AMBIENTE- Pagina 115

Nuove escursioni nel parco del Gran Paradiso

Proseguono le escursioni del Parco Nazionale Gran Paradiso sul versante piemontese.

Queste le prossime escursioni previste nel mese di luglio:

ven 17/7 Storie di notte

sab 18/7 Il castagno che vide la storia

sab 19/7 Alla ricerca della Pietra del Diavolo

dom 19/7 Borgate Magiche

ven 24/7 La notte delle Masche

sab 25/7 Il bosco all’imbrunire

sab 25/7 Santa Pulenta che bel posto!

sab 25/7 Lavori di altri tempi

dom 26/7 Equilibri Naturali

ven 31/7 A caccia di stelle cadenti

 

Tutte le escursioni sono gratuite ed è necessaria la prenotazione, basterà registrarsi dalla pagina del Parco http://www.pngp.it/escursioni-2020.

In linea con il protocollo nazionale che la Federazione Italiana dei Parchi ha istituito rispetto alla sicurezza per il Covid, i gruppi saranno costituiti da un massimo di 12 persone, a cui è richiesto di arrivare con la propria mascherina; vi sarà il divieto di partecipazione in caso di temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi, temperatura che sarà misurata dalla guida al punto di ritrovo. Sarà garantito il distanziamento necessario… e poi non resterà che partire, lasciandosi trasportare dalla magia che ogni luogo in natura porta con sé.

Qual è lo stato di salute dei laghi piemontesi?

Dei sette punti monitorati sul Lago Maggiore, due risultano “fortemente inquinati” ed uno “inquinato”. I dati sulle microplastiche nel Lago Maggiore

Legambiente: ““La scarsa qualità delle acque del lago  è una criticità nota e segnalata da oltre dieci anni e purtroppo è ancora irrisolta. Inaccettabile che ancora esistono situazioni di grave inquinamento con sversamenti maleodoranti nel lago da parte di sfioratori o immissari”

Qui la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi

Sono stati sette i punti monitorati quest’anno dalla Goletta sulle sponde Piemontesi del Lago Maggiore: quattro sono risultati nei limiti di legge, uno è stato giudicato “inquinato”, mentre gli altri due “fortemente inquinati”.

Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva nei laghi.

È questa in sintesi la fotografia scattata nella tappa piemontese lungo le sponde del lago Maggiore da un team di tecnici e volontari di Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute dei bacini lacustri italiani. A parlarne, nel corso di una conferenza stampa tenuta stamane presso l’incubatoio ittico di Solcio di Lesa , sono stati Massimiliano Caligara, Presidente circolo Legambiente Gli Amici del Lago, il sindaco di Lesa, Aloma Rezzaro, e altri sindaci e assessori delle amministrazioni comunali del comuni rivieraschi, oltre ai rappresentanti di Arpa Piemonte e del CNR-Irsa di Verbania e le cooperative dei pescatori professionisti.

 

Con due punti fortemente inquinati, Arona si conferma città maglia nera della sponda piemontese del Verbano”, ha dichiarato Massimiliano Caligara, Presidente circolo Legambiente Gli Amici del Lago. “La scarsa qualità delle acque del lago – ha continuato Caligara – è una criticità nota e segnalata da oltre dieci anni e purtroppo è ancora irrisolta. Per cittadine lacustri come Arona e Stresa che basano la loro economia sull’offerta turistica, le acque pulite sono un presupposto minimale ed è inaccettabile che ancora esistono situazioni di grave inquinamento con sversamenti maleodoranti nel lago da parte di sfioratori o immissari. I parametri oggettivi di qualità ambientale del territorio devono essere prioritari, non solo per le politiche di promozione del turismo ma anche e soprattutto per il benessere e la salute dei cittadini residenti.”

Nel rispetto delle restrizioni per il distanziamento fisico imposte dalla pandemia, la 15esima edizione di Goletta dei Laghi quest’anno sta vivendo di una formula inedita all’insegna della partecipazione attiva dei cittadini, con più spazio a citizen science e territorialità. La missione di Goletta dei Laghi resta però sempre quella di non abbassare la guardia sulla qualità delle acque e rilevare le principali fonti di criticità per gli ecosistemi lacustri: gli scarichi non depurati e inquinanti, la cementificazione delle coste, la captazione delle acque, l’incuria e l’emergenza rifiuti, in particolare l’invasione della plastica, che non riguarda soltanto mari e oceani, ma anche fiumi e laghi.

Partner di Goletta dei Laghi 2020 sono CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, e Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Media partner della campagna è invece La Nuova ecologia

I DETTAGLI DELLE ANALISI MICROBIOLOGICHE SUL LAGO MAGGIORE

È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei nostri laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri. Il monitoraggio delle acque in Piemonte è stato eseguito gli scorsi 25 e 30 giugno dai volontari dell’associazione.

I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

Sul Lago Maggiore continuano ad essere “fortemente inquinati, il punto alla Foce del torrente Vevera, presso il lido in via De Gasperi nel comune di Arona in provincia di Novara – segnale di una cronicità che va avanti irrisolta da più di dieci anni – e quello, sempre ad Arona, presso il Largo caduti Nassirya (sfioratore rio S.Luigi).

Inquinato il punto presso lo sfioratore Largo Marconi a Stresa (VCO), gli scorsi due anni dentro i limiti di legge.

Nei limiti di legge invece il punto alla Foce del Torrente Erno nel Comune di Lesa (NO), quello alla foce del rio Arlasca tra i Comuni di Dormelletto e Arona, gli scorsi due anni “fortemente inquinato”, e i due nel Comune di Verbania (VCO) presso la foce San Bernardino e del fiume Toce.

I prelievi e le analisi di Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici e volontari di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando laboratori certificati sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli).

 

 

LEGENDA

Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:

INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1000 UFC/100ml

FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2000 UFC/100ml

Anche per l’edizione 2020 il CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, affianca, in qualità di partner principale, le campagne estive di Legambiente, Goletta dei Laghi e Goletta Verde. Nel 2019 il CONOU ha provveduto in Lombardia alla raccolta di 44.562 tonnellate di olio lubrificante usato. L’olio minerale usato è un rifiuto pericoloso che, se smaltito impropriamente, può determinare gravi effetti inquinanti. Se gestito e rigenerato correttamente, può divenire una risorsa preziosa che torna a nuova vita sotto forma di basi lubrificanti.

«Preservare l’integrità degli ecosistemi acquatici è un obiettivo centrale per il CONOU, impegnato da 36 anni ad evitare che un rifiuto pericoloso come l’olio lubrificante usato possa danneggiare i nostri mari e laghi. Basti pensare che, dall’inizio della sua attività, il Consorzio ha salvato dall’inquinamento una superficie grande due volte il mar Mediterraneo” dichiara Paolo Tomasi, Presidente del CONOU.

IL MONITORAGGIO RELATIVO ALLE MICROPLASTICHE

La conferenza stampa di oggi è stata anche l’occasione per presentare i dati relativi al monitoraggio della presenza di microplastiche nelle acque dei laghi realizzato   anche nell’edizione 2019 grazie alla collaborazione con ENEA e IRSA/CNR. Dallo scorso anno è stato introdotto anche il campionamento in colonna d’acqua, per stimare la presenza di microplastiche fino a 50 m di profonditàNel 2019 nel Lago Maggiore sono stati prelevati 9 campioni in 6 aree del lago (3 punti con replica). La media rilevata è pari a   605.638 particelle per chilometro quadrato di superficie. In colonna d’acqua è stato rilevato un dato medio di 1,99 particelle per metro cubo di acqua filtrata.


Inoltre tre laghi – Garda, Trasimeno e Bracciano – saranno al centro del progetto Blue Lakes che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi, coinvolgendo partner scientifici, associazioni, autorità competenti e istituzioni. Il partenariato è coordinato da Legambiente e completato da Arpa Umbria, Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale, Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), Università Politecnica delle Marche, Global Nature Fund e Fondazione Internazionale del Lago di Costanza in Germania.

Al Colle del Nivolet a piedi, in bici o in navetta

Tutte le domeniche dal 12 luglio al 30 agosto e a ferragosto torna A piedi tra le nuvole, il progetto di mobilità sostenibile del Parco Nazionale Gran Paradiso che dal 2003 regolamenta d’estate il traffico automobilistico privato lungo la strada che conduce al Colle del Nivolet favorendo gli spostamenti a piedi, in bici e con navetta.

Il servizio di navette sarà gestito da GTT, per le normative Covid l’acquisto dei biglietti non sarà possibile sui mezzi, ma al punto informativo al parcheggio del Serrù e nelle rivendite a Ceresole presso l’Hotel Blanchetti a Borgata Prese 13 e l’edicola di Borgata Capoluogo 12.

Considerato il prevedibile maggiore afflusso e la possibilità che il parcheggio del Serrù si riempa, si invitano i fruitori a utilizzare i parcheggi più a valle in località Villa, Chiapili e Ceresole Reale, in cui sono comunque previste fermate delle navette.

L’iniziativa al Colle del Nivolet è promossa da Parco Nazionale Gran Paradiso, Città Metropolitana di Torino, Regione Autonoma Valle d’Aosta e i comuni di Ceresole Reale e Valsavarenche.

Tutte le info: www.pngp.it/nivolet

Dopo il covid Torino tra i centri più green d’Italia

I risultati della prima indagine periodica di settore sulle fiere B2B di Padova Hall

 

FORESTE URBANE, ORTI E VERDE SOCIALE: COSÌ, DOPO IL COVID, CAMBIA IL VERDE NELLE CITTÀ TUTTI I TREND NEL «FLORMART GREEN CITY REPORT»

 

Un’azienda vivaistica su due denuncia un calo degli ordini dopo il lockdown, ma la maggioranza crede nella ripresa. Milano e Torino tra le città più green d’Italia. Bene Bolzano e Padova. Il direttore generale di Padova Hall Veronesi: «Con questa prima indagine Flormart pioniera di un percorso di accompagnamento di tutto il settore»

 

 

Foreste urbane, orti, giardini comunitari e parchi per svolgere attività fisica. Sono queste le principali tendenze legate al verde urbano che influiranno sullo sviluppo futuro delle nostre città. Ma sottocasa con ogni probabilità non troveremo un numero maggiore di alberi e piante, bensì una riqualificazione attenta dell’esistente, soprattutto per un suo utilizzo sociale. Perché molti centri urbani di verde già ne hanno e alcune città italiane si stanno muovendo meglio di altre in questo ambito: Milano e Torino su tutte, poi Padova e Bolzano.

 

A definire questo quadro gli operatori della filiera green nazionale che, con i loro orientamenti hanno contribuito a realizzare il Flormart Green City Report, la prima delle indagini periodiche sui settori di riferimento delle fiere B2B che Padova Hall, società proprietaria del marchio Fiera di Padova, ha voluto lanciare nell’ambito del progetto “Data Monitor”. Il report, i cui risultati sono stati presentati martedì 30 giugno nel corso del Flormart OnLife Roadshow, appuntamento online dedicato a tutti gli attori della filiera, offre una visione sul verde urbano e sui suoi utilizzi, e raccoglie il punto di vista di un campione di 157 addetti al settore tra produttori, progettisti, agronomi, amministratori e accademici. La rilevazione, basata sull’analisi di dati raccolti a giugno 2020, è a cura di GRS Research & Strategy.

 

«Con Flormart Green City Report inizia un percorso che Fiera di Padova ha intrapreso per rimanere accanto alle imprese e ai protagonisti delle nostre manifestazioni per tutto l’anno», spiega Luca Veronesi, direttore generale di Padova Hall. «Flormart è pioniera di questa iniziativa che coinvolgerà anche TecnoBar&Food e Green Logistics Expo: sul settore del verde svilupperemo una seconda rilevazione a fine estate e una terza prima del Flormart City Forum dell’1 dicembre, quando i dati potranno fornirci indicazioni ancora più precise sull’evoluzione in atto dei trend».

 

I dati dell’indagine

 

Secondo gli operatori le tendenze e gli orientamenti per il prossimo futuro vanno verso un utilizzo sociale del verde: foreste urbane (secondo il 50% del campione), giardini e parchi ricreativi (39%), orti e giardini comunitari (38%). Alla domanda su quali città stanno mettendo in campo le politiche più efficaci in tema di verde urbano le risposte sono Milano (per il 23,1%), Torino (22,8%), Padova (9,2%) e Bolzano (8,8%).

 

L’outlook del settore è per lo più stabile: piante, progettazione e manutenzione del verde sono considerati mercati in crescita. Più in affanno i settori che riguardano macchine e arredo ludico/sportivo. Gli effetti della pandemia causata dal Covid-19 si sono fatti decisamente sentire nel settore: per tre rispondenti su quattro l’emergenza è stata molto o abbastanza impattante. Le aziende della filiera lamentano soprattutto una forte riduzione degli ordini (46%) e mancanza di risorse finanziarie (37%) tra i problemi più urgenti in questa fase. Sono buone però le valutazioni in merito alla reazione del comparto. Metà dei rispondenti ha espresso un giudizio intermedio (49%), ma la maggior parte dei restanti (34%) si è espressa positivamente.
Per quanto riguarda le previsioni sulla ripresa del settore la maggioranza (70% circa) è convinta che avverrà entro la fine del 2021. L’indagine completa è scaricabile sul sito: www.flormart.it.

 

In Veneto l’aiuto della Regione

 

Alla presentazione del primo Flormart Green City Report è intervenuto anche l’assessore all’agricoltura della Regione Veneto Giuseppe Pan, che ha fatto il punto sulle nuove iniziative prese dalla Giunta regionale a sostegno del settore primario. «Gli effetti della pandemia e del lockdown hanno colpito i settori del primario con sensibili cali di fatturato ma ci sono filiere, come l’agriturismo e il florovivaismo, che più di altre hanno subito i contraccolpi economici della crisi. Per questo la Regione ha deciso di mettere a disposizione finanziamenti a costo zero fino a 50 mila euro per le Pmi agricole del Veneto. Ma anche una nuova sovvenzione diretta fino a settemila euro per azienda agricola» aggiunge l’assessore. «L’iniziativa è finanziata grazie ad una modifica del Programma di Sviluppo Rurale con 23 milioni di euro per dare liquidità alle imprese agricole più colpite dall’emergenza Covid-19. Il provvedimento passa ora per l’approvazione al Consiglio regionale, che sono sicuro vorrà rispondere in tempi celeri alle necessità delle nostre imprese».

 

Flormart City Forum e nuova edizione del salone nel 2021

 

Intanto Flormart non si ferma. L’edizione 2021 del salone del florovivaismo sarà infatti anticipata da Flormart City Forum, evento che si terrà il prossimo 1 dicembre alla Fiera di Padova e in cui saranno presentate alcune delle novità del salone. Ma continuano anche i Flormart OnLife Roadshow, appuntamenti online che coinvolgono gli operatori del settore toccando i temi più sensibili di questo anno particolare, confermando il ruolo di Flormart come punto di riferimento per aziende, associazioni, enti pubblici e professionisti. Il percorso culminerà poi con la manifestazione fieristica internazionale che si terrà dal 22 al 24 settembre 2021.

 

Il progetto Data Monitor

 

I «Data Monitor» sono indagini periodiche promosse da Padova Hall e realizzate in partnership con la società specializzata GRS Research and Strategy. Il progetto nasce con l’obiettivo di fotografare l’andamento dei settori di riferimento delle manifestazioni fieristiche B2B per anticipare i trend di sviluppo e fornire elementi di approfondimento utili a tutta la community coinvolta. La collaborazione ha preso avvio con Flormart e proseguirà con TecnoBar&Food e Green Logistics Expo.

 

“Quartiere pulito” replica in Agosto

Riceviamo e pubblichiamo / Si è conclusa con un tuffo nel torrente ed una grigliata, la giornata dedicata a “Quartiere Pulito” una iniziativa promossa dall’associazione  volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S. che domenica scorsa è tornata a fare tappa a Groscavallo, piccolo comune della Valle di Lanzo. 

 

“E’ stato un momento per ritrovarci e stare assieme, ma anche per proseguire quanto iniziato qualche anno fa in questa bellissima località – ha detto Beppe Tesio, presidente PRO.CIVI.CO.S. – Abbiamo raccolto principalmente cartacce, qualche bottiglia di plastica, qualche lattina e tanti mozziconi di sigaretta, ma la situazione sta migliorando molto rispetto a qualche anno fa.”

 

Anche il Sindaco Giuseppe Giacomelli ha espresso soddisfazione per una tendenza positiva con una visibile riduzione dei rifiuti abbandonati “segno che – continua Tesio – l’impegno di questo virtuoso Comune nel partecipare sostenendo attivamente iniziative come questa sta dando i suoi frutti.”

 

Il progetto ispirato alla guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard, La Via della Felicità,  intende sensibilizzare i cittadini ad un maggiore impegno nei confronti della protezione e miglioramento dell’ambiente.

 

“Torneremo ad agosto. Questa località lo merita e merita assolutamente di essere visitata da chiunque apprezzi i bellissimi paesaggi, scorci, passeggiate, panorami e natura che può offrire, sempre con grande rispetto delle sue bellezze e del suo delicato e meraviglioso ecosistema.”

“Quartiere pulito” riparte da Groscavallo

Riceviamo e pubblichiamo / Finito il lockdown e dopo l’allentarsi dei servizi di emergenza  l’associazione volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S.  torna a programmare gli appuntamenti dedicati alla protezione e miglioramento  dell’ambiente.

 

Ispirata dalla guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard, La Via della Felicità, l’iniziativa “Quartiere Pulito” è da anni un progetto ricorrente che i volontari PRO.CIVI.CO.S.  promuovono in tempo di pace (quando non sono in atto fasi di emergenza o calamità).

 

“La prevenzione vale per i singoli individui come per l’ambiente  – spiega Beppe Tesio,  presidente dell’associazione e ideatore di Quartiere Pulito. E un grammo di prevenzione  vale una tonnellata di cure.

 

La migliore sopravvivenza del pianeta e di tutte le forme viventi dipende dall’impegno di  ciascuno di noi nel ridurre al massimo l’inquinamento, evitare la sporcizia e le cose  abbandonate nell’ambiente.

 

Lo spirito di questa iniziativa è tutto qui nella sua semplicità e al tempo stesso nella sua  grande importanza. Ogni singolo gesto di ogni singolo individuo è fondamentale per  prevenire disastri ambientali per i quali qualsiasi cura sarebbe inadeguata.”

 

Gli appuntamenti sono aperti a tutti. Chiunque voglia aggregarsi viene munito di  attrezzatura e in tutta sicurezza partecipare alla ricerca e rimozione di rifiuti abbandonati:  in questo caso non in città, ma nei sentieri, nei prati, vicino ai ruscelli, nei boschi,  ovviamente con l’augurio di non trovarne.

 

Domenica 5 luglio dal mattino i volontari torneranno infatti a Groscavallo, piccola realtà  montana che è diventata un po’ l’emblema di Quartiere Pulito proprio perché inserita in un ecosistema delicato che, come tutto il mondo, merita il massimo rispetto.

Asse Torino-Lione contro la Tav? La replica della Regione

Il sindaco verde di Lione si esprime contro la realizzazione dal collegamento ad alta velocità con Torino. Si crea così un potenziale asse con l’amministrazione pentastellata subalpina da sempre contraria o quanto meno tiepida nei confronti dell’opera. Vedremo gli sviluppi sotto la Mole. «I lavori andranno spediti perché dal punto di vista ambientale la Torino-Lione è una infrastruttura vincente. Assurdo metterla in discussione: a regime, l’opera eliminerà oltre 1 milione di TIR dalle strade alpine, arrivando a risparmiare fino a 3 milioni di tonnellate di CO2 all’anno» commenta l’assessore regionale Marnati 

 

«Ad oggi il treno è l’unico mezzo di trasporto di lunga percorrenza che consente di ridurre le emissioni inquinanti nell’aria: con la Torino-Lione a regime si elimineranno oltre 1 milione di TIR dalle strade alpine, arrivando a risparmiare fino a 3 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. I lavori andranno spediti perché dal punto di vista ambientale la Torino Lione è una infrastruttura vincente ed è assurdo metterla in discussione». Così l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati risponde al sindaco di Lione Grégory Doucet che ha chiesto la sospensione dei lavori di collegamento ad Alta Capacità tra la città francese e il capoluogo piemontese. «Basterebbe questo – sottolinea Marnati – a spiegare perché non si può più sprecare altro tempo, e per questa ragione è necessario completare questa infrastruttura che serve all’Italia e all’Europa. Ricordo che il tunnel storico del Frejus voluto da Cavour– ha aggiunto Marnati – risale al 1871, non risponde agli standard di trasporto internazionale contemporanei e comporta un costo energetico del 40% in più rispetto a una linea senza dislivello. Un suo adeguamento non è possibile, sarebbe come tentare di aggiornare un telefono cellullare del 1993 alle nuove funzionalità. Ma come chiunque sa ad un certo punto gli aggiornamenti non sono più possibili».

Il settore dei trasporti è responsabile di quasi il 25% di gas ad effetto serra emessi in atmosfera, e il transito annuale di quasi 3,6 milioni di mezzi pesanti attraverso ai valichi con la Francia produce circa 3 milioni di tonnellate di CO2 l’anno. Questo impatto sarà fortemente diminuito grazie al trasferimento modale favorito dalla nuova opera nella direzione indicata anche dal Grean Deal europeo che vede nel trasferimento delle merci su treno uno dei suoi principali obiettivi.

Secondo l’assessore la tratta ad Alta Capacità Torino-Lione, è quindi indispensabile per rendere possibile il «trasferimento modale» di merci e passeggeri sull’intero corridoio europeo e costituisce un contributo fondamentale alla transizione ecologica del sistema dei trasporti dell’Europa per la riduzione delle emissioni climalteranti che l’intero continente produce.

Rispettare gli animali, un’associazione scende in campo

L’Associazione Ora Rispetto per tutti gli Animali ha sede a Torino ma agisce su tutto il territorio nazionale. Dice il Presidente Giancarlo De Salvo:

” Nel momento del lockdown che ha colpito l’intero paese la nostra Associazione ha supportato dapprima le persone che in qualità di volontari e semplici persone le quali amano gli animali, con dichiarazioni di sussistenza nella somministrazione di cibo e terapie, emergenze sanitarie e quant’altro necessario alla tutela e al benessere di gatti e cani randagi; e successivamente, negli ultimi 3 mesi,  tramite il proprio studio legale ha supportato molte persone alla presentazione dei ricorsi alle varie prefetture. Siamo molto orgogliosi e felici del durissimo lavoro svolto in una situazione anomala e grave che ha bloccato l’intera Italia”.

 

PETIZIONI LANCIATE DAL MOVIMENTO ORA RISPETTO PER TUTTI GLI ANIMALI

Uno dei mezzi che il MOVIMENTO ORA RISPETTO PER TUTTI GLI ANIMALI utilizza per catalizzare l’attenzione su temi fondamentali della vita reale, che riguardano la tutela e la salvaguardia di animali e ambiente, è la petizione.

Strumento di mobilitazione popolare, declinato in maniera moderna attraverso l’uso dei sociale del web, permette di raggiungere il più alto numero di persone possibile sparse sul territorio e quindi avere un buon livello di attenzione, per ottenere dei risultati.

Uno tra i tanti casi che abbiamo seguito con attenzione, da vicino, è quello che ha riguardato MILO il cane “abbaione” . Allontanato dalla sua famiglia, per delle segnalazioni da parte dei vicini di casa, per “… disturbo e abbaio notturno”, ci è ritornato da star, con stampa, televisione e interviste a seguito.
La raccolta firme, è stata la maniera per fare conoscere il caso, e per sostenere la liberazione del povero Milo. La vicenda, della quale ci siamo occupati in prima persona, manifestando davanti il Tribunale di Trento, è finita bene: Milo è tornato a casa, a seguito del provvedimento del Giudice competente.
Il caso ha avuto un richiamo mediatico e televisivo tale per cui, si è potuto sottolineare giuridicamente che “abbaiare è un diritto del cane”.

Grande sensibilità e attenzione poi, abbiamo riscontrato per quanto accaduto a Sciacca, dove i randagi di quella zona son stati tutti avvelenati sistematicamente. Atto grave, gravissimo, che ha esposto anche gli umani alla sicurezza sanitaria pubblica.
Ma in questo frangente, questo è secondario.
Principale è l’atto e il modus con il quale in questo paese, s’intendo risolvere dei problemi seri, che sono anche di natura politica e economica.

Ci piace molto poi, l’attenzione che si ha ogni qualvolta ci occupiamo di Corrida o comunque di feste popolari dove gli animali vengono sfruttai, umiliati, uccisi.
Questo discorso vale anche per i circhi.
Qui a Torino, abbiamo scritto alla Sindaca Appendino, per un confronto a riguardo il regolamento Comunale in materia di circo. Solo Torino è rimasta

accessibili a questi pseudospettacoli: gli altri Comuni limitrofi stanno prendendo le distante da tutto ciò, e non ne permettono l’accampamento.

⦁ NO ALLA CACCIA DEI CINGHIALI TUTTO L’ANNO IN LOMBARDIA
1455 SOSTENITORI

⦁ RIMOZIONE DELLA RECINZIONE DAL GOLGO DI BAUNEI CHE IMPEDISCE AGLI ANIMALI DI POTERE ANDARE ALLA FONTE D’ACQUA PER BERE
1103 SOSTENITORI

⦁ NO AI FINANZIAMENTI PUBBLICI PER GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI
1769 SOSTENITORI

⦁ FERMIAMO LA BEAR BATING LA LOTTA TRA CANI E ORSO
3979 SOSTENITORI

⦁ CACCIA UN NO ALLA CACCIA
38950 SOSTENITORI

⦁ RACCOLTA FIRME PER IMPUGNARE NORME CHE PREVEDONO L’ABBATTIMENTO DELLE SPECIE PROTETTE
1502 SOSTENITORI

⦁ STOP ALLA CORRIDA
21304 SOSTENITORI

⦁ UNA RICERCA SENZA ANIMALI E’ POSSIBILE: FACCIAMOLA!
54237 SOSTENITORI

⦁ DIGNITA’ E RISPETTO PER GLI ANIMALI: NO AL LORO SFRUTTAMENTO
18200 SOSTENITORI

⦁ LIBERIAMO 200 CANI DA SLITTA INCATENATI SOTTO IL SOLO A 4O GRADI
1092 SOSTENITORI

⦁ RACCOLTA FIRME RITIRO LICENZA DEL PORTO DI FUCILE USO CACCIA E CONTESTUALE DEPOSITO DENUNCIA NEI CONFRONTI ELISA PERRONE
1562 SOSTENITORI

⦁ ABOLIZIONE DEGLI ALLEVAMENTI DA PELLICCIA
1356 SOSTENITORI

⦁ STOP AL PALIO DI SIENA PER MANIFESTA CRUDELTÀ VERSO GLI ANIMALI
4232 SOSTENITORI

⦁ STOP ALLA FESTA DEL JUBILO A SORIA- SPAGNA
1020 SOSTENITORI

⦁ FERMIAMO LA STRAGE DI YULIN
⦁ 46812 SOSTENITORI

⦁ INSERIMENTO DI ESSERI SENZIENTI NEL CODICE CIVILE
13047 SOSTENITORI

⦁ SOSPENSIONE AGENTE DI POLIZIA CHE A NAPOLI HA SPARATO AL PITBULL
2809 SOSTENITORI

⦁ FERMIAMO LA TERRIBILE SPERIMENTAZIONE DELL’ UNIVERSITA’ DI TORINO SUI 6 MACACHI CHE SARANNO RESI CIECHI
4777 SOSTENITORI

⦁ STOP ALLEVAMENTI INTENSIVI
1050 SOSTENITORI

⦁ RIDIAMO LE CUCCE AI RANDAGI DI GALATONE SFRATTATI DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
4704 SOSTENITORI

⦁ CHIEDIAMO L’IMMEDIATA CONSEGNA DI SID AL PROPRIETARIO
4964 SOSTENITORI

⦁ STOP PIANO ABBATTIMENTO LUPO #NOABBATTIMENTOLUPO
10905 SOSTENITORI

⦁ RACCOLTA FIRME CONTRO GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI
2994 SOSTENITORI

⦁ AL DIRETTORE DEL GIRO D’ITALIA MAURO VEGNI: NO AL GIRO D’ITALIA IN TUTTA LA SICILIA!
20813 SOSTENITORI

⦁ RICHIESTA DIMISSIONI SINDACO DI SCIACCA D. SSA FRANCESCA VALENTI
8513 SOSTENITORI

⦁ SOSPENSIONE IMMEDIATA LEZIONI DI CACCIA NELLE SCUOLE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
3794 SOSTENITORI
⦁ liberiamo miro
3818 SOSTENITORI

⦁ a bolzano riapre la caccia alla marmotta: fermiamoli!
6944 SOSTENITORI

⦁ ANIMALICIDIO: GIUSTIZIA PER LILLY, UCCISA LANCIATA DAL 7 PIANO. FIRMA, ORA!
2622 SOSTENITORI

⦁ DENUNCIA DELITTO RUTH – FIRMATE E MOBILITATEVI!!!
2659 SOSTENITORI

⦁ STOP ALLA CACCIA ALLA VOLPE IN TANA
12812 SOSTENITORI

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L’auto crolla ma il Governo punta sulle due ruote a Torino

FRECCIATE   In arrivo quasi 10 milioni di euro dal governo destinati a piste  ciclabili e  interventi per la mobilità sostenibile a Torino e nel  territorio della città metropolitana. 

La sindaca Chiara Appendino punta ad ottenere  il 15 per cento degli spostamenti totali nel capoluogo compiuti  in bicicletta. Il ministero delle Infrastrutture  ha già approvato il trasferimento di 4,9 milioni al Comune per la realizzazione delle ciclovie urbane e la sicurezza dei ciclisti.

Tutto quel che arriva, in tempi di magra, è grasso che cola.

Una considerazione, però. Tutti siamo d’accordo sulla necessità di “ripulire” l’aria inquinata, anche a costo di vedere attempati monopattinisti sfrecciare sulle piste e sotto i portici. Il paradosso è che l’emergenza Covid ha affossato il settore dell’auto (un crollo anche del 90 per cento nelle vendite). Non sarebbe forse meglio se il governo, anziché puntare su monopattini e due ruote, varasse provvedimenti intelligenti sull’auto, anche in ottica di rispetto ambientale e di mobilità sostenibile, incentivando al rinnovo del parco auto circolante? Più auto ma più “pulite”.

L’arciere

Qualità dell’aria, le Regioni del Nord si incontreranno entro l’estate

Le Regioni lavoreranno  in vista di un incontro con i Presidenti 

 

«Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto proseguono il lavoro comune per la qualità dell’aria del Bacino padano». Lo hanno dichiarato gli assessori all’Ambiente durante i lavori del tavolo del Bacino padano, che si sono svolti venerdì in videoconferenza. Erano presenti gli assessori Raffaele Cattaneo (Lombardia), Irene Priolo (Emilia-Romagna), Matteo Marnati (Piemonte) e Gianpaolo Bottacin (Veneto).

«Il lockdown ha dimostrato che il traffico non è l’unica causa di inquinamento – hanno osservato gli assessori – A fronte di una riduzione del traffico pari a circa il 70%, si è vista una riduzione delle emissioni degli inquinanti dal 14% (Pm10) al 40% (Nox). Le politiche che metteremo in campo dovranno quindi agire, oltre che sulla mobilità, su molteplici leve relative ai fattori che sono causa maggiore delle emissioni inquinanti: dal riscaldamento a biomasse, alle emissioni provenienti da concimi o fertilizzanti utilizzati in agricoltura. A fronte di queste rilevazioni riteniamo che anche a livello europeo andranno fatte presenti con forza le specificità dei territori delle nostre Regioni, che sono, per le note ragioni orografiche e meteo-climatiche in condizioni strutturali di maggiore difficoltà nella lotta all’inquinamento atmosferico».

«Le valutazioni sull’inquinamento atmosferico non riguardano solo gli assessorati all’Ambiente – proseguono gli assessori – per questo motivo riteniamo necessaria una riflessione più ampia in grado di coinvolgere l’agricoltura, i trasporti, le attività produttive. Per questo le Regioni lavoreranno insieme in vista di un incontro che coinvolga anche i Presidenti di Regione, da farsi prima dell’avvio della stagione autunnale».

«Siamo in attesa da tempo di poter disporre delle risorse statali destinate alle regioni del bacino padano per la qualità dell’aria che ammontano a 16 milioni di euro per il 2020, a 41 milioni dal 2021 e a 82 dal 2023 – ricordano gli assessori – Abbiamo quindi condiviso di chiedere con forza al Governo di poter disporre tempestivamente di queste risorse, almeno per la quota del 2020, già stanziate ma non ancora trasferite, per potenziare al più presto gli interventi per la qualità dell’aria, in particolare per la sostituzione del parco veicolare più inquinante».

Gli assessori hanno condiviso l’idea di rilanciare le attività legate all’accordo di Bacino Padano, ma in relazione agli impegni con decorrenza al 1 ottobre hanno dichiarato: «Mantenendo l’obiettivo di rientro al di sotto dei limiti europei entro il 2025, intendiamo sviluppare gli interventi necessari su più linee di azione, rafforzando quelle relative agli impianti di riscaldamento e al contrasto alla formazione secondaria di inquinanti, non concentrandoci solo sulla mobilità. Non possiamo infatti non considerare le difficoltà contingenti legate all’emergenza Covid».

«Infine, salutiamo con favore le conseguenze positive sulla riduzione delle emissioni derivanti dell’introduzione dello smartworking, che potrebbe diventare all’interno dell’Accordo di bacino padano, una misura aggiuntiva di contrasto alla lotta alle emissioni».

(foto Paolo Liguori)