UN VIAGGIO INDEFINITO NELLE PROFONDITA’ DELL’ANIMA

“La mia mente – spiega l’artista Alberto Mussi – nasce da una ricerca introspettiva nelle più remote e profonde ambiguità della nostra anima. Inizialmente, spinto da un forte desiderio di creare, mi diletto nello scrivere poesie ed aforismi, ma il mio cuore ancora vergine, non era appagato e chiedeva qualcosa di più”

 

Alberto Mussi nasce a Pisa il 13 marzo 1981, da Massimo Mussi e Clarissa Gherarducci, e vive a Collesalvetti, residenza della famiglia. Il padre, nativo di Livorno, trasmette al figlio l’amore e l’attaccamento alla città labronica. Vive in un ambiente familiare permeato da cultura, musica e arte. Forte e intenso è il rapporto con il nonno materno, Vito Gherarducci, medico, scrittore, amante dell’arte e appassionato di fotografia. Introdotto dal padre, maestro d’arte in arti grafiche, ma soprattutto adottato come l’allievo prediletto dallo zio paterno, Ernesto Mussi, famoso pittore, ceramista, musicista e poeta, cresce nella sensibilità di un mondo per lui ancora sconosciuto. Situazioni familiari e soprattutto la morte del nonno e la morte del caro zio, provocano ad Alberto, un forte e lungo stato depressivo difficile e tormentato. Da qui la rinascita, l’incredibile, la necessità di esprimere sentimenti, tormenti e passioni, attraverso tutto quel bagaglio intellettuale ricevuto, e come l’eruzione di un vulcano si concretizza in quella vena artistica prigioniera finalmente liberata.

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“La mia mente – spiega Alberto Mussi – nasce da una ricerca introspettiva nelle più remote e profonde ambiguità della nostra anima. Inizialmente, spinto da un forte desiderio di creare, mi diletto nello scrivere poesie ed aforismi, ma il mio cuore ancora vergine, non era appagato e chiedeva qualcosa di più”.

            “La mia mente è nata in un giorno opaco, tra sogno e raziocinio dove la notte incontra il mattino.”

“Ed è proprio in un giorno opaco, – prosegue Mussi – che decido di riprendere il mio percorso artistico, abbandonato anni prima, e come svegliato da un sogno profondo, inizio a far volare la mente in un vortice di sogni ed emozioni.

(Figure Danzanti. Olio su tela 50×100)

 

 

L’astrattismo, il surrealismo, sono le correnti artistiche in cui più mi contraddistinguo, ma la mia pittura è in una continua ricerca, cambia, prova e ricambia, fino a trovare qualcosa di mio con l’uso delle spatole. Con le spatole riesco ad esprimermi, a tirare fuori la mia passione, la mia forza, la mia profondità.

(Universi Sovrapposti. Olio su tela 80×80)

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Così la ricerca continua, le profondità sono sempre più infinite, l’anima non ha confini, e le emozioni prendono forma nella mia mente, le vedo, le immagino, le amo e le tele sono parti di esse. I materiali da usare sono sempre più innovativi, come spugne, solventi, oli e le mie mani stesse”.

(La Rabbia e L’odio. Olio su tela 60×70)

 

 

 

 

 

 

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