Alla ricerca delle sorgenti del Po
A cura di piemonteitalia.eu
DA PIAN DELLA REGINA AL LAGO FIORENZA TRA CASCATE E PRATI FIORITI
“Il Monviso è il brandello di un antico fondale oceanico sollevato e conficcato nel mare delle rocce carbonatiche circostanti”
Che sia primavera, estate o autunno, salire da Pian della Regina (Crissolo) fino al Lago Fiorenza per il Pian del Re regala sempre tante emozioni…
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Meno rumore e calore alle Vallette
Grazie a strade e marciapiedi costruiti con materiali innovativi
Le strade e i marciapiedi delle Vallette saranno a breve interessate da un diffuso programma di interventi di manutenzione straordinaria, che miglioreranno la qualità ambientale e la resilienza climatica degli spazi pubblici del quartiere.
Il progetto esecutivo dell’intervento, finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destinate ad attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQuA), è stato approvato questa mattina dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Cura della città Francesco Tresso.
Due milioni e 46 mila euro la spesa prevista per i lavori, che prevedono in particolare il rifacimento di gran parte dei tappeti di usura delle principali arterie del quartiere, con l’utilizzo di materiali sostenibili e innovativi che assorbiranno con più efficacia i rumori emessi dai veicoli. La sostituzione dei tappeti sarà totale su corso Molise, su viale dei Mughetti e su via delle Magnolie, mentre interesserà alcuni tratti di via delle Primule, via delle Pervinche, via delle Verbene e via dei Gladioli.
I lavori riguarderanno anche il rifacimento di alcuni tratti di marciapiede in via delle Magnolie e in via delle Verbene, per garantire una maggior sicurezza ai pedoni.
Su corso Molise e via dei Mughetti, infine, è prevista la modifica delle superfici destinate a parcheggio, con la posa di autobloccanti forati drenanti che avranno il duplice effetto di aumentare la permeabilità alle acque meteoriche e di abbassare il calore rilasciato dalle superfici, mitigando in questo modo l’effetto isola di calore.
“Questi interventi diffusi determineranno effetti positivi sulla qualità ambientale degli spazi pubblici del quartiere Vallette, contribuendo a eliminare situazioni di pericolo e disordine della viabilità e concorrendo ad elevare il livello della qualità urbana”, ha commentato l’assessore Francesco Tresso.
L’inizio dei lavori è previsto per il prossimo mese, la fine è prevista per la primavera del 2025.
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Verso un’aria più salubre
Pubblicato sulla rivista Nature Communications lo studio del professor Paolo Tronville e del ricercatore Vincenzo Gentile del Politecnico di Torino e del ricercatore Jesus Marval della National Physical Laboratory, Regno Unito
Torino – La pandemia da COVID-19 ha evidenziato l’importanza della filtrazione e dell’utilizzo di materiali fibrosi con fibre fini per purificare efficacemente l’ariarimuovendo le particelle sospese in aria con dimensioni inferiori al micrometro. La maggior parte di ciò che respiriamo nell’aria è infatti composta principalmente daparticelle più piccole di 1 μm, specialmente nelle aree urbane.
I filtri con materiale fibroso di tessuto-non-tessutoconsentono di catturare le particelle pericolose per la salute umana ma, per risultare efficaci, richiedono fibre fini; di conseguenza la ricerca si sta concentrando principalmente sullo sviluppo di nuove tecnologie e materiali capaci di catturare efficacemente particelle e bioaerosol con tali dimensioni.
Nell’articolo dal titolo “Guidelines for measuring and reporting particle removal efficiency in fibrous media”, firmato dal professor Paolo Tronville e dal ricercatore Vincenzo Gentile del Dipartimento Energia (DENERG) del Politecnico di Torino e dal ricercatoreJesus Marval della National Physical Laboratory, Regno Unito e pubblicato sulla rivista Nature Communications – doi.org/10.1038/s41467-023-41154-4, vengono illustrate, utilizzando concetti di “Tecnologia degli Aerosol” spesso trascurati negli studi interdisciplinari, le metodologie e gli strumenti da adottare per effettuare la misura di efficienza di rimozione particellare dei materiali filtranti. Una misura, questa, essenziale per arrivare a produrre materiali performanti con cui costruire elementi filtranti in grado di contribuire a proteggere efficacemente la salute umana.
La ricerca include inoltre indicazioni sulle migliori pratiche per la misura di efficienza e la sua documentazione, in modo da garantire la possibilità di effettuare attendibili valutazioni e comparazioni dei nuovi materiali e delle tecnologie di filtrazione degli aerosol.
Le potenzialità delle possibili applicazioni dello studio sono ampie e spaziano dalla progettazione di materiali filtranti per molteplici utilizzi che richiedono elevate efficienze (come, ad esempio, i dispositivi di protezione individuale per le vie respiratorie), alla creazione di sistemi di purificazione dell’aria più avanzati per ambienti interni e allo sviluppo di componenti per gli impianti industriali, in modo da migliorare la qualità dell’aria nell’ambiente di lavoro.
Per quanto riguarda i possibili sviluppi dell’analisi, sarà importante arrivare a definire normative globali con cui misurare in modo accurato e ripetibile le concentrazioni di particelle in atmosfera con dimensioni inferiori a 1 μm e 100 nm. Inoltre, anche le misure sui materiali filtranti potrebbero essere standardizzate per consentire una comparazione facile ed immediata di nuovi prodotti e tecnologie.
Fondamentale risulterebbe infine, nel futuro, riuscire amodellare in modo accurato i meccanismi di cattura delle particelle ultrafini e comprendere, in maniera esaustiva, le ragioni per cui le cariche elettrostatiche sulle fibre vengono inibite dal deposito di particelle dell’ordine delle decine di nanometri.
“Questo lavoro – commenta il professor Paolo Tronville – fornisce una base solida di partenza per prossime ricerche e sviluppi nell’ambito della filtrazione delle particelle disperse in aria, contribuendo così a garantire ambienti esterni ed interni più salubri”.
Dalla data dell’entrata in vigore del decreto del Governo che proroga l’entrata in vigore del blocco dei diesel euro 5, il Piemonte e le altre Regioni del bacino padano avranno 6 mesi di tempo per aggiornare i piani per la qualità dell’aria e studiare misure alternative.
Questo il contenuto dell’informativa, tenutasi nella quinta Commissione presieduta da Angelo Dago, da parte dell’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati.
L’assessore ha spiegato che “essendo cambiate le condizioni rispetto alla decisione del 2021 che ci vincolava, possiamo mettere insieme diverse misure di compensazione in modo che gli uffici tecnici, attraverso una rimodulazione scientifica, possano realizzare una revisione efficace del piano”.
L’informativa è stata richiesta da Silvana Accossato (Luv) che ha aperto la discussione e ha sottolineato che già in questi mesi si sarebbero dovute valutare le varie misure per la diminuzione delle emissioni.
Diversi gli interventi critici dei gruppi di opposizione: Domenico Rossi, Raffaele Gallo, Alberto Avetta (Pd), Sean Sacco e Sarah Disabato (M5s) e Giorgio Bertola (Ev).
Dai banchi della maggioranza sono intervenuti Alberto Preioni, Stefano Allasia, Matteo Gagliasso e Letizia Nicotra (Lega) a sostegno dell’informativa.
Uncem – l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani – in accordo con l’Agenzia per la Coesione territoriale, Ti propone questo breve questionario. Insieme potremo così impostare attività formativa, informativa, coordinare le azioni, scambiare le buone pratiche, coinvolgere le Istituzioni. Il tema è complesso, delicato, importantissimo. La prevenzione degli incendi boschivi. Nel quadro della pianificazione di protezione civile e della valorizzazione del patrimonio forestale.
Ecco il link per accedere al questionario:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdW9QApM9Yd8CjCk9gzWZO0RedIk6piEgD31G3aNDKXAYFhRg/viewform?usp=sf_link
Iniziativa guidata dall’ingegnere astronauta Carlo Viberti
Il quarto convegno internazionale Iaf Spaceland si terrà il 18 settembre prossimo a partire dalle ore 10 a Savigliano presso l’Auditorium Crosa Neiraa
IAF è la Federazione Internazionale di Astronautica, partecipata da NASA, Agenzia Spaziale Italiana, Space X di Elon Musk, Blue Origin di Jeff Bezos, SpaceLand ed altri 470 enti internazionali.
Il convegno affronterà come tematica la missione di volo in assenza di peso e in condizioni di gravità lunare e marziana con un viaggio in Florida, promosso da GoWorld. Si tratta di un programma che comprende anche l’addestramento e il decollo presso lo storico sito delle missioni della NASA sulla luna, a Cape Canaveral. L’evento vedrà la partecipazione di esperti provenienti da tutto il mondo su innovativi sistemi di volo e lanciatori per i primi lanci dall’Italia di satelliti e velivoli supersonici. Consentirà, così, di capire l’importanza socio economica e culturale dei primi spazioporti presenti nel Sud Europa, in progettazione da parte di Spaceland, nonché la possibilità di visitare il modello lunare Exospace-x.
La possibilità di fluttuare come astronauti del progetto Spaceland 2023 verrà illustrata attraverso filmati inediti tratti da precedenti missioni, realizzate coinvolgendo persone comuni, anche con disabilità fisiche. Tali esperienze aerospaziali risultano tanto più preziose perché includono attività e esperienze aerospaziali in condizioni di microgravitá, di alto valore in termini di innovazione tecnologica e sia di formazione medico-scientifica.
Dall’anno 2002 questa iniziativa è organizzata dalla squadra di Carlo Viberti, già responsabile tecnico dell’Ufficio astronauti ESA e della tecnologia europea e italiana sulla base spaziale Mir. A Savigliano parlerà della sua esperienza di primo ingegnere candidato cosmonauta privato della storia, risalente all’anno 2000.
Mara Martellotta
“Dopo il gran caos dell’anticipo del blocco degli Euro 5 diesel e a
seguito delle nostre proteste e degli automobilisti e degli artigiani
interessati, impossibilitati ad investire sull’acquisto di nuovo mezzo,
apprezziamo il rinvio del provvedimento deciso dal Governo Meloni, slittato
al 1° ottobre 2024. Una decisione importante per gli artigiani, perché
garantisce una boccata di ossigeno ma che ci richiama ad una situazione che
va affrontata. La deplorevole inquisizione clorofilliana è sempre in
agguato. Chiediamo interventi strutturali sulle altre fonti di inquinamento
ambientale anziché giocare di rimessa rincorrendo l’emergenza con
provvedimenti spot che limitano la mobilità dei cittadini e danneggiano le
imprese. Bisogna prima creare una condizione di benessere e sostenibilità
economica diffusa e solo dopo, semmai, pensare a provvedimenti per
contenere l’inquinamento. Altrimenti saremo tutti forzatamente green perché
semplicemente non ci si potrà più guadagnare da vivere. Quindi non si perda
tempo e si sfruttino al meglio i mesi che abbiamo di fronte”.
GIORGIO FELICI (PRESIDENTE DI CONFARTIGIANATO PIEMONTE
Cirio: «Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all’intero governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l’intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte»
Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri impegna le Regioni del bacino padano – Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto – ad aggiornare i propri piani per la qualità dell’aria permettendo di valorizzare le tante misure ambientali messe in campo nel biennio 2021-2023 alternative al blocco dei veicoli. Ne consegue che le auto e i mezzi diesel Euro 5 potranno continuare a circolare in Piemonte, cosi come nelle altre Regioni del bacino padano, fino all’autunno 2025.
«Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all’intero governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l’intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Il lavoro di squadra ha consentito di raggiungere questo risultato perché da sola la Regione non aveva il potere di agire: era necessaria una legge da parte del governo che è prontamente intervenuto, con questo decreto, confermando la sua attenzione e vicinanza al Piemonte.
Questo risultato – prosegue il presidente – è il frutto del lungo e complesso lavoro, fatto sotto la guida del ministero dell’Ambiente, dai tecnici della direzione regionale e Arpa, che ha permesso di valorizzare gli effetti delle tante misure messe in campo in questi anni – grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr – in particolare quelle di efficientamento energetico, dal momento che l’inquinamento non è generato solo dal traffico veicolare. Azioni che continueremo a potenziare perché l’attenzione della Regione resta massima per la tutela dell’ambiente e della salute – conclude – Abbiamo triplicato le risorse previste per il miglioramento della qualità dell’aria e a breve lanceremo un altro pacchetto di misure per sostenere le famiglie nell’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale e aiutare le imprese a sostituire i mezzi più inquinanti».
L’assessore all’ambiente Matteo Marnati illustra i provvedimenti già messi in campo per ridurre le emissioni inquinanti e anticipa alcune misure che saranno messe in campo nelle prossime settimane. «Abbiamo già rottamato 704 autobus del trasporto pubblico con nuovi mezzi a basse emissioni e altri 749 saranno sostituiti entro il 2024 – spiega l’assessore Marnati – e abbiamo prorogato gli incentivi regionali per la sostituzione di stufe e impianti di riscaldamento inquinanti su cui abbiamo investito complessivamente 9 milioni di euro. A questo si aggiungono gli interventi del superbonus 110 per cento che contribuiscono alla riduzione delle emissioni generate dagli edifici. Ora, come richiesto dal governo, siamo pronti per rivedere il piano tutela dell’aria del 2019 – conclude l’assessore – per integrarlo con misure alternative e più efficaci al blocco dei diesel Euro 5».
È stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy a dare la notizia ieri in un question time in Parlamento: in Piemonte non scatterà il blocco della circolazione per i diesel Euro 5 previsto per il 15 settembre.
“La prossima settimana si potra’evitare il blocco” (con un decreto, ndr) ha detto Adolfo Urso – anche se il Governo è fermo nell’impegno di tutelare l’ambiente, dato che tanti risultati significativi sono stati raggiunti grazie alle misure in vigore. È nostra intenzione aumentare gli incentivi per consentire ai possessori di auto Euro 0, 1, 2 e 3 di migliorare il parco auto circolante”, ha detto il ministro.