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“Il dono dell’acqua” chiude gli appuntamenti per i 100 anni del Parco Gran Paradiso

Un evento fortemente simbolico in onore di una risorsa irrinunciabile, fondamentale alla vita e sempre più preziosa: l’acqua

 Le celebrazioni del centenario del Parco Nazionale Gran Paradiso volgono al termine. La rassegna di appuntamenti per il pubblico nelle diverse valli si chiude ponendo ancora una volta al centro l’elemento oggi forse più prezioso: l’acqua.

L’appuntamento è per il 18 settembre a Ceresole Reale (Valle Orco) presso il Lago Serrù, località raggiungibile da Ceresole e da Valsavarenche, punto di incontro per gli escursionisti e gli sportivi dei due versanti. In questi mesi il PNGP ha condotto un lungo racconto in cui ha rivelato quanto l’ente Parco stia facendo sul territorio per la tutela ambientale, mettendo in luce i risultati raggiunti, ma al contempo offrendo ai visitatori una chiave di lettura efficace a comprendere che è compito di tutti salvaguardare la natura. L’evento sarà un momento non solo di incontro, ma anche di amicizia, attenzione e condivisione degli intenti del Parco.

La protagonista sarà Paola Giacomini, esploratrice e scrittrice dei suoi viaggi a cavallo, che arriverà al Gran Paradiso con un dono speciale, dopo un percorso di tre mesi lungo l’Appennino, iniziato a metà giugno al Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise. Insieme a lei e al suo cavalo Custode arriverà anche la bandiera del centenario del Parco, che dal 17 giugno svetta sulla cima del Gran Paradiso, un simbolo alto di tutela che racchiude tutta l’essenza della missione del Parco.

La montagna del Gran Paradiso con il suo ghiacciaio in regressione per il riscaldamento climatico, come i tanti altri ghiacciai alpini, riceverà in dono simbolico l’acqua di ghiacciai, nevai e torrenti raccolta da Paola durante il suo lungo percorso: assisteremo al rito del fuoco, con il quale quest’acqua verrà fatta evaporare e donata al Gran Paradiso in segno di auspicio.

Ad accogliere la bandiera e l’intrepida amazzone sono benvenuti gli escursionisti, i ciclisti, gli sportivi, le famiglie e i curiosi, con un programma speciale che vuole essere un momento di unione tra il Parco e i suoi frequentatori, con l’augurio che tutti si impegnino nella vita quotidiana a salvaguardare quel bene così prezioso che ci appartiene, in senso reale e profondo, la Natura.

Quel giorno le guide del Parco accompagneranno tutti gli interessati in due escursioni per le quali è necessaria la prenotazione: la prima attorno al lago Serrù, per approfondire la conoscenza degli ecosistemi circostanti; la seconda da Pont Valsavarenche, per per raggiungere il luogo della cerimonia dell’acqua con Paola Giacomini.

 

Tutti i dettagli del programma della giornata a questo link.

 

www.pngp.it/100anni

Un terzo degli utenti Voi ha ridotto l’uso dell’automobile grazie ai monopattini

  • Secondo l’indagine realizzata da Voi, il 34% degli utenti torinesi dichiara di aver drasticamente o totalmente ridotto l’uso dell’automobile grazie ai servizi di micromobilità
  • Tutti gli utilizzatori over 45 dichiarano di aver diminuito l’utilizzo dell’auto con la scoperta della micromobilità in sharing
  • Il 62% del campione abbina l’uso dei monopattini elettrici ai mezzi pubblici
  • L’indagine è stata realizzata in occasione del 4° anniversario di Voi Technology

 Per celebrare il suo 4° anniversario, Voi Technology, l’azienda svedese di micromobilità elettrica condivisa, ha realizzato un nuovo sondaggio per capire in che modo i servizi di micromobilità influenzano le abitudini di chi vive in città e il relativo utilizzo dell’auto privata. L’indagine annuale, che conta 10.000 rispondenti in tutta Europa, mostra che il 34% degli utenti torinesi ha ridotto o sostituito completamente l’auto privata grazie ai mezzi di micromobilità, tra cui i monopattini.

Persone di tutte le età scelgono i monopattini al posto dell’automobile

Il metodo tradizionale per misurare in che modo la micromobilità in sharing sostituisce la circolazione in auto – fenomeno chiamato modal shift nel gergo del settore – sarebbe quello di chiedere agli utenti quale mezzo di trasporto avrebbero usato per il loro ultimo spostamento se i monopattini non fossero esistiti. E se invece fosse la combinazione di viaggio in monopattino con altri mezzi a rimpiazzare l’uso dell’auto?

Il 62% degli utenti Voi a Torino afferma, infatti, di combinare le corse in monopattino con i mezzi pubblici, dimostrando che la micromobilità in sharing è complementare al trasporto pubblico e non in competizione con esso. Dall’indagine risulta poi che il 20% degli utenti in Italia (e il 25% in Europa) si sposta esclusivamente in monopattino, a conferma di come la micromobilità stia aiutando a risolvere la sfida del traffico cittadino nelle città europee.

 

Un’alternativa efficiente anche per gli abitanti delle periferie

I monopattini sono adottati in tutta Europa da utenti di qualsiasi età. In particolare, il 100% dei rispondenti torinesi con più di 45 anni dichiara di aver ridotto significativamente l’uso dell’auto da quando ha iniziato a fruire della micromobilità condivisa. Un dato che dimostra quanto la micromobilità sia adatta a tutte le età, poiché in grado di offrire alle persone un’alternativa all’automobile.

E non solo. Dall’indagine emerge la tendenza, in Italia e in Europa, a ridurre l’uso dell’auto, in favore dei monopattini, anche per gli abitanti delle periferie cittadinePiù del 60% di chi vive a 30 minuti di mezzi dal centro città ha ridotto l’impiego dell’auto grazie ai servizi di micromobilità. In media, a Torino, il 14% delle corse Voi sostituisce un viaggio in auto con uno in monopattino. Questo cambiamento sta aiutando a ridurre la congestione del traffico e la produzione di CO2 e PM2.5, contribuendo a realizzare vere Città fatte per essere vissute.

Magdalena Krenek, General Manager di Voi commenta: “Ridurre il livello di congestione del traffico e migliorare la qualità dell’aria sono necessità ormai non più rinviabili. Fin dalla nascita, Voi ha sposato questa visione ed è al fianco delle amministrazioni locali italiane per contribuire a creare “Città fatte per essere vissute”, trasformando il modo in cui i cittadini si spostano e diminuendo la dipendenza dall’auto privata, così da riconquistare spazi pubblici a disposizione della collettività. I risultati della nostra ricerca dimostrano che sempre più persone, di ogni età, si stanno affidando alla micromobilità elettrica in sharing e, in particolare, ai monopattini di Voi Technology. Continueremo quindi a collaborare con il Comune di Torino per offrire, come sempre un servizio di qualità a disposizione di tutti i cittadini, per concretizzare così la nostra mission.

 

Il sondaggio

Il sondaggio è stato mandato via e-mail a un campione casuale di utenti Voi nel mese di luglio. Abbiamo ricevuto 9.898 risposte dagli utenti in tutti gli 11 Paesi in cui Voi opera. L’indagine includeva circa 25 domande, tra cui una domanda di segmentazione per coinvolgere solo rispondenti idonei e una domanda di squalificazione per eliminare risposte non valide.

A proposito di Voi Technology

Fondata nel 2018, Voi è un’azienda svedese che si occupa di mobilità urbana con un servizio di sharing di monopattini elettrici, in collaborazione con città e comunità locali. Crediamo che i monopattini elettrici possano ricoprire un ruolo centrale per cambiare il modo in cui nel prossimo futuro le persone si muoveranno nelle città. E vogliamo essere sicuri che la trasformazione avvenga nel modo giusto, con una tecnologia davvero innovativa e un dialogo aperto e trasparente con pubbliche amministrazioni centrali e locali, per adattare i nostri prodotti alle esigenze di ciascuna di esse. L’Environmental Action Plan di Voi riguarda le emissioni e promuove l’utilizzo di energie rinnovabili e la circolarità lungo la sua supply chain.

Voi opera in oltre 100 città di 11 Paesi. La sua sede centrale è a Stoccolma e ha circa 1000 dipendenti. Oggi Voi conta più di 7 milioni di utenti e 125 milioni di corse effettuate.

Siccità, la situazione in Piemonte resta critica

È ancora difficile la situazione complessiva di deficit idrico in tutto il bacino del Po e resta critica nella zona ovest del distretto del fiume in particolare in Lombardia e in alcune zone  del Piemonte

Qui i grandi laghi alpini e gli affluenti di monte restano ampiamente sottodimensionati. Nella zona del Delta del Po è  stabile la risalita delle acque salmastre, e il cuneo salino è presente a una distanza di 20-23 chilometri dalla  costa. Le piogge di fine agosto-inizio settembre, disomogenee sul territorio, hanno contribuito a una ripresa dei livelli delle portate del Po che però restano sotto la media storica di periodo.

Torna la Giornata del panorama, i sensi a contatto con l’ambiente

Nona edizione 

Evento dedicato all’osservazione attenta e consapevole del paesaggio

in PIEMONTE al Castello della Manta a Manta (CN), al Castello e Parco di Masino a Caravino (TO),

a Collezione Enrico a Villa Flecchia a Magnano (BI) e allOasi Zegna a Trivero Valdilana (BI)

domenica 11 settembre 2022

INFO E PRENOTAZIONI SUWWW.GIORNATADELPANORAMA.IT

Giunge alla nona edizione la Giornata del Panorama, levento che dal 2014 il FAI – Fondo per lAmbiente Italiano organizza in collaborazione con Fondazione Zegna per promuovere e diffondere la conoscenza dei multiformi panorami italiani. Parte integrante dello straordinario patrimonio culturale del nostro Paese, i paesaggi sono preziosi elementi identitari di territori e comunità, oltre a rappresentare, nella visione del FAI, un indissolubile intreccio di Natura e Cultura, unopera collettiva e armonica delle generazioni del passato lasciata in eredia quelle future.

Ledizione di questanno è in programma per domenica 11 settembre e coinvolgerà quattordici Beni della Fondazione in dieci regioni dal Trentino Alto Adige alla Sardegna a cui si aggiunge l’Oasi Zegna aTrivero Valdilana (BI), grande progetto di valorizzazione ambientale e sociale voluto da Ermenegildo Zegna e patrocinato dal FAI. Unoccasioneper sostare eguardarsi intornocon attenzione, lasciar spaziare lo sguardo e apprezzare con più consapevolezza la bellezza che ci circonda.

Durante la giornata sono in programma attività ricreative e di piacevole svago, ma anche e soprattutto attività culturali, con passeggiate e visite guidate a tema che avranno come protagonista indiscusso il patrimonio di ambiente e paesaggio dentro e fuori questi siti, fatto di mare, monti, borghi, campi coltivati, boschi e aree naturalistiche ricche di flora e di fauna. Una vera e propria immersione in 15 affascinanti paesaggi dalle peculiarità uniche, che potranno essere guardati “da lontano” ma anche scoperti “da vicino” seguendo, se lo si vorrà, gli itinerari guidati o suggeriti e che toccheranno i principali luoghi di interesse di ciascun territorio. Per partecipare all’evento ci si potrà prenotare tramite il sitowww.giornatadelpanorama.it, dove sarà possibile consultare il programma completo, con orari e costi delle attivi. In caso di maltempo alcune iniziative potrebbero essere annullate o svolgersi in forma ridotta.

Quattro i Beni che si potranno visitare in PIEMONTE: il Castello e Parco di Masino a Caravino (TO), in occasione della Giornata, propone una serie di visite tematiche speciali per raccontare la storia di questa sontuosaroccaforte. Si parte da una visita guidata al Parco, tra gli antichi alberi monumentali, i cipressi, il giardino all’italiana, gli interventi in stile inglesee le rigogliose fioriture, per poi terminare con un assaggio del miele di Masino, prodotto nelle arnie del Castello grazie alla collaborazione con l’azienda agricola Le Querce. Le visite guidate si svolgeranno alle ore 10.15, alle 11.30, alle 13.15, alle 14.30 e alle 15.45. Un percorso dedicato è rivolto invece a famiglie e ragazzi dai 6 ai 12 anni: dopo un’introduzione sul territorio che circonda il Castello, con l’anfiteatro morenico più grande d’Europa, sulla storia del Castello e il suo parco millenario, i giovani partecipanti potranno costruire un piccolo libro con disegni, collage e ricordi della giornata speciale passata nel cuore del Canavese (laboratori alle ore 11.30, alle 14 e alle 16). Unaltra visita speciale in compagnia di un esperto avrà per tema l’acqua e la necessità di salvaguardare questa preziosa risorsa(ore 11.30 e 15.30); insieme al responsabile tecnico e capogiardiniere del Parco si potrà partecipare a una passeggiata alla scoperta delle tante anime degli spazi verdi di Masino. Dal racconto del contesto paesaggistico dell’anfiteatro morenico di Ivrea, della cima del Monviso e della leggenda della “Bella Dormiente”, la narrazione proseguirà illustrando l’operato del FAI per la tutela e la valorizzazione dell’ecosistema. Infine, dalle 18.30 alle 20.30, alla luce del tramonto, sarà possibile immergersi nel mondo della musica classica con un concerto condotto dall’orchestra Contrametric Ensemble Massimiliano Genot ed Emanuele Sartoris al pianoforte, per la Direzione di Fahrad Mahani – allestito nella grande Allea dei tigli, viale panoramico che conduce al labirinto settecentesco tra i più grandi d’Italia.

Con il Patrocinio di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino e Comune di Caravino.

Ingressi con una visita speciale: Intero € 20; Ridotto (6-18 anni) 10; Bambino (0-5 anni) gratuito; Iscritti FAI, Residenti nel Comune di Caravino, disabili 6; Famiglia (2 interi + 2 ridotti) 50; possessori di Carta Musei e Studenti fino a 25 anni 15. Biglietti per il concerto: solo concerto 15. Il biglietto del concerto consente l’accesso al Parco, al labirinto e alla caffetteria. Biglietto ridotto (6 – 18 anni, studenti fino a 25 anni e Convenzioni) solo concerto: 12; Iscritti FAI, soci di Contrametric Ensemble: 10. Integrazione per visitare il Castello € 5.
Il biglietto del concerto è acquistabile
qui: www.cmensemble.com.

Il Castello della Manta a Manta (CN) dedicherà invece la Giornata del Panorama al tema Tra colline e montagne, per riflettere sul valore storico, culturale, ambientale e sociale dei paesaggi, rafforzando il senso di appartenenza dei cittadini, e per sensibilizzare alla loro tutela. La manifestazione occuperà un intero fine settimana, a cominciare da venerdì 9 settembre alle ore 21, con un incontro a cura di Stefano Fenoglio docente del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dellUniversità di Torino su Il grande fiume Po, in collaborazione con ilParco del Monviso e il CAI di Saluzzo (ingresso libero). A seguire, sabato 10 settembre alle ore 21.15, visita in notturna al bosco che circonda il Castello, lungo i sentieri illuminati dalla luna piena annoverati nella biosfera del Monviso patrimonio dell’Unesco. Prima di cominciare la passeggiata sarà possibile gustare un picnic o un aperitivo gourmet nel giardino (daprenotare a faimanta@fondoambiente.it). Si consigliano abbigliamento comodo e una pila. Per prenotare: https://fondoambiente.it/eventi/speciale-vie-di-natura-e-cultura-camminata-con-la-luna-piena

Infine, domenica 11 settembre le visite guidate al Castello con affacci dal rivellino e dal giardino delle palme si susseguiranno per lintera giornata. Alle ore 10.30 e alle 15.30, speciale visita per famiglie tra Castello e bosco.

In collaborazione con la sezione saluzzese del CAI, si potrà inoltre partecipare a unescursione sugli antichi sentieri della collina in compagnia delle guide del CAI e con Linda Cottino, giornalista, scrittrice, autrice di “Nina devi tornare al Viso”, racconto dedicato alla prima ascesa di una donna sul Monviso. E ancora, Vie di Natura e Cultura proporpercorsi di trekking e passeggiate pomeridiane per osservare il paesaggio intorno al maniero, parte integrante dello straordinario patrimonio culturale del territorio, prezioso elemento identitario, ma anche ambiente di vita quotidiana. Per prenotare: https://fondoambiente.it/eventi/vie-di-natura-e-cultura-nella-riserva-della-biosfera-del-monviso-mab-unesco. Nel corso della giornata si terunesposizione di prodotti e presentazione degli Eco-attori della Riserva Transfrontaliera del Monviso Mab Unesco, in collaborazione con il Parco del Monviso.

Con il Patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Manta.

Ingressi con visita guidata al Castello: Intero 13; Ridotto (6-18 anni) 6; Studenti fino a 25 anni 9; Iscritti FAI, Residenti nel Comune di Manta, Convenzioni e disabili 3; Bambini fino a 3 anni gratuito; Abbonamento Musei Torino e Valle dAosta 10.

In cima all’anfiteatro morenico della Serra d’Ivrea si potrà inoltre visitareCollezione Enrico a Villa Flecchia a Magnano (BI), per una giornata dedicata all’osservazione attenta e consapevole del paesaggio a partire dagli spunti suggeriti dalla raccolta di pitture en plein air di metà Ottocento qui conservate e reinterpretate dal sodalizio di artisti canavesani della Scuola di Rivara. Alcuni dei più importanti esponenti di questa corrente artistica, in cui l’occhio dell’artista si fa da tramite tra la natura e lo spettatore cercando di rappresentare anche le emozioni che l’osservazione del paesaggio è in grado di trasmettere, si ritrovano nella collezione Enrico, tra cui spiccano le vedute di Antonio Fontanesi. La collezione d’arte, unita alla posizione panoramica della villa sull’anfiteatro Morenico della serra di Ivrea, fanno di Villa Flecchia il luogo ideale per una giornata di esplorazione dedicata al paesaggio. Sarà possibile scegliere tra una visita guidata alle collezioni pittoriche e una visita guidata alle collezioni seguita da una lezioneteorica e pratica di acquerello dal vero (tenuta da Elena Taverna), per realizzare la propria veduta da portare con sé in ricordo della visita. In entrambi i casi sarà possibile visitare liberamente il giardino e il campo da bocce. I partecipanti dovranno portare con sé i materiali per acquerello(carta, colori, pennelli, tavoletta). Ingressi + visita guidata: Intero € 6; Iscritti FAI, Residenti nel Comune di Magnano, Ridotto 6-18 anni, Studenti fino a 25 anni, Convenzioni e disabili 3; Ridotto 0-5 anni gratuito.

Infine, lOasi Zegna a Trivero Valdilana (BI) Bene di proprietà della famiglia Zegna, patrocinato dal FAI dal 2014 sarà scenario di “Paesaggio in musica”: due concerti all’aperto, due passeggiate panoramiche e una per i più piccoli all’interno di questa vasta area naturalistica nelle Alpi biellesi a un’ora e mezza da Milano e Torino. Gli spettacoli si susseguiranno dal mattino: a partire dalle ore 10.30 il Quintetto di Fiati del Progetto Obiettivo Orchestra della Filarmonica Teatro Regio Torino si esibirà nella radura della Cascina Caruccia con il programma di G. Rossini, Sonata aquattro per fiati n.1 in Fa magg., n.4 in Sib magg., Franz Danzi, quintetto op.68 n. 2 in Fa magg., N. Rota. Con Enrico Carraro (Prima Viola Filarmonica Teatro Regio Torino) con Marta di Lena (flauto), Tommaso Gasparoni (oboe), Lara Eccher (corno), Gabriele Alessio (fagotto), Nicolò Unia (clarinetto). Il pubblico potrà assistere alla performance accomodato sul prato o su balle di fieno, senza alcuna barriera tra sé e i musicisti. Sempre in cascina Caruccia, a fine concerto, possibilità di picnic con i prodotti a km0 dell’Agriturismo Oro di Berta su prenotazione. Alle 17, a Trivero Valdilana, nel giardino di inizi Novecento che fu di Ermenegildo Zegna situato nel perimetro dell’omonimo Lanificio, si esibirà l’Orchestra di 12 archi, con la straordinaria presenza di una Viola d’Amore, della Filarmonica Teatro Regio Torino in collaborazione con i giovani delprogetto Obiettivo Orchestra, sempre con Enrico Carraro. Gli eventi sono a contributo in favore del FAI a numero chiuso e con prenotazione obbligatoria: biella@delegazionefai.fondoambiente.it. Sempre a Casa Zegna, per tutta la giornata sarà possibile visitare liberamente l’installazione di Emilio Vavarella “L’altra forma delle cose” e la mostra permanente From Sheep to ShopIngresso gratuito e prenotazione consigliata: casazegna@fondazionezegna.com

Le passeggiate panoramiche a cura di OverAlp prenderanno avvio alle 9.30 in Località Bocchetto Sessera, da cui ci si incamminerà verso la Pera Furà: itinerario impegnativo molto panoramico per complessivi 13 km, per circa 4 ore di cammino. Meno impegnativa ma altrettanto suggestiva è la seconda proposta sempre a cura di OverAlp: il Giro della Civetta con partenza da Stavello alle 10, tra boschi e scorci suggestivi, itinerario pressoché pianeggiante di 5 km circa da percorrere tranquillamente in 1 ora e mezza. L’itinerario sarà l’occasione per conoscere la biodiversità di questi luoghi e l’impegno di Ermenegildo Zegna a favore dei boschi e della loro conservazione. Prenotazione obbligatoria: tel. 3496252576overalp@overalp.com. Inoltre, il percorso dedicato ai più piccoli, con partenza da Stavello, per scoprire il Bosco Animato, un sentiero semplice lungo il quale si incontrano gli abitanti del bosco: sculture in legno ricavate dagli alberi non più in vita accompagneranno la visita in questo suggestivo luogo fatato. Infine, alle 11 sarà celebrata la S. Messa dedicata alla Madonna del Viandante a Bocchetto Sessera in ricordo del “Viandante Ermenegildo Zegna”. La Messa sarà animata dal coro Cesare Rinaldo.

Un ringraziamento speciale a Fondazione Zegna che è partner della nonaedizione della “Giornata del Panorama”.

Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2022” è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al significativo contributo di Nespresso, azienda che dal 2020 sostiene la Fondazione, di Pirelli che conferma per il decimo anno consecutivo la sua storica vicinanza al FAI, e di Delicius che riconferma per il secondo anno il suo sostegno al progetto.

Per informazioni su programma e orari di apertura dei Beni, costi e prenotazioni:

www.giornatadelpanorama.it

N.B. Il programma degli appuntamenti può subire variazioni.

In caso di maltempo alcune iniziative potrebbero essereannullate o svolgersi in forma ridotta.

www.giornatadelpanorama.it www.fondoambiente.it

Cinghiali, Cia Agricoltori: bene ordinanza Regione

Cia Agricoltori italiani del Piemonte esprime soddisfazione per l’entrata in vigore dell’ordinanza disposta dalla Regione Piemonte per diminuire la presenza dei cinghiali sul territorio. Il documento stabilisce tra le altre cose che la caccia di selezione al cinghiale può essere effettuata anche nelle ore notturne, facendo riferimento a soggetti con una formazione adeguata.


Commenta il presidente regionale di Cia Piemonte, Gabriele Carenini: «Laddove ci sono tutor che collaborano attivamente con le aziende agricole, abbiamo ottenuto buoni risultati. Si tratta di  figure importante, capaci di fare la differenza se possiedono l’effettiva volontà di contribuire alla tutela del mondo agricolo. Come Organizzazione condanniamo tutti gli episodi di presunte ritorsioni a seguito dell’attività di controllo della popolazione dei selvatici da parte dei tutor: sono fatti gravi che non devono verificarsi».

Fridays For Future: picco del gas, scelte sbagliate

Riceviamo e pubblichiamo

Il prezzo del gas in Europa continua ad aumentare da alcuni mesi e negli ultimi giorni ha registrato il suo picco, superando i 300 euro a megawattora.

All’improvviso tutti i partiti politici si sono lanciati in appelli spassionati per trovare una soluzione a questo fenomeno, come se esso fosse straordinario e inaspettato.

Queste reazioni lasciano perplessi se si considera che la situazione corrente è una conseguenza diretta delle scelte politiche operate dal governo italiano negli scorsi mesi – a cui hanno contribuito molti dei principali partiti.

I nostri politici, infatti, per risolvere il problema della dipendenza dalla Russia hanno scelto di ignorare le raccomandazioni degli esperti, che consigliavano un massiccio investimento nelle fonti di energia rinnovabile, nell’efficientamento energetico delle case, nella sostituzione delle caldaie a gas con più efficienti pompe di calore elettriche, e una serie di politiche volte al risparmio energetico. Queste misure, aumentando la quota di energia rinnovabile, prodotta a basso costo, e riducendo i consumi delle abitazioni, avrebbero chiaramente abbassato il costo delle bollette per le famiglie, promuovendo al tempo stesso la transizione ecologica.

Al contrario, il governo ha deciso di mantenere invariata la nostra dipendenza dal gas fossile, trovando semplicemente dei fornitori diversi per approvvigionarsene. I partiti del governo Draghi erano ben consapevoli che questa scelta non avrebbe abbassato i prezzi delle bollette né avrebbe abbassato la variabilità del prezzo dell’energia in Italia, in quanto il gas fossile è notoriamente una fonte dal prezzo volatile. Quegli stessi partiti, ora, sembrano cadere dalle nuvole.

Adesso che lo scotto di aver basato la nostra economia su questa instabile fonte fossile è diventato evidente, tutti invocano interventi immediati, senza però andare alla radice del problema: un sistema produttivo e industriale basato sulle fonti fossili non è più sostenibile, né dal punto di vista climatico, né da quello economico e sociale.

E mentre le cittadine e i cittadini italiani faticano a pagare per i loro bisogni energetici primari, la speculazione non si ferma. L’Italia continua tuttora ad esportare gas naturale, e la principale azienda italiana del settore, Eni, ha registrato un aumento degli utili del 700% nel primo semestre del 2022. Soldi che sono stati ottenuti speculando sugli effetti di una guerra sanguinosa alle spalle delle famiglie in difficoltà, e che da soli potrebbero coprire ingenti aiuti economici ed investimenti in fonti di energia rinnovabile.

Tuttavia, sono pochissime le forze politiche che propongono di prelevare questi extra-profitti, mentre risuonano proposte senza senso, come quella dei rigassificatori, dell’aumento delle estrazioni di gas in Italia o addirittura di nuovi metanodotti. Proposte che non avrebbero alcun impatto sul picco dei prezzi – e sicuramente non nell’immediato – ma che ci legherebbero per decenni ad infrastrutture fossili che invece, se vogliamo evitare un totale collasso climatico, devono essere abbandonate al più presto.

Agnese Casadei, portavoce di Fridays for future Italia, dichiara: “Nell’Agenda Climatica, la nostra lista di punti indispensabili per ogni programma elettorale, abbiamo inserito proposte concrete per affrontare il caro-energia: una fornitura di energia gratuita a tutte le famiglie che ne hanno bisogno, una tassa del 100% sugli extra-profitti delle aziende energetiche, l’efficientamento energetico di tutte le case popolari, e una campagna per creare 8000 comunità energetiche rinnovabili – una per comune – andando a coprire oltre metà dei consumi elettrici nazionali

Continua Martina Comparelli, un* altr* dei portavoce di FFF: “Sono idee realizzabili in breve tempo, che restituiscono ai cittadini il controllo sull’energia che consumano, e che abbatterebbero drasticamente i costi man mano che vengono realizzate. I soldi per finanziare queste misure ci sono, manca solo la volontà politica di mettere il benessere delle persone prima del profitto delle aziende dei combustibili fossili”.

FRIDAYS FOR FUTURE ITALIA

Un piano da mezzo miliardo per ridurre le perdite idriche

Fronteggiare l’emergenza idrica vuol dire non solo interventi di massima urgenza dettati dall’impellenza del momento, ma anche e soprattutto realizzare opere strutturate sul medio e lungo periodo per mettere in sicurezza e in efficienza un intero sistema.

È da queste considerazioni che è stato predisposto dalla Regione Piemonte un piano da 486 milioni di euro per la riduzione delle perdite idriche nei prossimi quattro anni.

A presentarlo è stato l’assessore regionale all’Ambiente e coordinatore delle attività del Tavolo per l’emergenza idrica, Matteo Marnati,  che ha sostenuto che l’adattamento ai cambiamenti climatici deve passare principalmente attraverso due strategie: la riduzione delle perdite idriche, che rappresentano ancora un elemento di forte criticità nel nostro Paese, e la maggior resilienza dei sistemi acquedottistici attraverso interconnessioni, aumento della capacità dei sistemi di accumulo, la ridondanza e diversificazione delle fonti di approvvigionamento.

Il presidente della Regione, nominato nei giorni scorsi commissario straordinario per la gestione dell’emergenza idrica, ha sottolineato che questo piano nasce da una attività che è stata avviata a livello regionale già da tempo. La situazione attuale è la dimostrazione che temi come quello della siccità vanno trattati con prospettiva per tempo, non solo quando si genera l’emergenza. Ed è questo il modo in cui si intende lavorare in Piemonte.

Per contrastare la dispersione idrica ciascuno dei 6 Ambiti territoriali ottimali su cui sono organizzati i servizi pubblici integrati, come quello idrico, ha messo a punto strategie, programmi e interventi come la distrettualizzazione delle reti, la digitalizzazione e il rifacimento di alcuni tratti della rete acquedottistica).

Per quanto riguarda la dispersione idrica ci sono situazioni diversificate, che comunque complessivamente vedono i vari Ato compresi nella classe “discreta”, una classe ottima e due insufficienti; la media regionale si attesta su una percentuale di circa il 33%, una delle migliori aree territoriali a livello nazionale, sottolinea l’assessore, mentre per il nord ovest si attesta sul 31%

Leasys Rent: in fase di test Recharge, la nuova app per l’apertura delle colonnine di ricarica al pubblico

Realizzata in partnership con Bosch, l’applicazione è attualmente in fase di test: sarà presto disponibile al pubblico di Torino e non solo.
Nei prossimi mesi la rete di ricarica di Leasys Rent nella città di Torino si espanderà fino a comprendere 560 chargingpoints.

Prosegue l’impegno di Leasys Rent a supporto dellamobilità sostenibile a Torino. La società del Gruppo FCA Bank, specializzata in soluzioni di noleggio e di abbonamento all’auto, ha sviluppato una nuova app, Recharge, per l’apertura delle proprie colonnine di ricaricaelettrica al pubblico di Torino e non solo.

L’app, realizzata in partnership con Bosch, è attualmente in fase di test e sarà disponibile a partire dal 19 settembre sugli store Apple e Android con il nome di Drivalia Recharge, permettendo così l’accesso ai circa 480 charging points e alle relative zone di sosta presenti in città, attualmente a disposizione degli utenti Leasys Rent e Leasys. La nuova applicazione permetterà di attivare o disattivare le sessioni di ricarica, così come di localizzare le colonnine disponibili e attivare la navigazione verso il punto di ricarica desiderato.

Leasys Rent è da tempo impegnata ad ampliare la rete di ricarica presente in città. Nel dicembre 2021 sono state installate 200 nuove colonnine di ricarica elettrica con potenza fino a 22 kW, e nei prossimi mesi il numero complessivo è destinato ad aumentare ulteriormente, fino a raggiungere i 560 charging points.

La Carovana dei Ghiacciai di Legambiente

Sui ghiacciai del Miage e di Pré de Bar (Monte Bianco)
I risultati del monitoraggio della prima tappa presentati in conferenza stampa ad Aosta
Ghiacciai in emorragia: Miage, in 14 anni spariti circa 100 miliardi di litri di acqua pari a tre volte il volume dell’idroscalo di Milano; Pré de Bar, dal 1990 ad oggi persi mediamente 18 metri di superficie l’anno
Legambiente: “Necessario lo studio del cambiamento che avviene nel ciclo idrogeologico. Basta dare risposte secondo schemi del passato“
Ghiacciai sempre più in emorragia e equilibri naturali che cambiano. Parla chiaro la fotografia dei monitoraggi della prima tappa in Valle D’Aosta di Carovana dei Ghiacciai 2022, la campagna di Legambiente con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano, con partner sostenitori Sammontana e FRoSTA e partner tecnico Ephoto. Un viaggio in cinque tappe, dal 17 agosto al 3 settembre per monitorare lo stato di salute dell’arco alpino, sempre più minacciato dalla crisi climatica. Sotto la lente d’ingrandimento il Ghiacciaio del Miage e quello del Pré de Bar, due tra i più importanti sul massiccio del Monte Bianco, uniti dalla stessa emergenza a causa dei cambiamenti climatici. Oggi ad Aosta la presentazione dei risultati dei rilevamenti in una conferenza stampa presso l’Hôtel des Etats.

Sul Ghiacciaio del Miage, l’”himalayano” della Valle D’Aosta, nell’ultimo decennio si registra una forte accelerazione di perdita di massa, 100 volte maggiore rispetto al cinquantennio precedente (dal 1957 al 2008).  Si pensi che in quattordici anni sono spariti circa 100 miliardi di litri di acqua (almeno 100.000.000 di m³di ghiaccio, pari a tre volte il volume dell’idroscalo di Milano). Sebbene la sua superficie del ghiacciaio risulti ancora di 13 km² come alcune decine di anni fa, è evidente la situazione di collasso che sta vivendo con un abbassamento generalizzato su tutta la lingua di un valore medio di almeno 20 metri e punte di 50 metri. Esempio emblematico degli equilibri naturali che cambiano è la storia del lago glaciale del Miage, il lago che appare e scompare: negli ultimi tre anni il suo riempimento e svuotamento è avvenuto in maniera sempre più rapida e repentina, rispetto al passato in cui verificava circa ogni 5/10 anni.

Stessa sofferenza per il Ghiacciaio di Pré de Bar che, a causa dell’aumento delle temperature, registra dal 1990 ad oggi una contrazione sempre più rapida, perdendo mediamente 18 metri di superficie l’anno; il ghiacciaio ha perso una media annua di 8 milioni di m³ di acqua tra il 2007 e il 2012 (dati Fondazione Montagna Sicura e Arpa Valle D’Aosta), anno in cui si è registrato un imponente distacco sulla lingua glaciale di cui resiste oggi solo la seraccata superiore.

Mentre il maltempo si abbatte sul Paese con una forza inaudita a ricordarci di quanto stia aumentando la frequenza degli eventi estremi  – dichiara Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e coordinatrice della campagnasui ghiacciai si consuma una tragedia più lenta e per questo meno percepibile, ma altrettanto preoccupante. Si osservano perdite di massa e di volume di ghiaccio inimmaginabili e gli equilibri ambientali cambiano a vista d’occhio. Non si può pensare di uscire da questa emergenza con gli schemi del passato. Bisogna invece partire studiando i cicli idrologici dove i ghiacciai intervengono con contributi non indifferenti, soprattutto nella stagione estiva”.

I monitoraggi sono stati realizzati dal Comitato Glaciologico Italiano in collaborazione con Legambiente nelle mattinate del 17 e 18 agosto. Hanno preso parte Walter Alberto, Elena Motta, Aristide Franchino e Paola Foà del Comitato Glaciologico Italiano; Philip Deline, Université Savoie Mont Blanc; Edoardo Cremonese, ARPA Valle D’Aosta. Alla conferenza di presentazione dei dati hanno partecipato Marco Giardino, vicepresidente Comitato Glaciologico Italiano e Università di Torino; Igor Rubbo, direttore generale ARPA Valle D’Aosta; Maria Grazia Monaci, Rettrice Università della Valle D’Aosta; Denis Buttol, Presidente Circolo Valle D’Aosta; Angelo Porta, vicepresidente Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta. A moderare Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente.

“In questa prima tappa di Carovana dei ghiacciai abbiamo aperto le pagine della storia glaciale di questa valle, la Val Ferret. – commenta Marco Giardino, segretario del Comitato Glaciologico Italiano e Università di Torino – Abbiamo osservato quel che resta dei ghiacciai confrontandolo con la loro storia scritta, attraverso le foto e i documenti. Questo ci aiuta a capire come evolve il paesaggio glaciale e come sia importante registrare quello che vediamo per averne una memoria nel futuro che ci aiuti a guidare gli scenari del cambiamento climatico”.

Le metodologie dei rilevamenti: Tra quelle utilizzate per i monitoraggi sui due ghiacciai valdostani, sia tecniche di misurazione tradizionali basate sulla misurazione della distanza della fronte del ghiacciaio rispetto ad alcuni punti di riferimento, come nel caso del Pré de Bar; sia tecniche più moderne con l’utilizzo del lidar (Light Detection Andrenging) e la fotogrammetria da elicottero per ottenere modelli digitali tridimensionali della superficie del ghiacciaio, come nel caso del Miage.

Nessuno ormai può negare che il cambiamento climatico esiste, ma sta accelerando, con le conseguenze forti che stiamo imparando a conoscere. – commenta Angelo Porta, vicedirettore di Legambiente Piemonte e Val d’Aostaè quindi essenziale da un lato limitare l’aumento di temperatura particolarmente evidente sui ghiacciai e sul fragile ambiente montano e dall’altro mettere in campo velocemente azioni di adattamento. In ogni decisione devono essere valutata l’incidenza dell’aumento di temperatura nei prossimi anni”.

La prossima tappa: Il viaggio della Carovana dei Ghiacciai 2022 proseguirà in Piemonte, sui Ghiacciai del Monte Rosa, dal 20 al 22 agosto (il programma e per iscrizioni alla tappa: clicca qui). Il 20 agosto è prevista un’escursione panoramica sul paesaggio glaciale del Monte Rosa e confronto di immagini fotografiche storiche degli impianti per sci estivo a cura di Marco Giardino e Cristina Viani, Comitato Glaciologico Italiano e osservazione sulla fronte del ghiacciaio di Indren, con Paolo Piccini e Tito Princisvalle, Comitato Glaciologico Italiano. A seguire un incontro pubblico alle ore 18 ad Alagna Val Sesia presso il Teatro Unione Alagnese. Si concluderà lunedì 22 agosto con la conferenza stampa di presentazione dei dati a Torino presso la sede del Comitato Glaciologico Italiano.
In soccorso dei giganti bianchi: Fare di tutto per contrastare la crisi climatica è un dono che facciamo alle future generazioni, che erediteranno gli effetti delle nostre scelte. Per sostenere le attività di Legambiente sui cambiamenti climatici visita la pagina sostieni.legambiente.it/carovana-ghiacciai. Con un piccolo contributo sosterrai la campagna itinerante Carovana dei Ghiacciai, le attività dell’Osservatorio sull’impatto dei mutamenti climatici e le mobilitazioni contro la crisi climatica e i nemici del clima per ottenere cambiamenti concreti dalle istituzioni.

 

(Foto di repertorio)

Earthink Festival, prima rassegna di teatro in Italia dedicata alla sostenibilità ambientale

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Earthink Festival 2022: dal 9 al 17 settembre a Torino andrà in scena l’XI edizione della prima rassegna di teatro in Italia interamente dedicata alla sostenibilità ambientale.
Nove giorni di spettacoli per parlare, attraverso le arti performative, del cambiamento climatico e del ruolo che ognuno ha nel portare avanti soluzioni ecologiche.
PROGRAMMA E LOCATION
Gli spettacoli, selezionati tra proposte arrivate da tutta Italia e dall’estero, comporranno un programma denso e diversificato. Circo, teatro-danza, teatro di figura, VR reality, viaggi musicali nella natura e performance interattive sulle percezioni animeranno i parchi e i luoghi simbolo del teatro off a Torino per riflettere sull’emergenza climatica attraverso una visione poetica.
Il cuore dell’XI edizione sarà Cascina Filanda, antico edificio rurale all’interno del parco del Meisino oggi sede di un importante progetto di housing sociale, che ospiterà molti degli spettacoli in programma. Tra i luoghi di Earthink 2022 immancabili il Parco del Valentino e l’Imbarchino a cui si aggiungeranno alcuni dei teatri off più importanti della città come Cubo Teatro, Atelier Teatro Fisico, Cecchi Point e Spazio Kairòs.