vetrina8- Pagina 10

Giardini Saragat, emblema di ciò che si potrebbe fare ma non si fa

tosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Accedo da via Leoncavallo dall’ ex palazzina impiegati dello stabilimento Ceat. Mi compiaccio: non ci sono più gli uomini e donne che trovavano rifugio. Da una parte anagrafe e vigili urbani e dell’altra una comunità gestita dal Gruppo Abele.

saragat2

E comincio a gironzolare per i giardini Giuseppe Saragat. Tre anni fa il sindaco Piero Fassino inaugurava il tutto contestato dai centri sociali, ovviamente, fastidiosi ragazzotti a cui non va mai bene niente di questa società. Finalmente!!!!! Questa riqualificazione urbana è stata completata. Dal 1992 si “trascinava”. In quell’anno il Comune di Torino ha scelto l’area: si costruiranno case in edilizia economica popolare.La parte produttiva dello stabilimento viene abbattuta. nel 1995 i soci assegnatari ed acquirenti di coop ed imprese prendono possesso dei primi alloggi. Poi arriva l’Atc e una decina d’anni dopo con  Gruppo Abele e Vigili urbani, il tutto prende corpo. I giardini interni? Suvvia, un po’ di pazienza, tra fallimenti d’imprese appaltatrici e problemi legati alle bonifiche saragat1del sottosuolo si arriva al 2011 quando riprendono i lavori di sistemazione. Probabilmente molti residenti non erano ancora nati nel 1992. Ma si sa: non dobbiamo essere i soliti piagnoni e detrattori. Faccio un giro per appurare le lamentele di alcuni residenti .Hanno totalmente ragione. Sporcizia (i dipendenti Amiat passano raramente) escrementi di cani, erbacce, e sono passati solo tre anni .La situazione peggiora al pomeriggio con famiglie che si riversano ed anarchicamente occupano il territorio. Donne che si siedono dalle 16  alle 22 senza mai lasciare il posto. Nel mentre i loro figli hanno occupato “militarmente” l’area. Pochi gli italiani che preferiscono una onorevole ritirata. Ovviamente lasciano i fogli di giornale che sono serviti per non sporcarsi.Peccato…..ma spero che non sia l’ennesima occasione buttata . Non mi capacito, a soli 10 metri la stazione dei Vigili dovrebbesaragat3 essere da deterrente per gli incivili..Giorgio, vigile urbano in pensione mi fa notare:  i vigili che escono per servizio e vanno al mercato potrebbero passare all’interno dei giardini. Con la solita domanda: perchè non avviene? Incontriamo due vigili. Mi complimento per l’assenza dei senza tetto. Risposta: non ci illudiamo, ritorneranno.Quest’anno 4 volte siamo intervenuti, magari cambiano, comunque ritornano. Siamo stufi ma ce ne facciamo una ragione cercando di arrabbiarci il meno possibile. Ammetto : non ho avuto il coraggio di fare altre domande.Tutto inutile, allora? Sicuramente con i tempi sfasati e ciò che è stato realizzato dopo un quarto di secolo, il rischio c’è. Rimane la volontà di non arrendersi non accettando.

(foto: Piero Chiariglione)

Era il 7 settembre del 1706

supergaEra il 7 settembre del 1706. L’esercito sabaudo, con i suoi alleati e l’aiuto dei cittadini, ruppe – si era nel pieno del corso della Guerra di Successione al trono di Spagna – l’assedio alla capitale che durava da quattro mesi e mise in rotta i francesi assedianti. Da questo importante episodio incominciò la riscossa savoiarda che portò, alla fine della guerra ed ai trattati di Utrecht e di Rastadt, alla sua trasformazione da Ducato in Regno (assorbendo anche in via definitiva il Monferrato). Il 7 settembre divenne, quindi, festa nazionale e la cerimonia, celebrata a Superga rimase in essere sino a tempi recenti. Poi, però, si è andata perdendo nello svolgimento e nella memoria collettiva. A partire dal 2010, Gioventura Piemonteisa l’ha riscoperte cercando di mantenerla il più possibile aderente allo spirito al quale piemontesi, savoiesi, nizzardi e valdostani aderirono per sdecoli. Da allora si svolge sempre più vicina sul colle di Superga. Quest’anno di terrà domenica 11 settembre, a Torino, alle ore 10. Spiega Gioventura che: “ La celebrazione è libera e apartitica e non intende sfruttare la storia e la fede dei Piemontesi, Savoiesi, Nizzardi e Valdostani per nessun altro scopo se non quello della rinascita della coscienza della nostra identità nazionale Ricorderemo coloro che sacrificarono la loro vita per la libertà del nostro Paese e rinnoveremo la nostra fedeltà alla Santa Vergine chiedendoLe di intercedere ancora per la sopravvivenza del popolo piemontese, savoiese, nizzardo e valdostano.”. Inoltre gli organizzatori ricordano che una secolare tradizione vuole che il sabato sera, ogni cittadino del Piemonte, della Savoia, della Contea di Nizza e della Valle d’Aosta esponga un lumino acceso tutta la notte fuori dalla propria finestra.

Massimo Iaretti

Marcorengo di Brusasco: è qui la festa!

SALAME PIEMONTE VINO CIBOLa frazione Marcorengo di Brusasco è in festa da giovedì sino a domenica e avrà una “coda” anche domenica prossima, 11 settembre. L’evento è a cura della pro loco Pro Marcorengo con il patrocinio del Comune di Brusasco. Si incomincia giovedì 1 settembre, alle 21.30 con la musica della Simone Aucello Acoustic Band, seguita da una spaghettata per tutti. Venerdì 2 settembre, c’è la serata giovani con dj Simo Emme ed un simpatico Mojito Party. Sabato 3 settembre gli stand gastronomici apriranno alle 19.30 offrendo grigliata a menù del biru seguiti dalla musica dell’orchestra spettacolo Luca Frencia. Domenica 4 settembre, infine, ci sarà il quarto moto raduno Quadradula, alle 12.30, mentre al pomeriggio si potranno degustare ottimi aperitivi dalle17 e alle 20 un’abbuffata con prodotti tipici locali.

Massimo Iaretti

La laurea: status simbol o passaporto per il benessere?

Nello specifico, ad aumentare sono i candidati al test di Medicina e Odontoiatria e quelli alla prova di Veterinaria, mentre quelli al test di Architettura diminuiscono

di Paolo Pietro Biancone*

campus universita 2

Mia madre non aveva poi sbagliato a dir che un laureato conta più d’ un cantante. Lo canta Francesco Guccini in l’Avvelenata già dal 1976. Affermazione ancora attuale quarant’anni dopo e lo sostengono le future matricole del prossimo anno accademico, che in massa si sono iscritte ai test per l’accesso ai corsi universitari a numero programmato. . Il Miur ha da poco diffuso il numero dei candidati ai test d’ingresso 2016 che hanno perfezionato l’iscrizione sul portale Universitaly per le facoltà ad accesso programmato: si registra il boom di aspiranti medici, odontoiatri, veterinari e architetti che quest’anno sono 80.843, ben 1.392 in più rispetto allo stesso dato del 2015. Nello specifico, ad aumentare sono i candidati al test di Medicina e Odontoiatria e quelli alla prova di Veterinaria, mentre quelli al test di Architettura diminuiscono. Se universitàperò nel complesso questi aspiranti universitari sono di più, lo stesso non si può dire di tutti i posti disponibili. Chi ambisce a un futuro come medico o odontoiatra, e che per questo si è registrato sul portale per sostenere la prova del prossimo 6 settembre, fa parte di un gruppo di 62.695 candidati, oltre 2mila persone in più rispetto all’anno scorso. Tuttavia, i posti disponibili a Medicina e Odontoiatria per il 2016 sono 10.132 (9.224 per Medicina e 908 per Odontoiatria), 173 in meno in confronto al 2015 (quando quelli di Medicina erano di più, 9.513, e quelli di Odontoiatria di meno, 792). Anche quest’anno, come lo scorso, passerà circa 1 candidato su 6. Diminuiscono ancor di più le probabilità di passare per chi ha completato la procedura online per il test di Veterinaria. Si tratta di ben 7.987 persone, 169 in più rispetto al 2015. Peccato che i posti disponibili per questa facoltà siano invece in calo: solo 655 persone potranno entrare rispetto alle 717 di un anno fa. Insomma, ce la farà meno di 1 candidato su 10. Decisamente meglio va invece per chi tenterà la sorte con il test di Architettura. Questo perché gli iscritti su Universitaly per il 2016 (10.161) sono in calo rispetto a quelli 2015 (10.994), mentre i posti disponibili per quest’anno, seppure in diminuzione, sono comunque 6.991. Tradotto in parole povere, questo significa che entrerà ad Architettura poco meno del 70% dei candidati. Insomma, anche se nel 2015 le possibilità di riuscita erano leggermente maggiori (il dato era intorno al 71%) non ci si può certo lamentare.

Questa la situazione dei corsi a numero programmato, attenzione: altri corsi di natura economica, ingegneristica non prevedono il numero programmato, ma il test di accertamento dei requisiti minimi (Tarm), che è obbligatorio sostenere per potersi iscrivere.

Ma l’investimento in anni di studio per conseguire il titolo porta i suoi frutti? Secondo l’ultima indagine Almalaurea, che ha indagato le performance formative di quasi 270 mila laureati del 2015 usciti dalle 71 Università coinvolte. In particolare, 154 mila laureati di primo livello, 77 mila laureati nei percorsi magistrali biennali e 32 mila laureati a ciclo unico, a un anno dal titolo tra i magistrali il differenziale occupazionale è pari a 21 punti percentuali: è occupato il 74% dei laureati residenti al Nord e il 53% tra coloro che risiedono nelle aree Meridionali. Il tasso di disoccupazione è pari al 17% tra i colleghiPOLITECNICO del Nord e sale al 36% tra quelli del Sud. In tale contesto i laureati residenti al Centro si collocano di fatto in una condizione intermedia. Gli occupati che lavorano al Sud mostrano una migliore stabilità lavorativa (autonomo effettivo e tempo indeterminato) rispetto ai colleghi del Nord: ad un anno dalla laurea, possono contare su contratti stabili rispettivamente il 30% contro il 25%. Questo è dovuto al fatto che nel Mezzogiorno, in risposta alle difficoltà del mercato del lavoro locale, è più elevata la percentuale del lavoro autonomo, che coinvolge l’11% degli occupati contro il 7% del Nord. Si registrano ampie differenze tra Nord e Sud anche in merito alle attività lavorative non regolamentate che interessano il 3% dei laureati magistrali del Nord e il 10% di quelli del Sud. Elevate anche le differenze retributive: tra i neolaureati che hanno iniziato l’attuale attività lavorativa dopo la laurea e lavorano a tempo pieno, il differenziale è pari al 16%. Al Nord, il guadagno è di 1.290 euro mensili netti rispetto ai 1.088 euro dei colleghi del Mezzogiorno. In merito all’efficacia del titolo, indicatore che combina la richiesta della laurea per l’esercizio del lavoro svolto e l’utilizzo – nel lavoro – delle competenze apprese all’Università, le differenze sono marginali. Il titolo è efficace o molto efficace per il 51% degli occupati al Nord contro il 53% al Sud. Su questo risultato incide la maggiore diffusione al Sud delle attività di natura autonoma caratterizzate da livelli più alti di efficacia.

E in termini di reddito, chi guadagna di più a 5 anni dalla laurea sono gli ingeneri con un’entrata mensile pari a circa 2000 euro, seguito dai laureati in economia, nelle diverse declinazioni, che mediamente registra uno stipendio di 1700 euro al mese. Il fanalino di coda spetta agli psicologi con neanche 800 euro al mese.

Ben altri redditi vantano i calciatori, ma questa è un’altra storia.

*Professore Ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Torino

Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management

Una panchina rossa in memoria di Andrea Soldi

soldi andreaE’ stata dipinta di rosso la a panchina di Andrea Soldi in piazza Umbria. Raffigurate sullo schienale tre stelle alpine con la scritta “faremo tutto il possibile affinché quello che è successo a te non accada mai più”. E’ il ricordo del 45enne malato di schizofrenia, morto lo scorso agosto durante un Tso, vicenda sulla quale è in corso un procedimento giudiziario. Negli ultimi 15 giorni  per ben due volte, foto e fiori in sua memoria erano stati rubati. La panchina è la stessa da cui l’anno scorso Soldi venne prelevato per un ricovero forzato, ma in ospedale arrivò già morto. La Procura della Repubblica ipotizza l’omicidio colposo nei confronti di uno psichiatra e tre vigili urbani che bloccarono il paziente.

Figli e amici ricordano Benito di corso Casale

benitoCiao Benito….Te ne sei andato per sempre, ora sei lassù lontano  dai tuoi cari e  amici, ci sembra ancora ieri ,quando ti vedevamo seduto al caffè di Corso Casale. l giorno che sei salito in cielo avevi ricordato   con i tuoi amici del caffè il tuo arrivo a Torino nel lontano 1954 dal meridione. Anche tu, come tanti, fai parte della storia della nostra città e l’hai aiutata a crescere nel tuo piccolo, sei partito da giovane, pieno di speranze lasciando il sud Italia  che ti stava stretto, dove non vedevi futuro…come molti sei arrivato a Porta Nuova con la valigia di cartone, ma forte della tua giovane eta’.

Come tanti iniziasti a lavorare  nei cantieri: all’epoca tutta Torino era  un cantiere, iniziava la corsa al benessere e l’Italia stava crescendo economicamente, erano gli anni del boom (i mitici Anni 60) e la guerra era ormai un brutto ricordo.

 Tu con il tuo spirito e la tua forza iniziasti il tuo percorso piano piano, trovando stabilità, facendo crescere la famiglia, mettendoci al mondo.Abitavamo all’inizio, alla Madonna del Pilone, dove nacque la prima di noi, poi ci trasferimmo in borgo Po dove nacquero gli altri cinque figli.

Sì, una grande famiglia tipica italiana …iniziasti a lavorare alla Grandi Motori: un lavoro duro, ma avevi tante bocche da sfamare  e tu non ti tiravi mai indietro, sempre positivo, presente,  sorridente, amorevole.

Solo con la morte della mamma con la quale eri legatissimo in amore e complicità ti abbiamo visto cedere , ma uniti abbiamo passato il dolore , noi ti abbiamo coperto con il nostro amore, alleviando le tue sofferenze per la perdita della mamma.

Una vita di gioie ma anche di dolore, come quando quella volta avesti quel brutto incidente sul lavoro, subendo un trapianto alla gamba. Passasti con forza e coraggio la lunga degenza al Cto di Torino.Ti ricordiamo tifoso sfegatato  del Torino nonostante le tue origini dal meridione. Infatti ti sentivi molto torinese  la tua solarità ogni istante ricordava le tue origini. Ora i tuoi amici al bar bevono il caffe’ e continuano parlare di te.

Il Borgo Po ti reclama ancora , il tuo alone come persona aleggia ancora nell’aria e in molti guardano quel dehors del bar di Corso Casale con la sensazione di vederti ancora liì seduto a parlare con gli amici.

Ciao Benito, usiamo questa pagina per far sapere a tutti quanto eri speciale .

Noi figli e amici del Borgo Po vogliamo salutarti così. Ciao grande Benito.

Il Comune: “Il Salone del Libro si farà a Torino”. Bray presidente

salone 2016 libroIl nuovo presidente della Fondazione per il Libro, l’ente promotore del Salone Internazionale del Libro di Torino è l’ex  ministro della Cultura, Massimo Bray Lo ha deciso il Consiglio di Indirizzo dell’ente riunito nel Palazzo della Regione Piemonte. “Sono onorato. Mi ha colpito l’ampio progetto culturale e ho dato la mia disponibilità a completare il disegno di questo Salone”, dice Bray all’Ansa. Il direttore della Fondazione – si parla dello scrittore Giuseppe Culicchia – verrà invece  scelto il 23 agosto in modo congiunto da presidente e soci da una rosa di nomi. Direttore artistico e amministrativo saranno due figure diverse. Il Salone del Libro non “espatrierà”  a Milano: “il Salone Internazionale del Libro si farà a Torino nelle date già annunciate”. Lo ha affermato l’assessore alla Cultura del Comune di Torino, Francesca Leon, nella seduta ‘live’ della Giunta comunale su Facebook. “La Fondazione  e tutti gli enti coinvolti sono già al lavoro per preparare un trentesimo Salone innovativo, che avrà al centro editori e lettori in un evento che coinvolgerà l’intera città e sarà esempio a livello nazionale”.

(Foto: il Torinese)

Domenica da favola al Castello

PIOBESIDomenica 31 luglio a Piobesi Torinese si terrà una bella manifestazione al Castello, aperto al pubblico per l’occasione. A “Domenica da Favola” ci saranno Falconieri , fiabe e truccatori per bambini , artigiani commercianti e artisti, e il ” Raduno Vespa & Raduno 500 d’Epoca”.

CAPODANNO IN CROCIERA A DUBAI

Speciale offerta per un indimenticabile Capodanno 2017 a Dubai, firmato dall’inconfondibile marchio Royal Caribbean
 
Royal Caribbean, Vision of the Seas € 390
CARIBBEAN
info: vacanze@artquick.it
 

Speciale offerta per un indimenticabile Capodanno 2017 a Dubai, firmato dall’inconfondibile marchio Royal Caribbean. Una settimana a bordo di Vision of the Seas, gioiello della flotta Royal, pronti per assaporare gusti e atmosfere tipiche degli Emirati Arabi e cominciare il nuovo anno coccolati, rilassati e ricchi di nuove emozioni!

lunedì DUBAI 18:00
martedì KHASAB, OMAN 8:00 – 17:00
mercoledì MUSCAT, OMAN 9:00 – LONG STAY
giovedì MUSCAT, OMAN 8:00 – LONG STAY
venerdì NAVIGAZIONE
sabato ABU DHABI 8:00 – 18:00
domenica DUBAI 8:00 LONG STAY
lunedì DUBAI SBARCO 
Quotazione voli su richiesta.
Quota valida per prenotazioni entro e non oltre il 30 Luglio. 
Quota di € 490 per prenotazioni successive.
Per quotare cabine di tipologia diversa contattateci!

info: vacanze@artquick.it

Foto e libri su clima e ghiacciai cercansi

montagneSpesso veri e propri patrimoni della memoria vanno perduti semplicemente perché chi li possiede non sa cosa farsene e, pertanto, li regala o li butta. E i libri ed i documenti, nonché le fotografie, che riguardano il clima e i ghiacciai non sono esenti da questo fenomeno. Così la Società Meteorologica Italiana lancia un appello per acquisire, appunto, foto, libri e documenti su questo argomento: “Se avete – è scritto sul sito della Smi è collezioni inutilizzate di libri, documenti o vecchie fotografie di montagna, ghiacciai ed eventi meteo, la Biblioteca della Società intitolata a “Carlo Felice Capello” le raccoglierà volentieri e le valorizzerà” nella nuova rinnovata sede storica del Collegio Carlo Alberto a Moncalieri. Per contatti la posta elettronica è : info@nimbus.it

 

Massimo Iaretti