AMBIENTE- Pagina 11

“Astro – Landscapes. Luna, Stelle e Paesaggi” di Vittorio Palma

 

Si apre domani al Palazzo delle Feste di Bardonecchia la mostra fotografica “Astro – Landscapes. Luna, Stelle e Paesaggi” di Vittorio Palma.

Una quarantina di immagini fotografiche, di cui molte inedite, che riproducono i cieli della Val di Susa con particolari di luna ed astri.

” Essendo la Valsusa la mia seconda casa sono particolarmente orgoglioso di mostrare le mie immagini a Bardonecchia” spiega Vittorio Palma.

La mostra si avvale del patrocinio dell’Associazione Astrofili Segusini, che ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza dell’astronomia.

Tra gli scatti proposti la fotografia “Pilastri di luce sopra la Val Clarea”, che rappresenta un raro fenomeno atmosferico di particolare bellezza.

La mostra resterà aperta fino al 16 agosto prossimo.

(Ri)generiamo, magliette, borse, cappelli e borracce del Museo della Montagna

Sono state realizzate dai ragazzi della cooperativa sociale di tipo B (inserimento lavorativo di persone svantaggiate) nell’ambito del progetto sociale GenerAtelier

 

 

 Da oggi c’è un motivo in più per portarsi a casa il ricordo dell’esperienza di una visita al Museo Nazionale della Montagna di Torino. (RI)GENERIAMO, Società Benefit e B Corp, ha firmato il merchandising del Museomontagna con il contributo della Cooperativa Sociale Il Margine. Non più quindi solo un ricordo “materiale” dell’esperienza tra le sale del “Duca degli Abruzzi”, ma anche un gesto con un forte impatto sociale. Gran parte del merchandising ufficiale, infatti, è stato realizzato dal punto di vista grafico da uomini, donne, ragazze e ragazzi della cooperativa sociale Il Margine, presente da oltre 40 anni sul territorio torinese per rispondere ai bisogni delle diverse fragilità e attiva nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Presso il bookstore del Museo Nazionale della Montagna si possono acquistare magliette per bambini, donne e uomini, borse e sacche, cappelli e borracce, tutti disponibili in vari colori e con varie fantasie grafiche nate dalla creatività di ragazzi e ragazze che hanno letto e interpretato la montagna con un personalissimo sguardo. Il progetto di (RI)GENERIAMO per il Museo Nazionale della Montagna è solo una delle tante iniziative realizzate dalla società benefit nell’ambito del progetto GenerAtelier, la rete di sartorie sociali nata in collaborazione con Liberitutti che realizza prodotti per l’arredo tessile casa, partendo anche dal recupero di scarti di tessuti.

Le persone coinvolte dalla cooperativa Il Margine hanno partecipato al progetto lungo tutto il percorso di produzione del merchandising, non solo a livello pratico ma anche esperienziale. L’iniziativa infatti si è svolta in tre fasi: i partecipanti hanno innanzitutto scoperto il mondo della montagna mediante una interessante e coinvolgente visita guidata al Museomontagna: poi, attraverso laboratori dedicati, sono stati motivati e stimolati a esprimere in maniera creativa le sensazioni vissute; infine, con il supporto di educatori e grafici, hanno dato corpo a queste sensazioni realizzando una collezione di gadget unici per il bookshop del museo.

L’iniziativa congiunta di (RI)GENERIAMO, Museo Nazionale della Montagna e la Cooperativa Sociale Il Margine nasce per offrire un’opportunità di impiego a persone con fragilità (disabili psichici e fisici, ex detenuti ed ex tossicodipendenti, persone vittime di disagio sociale, ecc) per motivarle e farle sentire parte di una comunità inclusiva e anello fondamentale di una filiera produttiva etica.

“Grazie a questo progetto e alla preziosa collaborazione del Museo Nazionale della Montagna di Torino e della Cooperativa Sociale Il Margine siamo riusciti a concretizzare gli obiettivi e le aspirazioni per cui (RI)GENERIAMO nasce” – ha dichiarato Luca Pereno, amministratore e fondatore di (RI)GENERIAMO. “La nostra Società Benefit si origina, infatti, dal profondo desiderio di generare nuove economie per rigenerare persone, prodotti e persone. Ogni giorno ci impegniamo per valorizzare persone in situazioni di fragilità in un percorso che, contemporaneamente, ha visto la produzione di articoli artigianali destinati alla vendita e la reinterpretazione dello spazio dei musei socialmente inteso. Tutto questo permeato da un’ottica inclusiva e sostenibile, nell’auspicio che possa essere solo il primo passo di un percorso da condividere anche con tante altre aziende e realtà che vorranno accompagnarci”.

“Ri-generazione ha dentro la parola generazione”  aggiunge Nicoletta Fratta, presidente de Il Margine. “La capacità di dare nuova vita, ma anche mettere in moto processi, aprire prospettive, mostrare direzioni e promuovere dialoghi. Noi della cooperazione, specie quella sociale, abbiamo strumenti concreti per aiutare la trasformazione delle imprese e per alimentare l’intelligenza collettiva: la facilitazione, i processi decisionali partecipati, il modello di governance democratico e l’autorganizzazione. Tutte cose che permettono di far dialogare le diversità invece di appiattirle, di unire le persone e le idee verso un obiettivo comune. Strumenti che creano spazi, fisici e metaforici, in cui le persone si sentono sicure di potersi esprimere e di condividere. Di cambiare insieme”.

 

Gtt, nuove fermate “Green”

Quattro fermate del trasporto pubblico nei pressi dell’Inalpi Arena, davanti alla piscina Monumentale e all’ospedale Koelliker, nelle vicinanze dell’ospedale Mauriziano e di fronte all’ingresso della sede della Circoscrizione 3, diventeranno più accoglienti, verdi e sostenibili grazie alla sponsorizzazione Nitto, Title Partner delle Atp Finals dello scorso anno, nell’ambito del progetto “NITTO ATP Finals Torino Green Project”.

Il progetto esecutivo degli interventi – che verranno attuati in continuità con analoghi intervento di adattamento realizzati negli ultimi anni, in particolare su 18 fermate del trasporto pubblico locale, già trasformate  –   è stato approvato ieri dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta.

“Si tratta di piccoli interventi strategici che rientrano tra le azioni previste dal ‘Piano di Resilienza Climatica’ per ridurre la vulnerabilità del territorio e delle persone ai cambiamenti climatici – spiega l’assessora – . La riqualificazione delle fermate del trasporto pubblico, al pari dei lavori già realizzati, in corso e in programma su diversi parcheggi cittadini, contribuirà a ridurre gli effetti delle isole di calore e delle piogge intense, restituendo spazi urbani più gradevoli e vivibili”.

Queste azioni ispirate, supportate o letteralmente copiate dalla natura – Nature Based Solutions – sono un utile strumento per incrementare la sostenibilità dei sistemi urbani, il recupero degli ecosistemi degradati, l’adattamento ai cambiamenti climatici, il miglioramento della gestione del rischio e l’implementazione della resilienza e forniscono vantaggi per il benessere umano e per la biodiversità.

La spesa per la realizzazione delle 4 fermate  (1563, in via Filadelfia; 3132, in corso Sebastopoli; 3440, in corso Siracusa, e 1134, in corso Dante) è di 60mila euro. Altri 40mila della sponsorizzazione Nitto sono stati utilizzati per il rimboschimento del Parco Cavalieri di Vittorio Veneto (lato Pala Alpitour) con la messa a dimora lo scorso novembre di 50 nuovi alberi (tigli, bagolari, parrotie e un platano) nell’ambito del ’Nitto ATP Finals Green Project’. L’iniziativa, copre anche i costi della manutenzione dei nuovi alberi per i prossimi due anni.

Visita ornitologica al Parco del Castello di Miradolo

“Eduiren”, 70mila persone coinvolte

Reggio Emilia, 25 luglio 2024 – A fine anno scolastico, i numeri di Eduiren, il settore educational del Gruppo Iren, raccontano l’impegno educativo dell’azienda con numeri in crescita: oltre 70mila cittadini di tutte le età incontrati, organizzate 186 visite a impianti, 80 progetti nazionali ed internazionali, 3 corsi per insegnanti e 3 webinar per cittadini.

Nello specifico le 70mila persone coinvolte tra settembre 2023 e giugno 2024 riuniscono 67.000 studenti e 3.000 tra docenti e cittadini: un dato in crescita del 30% rispetto allo scorso anno e che racconta al meglio l’obiettivo di Eduiren di interagire con le scuole, un target ormai consolidato nelle attività del Gruppo, ma anche con molti altri soggetti del territorio, dai docenti, agli enti locali, alle associazioni, attraverso le proprie offerte formative e la progettazione di percorsi di sensibilizzazione condivisa sui temi della sostenibilità e della transizione ecologica.

Interlocutore principale dell’attività di Eduiren rimane il sistema scolastico: a quest’ultimo è stato infatti dedicato il catalogo di offerte formative gratuite suddiviso in 8 percorsi didattici rinnovati seguendo i consigli di docenti e studenti. La risposta è stata più che positiva, tanto per i laboratori rivolti alle scuole di ogni ordine e grado, quanto per l’offerta formativa dedicata ai docenti che quest’anno ha visto 3 corsi on line (strutturati in 12 workshop e un ambiente on line dedicato) e una collaborazione con Unimore con il corso “Sosteniamoci”. Stesso successo per i 3 nuovi webinar proposti, dedicati alle terre rare, al recupero dei rifiuti organici ed alle comunità energetiche.

Al centro della proposta educativa, oltre ai temi della cittadinanza attiva e dell’educazione alla sostenibilità, c’è stata l’organizzazione di visite agli impianti del Gruppo Iren, punto di forza dell’azienda e luoghi di informazione trasparente: vere e proprie aule per conoscere e riflettere, con spazi e materiali dedicati.

In tutto, sono state organizzate 186 visite, che hanno permesso di vedere da vicino come vengono trasformati i rifiuti, dove nasce l’energia elettrica che viene utilizzata nelle abitazioni o conoscere come funziona il ciclo idrico. Ove possibile sono stati realizzati percorsi inclusivi per rendere accessibili gli impianti a tutti. FORSU Reggio Emilia e Circular Wood Vercelli sono i due nuovi impianti di economia circolare aperti nel corso dell’anno ai curiosi di ogni età, mentre si confermano tra i più apprezzati il TRM di Torino, il potabilizzatore di Prato (Genova) e la centrale idrica Reggio Est (Reggio Emilia).

Tra i circa 80 progetti che Eduiren ha promosso o ai quali ha partecipato, sia in Italia che all’estero, uno spazio importante ha avuto Multipliers, progetto finanziato nell’ambito del programma europeo Horizon 2020, che intende trasformare le scuole in Centri Scientifici Aperti e dialoganti con il territorio, attraverso metodologie pensate e realizzate da studenti, docenti e Università di 8 Paesi europei e messe a disposizione on line.

Eduiren ha arricchito anche la propria rete di collaborazioni diventando un hub della sostenibilità e della sperimentazione di nuovi linguaggi con la propria presenza all’Internazionale Kids Festival (RE), Festival del Pensare Contemporaneo (PC), Sottodiciotto Film Festival (TO), Cinemambiente (TO), Concorto Film Festival (PC), Festival Libro Aperto di Baronissi (SA), Notte della Ricerca di UNIMORE, Bloc Fest (SA), Festival Fake (VC), Salone Internazionale del Libro, Crescere Bene (GE), Notte Bianca dei Bambini (GE) e collaborando al Tavolo di Lavoro “Sostenibilità in Rete” di Vercelli, alla Giornata del Mare (SP) ed alla preparazione della SERR-Settimana Europea Riduzione Rifiuti 2023.

È continuata anche la collaborazione e la condivisione di progetti educational con Consorzi, Fondazioni ed Istituzioni culturali come Ricrea, Enrion Wee, Comieco, Conai, Fondazione Palazzo Magnani (RE), Fondazione Reggio Children, MACA (TO), AICA, UNIMORE, Università Cattolica (PC).

Il lavoro di Eduiren non si è fermato con la chiusura delle scuole ed è continuato, insieme al Consorzio Ricrea, con il progetto Green Steel Grest dedicato ai Grest, gruppi estivi per i bambini e ragazzi, che ha interessato circa 1.500 studenti nelle province di La Spezia, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Torino e Vercelli.

Il catalogo Eduiren si avvale della collaborazione di La Lumaca e G-Lab di Fondazione Golinelli

Comitato Salviamo la Pellerina: “Attentato alla democrazia”

Un grave atto contro la partecipazione e alla sovranità popolare è stato compiuto da questa
amministrazione comunale.

Dopo oltre 4 mesi dalla presentazione di circa 1700 firme con cui è stata sottoscritta la proposta di
un nuovo referendum propositivo vincolante da sottoporre alla cittadinanza per evitare la
cementificazione di importanti aree verdi e lo scempio che questa giunta comunale sta perpetuando
in una delle città più inquinate d’Italia, in barba a tutte le decantate politiche “green”,
la Commissione preposta all’approvazione del testo referendario, palesemente politicizzata e senza
la partecipazione di alcun rappresentante dei cittadini, “super partes”, prevista nel regolamento di
attuazione dello Statuto ma disattesa nei fatti, con motivazioni a dir poco grottesche, ha bocciato
l’iniziativa inibendo di fatto l’unica possibilità che i cittadini torinesi hanno di bloccare
democraticamente le mostruosità messe in cantiere da questa amministrazione locale.
Preso atto della condivisione dei vizi riscontrati da illustri giuristi sul parere espresso dalla
Commissione Referendaria e della loro disponibilità ad appoggiare un nostro ricorso al TAR, da
subito chiederemo la partecipazione di tutta la cittadinanza, anche attraverso la condivisione di
spontanei contributi economici, che vuol opporsi a questa finta democrazia che sulla carta dà
strumenti di partecipazione ma che nella realtà calpesta i più elementari diritti di espressione
democratica
Non accetteremo nessun sopruso o bavaglio alla legittima volontà di partecipazione dei cittadini alle
decisioni sui beni pubblici.
Fermiamo questa tirannia travestita da “democrazia”.

Comitato Referendario Salviamo la Pellerina e il Verde di Torino

Green Steel Grest, la sostenibilità dell’acciaio

La seconda edizione del progetto di RICREA ed Eduiren ha coinvolto i ragazzi dei gruppi estivi

in attività educative sull’importanza di una corretta raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio

Torino, 22 luglio 2024 Con la partecipazione di oltre 1.500 ragazzi dei gruppi estivi, la seconda edizione dei Green Steel Grest ha riscosso un grande successo. L’iniziativa, dedicata ai più giovani, è stata ideata da RICREA, il Consorzio Nazionale senza scopo di lucro per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Acciaio che fa parte del sistema CONAI, ed Eduiren, il settore educativo del Gruppo Iren. Il progetto, come suggerisce il nome, ha un’anima completamente “green” e mira a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di una corretta raccolta differenziata e sulle caratteristiche di sostenibilità degli imballaggi in acciaio, un materiale che può essere riciclato al 100% infinite volte.

Ai ragazzi dei centri estivi che hanno aderito al progetto, RICREA ha proposto il divertente quiz a tempo “Green Steel Game”, con domande a scelta multipla, preceduto da una breve lezione dinamica online, decretando ogni settimana il gruppo vincitore di una gift card. Inoltre, tutti i Grest iscritti hanno ricevuto il gioco da tavolo “Crea la tua piiista!”, che permette di costruire circuiti su cui far correre tappi a corona in acciaio. Questi momenti ludici hanno offerto l’opportunità di imparare a conoscere le diverse tipologie di imballaggi, come barattoli, scatole, scatolette, lattine, fusti, secchielli, bombolette, tappi e chiusure, e le infinite potenzialità di questo prezioso materiale che, se correttamente riciclato, può tornare a nuova vita.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Eduiren che dal 2015 promuove progetti didattici sui temi della transizione ecologica, della sostenibilità e della gestione virtuosa delle risorse, in collaborazione con le scuole, le associazioni, gli enti locali e i cittadini.

Le nuove generazioni giocano un ruolo cruciale nel promuovere una maggiore consapevolezza collettiva sull’importanza di corrette abitudini nella gestione dei rifiuti. I giovani sono una forza trainante in grado di influenzare positivamente le famiglie e i loro coetanei – afferma Domenico Rinaldini, Presidente di RICREA -. La partecipazione attiva degli oratori parrocchiali della Diocesi, dei centri estivi e di tutti i loro membri, inclusi organizzatori e animatori, mi rende particolarmente orgoglioso del successo di questa iniziativa, che si aggiunge alle altre offerte formative proposte da RICREA, come Ambarabà RICICLOclò® e Riciclick®, volte ad educare alla corretta raccolta differenziata degli imballaggi d’acciaio come mezzo per ottenerne il riciclo”.

I positivi risultati ottenuti dal progetto, dopo il successo della prima edizione pilota a Piacenza, confermano l’importanza di continuare anche durante l’estate le offerte formative destinate ai cittadini di tutte le età. Come Eduiren abbiamo voluto arricchire gli argomenti che le squadre hanno dovuto affrontare nelle gare,portando la riflessione anche oltre il ciclo dei rifiuti. Un’opportunità di giocare con la sostenibilità che in questa edizione ha interessato tutti i territori in cui siamo presenti. Insieme a Ricrea abbiamo dimostrato che la sostenibilità e la voglia di imparare divertendosi non vanno mai in vacanza” dichiara Arturo Bertoldi, Responsabile Eduiren-Gruppo Iren.

Bus e treni Green per ridurre l’inquinamento

La Regione Piemonte ha avviato l’iter per l’aggiornamento del Piano di qualità dell’aria. Dopo un primo passaggio in Giunta a metà giugno, il documento è stato ora deliberato ai fini della Valutazione ambientale strategica che si svilupperà nei prossimi 45 giorni, durante i quali il documento potrà essere esaminato e oggetto di osservazioni e contributi da parte dei soggetti interessati.

A settembre dovrà poi essere nuovamente adottato dalla Giunta e approvato dal Consiglio regionale in linea con i tempi previsti dal decreto approvato dal Governo lo scorso mese di settembre con la richiesta di definire il nuovo Piano entro 12 mesi.

Il nuovo Piano per la qualità dell’aria, sulla base delle analisi e valutazione tecniche effettuate da Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, punta alla significativa riduzione delle concentrazioni delle sostanze inquinanti in atmosfera nel più breve tempo possibile per rispettare gli obiettivi di qualità dell’aria posti dalle direttive comunitarie per il 2025 ed è coerente con il raggiungimento di quelli di riferimento proposti dall’Organizzazione mondiale della sanità per il 2030.

Il nuovo Piano è il frutto del lavoro scientifico svolto nei mesi scorsi dalla Regione Piemonte, con il supporto tecnico-scientifico di Arpa e del tavolo tecnico per la qualità dell’aria, istituito il 28 settembre dalla Regione Piemonte e coordinato da Ires Piemonte, a cui hanno partecipato professionalità esterne e le direzioni regionali Ambiente, Energia e Territorio, Trasporti e Logistica, Attività Produttive, Agricoltura, Sanità e Commercio, il Dipartimento Energia del Politecnico di Torino, le Province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli, Vco e la Città metropolitana di Torino, oltre che Arpa stessa.

«Abbiamo voluto affrontare il tema della qualità dell’aria con metodo scientifico. Siamo partiti dalla relazione di Arpa, che ha analizzato le diverse fonti emissive che

contribuiscono alla composizione degli inquinanti, e abbiamo messo in campo una serie di misure – valutandone effetti al 2025 e al 2030 – in grado di ridurre emissioni nei quattro macrosettori quali la mobilità, il riscaldamento, le attività produttive e l’agricoltura, che era già stata oggetto del Piano stralcio approvato lo scorso anno. Il risultato, che ora sottoponiamo all’analisi dei soggetti interessati per la raccolta di osservazioni e contributi, è un lavoro serio che, partendo dai numeri, pone obiettivi raggiungibili e centra gli obiettivi posti dall’Europa per la riduzione degli inquinanti e la tutela della salute, anche grazie al contributo dei Comuni e delle Province», dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

«Questo Piano è il frutto di un immenso lavoro che ha visto partecipare molti esperti sia nel campo della Pubblica amministrazione sia nel mondo accademico ed economico per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 31 dicembre 2025 richiesto dalla Commissione europea. Ci siamo basati principalmente sull’aiuto del trasferimento tecnologico in tutti i settori per poter sfruttare al meglio le potenzialità delle nuove tecnologie. Anche le risorse finanziarie a supporto delle tante misure sono significative del fatto che vogliamo raggiungere gli obiettivi con serietà», dichiara Matteo Marnati, assessore all’Ambiente, Intelligenza artificiale, Energia e Innovazione.

«Per l’aggiornamento del Piano, Arpa Piemonte ha utilizzato i più sofisticati strumento tecnico-scientifici disponibili sia in termini di modellazione digitale dei processi chimico-fisici, che di analisi chimica della composizione del particolato atmosferico, con cui è stato possibile determinare i contributi settoriali e geografici all’inquinamento e valutare l’efficacia delle azioni e delle misure previste» dichiara il direttore di Arpa, Secondo Barbero.

Il piano, per la Regione Piemonte, ha un valore di circa 4 miliardi di euro nell’arco del periodo di attuazione (2024-2030). La maggior parte delle risorse, pari a oltre 2,8 miliardi, risultano già attivati a partire dal 2025 su una serie di misure che proseguono anche negli anni successivi. In particolare, 2,9 miliardi sono destinati a misure sulla mobilità e i trasporti, 421 milioni per il settore energia, 153 milioni per le attività produttive e 334 milioni per l’agricoltura. Per tutti i settori il Piano indica una serie di misure, alcune delle quali rappresentano l’aggiornamento di attività già in atto, e il relativo obiettivo di riduzione emissiva al 2025 e al 2030.

In particolare: 6 misure e 35 azioni riguardano la mobilità e le aree urbane, 3 misure e 21 azioni il riscaldamento e le fonti energetiche, 3 misure e 7 azioni le attività produttive, 5 misure e 9 azioni l’agricoltura e la zootecnia.

Tra le misure più significative c’è il recepimento della norma nazionale con il blocco dei veicoli diesel Euro 5 dal 1° ottobre 2025, salvo diversa disposizione da parte del Governo, nei Comuni con più di 30 mila abitanti, l’introduzione da parte dai Comuni di ulteriori limitazioni a fronte di sforamenti delle soglie previste dalla normativa europea, progetti per nuove aree pedonali, interventi di forestazione urbana, oltre all’uso dell’intelligenza artificiale per la gestione del traffico e dei semafori.

Significativo il piano di sostituzione dei bus inquinanti e di treni con nuovi mezzi ad alimentazione green, oltre all’avvio di un progetto sperimentale per l’uso del biocarburante per i veicoli del trasporto pubblico locale. Il Piano comprende poi il potenziamento del Servizio ferroviario metropolitano e della rete ferroviaria, che sono una delle priorità della programmazione regionale, insieme alle misure di incentivo all’uso dei mezzi pubblici.

Come dimostrano i dati, i sistemi di riscaldamento degli edifici contribuiscono in maniera rilevante alle emissioni di inquinanti in atmosfera. Per questo, e anche nell’ottica della valorizzazione della filiera locale del legno, il Piano ne promuove l’efficentamento, incentiva la sostituzione di vecchie stufe con impianti a biomasse di nuova generazione, offre contributi per la manutenzione e promuove la diffusione di buone pratiche nell’uso con una particolare attenzione alla riduzione degli inquinanti e alla sicurezza degli impianti.

Il Piano, infine, promuove e incentiva l’efficienza energetica anche nelle attività produttive con l’obiettivo di ridurre le emissioni in atmosfera attraverso processi meno inquinamenti, tecnologie di abbattimento delle emissioni, processi di economia circolare e di decarbonizzazione anche nelle attività agricole.

Il Piano e le sue misure saranno oggetto di un monitoraggio costante attraverso l’istituzione di uno specifico Osservatorio. Per valorizzare l’apporto indispensabile di ogni

singolo cittadino alla riuscita del Piano sono anche previste forme di partecipazione diretta della comunità ai temi legati alla qualità dell’aria e ai cambiamenti climatici.

Oli esausti vegetali: la raccolta di prossimità si estende al centro città

43 nuovi punti di raccolta completano la copertura del servizio in tutti i quartieri

 

 

 Promossa dalla Città di Torino di concerto con Amiat Gruppo Iren e CONOE (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti), la raccolta di prossimità degli oli vegetali raggiunge anche la Circoscrizione 1, ultima area rimasta ancora priva del nuovo servizio.

 

In questi giorni sono stati posizionati ulteriori 43 cassonetti nel centro città e nel quartiere Crocetta: i contenitori, di colore blu, sono collocati da Amiat in altrettanti luoghi individuati di concerto con l’amministrazione comunale e la Circoscrizione.

Il progetto, avviato lo scorso aprile, copre ora tutti i quartieri di Torino, con oltre 460 contenitori a disposizione dei cittadini: nei punti di raccolta collocati sul territorio, l‘olio vegetale esausto, precedentemente filtrato da impurità ed eventuali residui di cibo per ottimizzare il processo di trasformazione da rifiuto a risorsa, dovrà essere raccolto in bottiglie ben chiuse, che dovranno essere conferite direttamente all’interno degli appositi contenitori. È possibile smaltire olio di oliva e di semi vari usati per frittura, oli di conservazione dei cibi in scatola o in vetro e oli vegetali deteriorati o scaduti.

 

Per maggiori informazioni: https://www.amiat.it/servizi/raccolta-oli-vegetali-esausti

Aria più pulita, ecco il piano della Regione Piemonte

La Regione Piemonte ha avviato l’iter per l’aggiornamento del Piano di qualità dell’aria. Dopo un primo passaggio in Giunta a metà giugno, il documento è stato ora deliberato ai fini della Valutazione ambientale strategica che si svilupperà nei prossimi 45 giorni, durante i quali il documento potrà essere esaminato e oggetto di osservazioni e contributi da parte dei soggetti interessati.

A settembre dovrà poi essere nuovamente adottato dalla Giunta e approvato dal Consiglio regionale in linea con i tempi previsti dal decreto approvato dal Governo lo scorso mese di settembre con la richiesta di definire il nuovo Piano entro 12 mesi.

Il nuovo Piano per la qualità dell’aria, sulla base delle analisi e valutazione tecniche effettuate da Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, punta alla significativa riduzione delle concentrazioni delle sostanze inquinanti in atmosfera nel più breve tempo possibile per rispettare gli obiettivi di qualità dell’aria posti dalle direttive comunitarie per il 2025 ed è coerente con il raggiungimento di quelli di riferimento proposti dall’Organizzazione mondiale della sanità per il 2030.

Il nuovo Piano è il frutto del lavoro scientifico svolto nei mesi scorsi dalla Regione Piemonte, con il supporto tecnico-scientifico di Arpa e del tavolo tecnico per la qualità dell’aria, istituito il 28 settembre dalla Regione Piemonte e coordinato da Ires Piemonte, a cui hanno partecipato professionalità esterne e le direzioni regionali Ambiente, Energia e Territorio, Trasporti e Logistica, Attività Produttive, Agricoltura, Sanità e Commercio, il Dipartimento Energia del Politecnico di Torino, le Province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli, Vco e la Città metropolitana di Torino, oltre che Arpa stessa.

«Abbiamo voluto affrontare il tema della qualità dell’aria con metodo scientifico. Siamo partiti dalla relazione di Arpa, che ha analizzato le diverse fonti emissive che

contribuiscono alla composizione degli inquinanti, e abbiamo messo in campo una serie di misure – valutandone effetti al 2025 e al 2030 – in grado di ridurre emissioni nei quattro macrosettori quali la mobilità, il riscaldamento, le attività produttive e l’agricoltura, che era già stata oggetto del Piano stralcio approvato lo scorso anno. Il risultato, che ora sottoponiamo all’analisi dei soggetti interessati per la raccolta di osservazioni e contributi, è un lavoro serio che, partendo dai numeri, pone obiettivi raggiungibili e centra gli obiettivi posti dall’Europa per la riduzione degli inquinanti e la tutela della salute, anche grazie al contributo dei Comuni e delle Province», dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

«Questo Piano è il frutto di un immenso lavoro che ha visto partecipare molti esperti sia nel campo della Pubblica amministrazione sia nel mondo accademico ed economico per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 31 dicembre 2025 richiesto dalla Commissione europea. Ci siamo basati principalmente sull’aiuto del trasferimento tecnologico in tutti i settori per poter sfruttare al meglio le potenzialità delle nuove tecnologie. Anche le risorse finanziarie a supporto delle tante misure sono significative del fatto che vogliamo raggiungere gli obiettivi con serietà», dichiara Matteo Marnati, assessore all’Ambiente, Intelligenza artificiale, Energia e Innovazione.

«Per l’aggiornamento del Piano, Arpa Piemonte ha utilizzato i più sofisticati strumento tecnico-scientifici disponibili sia in termini di modellazione digitale dei processi chimico-fisici, che di analisi chimica della composizione del particolato atmosferico, con cui è stato possibile determinare i contributi settoriali e geografici all’inquinamento e valutare l’efficacia delle azioni e delle misure previste» dichiara il direttore di Arpa, Secondo Barbero.

Il piano, per la Regione Piemonte, ha un valore di circa 4 miliardi di euro nell’arco del periodo di attuazione (2024-2030). La maggior parte delle risorse, pari a oltre 2,8 miliardi, risultano già attivati a partire dal 2025 su una serie di misure che proseguono anche negli anni successivi. In particolare, 2,9 miliardi sono destinati a misure sulla mobilità e i trasporti, 421 milioni per il settore energia, 153 milioni per le attività produttive e 334 milioni per l’agricoltura. Per tutti i settori il Piano indica una serie di misure, alcune delle quali rappresentano l’aggiornamento di attività già in atto, e il relativo obiettivo di riduzione emissiva al 2025 e al 2030.

In particolare: 6 misure e 35 azioni riguardano la mobilità e le aree urbane, 3 misure e 21 azioni il riscaldamento e le fonti energetiche, 3 misure e 7 azioni le attività produttive, 5 misure e 9 azioni l’agricoltura e la zootecnia.

Tra le misure più significative c’è il recepimento della norma nazionale con il blocco dei veicoli diesel Euro 5 dal 1° ottobre 2025, salvo diversa disposizione da parte del Governo, nei Comuni con più di 30 mila abitanti, l’introduzione da parte dai Comuni di ulteriori limitazioni a fronte di sforamenti delle soglie previste dalla normativa europea, progetti per nuove aree pedonali, interventi di forestazione urbana, oltre all’uso dell’intelligenza artificiale per la gestione del traffico e dei semafori.

Significativo il piano di sostituzione dei bus inquinanti e di treni con nuovi mezzi ad alimentazione green, oltre all’avvio di un progetto sperimentale per l’uso del biocarburante per i veicoli del trasporto pubblico locale. Il Piano comprende poi il potenziamento del Servizio ferroviario metropolitano e della rete ferroviaria, che sono una delle priorità della programmazione regionale, insieme alle misure di incentivo all’uso dei mezzi pubblici.

Come dimostrano i dati, i sistemi di riscaldamento degli edifici contribuiscono in maniera rilevante alle emissioni di inquinanti in atmosfera. Per questo, e anche nell’ottica della valorizzazione della filiera locale del legno, il Piano ne promuove l’efficentamento, incentiva la sostituzione di vecchie stufe con impianti a biomasse di nuova generazione, offre contributi per la manutenzione e promuove la diffusione di buone pratiche nell’uso con una particolare attenzione alla riduzione degli inquinanti e alla sicurezza degli impianti.

Il Piano, infine, promuove e incentiva l’efficienza energetica anche nelle attività produttive con l’obiettivo di ridurre le emissioni in atmosfera attraverso processi meno inquinamenti, tecnologie di abbattimento delle emissioni, processi di economia circolare e di decarbonizzazione anche nelle attività agricole.

Il Piano e le sue misure saranno oggetto di un monitoraggio costante attraverso l’istituzione di uno specifico Osservatorio. Per valorizzare l’apporto indispensabile di ogni

singolo cittadino alla riuscita del Piano sono anche previste forme di partecipazione diretta della comunità ai temi legati alla qualità dell’aria e ai cambiamenti climatici.