche di fotografi americani come Alfred Stieglitz, Edward Steichen, Paul Strand, Walker Evans o Edward Weston e europei come Max Burchartz, Karl Blossfeldt, Brassaï, Henri Cartier- Bresson, André Kertész e August Sander, la collezione “Walther” valorizza il ruolo centrale delle donne nella prima fotografia moderna, con opere di Berenice Abbott, Marianne Breslauer, Claude Cahun, Lore Feininger, Florence Henri, Irene Hoffmann, Lotte Jocobi, Lee Miller, Tina Modotti, Germaine Krull, Lucia Moholy, Leni Riefenstahl e molte altre. Inoltre, accanto ai capolavori della fotografia del Bauhaus (László Moholy-Nagy, Iwao Yamawaki), del costruttivismo (El Lissitzky, Aleksandr Rodčenko, Gustav Klutsis) e del surrealismo (Man Ray, Maurice Tabard, Raoul Ubac) troveremo anche le sperimentazioni futuriste di Anton Giulio Bragaglia e le composizioni astratte di Luigi Veronesi, due fra gli italiani presenti in mostra insieme a Wanda Wulz e Tina Modotti.

Gianni Milani

(Foto in bianco e nero: Max Burchartz “Lotte (Eye)”, 1928, MoMA, New York)

 

“Martin Parr. We Love Sports”

CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia, via delle Rosine 18, Torino, tel. 011/0881150 o www.camera.to

Fino al 13 febbraio

Orari: lun. merc. ven. sab. e dom. 11/19 – giov. 11/21

Malinpensa by La Telaccia, 50 anni per l’arte. Quattro artisti in mostra

Informazione promozionale 


La nota Galleria d’Arte Malinpensa by La Telaccia in Corso Inghilterra n.51 a Torino si appresta a festeggiare i 50 anni di attività.

La Galleria, nata nel 1972 e diretta da Giuliana Papadia e Monia Malinpensa, propone la Mostra d’arte collettiva intitolata ” Materia e tecnica vibrano in perfetta sinergia”  di quattro artisti,  che si terrà dal 18 Febbraio al 3 Marzo 2022.

Mostra e presentazione a cura di Monia Malinpensa, Giuliana Papadia e Arch. Andrea Cicconi. Grafico e Social curati da Paolo Vezzoli.

 

Le immagini delle opere nel dettaglio:

 

 

 

“Milleluci”: 26 sculture dell’artista internazionale “che illumina il mondo” Marco Lodola

MILLELUCI

Opere di Marco Lodola in mostra alla Galleria Berman di Torino
dal 20 gennaio al 26 febbraio

Ha preso il via il 20 gennaio, alle ore 17:00, e sarà visitabile fino al 26 febbraio, presso la sede espositiva della Galleria Berman in via Arcivescovado, 9, a Torino, la mostra “Milleluci”: 26 sculture dell’artista di fama internazionale “che illumina il mondo” Marco Lodola.
Le sue opere sono presenti ovunque, dagli Uffizi di Firenze alla Piazza del Duomo di Milano, dalle facciate dell’Ariston di Sanremo ai palazzi di Dior disseminati in tutto il mondo.
Le sculture luminose sono veri e propri oggetti di comunicazione, design e arredamento.
Conoscere Marco Lodola e la sua arte è come tuffarsi tra presente, passato e futuro.
La mostra è un modo per celebrare un vero e proprio “Re” della Pop Art contemporanea.
Nel catalogo, curato dalla critica d’arte dottoressa Carla Bertone, si evidenzia l’attenzione di Lodola per il dettaglio e per un uso sapiente della luce e del colore. Le fonti luminose, che dialogano con l’osservatore, sono gli elementi principali di un’arte che inserisce Lodola, per sua stessa ammissione, nella corrette Neo-Futurista.
L’artista si definisce con simpatia un “elettricista dell’arte” e il suo dono di luce diventa vita, speranza ed energia creativa, benefica, soprattutto in un momento come quello che tutta l’umanità sta vivendo a causa dell’emergenza pandemica.
Il “Lodolamondo” ormai sta dilagando. Le sue inconfondibili sculture, investite della personalità del loro magico deus ex machina, ultimamente hanno invaso le vetrine delle boutique Dior di Parigi, New York, Roma, Singapore, Tokyo, Dubai Shanghai e Seul. Mannequin colorate, faccine, autobus, motociclette, scarpe, borse, cappelli, rossetti e sciarpe si accendono di magia.
Torino, ormai da qualche mese, è tutta “lodolata”: dalle dive al Museo del Cinema per la mostra “Diabolik”, alle installazioni in Piazza della Repubblica, al mercato coperto di Porta Palazzo fino alla Galleria Berman.
L’ultima magia dell’artista è proprio la meravigliosa mostra in via Arcivescovado, in cui la passione per l’arte si mescola ad un incantesimo di luce ed emozione. Ventisei installazioni luminose, di cui tre monumentali da esterni, restituiscono una carrellata della sua ricerca artistica in cui Lodola richiama le sue prestigiose collaborazioni con Renzo Arbore, Red Ronnie, le scenografie per molti programmi Rai o per X-Factor, le copertine di dischi e cd per i suoi amici musicisti come Max Pezzali, Ron, Drupi e molti altri. Lui stesso, si definisce “rock and roll” e non si smentisce con l’appuntamento annuale con la facciata dell’Ariston di Sanremo.
Le sue opere contengono, oltre all’aspetto ludico, anche tutte queste suggestioni televisive e musicali insieme. Si può giocare con l’arte? La risposta può essere univoca in quanto la creazione artistica non può discostarsi dal contenuto e deve spingersi inesorabilmente oltre gli aspetti ludici per prorompere con un messaggio.

Orario e contatti:

da martedì a sabato, ore 10.30-12.30 e 16.00-19.00
sede espositiva
Via dell’Arcivescovado 9
10121 Torino
tel +39 011 859417
arte@galleriaberman.it

BIOGRAFIA
Marco Lodola è nato a Dorno (Pavia).
Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze e di Milano, e conclude gli studi discutendo una tesi sui Fauves, che con Matisse saranno un punto di riferimento per il suo lavoro, come anche Fortunato Depero ed il Beato Angelico.
Agli inizi degli anni ’80 intorno alla Galleria di Luciano Inga Pin, a Milano, ha fondato con un gruppo di artisti il movimento del Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale teorico.
Dal 1983 ha esposto in grandi città italiane ed europee quali Roma, Milano, Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi e Amsterdam.
Ha partecipato ad esposizioni e a progetti per importanti industrie quali Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Titan, Grafoplast, Harley Davidson, Ducati, Riva, Illy (collana di tazzine d’autore), Francis – Francis, Dash, Carlsberg, Nonino, Valentino, Coveri, Fabbri, I Mirabili, Shenker, Seat, Lauretana, Smemoranda, Gierre Milano e Calze Gallo, Ferrarelle, De Longhi.
Gambero Rosso, Produzione Gomorra.
Nel 1994 è stato invitato ad esporre dal governo della Repubblica Popolare Cinese nei locali degli ex archivi della città imperiale di Pechino.
Nel 1996 ha iniziato a lavorare negli Stati Uniti a Boca Raton, Miami e a New York.
Ha partecipato alla XII Quadriennale di Roma e alla VI Biennale della Scultura di Montecarlo.
Nell’estate del ’98 ha eseguito i disegni per le affiches di Piazza del Popolo a Roma, per l’Opera Lirica Tosca di Puccini.
Nel 2000 Lodola, da sempre legato al tema della danza, è stato incaricato dal Teatro Massimo di Palermo di realizzare Gli avidi lumi, quattro totem luminosi alti sei metri, raffiguranti episodi significativi delle nove opere in cartellone.
Le sculture rimarranno collocate nelle maggiori piazze cittadine, come è già avvenuto a Montecarlo, Riccione, Faenza, Bologna, Paestum e al Castello Visconteo di Pavia, San Paolo di Brasile e alla Versiliana.
Nel 2001 è stato incaricato di curare l’immagine del Carnevale di Venezia. Per l’occasione la Fondazione Bevilacqua La Masa ha organizzato la mostra ”Futurismi a Venezia” con opere sue e di Fortunato Depero.
Nel 2003 realizza la luminosa Venere nell’ambito della mostra Venere svelata di Umberto Eco tenutasi al Palazzo delle Belle Arti di Bruxelles, per cui ha curato anche l’istallazione della facciata esterna.
Nel 2005 ha realizzato un manifesto per le Olimpiadi invernali di Torino
Nel 2006 è stata collocata un’altra scultura luminosa all’aeroporto internazionale di Città del Messico, e per Natale una scultura in Piazza di Spagna (Roma). Ha realizzato anche l’immagine del centenario del movimento pacifista di Gandhi.
Nel 2008 allestisce la facciata dell’ Ariston e del Casinò in occasione del 58° Festival di San Remo.
Ha partecipato alla 53esima edizione della Biennale di Venezia del 2009 con l’installazione “Balletto Plastico”, dedicata al Teatro Futurista.
Ha realizzato la scultura luminosa FIAT LUX per il Mirafiori MotorVillage di Torino.
Ha partecipato alla 54esima Biennale di Venezia con il progetto a cura di Vittorio Sgarbi “Cà Lodola”, installazione presso la Galleria G. Franchetti alla Cà d’Oro.
Nel 2012 ha esposto a Palazzo Medici Riccardi di Firenze una mostra dedicata al Rinascimento italiano a cura di Luca Beatrice. Con il Gruppo Nuovo Futurismo ha esposto a Rovereto a Casa Depero e a Milano allo Spazio Oberdan.
Ha esposto a Ginevra per la Bel Air Fine Art Gallery.
In aprile 2014 ha esposto a Mosca per Harmont&Blaine con madrina d’eccezione Sofia Loren.
A giugno 2014 ha inaugurato una personale nel Museo di Evita Peròn a Buenos Aires e al Museo du Football di San Paulo in occasione dei Mondiali di Calcio in Brasile.
Nel 2015 ha collocato in Piazza del Duomo a Milano per Mondadori la scultura “Eden”. E’ inoltre presente all’EXPO ITALIA all’interno della mostra “Tesori d’Italia” curata da Vittorio Sgarbi.
Ha collocato due sculture luminose nella città di Alessandria, dedicate alla figura di Napoleone e Borsalino.
Nel 2018 inaugura la mostra “IL Giardino d’inverno” al mercato centrale di Firenze a cura di Nicolas Ballario.
Nell’estate 2018, espone presso la Reggia di Caserta una serie di sculture luminose, nella mostra “Tempus-Time” a cura di Luca Beatrice.a Novembre ha allestito la facciata del teatro Ariston di Sanremo con sculture a Led luminose con una installazione intitolata “il volto degli altri”.
Nel Giugno 2019 espone in occasione della 58 Biennale di Venezia con una scultura luminosa alta 8 mt nominata “Hello Goodbye” posizionata negli spazi dell’Arsenale.
A Febbraio 2020 rinnova la facciata del teatro Ariston di Sanremo in occasione del settantacinquesimo anniversario del Festival, omaggiando inoltre Domenico Modugno con una scultura a grandezza naturale all’ingresso del teatro.
Nel giugno 2020 presenta installazione “Circled” al MART di Trento Rovereto a cura di Vittorio Sgarbi
In occasione del Natale 2020 ha esposto un Presepe luminoso nel Verano della galleria degli Uffizi di Firenze, esponendo nel corridoio Vasariano un suo Autoritratto luminoso.
In occasione del 75 anniversario della Vespa Piaggio, ha realizzato l’immagine per la campagna pubblicitaria
Nel 2021 ha allestito le facciate e le vetrine dei negozi di Christian Dior di Parigi, Roma, New York, Singapore.
A fine 2021 ha collocato un suo Autoritratto nel Corridoio Vasariano presso la Galleria degli Uffizi a Firenze