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Costadoro trasforma il caffè in cultura e impegno quotidiano

Il 1° ottobre si è celebrata in tutto il mondo il caffè. Per l’occasione, la torrefazione torinese propone corsi di formazione, promozioni su prodotti selezionati e ribadisce un messaggio fondamentale: la vera qualità della bevanda si costruisce anche attraverso una filira etica, consapevole e sostenibile.

 

Il caffè è molto più di una semplice bevanda: è un rito quotidiano, un gesto di convivialità, un elemento identitario che attraversa culture e generazioni. Con circa 2,5 miliardi di tazzine consumate ogni giorno nel mondo, rappresenta un’esperienza universale, simbolo di condivisione e tradizione.

 

Dal 2015, anno dell’Expo di Milano, il 1° ottobre è ufficialmente la Giornata Internazionale del Caffè: un appuntamento nato per celebrare il valore culturale di questa bevanda e promuovere una filiera etica e sostenibile. Oggi questa ricorrenza è sempre più sentita e rappresenta un’occasione per riflettere sull’evoluzione del settore, sui nuovi stili di consumo, sulla crescente attenzione alla qualità e sull’urgenza di adottare pratiche responsabili.

 

Così, a dieci anni dalla prima celebrazione avvenuta su iniziativa dell’International Coffee Organization (ICO), la storica torrefazione di Torino Costadoro si fa sostenitrice di una visione consapevole del caffè: accanto alla promozione di prodotti di eccellenza, propone iniziative dedicate alla formazione e alla diffusione della cultura del caffè, perché conoscere ciò che beviamo è il primo passo verso scelte più consapevoli – per noi, per chi lo produce e per il pianeta.

 

Per Costadoro, inoltre, la Giornata Internazionale del Caffè è anche l’occasione per accendere i riflettori su tre importanti valori: il rispetto, per il pianeta e per chi lavora lungo tutta la filiera, l’eccellenza, ricercata in ogni fase della produzione, e la cultura, intesa come condivisione del sapere tra tradizione e innovazione. E per ribadire il suo impegno nel mantenimento di alti standard di impatto sociale e ambientale. In quanto B Corp, del resto, l’azienda è annoverata tra le aziende che guidano un movimento globale che si impegna quotidianamente in favore di un paradigma economico inclusivo, equo e rigenerativo.

 

La formazione come leva per la qualità

Per l’azienda, la qualità parte dalla conoscenza. Per questo, in occasione della Giornata Mondiale, rafforza il proprio investimento nella formazione professionale e culturale, con corsi dedicati ad addetti ai lavori e appassionati:

– Corso M1 – Italian Espresso Tasting (IIAC): Presso la Costadoro Academy di Torino, il 1° ottobre si terrà il corso per aspiranti assaggiatori organizzato con l’International Institute of Coffee Tasting, condotto da Carlotta Trombetta, Head of Quality & Impact dell’Azienda. Il programma unisce teoria, degustazione e una prova finale per ottenere la patente da assaggiatore.

– Coffee Stars – Ciclo di formazione specialistica: Dal 3 ottobre al 27 novembre, l’Academy ospiterà un calendario di incontri pensati per baristi, professionisti e coffee lovers, con approfondimenti su performance, latte art, mixology e metodi di estrazione.

Calendario corsi:

3 ottobre – Come rendere il tuo bar più performante

10 ottobre – Latte Art

3 novembre – Mixology e caffè

10 novembre – Corso generale sul caffè

27 novembre – Brewing

Tutti gli altri momenti formativi sono costantemente aggiornati e sempre consultabili su questa piattaforma.

 

Promozioni e prodotti d’eccellenza

In occasione della ricorrenza, inoltre, Costadoro mette in evidenza alcune delle sue referenze più rappresentative:

– Costadoro RespecTo Bio, miscela biologica e certificata Fairtrade, sarà protagonista delle Settimane Fairtrade con una promozione online del 30%, con il codice sconto “fairtrade30”, valida dall’1 al 31 ottobre, utilizzabile sullo shop online della torrrefazione.

– Presso il Costadoro Social Coffee di Genova, sarà disponibile in offerta a 1,30 euro a tazzina lo Specialty Coffee Aswana, certificato Slow Food, che cresce selvatico nelle foreste di Flores (Indonesia). Un caffè pregiato, dal profilo aromatico ricco, che in estrazione regala note di spezie esotiche, caramello e tabacco dolce.

Più opportunità, il Premio Gamma Donna rilancia

Candidature entro il 6 luglio

Aperte le selezioni per la ventunesima edizione del riconoscimento che mira a ridurre il gender gap sostenendo l’imprenditoria femminile innovativa: più tappe, nuovi strumenti e un focus sull’internazionalizzazione.


 In un contesto globale segnato da instabilità economica e ambientale, creazione di muri e di nuove barriere commerciali, fare impresa richiede più che mai visione, coraggio e capacità di adattamento. È proprio in questo scenario che il Premio GammaDonna rilancia con maggiore forza il suo percorso a sostegno dell’imprenditoria femminile innovativa, introducendo nuovi strumenti di empowerment, nuove tappe tematiche e una Menzione Speciale, dedicata alla capacità di internazionalizzare con successo, in collaborazione con DHL Express Italy.

Un’edizione che rafforza il messaggio chiave lanciato nel 2024: il futuro passa da un cambio di paradigma imprenditoriale, dove crescita economica, sostenibilità ambientale e impatto sociale si fondono in una visione rigenerativa del progresso.

«Il nostro impegno cresce perché crescono le sfide – dichiara Valentina Parenti, Presidente GammaDonna – Continuiamo a lavorare per offrire strumenti concreti, visibilità e connessioni di valore a chi innova ogni giorno, spesso senza le giuste reti di supporto. Sostenere le donne che costruiscono impresa con visione, responsabilità e la volontà di portare questo modello oltre confine è, oggi più che mai, la nostra missione. Con un’idea di progresso che tiene insieme crescita economica, benessere umano e salute degli ecosistemi

UN ROADSHOW IN 5 TAPPE, TRA FORMAZIONE E NETWORKING

Cinque città, cinque momenti di alta formazione e business networking con partner di eccellenza, a sostegno delle imprenditrici: il Premio GammaDonna 2025 farà tappa a Roma, Milano, a Malpensa, Torino e Bologna, offrendo strumenti concreti per affrontare le sfide attuali.

La prima tappa del Road-Show  a Roma il 9 giugno. Con la partnership di Rocco Forte Hotel de la Ville e in collaborazione con Angels4Women e GBS Group, il tema della giornata è stato “Focalizza, racconta, ottieni: come catturare l’attenzione di investor e stakeholder”.

A settembre sarà la volta di una giornata di formazione esperienziale a Milano, in partnership con EY, sulle metodologie del Design Thinking, per affrontare le criticità con occhi diversi, pensando “out of the box” e sviluppare soluzioni innovative per il business.

Il 7 ottobre, a Malpensa, una tappa nuova nel cuore della logistica internazionale con DHL Express Italy: un’esperienza immersiva all’interno del principale hub di smistamento che collega le imprese italiane con 220 paesi nel mondo attraverso il suo network, per approfondire i temi di internazionalizzazione, export, logistica e dogane.

La prima settimana di novembre, come di consueto Torino ospiterà la Finale del Premio, accogliendo sul palco le storie di innovazione delle 6 finaliste.

Chiude il Road-Show Bologna, a gennaio 2026, con il workshop “Il denaro come alleato per costruire benessere e futuro”, in partnership con Mediolanum Private Banking.

 

A CHI SI RIVOLGE IL PREMIO

Il Premio è destinato a imprenditrici (founder, co-founder, oppure socie attive con ruoli manageriali) che si siano distinte per aver innovato con prodotti/servizi, processi o modelli organizzativi all’interno della propria azienda, con almeno un bilancio alle spalle.

IN PALIO

Le candidature che entreranno nella “short-list Fab50” – ovvero le 50 imprenditrici più innovative che superano la prima selezione – avranno visibilità sulle principali testate nazionali e uno spazio dedicato sul canale YouTube e sulla piattaforma www.gammadonna.it che, dal 2004, racconta e diffonde storie di innovazione, leadership, visione.

Le 6 finaliste – selezionate da una Giuria[1] di esperti di innovazione, esponenti del mondo imprenditoriale e investitori – saranno protagoniste la prima settimana di novembre sul palco della Finale a Torino, trasmessa in live streaming. IN PALIO, inoltre, un mini-documentario sulla storia di innovazione imprenditoriale; interviste e uscite sui principali media nazionali; percorsi formativi della ISTUD Business School e di Cottino Social Impact Campus; una sessione di strategic assessment con EY e accesso permanente alla piattaforma EY Velocity;  un percorso di formazione sul mondo del Venture Capital e dell’innovazione di Italian Tech Alliance; l’opportunità di essere selezionata per accedere a un percorso di mentoring e a un training per partecipare al processo di screening di Angels4Women per l’accesso a un investimento tra i 100 e i 500K; un percorso di formazione imprenditoriale con InnovUp; un percorso di sustainability assessment per l’empowerment di sostenibilità e impatto ESG tramite tool di Seed Capital Pro; l’accesso alle Business Class sulla finanza di GammaDonna; 1 milione di mail sulla piattaforma 4DEM.

GLI AWARD E LA MENZIONE

Tra le candidature pervenute saranno inoltre assegnati:

* Il Women Startup Award, riconoscimento alla startupper più innovativa in ambito Smart city, Smart mobility, Life Science, Healthcare & Medical Devices, Bioeconomy, Media, Entertainment & Gamification, Fashion, Agri-food tech, Cleantech, Energy. La startup dovrà aver completato almeno un seed round. L’adozione di principi di economia circolare e/o ESG rappresenterà un plus nella valutazione finale.

* Il Giuliana Bertin Communication Award, riconoscimento di Valentina Communication in memoria della sua fondatrice, per l’imprenditrice che si sia distinta nel campo della comunicazione. In premio, oltre ai benefit riservati alle finaliste, consulenza di comunicazione sulle media relations per potenziare visibilità, reputazione e crescita del business.

* La Menzione per l’internazionalizzazione di DHL Express Italy all’imprenditrice che si sia distinta nell’espandere la propria attività sui mercati internazionali. Con questa iniziativa, DHL Express rinnova il proprio impegno a connettere le persone e migliorare le vite, sostenendo attivamente l’imprenditoria femminile nel suo percorso di crescita oltre confine. In premio: accesso esclusivo per il 2026 a eventi di business, formativi e di networking, promossi da DHL Express Italy, per favorire la crescita personale, accrescere la propria rete professionale e accelerare il percorso di internazionalizzazione della propria azienda.

Candidature entro il 6 luglio – Info e regolamento su www.gammadonna.it/premio

Sponsor: Mediolanum Private Banking, EY. Partner: DHL Express Italy. Startup Sponsor: Seed Capital Pro, Pi Campus, Sireg Geotech. Hospitality Partner: Hotel De La Ville – A Rocco Forte Hotel. Education Partner: Italian Tech Alliance, Angels4Women, InnovUp, Iusefor, ISTUD Business School, Cottino Social Impact Campus, GBS Group. Technical Partner: Valentina Communication, 4DEM. Community Partner: Plug and Play, Zest Group, ItaliaFintech, PNICube.

 

L’IMPRENDITORIA FEMMINILE IN ITALIA

Italia prima in Europa per numero di imprenditrici: una crescita che non si arresta

L’Italia si posiziona al vertice dell’Unione Europea per numero di imprenditrici, confermando una tendenza in crescita che riflette il crescente protagonismo femminile nel mondo dell’impresa. Secondo i dati più recenti diffusi da Unioncamere ed elaborati dalla CGIA di Mestre, le donne titolari di attività economiche nel nostro Paese sono oltre 1,4 milioni, pari al 23% del totale delle imprese, un risultato che supera quello di grandi economie come Germania, Francia e Spagna.

A trainare questa crescita è anche il Mezzogiorno, che si conferma un territorio vivace e ricettivo all’imprenditoria femminile, con un’incidenza superiore alla media nazionale in diverse regioni e un ruolo sempre più centrale nello sviluppo di iniziative imprenditoriali guidate da donne.

Un segnale incoraggiante, che testimonia la capacità delle donne di creare impresa e generare valore, anche in un contesto ancora segnato da ostacoli strutturali. Restano infatti criticità legate all’accesso ai finanziamenti, alla conciliazione tra vita lavorativa e familiare e alla limitata diffusione nei settori ad alta intensità tecnologica.

Nonostante queste sfide, l’imprenditoria femminile italiana – con il Sud in prima linea – si conferma un asset strategico per la crescita e l’innovazione del Paese.

Approvato il bilancio Sagat

 

L’Assemblea dei Soci di SAGAT S.p.A. si è riunita ieri per l’approvazione del Bilancio d’esercizio 2024 della Capogruppo e del Bilancio Consolidato 2024 del Gruppo SAGAT, che chiude con un Risultato Netto del Gruppo positivo, pari a 2,8 milioni di euro.

Ecco i principali indicatori economici:

  • Valore della produzione: 82 milioni di euro
  • Ricavi aviation: in crescita del 3,5% sul 2023
  • Risultato Netto: 2,8 milioni di euro
  • Investimenti: 11,8 milioni di euro
  • Posizione Finanziaria Netta: -6,48 milioni di euro, in riduzione di 14,1 milioni di euro sul 2023

L’Assemblea dei Soci ha inoltre rinnovato le cariche sociali, nominando Roberta Neri Presidente, con incarico di durata triennale. Roberta Neri ha ricoperto numerosi ruoli apicali in contesti nazionali ed internazionali ed è stata Amministratore Delegato di ENAV fino al 2020. Attualmente è Operating Partner del fondo infrastrutturale spagnolo Asterion.

L’Assemblea dei Soci ha successivamente provveduto a nominare gli ulteriori componenti del Consiglio di Amministrazione, il cui mandato avrà durata triennale e che dunque risulta così composto: Roberta Neri (Presidente), Andrea Andorno, William Chang Yu, Lorenzo Di Gioacchino, Bice Francesca Di Gregorio, Antonio Lubrano Lavadera, Laura Pascotto. Il CdA ha infine rinnovato la fiducia all’Amministratore Delegato Andrea Andorno, in carica dal 24 gennaio 2019.

L’Amministratore Delegato, il Consiglio di Amministrazione e l’Assemblea dei Soci di SAGAT SpA hanno ringraziato la Presidente uscente Elisabetta Oliveri per il lavoro svolto negli ultimi sei anni e formulato i migliori auguri di un proficuo lavoro a Roberta Neri nello svolgimento del suo nuovo incarico. È stato espresso riconoscimento al CdA uscente, al Collegio Sindacale e a tutta l’organizzazione aziendale per aver operato in un contesto socioeconomico complesso e apprezzamento per il risultato raggiunto, concretizzatosi in una crescita del traffico a doppia cifra nel periodo compreso tra il 2019 e il 2024.

Il Gruppo SAGAT pubblica il Bilancio di Sostenibilità 2024

Oggi viene anche pubblicato il Bilancio di Sostenibilità 2024 del Gruppo SAGAT, che rendiconta con la massima trasparenza il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità in accordo con gli impegni assunti all’interno di una visione strategica di lungo periodo.

Dopo aver integrato la sostenibilità nella strategia aziendale con la formalizzazione, nel 2022, del primo Piano di sostenibilità quadriennale 2023-2026 e il suo successivo aggiornamento sul quadriennio successivo 2024-2027, oggi, con il Bilancio di Sostenibilità 2024, il Gruppo SAGAT permette a tutti gli stakeholder di conoscere l’avanzamento delle iniziative attuate nello scorso esercizio.

Il rapporto mette in luce in particolare i risultati conseguiti in termini di impegno per la comunità, sostenibilità ambientale e impatto economico, fra cui:

  • Il 2024 è stato un nuovo anno record per il traffico dell’aeroporto, con 4.693.977 passeggeri movimentati, in aumento del +3,6% sui dati del 2023 e al +18,8% sui dati del 2019, anno pre-pandemico. Si tratta del miglior anno di sempre, che supera ogni precedente record mai registrato.
  • A riconoscimento del ruolo di abilitatore dello sviluppo economico del territorio, ACI Europe ha assegnato allo scalo il premio come Best European Airport nella categoria fino a 5 milioni di passeggeri e a conferma dell’impegno profuso da tutte le persone che lavorano presso l’aeroporto ACI World ha attribuito a Torino il riconoscimento Most dedicated staff in Europe.
  • L’ottenimento della certificazione al Livello 3+ Neutrality del programma ACA Airport Carbon Accreditation ottenuta nel 2024 attesta la capacità di coinvolgere costantemente terze parti, così come la partecipazione a progetti europei sulla decarbonizzazione permette di apportare un contributo fattuale alle sperimentazioni in atto su scala europea, in particolare per la produzione di idrogeno green in ambito aeroportuale.
  • L’attenzione al clima si realizza anche grazie alle tante iniziative capillari che hanno consentito di ridurre del 5% i consumi energetici dell’aeroporto rispetto al 2023 e di autoprodurre il 14% del fabbisogno grazie all’impianto fotovoltaico installato sui fabbricati dello scalo. La restante energia necessaria è stata acquistata da fonte rinnovabile con garanzia d’origine certificata GO e sono state compensate le emissioni residue.
  • Grande attenzione è stata dedicata nel 2024 ai passeggeri con bisogni speciali, in ottica inclusiva e innovativa: è stata assicurata assistenza integrata dal treno all’aereo d’intesa con RFI, avviata in concomitanza con l’apertura della nuova linea ferroviaria che collega l’aeroporto con il centro di Torino e con alcune località del Piemonte; ha preso il via il progetto ‘Vola Facile’ per meglio comprendere le necessità dei viaggiatori con disabilità e fragilità, in collaborazione con l’Università di Torino; è stata avviata la collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti del Piemonte, per facilitare il movimento autonomo all’interno del terminal ed è stato sottoscritto un accordo per la promozione del turismo accessibile con Turismabile.

Il valore economico distribuito alla comunità ammonta nel 2024 a 76,6 milioni di euro. In base al modello dell’Economic Impact Calculator di ACI Europe, l’impatto economico diretto, ossia quello generato dalle aziende che operano direttamente in aeroporto, basate nello scalo o nelle sue vicinanze, è pari a 465 milioni di euro.

Sportello di facilitazione digitale Chieri: 300 assistiti

Sono 300 gli utenti che nel corso del 2024 si sono rivolti per la prima volta allo Sportello di Facilitazione Digitale del Comune di Chieri nei due “punti” attivi presso il Palazzo comunale e la Biblioteca Civica, dove i cittadini possono essere assistiti gratuitamente da due “facilitatori digitali”.

Lo Sportello di Facilitazione Digitale è un progetto finanziato tramite i fondi del PNRR e finalizzato a ridurre il divario digitale: accrescere le competenze digitali diffuse per favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie; promuovere i diritti di cittadinanza digitale attiva da parte di tutti; incentivare l’uso dei servizi online dei privati e delle Amministrazioni Pubbliche, semplificando così il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione.

Il progetto, realizzato in collaborazione con la Fondazione WellFARE Impact, ha visto l’attivazione di sei Punti di Facilitazione Digitale: oltre i due sportelli fissi a Chieri, sono operativi due sportelli fissi a Carmagnola e uno a Santena, oltre a uno sportello itinerante che serve i Comuni del territorio (Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Isolabella, Marentino, Mombello di Torino, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Sciolze e Villastellone).

 

Al 31 dicembre 2024 presso i sei sportelli risultavano censiti 2.161 utenti unici totali (i soggetti che accedono per la prima volta): 300 quelli censiti ai due sportelli di Chieri (378 gli accessi totali/servizi erogati, ovvero gli accessi successivi).

 

  • Chieri Comune: 260 utenti univoci e 275 accessi totali/servizi erogati di cui

 

160 donne:

da 18 a 29 anni: 8

da 30 a 54 anni: 68
da 55 a 74 anni: 59
75 e oltre anni: 25

115 uomini:

da 18 a 29 anni: 4

da 30 a 54 anni: 38
da 55 a 74 anni: 46
75 e oltre anni: 27

 

 

  • Chieri Biblioteca: 94 utenti univoci e 103 accessi totali/servizi erogati di cui

 

55 donne:

da 18 a 29 anni: 2

da 30 a 54 anni: 19
da 55 a 74 anni: 23
75 e oltre anni: 11

48 uomini:

da 18 a 29 anni: 5

da 30 a 54 anni: 16
da 55 a 74 anni: 20
75 e oltre anni: 7

 

Allo sportello è possibile farsi assistere dagli operatori per accedere agli strumenti digitali che ormai sono diventati di uso quotidiano, dalle operazioni più semplici come scaricare le App sul dispositivo o scrivere una email a quelle più complesse, come la creazione dello Spid (il servizio più richiesto dagli utenti). Oppure l’utilizzo del Fascicolo Sanitario elettronico e dell’App IO, l’accesso ai servizi online del Comune e alla prenotazione degli appuntamenti presso gli uffici, l’utilizzo del Registro Elettronico e di Class Room, l’iscrizione online degli studenti al primo anno dei cicli di studio, fino all’attivazione del Parental Control.

 

Commenta l’assessore all’Innovazione e alle Tecnologie Flavio GAGLIARDI: «I dati confermano che lo Sportello risponde a un bisogno trasversale, interessando un pubblico molto ampio per età. È significativo, in particolare, il ricorso di cittadini fra i 30 e i 54 anni e fra i 55 e i 70 anni: questo dimostra che l’esigenza di un supporto digitale non riguarda soltanto chi si ritiene meno abituato alle tecnologie, ma coinvolge fasce anagrafiche diverse, anche per servizi più complessi come la creazione dello Spid o l’accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico. Proprio per questo, uno dei nostri obiettivi è continuare a investire e potenziare un progetto che – come dimostrano i numeri – sta già ottenendo risultati significativi: 300 cittadini assistiti a Chieri non sono pochi, e indicano che stiamo andando nella giusta direzione nel ridurre il divario digitale e favorire la transizione verso i servizi online. Inoltre, lo Sportello può offrire assistenza anche per impostare il Parental Control sui dispositivi utilizzati dai più giovani, favorendo così un uso consapevole della tecnologia e garantendo il benessere digitale».

 

Aggiunge l’assessora alle Politiche sociali, Politiche giovanili e Associazioni Vittoria MOGLIA: «Il nostro obiettivo ora è di mettere a disposizione questo servizio, oltre che ai singoli cittadini, anche a gruppi e associazioni, organizzando incontri con i facilitatori digitali. Crediamo che i servizi offerti dai nostri Sportelli siano un significativo aiuto alla transizione digitale, e il coinvolgimento di gruppi ed associazioni potrebbe contribuire a fare da volano e raggiungere un maggior numero di persone».

 

Si può accedere allo Sportello di Facilitazione Digitale preferibilmente con appuntamento, da prenotare tramite il seguente link:

https://www.pa-online.it/SportelloVirtuale/TD0617/Chieri.html

o chiamando il numero 0171 168 0375.

Lo Sportello è attivo i seguenti giorni:

– martedì 9-12.30 presso il Palazzo Comunale

– mercoledì 14-17.30 presso il Palazzo Comunale

– sabato 9-12.30 presso la Biblioteca Civica

 

Migranti, Coldiretti: quote ingressi per l’agricoltura già “bruciate”

Si è svolta ieri mattina la procedura nazionale del “Click Day” per consentire l’ingresso a lavoratori stranieri per impieghi in agricoltura in vista dell’annata agraria 2025. Anche quest’anno le quote di ingressi si sono esaurite nello spazio di pochi minuti, senza peraltro la sicurezza che i lavoratori arrivino e siano effettivamente disponibili quando serve.

«È giunto il momento di superare una volta per tutte un meccanismo che non risponde né alle esigenze del mondo produttivo né alle legittime attese di chi cerca un impiego in agricoltura» afferma Coldiretti nazionale dopo che il click day ha fatto registrare un overbooking per I 110mila “posti” previsti, nonostante lo slittamento di orario per le difficoltà tecniche.

«Una situazione Kafkiana – osserva il direttore di Coldiretti Torino, Carlo Loffreda – Il meccanismo del Click Day rappresenta una procedura assurda che non soddisfa né il fabbisogno delle aziende di manodopera né i lavoratori stranieri stagionali che non hanno la certezza di una regolarità lavorativa. Come Coldiretti chiediamo che questo sia l’ultimo Click Day e che si arrivi a una nuova procedura. La manodopera stagionale è importante per l’agricoltura torinese, in particolare per le produzioni orticole e frutticole».

«A novembre – ricorda Loffreda – nel corso del convegno di Cavour “L’impresa agricola e i suoi salariati di fronte al valore del lavoro”, le imprese agricole con Coldiretti Torino e gli uffici delle pastorali sociali delle Diocesi di Pinerolo e Torino avevano chiesto meccanismi di ingresso e di assunzione che garantiscano la certezza della continuità lavorativa necessaria ai lavoratori e alle aziende. Sono necessari meccanismi di welfare che permettano una stabilizzazione del lavoro stagionale negli anni e, soprattutto una formazione professionale adeguata per fare in modo che i lavoratori arrivino nei campi già formati sulle prassi e sull’utilizzo dei dispositivi anti infortunio e sulle regole contrattuali che definiscono i diritti ma anche i doveri del lavoratore nei confronti dell’azienda».

Il primo problema del Click Day è rappresentato dal fatto che non tutti gli occupati richiesti risultano poi effettivamente disponibili. Nel 2024, secondo una stima Coldiretti, della quota gestita direttamente dalle associazioni datoriali agricole ne era arrivato solo il 70%. Ma nel 2023 la percentuale era stata addirittura di appena 1/3.

Numeri che evidenziano come sia giunto il tempo di assumere una gestione diretta, sfruttando i passi importanti fatti con la revisione dell’ultimo decreto flussi, con un maggiore coinvolgimento delle associazioni datoriali. In questo modo si andrebbero ad evitare i fenomeni fraudolenti e le infiltrazioni della criminalità organizzata. Ma serve lavorare anche sui consolati, dove tropo spesso si creano dei “colli di bottiglia” sull’invio delle domande, poi difficile da evadere in tempi brevi.

Un passo importante è arrivare a sanare le tante posizioni di irregolarità, nate anche a causa delle anomalie e delle incertezze dei click day, con stagionali che hanno preso parte alle attività di raccolta ma che non sono poi rientrati nei propri Paesi per evitare di perdere l’opportunità di essere impiegati ancora. Una forza lavoro “sommersa” che va ad alimentare il business delle agromafie e finisce vittima dei “caporali” quando potrebbe essere messa in trasparenza, considerata la pressante richiesta di manodopera da parte delle aziende.

Ma occorre soprattutto lavorare sulla formazione all’estero. Coldiretti assieme a Filiera Italia, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) e E4Impact, ha già messo in campo un progetto per la reperibilità di manodopera qualificata, partito da Egitto, Marocco e Costa d’Avorio. L’obiettivo è formare i lavoratori direttamente nei Paesi d’origine, superando l’idea che l’agricoltura abbia bisogno solo di braccianti, attraverso una formazione specialistica che punti a creare anche, ad esempio, piloti di droni o altre figure professionali capaci di padroneggiare gli strumenti di Agricoltura 4.0.

Sport Innovation Hub, un’eccellenza torinese per i giovani e non solo

SCOPRI – TO    ALLA SCOPERTA DI TORINO

“Sport Innovation Hub” è un’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro che promuove lo sport come motore fondamentale per lo sviluppo di imprese e del territorio, affiancando le aziende nella costruzione di progetti legati al mondo dello sport e dell’innovazione e accompagnando i ragazzi dei licei scientifici sportivi, e delle scuole superiori in generale, e alla scoperta dello sport a 360°.

Abbiamo con noi oggi Marta Serrano Direttore esecutivo di Sport Innovation Hub.

L’INTERVISTA

D: Ciao Marta, benvenuta, il nostro incontro è dedicato a “Sport Innovation Hub”, una splendida realtà torinese, come nacque?

R: Ciao Noemi, tutto è iniziato a Vinovo. Mi era stato chiesto di collaborare al progetto didattico della Juventus per i calciatori del settore giovanile e, dopo tre anni alla Juventus, mi resi conto che i ragazzi, quando venivano spostati in altre squadre, non riuscivano ad avere continuità nel loro percorso di studi. È stato quindi necessario apportare delle modifiche al sistema e creare la didattica online. Il Ministero rimase colpito da questa iniziativa e decise di lavorarci insieme alla serie A. Con la Lega Calcio serie A abbiamo studiato per tre anni il modo per far sì che questo diventasse un diritto di tutti gli studenti atleti italiani non solo più dei calciatori ma tutti gli atleti che fanno un’attività agonistica, riconosciuta ovviamente anche dal Coni e dalle federazioni.

D: Grazie a questo percorso hai potuto conoscere meglio tutto ciò che concerne lo sport, i licei sportivi italiani e l’industria che lavora per questo settore.

R: Esatto, questo mi ha permesso di gettare le basi per Sport Innovation Hub, ovvero un’associazione senza scopo di lucro che si occupa di connettere tutto il mondo sportivo a 360 gradi, comprese le industrie che producono i prodotti per gli sportivi e le istituzioni.

Alle dirigenze scolastiche piacque molto l’idea di avvicinare i giovani a questo ambiente anche in previsione di un futuro lavorativo; quindi, abbiamo iniziato a collaborare con tantissimi istituti italiani.

D: Attraverso l’unione di tutte queste figure avete creato una competizione culturale Dream Jobs, come funziona?

R: Quest’anno abbiamo raggiunto circa 500 studenti di tantissimi istituti italiani, chiediamo loro di raccontare lo sport attraverso una video lezione con una serie di criteri che devono rispettare e poi attraverso un’attenta selezione si proclamerà il vincitore di questa edizione. Queste video lezioni permettono ai ragazzi di avvicinarsi al mondo dello sport da un altro punto di vista, andando a comprendere per esempio i materiali con cui vengono realizzate le attrezzature sportive, andando a scoprire le ultime novità sull’intelligenza artificiale, le app, le infrastrutture e tutto quello che concerne l’ambito sportivo. Anche gli insegnanti aiutano i ragazzi in questa esperienza fornendo loro del materiale e cercando di conoscere e coinvolgere al meglio le aziende sportive del loro territorio.

D: Oltre ai progetti scolastici che cosa realizza Sport Innovation Hub?

R: L’associazione collabora con gli attori del territorio come un “hub”; quindi, come “messa in contatto” di vari soggetti dove spesso si riesce ad unire la domanda con l’offerta o la ricerca di competenze. Per esempio, attualmente ci è stato chiesto di lavorare su un progetto di riuso di materiali compositi a cui si dà nuova vita creando attrezzature sportive.

D: Proprio parlando di materiali per confezionamento avete organizzato per diversi anni la sfilata durante “ImpacTO”, di cosa si tratta?

R: ImpacTO è un evento che mette insieme enti sportivi e istituzioni a confronto insieme alle nuove generazioni e si conclude con una sfilata nel quale i nostri studenti si improvvisano modelli indossano abbigliamento sportivo innovativo. Gli spettatori, spesso aziende e sportivi possono, durante quella giornata, testare con mano tutte le novità.

D: Progetti per il futuro?

R: Sport Innovation Hub vuole costruire sempre più connessioni fra tutti gli attori di questo magnifico mondo, costruire un nuovo ecosistema dello sport coeso, dinamico e di qualità; inoltre, vorremmo focalizzarci su piani di riciclo dei materiali, uso di tecnologie abilitanti, valorizzare le aziende italiane e produrre vantaggi nel mondo del lavoro e dello sport.

D: Grazie Marta, una bellissima iniziativa diventata una splendida realtà “Sport Innovation Hub” per i giovani, con i giovani e le imprese come ben presentata nel sito

https://www.sportinnovationhub.it.

 

NOEMI GARIANO

From Zero to Startup, al via il programma di Blue Factory

Dalla teoria alla pratica per trasformare le idee in startup di successo.

Con oltre 250 candidature, l’incubatore d’impresa di ESCP Business School dà il via a un percorso di formazione gratuito e network internazionale grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo come ecosystem developer e al contributo della Camera di commercio di Torino.

 

Blue Factory, l’incubatore di ESCP Business School, dà il via a From Zero to Startup, accogliendo 60 aspiranti imprenditori da tutta Italiaselezionati tra oltre 250 candidati. Questo percorso formativo prevede 80 ore di formazione pratica, mentoring e networking dedicate a innovatori e startupper.

 

Il programma – presso ESCP Torino Campus fino a fine febbraio – è ideato per supportare giovani imprenditori nella creazione della propria startup, offrendo moduli pratici su tematiche strategiche e sessioni di mentoring con esperti di alto livello.

 

Un piano didattico di 10 moduli, ognuno pensato per accompagnare i partecipanti nelle varie fasi dello sviluppo d’impresa. Dopo l’introduzione ai fondamenti dell’imprenditorialità, i moduli successivi guidano i partecipanti in approfondimenti specialistici: Customer Development e Lean Methodology, per comprendere i bisogni del cliente e impostare una metodologia efficace ed efficiente, e Analisi di Mercato e MVP, per validare l’idea di business con un Minimum Viable Product.

L’offerta prosegue con sessioni su Modelli di BusinessMarketing e Strategie Go-to-MarketPianificazione Finanziaria e Gestione Legale delle Startup, con focus su gestione del rischio e dell’impatto. Un modulo cruciale, Fundraising e Networking, si concentra poi su strategie di raccolta fondi e contatti con l’ecosistema imprenditoriale.

 

I partecipanti potranno apprendere il know-how direttamente dai docenti di punta di ESCP Business School e da professionisti, tra cui Alberto Giusti, esperto stratega e imprenditore con numerose startup all’attivo nel Regno Unito, Svizzera e Stati Uniti, Daniele Battaglia, Associate Professor of Strategy presso ESCP Business School, ed Enrica Bonora, manager presso DualTech e promotrice di progetti per la NATO DIANA. Figure di spicco del mondo imprenditoriale come Fabio Sferruzzi e Matteo Gallo, rispettivamente CEO e Investor&Venture Builder di Feat. VenturesAlessandro Nasi e Francesca Papa, rispettivamente Founder e Head of Marketing dello startup builder Djungle Studio, Mariafebronia Sciacca, Senior Business Developer di 2i3t, e Giancarlo Rocchietti, business angel e presidente del Club degli Investitori, forniranno inoltre insight approfonditi su finanza e modelli di crescita, mentre esperti di comunicazione e design, come Lorenzo d’Amelio, CEO di Merakyn, Estève PannetierTEDx Speaker, e Renato Pannella, CEO di Lead, arricchiranno la preparazione trasversale dei partecipanti, e professionisti Raffaele Battaglini e Larissa Stievens, dello studio legale Futura, forniranno ai team competenze legali di base per destreggiarsi tra contratti e investimenti, e esperti come Christian Racca, Senior Engineer and Program Manager di Top-IX, e Laura Orestano, CEO di Socialfare,   forniranno competenze in ambito big data e impact, infine Virginia Pigato e Sheila Simon, rispettivamente investor e program manager di Techstars, supporteranno i team nella preparazione del pitch finale.

A questo si aggiungono un ampio ventaglio di mentor ed esperti internazionali che affiancheranno i partecipanti nei 4 mesi del percorso formativo.

 

Il programma si concluderà con il Demo Day a fine febbraio, un’occasione esclusiva per presentare il proprio progetto a investitori e professionisti del settore, ricevendo feedback e valutando opportunità di finanziamento.

 

Le lezioni si svolgeranno presso il campus ESCP nel cuore di Torino, con sessioni in presenza e online per favorire flessibilità e networking.

ESCP Business School e Blue Factory forniscono una rete internazionale di alumni, investor e mentor, e l’accesso a sei campus in Europa per facilitare l’espansione in nuovi mercati.

A Paola Bernardotto il premio GammaDonna

Alla guida di un brand di arredamento cognitivo etico, impegnato a contrastare il fast furniture, Paola Bernardotto si
aggiudica con ‘Ettomio il riconoscimento che dal 2004 premia l’imprenditoria femminile innovativa. Cinzia Tessarolo
(Family+Happy) il “Giuliana Bertin Communication Award” di Valentina Communication. Gioia Lucarini (Relief) vince il
“Women Startup Award” by Intesa Sanpaolo Innovation Center, mentre la giovane Chiara Schettino (Rosso) si aggiudica
la Menzione Speciale per l’impatto sociale di Cottino Social Impact Campus.
Torino, 5 novembre 2024 – Puntano sulle tecnologie verdi, sul biotech, sull’AI, non dimenticandosi di digitalizzare i servizi di
caregiving, le imprenditrici innovative salite oggi sul palco della Centrale nella Nuvola Lavazza di Torino per la Finale del Premio
GammaDonna che dal 2004 valorizza l’anima innovatrice dell’imprenditoria femminile.
Ed è stata Paola Bernardotto, fondatrice di ’ettomio [Vicenza], ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento per l’impegno con cui
contrasta il fast furniture – l’arredamento usa e getta – con prodotti evolutivi che seguono le diverse fasi di crescita del bambino,
creando una rete di fornitori artigiani italiani e promuovendo lo “slow design” e il Made in Italy. ‘Ettomio rivoluziona il settore
dei mobili per bambini con arredi etici, sostenibili e cognitivi per stimolare lo sviluppo di abilità e capacità nelle giovani
generazioni.
All’evento – realizzato con il contributo della Camera di commercio di Torino, sotto il patrocinio di Commissione europea,
Regione Piemonte, Città di Torino e G7-Women7 – sono state premiate anche Cinzia Tessarolo (Family+Happy) con il “Giuliana
Bertin Communication Award”, Gioia Lucarini (Relief) che ha vinto il “Women Startup Award” powered by Intesa Sanpaolo
Innovation Center, e Chiara Schettino (Dona Rosso), a cui è andata la Menzione per l’impatto sociale di Cottino Social
Impact Campus.
«Queste storie sono un esempio straordinario di come la passione imprenditoriale delle donne possa farsi motore di un
cambiamento reale e sostenibile» ha dichiarato Valentina Parenti, Presidente di GammaDonna «Crediamo fermamente che le
imprese giochino un ruolo cruciale nell’affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo, e che siano chiamate a guidare il
cambiamento attraverso innovazione, impatto e modelli di business rigenerativi. Valori che 20 anni fa ci hanno spinto a creare
GammaDonna e che oggi, in uno scenario complesso e in continuo cambiamento, sono più attuali che mai.»
«Per la Camera di commercio di Torino è un investimento fondamentale promuovere modelli d’impresa innovativi e inclusivi,
capaci di rispondere con creatività alle sfide sociali e ambientali» ha commentato il Presidente Dario Gallina «La vincitrice e le
finaliste di questa edizione offrono un riferimento ispirante di come l’imprenditoria femminile sia un motore di crescita e
propongono anche un modello di resilienza e determinazione. Il loro operato, come la ventennale attività dell’Associazione
GammaDonna, contribuisce a superare le barriere della precarietà e del divario che ancora caratterizzano il panorama economico
femminile.»
Le imprenditrici accedono a un vero e proprio percorso di valorizzazione, accelerazione ed empowerment che si sviluppa
attraverso eventi e percorsi di formazione, occasioni di business networking, sessioni di mentoring & advisory con EY, Intesa
Sanpaolo Innovation Center, Italian Tech Alliance, 24Ore Business School, Angels4Women, Innovup, Seed Capital Pro e Cottino
Social Impact Campus. Oltre a mesi di esposizione mediatica sulle principali testate e tv nazionali.

Il Premio GammaDonna celebra i vent’anni

Lunedì 4 novembre prossimo, presso la centrale Nuvola Lavazza di Torino, il Premio GammaDonna celebra i vent’anni con il gran finale dell’edizione 2024. Si tratterà di un evento aperto al pubblico, interamente dedicato alla valorizzazione del talento imprenditoriale di donne e giovani come leva fondamentale per lo sviluppo socioeconomico e come acceleratore di un mondo più sostenibile. Il 4 novembre a Torino si terrà la finale del Premio, riconoscimento che celebra i vent’anni di valorizzazione dell’iniziativa imprenditoriale femminile innovativa, con l’obiettivo di contribuire a ridurre il “gender gap” in campo socioeconomico attraverso esempi di impresa virtuosi. Sul palco sei imprenditrici che hanno fatto della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica i valori portanti della propria visione aziendale, che si contenderanno il Premio GammaDonna, il Women Startup Award powered by Intesa Sanpaolo Innovation Center, il Giuliana Bertin Communication Award e la Menzione per l’impatto sociale del Cottino Social Impact Campus.

L’evento è inserito nel calendario di Torino Capitale Cultura d’Impresa 2024 con il contributo della Camera di Commercio di Torino, il Patrocinio della Commissione Europea, Regione Piemonte, Città di Torino e G7 Women 7. I lavori avranno inizio alle ore 17 con le interviste alle sei innovatrici finaliste, per proseguire con una tavola rotonda dedicata a cultura d’impresa rigenerativa, sostenibilità e impatto, con le testimonianze di Claudia Colla, Commissione Europea, Giovanna Melandri di Human Foundation, Gianluca Dettori (Primo Ventures), Alessandra Bianco (Lavazza Group), Marella Caramazza (Cottino Social Impact Campus & Istud) e Giulia Baccarin (MIPU), vincitrice del Premio GammaDonna 2016. La conduzione dell’evento è affidata a Giampaolo Colletti, direttore di Startupitalia.

Dopo la proclamazione delle vincitrici la serata si concluderà con il cocktail party “Venti Years of GammaDonna” per celebrare il ventennale impegno dell’Associazione a favore della cultura d’impresa.

Le sei finaliste dell’edizione 2024 sono Paola Bernardotto, di Ettomio (Vicenza), Michela Conti, di UGO (Milano), Beatrice Carolina Iaia, di Biotitan Nanotechnology (Milano), Gioia Lucarini, di Relief (Pisa), Josephine Pace, di Alfa Green Solutions (West Palm Beach, FL) e Cinzia Tessarolo, di Family+Happy (Torino).

Le finaliste si aggiudicheranno inoltre un mini documentario sulla loro storia di innovazione territoriale, interviste uscite sui principali media internazionali, una sessione di strategica assestement con EY e accesso permanente alla piattaforma e Y Velocity, un percorso di formazione sul mondo VC e dell’innovazione di Italian Tech Alliance. L’opportunità di essere selezionata per un percorso di mentoring e un training per lo screening Angels 4 Women di accesso a un investimento tra i 100 e i 500 K, un percorso di formazione imprenditoriale con InnovUp, un percorsi di Sustainability Assessment per l’empowerment di sostenibilità e impatto ESG tramite Tool di SEED Capital Pro, un milione di mail sulla piattaforma di email marketing 4 dem, ingresso tra le ambassador GammaDonna.

 

Mara Martellotta

I vincitori della prima edizione del progetto InvesTO

Per sostenere e finanziare nuovi progetti di imprenditoria sociale

 

LabAut, SolCare, BoosTER e Green Hub-Serra Sociale Integrata sono le quattro idee vincitrici della prima edizione di InvestTO sul territorio, un’iniziativa nata dall’unione tra finanza e filantropia per sostenere e finanziare nuovi progetti sul territorio di imprenditoria sociale, capaci di generare un impatto positivo dal punto di vista economico, sociale e ambientale nel territorio della Città Metropolitana di Torino.

I progetti proposti hanno presentato caratteristiche multisettoriali che spaziano dell’inclusione sociale allo sviluppo territoriale, dal contrasto allo spopolamento a quello dell’impoverimento del territorio, intersecando diversi attori, realtà geografiche e settori di intervento. La sostenibilità economica, la rigenerazione dei territori generata dalle attività sociali e ambientali e le realtà dove gli spazi diventano luoghi sono al centro dei progetti proposti.

I vincitori del bando sono

Dalla stessa parte Scs con il progetto LabAut, creazione di un laboratorio dedicato a processi produttivi, rivolto a persone con autismo e al loro inserimento socio lavorativo nelle valli di Lanzo

Gruppo Arco Scs, con il processo SolCare per la prevenzione e l’accesso allo screening dei tumori della pelle rivolto a tutti i torinesi, con particolare attenzione rivolta alle categorie fragili.

Liberi tutti Factory Srl Impresa Sociale con il progetto BoosTER ‘agenzia di sviluppo territoriale’, creazione di un ecosistema territoriale e digitale nelle valli di Lanzo per contrastare lo spopolamento e incrementare le attività economiche, con un focus rivolto alle donne e ai giovani.

Limen Società agricola sociale, con il progetto Green Hub Serra Sociale Integrata, realizzazione di una serra aeroponica, all’interno di Cascina Falchera a Torino, per la produzione di prodotti ortofrutticoli di prossimità, oltre che il rafforzamento di percorsi lavorativi e di inclusione, in un contesto di sostenibilità ambientale.

Ciascun vincitore si è aggiudicato un premio in denaro stanziato dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, nonché la possibilità di accedere a un Impact Financing di Unicredit a tasso zero, fino a110 mila euro. Inoltre verrà riconosciuta una premialità fino a 5 mila euro al raggiungimento degli obiettivi sociali dei singoli progetti premiati, secondo lo schema del pay for success.

Liberi tutti Factory srl Impresa Sociale con il progetto BoosTER si è aggiudicato il premio speciale, messo in palio dalla Fondazione Italiana Accenture ETS. Il premio speciale come progetto più innovativo, in grado di garantire la scalabilità e replicabilità al progetto stesso in termini di qualità e quantità di beneficiari raggiunti, consiste in un contributo di 5 mila euro erogato dalla Fondazione Italiana Accenture ETS.

Ai vincitori è garantita la possibilità di usufruire di un supporto formativo e tecnico per una rendicontazione dell’impatto sociale delle attività avviate a cura di Human Foundation, con il contributo di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT.

 

Mara Martellotta

(Credits Michele D’Ottavio)