CHANGE!
Ieri, oggi, domani. Il Po
27 giugno 2024 – 13 gennaio 2025
IL PROGETTO TERRITORIALE
Mostre, convegni, conferenze, giornate di studio.
Attività per le famiglie, le scuole e il pubblico adulto.
Dal luglio a dicembre 2024, un ciclo di conferenze a ingresso gratuito approfondiscono alcuni dei temi presentati nella mostra Change! Ieri, oggi, domani. Il Po.
Al centro della riflessione il fiume Po, l’acqua e la ricerca che diverse istituzioni pubbliche e private, ma anche gruppi spontanei di tutela dell’ambiente, hanno avviato per conoscere il fenomeno e consentire l’adattamento alla crisi climatica in atto. Nella Sala Feste, sede delle conferenze e di molte attività del museo, il 18 ottobre 1961 è stata firmata la Carta Sociale Europea: un luogo quindi emblematico per riflettere sulla sfida in atto e lanciare un messaggio da Torino agli altri paesi.
Mercoledì 10 luglio, ore 17
SI PUÒ SALVARE VENEZIA?
Con Anna Somers Cocks, giornalista, già presidente di Venice in Peril Fund
Palazzo Madama – Sala Feste
I lavori prevedono la sostituzione delle pavimentazioni esistenti, impermeabili, con altre nuove riflettenti, riducendo i disagi spesso causati dal tempo di attesa alle fermate. L’intervento interesserà anche il verde circostante, che verrà riqualificato, e le pensiline, sulle quali verrà realizzata una copertura di sedum: una soluzione naturale che farà bene all’uomo e all’ambiente. Rispetto a quelle attuali, le pensiline green saranno infatti più fresche e più gradevoli alla vista e contribuiranno anche ad aumentare la biodiversità in ambito urbano.
La spesa per la realizzazione delle 4 fermate – 2 in corso Galileo Ferraris, 1 in corso Dante e 1 in corso Siracusa – è di 60mila euro. Altri 40mila della sponsorizzazione Nitto sono stati utilizzati per il rimboschimento del Parco Cavalieri di Vittorio Veneto (lato Inalpi Arena) con la messa a dimora lo scorso novembre di 50 nuovi alberi (tigli, bagolari, parrotie e un platano) nell’ambito del ’Nitto ATP Finals Green Project’. L’iniziativa, copre anche i costi della manutenzione dei nuovi alberi per i prossimi due anni.
“La riqualificazione delle fermate del trasporto pubblico, al pari dei lavori già realizzati, in corso e in programma su diversi parcheggi cittadini, contribuiranno a ridurre gli effetti delle isole di calore e delle piogge intense, restituendo spazi urbani più gradevoli e vivibili. Piccoli interventi strategici che rientrano tra le azioni previste dal ‘Piano di Resilienza Climatica’ per ridurre la vulnerabilità del territorio e delle persone ai cambiamenti climatici” commenta l’assessora Foglietta.
TORINO CLICK
Tecniche aeroponiche avanzate Per offrire alimenti più salutari, più freschi e più buoni
Borello Supermercati ha da sempre come sua priorità la qualità e la sostenibilità dei prodotti. Negli scorsi anni la nota catena di supermercati piemontese è stata sul podio di Altroconsumo per la miglior carne e il miglior pesce tra tutti i supermercati d’Italia. Stessa attenzione è riservata alla qualità delle verdure.
“Grazie ad Agricooltur, – commenta il presidente di Borello Supermercati, Fiorenzo Borello – portiamo sulle tavole dei nostri clienti verdure ed erbe aromatiche coltivate con tecniche aeroponiche avanzate: meno acqua, meno plastica, più freschezza e sapore.
I prodotti “vivi” dell’azienda Agricooltur si ottengono grazie alla progettazione e allo sviluppo di sistemi brevettati per la coltivazione aeroponica, rivisitando l’agricoltura tradizionale attraverso un approccio più sostenibile e rivolto a creare nuovi modelli di consumo. Per offrire prodotti più salutari, più freschi e più buoni. L’ aeroponica è un metodo di coltivazione innovativo che permette alle piante di svilupparsi fuori dal terreno.
Le radici vengono nebulizzate con acqua e sostanze nutritive in un ambiente completamente controllato che riduce quasi del tutto la diffusione di parassiti e malattie tipiche della coltivazione in terra, senza dover impiegare insetticidi o antiparassitari potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo, delle piante e dell’ambiente. Inoltre, la coltivazione indoor consente di ottenere risultati straordinari in termini di velocità, quantità e, soprattutto, qualità.
A Iren il premio “PIMBY Green 2024”
Il riconoscimento, ritirato dal Presidente esecutivo Luca Dal Fabbro, arriva grazie a “The Heat Garden”, il progetto architettonico innovativo a servizio della rete del teleriscaldamento a Torino
Reggio Emilia – Il Presidente esecutivo del Gruppo Iren Luca Dal Fabbro ha ritirato a Milano il Premio “PIMBY Green 2024” per la categoria “progettazione e realizzazione di infrastrutture strategiche per i territori e impianti industriali tecnologicamente avanzati”. Ad accompagnarlo l’AD di Iren Energia Giuseppe Bergesio.
Il riconoscimento istituito da ASSOAMBIENTE, l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana e dell’economia circolare, con il patrocinio dell’ANCI, riconosce e valorizza le opportunità offerte dalla realizzazione di opere di pubblica utilità in contrasto con la sindrome NIMBY (Not In My Back Yard).
In particolare, Iren è stata premiata per il “Progetto The Heat Garden”, un nuovo sistema di accumulo del calore a servizio della rete metropolitana di teleriscaldamento il cui impianto ospita nel quartiere San Salvario di Torino terrazzi e giardini pensili e quasi 11mila tra piante e alberi. La struttura non solo immagazzina calore per la rete metropolitana di teleriscaldamento, ma promuove una nuova prospettiva sull’energia, unendo le risorse rinnovabili con il miglioramento dell’efficienza energetica: per questo motivo The Heat Garden non è solo un impianto tecnologico, ma un esempio di come l’innovazione possa armonizzarsi con la natura.
Il Premio PIMBY, fin dal suo nome, acronimo di “Please In My Back Yard”, intende contribuire a promuovere un’Italia più sostenibile e inclusiva, in contrasto con il fenomeno NIMBY (“Not In My Back Yard”) e con gli approcci pregiudizievoli di impedimento all’innovazione e allo sviluppo.
“Questo premio ci riempie di orgoglio e soddisfazione”, ha commentato il Presidente esecutivo del Gruppo Iren Luca Dal Fabbro. “La nostra strategia di crescita, recentemente confermata dall’aggiornamento del Piano Industriale al 2030, ha come pilastro la decarbonizzazione, lo sviluppo delle rinnovabili, l’economia circolare, l’efficienza energetica e la salvaguardia delle risorse naturali. Tutto questo sostenuto da un approccio pragmatico, orientato al “fare”, capace di portare innovazione e sviluppo nei territori in cui operiamo. Il caso di The Heat Garden conferma inoltre la nostra volontà di coniugare le funzionalità operative degli impianti al gusto architettonico e al senso del “bello”, donando nello specifico alla Città di Torino un nuovo e affascinante giardino verticale”.
Il Po tra passato, presente e futuro
Il fiume Po rappresenta un’importante leva di cambiamento su cui la Città di Torino sta investendo grazie ai fondi del PNRR. Con il “progetto fiume” Torino mira a rafforzare il suo rapporto con il Po, elemento di connessione tra i principali luoghi turistici e culturali della città, come parchi, musei e residenze reali, nonché un fondamentale asse di sviluppo sportivo, ricreativo e naturalistico.
In questi giorni è stato completato l’ultimo tassello del progetto con l’assegnazione del bando per la realizzazione dei battelli, che torneranno a solcare il fiume a partire dall’autunno del 2026. L’azienda nautica finlandese Mente Marine si è aggiudicata la gara e fornirà imbarcazioni dal design innovativo e full electric – primo caso in Italia – dotate di sensori in grado di acquisire dati e informazioni sullo stato di salute del fiume durante la navigazione.
L’imbarcazione sarà tipo catamarano, con doppio scafo in vetroresina e sovrastruttura in alluminio, con ampie vetrate per offrire una visuale completa. Il ponte superiore sarà parzialmente calpestabile, permettendo ai passeggeri di godere di una vista panoramica durante la navigazione. Il layout interno sarà flessibile e in grado di adattarsi a diverse configurazioni. Con una lunghezza di circa 15 metri, una larghezza di 5,5 metri e un peso di 15 tonnellate, l’imbarcazione avrà una capienza massima di 59 persone. Le batterie da 130 kwh garantiranno un’ampia autonomia e tempi di ricarica ridotti, con due punti di ricarica situati ai Murazzi e alla darsena che verrà realizzata nella zona di Italia 61. Inoltre, la passerella mobile a poppa garantirà piena compatibilità con i nuovi attracchi previsti lungo il percorso.
L’imbarcazione prevederà anche postazioni per le biciclette, integrando così la navigazione al sistema intermodale di modalità urbana leggera che si sviluppa lungo le sponde del fiume. L’accessibilità a bordo per le persone con disabilità sarà garantita dalla passerella mobile che si adatterà automaticamente ai vari approdi.
Il progetto non si limita a reintrodurre la navigazione sul fiume, ma punta a creare un’esperienza immersiva dell’ambiente fluviale, che verrà completata dal nuovo spazio a terra – il River Center – la cui realizzazione è in corso nelle arcate dei Murazzi. Sarà un hub di informazione e condivisione, pensato per raccontare e valorizzare il “sistema fiume” nel suo complesso. Attrezzato per eventi e attività innovative, sarà anche un luogo di valorizzazione e promozione turistica della città, a disposizione di tutti gli attori che vivono quotidianamente il fiume. Il termine dei lavori per il River Center è previsto per la fine del 2024.
L’assessore Francesco Tresso ha dichiarato: “È splendido vedere il fiume Po dalla città, ma è ancora più affascinante ammirare la città dal suo fiume. Presto, torinesi e turisti potranno vivere nuovamente questa esperienza, grazie a modalità innovative e immersive che metteranno in risalto lo stretto legame tra Torino e il suo fiume principale. Il Po è indissolubilmente legato alla storia di Torino – continua l’assessore -, ne rappresenta il presente e, grazie a questo progetto che apre nuove prospettive di sviluppo, sarà sempre più parte del futuro della città. È un elemento di connessione tra luoghi e persone, nonché un vero e proprio laboratorio di conoscenza a cielo aperto e un luogo di innovazione e sperimentazione sulle tematiche legate ai cambiamenti climatici”
TORINO CLICK
Less food waste for a fresher future
Giovedì 4 luglio una nuova puntata di “Parlami di Spreco”powered by “Parla con Me”, condotta da Simona Riccio – Agrifood & Organic Specialist e Founder di Parla Con Me®intitolata: Less food waste for a fresher future, avrà come ospite Gustavo Gonzalez, CEO di Agreenet.
Agreenet è una startup italiana che sta rivoluzionando il mondo del food sviluppando soluzioni innovative per estendere la shelf-life dei prodotti freschi e combattere lo spreco alimentare. Tra le loro innovazioni spicca PìFresc, una tecnologia all’avanguardia che, applicata come uno sticker sull’imballaggio, è in grado di ritardare la comparsa della muffa di almeno 7 giorni, riducendo lo spreco fino al 74%. Questa soluzione naturale è particolarmente efficace per frutti non climaterici come agrumi, uva da tavola, fragole, frutti di bosco e ciliegie.
Gli obiettivi di Agreenet sono chiari: ridurre lo spreco alimentare lungo l’intera filiera e a casa del consumatore, aumentare i ricavi e i profitti per produttori e distributori, e offrire una soluzione sostenibile in linea con le politiche ambientali e normative sul packaging. Il team di Agreenet, giovane ma esperto, è impegnato nello sviluppo di ulteriori tecnologie a supporto della filiera agroalimentare e sta raccogliendo capitali da fondi di Venture Capital per espandere la produzione e la commercializzazione.
In diretta sui seguenti canali:
Ambiente e sicurezza, Anas certificata
Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane, ha ottenuto la certificazione per tre norme internazionali: ISO 14001 (sistema di gestione ambientale), ISO 45001 (sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro) e ISO 39001 (sistema di gestione della sicurezza del traffico stradale). In particolare, quest’ultima certificazione rappresenta l’impegno tangibile di Anas per raggiungere il traguardo della riduzione del 50% delle vittime di incidenti stradali come previsto dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Un traguardo importante per Anas che ha così concluso il percorso con l’ente di certificazione RINA: mette in evidenza la crescita della società nella cultura del miglioramento e nei metodi di monitoraggio dei processi.
È stato inoltre avviato il percorso per il conseguimento della certificazione PdR 125 sulla parità di genere. Si tratta di un sistema di certificazione previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con l’obiettivo di accompagnare e incentivare le imprese ad adottare policy adeguate per ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne.
“Siamo estremamente soddisfatti di aver conseguito le certificazioni – ha spiegato l’Amministratore Delegato di Anas, Aldo Isi – rappresentano un importante riconoscimento dei nostri sforzi per migliorare costantemente i processi aziendali in termini di gestione ambientale, salute e sicurezza sul lavoro e sicurezza stradale. Per garantire il massimo impegno in questo senso abbiamo istituito un comitato interno per il monitoraggio delle non conformità e il miglioramento continuo rafforzando tutte le strutture e gli organici coinvolti in questi processi. Le certificazioni ottenute – ha sottolineato l’ingegner Isi – ci permettono di essere in linea con le migliori pratiche internazionali e ci aiutano ad aumentare la fiducia dei nostri stakeholder, inclusi clienti, partner e comunità locali”.
Sulla sicurezza stradale, in particolare, Anas continuerà a investire in infrastrutture più sicure e innovative con il ricorso a tecnologie avanzate per monitorare e gestire il traffico in tempo reale. Intensificherà, inoltre, la collaborazione con le autorità competenti e le altre parti interessate per promuovere sempre di più la consapevolezza sui pericoli stradali e sui comportamenti corretti alla guida.
Per l’eccellenza operativa e la sostenibilità a lungo termine i sistemi di gestione, in particolare, sono per Anas un metodo ormai consolidato, strutturato ed efficace. Consentono di identificare, valutare e gestire i rischi e permettono all’azienda di adottare misure preventive e correttive tempestive.
Bosco e territorio a Oulx
LE FILIERE DEL LEGNO PROTAGONISTE. COLOMBERO (UNCEM): REGIONE PIEMONTE APRIPISTA IN ITALIA
“La Regione Piemonte è apripista in Italia nelle politiche forestali. Non solo perché la legge forestale nazionale è nata qui, da quella del Piemonte, sei anni fa. Abbiamo ribadito a Oulx, e lo faremo fino a domenica con tanti amici, che sulle filiere per boschi e foreste stiamo già guidando un percorso nazionale. Con il nuovo Assessore Marco Gallo, con il dirigente Enrico Gallo e tutto lo staff del Settore del Grattacielo, Uncem proseguirà a lavorare intensamente. Serve un ulteriore scatto, ma la strada mostrata a Oulx a Bosco e Territorio, manifestazione di grande portata nazionale, è di eccellenza. Dobbiamo operare ancora con le Unioni montane, con le imprese, con il Cluster legno Piemonte, con le certificazioni forestali, con tutti coloro che operano nelle filiere per investire anche risorse economiche europee e nazionali della Strategia forestale. Di certo, un milione di ettari di foreste piemontesi sono al centro di percorsi di valorizzazione crescita”.
Lo afferma Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte. (Facebook)
Confagricoltura Piemonte a BOSTER
“Un appuntamento tecnico, per sensibilizzare al rispetto del territorio e della natura”
Si rinnova anche quest’anno la partecipazione di Confagricoltura Piemonte alla fiera forestale BOSTER, l’appuntamento per operatori di settore e appassionati giunta alla12a edizione biennale, a Beaulard, frazione di Oulx, in Alta Valle di Susa.
BOSTER, Bosco & Territorio, innovativo e unico nel panorama fieristico italiano, è l’evento dinamico ambientato nel bosco, con un’ampia rassegna di prodotti e servizi legati alle filiere che valorizzano il legno quale risorsa rinnovabile: dal bosco al riscaldamento ecologico per la casa ed il legno come materiale per il costruire ecosostenibile.
“Quest’anno, a opera di compensazione per la Fiera, sono stati messi a dimora 230 piantini di larice, specie autoctona delle foreste dell’Alta Valle di Susa. Il rimboschimento ha come obiettivo la stabilizzazione di un versante posto a monte della strada forestale che collega Pierremeanud a Chateau Beaulard (strada della Fontana del buon Vino), itinerario escursionistico di importante frequentazione, in modo particolare nel periodo estivo” evidenzia Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e della Federazione nazionale di prodotto foreste e legno.
“Come Federazione degli imprenditori agricoli del Piemonte abbiamo aderito al Cluster Legno Piemonte, una piattaforma che oggi si apre ad aziende forestali, imprenditori e associazioni del settore, il cui scopo è creare reti sinergiche per una gestione forestale e della filiera del legno piemontese che costituisce una fonte di reddito ecosostenibile per tutto il territorio” precisa Allasia.
Regione Piemonte e IPLA (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente) che promuovo l’adesione a questo polo aggregativo sono impegnate, infatti, nel recupero di aree e nel monitoraggio del verde a beneficio delle economie locali e della cittadinanza.
In Italia – ricorda Confagricoltura – la superficie boschiva supera gli 11 milioni di ettari e rappresenta il 36,7% del territorio nazionale, con una crescita del 3,7% rispetto al rilevamento del 2005.
Dal 1990 a oggi, tuttavia, circa 1,5 milioni di ettari sono stati persi dall’agricoltura a beneficio di una superficie forestale non gestita, il che significa aumento del pericolo di incendi (nel 2021 l’Italia è stato il Paese europeo più colpito dai roghi boschivi), riduzione della fruibilità del territorio, perdita di valore paesaggistico e aumento dei rischi idrogeologici.
La situazione spinge quindi a una riflessione ampia, che non si limita alla valorizzazione del verde attraverso nuove piantagioni, bensì pone l’evidenza di una gestione oculata di questo patrimonio.