
Uno spettro si aggira per Palazzo Civico. I partiti tradizionali non si sono accorti che, nel frattempo, c’è stata una rivoluzione, una violenta ondata di antipolitica e di populismo feroce tale da travolgere gli schemi tradizionali? Tale da mettere a rischio persino lo strapotere Pci-Pds-Pd che governa da sempre all’ombra della Mole?
Di Ghinotto
Uno spettro si aggira per palazzo Civico. L’unica ad avere sciolto le riserve è Chiara Appendino, la consigliera comunale pasionaria a 5 stelle che correrà per la poltrona di sindaco dei torinesi nel 2016. Tutte le altre forze politiche stanno facendo melina, secondo la migliore tradizione italiota dei giochetti-sgambetti all’interno dei singoli partiti. Molto difficile, infatti, che il nome di un candidato venga ufficializzato in tempo per consentirgli una campagna elettorale efficace. Non si sono accorti che, nel frattempo, c’è stata una rivoluzione, una violenta ondata di antipolitica e di populismo feroce (assecondata da media e magistratura) tale da travolgere gli schemi tradizionali? Tale da mettere a rischio persino lo strapotere Pci-Pds-Pd che governa da sempre all’ombra della Mole? Parrebbe di no. Dunque, lo scenario delle candidature per la carica di primo cittadino è ancora molto incerto. Diamo uno sguardo ai nomi che circolano: al momento più fantasmi che candidati.
IL LUNGO
Non è un segreto che il sindaco in carica, Piero Fassino, praticamente obbligato dalla “ragion di Stato”a candidarsi per il secondo mandato, ambirebbe ad altro, a un incarico ministeriale o “diplomatico” in qualche ente internazionale. Opportunità sfumate. Con il carattere scorbutico che si ritrova è facile immaginare con che entusiasmo affronterà una campagna elettorale per un ruolo che non gli piace: una campagna ad alto rischio grillismo, secondo i sondaggi e il clima che si respira in città. Così Filura non ha ancora pronunciato il fatidico sì. Nella (vana?) speranza che Renzi gli offra una onorevole via d’uscita, si è preso un mese di tempo per decidere. Lo farà dopo la conferenza programmatica di metà dicembre, anche se nei corridoi del Municipio già si parla di uno spin doctor romano ingaggiato per curargli l’immagine. Mentre Grillo macina consensi.
OSVALDO “SEMPRE IN PIEDI” E I NOTARI
In casa Forza Italia, o in quel che ne resta, problemi di emergenza abitativa a parte (dopo lo sfratto dalla sede di Corso Vittorio, ora gli azzurri stanno per essere messi alla porta anche da quella di corso Vinzaglio, sempre per morosità) per ora tutto fumo e niente arrosto. I nomi dei notai Giulio Biino e Alberto Morano, i classici esponenti della società civile sembrano essere usciti dai giochi, anche se per il secondo, forse c’è ancora qualche possibilità. L’avvocato Luca Olivetti che si era autocandidato all’autocombustione già un anno fa è stato apparentemente assecondato dai vertici del partito è oggi si accorge di essere rimasto a piedi. Che fare? La risposta forse è lui, l’eterno Osvaldo Napoli, ras di Giaveno, parlamentare inviato dall’ex Cav ai talk show, vicepresidente Anci. Da navigato democristiano l’attuale sindaco di Valgioie si è fatto tirare in ballo con piacere. La visibilità è il suo pane, e si dice che Berlusconi abbia già deciso di candidare lui.
RICCA IL SOLITARIO
Voci sempre più insistenti darebbero per quasi fatta la candidatura in solitaria per la Lega del giovane Fabrizio Ricca, consigliere comunale padano. Le indecisioni degli alleati e la necessità per il carroccio di approfittare del momento di grazia nei consensi elettorali, potrebbe portare a questa decisione. Anche se, dopo il ricompattamento del centrodestra sancito a Bologna e le fibrillazioni per i rinnovi dei vertici leghisti in Piemonte, il percorso per Ricca potrebbe essere impervio.
MONS. AIRAUDO
Che un comunista duro e puro come Giorgio Airaudo, origini da sindacalista barricadero, citi monsignor Nosiglia nell’incipit del suo “discorso programmatico”, la dice lunga sugli effetti dirompenti della campagna pauperistica condotta da papa Francesco. Il deputato di Sel approva in pieno la visione dell’arcivescovo sulla Torino divisa in due tra poverissimi e ricchissimi. E proprio facendo di questo tema il suo cavallo di battaglia – seppur non abbia ufficialmente sciolto le riserve – Airaudo potrebbe candidarsi a sindaco per un vera sinistra alternativa al Pd. Un altro vantaggio per i grillini e un timore in più per il Pd.
ROSSO BIS
Il più volte parlamentare Roberto Rosso, ex assessore regionale e candidato sindaco del centrodestra nel 2001, anno in cui Chiamparino iniziò la sua scalata al successo di futuro sindaco olimpico e governatore piemontese, ci riprova. I suoi fedelissimi, ultimamente, ne parlavano come di un uomo deluso e decisamente depresso: la politica gli mancava da morire. Ed ecco che ora si inventa un modello fotocopia dei Moderati, ma orientato al centrodestra. Una serie di liste civiche in grado, magari, di rappresentare l’ago della bilancia in caso di ballottaggio. Ed ecco, il coup de teatre. In un crescendo rossiano, più che rossiniano, il riccioluto democristiano vercellese si spinge addirittura a proporre ciò che gli ex Pdl vedono come l’anticristo: le primarie per scegliere il candidato della coalizione.
Vinca il migliore, se e quando lo si troverà.
PS: Al momento di “andare in stampa” apprendiamo che dopo il Movimento 5 Stelle, anche il Partito Comunista ha scelto il suo candidato, il segretario Marco Rizzo che ha annunciato la sua corsa a sindaco. “Da qui rinasce e riparte il Partito Comunista”, ha dichiarato.


della pace, quindi, dove le forze armate impiegate nella difesa della democrazia si confrontano in ambito sportivo trasmettendo alti valori etici e morali. Ad aprire l’anno sportivo 2016 sarà la manifestazione RACCHETTINVALLE, una corsa-camminata con o senza racchette da neve che dopo alcuni anni di assenza ritornerà a Pragelato. Domenica 21 febbraio sarà una giornata di festa sulla neve, rivolta a tutti gli estimatori della montagna, siano essi camminatori o appassionati della corsa, e a tutte le famiglie che vorranno trascorrere una divertente domenica sui sentieri innevati del Comune di Pragelato. La 16esima edizione della manifestazione sarà occasione per festeggiare la ricorrenza dei 10 anni dalla chiusura dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 e darà modo di riflettere sul post olimpico e su quanto ancora ci sia da fare per valorizzare tutti quei magnifici territori che fanno parte delle montagne olimpiche.
La VALENTINA, una corsa tutta in rosa. Sarà questo lo spettacolo a cui assisteremo il 21 maggio; una manifestazione nata per festeggiare tutte coloro che amano la corsa-camminata ribadendo il diritto che ogni donna ha di correre liberamente in un parco senza incorrere in molestie. A seguire il 22 maggio, la TURIN HALF MARATHON, mezza maratona internazionale che riconferma il percorso del 2015. Partenza e arrivo nel parco del Valentino, nei pressi del Borgo Medievale sede logistica della manifestazione e gioiello artistico-culturale della Fondazione Torino Musei. Sarà una calda serata di giugno a ospitare la SUPERGARA, la corsa in salita da Sassi a Superga. Sei chilometri di puro divertimento che si concluderanno ai piedi della Basilica di Superga. La serata continuerà, poi, con tanta musica e apericena finale. Dalla corsa su strada passeremo poi alla mountain-bike suoi sentieri del comune di Claviere con la CLAVIERISSIMA KAPPA MARATHON, una manifestazione organizzata in collaborazione con le Istituzioni che regalerà, ancora una volta, tante emozioni ad alta quota. Insieme alla TURIN MARATHON GRAN PREMIO LA STAMPA si svolgeranno, sempre il 2 ottobre, la STRATORINO LA STAMPA e la JUNIOR MARATHON. Due manifestazione, la prima rivolta agli amatori e la seconda ai più piccoli che, per un giorno, le migliaia di partecipanti potranno immergersi in un clima di gioia e vedere con occhi “diversi” quanto la città possa offrire.
La Corale Carignanese, giovedì 12 novembre, si esibisce alle ore 20.45 in via Dego 6 alla Crocetta di Torino. Si tratta di un concerto straordinario, sotto la direzione del maestro Ettore Galvani, che viene effettuato in favore dell’azione del Comitato Pietro Micca per la salvaguardia e la valorizzazione della Cittadella sotterranea di Torino, a seguito dei ritrovamenti emersi durante gli scavi per l’ipotetico parcheggio in corso Galileo Ferraris. La Corale Carignanese presenterà uno spettacolo di canti tradizionali piemontesi dal Medioevo alla Resistenza.
La rubrica “il Tiranese” è il link del “Torinese” verso l’Albania e i Balcani. Leggi gli altri articoli cliccando su
Nell’ambito del dibattito aperto dal “Torinese” su cultura e turismo in città (che ha ospitato ad oggi gli interventi del critico d’arte Vittorio Sgarbi, di Alberto Vanelli, già direttore della Reggia di Venaria e dell’esperto d’arte Enzo Biffi Gentili) pubblichiamo volentieri l’intervento del docente universitario Paolo Pietro Biancone
Occasioni artistico – culturali combinate e parallele, quali Artissima, Paratissima, Operae, The Others sono un buon esempio di fare squadra per il territorio. I numeri ottenuti nell’edizione 2015 sono di peso: 52 mila visitatori, in lieve crescita rispetto all’anno scorso. Alla rassegna, giunta quest’anno alla sua 22esima edizione, hanno partecipato complessivamente 207 gallerie (66 italiane e 141 straniere) in rappresentanza di 35 Paesi. Molti i collezionisti e responsabili di acquisizioni giunti in Piemonte da Sudamerica, Stati Uniti ed Asia. A questi si aggiungono i 45 mila visitatori per la mostra-mercato Paratissima, la “controfiera” in versione popolare che per la prima volta era a pagamento.
sono la capacità di attrazione turistica, gli effetti sulla ricettività alberghiera, i benefici dell’imposta di soggiorno sui bilanci pubblici. I turisti spendono il loro denaro in una grande varietà di beni e servizi e quindi per trasporti, alloggi, divertimenti, musei, vitto e altri ancora. Di conseguenza, il turismo ha una varietà di impatti economici: i turisti contribuiscono alle vendite, ai profitti, alla creazione di posti di lavoro, alle entrate fiscali e al reddito del territorio. Alcuni settori del turismo, come alloggi, ristorazione, trasporti, divertimenti e il commercio al dettaglio possono essere considerati primari, poiché sono direttamente colpiti dal turismo, mentre la maggior parte degli altri settori sono colpiti da effetti secondari.
altre aziende per il funzionamento dell’attività stessa. E quindi un’azienda turistica dovrà rivolgersi a costruttori ( ad esempio un Hotel avrà bisogno di interventi allo stabile, riparazioni o costruzione totale), avvocati, commercialisti, fornitori di cibo e bevande, energia elettrica e così via, i quali, a loro volta, si rivolgeranno ad altri fornitori continuando il processo. Questo è l’effetto indiretto. In sostanza, gli effetti indiretti sono i cambiamenti di produzione derivanti dai vari cicli delle entrate del settore turistico nelle industrie collegate ad esse (ad esempio industrie fornitrici di prodotti e servizi per alberghi).
ricettizie di un certo livello (hotel per convegni e hotel lux). Occorrerebbe, per esempio, aprirsi maggiormente al turismo islamico, facendo sì che le nostre strutture alberghiere ottengano la certificazione di qualità (halal), in grado di accogliere nel modo migliore i turisti musulmani. Le camere di questi hotel dovranno dotate di tappetini per la preghiera e bussole per indicare la qibla, cioè la direzione della Mecca, non ci saranno alcolici nel frigobar. Le strutture non si limiteranno a fornire gadget materiali, il pezzo forte sarà dato dallo staff presente in cucina, dove ogni struttura può fare la differenza: si preparerà cibo rigorosamente halal, cucinato in pentole apposite per non contaminarlo con alimenti vietati dalla religione musulmana, come la carne di suino. Non ultimo il rispetto del Ramadan offrendo la colazione prima dell’alba. 












In un mondo sempre più inquinato da tensioni di ogni tipo, in cui le semplici incomprensioni sfociano in conflitti, chi vive seguendo ideali di libertà e rispetto può facilmente essere scambiato per un individuo libero, anticonformista e sovversivo. Da questo spunto parte la riflessione che mi ha portato a creare l’installazione denominata “It’s Possible”.La fiducia nello Stato, nella società, nel prossimo è venuta meno, diventando il grosso cancro del mondo contemporaneo. Proprio come un cancro che si diffonde di cellula in cellula, la diffidenza, unita ad una buona dose di pessimismo, si trasmette da individuo a individuo.Ma la via d’uscita esiste e, come spesso accade, è la strada più semplice. Per lasciarsi alle spalle il pessimismo e ritrovare la fiducia, basta chiudere gli occhi e tornare a pensare come un bambino. Serve abbandonarsi a quei valori che solo i bambini riescono a portare avanti. Valori che si traducono in speranza, gioia, libertà, amore, amicizia. Valori insiti nell’uomo. Valori con cui tutti siamo nati e cresciuti. Valori che tutti abbiamo vissuto e che poi, chissà perchè, in qualche modo abbiamo abbandonato.L’opera, quindi, si sviluppa attraverso un bambino che, in bilico sopra un alto muro di mattoni, sta per saltare di sotto. A reggerlo, e a convincerlo che non si sfracellerà a terra, solo un mazzo di palloncini colorati. Su ciascun palloncino è stata dipinta una scritta: HOPE, HAPPINESS, LOVE, FREEDOM, FRIENDSHIP. Ogni palloncino va quindi a rappresentare uno di quei valori da cui è necessario ripartire. Questi valori, come i palloncini, volano nell’aria che ci circonda. I bambini, si sa, sono simbolo di purezza e dovranno fare i conti con il mondo che lasceremo.In questo caso, il bambino rappresenta ciascuno di noi adulti. Solo re-indossando i panni di un bambino, con la purezza e l’incoscienza che li contraddistingue, saremo in grado di avere il coraggio stare in bilico su un precipizio, certi che i valori universali (e in cui crediamo) ci sosterranno. L’opera è stata collocata stamattina 6 Novembre in Piazzale Valdo Fusi a Torino l’opera nasce e si sviluppa in maniera indipendente e non è legata ad Artissima o agli altri eventi collaterali che si svolgono in città durante questo fine settimana.