SDL CENTROSTUDI: “ITALIA HA BISOGNO DI MAGGIORE EDUCAZIONE FINANZIARIA”

Fondatore della nota start-up italiana, oggi felice realtà aziendale, che restituisce a consumatori e imprenditori i soldi ingiustamente sottratti da Fisco e Banche

L’Italia ha bisogno di maggiore educazione finanziaria“. Lo rivela Serafino Di Loreto, noto avvocato famoso per essere stato il primo, in Italia, a ottenere giustizia consecutiva da parte di banche e fisco ingiusti, restituendo alle tasche degli italiani oltre 240 milioni di euro in 7 anni. E, più precisamente, dal 2010 a oggi, da quando è nata ‘SDL Centrostudi’ (www.sdlcentrostudi.it), prima realtà aziendale nel nostro Paese a essere costituita da un pool di circa 700 tra avvocati e commercialisti esperti di diritto civile e penale bancario, societario, amministrativo, cooperativistico, finanziario e tributario.  Come ha rivelato anche uno specifico rapporto dell’Ocse sul tema, il tasso di educazione finanziaria nei Paesi a maggiore economia è decisamente basso, e per lo più inversamente proporzionale al grado di sviluppo. Più grande, dunque, è il livello di benessere, minore invece è l’informazione diffusa su banche, finanza e sistemi creditizi“, spiega l’Avvocato Serafino Di Loreto. Come ribadisco da tempo, il problema dei cittadini italiani alle prese con importanti e crescenti richieste di giustizia nei confronti delle banche è proprio la cosiddetta ‘asimmetria informativa’, che può essere risolta con la produzione di doverose azioni di comunicazione mirate, sia a livello centrale che sul territorio. Fondamentale, pertanto, in tal senso, anche il ruolo sinergico sul territorio nazionale delle associazioni dei consumatori“, conclude il legale bresciano che, grazie al team di professionisti di ‘SDL Centrostudi’ sparso in tutta Italia, sta sottraendo alla morsa della crisi cittadini e imprenditori sovraindebitati grazie alla corretta applicazione della cosiddetta Legge 3/2012, meglio nota come ‘legge salva-suicidi’, nata proprio al fine di consentire di rinascere dalla ‘morte civile’ a persone che, altrimenti, non potrebbero più fare impresa, intestarsi alcun bene (mobile e/o immobile), né tantomeno accedere nuovamente al credito al consumo (prestiti, finanziamenti, leasing, mutui) per realizzare nuovi progetti di vita e di business.

 

Capodanno al Forte di Bard

Bard (Aosta)

Un Capodanno in una Fortezza dal fascino straordinario (fatta riedificare nell’Ottocento da Casa Savoia) e in uno scenario unico e magico, come la Valle d’Aosta è in grado di offrire con ampia generosità. Per brindare al nuovo anno il Forte di Bard offre per domenica 31 dicembre una proposta esclusiva in grado di coniugare arte, cultura e intrattenimento. La formula “all inclusive” prevede un aperitivo di benvenuto, la visita alle grandi mostre in corso, “Da Raffaello a Balla. Capolavori dell’Accademia Nazionale di San Luca” e “World Press Photo 2017”– con le più straordinarie immagini scattate nel corso dell’anno dai più importanti fotografi del mondo – il cenone servito nell’esclusiva location del Ristorante “La Polveriera” e, dopo il brindisi di mezzanotte, il concerto del “The Quartetto Euphoria”, un quartetto d’archi composto da Marna Fumarola, Suvi Valjus, Hildegard Kuen e Michela Munari, pioniere della musica comico-classica. Un progetto tutto al femminile, nel quale le quattro musiciste si divertono a scardinare gli stereotipi del concerto classico, trasformando e amplificando le dinamiche tipiche di qualsiasi ensemble cameristico. I loro esilaranti spettacoli teatrali uniti alle qualità accademiche di un quartetto d’archi classico le hanno portate ad avere collaborazioni con artisti di fama internazionale tra cui Max Gazzé, Stefano Bollani, Skin, Ron, Dario Vergassola e Justin Hayward dei Moody Blues. «Nell’offerta del Capodanno valdostano si è voluto differenziare le proposte delle varie località a seconda delle espressività e potenzialità di ognuna – commenta il Presidente della Regione, Laurent Viérin – A Bard si è deciso di puntare sull’eccellenza con una formula dedicata ad un pubblico che vuole accogliere il nuovo anno nel segno dell’arte e della cultura regalando anche un momento di intrattenimento. Nelle altre località turistiche della regione si stanno organizzando altre formule di modo che la Valle possa offrire una proposta variegata in grado di soddisfare i vari gusti del pubblico».

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Info e prenotazione obbligatoria: Tel. + 39 0125 833886 – eventi@fortedibard.it

GLI ALTRI APPUNTAMENTI DELLE FESTE DA NON PERDERE

 

Sabato 30 dicembre, alle ore 15, è in programma, sempre al Forte, l’iniziativa “Le chiavi di Babbo Natale”.

Un grande pacco ricco di sorprese apparirà nella Piazza di Gola della Fortezza. Ma quale sarà la chiave giusta per aprirlo? L’animazione per i più piccoli sarà a cura di Magic Bunny Show. Ingresso libero.

 

Mercoledì 3 gennaio 2018, dalle ore 14, il Forte ospiterà una mostra-spettacolo che presenterà quattro Slitte originali del ‘700 ed ‘800 provenienti dalla Foresta Nera tedesca, dalle lande innevate della Norvegia e dalle vette del Tirolo austriaco. Un eccentrico cocchiere a bordo di una slitta itinerante trasporterà Babbo Natale nei cortili della fortezza per regalare al pubblico le atmosfere di un Natale d’altri tempi. A cura della compagnia “Italento”. Ingresso libero.

 

E prosegue sino al 7 gennaio, su iniziativa del Comune di Bard e dell’Associazione Borgo di Bard, la rassegna Noël au Bourg”.

 

Per il secondo anno è infine promosso il concorso “Presepi nel Borgo”, che trasforma le vie del Borgo in uno scenario da fiaba con decine di presepi allestiti negli angoli più belli, abbinati a giochi di luci e proiezioni laser di grande effetto.

 

GLI ORARI

Nel corso delle festività, ad eccezione del 25 dicembre, il Forte e i suoi spazi espositivi saranno aperti al pubblico tutti i giorni, lunedì compresi (feriali 10-18, festivi 10-19; 1 gennaio 13-19).

 

g.m.

Quando gli umoristi si scambiano gli auguri di Natale

Con tanti auguri sorridenti 15 dicembre 2017 / 14 gennaio 2018 Palazzo Lomellini, Carmagnola


Atmosfera natalizia, ma anche tanto buonumore nella mostra di fine anno a Palazzo Lomellini (Carmagnola) che, dal 15 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018 presenta Con tanti auguri sorridenti”, una singolare raccolta di divertentissime tavole realizzate da umoristi famosi per lo scambio degli auguri di Natale. Una serie di foglietti, stampe originali o tipografiche, fotocopie colorate e ciclostili, raccolti dall’Editrice Il Pennino di Torino, in un periodo di circa venticinque anni.

Il percorso espositivo, curato da Dino Aloi, presenta una raccolta di disegni e biglietti, in larga parte inediti, provenienti da collezioni private: circa 300 modi diversi di farsi gli auguri realizzati da 90 firme dell’umorismo, fra autori nazionali ed internazionali. Si passa da disegni dell’umorista Giorgio Cavallo, inviati negli anni Sessanta, a sue opere originali realizzate per le occasioni festive, per arrivare ad una collezione che parte dagli anni Ottanta e giunge fino ai nostri giorni. Affascinante la varietà della tipologia espressiva che spazia dalle fotocopie colorate in originale, alle cartoline stampate in tipografia o con il sistema digitale, fino ad arrivare ai file inviati attraverso la posta elettronica, sempre in maggior crescita nell’ultimo periodo.

 

Segnaliamo grandi maestri come Osvaldo Cavandoli, ideatore di Mr. Linea per i Caroselli della Lagostina, Marco Biassoni, altro protagonista con il suo Re Artù di indimenticabili siparietti per la Gran Pavesi. E come se non bastasse, si possono osservare i disegni di Bruno Bozzetto, tra i più apprezzati registi del cinema di animazione mondiale, così come quelli di Marilena Nardi, artista amata in tutto il mondo grazie al suo tratto elegante e poderoso.

Tra gli altri si potranno ammirare i colori sfolgoranti di Giuliano, le trovate di Bruna e Paparelli o l’eleganza dei francesi Rousso, Million, San Millan e Ballouhey e ancora la freschezza di Milko e di Bernardi o le geniali trovate di Origone. La mostra è realizzata in collaborazione con il giornale on line www.buduar.it che da alcuni anni dedica uno speciale proprio agli auguri che gli umoristi si scambiano a Natale.

 

Anche questa volta il pubblico di Palazzo Lomellini potrà ammirare, nelle sale della Civica Galleria d’Arte Contemporanea, una mostra di notevole valore artistico, un’esposizione di opere nelle quali l’arguzia e l’abilità di ciascun disegnatore impreziosiscono il messaggio augurale, con esiti di grande fantasia e raffinata giovialità. Sarà un invito a vivere le prossime festività aggiungendo ai tanti auguri che dispenseremo, il dono semplice e sempre molto gradito di un sorriso sincero.

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Elenco artisti, realizzatori dei biglietti di auguri:
Pierre Ballouhey, Ferruccio Alessandri, Dino Aloi, Anja e Benny Naselli,
Athos Careghi, Gianni Audisio, Fabio Bacci, Franco Bacci, Carlo Baffi,
Orazio Bartolozzi, Battì (Batti Manfruelli), Giovanni Beduschi, Belli
(Gastone Bellincampi), Franco Bergamasco, Adolf Born, Aldo Bortolotti,
Bruno Bozzetto, Franco Bruna, Gianni Carino, Ernesto Cattoni, Michele
Cavaliere, Sergio Cavallerin, Giorgio Cavallo, Osvaldo Cavandoli, Davide
Ceccon, Cesar (Cesare Lo Monaco), Gianni Chiostri, Christine Traxeler,
Mariano Congiu, Lido Contemori, Marco De Angelis, Paolo Del Vaglio,
Franco Donarelli, Sergio Fedriani, Cinzia Ghigliano, Ghino Corradeschi,
Roberto Giannotti, Guido Giordano, Giox (Giovanni Sorcinelli), Giuliano
Rossetti, Antonio Guarene, Emilio Isca, Gianni Isidori, Alfio Leotta, Enzo
Lunari, Dario Mairano, Ugo Marantonio, Marco Biassoni, Antonio
Mascia, Melanton (Antonio Mele), Claudio Mellana, Milko Dalla Battista,
Georges Million, Moise (Paolo Moisello), Gaspare Morgione, Marilena
Nardi, Franco Oneta, Franco Origone, Palex (Alessandro Prevosto), Danilo
Paparelli, Carlo Peroni, Raymond Peynet, Marlene Pohle, Mihaita
Porumbita, Massimo Presciutti, Bruno Prosdocimi, Riccardo Bernardi,
Liviano Riva, Robert Rousso, Oscar Sacchi, Eugenio Saint Pierre, Ugo
Sajini, François San Millan, Giusepe Scapigliati, Fabio Sironi, Giorgio
Sommacal e Augusto Rasori, Giovanni Soria, Carlo Squillante, Carlo
Sterpone, Achille Superbi, Lucio Trojano, Antonio Tubino, Gianfranco
Uber, Antonio Vedù, Pino Zac (Giuseppe Zaccaria), Rino Zanchetta,
Leonardo Zaza, Silvia Ziche, Fabrizio Zubani.

Info: Comune di Carmagnola Ufficio Cultura 011.9724238

www.palazzolomellini.com

piazza S. Agostino 17

Orario:  

giovedì, venerdì, sabato 15,30 – 18,30

domenica 10,30 – 12,30 / 15,30 – 18,30

inaugurazione venerdì 15 dicembre ore 18,00

ingresso libero

 

 

Torino veg: gusto e salute

Non è solo una tendenza, ma una convinzione che nasce dalla volontà di praticare uno stile di vita sano e consapevole

Lo dice Katie Forster del Guardian: Torino è la città più vegetariana d’Italia e l’Independent, celebre quotidiano britannico, la considera tra 10 migliori città per viaggiatori vegani. La città della Mole, detentrice di antiche e famose ricette a base di carne come il bollito misto e famosa per la sua bagna cauda preparata con le acciughe, ha ottenuto questo importante primato che la vede in compagnia di metropoli moderne e all’avanguardia come Berlino, San Francisco, Londra e Melbourne.

L’attenzione verso una dieta sana unita alla filosofia cruelty-free ha spostato l’interesse sui prodotti alimentari da acquistare e il cibo da consumare sia a casa che al ristorante. Superata la convinzione che mangiare veg è un sacrificio senza gusto, un vezzo salutista che ci toglie le gioie della tavola, ci si sta spingendo sempre di più verso questa direzione, che non ha solo un significato etico legato agli scandali emersi sul trattamento degli animali negli allevamenti intensivi o nei mattatoi, ma è anche il risultato di una maggiore attenzione alla nostra salute e alle abitudini necessarie per uno stile di vita consapevole. “Una dieta ricca in frutta e verdure gioca un ruolo nel ridurre il rischio di maggiori cause delle malattie e la morte,” spiega Walter Willet, Capo del Reparto di Nutrizione al Harvard School for Pubblic Health.

Se vogliamo poi dedicare più attenzione al benessere del nostro pianeta è utile sapere che l’inquinamento dell’acqua e lo smog dipendono moltissimo dai concimi che arrivano dalle fabbriche di bestiame e da circa trenta milioni di tonnellate di metano legati al mercato alimentare animale, inoltre per trasportare animali ci vuole almeno dieci volte più energia che per produrre verdure. Infine se consideriamo il fattore risparmio troviamo un altro motivo di interesse e partecipazione a questa benefica pratica. A Torino sono molti i locali tra ristoranti e bistrot che propongono menu esclusivamente vegetariani e vegani, e tanti altri sono oramai preparati ad accogliere clienti appartenenti alle due categorie con alcune proposte culinarie dedicate.

Ecco alcuni ristoranti vegetariani e vegani da provare:

 

GiardinoVia Barbaroux 25

La cucina tipica piemontese rivista con soluzioni vegetariane e vegane. Prodotti a filiera e stagionali.

 

Verdegusto – Via Bellini 8

La terra delle Langhe e del Monferrato in tavola spaziando dall’Astigiano alle colline Albesi in chiave rivisitata con grande attenzione alla scelta e cura delle materie prime.

 

Soul Kitchen – Via Santa Giulia 2

Atmosfera ricercata, attenzione per il particolare, mood accogliente. Vegano, crudista. Niente carne o pesce, né uova o latte e tutti i suoi derivati. Crema di zucca e carote con nuvola di mandorla al timo e Cheescake di banana sono solo alcuni esempi di una cucina raffinata e sfiziosa.

 

Sale in Zucca – Via Santa Chiara, 45

Il ristorante e la gastronomia propongono ricette rivisitate come Farinata ai semi di papavero, Tiramisù e Pastiera, birre artigianali equosolidali.

 

Natural…mente Veg – Corso Casale, 204

Ambiente familiare, tranquillo. Ricette sempre diverse, un esempio: gnocchi fatti a mano con fonduta vegetale o seitan alla veneziana con cipolle di tropea. L’ingresso è riservato ai soci ACSI. Possibilità di fare la tessera in loco.

 

Maria La Barbera

 

 

 

 

 

VIA TORINO VESTITA A FESTA GRAZIE AI COMMERCIANTI ED AI BAMBINI

Via Torino a Carmagnola ha un clima tutto natalizio: questo grazie al comitato Porte di Carmagnola, comitato dei commercianti e cittadini che si propone di curare le manifestazioni e portare avanti dei progetti per il commercio della zona situata alle porte di Salsasio in Carmagnola.

Il presidente dell’associazione, dott. Sergio Sandrone spiega: Anche quest’anno grazie al comitato porte di Carmagnola, abbiamo cercato di portare un’atmosfera più natalizia nel quartiere. Molti commercianti hanno aderito e hanno acquistato un abete vero da addobbare che hanno esposto davanti ai loro locali. Tappeti rossi sono comparsi davanti agli ingressi dei negozi per invitare i clienti ad approfittare delle proposte regalo e dei servizi offerti dai negozi della via. Anche il comune di Carmagnola è intervenuto installando un proiettore che ha illuminato una facciata di un palazzo con fiocchi di neve, rendendo la zona più natalizia.” Inoltre quest’anno è nata una nuova idea che ha visto gli alberi di via Torino addobbati e decorati a festa – “Abbiamo addobbato gli alberi del quartiere per far respirare un po’ più di aria natalizia agli abitanti della zona e a tutti coloro che vi passano” – spiega Monica della Casa del Regalo, una dei commercianti della zona. Le decorazioni che abbelliscono gli alberi di via Torino, sono frutto della collaborazione con la scuola dell’infanzia “J. Mirò” e della scuola primaria “Don Milani” di Salsasio.n Gli organizzatori ringraziano “le maestre e tutti i bambini, con la speranza che questo sia solo l’inizio di tante altre collaborazioni per decorare e valorizzare il nostro quartiere”.

 

Ivan Quattrocchio

 

FOLLA A CASANOVA PER IL CONCERTO DI NATALE CON VOX VIVA

 Molte persone  sabato 16 dicembre per il concerto natalizio del coro “Vox Viva”

Il concerto tenutosi all’interno della bellissima abbazia cistercense ha visto numerosi presenti cantare ed applaudire i giovani cantori del coro diretto dal maestro Dario Piumatti.

Presenti alla serata anche il parroco di Casanova e Salsasio don Iosif Patrascan ed il sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio, oltre ad alcuni membri dell’associazione Amici dell’Abbazia di Casanova, ente organizzatore dell’evento.

La serata è stata aperta dalla presidente dell’associazione Giorgina Fissore che ha sottolineato l’importanza dell’edificio per la città di Carmagnola e per l’intero Piemonte, oltre a ricordare che nella scorsa estate è stato in visita all’abbazia casanovese anche il famoso critico d’arte Vittorio Sgarbi, spiegando che: “Sgarbi in visita all’abbazia è rimasto sbalordito dalla quantità di opere presenti e soprattutto dal loro valore storico – artistico”.

Ha preso poi la parola il parroco don Patrascan che ha spiegato l’importanza del canto come preghiera che sale a Dio, oltre che ringraziare l’associazione per l’impegno profuso in questi anni per la valorizzazione e il restauro dell’edificio duecentesco. Ringraziamenti all’associazione anche da parte del socio onorario, nonché sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio che ha anche sottolineato l’importanza dell’impegno che devono prendere le istituzioni per garantire la salvaguardia della nostra storia ed in particolare degli edifici storici come appunto l’abbazia di Casanova.

Dopo i saluti delle autorità, la parola è passata al direttore e fondatore del coro Vox Viva, il maestro Dario Piumatti che ha detto: “noi quando veniamo qui a Casanova ci sentiamo come a casa, essendo ormai quattro anni che partecipiamo a questo evento natalizio, oltre agli eventi culturali che si svolgono qui a Casanova durante l’anno”.

La serata è poi continuata con il concerto della corale composta da moltissimi giovani che hanno intrattenuto i presenti con un vasto repertorio di canti di ogni genere.

L’associazione Amici dell’Abbazia ricorda anche che sono aperte le iscrizioni per poter diventare soci ed entrare così a far parte dell’associazione stessa: lo si può fare versando la quota associativa di 20 euro, con bonifico bancario presso la banca BCC di Carmagnola, C/C nr. 11/01/09573, codice cliente 000123480, codice IBAN IT92F0883330261000110109573, intestato all’associazione “Amici dell’Abbazia di Casanova”, piazza Antica Abbazia, 3 – 10022 Carmagnola (To), oppure rivolgendosi a: Giorgina Fissore, Sapino Marese, Simonetta Ciervo, Domenico Appendino o Mario Anzivino.

L’associazione oltre alla salvaguardia ed alla valorizzazione dell’edificio storico, si propone anche di organizzare alcuni eventi culturali durante l’anno, all’interno dell’abbazia stessa.

Ivan Quattrocchio

 

Da gennaio nuovi corsi di ballo Lindy Hop con Feel Good Swing

Vi sarà forse capitato di imbattervi, in qualche locale o piazza torinese, in gruppi di giovanissimi e meno giovani che si scatenano sui ritmi originali delle big band della Swing Era… ebbene sì, da qualche anno il lindy hop, il re dei balli swing di coppia, impazza in tutta Torino

Si tratta infatti di un ballo estremamente divertente, capace di coinvolgere, creare socialità e soprattutto regalare grandi dosi di buon umore a chi lo pratica: provare per credere! Se volete cimentarvi, non perdetevi le lezioni di prova gratuite dei nuovi corsi di lindy hop per principianti offerti da Feel Good Swing, una delle scuole più affermate del panorama cittadino. Le prove si terranno in questi orari:

  • Giovedì 11 gennaio – 21.30/22.30 – Qubì – Via Parma 75, Torino
  • Sabato 13 gennaio – 14.30/15.30 – Jazz Club Torino – Piazza Valdo Fusi, Torino

Non è obbligatorio prenotarsi, ma sapere che ci sarete aiuterà la squadra Feel Good Swing a organizzarsi al meglio per accogliervi: un messaggio a info@feelgoodswing per segnalare la vostra presenza e senz’altro gradito!

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Segnatevi le date in agenda e per maggiori informazioni:

info@feelgoodswing.com 

facebook.com/feelgoodswinghttp://www.feelgoodswing.com/

349.80.10.889

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E nell’attesa… seguite l’evento su facebook, guardate i video e ascoltate le musiche che vengono postate per farvi venire l’acquolina in bocca!

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UN VIAGGIO INDEFINITO NELLE PROFONDITA’ DELL’ANIMA

“La mia mente – spiega l’artista Alberto Mussi – nasce da una ricerca introspettiva nelle più remote e profonde ambiguità della nostra anima. Inizialmente, spinto da un forte desiderio di creare, mi diletto nello scrivere poesie ed aforismi, ma il mio cuore ancora vergine, non era appagato e chiedeva qualcosa di più”

 

Alberto Mussi nasce a Pisa il 13 marzo 1981, da Massimo Mussi e Clarissa Gherarducci, e vive a Collesalvetti, residenza della famiglia. Il padre, nativo di Livorno, trasmette al figlio l’amore e l’attaccamento alla città labronica. Vive in un ambiente familiare permeato da cultura, musica e arte. Forte e intenso è il rapporto con il nonno materno, Vito Gherarducci, medico, scrittore, amante dell’arte e appassionato di fotografia. Introdotto dal padre, maestro d’arte in arti grafiche, ma soprattutto adottato come l’allievo prediletto dallo zio paterno, Ernesto Mussi, famoso pittore, ceramista, musicista e poeta, cresce nella sensibilità di un mondo per lui ancora sconosciuto. Situazioni familiari e soprattutto la morte del nonno e la morte del caro zio, provocano ad Alberto, un forte e lungo stato depressivo difficile e tormentato. Da qui la rinascita, l’incredibile, la necessità di esprimere sentimenti, tormenti e passioni, attraverso tutto quel bagaglio intellettuale ricevuto, e come l’eruzione di un vulcano si concretizza in quella vena artistica prigioniera finalmente liberata.

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“La mia mente – spiega Alberto Mussi – nasce da una ricerca introspettiva nelle più remote e profonde ambiguità della nostra anima. Inizialmente, spinto da un forte desiderio di creare, mi diletto nello scrivere poesie ed aforismi, ma il mio cuore ancora vergine, non era appagato e chiedeva qualcosa di più”.

            “La mia mente è nata in un giorno opaco, tra sogno e raziocinio dove la notte incontra il mattino.”

“Ed è proprio in un giorno opaco, – prosegue Mussi – che decido di riprendere il mio percorso artistico, abbandonato anni prima, e come svegliato da un sogno profondo, inizio a far volare la mente in un vortice di sogni ed emozioni.

(Figure Danzanti. Olio su tela 50×100)

 

 

L’astrattismo, il surrealismo, sono le correnti artistiche in cui più mi contraddistinguo, ma la mia pittura è in una continua ricerca, cambia, prova e ricambia, fino a trovare qualcosa di mio con l’uso delle spatole. Con le spatole riesco ad esprimermi, a tirare fuori la mia passione, la mia forza, la mia profondità.

(Universi Sovrapposti. Olio su tela 80×80)

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Così la ricerca continua, le profondità sono sempre più infinite, l’anima non ha confini, e le emozioni prendono forma nella mia mente, le vedo, le immagino, le amo e le tele sono parti di esse. I materiali da usare sono sempre più innovativi, come spugne, solventi, oli e le mie mani stesse”.

(La Rabbia e L’odio. Olio su tela 60×70)

 

 

 

 

 

 

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L’infanzia di una volta a Brozolo

La Biblioteca del Comune di Brozolo organizza la mostra “Giochi e giocattoli … infanzia d’altri tempi”, che verrà inaugurata sabato 16 dicembre, alle ore 16 nella sala consiliare e nella Biblioteca. Seguirà un intermezzo musicale con il Duo Nassi. La mostra rimarrà aperta domenica 17, martedì 26, sabato 30 e domenica 31 dicembre, lunedì 1, sabato 6, domenica 7, sabato 13 e domenica 14 gennaio, dalle ore 15 alle 18. La mostra sarà visitabile nel mese di gennaio alle scolaresche previa prenotazione all’indirizzo di posta elettronica bibliotecacomunebrozolo@gmail.com

Torna il fascino e la magia del presepe

È arrivata la neve a tuffarci in quell’atmosfera natalizia che ci rende tutti più sereni nonostante le difficoltà e la fatica del vivere quotidiano. Il manto bianco trasforma all’improvviso il paesaggio di città e paesi, colline e montagne. È già festa anche sulle colline del basso Monferrato, tra abbazie e castelli, dove ogni “bric” ha la sua chiesa romanica, tra vigneti, noccioleti e tartufaie. Torna il fascino e la magia del presepe a un tiro di schioppo da Torino e da Asti. Le scene della Natività e dell’Adorazione dei Magi prendono forma e vita nelle case, nelle chiese ma anche nelle strade e lungo le vie dei paesi tra comignoli fumanti e profumo di legna ardente. Accade nell’Abbazia di Vezzolano, vicino ad Albugnano, a pochi chilometri da Castelnuovo don Bosco, nei centri storici di Aramengo e di Cocconato e nella frazione Schierano del Comune di Passerano Marmorito. Oro, incenso e mirra dall’8 dicembre al 7 gennaio 2018, dall’Immacolata fino all’alba del nuovo anno. A Schierano d’Asti, borgo collinare che ha dato i natali al trisnonno di Papa Francesco, nel lontano Ottocento, i novanta residenti, guidati da un’attivissima Pro Loco, si danno un gran daffare a mettere in scena la nascita di Gesù. Il gran freddo è arrivato, la neve ha imbiancato tetti e boschi ma tutto è pronto per festeggiare l’Immacolata. Erano quindici una volta i presepi, belli ma pochi, ora sono più di 200, la voce si è diffusa e per vederli la gente arriva da tutto il Piemonte. Capanne, mangiatoie e statuine si fanno ammirare davanti alle chiese, alle porte delle case, sulle finestre, nei vicoli e sulla strada del paese. Di notte si accendono di poesia, di gioia e speranza esaltando il Natale che sta arrivando. Sono fatti tutti con materiali naturali, semplici e modesti, com’è semplice, modesta e faticosa la vita che scorre su queste colline. Dal 2013 sono dedicati a Papa Francesco e al suo trisnonno Giuseppe Bergoglio che nacque proprio a Schierano nel 1816. E’ Natale anche a Vezzolano e, mentre Carlo Magno va a caccia nei boschi circostanti ma è solo una leggenda, nella millenaria abbazia risplende il presepio di Anna Rosa Nicola, i celebri restauratori di Aramengo d’Asti, conosciuti in tutto il mondo. Torna rinnovato, più ampio, con nuove botteghe e nuovi artigiani al lavoro. È aperto ogni sabato, domenica e nei festivi dalle 10 alle 17 e tutti i giorni tra Natale e Capodanno. Esposizione di presepi anche a Cocconato d’Asti, nel centro storico e nelle vetrine dei negozi e con il presepe animato sulla scalinata della chiesa parrocchiale con personaggi a grandezza naturale realizzati dagli artisti cocconatesi. Ad Aramengo fa bella mostra di sé il presepio di Sant’Antonio Abate con i suoi animali, opera di Gianluigi Nicola. Lo scenario è pronto, si parte, in attesa dell’arrivo dei Magi dall’Oriente con oro, incenso e mirra e di altri fiocchi di un bianco Natale.

Filippo Re