AMBIENTE- Pagina 23

“Non c’è più tempo”

Al valdostano “Forte di Bard”, l’attualissimo problema dell’emergenza climatica nelle immagini fotografiche dell’“Agence France – Press”

Fino al 21 luglio

Bard (Aosta)

Acqua, la sorgente di vita. Terra, lì dove si mettono radici. Aria, il respiro del mondo. Fuoco, l’energia che riscalda e purifica. Acqua Terra Aria Fuoco. Dall’equilibrio di questi quattro elementi dipende da sempre, secondo tutte le “cosmogonie” occidentali ed orientali, la vita della specie umana e la sopravvivenza del cosmo.

(Photo by Ed JONES / AFP)

Equilibrio fortemente fiaccato e strapazzato negli ultimi decenni. Con conseguenze gravissime che si toccano con mano nelle immagini dei disastri ambientali che quotidianamente, ed ovunque, ci presentano conti salatissimi per salvare (se ancora possibile!) un minimo di salvabile del nostro Pianeta, nostra “Casa Comune”. Immagini terrificanti, macigni per occhi e cuore, quelle presentate, in proposito, fino al prossimo 21 luglio, nelle Sale dell’“Opera Mortai” del “Forte di Bard”, nell’ambito della rassegna dal titolo inquietante “Non c’è più tempo”, promossa dalla stessa “Fortezza” sabauda e dall’“Agence France – Press (AFP)”, l’“Agenzia di Stampa” francese (fondata nel 1835) fra le più importanti ed autorevoli al mondo. Oltre 80 gli scatti selezionati dagli archivi “AFP”, sotto la curatela di Pierre Fernandez (responsabile della promozione dei contenuti dell’“Agenzia”), suddivisi nelle quattro tematiche (Acqua Terra Aria Fuoco, di cui sopra) e integrate da una “sezione video” che racconta come l’emergenza climatica influisca sempre maggiormente sui flussi migratori odierni, supportata da cifre fornite dal “Global Report on Internal Displacement 2023” e dal nostro “Ministero dell’Interno”.

(Photo by Simon MAINA / AFP)

Da strapparti gli occhi e l’anima l’immagine scelta per la campagna di comunicazione e diventata un triste emblema dell’emergenza climatica globale: lo scatto del giovane brasiliano di Recife, Leo Malafaia, che ritrae la maschera di dolore di un adolescente, che emerge dalle acque nerastre della spiaggia di Itapuama, contaminate da una fuoriuscita di petrolio che nel settembre 2019 devastò circa 2mila km. della costa brasiliana, in particolare la regione di Abrolhos, santuario delle “megattere” e habitat di formazioni coralline uniche al mondo.

Dal Brasile alla Corea del Sud, dall’Africa alla Grecia. Non meno drammatiche l’immagine di Ed Jones (corrispondente “AFP” per la Corea”) con quella fitta cappa di smog (Aria) che avvolge interamente a Seoul il quartiere di Gwanghwamun o la drammatica cristallizazione, opera del keniota Simon Maina, di quelle donne “turkane”, rassegnate al nulla del mondo, che trasportano legna nel deserto (Terra) di Loyangalani, nel nord del Kenia. Senza dimenticare la foto del greco Angelos Tzortzinis che documenta il lavoro instancabile dei vigili del fuoco e degli abitanti di Pefki, in Grecia, mentre cercano di domare le fiamme pronte a mangiarsi una casa (Fuoco). Siamo nell’agosto del 2021, quando inarrestabili incendi (i peggiori dal 2007) aggravati dalle temperature record e dai forti venti portarono morte e la distruzione di 600 ettari di boschi, oltreché di centinaia di case e di interi allevamenti.

(Photo by ANGELOS TZORTZINIS / AFP)

“Le conseguenze causate dalle attività umane – spiega il curatore, Pierre Fernandezcoinvolgono tutti, in modo sempre più repentino: siccità, inondazioni, ondate di caldo, incendi, insicurezza alimentare, carenza idrica, malattie, innalzamento del livello delle acque. L’acqua è diventata scarsa e la siccità colpisce un numero crescente di Paesi. … Il 2024 potrebbe battere il record di calore stabilito lo scorso anno. La temperatura della superficie terrestre è destinata ad aumentare di 2,7°C entro il 2100 rispetto all’era preindustriale. Si prevede che questo livello spingerà più di due miliardi di persone fuori dalla zona di comfort climatico che ha permesso all’umanità di prosperare per millenni, secondo uno studio pubblicato su ‘Nature Sustainability’”. Parole decisamente preoccupanti, attenuate almeno un po’ da quanto afferma la presidente del “Forte di Bard”, Ornella Badery: “L’emergenza climatica  è una situazione in evoluzione, che può essere governata; l’obiettivo per la nostra istituzione è porre l’attenzione per richiamare ognuno di noi alle proprie responsabilità di fronte alle sorti del Pianeta, il suo futuro è nelle nostre mani: a noi la scelta”. Belle parole. Ma quanto l’Uomo, i litigiosi potenti della Terra riusciranno a seguirle? Le prospettive, ahinoi, non sono delle migliori.

Gianni Milani

“Non c’è più tempo”

Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Fino al 21 luglio

Orari: mart. – ven. 10/18; sab. dom. e festivi 10/19. Lunedì chiuso

Nelle foto: Leo Malafaia “Un ragazzo emerge dalle acque invase dal petrolio davanti alla spiaggia di Itapuama; Ed Jones “Il quartiere di Gwanghwamun a Seoul, avvolto in una fitta cappa di smog; Simon Maina “Donne turkane trasportano legna nel deserto di Loyangalani, nel nord del Kenya; Angelos Tzortzinis “Vigili del fuoco e abitanti di Pefki, in Grecia, cercano di domare le fiamme che minacciano una casa”

“L’intelligenza artificiale al servizio della biodiversità”

Giovedì 11 aprile alle ore 18.00, “Parla Con Me” torna in diretta con un episodio imperdibile, presentando Giuseppe “Beppe” Manno –Founder presso Apicoltura Urbana Società Benefit – LinkedIn Top Voices Ambiente – TEDx Speaker.

Durante la trasmissione, condotta da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist e fondatrice di “Parla Con Me”, si andranno ad approfondire anche il ruolo ecologico delle api nell’ecosistema, evidenziando il loro impatto positivo sulla conservazione della biodiversità vegetale e sulla salute degli ecosistemi naturali.

Si esplorerà come la perdita di popolazioni apistiche possa avere ripercussioni significative sull’equilibrio ecologico, con possibili conseguenze sulla disponibilità di risorse alimentari e sulla stabilità degli ecosistemi.

Inoltre, si discuterà delle sfide che le api affrontano nel contesto attuale, tra cui la perdita di habitat, la deforestazione e i cambiamenti climatici, e di come l’adozione di tecnologie innovative come l’Intelligenza Artificiale possa contribuire a mitigare tali minacce e a promuovere la conservazione delle api e degli impollinatori.

“Parla Con Me” sarà trasmesso in diretta sulla pagina LinkedIn Top Voices e Facebook di Simona Riccio, oltre al canale YouTube di Parla Con Me. Tutte le informazioni e gli aggiornamenti saranno condivisi attraverso i canali social ufficiali.

La missione di “Parla Con Me” si estende al coinvolgimento dei giovani, promuovendo un cambio generazionale in un mondo che richiede consapevolezza e sostenibilità. Per riascoltare le puntate e per ulteriori informazioni, visitate il sito ufficiale www.parlaconmeofficial.it.

Partecipate  numerosi giovedì 7 marzo alle ore 18.00 su www.parlaconmeofficial.it.

Per riascoltare tutte le edizioni precedenti potete visitare il sito www.parlaconmeofficial.it

Nuovi percorsi ciclabili a Prali

Una delibera di giunta approvata dall’Unione Montana Valli Chisone e Germanasca permetterà di risistemare le mulattiere militari del ‘900 e i vecchi sentieri, ridando loro una nuova vita e una nuova funzione come percorsi per escursioni ciclistiche e passeggiate. Gli interventi finanziati sono in tutto quattro, e due riguardano Prali e il suo territorio. Leggiamo nella delibera: “Nel dettaglio, con l’obiettivo principale di collegare i comuni dell’Unione Montana Valli Chisone e Germanasca con quelli dell’Unione Montana del Pinerolese si è inizialmente provveduto alla progettazione del ripristino dei sentieri posti in alta valle Germanasca tra Prali e Perrero ed alla manutenzione ordinaria di un attraversamento esistente nel Comune di Prali sul Torrente Germanasca. (…) Per quanto concerne la sistemazione dei tratti di sentiero esistenti si sottolinea che quest’ultimi, per buona parte del tracciato, presentano ancora ben conservate le caratteristiche dell’originale mulattiera militare del ‘900. Pertanto, in relazione al recupero storico paesaggistico e funzionale delle stesse, si prevede di procedere attraverso la sistemazione dei tratti di muratura crollati, il ripristino del fondo e dei deviatori laterali delle acque piovane. Tutti gli interventi in muratura verranno realizzati a secco utilizzando i materiali reperibili in loco”. Si tratta di interventi non invasivi che vanno nella direzione di valorizzare un turismo “slow” attento al territorio e alle sue comunità, e di “allacciare” le valli più alte ai percorsi, al momento 15 anelli, già presenti nel sito www.upslowtour.it e che di fatto stanno facendo di questo pezzo della provincia di Torino un polo di riferimento per un cicloturismo a livello nazionale. Un turismo, quello legato alla bicicletta in continua espansione, che appare sempre più esigente, e che nel nostro territorio trova una vasta offerta di percorsi, con livelli di difficoltà diversi tra loro, e destinati a diverse tipologie di biciclette e a differenti mezzi tecnici. A Prali i cicloturisti e gli escursionisti potranno inoltre, accompagnati da delle guide, compiere l’immersiva esperienza della visita all’Ecomuseo delle Miniere e della Valle Germanasca. La delibera dispone che i lavori di risistemazione dei sentieri dovrebbero partire da fine aprile – neve permettendo – e avere la durata complessiva di dodici settimane. Le istituzioni hanno raccolto la sfida che è partita da alcune aziende private che hanno sottoscritto un Contratto di Rete, impegnandosi a offrire servizi e garantire degli standard minimi per i cicloturisti. Al momento le realtà firmatarie sono 27, tra queste due sono di Prali: l’Hotel Salei (che è anche Presidente del Comitato di rete) e Bardour. Prali, oltre è essere già conosciuta ed apprezzata per le piste di DH, con la risistemazione dei sentieri diventerà un punto di riferimento per il cicloturismo, e i percorsi risistemati saranno anche più fruibili e puliti per i camminatori, quindi con un vantaggio per tutti. Tutta la comunità diventa protagonista del proprio futuro, attraverso un sentiero, che diventa da reale a metaforico, e che da stretto e faticoso, diviene infine largo e in discesa.

 

Mille nuove piante a Parco Piemonte

Anche per il 2024 Fastweb rinnova il suo impegno per contribuire alla rigenerazione ambientale del Parco Piemonte di Torino attraverso un nuovo intervento di forestazione che ha visto la messa a dimora di 1.000 piante in un’area compresa tra Corso Unione Sovietica, il fiume Sangone e la Strada Castello di Mirafiori.

All’incontro che ha segnato la conclusione dei lavori sono intervenuti il Dott. Gianmichele Cirulli, Responsabile dell’Unità Operativa Alberate Divisione Verde e Parchi di Torino, Claudia Attanasio Manager of Environmental di Fastweb, Rubina Pinto, Vicedirettrice Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Alessandro Martella, Direttore Generale di AzzeroCO2.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale, si inserisce nell’ambito di Mosaico Verde, la campagna nazionale per la forestazione di aree verdi, il recupero degli ecosistemi terrestri e acquatici e la rigenerazione ambientale, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente, alla quale Fastweb ha aderito nel 2021 impegnandosi nella messa a dimora di 15.000 piante tra Milano, Roma, Bari, Catania, Torino e Pomigliano D’Arco (Na), Pescara, Cagliari e Mola di Bari (Ba).

L’intervento di forestazione a Parco Piemonte è stato finalizzato con il contributo volontario di una delegazione di dipendenti di Fastweb che hanno partecipato alla messa a dimora delle ultime piante.

I nuovi alberi e arbusti si affiancano ai 1000 esemplari già piantati nel parco da Fastweb nel 2022 consolidando l’obiettivo dell’azienda di contribuire attivamente alla rinaturalizzazione di questo fondamentale polmone verde cittadino. La selezione delle specie arboree e arbustive, che include l’acero, il ciliegio, la sanguinella, la berretta del prete, la rosa canina, è stata accuratamente studiata per rispettare le condizioni climatiche e naturalistiche del territorio, garantendo così lo sviluppo di un ecosistema resiliente e armonioso. Le nuove piante andranno a creare nel tempo una fascia boscata che migliorerà la qualità dell’aria contribuendo alla mitigazione dell’inquinamento atmosferico causato dal traffico veicolare su Corso Unione Sovietica.

Con la crescita degli alberi emergeranno zone d’ombra che, oltre ad offrire sollievo durante i mesi caldi dell’estate, mitigheranno l’effetto isole di calore. Questo porterà un ambiente più fresco e accogliente, che inviterà i residenti a fruire appieno dello spazio verde rigenerato, a tutto vantaggio della socialità. Inoltre, l’introduzione di queste nuove piante porterà non solo benefici alla biodiversità locale, arricchendo l’ecosistema urbano, ma migliorerà l’aspetto paesaggistico del parco. La fioritura di alcune specie contribuirà, infatti, ad impreziosirne il panorama, arricchendo il tessuto cittadino non solo in termini ambientali ma anche estetici.

La partecipazione all’iniziativa da parte dei dipendenti di Fastweb si inserisce all’interno della Settimana del Futuro, il progetto di volontariato aziendale avviato dall’azienda in cui tutte le sue persone possono dedicare fino a cinque giorni lavorativi all’anno per il raggiungimento degli obiettivi aziendali di sostenibilità ambientale e sociale aderendo ad attività rivolte alla comunità.

Prosegue il nostro programma di forestazione urbana – ha dichiarato l’assessore al Verde pubblico Francesco Tresso -. Il nostro obiettivo è massimizzare i benefici derivanti dagli alberi, non solo per contrastare i cambiamenti climatici, ma anche per migliorare significativamente la qualità della vita dei nostri cittadini. Oggi inauguriamo un nuovo intervento di forestazione al parco Piemonte, reso possibile grazie al sostegno fondamentale di aziende e partner come Fastweb, Legambiente e AzzeroCO2. Questi contributi non solo evidenziano la nostra comune attenzione verso la salvaguardia dell’ambiente, ma rappresentano anche un passo concreto verso una città più sostenibile e resiliente”. 

Siamo veramente felici di essere qui a Torino per proseguire il nostro percorso di riqualificazione ambientale della città con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutti gli abitanti” Ha dichiarato Claudia Attanasio, Manager of Environmental di Fastweb.” Fastweb è da sempre in prima linea nella lotta al cambiamento climatico e con questa iniziativa vogliamo arricchire la biodiversità del territorio comunale proseguendo il nostro impegno per rendere più sostenibili i centri urbani.”

Negli ultimi anni, anche grazie al progetto europeo Life Terra stiamo avviando importanti collaborazioni e sinergie con associazioni, scuole, amministrazioni e imprese virtuose. Una rete che ci fa ben sperare che insieme possiamo e dobbiamo frenare l’attuale emergenza climatica– ha dichiarato Rubina Pinto, Vicedirettrice Legambiente Piemonte e Valle d’AostaMettere a dimora nuovi alberi è una delle azioni che ci permette di coinvolgere attivamente la cittadinanza. Gli alberi sono preziosi alleati nell’adattamento al cambiamento climatico e nel contrasto all’inquinamento atmosferico, oltre che essere uno strumento per ridurre la perdita di biodiversità. Un albero, soprattutto piantato nelle aree più critiche come le aree urbane rappresenta il diritto a vivere in un ambiente salubre e un impegno concreto verso le nuove generazioni”.

Affrontare la sfida dei cambiamenti climatici richiede più di semplici parole; necessita di azioni concrete che lascino un segno tangibile – ha sottolineato Alessandro Martella, Direttore commerciale di AzzeroCO2 -. L’opera di forestazione che abbiamo realizzato qui a Parco Piemonte, in sinergia con Fastweb e in collaborazione con l’amministrazione comunale, è un contributo reale alla resilienza climatica e alla rigenerazione ambientale della città di Torino. Introducendo mille nuove pinte nel tessuto cittadino non solo arricchiamo il paesaggio urbano, ma forniamo anche un impulso vitale alla biodiversità e al riequilibrio ecologico. L’iniziativa rientra nel progetto europeo ‘LIFE Terra’ che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura”.

Viridea, laboratorio natura per bimbi

Viridea torna a proporre sabato 6 aprile un nuovo ciclo di eventi gratuiti per bambini, pensati per avvicinarli  alla ricchezza della natura e sviluppare maggiore consapevolezza nei confronti dell’ambiente che ci circonda.

Dopo un semplice esperimento scientifico per vedere “sbocciare” fiori di carta, ogni bambino potrà costruire un vero e proprio erbario, da portare a casa con sé al termine del laboratorio, per poter custodire su una speciale scheda i propri fiori preferiti.

Gli eventi sono completamente gratuiti, non richiedono iscrizione, e si svolgeranno  sabato 6 aprile dalle 15.00 alle 18.30  presso i Viridea Garden Center  di Collegno e Settimo Torinese .

Parte il nuovissimo trenino verde delle Alpi

Con il battesimo di tre treni Mika al Sempione

 

Tre treni Mika sono stati dedicati ieri da BLS al territorio del Sempione.

Hanno partecipato il presidente della Regione Alberto Cirio, il consigliere di stato del Canton Vallese,  Franz Ruppen e numerosi esponenti della politica e dell’economia, a partire dai sindaci di Briga Matthias Bellwald, di Varzo  Bruno Stefanetti e di Domodossola, Lucio Pizzi

La società svizzera che svolge il servizio regionale sulla linea di confine ha battezzato i treni con i nomi di Briga, Varzi, Domodossola e Regione Piemonte, volendo evidenziare l’importanza della linea del Sempione per il turismo e l’economia regionale su entrambi i confini.

Il Ceo di BLS Daniel Schafer ha evidenziato l’importanzadell’offerta attraverso  il Sempione, affermando che “è legata storicamente alla linea del Sempione. Infatti l’apertura della galleria nel 1906 segnò anche la nascita di BLS. A quei tempi il nostro scopo era quello di collegare l’Europa nord occidentale  direttamente all’Italia attraverso Berna e Briga. Oggi con l’inaugurazione dei nuovi treni facciamo un ulteriore passo nello sviluppo del servizio BLS”.

I treni Mika garantiscono il servizio per i pendolari, sono gli elettrotreni più moderni della flotta BLS, offrono più spazio rispetto ai treni finora in servizio su questa linea e dispongono di una zona bistrot. Questi treni vengono chiamati “Trenini verdi delle Alpi” e vengono utilizzati da BLS come servizio dedicato ai viaggiatori per esplorare montagne, laghi e città, in un viaggio panoramico attraverso il cuore delle Alpi svizzere da Domodossola fino a Berna.

 

Mara  Martellotta

Più tutela per gli operai forestali della Regione

Approvata la legge che si occupa anche dei finanziamenti e dei mezzi in dotazione.

La normativa per dare stabilità agli operai forestali è stata approvata, con 26 voti favorevoli e 13 non partecipanti, dall’Assemblea legislativa di Palazzo Lascaris: si tratta della legge “Norme in materia di lavori in amministrazione diretta di sistemazione idraulico forestale, assetto idrogeologico e vivaistica forestale”.

Nella relazione Valter Marin (Lega) ha spiegato che la Regione “provvede direttamente alla gestione del proprio patrimonio silvo-pastorale anche con i dipendenti forestali, che svolgono molteplici compiti per la sua valorizzazione”.

Per questo motivo, nell’ambito del potenziamento del settore, è importante dare stabilità agli operai forestali anche per i finanziamenti e i mezzi in dotazione.

Maurizio Marello (Pd) è intervenuto sottolineando l’opportunità del provvedimento: “adesso che abbiamo la legge – ha detto Marello – bisogna però programmare, metterci dei soldi, tenendo conto che i gli addetti sono insufficienti dal punto di vista numerico”.

Per l’attuazione della legge, nel bilancio da poco approvato, sono stati stanziati 15 milioni di euro annui.

Gallerie multimediali

Ufficio Stampa

Bioeconomia circolare: esperienze e prospettive in Piemonte

Mercoledì 3 aprile dalle ore 9.45 alle ore 13, nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte, piazza Piemonte 1, si svolgerà il convegno “La bioeconomia circolare: esperienze e prospettive in Piemonte”.

L’evento ha il duplice obiettivo di presentare esperienze e attività significative già messe in campo dalla Regione Piemonte e favorire un confronto con il mondo imprenditoriale e tecnico-scientifico.

All’evento parteciperanno:

Matteo Marnati, assessore regionale all’Ambiente, Energia, Ricerca e Innovazione

Marco Protopapa, assessore regionale all’Agricoltura e Cibo

Catia Bastioli, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale SPRING e Amministratore Delegato di Novamont

Angelo Robotto, direttore di IRES Piemonte

Più di cento interventi per la sicurezza e la pulizia dei fiumi

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla difesa del suolo Marco Gabusi, ha approvato il terzo programma di interventi per la manutenzione e l’asportazione di materiale litoide nell’alveo dei corsi d’acqua piemontesi.

La Regione è infatti da tempo impegnata nel garantire la conservazione e il ripristino della capacità di deflusso dei corsi d’acqua, prioritariamente attraverso la movimentazione del materiale e, ove necessario, tramite l’estrazione e l’asportazione di materiale litoide con l’obiettivo di assicurare una gestione oculata e responsabile delle risorse idriche, in linea con le normative vigenti e nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.

Tutto ciò si è reso possibile grazie ad un’innovativadelibera quadro approvata nel 2021 che prende spunto dalle buone pratiche manutentive dei nostri avi e che ha semplificato notevolmente le pratiche amministrative, consentendo l’individuazione di una serie di interventi e poi la ricerca di soggetti interessati a eseguirli con un meccanismo virtuoso per cui il privato asporta il materiale litoide e lo acquista per utilizzarlo nelle proprie attività di costruzione.

Questa modalità operativa, grazie a un’attenta pianificazione e alla collaborazione con imprese e soggetti privati, rappresenta un passo fondamentale nella protezione della pubblica incolumità e nella difesa del territorio dalle minacce idrogeologiche.

I risultati sono già ben visibili; infatti i programmi precedenti hanno consentito di programmare l’asportazione di circa 2 milioni di metri cubi di materiale con un introito di circa 1 milione di euro per la Regione Piemonte.

Per questo terzo programma gli interventi sono 121 e si suddividono in 23 in provincia di Torino, 31 ad Alessandria, 18 interventi in provincia di Asti, 7 interventi nella provincia di Biella, 25 in provincia di Cuneo, 4 interventi in provincia di Novara, 5 nella provincia del VCO e 8 interventi in provincia di Vercelli.

La pubblicazione sul sito istituzionale della Regione degli avvisi per la manifestazione di interesse apre le porte a tutte le realtà interessate a contribuire attivamente alla realizzazione di questi interventi cruciali, attuando un importante processo di semplificazione, accelerando nettamente le procedure ma soprattutto dando maggiore priorità esclusivamente agli interventi veramente necessari per garantire la sicurezza dei cittadini.

Continueremo a vigilare sull’attuazione tempestiva ed efficace di questi interventi, assicurando che ogni fase del processo sia condotta con trasparenza, rigore e attenzione al bene comune. Siamo fermamente convinti che solo attraverso un impegno concreto e coordinato possiamo preservare e valorizzare il nostro territorio, assicurando un futuro migliore per le generazioni a venire”, concludono il presidente Cirio e l’assessore Gabusi.

Green communities, ecco la graduatoria

E’ stata pubblicata sul sito della Regione la graduatoria delle Green communities che hanno ottenuto il contributo di oltre 9,2 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo delle montagne (FOSMIT).

Due milioni di euro ciascuno sono stati assegnati alle Gc “Maira Grana”, “Sinergie in Canavese” e “Valchiusella di acqua e pietra”, 1.967.800 alla Gc “Sesia Green”, 1.300.828 euro alla Gc “Valle Tanaro”.

Sono risorse che testimoniano l’attenzione per la montagna che ha caratterizzato la nostra amministrazione fin dall’inizio e che coniugano lo sviluppo del territorio con un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente”- dichiarano il presidente Alberto Cirio ed il vice presidente ed assessore alla Montagna Fabio Carosso.

Anche le altre 7 Green communities che hanno presentato domanda ed il cui progetto è stato considerato ammissibile otterranno il finanziamento con lo scorrimento della graduatoria: la Giunta ha infatti già destinato ulteriori 9,6 milioni di risorse Fosmit 2023 per cofinanziare le proposte presentate.

Le Green communities sono le comunità locali che si coordinano per valorizzare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono (acqua, boschi e paesaggio) e aprire un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane.

Ogni “green community” deve obbligatoriamente comprendere il territorio di almeno 10 Comuni, garantire la contiguità territoriale ed essere costituita per almeno l’80% da Comuni classificati montani o parzialmente montani.

Gli enti capofila sono le Unioni montane, che hanno ricevuto il contributo per interventi finalizzati alla gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale e delle risorse idriche, alla produzione di energia da fonti rinnovabili locali, allo sviluppo di un turismo sostenibile, alla costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna, all’efficienza energetica, all’integrazione intelligente degli impianti e delle reti ed allo sviluppo sostenibile delle attività produttive.

https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-realizzazione-piani-sviluppo-green-communities