Brusasco e Cavagnolo, si chiude la “settimana della memoria”

aushvitz2Si chiude venerdì 3 febbraio la “Settimana della Memoria”. Per non dimenticare l’Olocausto ed il dramma della Shoah il Consiglio intercomunale delle ragazze e dei ragazzi di Brusasco e di Cavagnolo, in collaborazione con le amministrazioni comunali dei due centri della Città Metropolitana, hanno organizzato alcuni momenti di riflessione. Alle ore 10, nell’aula video dell’Istituto comprensivo di Brusasco, con i ragazzi della prima media, ci sarà la proiezione del corto “Il bimbo nazista”, seguito da letture sceniche. Alle ore 21, al Circolo Martini di Cavagnolo i terrà la proiezione del film “L’ultimo treno”.

Cinema a Brozolo

film cinemaLa Biblioteca di Brozolo, dopo il successo del precedente ciclo, propone la proiezione di una nuova serie di pellicole cinematografiche, recenti e di successo, con un calendario di diverso genere. A questo si affianca una speciale rassegna dedicata ai bambini. Le proiezioni si terranno, a partire da venerdì 10 febbraio con cadenza quindicinale per sei serata. Invece la programmazione domenicale sarà dedicata ai bambini. In caso di grande partecipazione l’accesso degli accompagnatori potrà essere limitato. I titoli dei film di cui si prevede la proiezione saranno comunicati via email agli iscritti alla Biblioteca o a chi ne farà richiesta scrivendo a: bibliotecacomunebrozolo@gmail.com. Info sul sito del Comune di Brozolo: www.comune.brozolo.to.it – tel. 011 9150022.

Massimo Iaretti

San Valentino in jazz, con Paola Abbate ed Emanuele Francesconi

jazz2Per festeggiare San Valentino, Patzè, locale di Torino in piazza Cavour 2b, abbina musica jazz e buona cucina. Martedì 14 febbraio, dalle ore 20.30, Paola Abbate (voce) ed Emanuele Francesconi (piano), propongono un repertorio di standard jazz e brani italiani interpretati in chiave originale. Il menù, al costo di 39 euro per persona escluso bevande, prevedejazz abbate antipasto di mare caldo, tagliolini al granchio, calamari ripieni con salsa piccante e dolce. Prenotazioni al 366.4081745. Paola Abbate è stata per anni voce femminile solista della Jam Studio Orchestra, ha partecipato a vari festival jazz e collabora con numerosi musicisti della scena torinese. Emanuele Francesconi, diplomato al Conservatorio di Torino, è un pianista jazz di cultura classica, vanta un’intensa attività concertistica, anche per il teatro e la televisione.

Un tuffo gelato nel Po. Anche a 93 anni

La domenica più fredda dell’inverno è stata l’occasione ideale  per lo storico cimento degli “Orsi polari”, la manifestazione nata nel lontano 1899. In tanti hanno deciso di fare un tuffo nelle acque fredde del Po.

cimento po preteroti

Promossa dalla Rari Nantes Torino al Circolo Canottieri Caprera, ha visto l’adesione di sportivi e non, giovani e anziani: c’era anche qualche bimbo dii pochi anni e diversi  ultraottantenni. Il più anziano è Sergio Marzorito, di ben 93 anni. Dopo il tuffo gelato il vin brulè ha ritemprato i coraggiosi nuotatori.

cimento po preteroti 2

(foto: Antonello Preteroti)

Dalla Regione il nuovo regolamento per gli affitti agli immigrati

profughi 2Mentre il  Presidente della Regione, Sergio Chiamparino, sollecita la definitiva abolizione del reato di immigrazione clandestina che, introdotto nel nostro ordinamento nel 2009 dalla Legge 94, “oltre a suscitare diversi dubbi dal punto di vista costituzionale e dei diritti umani, si è confermato essere inutile e dannoso in quanto intasa invano i nostri tribunali e chiampa-regionerallenta il corso della giustizia”, la Giunta regionale predispone oggi il regolamento attuativo della nuova legge per gli affitti agli immigrati. Il quotidiano La Stampa lo anticipa spiegando che su 60 agenzie immobiliari torinesi contattate, molte, sapendo che  l’aspirante inquilino era un extracomunitario ha negato l’affitto. La Regione si pone l’obiettivo di evitare la discriminazione e il dovere di assicurare l’uguaglianza. La legge piemontese si occupa di molti aspetti:  prestazioni sanitarie e politiche sociali, formazione professionale, scuola, lavoro, cultura e sport. Tra le novità della legge regionale anche il finanziamento del Fondo vittime di discriminazione con 200 mila euro, che funziona come il Fondo per le vittime di violenze sessuali, ed è il solo caso presente in Italia.

MATITA: piano elettrico e quattro disegnatori

Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Ingresso: Intero 10 euro, ridotto 7 euro

MATITA TEATRO

 

 

I percorsi di Rivolimusica, sempre arricchiti da nuove sinergie e coproduzioni, proseguono all’insegna di una sperimentazione che insegue e sottolinea le molteplici possibilità dell’Arte spingendosi fino alla completa commistione tra le discipline. Le sale del  Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea ospiteranno MATITA, quintetto composto da piano elettrico e quattro disegnatori: un tavolo microfonato, amplificando il suono prodotto da matite, penne e pennarelli, restituirà al pubblico un momento sonoro oltre che visivo, ove protagonista assoluto diventa il gesto ritmico custodito nell’atto stesso del creare colto nella sua immediata realizzazione. Il disegno, come pulsione della mano creatrice che imprime moto fluido all’idea, genera un cosmo di reazioni naturali e sincroniche che risvegliano molteplici sensi transitando dallo spazio visivo a quello uditivo, con la musica elettronica densa e materica dalla quale scaturiscono gli insoliti movimenti dei danzatori Balletto Teatro di Torino coreografati da Renata Sheppard. Lo spettacolo multimediale con musica elettronica, danza e matite da disegno si inserisce nel progetto Concerti al Castello, sette appuntamenti organizzati in collaborazione con il Castello di Rivoli e con il Dipartimento Educazione del Museo, coinvolto nel programma destinato ai giovani Di che musica 6? che prevede incontri interdisciplinari tra arte e musica attraverso workshop e seminari con musicisti/compositori in relazione ai diversi linguaggi musicali. Il Carnet Concerti al Castello offre al pubblico la possibilità abbinare la visita al Museo con gli spettacoli di Rivolimusica in programma presso la prestigiosa location di Piazza Mafalda di Savoia.

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MATITA è un quintetto composto da piano elettrico e quattro disegnatori ritmici. Attivo come collettivo artistico a partire dal 2009, ha partecipato con i suoi concerti a rassegne e festival (Audiovisiva 2009 a Milano, Soulfood 2012 a Roma, Festival della Letteratura 2014 a Mantova, Ipercorpo 2015 a Forlì). Nel 2015 esce il primo disco per SSTARS (Berlino), registrato da Lorenzo Monti (Musica da cucina, Laboule, Bob Corn, A. Boccardi, Manetti) e masterizzato da Nick Zammuto (The Books); il disco, stampato in edizione limitata con tre copertine diverse per il vinile e venticinque copertine diverse per la versione cd, è caratterizzato dal groove del piano elettrico, le cui melodie si innestano sugli intrecci ritmici di matite, penne e pennarelli. Una sonorità a cavallo tra elettronica minimale, echi jazz-prog anni ’70 e respiri ambient, dove il ritmo è semplicemente disegnato. Da marzo 2016 la residenza di MATITA presso AGON, storico centro di musica elettronica e sperimentale milanese, con un progetto di sviluppo della ricerca gesto-interazione e video-interazione.

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Renata Sheppard, classe 1982, è un’artista multimediale che ha sviluppato la sua carriera tra Stati Uniti, Europa e Asia. Ha conseguito il Master of Fine Arts in “Dance Performance and Choreography” presso la University of Illinois at Urbana-Champaign, specializzandosi in tecnologia, cinema e interattivitá, ottenendo inoltre il “Laban Movement Analysis Certificate” presso il Laban Bartenieff Institute of Movement Studies a New York. Riconosciuta a livello internazionale per le sue metodologie innovative che uniscono la danza a diverse discipline, crea opere per palcoscenico, schermo e performance site-specific lineari e interattive. I suoi lavori sono il riflesso di un percorso che unisce creatività e innovazione, con particolare attenzione rivolta all’audience development e alla creazione di un futuro sostenibile per l’arte. E’ fondatrice e direttrice artistica di Experimental Film Virginia, evento che ospita artisti da tutto il mondo con l’obiettivo di definire nuovi linguaggi della sperimentazione cinematografica attraverso l’interazione tra danza, spazio e suono. Renata considera i propri lavori performativi come ‘sculture viventi’, una collezione di ingredienti coreografici raccolti grazie a un’indagine che ri-contestualizza e giustappone luce, corpo, materiale, architettura.

L’eredità scientifica di Filippo De Filippi

Giovedì 9 febbraio 2017 – ore 14,30 DBios – Università degli Studi di Torino – Via Accademia Albertina, 13 – Torino

L’ultimo appuntamento del ciclo “Viaggi intorno alla Magenta” è dedicato alla  poliedrica figura di Filippo De Filippi, medico, naturalista e viaggiatore, nel 150° anniversario della sua morte, che avvenne il 9 febbraio 1867 a Hong Kong  durante il viaggio intorno al mondo della pirocorvetta Magenta.

darwin scienze

L’evento è organizzato dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, nell’ambito delle iniziative nazionali connesse al Darwin Day. Chiamato a Torino dal Re Carlo Alberto quale successore di Giuseppe Gené nella direzione del Museo di Zoologia, De Filippi fu fondatore del Museo di Anatomia Comparata e fu uno dei primi e più convinti fautori del darwinismo in Italia. Originariamente fissista, lo scienziato mutò la propria opinione nel corso della sua vita e divenne un tenace propugnatore dell’evoluzionismo. Emblematica e decisiva fu la conferenza “L’Uomo e le scimie” che tenne l’11 gennaio 1864 presso il Teatro di Chimica di San Francesco da Paola a Torino, in via Po. Nel corso dell’incontro divulgatori e ricercatori porteranno all’attenzione del pubblico la storia, le imprese e il valore dell’eredità scientifica e culturale di uno studioso appassionato che diede un contributo fondamentale alle scienze naturali.

Le opere di tredici artisti, dallo spirito alle tecniche ai soggetti più diversi

RABBIONE4Affacciato su corso Siracusa (numero civico 24/a), incorniciato attraverso un piccolo giardino e una passerella posata su uno specchio d’acqua, è “martinArte” – sì, la maiuscola sta nel centro -, un vivace laboratorio d’arte in cui, sotto la direzione di Paola Barbarossa, dall’inizio del nuovo millennio, si ritrovano, con la scusante della passione e del desiderio d’immergersi nel mondo vasto della creatività, persone di età e di interessi completamente differenti, insegnanti con il compito di incanalare, portando professionalità ed esperienza, dentro giovanissimi (dai 6 ai 14 anni) o più o meno giovani (senza limiti) allievi stimoli, tecniche, dal carboncino alla sanguigna, dall’acquerello alla tempera all’olio, senza dimenticare la manipolazione della creta a cottura raku, la creazione in vetro di oggetti Tiffany, la decorazione a terzo fuoco della porcellana, la pittura su stoffa, vetro, legno, la creazione di gioielli personalizzati, e ancora consigli, colori, metodi, confronti, i più diversi livelli di perfezionamento. Un luogo tutto dinamico, ricco d’impegno, “facile” e ospitale, fantasioso, pronto ai risultati. Non solo laboratorio, ma galleria d’arte, dove artisti già affermati o giovani in cerca di una precisa e confortante conferma espongono le loro opere. Terminerà venerdì 10 febbraio la collettiva “Incontri 2016”, tredici artisti dallo spirito alle tecniche ai soggetti più diversi. Fernando Montà inquadra entro cornici neroverdi i suoi fiori, l’installazione di Claudio Vindigni raccoglie in un aspetto piramidale, con un alternarsi di profondi ricordi storici e impensabili boutade, la figura di Antonio Vivaldi, il Prete Rosso, bizzarramente tra manifesti e scatole, barattoli di vetro e cassette, il tutto inalberato su una importante poltrona rossa.

 

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RABBIONE3Piacciono i pastelli su cartone creati intorno al tango da Sergio Vasco, segni incisivi capaci di costruire momenti e movimenti vivaci e vitali, di vivificare certe atmosfere quasi ovattate, mistiche, di trasmettere quel dialogo silenzioso che con la danza si viene a formare tra i ballerini, sempre in un’atmosfera e in un perfetto connubio tra realismo e magia. Come ci si sofferma con interesse dinanzi alle opere di Mauro Lisardi, di eccellente formazione presso la nostra Accademia Albertina con artisti quali Mario Calandri e Francesco Casorati, acqueforti e serigrafie dietro cui trova spazio il suo mondo interiore, anch’egli affidandosi all’immediatezza delle sensazioni o al carico della memoria, al proprio vissuto, immergendo ogni componimento in una esatta quanto preziosa geometria. Ne nascono i reticolati scuri e le macchie di colore di “Rosso e nero” o di “Sintesi C7”, accattivanti, approfondite, convincenti prove di un incisivo linguaggio grafico.

A lato dei visi femminili di Luigi Coppo stanno all’interno di teche bianche le variopinte farfalle in ceramica firmate da Gilda Brosio, la madre e il figlio chiusi in una pittura “alla” Klimt proposta da Martina Barrottu guardano davanti a sé al delfino raffinato e materico, dalle preziose linee sinuose, incorniciato tra il grigio e il blu, di Mariella Bogliacino che continua, ancora con uno sguardo alla mitologia, nell’esplorazione della materia.

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“Divertente creativo spiazzante”, “un nuovo sguardo sulla fotografia” sono alcuni dei giudizi lasciati davanti alle immagini di Cosimo Savina, immagini in chiaroscuro composte di particolari finissimi, piccoli rami addossati a fondi sabbiosi, visioni di ricami di felci che quasi si tramutano in leggeri ventagli mossi dal vento, un intreccio di sensazioni visive, di studiate gamme tra grigi e neri, di effetti RABBIONE2di luci e di lampi improvvisi, un raffinato costruirsi di ombre soffuse. Particolarmente curiose le opere di Daniele Nessi, giovane poco più che trentenne, che nascono da originali a matita, di accuratezza e poeticità notevoli, poi interventati in modo digitale trasformandosi in sketch di vita contemporanea, di un sapore che corre tra il reportage e la cartellonista pubblicitaria. Ancora gli interventi di Davide e Giovanni De Agostini, figlio e padre, il primo dando forma – e l’opera è bella nella sua tragicità, come le tante opere “infelici” che conosciamo di lui – con matita e carboncino ad un cadavere femminile, scarnificato in un arto ma abbellito e ingentilito nel suo abito di tulle, il secondo affidandosi ancora una volta al paesaggio, qui avvolto nelle nevi invernali e di colori scuri, o con piccoli gruppi di barche ammassate contro spoglie scogliere. In ultimo, affida agli acquerelli morandiani la riscoperta del desiderio di disegnare e dipingere, assai felicemente, Giacomo Vitagliani, tra animate scodelle e bottiglie, con un’invenzione di eccellenti, squillanti colori (i suoi gialli, i verdi), di estrema precisione di particolari, insomma un concreto bentornato alle proprie origini.

 

Elio Rabbione

 

 Nelle immagini, dall’alto:

 

Mauro Lisardi, acquaforte su carta, 35×45 cm., 2016

Giovanni de Agostini, olio su tavola, 35×45 cm., 2011

Daniele Nessi, disegno a matita intervento in digitale, 35×45 cm., 2016

Cooperativa di comunità, il primato di Monteu

monteu2La cooperativa di comunità potrebbe essere lo strumento ottimale per generare economia sul posto, da un lato, e fare crescere il senso di aggregazione e di appartanenza, dall’altro, in un ambito comunale o territoriale. E Monteu da Po ha tutte le carte in regola per proseguire su questa strada. Ciò è quanto emerso dall’incontro che si è tenuto lunedì 30 gennaio al Teatro Comunale nel corso del quale sono stati presentati i risultati dello studio di fattibilità condotto da Maria Filippo, in collaborazione con il Comune. La posizione del paese nella Valle del Po, il sito di Industria, la presenza dei migranti con tutta la sua vivacità saranno le direttrici sulle quali il comitato promotore dovrà muoversi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Monteu, centro della Città Metropolitana di Torino, è il primo comune in Piemonte a portare avanti un progetto pilota che ha già precedenti in Puglia, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Basilicata, Campania ed Abruzzo. E Ivan Straneo, sindaco di Melpignano, centro della Provincia di Lecce, ha ricordato il percorso avviato nel suo Comune, evidenziando che queste esperienze devono avere sostanzialmente due elementi fondanti: la partnership pubblico/privato e gli utili devono essere reinvestiti a favore della comunità cui la cooperativa appartiene. Straneo, che è anche presidente dell’associazione dei Borghi autentici d’Italia, ha sottolineato che l’oggetto sociale della cooperativa “è un come un vestito da indossare a seconda dell’occorrenza, essa può occuparsi anche di agricoltura, turismo, risparmio energetico, ambiente” . Con l’assessore Marco Ferrero a fare gli onori di casa (il sindaco Laura Gastaldo non ha potuto intervenire perché indisposta) in sala c’erano anche i sindaci di Cavagnolo e Brusasco, Mario Corsato e Laura Trombadore ed il consigliere delegato al turismo dell’Unione Valcerrina, Massimo Iaretti.

I.M.

CENA CON DELITTO A GLICINI VILLAGE

Glicini Restaurant – Strada Val Pellice 70, San Secondo di Pinerolo (To)

 

DELITTO CENAUna cena gustosa, un assassino misterioso, stravaganti indiziati, prove da scoprire e false piste da scartare… L’ispettore Tourbillon, capo della polizia anticrimine europea, sarà impegnato in una nuova inquietante indagine che coinvolgerà gli ospiti del ristorante del centro Glicini Village. Cena con Delitto è la serata divertente e intrigante prevista per venerdì 3 febbraio presso il centro wellness di San Secondo di Pinerolo che ha recentemente aperto il nuovo ristorante all’interno della struttura.Si tratta di uno spettacolo teatrale interattivo, giallo-comico di improvvisazione portato fra i tavoli del ristorante, dove gli spettatori/commensali diventano coprotagonisti delle storia. Tra una portata e l’altra gli ospiti, guidati dagli attori e dall’ispettore Tourbillon, scoprono di essere chiamati a ricoprire il ruolo di investigatori: divisi in squadre (ogni tavolo è una squadra) e affiancati dal cast, avranno il difficile compito di risolvere l’intricato giallo. Tra colpi di scena, battute esilaranti e l’interrogatorio dei testimoni dovranno riuscire a scoprire movente e assassino. Per la squadra vincitrice un premio offerto dal ristorante: attenzione però … l’Ispettore Tourbillon è capace soltanto di creare scompiglio e confusione, ma soprattutto … NON RISOLVE MAI UN CASO!

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Per info e prenotazioni: 0121 041720 – restaurant@glicinivillage.com

Cena + spettacolo Euro 35 (bevande incluse)

Menù pizza Bambini + animazione Euro 15 (bevande incluse)