“Sotterrare nelle discariche i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata è un’atrocità ambientale e sociale e non avrebbe nessun vantaggio economico. Vanificherebbe invece, in maniera tombale, lo sforzo virtuoso che i cittadini stanno compiendo in questi ultimi anni per ridurre nel proprio sacchetto dei rifiuti la quota di rifiuti indifferenziati”
Cosi in una nota i due portavoce dei Verdi Piemontesi, Tiziana Mossa e Alessandro Pizzi, che aggiungono:
Come Verdi Europa Verde Piemonte proponiamo di attrezzare i propri centri di stoccaggio con impianti di sanificazione specifici dei mezzi e dei rifiuti in ingresso e a valle con l’istallazione e l’avvio di moderni impianti di trasformazione dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata per riutilizzare, ridurre anche in termini volumetrici e trasformare in risorse quei rifiuti provenienti dal ciclo urbano.
L’Assessore all’Ambiente, Matteo Marnati della Regione Piemonte, in un’intervista si è espresso con una ricetta anti-ambientalista: aumentare del 20% la possibilità di stoccare rifiuti nei 300 depositi, ampliare le discariche esistenti e alla creazione di ben 2 nuovi inceneritori in Piemonte (uno per l’area orientale e uno per la parte sud della regione)”.
“Come Verdi siamo ASSOLUTAMENTE CONTRARI alla CREAZIONE di nuovi inceneritori sul territorio regionale. Sono anni che si parla di economia circolare, quindi di riciclo e riuso dei rifiuti prodotti. Ed è quella strada che il governo regionale deve perseguire se davvero vogliono tutelare l’ambiente. Come ecologisti, chiediamo la necessità di un immediato confronto con il governo e Regioni per scongiurare il pericolo di saturazione degli impianti di riciclo e recupero dei rifiuti.
Ricordiamoci che ognuno di noi infatti, può dare il proprio contributo per ridurre la quantità di scarti che finiscono in discarica, svolgendo una raccolta differenziata più pulita. Se ciascuno farà la sua parte allora si che andrà tutto molto meglio”.
Un tempo c’era il Mal d’Africa. Più poetico, esotico, fascinoso. Oggi anche l’Africa è sotto l’offensiva Covid 19, in barba alla termolabilità del virus, ma naturalmente non si dice.
Come non si dice che, oltre al Covid, ci sono anche le cavallette, nuova piaga faraonica, figlia dello squilibrio dell’ecosistema.
Non è Jahvè stavolta a mandare piaghe e diluvio, ma Madre Natura, dal maschile al femminile, in un video che fa il giro del web e getta una luce apocalittica sull’epidemia…
… CONTINUA A LEGGERE SU ELECTOMAG:
Inquinamento urbano e coronavirus: un rapporto troppo stretto
Il comunicato della Regione Piemonte / La raccolta differenziata prosegue ma non per coloro che sono risultati positivi al tampone COVID-19. Le persone sintomatiche in isolamento o in quarantena a casa devono conferire i rifiuti nel cassonetto dell’indifferenziato dove vanno gettate anche mascherine e guanti monouso. Tutti gli altri invece devono continuare a fare normalmente la raccolta differenziata con l’accortezza di gettare fazzoletti di carta guanti e mascherine nell’indifferenziato. Sono sospese, inoltre, le attività degli ecocentri o isole ecologiche per i rifiuti ingombranti.
Queste in sintesi le disposizioni dell’Assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati che ha inviato una lettera a tutti i sindaci piemontesi contenente una specie di manifesto su come eseguire al meglio la raccolta dei rifiuti al tempo del Coronavirus. «Sentito il parere dell’Istituto Superiore di Sanità adottiamo questi temporanei cambiamenti. Voglio ringraziare personalmente tutto il personale impegnato a fronteggiare l’emergenza COVID-19, sindaci compresi – ha detto Marnati – che stanno assicurando un servizio pubblico sicuro ai propri cittadini».
Per chi è positivo l’invito è di non differenziare più i rifiuti di casa; utilizzare due o tre sacchetti possibilmente resistenti(uno dentro l’altro) all’interno del contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata, se possibile a pedale; tutti i rifiuti (plastica, vetro, carta, umido, metallo e indifferenziata) vanno gettati nello stesso contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata; anche i fazzoletti o i rotoli di carta, le mascherine, i guanti, e i teli monouso vanno gettati nello stesso contenitore per la raccolta indifferenziata indossando guanti monouso; chiudere bene i sacchetti senza schiacciarli con le mani utilizzando dei lacci di chiusura o nastro adesivo; una volta chiusi i sacchetti, i guanti usati vanno gettati nei nuovi sacchetti preparati per la raccolta indifferenziata (due o tre sacchetti possibilmente resistenti, uno dentro l’altro); smaltire i rifiuti ogni giorno come si farebbe con un sacchetto di indifferenziata; gli animali da compagnia non devono accedere nel locale in cui sono presenti i sacchetti di rifiuti.
Le indicazioni invece per coloro che non sono positivi o in quarantena sorvegliata, le disposizioni sono le seguenti:
continuare a fare normalmente la raccolta differenziata. Fazzoletti guanti e mascherine monouso vanno conferite nel contenitore INDIFFERENZIATO. Possibilmente utilizzare il contenitore che si usa abitualmente.
Operano quotidianamente per garantire un servizio essenziale alla città
In relazione a notizie non corrispondenti al vero, apparse su una testata giornalistica locale, si precisa che i servizi di raccolta rifiuti della città di Torino proseguono regolarmente per tutte le frazioni differenziate.
Nonostante le evidenti difficoltà del momento, le donne e gli uomini di Amiat stanno operando ogni giorno con professionalità, dedizione e grande senso di responsabilità, consci dell’importanza del proprio lavoro in un periodo di emergenza.
Oltre mille persone quotidianamente svolgono sul territorio i servizi di igiene ambientale (raccolta e spazzamento) collaborando anche al contenimento del contagio Covid-19 con servizi di igienizzazione aggiuntivi.
“In questi tempi difficili per tutti, il quotidiano impegno dei lavoratori Amiat è una garanzia di sicurezza e di qualità – afferma l’assessore all’Ambiente della Città di Torino, Alberto Unia -. A loro va la mia gratitudine e quella di tutta la comunità cittadina per il servizio offerto senza sosta e senza cedimento alcuno. Chiedo a tutti i cittadini di collaborare a questa importante opera ponendo attenzione nel corretto conferimento dei rifiuti ed avendo cura del suolo pubblico, del decoro e della sicurezza dei luoghi di raccolta
Da oggi i giardini pubblici tra via Togliatti e via Moriondo sono un po’ più verdi
Nei giorni scorsi sono state messe a dimora venticinque nuove piante, grazie alla collaborazione di Pasta & Company Group, realtà imprenditoriale da più di venticinque anni attiva sul territorio rivaltese.
La nuova piantumazione rientra tra le iniziative della campagna “Un Albero in più”, lanciata negli scorsi mesi dalla Comunità Laudato Sì e dal WWF Italia per invitare gli italiani a piantare 60 milioni di alberi, campagna alla quale la Città di Rivalta ha aderito con entusiasmo e partecipazione.
L’area scelta per l’intervento si estende su una superficie di 12.000 metri quadri e, pur essendo in parte già piantumata, risulta adatta alla messa a dimora di nuovi alberi proprio in virtù della sua considerevole estensione.
«Piantare alberi fa sempre bene, mettere a dimora nuove piante significa realizzare un’infrastruttura si salute pubblica» commenta il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero. «Oggi, grazie all’attenzione di un’azienda rivaltese, piantiamo 25 carpini nell’area verde di via Moriondo e siamo certi che questa sarà solo la prima testimonianza di attenzione delle nostre tante ditte verso il territorio».
Pasta & Company Group si è fatta carico degli oneri di piantumazione e si è resa disponibile a garantire il primo anno di manutenzione e attecchimento degli alberi. «Abbiamo deciso di essere ancora più attenti all’ambiente, restituendo all’ecosistema parte di quello che preleviamo per la produzione aziendale – spiega Carlo Nardo direttore e socio fondatore di Pasta & Company Group – e per questo motivo abbiamo lanciato il progetto “Alberi per la Vita”, il cui primo tassello è proprio la messa a dimora qui a Rivalta di 25 carpini nell’area verde comunale limitrofa alla nostra azienda» .
Non sarà questo l’unico intervento nell’area di via Togliatti. Saranno infatti presto individuate sempre nei giardini di via Toglietti altre zone da riservare per la messa a dimora di nuovi alberi, vista la volontà dell’azienda di voler procedere in futuro ad altre piantumazioni.
La Città continuerà a promuovere l’iniziativa “Un Albero in più”, rinnovando l’invito ai rivaltesi, alle associazioni e alle società private affinché realizzino progetti di forestazione urbana.
Non dimentichiamoci degli animali
In questi giorni siamo tutti più attenti alle misure di protezione personale: dal lavarsi spesso le mani, all’evitare luoghi affollati, allo stare a casa il più possibile e almeno un metro di distanza dalle persone. Il mio pensiero come sempre va anche agli animali
Avevano affittato 10.000 metri quadri di terreno a Pralormo per sversare e interrare rifiuti pericolosi all’interno di un fosso appositamente scavato
Quattro persone, tre italiani e un egiziano, sono stati sorpresi dai carabinieri della stazione di Poirino mentre sotterravo nel terreno ferro plastica e altri materiali ferrosi proveniente da una ditta della provincia di Cuneo. Tra i denunciati anche il titolare della ditta. Sono stati denunciati per deposito incontrollato di rifiuti.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Torino e il nucleo NBC per escludere interramento di materiale radioattivo. È stato svolto inoltre un accurato sopralluogo con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.
Il terreno è stato sequestrato così come 1 bilico cassonato, 1 macchina escavatrice e 1 macchina operatrice livellatrice utilizzati per il trasporto e l’interramento dei rifiuti.
(foto archivio)
Addio anche a Messer Tulipano
Alla luce delle ultime disposizioni contenute nel DPCM 9 marzo 2020 per contrastare il diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, comunichiamo che la manifestazione “Messer Tulipano” in programma dal 28 marzo al 1° maggio 2020 al Castello di Pralormo (TO) è stata annullata
Il rammarico è grande, ma la decisione – presa in accordo con l’Amministrazione comunale di Pralormo – è necessaria per tutelare gli ospiti visitatori, gli espositori, i volontari e gli abitanti di Pralormo, il nostro personale e quello del Comune.
Siamo consapevoli che “Messer Tulipano”, giunto alla XXI edizione, sarebbe stato anche quest’anno un importante volano per l’economia di Pralormo e del suo territorio, che nel 2019 ha ottenuto il riconoscimento “Spiga Verde” che premia la tutela del paesaggio e la gestione sostenibile del patrimonio rurale.
Il parco del Castello sarà comunque inondato come sempre di 100.000 tulipani fioriti, peculiarità che gli ha permesso, in occasione del World Tulip Summit tenutosi a L’Aja in Olanda nell’ottobre 2019, di essere inserito nel Circuito Mondiale dei Giardini di Tulipani selezionati dalla World Tulip Society. Sarà possibile ammirare il percorso della fioritura sui nostri canali social, Facebook (Pagine ufficiali: Castello di Pralormo – Messer Tulipano) e Instagram (Pagine ufficiali: @castellodipralormo_official – @messertulipano_official) dove verranno pubblicate le immagini più suggestive del parco.
Gli affezionati visitatori di Messer Tulipano potranno godersi un assaggio di fioritura visitando i comuni di Alba, di Chieri o a Torino in piazza Emanuele Filiberto dove su iniziativa di Consolata Pralormo sono stati donati migliaia di tulipani che daranno mostra di sé dall’inizio della primavera e pennelleranno con i loro vivaci colori le aiuole cittadine.
Mellin regala alle famiglie di Torino 3mila alberi grazie all’iniziativa “Più alberi per più bambini”
Torino si arricchisce di nuove essenze, che saranno messe a dimora nel Parco Piemonte, grazie alla donazione dell’azienda specializzata per l’alimentazione infantile nell’ambito di Mosaico Verde, campagna nazionale promossa da AzzeroCO2.
Mellin ha lanciato una campagna a tutela dell’ambiente e delle famiglie con la consapevolezza che la natura ha un ruolo importante anche nella crescita sana dei bambini; ha scelto infatti di donare ogni anno un albero ogni 50 nuovi nati in Italia, in totale circa 9mila alberi che quest’anno andranno divisi tra tre aree urbane e extraurbane della penisola, tra cui Torino.
I tremila alberi vanno così ad aggiungersi ad altre recenti donazioni private, all’importante incremento alla forestazione urbana dato dai 20mila nuovi piantamenti effettuati nei grandi parchi periferici della città dai tecnici del Verde pubblico torinese e ai “piantamenti partecipati” da decine di volontari di “Mille alberi per Torino”. Un impegno corale di adattamento ai cambiamenti climatici che vede la Città di Torino tra i centri italiani più impegnati nel trovare soluzioni efficaci.
Più informazioni all’indirizzo https://piualberiperpiubambini.mellin.it/
(mm) Città di Torino