Niente sarà più come prima. Qualcosa di straordinario sta per accadere a Torino. Qualcosa che sorprende, qualcosa che risveglia la curiosità, qualcosa che affascina gli occhi e le menti più aperte. Qualcosa di assolutamente imperdibile

Mazda travolge Torino lanciando un’innovazione tecnologica con un evento artistico internazionale, rompendo ancora una volta tutti gli schemi e sfidando come sempre le convenzioni. I valori di Mazda prendono vita in uno spettacolo che mette in scena il dinamismo, l’agilità, la creatività pura e la creatività coniugata all’expertise. Le emozioni sono profonde. Definitive. Necessarie. Irripetibili. Per Mazda CX-5 come per lo spettacolo, ogni più piccolo dettaglio è funzionale al risultato. Nelle auto Mazda viene modellato e rimodellato.

E poi rimodellato di nuovo. Da menti aperte e mani esperte, così come un ballerino prova e riprova un passo, ancora e ancora, senza stancarsi mai. Semplicemente perché è così che si fanno le cose. Al meglio. Perché la ricerca della perfezione può nascere solo dalla passione, dall’ingegno, dal bisogno di arrivare oltre. E naturalmente da un team che lavora in armonia. Dove ognuno diventa prolungamento dell’altro, sia esso ingegnere, progettista o artista.

In questo Mazda e La Fura Dels Baus sono uguali. Anime gemelle. Con Mazda CX-5, Mazda e La Fura Dels Baus si fondono in un magma di movimento, armonia, passione, emozioni: insieme sono uno spettacolo della natura. E della tecnologia. Sembra quasi che il Jimbai Ittai abbia trovato una nuova forma. Di sicuro ha trovato una nuova anima. Soul Red Crystal Night. Mazda e La Fura Dels Baus presentano il rosso più bello del mondo. by Mazda CX-5.
Torino, Piazza Vittorio Veneto, 7 Giugno 2017, ore 21.00
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Proporre una mostra delle opere di Giorgio Piacenza nel Museo Civico di Moncalvo significa soddisfare due esigenze: da un lato ricordare l’impegno etico sociale di un industriale tessile che ha dato lavoro alla città, dall’altro ampliarne la conoscenza del ruolo di artista non arrivata ad un vasto pubblico se non ad una nicchia riservata a critici ed intenditori.
figurazione. L’amicizia con Tapiè promotore e teorico della corrente informale, “ l’art autre”, in cui confluirono action painting, spazialismo, pittura segnica o materica, espressionismo astratto, cobra e tutti quei movimenti che cancellavano la forma visibile, provocò in Piacenza una radicale svolta. D’ora in poi anch’egli dipinge non ciò che vede al di fuori ma ciò che sente dentro; non è più, come precedentemente, influenzato dal fauvismo di Matisse che gli suggeriva le pur semplificate nature morte e neppure dalle scomposizioni cezanniane e picassiane che, nonostante fossero innovative, mantenevano la forma. Aspirò ad una libertà assoluta anche nell’uso del colore con l’abbandono della pittura ad olio a favore di quella vinilica e si staccò completamente dalla scuola del suo primo maestro Giulio da Milano ancora legato ad esperienze casoratiane. Il suo sguardo è rivolto all’assoluta cancellazione iconica e i suoi riferimenti diventano, tra i molti, Capogrossi, Fontana, Jorn, Wols, Garelli, Gallizio, Tàpies.
l’accostano agli “ostaggi ” di Fautrier, pur avendo una tecnica simile, esprimono una spirito diverso che non ha niente a che vedere con il senso di agonia e impotenza di una livida e putrefatta materia che elude la speranza, anzi, è proprio la materia caotica che sembra riconciliarlo alla vita facendogli ritrovare una vitalità che la malattia gli aveva tolto. Maneggiare i materiali poveri, legno, pietra, metallo, sabbia, era per Piacenza ritornare alla purezza spirituale ed istintiva dell’uomo faber che si affidava fiducioso alla potenzialità interna della materia che già possiede in nuce dimensione artistica e capacità di evocare l’opera suggerendo infinite occasioni di riuscita stilistica.
Giovedì 1 giugno, alle ore 18, al Centro studio Sereno Regis, in via Garibaldi 13, a Torino, verrà proiettato il film “Giardini di piombo”
È sempre l’ora del Vermouth di Torino.
Krumiri, il Cri Cri, i Gianduiotti, delicati e famosissimi.
La lettura invade l’Aeroporto di Torino e supera un altro confine: quello delle distanze, portando i libri in giro per il mondo. Grazie alla nuova postazione di BookCrossing presso l’Area Partenze, a partire dal 23 maggio, tutti i passeggeri possono godere del piacere della lettura in attesa del proprio volo scegliendo tra gli oltre 100 titoli messi a disposizione dalla Libreria Luxemburg
progettato per il BookCrossing, si arricchisce così di un’offerta culturale che completa l’esperienza aeroportuale dei passeggeri. Questo nuovo progetto si aggiunge all’impegno che per il secondo anno vede Torino Airport presente al Salone del Libro per incontrare lettori e passeggeri presso lo spazio Babel – l’area internazionale del Padiglione 3 dedicata agli autori stranieri – per far conoscere il ricco network di destinazioni e tutte le nuove rotte di recente o imminente inaugurazione, come Copenaghen, Siviglia, Malaga, Lisbona, Pantelleria e Trapani. Partecipando anche quest’anno al Salone del Libro, Torino Airport conferma ancora una volta la propria presenza a fianco delle maggiori istituzioni e realtà culturali del territorio e vuole dare un ulteriore contributo con il BookCrossing: la manifestazione idealmente non si chiude, ma prosegue in Aeroporto con i libri sempre in viaggio.
Gian Piero Leo, già assessore regionale alla Cultura e attuale vicepresidente del Comitato Diritti umani del Piemonte è stato insignito a Roma del premio “VIS IURIDICA”
personalità tra le quali, esponenti di primo piano della magistratura e dell’avvocatura. Fra questi il dott. Antonello Racanelli segretario nazionale Magistratura indipendente, il dr. Giacomo Ebner vice procuratore Roma, la dott.ssa Fiammetta Palmieri, membro del C.S.M., il dr. Salvatore Cosentino vice procuratore di Locri, il dr. Corrado Cantoni vice presidente del A.N.M. l’avv. Mauro Vaglio presidente ordine avvocati di Roma, insieme a diversi altri presidenti dell’ordine degli avvocati di varie province italiane, il sostituto procuratore Luigia Spinelli membro della commssione per la lotta alla criminalità istituita da Nicola Gratteri, diversi professori costituzionalisti fra i quali il prof. Giovanni D’Alessandro, l’avv. Adele Zannoni Messina, prima avvocata donna della Sacra Rota insieme a molti altri avvocati illustri, Mons. Luigi Casolini di Sersale presidente associazione Cavalieri di S. Silvestro, insieme ad altre autorità ecclesiastiche ecc.
L’assessora regionale alla Cooperazione internazionale ne è convinta e, al seminario “Lavorare nella cooperazione”, svoltosi di recente a Torino, ha voluto ricordare
della Regioni ne può giocare uno centrale costituendo l’anello di congiunzione con le realtà territoriali, istituzionali e della società civile, e lavorando alla cooperazione decentrata, che nella nuova legge nazionale viene chiamata partneriato territoriale”.