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Le feste natalizie possono essere un’ottima occasione per visitare con la giusta calma le mostre e le collezioni permanenti dei musei della Fondazione Torino Musei: dall’arte contemporanea a quella antica, passando per la pittura giapponese, ciascuno potrà trovare l’esposizione giusta per le proprie preferenze
Alla GAM il pubblico oltre alle collezioni permanenti del ‘900 potrà visitare Fattori. Capolavori e aperture sul ‘900, Una collezione senza confini, Luigi Ontani. Alam Jiwa & Vanitas, Claudio Parmiggiani in VideotecaGAM e l’installazione Sinfonia di Alessandro Sciaraffa, aperta fino al 9 gennaio.
Ampia scelta anche al MAO, dove i visitatori insieme ai 4 piani di esposizione permanente potranno vedere la mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese, Classical Radical | Residui e Risonanze, prorogata fino al 9 gennaio, il progetto site specific Il Libro delle Sorti e dei Mutamenti di Fernando Sinaga e la mostra fotografica di Eva Rapoport Credere con il corpo nel Sud-est asiatico.
A Palazzo Madama sono invece visitabili la mostra Il Rinascimento europeo di Antoine de Lonhy e Classical Radical | Confluenze perturbanti, aperta fino al 9 gennaio insieme alle collezioni permanenti.
GLI ORARI DURANTE LE FESTE:
venerdì 24 dicembre APERTI dalle 10 alle 14 (chiusi il pomeriggio)
sabato 25 dicembre CHIUSI
venerdì 31 dicembre APERTI dalle 10 alle 14 (chiusi il pomeriggio)
sabato 1 gennaio APERTI dalle 14 alle 18 (chiusi il mattino)
giovedì 6 gennaio APERTURA STRAORDINARIA dalle 10 alle 21
Dove non segnalato i musei osserveranno il regolare orario di apertura.
Si ricorda inoltre che il lunedì è il giorno di chiusura della GAM e del MAO e il martedì è il giorno di chiusura di Palazzo Madama.
Le modalità di accesso al Museo sono regolamentate secondo le disposizioni normative vigenti.
Tante anche le opportunità per le famiglie e per tutti: di seguito tutti gli appuntamenti in programma nei musei dal 20 dicembre al 9 gennaio.
LUNEDI 20 DICEMBRE
Lunedì 20 dicembre
fino al 9 gennaio 2022
PICCOLO ATELIER DI NATALE
Palazzo Madama – attività per la famiglia
Per tutto il periodo natalizio Palazzo Madama offre alle bambine e ai bambini curiosi la possibilità di scoprire di cosa sono fatte le stelle presenti in museo e un’attività creativa da fare a casa con tutta la famiglia.
Sul sito del museo al link: https://www.palazzomadamatorino.it/it/education/famiglie troverete quiz e brevi schede descrittive gratuite che suggeriranno la creazione di stelle colorate da appendere in casa come augurio per il nuovo anno e da condividere: preparate forbici e colla!
Info: attività gratuita
MERCOLEDI 29 DICEMBRE
Mercoledì 29 dicembre ore 16
UNA PENNELLATA DI GIAPPONE IN MOSTRA… A NATALE!
MAO – attività per famiglie sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese
Come si dipinge l’inverno? La visita alla mostra temporanea Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La collezione Perino, alla scoperta degli affascinanti dipinti giapponesi nei quali prendono forma animali, piante, paesaggi, si sofferma in particolare sulla rappresentazione delle stagioni. A seguire, nell’attività di laboratorio i partecipanti potranno realizzare il proprio dipinto verticale su rotolo utilizzando la pittura monocromatica ispirata alla tecnica sumi-e.
Costo: 7 € a bambino. Adulti accompagnatori biglietto ridotto per la mostra (gratuito per i possessori Abbonamento musei).
Prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente l’attività. Tel. 011/4436927-8 – maodidattica@fondazionetorinomusei.it Ingresso consentito con Green Pass sopra i 12 anni.
GIOVEDI 30 DICEMBRE
Giovedì 30 dicembre ore 16
A CERCAR STELLE
Palazzo Madama – attività per famiglie
Nessuno lo sa ma in museo c’è una collezione di stelle! Splendono silenziose appese sul soffitto, negli stemmi di famiglia o sul fondo di antichi piatti. A parlarci di loro c’è un prezioso astrolabio che ne indica la posizione nel cielo: così belle e irraggiungibili le cercheremo in dipinti e sculture per poi tracciarne, in laboratorio, di nuove a cui affidare sogni e desideri per il nuovo anno. Con fili metallici e colori che brillano al buio creeremo una nuova collezione…costellazione di stelle!
Info: età consigliata: 5/10 anni; durata: 90 minuti
Costo: €7 a bambino; biglietto ridotto per gli adulti accompagnatori (gratuito con Abbonamento Musei). Tutti gli spazi sono accessibili
Prenotazione obbligatoria: 011 4429629 madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
Giovedì 30 dicembre ore 18.30
AKI. L’AUTUNNO IN HAIKU FUYU
MAO – attività per adulti nell’ambito della mostra Kakemono
A cura della dottoressa Roberta Vergagni, iamatologa
Gli haiku e le suggestioni stagionali. Conferenza seguita da scrittura creativa.
Ogni incontro si articolerà in tre momenti: introduzione teorica allo haiku, lettura di alcuni tra gli esempi più evocativi dei grandi maestri e composizione guidata di haiku come scrittura creativa.
Massimo 25 partecipanti a incontro. Costo: 3 € a incontro
Info e prenotazioni: mao@fondazionetorinomusei.it
DOMENICA 9 GENNAIO
Domenica 9 gennaio
ALESSANDRO SCIARAFFA. SINFONIA
GAM – prorogata la mostra
Prorogata fino a domenica 16 gennaio Sinfonia di Alessandro Sciaraffa, installazione immersiva e partecipativa a cura di Sara d’Alessandro Manozzo. Il progetto ha vinto il bando Italian Council (IX edizione, 2020), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Destinata alla collezione permanente della GAM, Sinfonia è esposta per la prima volta negli spazi del museo e si trasferirà dal 4 marzo al 24 aprile 2022 nelle sale della Fondazione e Galleria TSE Art Destination, a Nur-Sultan, una delle realtà più dinamiche nel panorama artistico contemporaneo del Kazakhstan.
Domenica 9 gennaio
IL RINASCIMENTO EUROPEO DI ANTOINE DE LOHNY
Palazzo Madama – chiude la mostra
Domenica 9 gennaio 2022 chiude la mostra Il Rinascimento europeo di Antoine de Lonhy.
L’esposizione, curata da Simone Baiocco e Simonetta Castronovo, punta a ricomporre la figura di Antoine de Lonhy, un artista poliedrico – era pittore, miniatore, maestro di vetrate, scultore e autore di disegni per ricami – che ebbe un impatto straordinariamente importante per il rinnovamento del panorama figurativo del territorio dell’attuale Piemonte nella seconda metà del Quattrocento. Venuto a contatto con la cultura fiamminga, mediterranea e savoiarda, fu portatore di una concezione europea del Rinascimento, caratterizzata dalla capacità di sintesi di diversi linguaggi figurativi.
Chi non avesse ancora avuto l’opportunità di visitare la mostra, può farlo in quest’ultima settimana di apertura.
Info: www.palazzomadamatorino.it
Domenica 9 gennaio
HUB INDIA. CLASSICAL RADICAL
Palazzo Madama, MAO, Accademia Albertina – chiude la mostra
Nata come progetto per Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, in collaborazione con Fondazione Torino Musei e con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, la mostra si sviluppa in tre sedi: Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, MAO Museo d’Arte Orientale e Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Hub India è a cura di Myna Mukherjee e Davide Quadrio.
L’esposizione presenta opere indiane contemporanee e moderne che esplorano i lasciti del passato e l’antichità nel qui e ora sociologico. Le opere selezionate rappresentano uno spaccato di generi, medium e processi che vanno dai disegni e dipinti alle miniature e sculture, terrecotte e metalli, dipinti su carta e su tela, stampe, incisioni e opere digitali e virtuali, in un tentativo di analizzare le eredità classiche e tradizionali attraverso una nuova lente.
Info: www.palazzomadamatorino.it www.maotorino.it www.pinacotecalbertina.it
Domenica 9 gennaio ore 16
BONSEKI. IL MIO PICCOLO GIARDINO ZEN
MAO – attività per famiglie sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese
L’appuntamento parte dai giardini interni del MAO, prevede la visita alla mostra Kekemono, Cinque secoli di pittura giapponese e un piccolo focus sul tema della natura e dei giardini; in laboratorio, ogni partecipante potrà realizzare il suo mini giardino zen portatile con sabbia, sassi e vari materiali di recupero. Età consigliata dai 6 anni in su.
Costo: 7 € a bambino. Adulti accompagnatori biglietto ridotto per la mostra (gratuito per i possessori Abbonamento musei).
Prenotazione obbligatoria tel. 011/4436927-8 – maodidattica@fondazionetorinomusei.it
Nuovo direttore al MAO E’ Davide Quadrio
Docente presso l’Università IUAV di Venezia
” Il MAO è un museo prezioso, pieno di possibili narrazioni che portano l’Asia globale a Torino. Il museo rappresenta un’occasione per ripensare identità nomadi, per imparare a conoscere le tante Asie esistenti attraverso un approccio sistematico con materiali culturali storici e non, ma anche un’opportunità per capire la società multietnica in cui viviamo.”
Con queste parole, relative al suo pensiero e di conseguenza ai suoi obiettivi rispetto al futuro del MAO, si è presentato alla stampa Davide Quadrio, nominato nei giorni scorsi dal Consiglio Direttivo della “Fondazione Torino Musei” alla direzione del “Museo d’Arte Orientale” di via San Domenico a Torino. “L’Asia – ha proseguito Quadrio – è un continente culturale immenso, ricco di tradizioni ma anche di intuizioni culturali e sociali innovative e importanti. Essere direttore del MAO è per me una grande opportunità per portare a Torino la mia esperienza trentennale in Asia e per accompagnare il museo in una dimensione culturale ancor più internazionale”. Parole pienamente condivise ed apprezzate anche da Maurizio Cibrario, presidente della “Fondazione Torino Musei”.
Davide Quadrio è un produttore culturale, curatore e educatore che vive e lavora tra Asia e Italia. Ha fondato e diretto per un decennio il “BizArt Center”, il primo laboratorio artistico indipendente no-profit a Shanghai, nato per promuovere la scena artistica contemporanea locale. Nel 2007 ha creato “Arthub”, una piattaforma curatoriale dedicata alla produzione e alla promozione dell’arte in Asia e nel mondo. Gli archivi di “BizArt” e “Arthub”, attivi in Cina dagli anni 2000, sono stati presentati come una delle realtà culturali e risorse artistiche principali per la mostra “Art and China after 1989: Theatre of the World”, ospitata dal “Guggenheim” di New York e Bilbao. Quadrio è stato ospite presso il “Shanghai Visual Art Institute” (2011-2017), ha curato e prodotto il progetto monumentale “City Pavilion” per la Biennale di Shanghai del 2012. Dal 2013 al 2016 ha curato la sezione di arte contemporanea dell “Aurora Museum” di Shanghai, una delle collezioni di arte antica cinese più spettacolare al mondo. Dal 2020 è professore d’eccellenza presso lo IUAV (fino al 2001 Istituto Universitario di Architettura) di Venezia.
g.m.
Digital Art con successo alla Galleria Cristiani&co.
Martedì 14 dicembre a Torino la Galleria Cristiani&co ha ospitato l’evento di lancio del progetto Hesos Gallery.
Fra schermi led e pezzi di design storico, Andrea Pagliano e Filippo Aimo con l’Intervento di Luca Pannoli, noto per le sue “luci d’artista”, hanno acceso il dibattito sulla crypto-arte.
“Un’opera creata in digitale può reggere il confronto con una reale? Assolutamente si!” A questa domanda spiazzante è stata data risposta, portando esempi e spiegando al pubblico i meccanismi di blockchain ed NFT. Durante la serata sono state mostrate al pubblico opere digitali inviate da importanti artisti del mondo della crypto arte italiana come Fabiano Speziari, , Domenico Barra, Mattia Cuttini, Luca Donno, Massimo Franceschet, Marcello Baldari, Niro Perrone ed Andrea Chiampo
Hesos è una galleria d’arte virtuale che mira ad unire i pubblici dell’arte tradizionale e del digitale.
“Collaborando con artisti che da sempre lavorano e credono nell’arte, miriamo ad arricchire e far comprendere meglio il mondo del digitale”
Salvatore Zito e Roberta Verteramo, rispettivamente pittore ed art designer, hanno deciso di collaborare con Hesos Gallery per la creazione delle loro prime opere in NFT, disponibili in prima assoluta sul sito hesos.art dal 21 dicembre.
Workshop, mostre e novità ai Musei Reali
Anche una nuova installazione dello scultore Fabio Viale
Sono tante le novità che vi attendono questa settimana ai Musei Reali. La mostra In Between di Fabio Viale si arricchisce di un allestimento inedito: nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale, il gruppo Amore e Psiche lascia il posto all’opera Le Tre Grazie, composta da tre figure femminili con un riferimento esplicito sia al mito greco, sia al capolavoro di Canova. L’installazione ha come oggetto una scena che lo scultore vide alcuni anni fa durante uno dei suoi frequenti viaggi in Maghreb, immortalata nello scatto del compagno di viaggio Battista Fasano: tre donne sedute sotto una pensilina del bus a Ghardaia, città algerina di religione islamica, dove il tradizionale haik femminile è un’ampia e lunga veste bianca che avvolge tutto il corpo, lasciando scoperto soltanto un occhio. La femminilità e la presenza del corpo, dissimulate, sono rese plasticamente dal movimento e dalla volumetria, attraverso un virtuosismo tecnico capace di creare un gioco tra il pieno e il vuoto, donando potenza e leggerezza alle sculture.
Le attività con CoopCulture
Riprendono i workshop artistici (disegno, acquerello e collage) organizzati da CoopCulture nelle sale della Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti e, per la prima volta, negli straordinari spazi della Galleria Sabauda. Partecipando ai laboratori di disegno e pittura, è possibile confrontarsi con i dipinti e le sculture della Collezione permanente, in un rapporto continuo tra scoperta dell’opera e conoscenza delle tecniche pittoriche; esercitando la capacità di osservazione con la riproduzione delle opere esposte, ogni partecipante può sviluppare un personale progetto artistico. I workshop sono tenuti dai maestri Giulia Gallo ed Enrico Partengo.
Domenica 19 dicembre, dalle ore 10 alle ore 18, appuntamento in Galleria Sabauda con il workshop artistico dedicato alla tecnica del collage.
Costo: € 120 (8 ore) + biglietto d’ingresso al Museo. Biglietto d’ingresso Galleria Sabauda (€ 15 Intero / € 2 ridotto 18-25 anni / Gratuito con Abbonamento Musei).
Biglietti online su https://www.coopculture.it/it/poi/musei-reali-di-torino e-mail info.torino@coopculture.it.
Le visite guidate con Coopculture
Sabato 18 dicembre alle ore 11 e domenica 19 dicembre alle ore 15.30 le guide di CoopCulture accompagneranno il pubblico alla scoperta della mostra Cipro. Crocevia delle civiltà. Un percorso emozionante alla scoperta del fascino millenario dell’isola, raccontato attraverso le collezioni del Museo di Antichità, che costituiscono un nucleo pressoché unico nel panorama dei grandi musei europei, arricchito da prestiti provenienti da illustri istituzioni straniere tra cui il British Museum di Londra e il Metropolitan Museum of Art di New York. Il costo dell’attività è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto in mostra.
Biglietti online su https://www.coopculture.it/it/poi/musei-reali-di-torino e-mail info.torino@coopculture.it.
Sabato 18 dicembre alle ore 15.30 e domenica 19 dicembre alle ore 11, le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture condurranno inoltre visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, un percorso per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia. Il costo della visita è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18).
Biglietti online su https://www.coopculture.it/it/poi/musei-reali-di-torino e-mail info.torino@coopculture.it.
Fino al 31 marzo 2022 è possibile prenotare una visita ai percorsi speciali dei Musei Reali.
Ogni martedì e venerdì, il pubblico può visitare i magnifici appartamenti della regina Maria Teresa al primo piano di Palazzo Reale, il Gabinetto del Segreto Maneggio e le suggestive Cucine Reali per rivivere gli antichi usi di Corte.
Ogni mercoledì e sabato Collezionisti a Confronto: Riccardo Gualino e il Principe Eugenio di Savoia Soisson, un ricco percorso alla scoperta di due grandi personaggi accomunati dalla passione per l’arte, per comprendere meglio l’evoluzione del collezionismo tra Sette e Novecento.
Ogni giovedì e domenica sarà possibile approfondire le vicende storico-artistiche legate alla costruzione della Cappella della Sindone e ammirare i tesori conservati nella Sacrestia e nella Cappella Regia.
Costo delle attività: € 20 (€ 13 per Abbonamento Musei).
Biglietti online su https://www.coopculture.it/it/poi/musei-reali-di-torino e-mail info.torino@coopculture.it
Ciprotour. Oltre il confine
Fino al 29 gennaio 2022 il pubblico può godere di una mostra diffusa che unisce i Musei Reali e le Biblioteche civiche di Torino. Il progetto, che mira a promuovere sul territorio la mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, prevede una serie di piccole esposizioni in alcune biblioteche torinesi: narrazioni da Cipro e su Cipro entrano nelle sale della Biblioteca Civica Centrale, alla Biblioteca civica Musicale Della Corte si parla di musica cipriota, al Mausoleo della Bela Rosin e alla Biblioteca civica Villa Amoretti si racconta dell’isola sacra ad Afrodite e dei profumi della dea, alla Biblioteca civica Cesare Pavese di commerci e genti, di lingue e culture alla Biblioteca civica Primo Levi. E ancora, alla Biblioteca civica Don Milani, si tengono incontri su Cipro, porto e ponte del Mediterraneo. Il Bibliobus, inoltre, diffonde in città le informazioni sugli eventi e sulla mostra.
Le mostre in corso
Nell’ambito dei progetti di collaborazione tra musei italiani e stranieri, i Musei Reali ospitano nelle Sale dei Maestri Caravaggeschi, al primo piano della Galleria Sabauda, l’opera di Orazio Gentileschi Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia. L’evento espositivo, prorogato fino al 20 febbraio 2022, è una straordinaria opportunità di confronto con l’Annunciazione, capolavoro dello stesso artista, celebre seguace di Caravaggio, custodito dai Musei Reali. Il confronto tra queste due opere permette di accostarsi al metodo di lavoro del pittore, che consiste nel riutilizzo di cartoni o di lucidi per comporre singole figure o intere scene. Il volto di Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, dipinto tra il 1615 e 1620 ritorna con attitudine simile in quello della Vergine nell’Annunciazione di Torino, donata dallo stesso Gentileschi al duca Carlo Emanuele I di Savoia nel 1623 e oggi esposta nella Galleria Sabauda.
Animali dalla A alla Z. Una mostra dedicata ai bambini è l’esposizione ospitata nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda fino al 3 aprile 2022. Il progetto, curato da Rosario Maria Anzalone ed Enrica Pagella, è concepito per bambini e famiglie, dall’altezza delle vetrine alle soluzioni grafiche: tra dipinti, disegni, incisioni, reperti archeologici e oggetti d’arte decorativa, quaranta opere dei Musei Reali sono accomunate dalla raffigurazione di animali, da indovinare in una modalità di fruizione partecipata. La visita alla mostra è compresa nel biglietto di ingresso dei Musei Reali.
Il fascino millenario di Cipro, cuore del Mediterraneo e ponte tra Oriente e Occidente, è protagonista della mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, che si terrà fino al 9 gennaio 2022 nelle Sale Chiablese, realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e curata da Luca Bombardieri, docente di Archeologia cipriota, ed Elisa Panero, curatrice delle collezioni archeologiche dei Musei Reali. Si tratta di un’occasione unica per lasciarsi conquistare da una delle isole mediterranee più misteriose, il cui incanto è a tutt’oggi immutato: mitica culla di Afrodite, che nasce dalla spuma del mare cipriota, l’isola è crocevia di scambi commerciali e approdo di culture differenti in cui si forma la moderna concezione del mondo mediterraneo. La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18).
I biglietti possono essere acquistati su https://www.coopculture.it/it/poi/musei-reali-di-torino.
Fino al 9 gennaio 2022 i Musei Reali ospitano In Between, la prima mostra a Torino dedicata allo scultore piemontese Fabio Viale che ha conquistato notorietà internazionale grazie alle sue statue tatuate e alle straordinarie finzioni in marmo. Cinque opere monumentali allestite in Piazzetta Reale e un percorso curato da Filippo Masino e Roberto Mastroianni all’interno di Palazzo Reale testimoniano i campi di ricerca e presentano opere inedite, svelate al pubblico negli spazi della residenza sabauda. Realizzata in collaborazione con la Galleria Poggiali di Firenze, la mostra è compresa nel biglietto di ingresso ai Musei Reali.
La Biblioteca Reale
La Sala Lettura della Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.15 ed è chiusa il sabato. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta.
Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina Orari e modalità di apertura della Biblioteca Reale – Musei Reali Torino (beniculturali.it)
Caffè Reale
Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.
Sguardi Plurali in mostra

Presso lo studio legale tributario Morabito, specializzato in diritto dell’arte.

Quando il diritto incontra l’arte, nasce un connubio perfetto come nel caso della mostra ospitata giovedì 16 dicembre prossimo presso lo studio Legale Tributario Morabito, in piazza Statuto 10,e dedicata all’artista Andrea Sbra Perego. L’esposizione,organizzata in collaborazione con la galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea, narra la dicotomia vicinanza -lontananza in un periodo storico in cui le distanze paiono essersi amplificate. Il viaggio viene a assumere una nuova chiave di lettura, non più scontata, ma capace di stratificarsi attraverso la particolare tecnica mista utilizzata dall’artista, quale il collage, la pittura ad olio e la vernice spray, che si amalgamano per raccontare e restituire la complessità a luoghi percepiti per essere di passaggio.
L’artista Andrea Sbra Perego, nato a Bergamo nel 1982, vive e lavora a Torino. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, ha da sempre compiuto una ricerca artistica che si alimenta di viaggi e esperienze volti ad indagare lo stretto rapporto presente tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda. Proprio l’uomo risulta il protagonista dell’interazione, studiata dall’artista, con il territorio urbano circostante. Il luogo occupato è sempre umanizzato e risulta il testimone del condizionamento che la società opera sulla natura. Il suo stile pittorico si è formatoispirandosi a maestri quali Fabio Maria Linari e Gianfranco Bonetti. Dal 2000 l’artista espone i suoi lavori in numerose mostre collettive e personali, dapprima nel Bergamasco, poi in città quali Milano, La Spezia, Genova e Roma, dove si è trasferito per breve tempo nel 2008, per poi spostarsi a Rimini e Londra. Dopo una breve parentesi messicana, nel 2015 ha fatto ritorno nella città natale. Durante gli anni dei suoi spostamenti la sua produzione artistica si è concentrata sull’uomo e sull’analisi del rapporto tra questi e la natura, sempre consapevole della necessità di “narrare il presente perché questo è o dovrebbe essere il compito di ogni artista”. L’opera d’arte, per Perego, non è soltanto il prodotto del suo lavoro in studio, sul cavalletto, ma rappresenta il vivere stesso seguendo i ritmi della società e facendone parte attiva. L’avventura dell’esistenza, in lui, avviene attraverso la ricerca dell’arte. La sua poliedricità lo ha portato poi a spaziare dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video, fino ad abbracciare anche la performance.
https://www.andreasbraperego.com
Lo studio Morabito ha quale sua peculiarità la specializzazione in diritto dell’arte; i suoi avvocati, forti di una consolidata e lunga esperienza sul campo, sono in grado di sviluppare le soluzioni più efficaci per affrontare le sfide legali e commerciali dei clienti. Lo studio fornisce, inoltre, consulenze legali per collezionisti, gallerie d’arte, artisti e organizzazioni artistiche, occupandosi di materie inerenti il diritto dell’arte, la proprietà intellettuale, i contratti, la formazione aziendale, le fondazioni private e charity.
La galleria d’arte Raffaella De Chirico Arte Contemporanea, fondata nel 2011, ha da sempre focalizzato la sua attenzione sulla produzione e realizzazione di progetti per lo più inerenti il territorio nazionale, privilegiando i giovani artisti under 40, che si fossero già distinti nella ricerca e proposta artistica anche fuori Italia. Lo stesso principio viene applicato agli artisti storicizzati trattati in galleria, con riguardo particolare a coloro che abbianocompiuto la loro ricerca negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta.
MARA MARTELLOTTA
“Immaginazione blu” al Museo del Tessile
Esposti a Chieri dipinti su tessuti e cappelli-scultura di Franca Pisani
Dall’11 al 18 dicembre
Chieri (Torino)
E’ stata definita un’ “esploratrice di mondi”, per la sua capacità di indagare e la sua infinita curiosità nell’esplorare le più varie realtà e i molteplici linguaggi artistici spaziando, con coraggio e notevolissime abilità tecniche, fra ambiti i più diversi: dalle arti visive a quelle performative, dalla poesia alle installazioni, alle arti applicate e alla moda. Franca Pisani, grossetana, classe ’56 (allieva, ancora bambina, dello scultore Alessio Sozzi, laureata al “DAMS” di Bologna, con esperienze di calibro nell’ambito del concettuale, protagonista del movimento “Poesia visiva” che legava le arti visive alla parola e ricco palmarès di mostre fra cui ben tre “Biennali” di Venezia) sarà premiata sabato prossimo 11 dicembre, alle ore 15, al “Museo del Tessile” di Chieri – da poco riconosciuto come “Luogo della cultura” 2022 dall’Associazione Italiana di Chimica e Coloristica Tessile – con la “Navetta d’oro” alla carriera “per la sensibilità con cui ha ‘tessuto’ magistralmente ad arte le trame della poesia, della pittura, della scultura, delle arti applicate e della Fiber Art in una ricerca artistica raffinata e multanime, con cui si è distinta sulla scena contemporanea internazionale”. In quell’occasione sarà anche inaugurata la mostra “Immaginazione blu” a lei dedicata e visibile fino al prossimo 18 dicembre alla “Porta del Tessile”. In rassegna troveremo i suoi celebri “cappelli-scultura” (otto) e dipinti (18) realizzati con varie tecniche su tessuti prodotti in diverse nuances di blu da dodici manifatture tessili per lo più del territorio chierese. Con questo evento si chiude il ciclo “Ars et Industria”, realizzato grazie al sostegno del Comune di Chieri e della “Compagnia di San Paolo” nell’ambito del progetto “CivICa – cultura e innovazione civica”, con il patrocinio di “Torino Città Metropolitana” e Regione Piemonte. Le pitture della Pisani su fondo blu sono, da un lato, un richiamo al “gualdo”, erba tintoria con cui sin dal Medioevo si colorava il fustagno, dall’altro un omaggio all’elemento “Acqua”: alghe marine si stagliano in bianco sui tessuti chieresi, principalmente in cotone, viscosa e lana, le cui tonalità variano dal ceruleo al blu scuro degli abissi. “Le alghe – sostiene l’artista – sono fluttuanti esseri viventi, la bellezza di una creazione silente, la perfetta imperfezione dell’universo. Penso alle distese di queste specie come a grandi colline delle profondità, ma anche a giardini segreti e ai porti e alle rive dove il passaggio dell’Uomo ha lasciato un segno sulla Natura così come il segno graffia da sempre la mia arte… le alghe, presenza misteriosa, sono speranza di vita per le creature dell’Acqua, dell’Aria e della Terra”. Di grande interesse, in mostra, sono anche i suoi otto “cappelli-scultura” di ieratica “allure”– in cui s’è vista una certa ispirazione a Joseph Beuys, “sciamano dell’arte” cui si deve il concetto di “scultore sociale” – e che lei stessa indossa con piacevole e intelligente autoironia: otto, realizzati dall’artista con il “panno Flamenco” in lana prodotto da “FiDiVi Tessitura Vergnano SpA”, ciascuno dei quali porta il nome di un vento, dunque evoca l’elemento Aria. Acqua ed Aria, infatti, sono due elementi fondamentali nel processo di tintura per ossidazione che dal “gualdo” fa scaturire il colore blu. E non a caso, il 18 dicembre, in chiusura della mostra, si prevede un incontro con Enrico Vergnano, textile designer e amministratore delegato di “Aunde Italia SpA”, che nel corso del suo intervento, “Ritessere un mondo green: innovazione, creatività, industria”, illustrerà gli sviluppi della sua produzione tessile all’insegna della sostenibilità e dell’impatto positivo sull’ambiente.
Gianni Milani
“Immaginazione blu”
Museo del Tessile, via Santa Chiara 5, Chieri (To); tel. 329/4780542 o www.fmtessilchieri.org
Fino al 18 dicembre
Orari: mart. 9,30/12,30 – sab. 14/18
Nelle foto: immagini di opere di Franca Pisani
Fino al 6 febbraio 2022
In gioventù, dopo aver frequentato l’“Istituto di Belle Arti” di Modena, è stato allievo a Bologna di Giorgio Morandi.
E la lezione morandiana ha segnato e segnerà per sempre, nella ricerca dell’essenzialità e della purezza segnica del dettato artistico, l’opera di Claudio Parmiggiani. Anche in quelle ingegnose sperimentazioni, giocate (attraverso materiali “suoi”, quali polvere e cenere, fuoco e aria, ombra e colore o luce e pietra e vetro e acciaio) sui concetti di silenzio-assenza, che hanno fatto di lui uno fra i protagonisti più prestigiosi e, soprattutto, singolari dell’arte contemporanea. Ne è prova concreta la significativa rassegna a lui (emiliano di Luzzara, classe ’43) dedicata dalla GAM di Torino. Quarto appuntamento del ciclo espositivo nato dalla collaborazione fra l’“Archivio Storico della Biennale di Venezia” e la “VideotecaGAM”, la mostra, curata da Elena Volpato, rappresenta una preziosa chicca – nella scoperta di un artista che da parecchi anni ha scelto un “volontario esilio” dai clamori delle troppe avanguardie – in quanto incentrata intorno all’unica opera video realizzata da Parmiggiani nel ’74. Prodotto da “Art/Tapes/22” di Firenze, il video si intitola “Delocazione” ed è accompagnato da altre due opere “capitali” nello sviluppo del suo lavoro e provenienti dalla “Collezione Maramotti” di Reggio Emilia: la stampa fotografica su tavola “Delocazione 2” del ’70 e “Autoritratto” del ’79, una silhouette d’ombra riportata su tela, anch’essa opera unica nella produzione dell’artista. “La triangolazione di queste opere – scrive Elena Volpato – racchiude l’intero arco degli opposti visivi che attraversa il lavoro di Parmiggiani. L’assenza dell’opera, che emerge in riserva sulla parete, nel bianco contornato dal grigio della polvere e della fuliggine, si riflette nel suo contrario visivo: la proiezione di un’ombra grigia che si disegna sulla tela bianca, presenza negata dello sguardo dell’artista sull’immagine svanita”.
Nel video “Delocazione” è, invece, possibile rintracciare la reazione a ciò che l’artista chiama “azionismo”: l’immagine ripresa è la sagoma scura di una sedia che emerge come da una fitta nebbia, dal bianco iniziale dello schermo, accompagnata dall’“allegro” del Concerto n.1 per clavicembalo dell’amatissimo Bach, per Parmiggiani compositore in assoluto di una musica perfetta. “Basta quella presenza a negare la possibilità di un’azione, e non soltanto perché la sedia è vuota e resterà tale, ma perché è girata verso la parete retrostante, disposta di fronte a una ‘Delocazione’, alla traccia di polvere e fuliggine di un dipinto svanito”. Silenzio. Assenza. Come suggestiva possibilità di riaccostarsi al “mistero”. Come drastica reazione al vocio scomposto della scena artistica di allora. Nel 1985, a poco più di dieci anni dalla realizzazione del video, Parmiggiani dichiarava in un’intervista ad Arturo Schwarz: “Ho fatto un unico video che tra l’altro non ho mai visto, nel 1972 o forse nel 1973, a Firenze, con Maria Gloria Bicocchi, era un’immagine fissa per quindici minuti, tra l’altro un’immagine assente, l’ombra di un’immagine. Anche qui ancora un no sia all’immagine sia alla funzione fotografica e dinamica dello strumento, era probabilmente una reazione a un ‘azionismo’ e ‘contorsionismo’ esasperato in quel periodo, per me era l’equivalente del ‘silenzio’ di Duchamp”. A completare la rassegna alla GAM, troviamo anche una selezione di libri realizzati da Parmiggiani tra il 1968 e il 1977, provenienti dalla “Collezione Maramotti” e dalla “Collezione CRT”. “Libri pensati da un artista per il quale la pagina bianca non è fatta per la riproduzione o la documentazione del lavoro, ma è innanzitutto spazio di manifestazione dell’opera e, insieme, primo luogo dell’assenza”. Assenza giustificata, in questo caso.
Gianni Milani
Claudio Parmiggiani
GAM-Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta 31, Torino; tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it
Fino al 6 febbraio 2022
Orari: mart. – dom. 10/18; giov. 13/21. Chiuso il lunedì.
Nelle foto:
– “Delocazione”,video, b/n, mono, 8’13”, 1974
– “Delocazione 2”, stampa fotografica ai Sali d’argento su carta incollata su tavola, 1970, Photo Carlo Vannini
– “Autoritratto”, riporto fotografico su tela emulsionata, 1979, Photo Carlo Vannini
Ad Alba, Asti e Milano con Promotur
Il turismo di prossimità rappresenta una carta vincente nei confronti della crisi da Covid, in un momento in cui non è possibile esplorare il mondo a 360 gradi.
Per chi abita a Torino non soltanto vi è la possibilità di visitare interessanti mostre nel capoluogo sabaudo, ma anche in città vicine, quali Alba, dove alla Fondazione Ferrero è ospitata una splendida esposizione dedicata ad Alberto Burri; ad Asti, dove a palazzo Mazzetti è visitabile la mostra sui Macchiaioli, o a Milano, dove sono presenti diverse esposizioni artistiche.
Nel capoluogo lombardo tante sono le opportunità e, per citarne solo qualcuna, la mostra dedicata a Mario Sironi al Museo del Novecento, dal titolo “Mario Sironi. Sintesi e grandiosità”, quella dedicata a Federico Zeri e Milano, ospitata nel Museo Poldi Pezzoli, l’esposizione presente alla Gallerie d’Italia di piazza della Scala dal titolo “Gran Tour. Sogno d’Italia da Venezia a Pompei”, e l’interessante mostra su Monet a Palazzo Reale.
Una visita guidata alla mostra di Monet sarà organizzata per lunedì 13 dicembre dall’agenzia torinese Promotur, di nota tradizione. La visita, che avrà come punti di partenza piazza Pitagora alle ore 8 e corso Stati Uniti 27 alle ore 8.15, sarà piuttosto variegata, prevedendo a Milano anche un tour a piedi del centro città, con l’accompagnamento da parte di una guida abilitata, fino a raggiungere piazza Affari, dove troneggia il dissacrante e noto “Dito” realizzati dall’artista Maurizio Cattelan.
La giornata milanese sarà anche l’occasione per visitare, a Palazzo Marino, in piazza della Scala, l’esposizione temporanea, di solito allestita annualmente nel periodo prenatalizio, dal titolo “Il Rinascimento di Bergamo e Brescia. Lotto, Moretto, Savoldo e Moroni”. La mostra, dono della Città ai visitatori, raccoglie quattro importanti opere esposte, di Lorenzo Lotto “Il matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria” (1523), di Alessandro Bonvicino detto il Moretto la “Pala Rovellio”, di Giovanni Girolamo Savoldo “L’adorazione dei pastori” (1540), e di Giovanni Battista Moroni la “Madonna col Bambino e i Santi Caterina, Francesco e l’Offerente”.
Nel pomeriggio sino previsti l’ingresso e la visita guidata alla mostra “Opere dal Musee Marmottan Monet di Parigi”, che riunisce 53 opere dell’artista, tra cui le celebri Ninfee del periodo 1916/1919, “Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi” ( 1905) e la sua ultima opera, intitolata “Le rose” ( 1925-’26). L’ esposizione, un’occasione unica per poter ammirare le opere appartenenti alla più celebre raccolta di opere dell’artista francese, si propone di indagare il tema della luce e dei suoi mutamenti cui ha rivolto particolare attenzione Claude Monet nella sua pittura, facendone un punto cardine dell’intera esperienza dell’Impressionismo e della pittura en plein sir. In mostra sarà, infatti, possibile ammirare i paesaggi realizzati dall’artista nel corso dei suoi soggiorni in alcune località francesi, quali Trouville e Argenteuil, e durante i suoi viaggi a Londra. Particolare rilievo, nell’ambito della sua ricerca sui riflessi della luce, assumono le tele dedicate al tema delle ninfee, eseguite prendendo spunto dal giardino di ispirazione orientale che Monet allesti’ presso la sua dimora di Giverny, amena località in Normandia. Queste tele furono realizzate a partire dal 1883 fino al 1926, anno della morte dell’artista, e di esse rimangono 250 versioni, alcune delle quali, le più belle, sono conservate a Parigi al museo Marmottan Monet, che le ha date in prestito per l’esposizione milanese.
Mara Martellotta
Obbligo di greenpass e mascherina
Promotur
Piazza Pitagora 9, Torino Tel 011 3018888
Corso Turati 10/bis Torino Tel 011504143