

“Custodire l’ambiente e il pianeta in cui viviamo, deve essere un segno distintivo di questo momento storico”
Il Salone del gusto 2016 dichiara di ‘Voler bene alla Terra’. Questo il tema scelto per Terra Madre Salone del Gusto, che festeggià nel 2016 i 20 anni cambiando formula: lascia il Lingotto (anche per gli affitti piuttosto cari) e, a fine settembre, si svolgerà per strade e piazze nel cuore di Torino.
“Custodire l’ambiente e il pianeta in cui viviamo, deve essere un segno distintivo di questo momento storico, un imperativo per tutti”, dice all’Ansa Serena Milano, segretario generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, che aggiunge: “Con produttori, educatori, chef, studiosi, contadini, Comunità del cibo e soprattutto cittadini e famiglie vogliamo riscoprire il piacere di prenderci cura della terra, condividendo cibi buoni e vivendo in armonia con ciò che ci circonda. Tutto questo attraverso laboratori, conferenze, percorsi didattici e degustazioni”.
(Foto: il Torinese)


Evento organizzato da Mirella Rocca e Nicole Cappa. Giuria composta da giornalisti e personaggi del mondo dello spettacolo e della fotografia che sceglieranno fra 50 candidate del Piemonte
Fascia del Paese dove siamo ospitati,la Fascia n.1 della Miss Una Ragazza per il cinema. Uno dei Partnership importanti che sono sempre presenti nelle varie tappe regionali è il gruppo della Maison di PABLO DI GIL CAGNE’ . Tutte le varie selezioni sono grandi spettacoli di Moda , Danza e cultura, e sono presentate da personaggi conosciuti del mondo della tv e dello spettacolo. Giornalisti importanti di diverse testate giornalistiche faranno parte della Giuria, insieme a registi della Film Commission e di Case di produzioni cinematografiche, in aggiunta a ospiti importanti e ai rappresentanti sponsor della manifestazione, consulenti di bellezza, fotografi di alta moda. Lo spettacolo in sé è molto coinvolgente ha la durata di un paio di ore, tra sorprese di ospiti e interviste.
Dalle ore 21, avrà luogo una visita guidata alla scoperta delle meravigliose opere


“La borgata è così tornata a vivere – aggiunge Giuseppe Peyron – proprio grazie a un’operazione che ha portato la cooperativa nell’anno 2013-2014 a cercare dei partner, dei gestori che avrebbero dovuto sostenere un investimento insieme a noi. Ai gestori delle attività commerciali abbiamo concesso, nella fase di start up, un anno di gratuità del canone di affitto, chiedendo soltanto il pagamento delle spese condominiali. Per quelli di ristoranti e bar, che si sono impegnati in un investimento globale anche superiore ai 100 mila euro, abbiamo concesso una gratuità nel canone di locazione per 4 anni””Abbiamo perseguito uno sviluppo sostenibile – afferma Giuseppe Peyron – cercando partner più che investitori, ottenendo ottimi risultati. Per esempio siamo riusciti a riottenere l’apertura di un
bar ristorante di ristorazione veloce con una importante capienza, e l’apertura di un lounge bar molto bello, il Corten, che è diventato Centro Porsche Torino Cafe’. È stata anche migliorata la ricettività, con l’acquisto dell’albergo di proprietà di Unicredit da parte di un tour operator di Pescara. Gli amanti dei trattamenti e dell’area benessere possono, inoltre, scegliere di soggiornare all’hotel Majestic (4 stelle). Intanto stiamo progettando una trasformazione dell’attuale piscina in una Spa, che vorremmo dare in comodato d’uso. Sansicario è anche nota come stazione per lo sci d’erba e per il padel. Le montagne olimpiche meritano di essere protagoniste di eventi importanti. Per questo motivo, per il 2016-2017 si prevede il termine dei lavori dell’Olympic Center, con otto campi da tennis, capace di rendere Sansicario sede di un turismo, da giugno a settembre, appassionato di questo sport”.

delle Comunità del Cibo di quasi 200 Paesi, abbinata al Salone. La manifestazione, che compie 20 anni, essendo stata fondata nel 1996 grazie al determinante supporto dell’allora Giunta regionale guidata dal forzista Enzo Ghigo, sarà allestita Valentino e al Borgo Medievale per le sezioni del mercato italiano ed internazionale con più di 1.000 produttori, e poi anche in musei, associazioni, centri di cultura e nelle residenze reali di Venaria e Racconigi.
Negli anni ’50 è a Torino: una maglia da corridore ed un posto di lavoro alla Ceat. Sempre da dilettante approda alla S. Pellegrino, dove conosce Gino Bartali, e da professionista entra a far parte della Carpano; lui granata, con le maglie bianconere di Silvio Giacotto partecipa al Giro d’Italia insieme a Defilippis, Balmamion, Conterno, Zilioli, i campioni torinesi. Dal ’60 al ’63 frequenta il mondo dei professionisti: in quattro stagioni
corre per la Carpano, per la Baratti e per la Ghigi, prima di concludere nella Carpano. Quando ha idealmente appeso la bicicletta al chiodo, è diventato uno dei più noti ristoratori, prima in un locale della collina e in seguito in Corso Moncalieri, vicino al ponte Isabella, sulle rive del Po. Così il feeling con Torino e gli amici ciclisti è continuato e si è fatto ancora più saldo con il passare del tempo. Poi, oltre a tanto lavoro, opere umanitarie in Africa insieme con il Gruppo Missionario Laico di Merano, a riprova della sua grande generosità. Sabato 1 giugno 1996 muore intorno alle 19.30 all’Ospedale Molinette di Torino, stroncato da un ictus: era stato ricoverato il sabato precedente, operato mercoledì, non ce l’ha fatta. In coma profondo, non si è risvegliato.
Il restauro, effettuato dalla Regione Piemonte è costato 500 mila euro