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Nuovi alberi nel parco Colonnetti

Nell’ambito del progetto BoscoTo25, facente parte del più ampio programma dedicato alle scuole e gestito dal Comitato Organizzatore dei Giochi Torino 2025 Fisu World University Games, oggi sono stati messi a dimora 260 alberi in un’area del Parco Colonnetti di fronte al Cus, in via Panetti. La piantumazione, a cura di circa 120 bambine e bambini e gestita dagli assessorati al Verde Pubblico e alle Politiche Educative della Città di Torino, avviene in un Parco di particolare interesse arboreo.

Presenti all’incontro gli assessori all’Istruzione Carlotta Salerno e al Verde pubblico Francesco Tresso, il Presidente della Circoscrizione Due Luca Rolandi, e il Presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Ciro Sciretti, anche se i veri protagonisti di questa attività sono stati gli studenti di cinque classi dell’Istituto Comprensivo Cairoli, ciascuno dei quali ha dato il nome al proprio albero e ha ricevuto una maglietta dei Giochi.

Si tratta dell’ultimo appuntamento del progetto denominato BoscoTo25, che ha come obiettivo la realizzazione di vero e proprio Bosco Diffuso tra i Comuni sede di gara, con il focus sulla sostenibilità ambientale e la tutela delle aree verdi del territorio. Il concetto fondamentale che si è voluto approfondire con i ragazzi è quello della biodiversità, di cui tutti siamo parte, con la creazione di nuove aree verdi per il relax, la socializzazione e le attività ludico-sportive tramite la messa a dimora di molteplici piante all’interno di spazi ricercati ad hoc dai comuni coinvolti. Gli studenti sono diventati i veri protagonisti del progetto, sia partecipando a workshop sulla natura – organizzati dal Comitato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri specialità Forestale, la Regione Piemonte e i Comuni coinvolti – sia piantando direttamente le piantine con l’aiuto di personale qualificato, personalizzando le stesse con etichette.

“Attraverso l’entusiasmo e l’impegno di questi giovani studenti e grazie al Comitato Organizzatore dei Giochi Torino 2025 FISU World University Games oggi facciamo un passo importante per rendere ancora più verde uno dei parchi torinesi più belli e ricchi di alberi – hanno commentato gli assessori Salerno e Tresso –. Bosco To25 non è solo un progetto che regala nuovi alberi alla città, è un modo per sensibilizzare le scuole sull’importanza della biodiversità e della cura del territorio.”

“Lasciare un segno di valore, un’eredità condivisa e continuativa, che porti benessere a tutta la comunità – ha detto il Presidente Sciretti – È questo il significato profondo che il Comitato Organizzatore dei Giochi Torino 2025 FISU World University Games dà al Progetto Scuole in cui rientra il programma BoscoTo2025, un’attività che ha coinvolto centinaia di bambini di tutti i Comuni sede di gara facendo loro comprendere, sia attraverso i workshop teorici sulla natura e sulla biodiversità sia soprattutto attraverso l’attività concreta della piantumazione degli alberi, l’importanza della sostenibilità ambientale e della tutela delle aree verdi del territorio. In particolare, per questa bella giornata al Parco Colonnetti che è insieme festa e “didattica” a cielo aperto, ringrazio la Città di Torino, gli assessori Carlotta Salerno e Francesco Tresso.”

Foto archivio

I fondi regionali per la sicurezza del territorio

La Regione Piemonte ha approvato l’assegnazione di oltre 2,5 milioni di euro per la messa in sicurezza del territorio e il potenziamento delle infrastrutture pubbliche. Questi fondi sono destinati a rafforzare la difesa e la resilienza contro calamità naturali, nonché a migliorare le infrastrutture strategiche per la viabilità e la mobilità.

«La Regione Piemonte – affermano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alle Opere pubbliche, Difesa del suolo, Protezione civile Marco Gabusi – è fortemente impegnata a destinare nuovi fondi a interventi prioritari per la nostra comunità. Con questo stanziamento sosteniamo i Comuni nella realizzazione di opere indispensabili per la messa in sicurezza delle proprie infrastrutture».

L’assessore Gabusi ha inoltre sottolineato l’importanza di questo finanziamento per contrastare il dissesto idrogeologico: «Troppo spesso in passato si è parlato di dissesto idrogeologico, ma la nostra amministrazione ha dimostrato coerenza, traducendo le parole in risorse concrete per gli enti locali piemontesi».

Gli interventi per provincia

Alessandria

  • Borghetto di Borbera: Messa in sicurezza del muro di contenimento della viabilità di via Mulino in loc. Persi – €110.000
  • Camino: Consolidamento versante sottoscarpa vicolo dei Poggi in due tratti – €85.000
  • Casasco: Ripristino tracciato viabilità comunale di Via Cascina Romulin – €100.000
  • Cassine: Consolidamento scarpata di valle strada comunale Viale Simondetti con opere di sostegno – €70.000
  • Ponzone: Ripristino e messa in sicurezza di due tratti di strada comunale Ciglione – Grognardo – €60.000
  • Terzo: Consolidamento strada comunale Regione Valle mediante opere di sostegno di sottoscarpa – €60.000

Asti

*  S.P. 30 “Alessandria – Moncalvo”. Messa in sicurezza e sistemazione del movimento franoso tra il km 30+700 e il km 31+000 in comune di Grazzano Badoglio – €350.000

Biella

  • Callabiana: Ripristino del tratto di strada comunale che dalla Frazione Chiesa conduce alla Frazione Vacchione – €65.000
  • Pollone: Interventi di ripristino opere trasversali e longitudinali nel Torrente Oremo in località Trotti – €40.000
  • Valdilana: Ripristino e messa in sicurezza del dissesto franoso occorso lungo il lato di sottoscarpa della strada comunale Via Mazzini – €95.000

Cuneo

  • Dronero: Intervento di messa in sicurezza strada comunale “Vecchia dei tetti” in Loc. Olivengo – €145.000
  • Macra: Opere di messa in sicurezza del versante per caduta massi sulla strada comunale per Villar di Macra e SP422 – €94.000
  • Melle: Interventi di ripristino, consolidamento e sostegno della sede stradale – strade comunali: Loc. Sant’Eusebio e Loc. Comba – €180.000
  • Vezza d’Alba: Interventi di bonifica e messa in sicurezza del versante “Rocca del Castello” – €145.000

Novara 

  • Lesa: Ripristino e consolidamento della strada comunale via Valle dell’Erno interessata dal movimento gravitativo – €150.000
  • Marano Ticino: Messa in sicurezza del versante sovrastante la Strada Comunale via Costa Grande – €25.000
  • Pella: Messa in sicurezza e consolidamento della strada comunale Pella-Ronco, in prossimità della frazione Ronco – €150.000
  • Pogno: Messa in sicurezza e consolidamento della strada comunale che conduce al cimitero – €88.000

Torino

  • Bussoleno: Ripristino della funzionalità dell’impianto sportivo comunale, “Luigi Portigliatti”, a supporto delle attività di protezione civile – €90.000
  • Pinasca: Rifacimento del ponte sul Rio Glesiassa – €90.000
  • San Mauro Torinese: Sistemazione erosione sponda sinistra del rio Rivodora, in prossimità del versante sottostante il caseggiato D del condominio il Sagittario, e ricalibratura nel tratto di valle con eliminazione della vegetazione – €61.845,80

Verbano-Cusio-Ossola

  • Bognanco: Ricostruzione muro di sostegno e consolidamento della strada comunale per la frazione Picciola – €160.000

Vercelli

  • Fobello: Intervento di ripristino della viabilità lungo la strada comunale per frazione Torno – €120.000

Il Grande Fiume, biodiversità tra passato e futuro

Nell’ambito della mostra Change! Ieri, oggi, domani. Il Po, Palazzo Madama presenta il progetto espositivo Il Grande Fiume, biodiversità tra passato e futuro a cura del Museo Regionale di Scienze Naturali, il settore Sviluppo Sostenibile Biodiversità e Aree naturali della Regione Piemonte e il Parco Paleontologico astigiano, in collaborazione con le Aree protette del Po piemontese, del Ticino e Lago Maggiore e del CRIP (Centro Referenza Ittiofauna Piemonte).

 

Nel tempo, numerose specie animali hanno abitato il Grande Fiume. Mentre di alcune rimane ancora traccia grazie a reperti fossili rinvenuti e ottimamente conservati, oggi sono diventate molte le specie aliene che popolano le sue acque dolci, rappresentando un pericolo per la biodiversità autoctona e una sfida per tutelare le peculiarità del Fiume Po. Sono questi – reperti fossili e fauna ittica – i temi della mostra allestita nelle sale della Piccola Guardaroba e del Gabinetto Cinese.

 

Le aree protette regionali che tutelano gran parte delle aree circostanti il Grande Fiume, rappresentano un elemento fondamentale per contrastare la frammentazione degli habitat, la perdita di biodiversità e l’invasione di specie aliene in un ambito fortemente antropizzato come quello della Pianura Padana.

Partendo dalla Piccola Guardaroba, grazie alle splendide immagini subacquee del fotografo e videomaker Mattia Nocciola, la mostra rivela il mondo sommerso delle acque dolci esponendo un piccolo spaccato della varietà di specie ittiche autoctone che popolano il Fiume Po e le minacce rappresentate dalla presenza di specie aliene invasive.

Attraverso scatti realizzati in ambiente naturale ci “immergiamo” nel fiume per scoprire un mondo di bellezza e fragilità dove la biodiversità è sempre più compromessa, anche a causa dell’emergenza climatica.

 

Proseguendo nel Gabinetto Cinese, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e il Parco Paleontologico Astigiano presentano al pubblico esemplari fossili che documentano i cambiamenti avvenuti nella comunità degli esseri viventi che hanno abitato la Pianura Padana in epoche remote. Testimonianze di organismi che, diversi milioni di anni fa, popolavano il mare che ricopriva tutta l’attuale area Padana, tra cui il Piemonte centro-meridionale con clima subtropicale. I pesci di Pecetto di Valenza, le conchiglie della Collina di Torino e dell’Astigiano, le foglie delle antiche foreste che ricoprivano le terre emerse confermano una storia lunga milioni di anni di questi territori.

 

Questa mostra – ha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura, Marina Chiarelli – segna un importante passo avanti per il Museo Regionale di Scienze Naturali, che non solo si conferma un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio naturalistico, ma amplia la sua missione educativa. Oltre alle sue collezioni, già ricche e apprezzate, il museo si arricchisce di nuovi contenuti didattici pensati per un pubblico ampio e diversificato, dalle scuole agli appassionati, fino ai semplici curiosi. Si aprono così ulteriori cassetti del sapere che permettono di approfondire tematiche cruciali come la biodiversità e la sostenibilità ambientale. Questo progetto all’interno di questa nostra scatola magica rappresenta un’occasione per sensibilizzare i visitatori sul delicato equilibrio degli ecosistemi e sul valore delle nostre radici naturali e storiche. È un’offerta culturale e formativa che punta a consolidare il legame tra scienza, territorio e comunità, facendo del museo un luogo vivo, al servizio della conoscenza e della consapevolezza ambientale.

 

Da 40 anni la Regione Piemonte è impegnata nel conservare la biodiversità attraverso l’istituzione delle aree protette – ha affermato l’assessore regionale alla Biodiversità e alle Aree protette, Marco Gallo – per cui oggi vantiamo 77 tra parchi e riserve naturali e quasi 200 mila ettari di territorio tutelato. Molte di queste zone hanno come cuore pulsante un fiume, autentico concentrato di vita. La mostra sulla biodiversità del Po apre il sipario su uno degli organismi più complessi della Terra, minacciato dai cambiamenti climatici e alterazioni ambientali causate, soprattutto, dall’intervento dell’uomo. Uno degli obiettivi della Regione è favorire l’equilibrio tra ecosistemi e pressione antropica per garantire un futuro ai corsi d’acqua. Prova ne sia l’ultimo intervento da oltre un milione di euro che mette insieme otto progetti per migliore le condizioni idromorfologiche dei corsi d’acqua in diverse zone del Piemonte, puntando tra l’altro a ripristinare la vegetazione tipica, messa a rischio dalla presenza di piante alloctone invasive.

 

In seguito al momento inaugurale, venerdì 6 dicembre alle 16:00, sarà possibile seguire la conferenza “Boschi e cambiamento climatico: l’esempio virtuoso della foresta condivisa del Po piemontese” a cura dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese e dell‘Accademia di Agricoltura di Torino.

INFORMAZIONI

palazzomadama@fondazionetorinomusei.it  – t. 011 4433501
www.palazzomadamatorino.it

 

ORARI: lunedì e da mercoledì a domenica: 10 – 18. Martedì chiuso.

Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.

 

BIGLIETTI: incluso nel biglietto di ingresso al museo: intero € 10 | ridotto € 8.

Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card.

 

Bollo al 50% per le ibride immatricolate nel 2025

L’esenzione del 50% del bollo per le auto ibride immatricolate dal 1° gennaio 2025 è stata al centro del dibattito della seduta congiunta delle Commissioni Ambiente (presidente Sergio Bartoli) e Bilancio (presidente Roberto Ravello), sui temi ambientali relativi alla variazione di bilancio.

L’assessore al bilancio Andrea Tronzano ha illustrato la misura che porterà nel 2025 nelle casse della Regione Piemonte circa 4 milioni di euro. “Nel 2017 sono state immatricolate circa 6 mila auto ibride, nel 2023 sono diventate 50 mila. Le auto elettriche non si possono tassare per legge dello Stato, tutto il parco auto circolante è tassato sulla parte termica in base alla potenza e alle emissioni inquinanti. In Piemonte le auto ibride immatricolate dal 1° gennaio 2025 godranno di un’agevolazione del bollo al 50%”.
Sul fronte prettamente ambientale è intervenuto l’assessore Matteo Marnati: “Nessuna motorizzazione può essere considerata a impatto zero, ma le emissioni variano in modo significativo in base alla tipologia di alimentazione. La differenza, a parità di cilindrata, tra un motore a benzina tradizionale e uno ibrido/benzina si traduce in una riduzione di circa il 30% delle emissioni di biossido per quest’ultimo. Tuttavia, anche i veicoli ibridi hanno un impatto sulla qualità dell’aria. A breve sarà disponibile un bando, rivolto esclusivamente alle partite Iva, per incentivare la rottamazione dei veicoli diesel, accompagnato da misure di incentivazione per il noleggio e il leasing di veicoli meno inquinanti”.

Per approfondimenti sono intervenuti i consiglieri Sarah Disabato (M5s), Alberto Unia (M5s), Alice Ravinale (Avs), Gianna Pentenero (Pd), Fabio Isnardi (Pd) che hanno chiesto di avere i dati sull’impatto ambientale delle misure relative al bollo auto e all’aumento delle auto ibride in circolazione.

Start up innovative: un successo il bando regionale

È stato un successo il bando dedicato al sostegno alla prima crescita delle start up innovative, che poggiava su una dotazione di 5 milioni di euro a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr 2021-27): 83 le domande pervenute, che saranno sottoposte a valutazione per individuare i progetti che potranno essere finanziati.

«Il risultato di questo bando, le cui risorse sono andate esaurite in pochissimo tempo, conferma che stiamo percorrendo la strada giusta per sostenere i programmi di crescita delle start up innovative – commenta l’assessore all’Innovazione e RicercaMatteo Marnati – Le start up, infatti, hanno un ruolo di attori chiave per la promozione di un sistema economico innovativo e competitivo e al passo con i tempi, e sono essenziali per il futuro del Piemonte, in particolare per poter trovare soluzioni alle eventuali criticità alle quali bisogna rispondere con le eccellenze e la qualità».

In particolare, l’obiettivo del bando è sostenere, nelle prime e delicate fasi di vita, il posizionamento competitivo e di mercato di progetti imprenditoriali originanti da iniziative pubbliche o private e fondati su prodotti, servizi o modelli di business innovativi. I progetti devono essere coerenti con la Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente S3 e quindi potranno ricadere su diverse tematiche, dall’aerospazio alla mobilità, dalla salute al cibo, dalle tecnologie verdi alla manifattura avanzata.

Alluvioni, frane e cambiamento climatico: una mostra sul Po esplora la crisi ambientale

 

L’esposizione, la prima nel suo genere, mette al centro il cambiamento climatico raccontato attraverso gli occhi del Po, con un approccio radicalmente multidisciplinare e una rete di partner scientifici e istituzionali

Sono gli effetti del cambiamento climatico: la trasformazione dei fiumi, anche per via dell’azione dell’uomo; la moltiplicazione di fenomeni metereologici estremi, che con frequenza crescente colpiscono territori e comunità in maniera rovinosa; le allerte, che in questo periodo tornano a interessare tanti territori italiani ed europei, e non solo, e che colpiscono in particolare un Nord Italia ormai devastato da piogge torrenziali, alluvioni, frane, inondazioni.

Torino, una mostra le ha messe al centro di un’ampia riflessione culturale: Change! Ieri, oggi, domani. Il Po, a Palazzo Madama fino al 13 gennaio 2025, è una mostra multidisciplinare e multifocale che utilizza il grande bacino idrico padano per parlare dell’allarme globale che in questi giorni risuona in ogni angolo del Pianeta. Attraverso lo sguardo del fiume, la mostra ripercorre la storia dell’acqua, degli uomini e degli animali che grazie e attorno ad essa hanno vissuto e prosperato, evolvendosi con i suoi mutamenti, influenzando a propria volta il corso e la vita del Grande Fiume.

Utilizzando la forma espositiva per coniugare discipline umanistiche, arti visive e apparati scientifici nello sforzo condiviso di rappresentare la crisi del nostro secolo nella sua totalità e interezza, Change! adotta i concetti di Mitigazione e Adattamento quali grandi filoni strategici che legano l’esposizione principale a un ecosistema di iniziative di grande e attualità e valore educativo: giornate di studio, esposizioni temporanee, conferenze ed incontri tematici completeranno il significato della mostra principale.

Change! Ieri, oggi, domani. Il Po rappresenta un progetto visionario che sfida i confini disciplinari per affrontare la crisi climatica con l’urgenza e l’innovazione che il nostro tempo richiede, raccontandola per quello che è: un evento che ci riguarda tutti, e che tocca ogni aspetto della vita umana.

Un evento unico nel panorama italiano, dal profondo valore politico, educativo e culturale, insignito dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Nato dal dialogo tra l’Assessorato alla Cura della città, Verde Pubblico e Sponde Fluviali della Città di Torinol’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (ABDPO) e l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po, oggi unite nella Riserva MaB UNESCO Po Grande, e realtà torinesi come il Politecnico di Torino e l’Università degli Studi di Torino, oltre allo European Research Institute, vede la media partnership di Rai Radio3.

La mostra, promossa dalla Fondazione Torino Musei, è curata da Tiziana CasertaAnna La Ferla e Giovanni C.F. Villa, ed è accompagnata da un catalogo, edito da Silvana Editoriale, con contributi – fra gli altri – di studiosi dell’Università degli Studi di Torinodell’Università degli Studi di Bergamo, del Politecnico di Torino, del Politecnico di Milano, dell’ENEA, di Slow Food, di Adaptation.it e di Mondoserie.it.

Nuovo inceneritore o potenziamento del Gerbido

“Solo per la parte residuale di rifiuti rimasti dopo la raccolta differenziata, per i quali non è possibile il recupero, è previsto il ricorso alla termovalorizzazione. L’attuale impianto del Gerbido non è sufficiente in base alla quantità di rifiuti da trattare che è stimabile in 276 mila tonnellate l’anno. L’autorità d’ambito, su sua iniziativa e in autonomia, ha avviato la consultazione con procedura di evidenza pubblica con lo scopo di accettare eventuali candidature dei comuni per ospitare sul proprio territorio un ulteriore impianto o eventualmente di prevedere l’ampliamento di quello di Torino”. Questa la risposta in sintesi data dall’assessore Gianluca Vignale, in base a quanto predisposto dall’assessore Matteo Marnati, alla interrogazione di Alberto Unia (M5s), nel corso del question time in Consiglio regionale.

“A tutta dritta verso un futuro insostenibile, ovvero, costruiamo nuovi inceneritori” è il titolo dell’atto ispettivo con il quale Unia ha interrogato la Giunta su quali fossero “le motivazioni che hanno portato la Regione ad avviare ufficialmente il processo per la realizzazione di un nuovo inceneritore in Piemonte, nonostante le numerose criticità ambientali e sociali legate a questo tipo di impianti e in contrasto con gli obiettivi di riduzione dei rifiuti e di economia circolare promossi dall’Unione europea e dallo stesso Piano rifiuti regionale”.

“Il Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani e di bonifica delle aree inquinate (Prubai) ha effettuato una valutazione comparativa tra i diversi scenari – ha proseguito l’assessore – dalla comparazione emerge che la termovalorizzazione è la soluzione ambientalmente più conveniente per quella parte di rifiuti per la quale non è possibile il recupero di materiali”.

Fondi Fesr per l’ambiente: 475 milioni nel quinquennio

Il programma di lavoro sui temi dell’ambiente è stato al centro della seduta della Quinta Commissione di questa settimana presieduta da Sergio Bartoli.

L’assessore Matteo Marnati ne ha illustrato i contenuti, partendo dalle risorse a disposizione: “Il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) ha avuto un forte incremento: è passato da 181 milioni di euro per il periodo 2014-2022 a 475 milioni per il 2023-2027; questo “ci permetterà di lavorare al meglio per la transizione ecologica, a favore di enti pubblici e aziende, per contribuire a ridurre le emissioni climalteranti e inquinanti”.

Sergio Bartoli

“In particolare sono stati stanziati 73 milioni di euro per mitigare gli effetti dell’agricoltura sulla qualità dell’aria. La Regione Piemonte ha anche a disposizione i fondi complementari al Pnrr: 29 milioni per l’acquisto di 100 mezzi entro il 2026 e 5.3 milioni per la rottamazione di mezzi commerciali inquinanti e la sostituzione con veicoli green. La Regione inoltre – ha detto l’assessore – ha messo a disposizione 3.6 milioni per la sostituzione di stufe e caldaie a biomasse (con cui sono già stati installati 1.700 generatori) e 6 milioni di euro per favorire la mobilità sostenibile nelle città”.

“In questo momento – ha proseguito Marnati – la Regione lavora su 470 milioni su diverse tipologie di bandi provenienti da diverse fonti finanziarie, per il miglioramento della qualità dell’aria attraverso misure dirette su: trasporti, efficientamento energetico, green community e idrogeno. Abbiamo già investito 158 milioni di euro, oltre a 36 milioni dal Ministero dell’Ambiente impiegati per l’acquisto di 168 nuovi pullman, 78 milioni per 488 nuovi autobus”.

Rispetto ai rifiuti l’assessore ha illustrato i principali obiettivi da raggiungere: per la raccolta differenziata il 70% entro il 2025, il 75% entro il 2030 e l’82% entro il 2035, la bonifica completa dall’amianto (1500 siti contaminati in Piemonte) e l’aggiornamento del Piano per la gestione dei rifiuti speciali.

Sul tema aria proprio in queste settimane è all’esame della Commissione Ambiente il nuovo Piano regionale per la qualità dell’aria. Al termine della seduta infatti i consiglieri hanno iniziato la discussione sulla proposta di delibera della Giunta sul Piano, in seguito alle consultazioni che si sono svolte nelle scorse settimane. È intervenuto anche il direttore di Arpa Piemonte Secondo Barbero che ha assicurato che il Piano è già coerente con le nuove direttive Ue.

Sul Piano aria sono intervenuti i consiglieri: Gianna Pentenero (Pd), Alice Ravinale (Avs), Mimmo Rossi (Pd), Roberto Ravello (FdI), Marco Protopapa (Lega), Alberto Unia (M5s), Emanuela Verzella (Pd).

“Il viaggio delle piante”, al Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti

La mostra temporanea “Il viaggio delle piante”, apertasi il primo ottobre scorso e visitabile fino a martedì 26 novembre prossimo è parte della decima edizione di Art Site Fest, e si snoda attraverso la peregrinazione del mondo vegetale. In un’epoca in cui l’uomo non è più al centro della narrazione, l’artista Elizabeth Aro invita il pubblico a riflettere sulla rete di interdipendenze che unisce le diverse forme di vita. Le sue opere diventano uno strumento per esplorare un mondo complesso che sfida le categorizzazioni. Aro riprende la breve e intensa poesia del poeta spagnolo Ramón Jímenez “Radici e ali”, ma che le ali mettano radici e le radici volino. La mostra è idealmente suddivisa in tre capitoli, il primo esplora il tema delle radici, il secondo è dedicato al viaggio e rende omaggio alla biodiversità sudamericana e alla tradizione botanica espressa nei taccuini e nei disegni dei primi esploratori; infine, il terzo capitolo, celebra l’esuberanza della vita vegetale, un inno alla crescita e alla vitalità. Elizabeth Aro è nata a Buenos Aires e risiede a Milano, ha esposto in importanti istituzioni quali il Museo Reina Sofia di Madrid, la GAM di Torino, il Mamba di Buenos Aires e il Macro di Rosario.

Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti – via Pietro Giuria 15, Torino

Tel: 011 6708195

Orari: da lunedì a sabato 10-18 / domenica chiuso

 

Mara Martellotta

Bike Pride 2024, la strada come bene collettivo, sicuro, accessibile

La Democrazia dello spazio pubblico

Domenica 20 ottobre 2024

PARCO RUFFINI (lato corso Rosselli)

 

La XIII edizione della manifestazione in bicicletta per le strade di Torino,

organizzata da “FIAB Torino Bike Pride” passerà da Pozzo Strada, Borgo San Paolo, Crocetta, Santa Rita, Lingotto

 

Ore 14 parata, partenza

(Dalle ore 11 attività, stand, tesseramento 2025 e magliette)

 

Domenica 20 ottobre, torna il “Bike Pride” la più grande parata di biciclette per le vie della città organizzata dall’associazione FIAB Torino Bike Pride, con il Patrocinio del Comune di Torino, e che quest’anno giunge alla XIII edizione.

 

Come da tradizione, il “Bike Pride” è un momento di festa collettiva di chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto e chi per un giorno vuole sperimentarla in una città a prova di ciclabilità. Ogni edizione è anche dedicata a un tema di grande attualità su cui riflettere e su cui avanzare richieste e proposte all’amministrazione e alla cittadinanza tutta. Tema del 2024 è: “Democrazia dello spazio pubblico. La strada come bene collettivo, sicuro, accessibile”.

 

L’invito alla città è di pedalare insieme per rivendicare una mobilità a Torino più accessibile dove gli spazi pubblici siano distribuiti equamente tra tutte le persone. Significa riconoscere che anche la strada è un luogo di uguaglianza che appartiene alla collettività, in cui potersi muovere in sicurezza, organizzare attività sociali e comunitarie, ma anche in cui coltivare l’autonomia della mobilità delle bambine e dei bambini garantendo l’accessibilità alle scuole in sicurezza, a piedi o in bicicletta.

L’obiettivo è migliorare la qualità degli spostamenti in città, potenziare tutte le alternative all’auto privata, aumentare le strade scolastiche e i servizi e le infrastrutture per la mobilità attiva.

Per una città che rifletta le diverse esigenze di chi la abita, a partire dalle persone più vulnerabili, per una condivisione e una distribuzione equa dello spazio pubblico.

Infine, ultimo non per importanza, la transizione verso la neutralità climatica entro il 2030 come previsto dal Climate City Contract obiettivo dal quale non si deve prescindere.

 

Novità di quest’anno: la partenza e l’arrivo del Bike Pride sarà il Parco Ruffini, lato corso Rosselli, e si snoderà in un percorso ad anello su strade chiuse al traffico motorizzato e sarà di circa 14 km: passando per Pozzo Strada, Borgo San Paolo, Crocetta, Santa Rita, Lingotto.  Qui la mappa del percorso

 

La partenza della parata è alle 14, ma sin dalle 11 al Parco Ruffini ci saranno attività, stand, tesseramento 2025 e magliette.

La partecipazione alla pedalata è libera e non richiede iscrizione, ma si invitano i partecipanti a sostenere FIAB Torino Bike Pride considerando la possibilità di tesserarsi per l’anno 2025 e con le magliette dell’edizione 2024.

INFO UTILI

Si invitano le persone con bambini/e a posizionarsi alla testa del corteo: questo permetterà all’organizzazione di adeguare ancora meglio l’andatura al passo dei più piccoli.

 

Il tema di quest’anno verrà presentato e lanciato in una conferenza stampa il 17 ottobre alle 12:00 da Urban Lab (Piazza Palazzo di Città, 8/f, Torino)

 

Gabri, ti pensiamo a ogni pedalata

Il 1° aprile 2023 Gabriele Del Carlo, 39 anni, ha perso la vita in un incidente in montagna. Sempre in prima fila ai Bike Pride, è stato uno dei soci fondatori di FIAB Torino Bike Pride. Per ricordare il suo impegno, l’associazione con il patrocinio della RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile ha avviato un premio di tesi di laurea sui temi della mobilità attiva. Le candidature possono essere inviate fino al 31 marzo 2025. Per partecipare maggiori informazioni qui.

 

Per sostenere l’organizzazione dell’evento, si può fare una donazione o rinnovare il proprio tesseramento a FIAB Torino Bike Pride per l’anno 2025:

https://bikepride.net/tesseramento/

https://bikepride.net/donazioni/

 

L’evento è organizzato con la collaborazione di Croce Verde Torino per l’assistenza; Bici-t per cargo bike e logistica; Future Parade, To Roller, Andrea de I Lestofanti per l’animazione; Anas (Shamss Collective).

Infine un grazie speciale alle volontarie e ai volontari.

Per info, proposte e collaborazioni per l’evento: info@bikepride.net / www.bikepride.net

 

Link sito con pagina dell’evento: https://bikepride.net/parata/bike-pride-2024/

Evento Facebook: https://fb.me/e/5OrsbBIbL

Post Instagram: https://www.instagram.com/bikepride_torino/p/DAqpXV-t3SR/

Foto LORENZO ATTARDO