Proposte per Torino: la cultura e l’arte al servizio del territorio

mole arcoNell’ambito del dibattito aperto dal “Torinese” su cultura e turismo in città (che ha ospitato ad oggi gli interventi del critico d’arte Vittorio Sgarbi, di Alberto Vanelli, già direttore della Reggia di Venaria  e dell’esperto d’arte Enzo Biffi Gentili) pubblichiamo volentieri l’intervento del docente universitario Paolo Pietro Biancone

 

È necessario non solo essere soddisfatti della capacità del territorio di incrementare il turismo,  ma ovviare alla carenza di strutture ricettizie di un certo livello (hotel per convegni e hotel lux). Occorrerebbe, per esempio, aprirsi maggiormente al turismo islamico, facendo sì che le nostre strutture alberghiere ottengano la certificazione di qualità (halal), in grado di accogliere nel modo migliore i turisti musulmano

 

di Paolo Pietro Biancone*

 

PALAZZO MADAMAOccasioni artistico –  culturali combinate e parallele, quali Artissima, Paratissima, Operae, The Others sono un buon esempio di fare squadra per il territorio. I numeri ottenuti nell’edizione 2015 sono di peso: 52 mila visitatori, in lieve crescita rispetto all’anno scorso. Alla rassegna, giunta quest’anno alla sua 22esima edizione, hanno partecipato complessivamente 207 gallerie (66 italiane e 141 straniere) in rappresentanza di 35 Paesi. Molti i collezionisti e responsabili di acquisizioni giunti in Piemonte da Sudamerica, Stati Uniti ed Asia. A questi si aggiungono i 45 mila visitatori per la mostra-mercato Paratissima, la “controfiera” in versione popolare che per la prima volta era a pagamento.

 

Sono stai oltre 14.500 gli ingressi registrati da Operae, il Festival del design indipendente; 28 mila visitatori hanno apprezzato la mostra dei 200 artisti provenienti dall’Italia e dall’estero che hanno esposto le loro opere nell’ex carcere Le Nuove e nell’ex Borsa Valori di Torino. Stando a quanto hanno diffuso gli organizzatori, un grande successo è stato riscosso dalle visite tematiche agli stand delle gallerie, ideate per avvicinare il grande pubblico all’arte contemporanea. 

 

Ancora più rilevante sarebbe valutare i dati di impatto economico e sociale, che rivelino numericamente le ricadute sul territorio: le più evidenti turisti 1sono la capacità di attrazione turistica, gli effetti sulla ricettività alberghiera, i benefici dell’imposta di soggiorno sui bilanci pubblici. I turisti spendono il loro denaro in una grande varietà di beni e servizi e quindi per trasporti, alloggi, divertimenti, musei, vitto e altri ancora. Di conseguenza, il turismo ha una varietà di impatti economici: i turisti contribuiscono alle vendite, ai profitti, alla creazione di posti di lavoro, alle entrate fiscali e al reddito del territorio. Alcuni settori del turismo, come alloggi, ristorazione, trasporti, divertimenti e il commercio al dettaglio possono essere considerati primari, poiché sono direttamente colpiti dal turismo, mentre la maggior parte degli altri settori sono colpiti da effetti secondari.

 

Il flusso turistico ha un effetto a catena, nel senso che il suo effetto si propaga dal settore turistico al resto dell’economia. Si parla di effetto diretto quando si prendono in considerazione quelle aziende che ricevono direttamente la spesa turistica: nello specifico, il valore dell’effetto diretto è dato dal valore della spesa turistica meno il valore delle importazioni necessarie a fornire quei beni e/o servizi. Ad esempio, un aumento del numero di turisti che pernottano negli hotel  aumenta le vendite in questo settore (effetto diretto). A loro volta, però, queste aziende dovranno rivolgersi ad turisti 2altre aziende per il funzionamento dell’attività stessa. E quindi un’azienda turistica dovrà rivolgersi a costruttori ( ad esempio un Hotel avrà bisogno di interventi allo stabile, riparazioni o costruzione totale), avvocati, commercialisti, fornitori di cibo e bevande, energia elettrica e così via, i quali, a loro volta, si rivolgeranno ad altri fornitori continuando il processo. Questo è l’effetto indiretto. In sostanza,  gli effetti indiretti sono i cambiamenti di produzione derivanti dai vari cicli delle entrate del settore turistico nelle industrie collegate ad esse (ad esempio industrie fornitrici di prodotti e servizi per alberghi).

 

Organizzare eventi culturali e artistici in diversi periodi dell’anno, con un’attenzione strategica agli impatti territoriali, significa attrarre visitatori, rendendo il turismo meno legato alle stagioni e sempre interessato e stimolato a conoscere il territorio.I dati diffusi dall’Atl, Turismo Torino e Provincia, rivelano un trend di crescita delle ricadute del turismo sulle ricettività alberghiere, ma l’ultima analisi di Federalberghi rivela il Nord-Ovest come l’area ove la capacità alberghiera pesa meno con 23,9 letti ogni 1000 abitanti: la media nazionale è di 37,9 letti ogni mille abitanti. Peraltro, considerando le singole categorie alberghiere, il Piemonte è l’ultima regione per l’incidenza degli alberghi a quattro stelle rispetto alla popolazione.

 

È necessario, quindi, non solo essere soddisfatti della capacità del territorio di incrementare il turismo,  ma ovviare alla carenza di struttureponte mole vittorio ricettizie di un certo livello (hotel per convegni e hotel lux). Occorrerebbe, per esempio, aprirsi maggiormente al turismo islamico, facendo sì che le nostre strutture alberghiere ottengano la certificazione di qualità (halal), in grado di accogliere nel modo migliore i turisti musulmani. Le camere di questi hotel dovranno dotate di tappetini per la preghiera e bussole per indicare la qibla, cioè la direzione della Mecca, non ci saranno alcolici nel frigobar. Le strutture non si limiteranno a fornire gadget materiali, il pezzo forte sarà dato dallo staff presente in cucina, dove ogni struttura può fare la differenza: si preparerà cibo rigorosamente halal, cucinato in pentole apposite per non contaminarlo con alimenti vietati dalla religione musulmana, come la carne di suino. Non ultimo il rispetto del Ramadan offrendo  la colazione prima dell’alba.  

 

(Foto: il Torinese)

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

Department of Management

University of Turin

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