“Abbiamo convocato il tavolo aperto a tutti i parlamentari piemontesi per affrontare assieme a loro un tema che nella nostra regione rischia di diventare una vera e propria emergenza sociale”

Il presidente della regione Sergio Chiamparino e l’assessore al Lavoro Gianna Pentenero hanno incontrato in Regione i parlamentari piemontesi. “Abbiamo convocato il tavolo aperto a tutti i parlamentari piemontesi per affrontare assieme a loro un tema che nella nostra regione rischia di diventare una vera e propria emergenza sociale, quello delle decine di migliaia di persone che si trovano, o che si troveranno a breve, senza lavoro e senza sostegno al reddito”, affermano Chiamparino e Pentenero.
Al centro della riunione il problema dei circa 100.000 piemontesi disoccupati che non percepiscono alcun ammortizzatore sociale registrati nel 2015 e dei circa 30.000 che potrebbero aggiungersi nel corso del 2016. Chiamparino, a nome della Giunta, ha chiesto ai parlamentari ” l’individuazione di percorsi che consentano a coloro che sono rimasti senza occupazione e che sono vicini alla pensione di essere accompagnati rapidamente verso la quiescenza; dall’altro, sarebbe utile un’accelerazione nella messa a punto della cosiddetta ‘seconda gamba’ del Jobs Act, quella del rafforzamento delle politiche attive del lavoro, prevedendo anche forme di sostegno al reddito per il periodo che va dalla perdita dell’occupazione alla ricollocazione”.
Nell’incontro si è fatta una analisi della situazione occupazionale, che ha mostrato nel corso del 2015 segnali di ripresa nella nostra regione. Nei primi nove mesi dell’anno, infatti, si è assistito ad un aumento di 23.000 posti di lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e ad una diminuzione della disoccupazione del 4,9%. In calo anche il ricorso alla cassa integrazione ordinaria (-32%) e a quella straordinaria, che nel 2015 ha coinvolto 16.405 lavoratori, contro i 27.274 dell’anno precedente. Dati lontani dai livelli pre-crisi: gli occupati nei primi nove mesi del 2015 sono stimati in 1.791.000, ben 55.000 in meno del risultato raggiunto nello stesso periodo del biennio 2007-2008, mentre la disoccupazione si colloca al 10,5%, il valore più alto del Nord Italia.
“In questo quadro – ha evidenziato l’assessore Pentenero – la Regione sta cercando di dare maggiore forza alle proprie politiche attive del lavoro, con la messa a disposizione di ogni persona disoccupata, coinvolta da crisi aziendale o svantaggiata, di un buono servizi, una sorta di dote da spendere in percorsi di formazione, riqualificazione e ingresso al lavoro. Il costo a persona di questo buono è stato stimato intorno ai 1.800 euro. Servirebbero quindi circa 200 milioni di euro per potere rispondere adeguatamente alle esigenze di tutti coloro che non hanno un’occupazione, mentre ad oggi la Regione può impegnare a questo scopo solo 63 milioni, a valere sulla programmazione 2016-2020 del Fondo sociale europeo”.
Il presidente ha dichiarato “di non volere degli interventi particolari a favore del Piemonte, ma di voler sollevare un tema delicato, che certamente interessa altre realtà italiane e che necessità di essere preso in carico a livello nazionale”. “La commissione Lavoro della Camera – ha concluso Chiamparino – potrebbe mettere in calendario un’audizione delle Regioni su questo tema. Se poi dovesse emergere un’anomalia piemontese, si potrebbe isolare il caso, ma temo che non sia così”.
(foto: www.regione.piemonte.it)



“La borgata è così tornata a vivere – aggiunge Giuseppe Peyron – proprio grazie a un’operazione che ha portato la cooperativa nell’anno 2013-2014 a cercare dei partner, dei gestori che avrebbero dovuto sostenere un investimento insieme a noi. Ai gestori delle attività commerciali abbiamo concesso, nella fase di start up, un anno di gratuità del canone di affitto, chiedendo soltanto il pagamento delle spese condominiali. Per quelli di ristoranti e bar, che si sono impegnati in un investimento globale anche superiore ai 100 mila euro, abbiamo concesso una gratuità nel canone di locazione per 4 anni””Abbiamo perseguito uno sviluppo sostenibile – afferma Giuseppe Peyron – cercando partner più che investitori, ottenendo ottimi risultati. Per esempio siamo riusciti a riottenere l’apertura di un
bar ristorante di ristorazione veloce con una importante capienza, e l’apertura di un lounge bar molto bello, il Corten, che è diventato Centro Porsche Torino Cafe’. È stata anche migliorata la ricettività, con l’acquisto dell’albergo di proprietà di Unicredit da parte di un tour operator di Pescara. Gli amanti dei trattamenti e dell’area benessere possono, inoltre, scegliere di soggiornare all’hotel Majestic (4 stelle). Intanto stiamo progettando una trasformazione dell’attuale piscina in una Spa, che vorremmo dare in comodato d’uso. Sansicario è anche nota come stazione per lo sci d’erba e per il padel. Le montagne olimpiche meritano di essere protagoniste di eventi importanti. Per questo motivo, per il 2016-2017 si prevede il termine dei lavori dell’Olympic Center, con otto campi da tennis, capace di rendere Sansicario sede di un turismo, da giugno a settembre, appassionato di questo sport”.

Materiale, fotografie e documenti sulla storia della Beata di Salsasio, sulla storia dei luoghi dove lei è vissuta e sulle opere che sono state compiute in suo onore in seguito alla sua Beatificazione
Inoltre è stato proiettato ai visitatori un video realizzato dalle Suore di Sant’Anna della Casa Generalizia di Roma che ha presentato il Processo di Beatificazione e la Beatificazione, con tanto di voce del Papa Paolo VI che ha proclamato Beata, Madre Enrichetta.
Da ricordare inoltre è la presenza nella mostra, della lettera alla popolazione di Salsasio e ai visitatori della mostra, della Madre Francesca Sarcià, Superiora Generale della Congregazione delle Suore di Sant’Anna, attuale successore della Beata Enrichetta. Ricordo anche che copie della lettera in occasione della Mostra e della Festa della Beata e dell’Anno Santo della Misericordia di Madre Francesca, come anche le cartoline ricordo della Beata di Salsasio, si possono trovare presso le due chiese e la Parrocchia del Borgo.
Salsasio Francesco Carena e a molti partecipanti.
STORIE DI CITTA’ /














Il Piemonte è al 5° posto nella classifica della top ten delle Regioni start up friendly, secondo EconomyUp, che ha riaggregato i dati della ricerca “The Italian Startup Ecosystem: Who’s Who”, promossa da Italia Startup