Il Salone del Gusto nel 2016 compie 20 anni e "vuole bene alla terra"

gusto arcagusto fruttagusto terra“Custodire l’ambiente e il pianeta in cui viviamo, deve essere un segno distintivo di questo momento storico”

Il Salone del gusto 2016 dichiara di ‘Voler bene alla Terra’. Questo  il tema scelto per Terra Madre Salone del Gusto, che festeggià nel 2016 i 20 anni cambiando formula: lascia il Lingotto (anche per gli affitti piuttosto cari) e, a fine settembre, si svolgerà per strade e piazze nel cuore di Torino.

“Custodire l’ambiente e il pianeta in cui viviamo, deve essere un segno distintivo di questo momento storico, un imperativo per tutti”, dice all’Ansa Serena Milano, segretario generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, che aggiunge: “Con  produttori, educatori, chef, studiosi, contadini, Comunità del cibo e soprattutto cittadini e famiglie vogliamo riscoprire il piacere di prenderci cura della terra, condividendo cibi buoni e vivendo in armonia con ciò che ci circonda. Tutto questo attraverso laboratori, conferenze, percorsi didattici e degustazioni”.

(Foto: il Torinese)

Style Coaching al Circolo dei Lettori

circolo lett prelePerché “lo stile è unicità, il particolare che attrae ed è ricordato. E’ il fascino che lascia la scia”
 

Presentazione di Style Coaching mercoledì 9 marzo al Circolo dei Lettori in via Bogino 9. L’iniziativa è promossa dalla style coach Chiara Prele, presso la sala artisti/sala lettura del circolo. Perché “lo stile è unicità, il particolare che attrae ed è ricordato. E’ il fascino che lascia la scia”

Una Ragazza per il Cinema 2016, prima selezione regionale

miss cinemaragazza cinema33Evento organizzato da Mirella Rocca e Nicole Cappa.  Giuria composta da giornalisti e personaggi del mondo dello spettacolo e della fotografia che sceglieranno fra 50 candidate del Piemonte

La MR FASHION EVENTS di Mirella Rocca Borrelli, responsabile della Regione Piemonte Liguria e Valle D’Aosta, da ben quattro anni presenta il CONCORSO NAZIONALE UNA RAGAZZA PER IL CINEMA 2016.Giovedì 10 marzo la prima selezione regionale si tiene a Palazzo Costa Carrù della Trinità, via San Francesco da Paola 17, a Torino, con cocktail alle  ore 20:30. Presenta Carmen Russo. Concorso prestigioso e storico, nasce 28 anni fa con il Patron Antonio LO PRESTI , ora diventato il migliore per eccellenza e il più importante a livello nazionale. Diversi nomi del mondo dello spettacolo e parecchie Miss Italia sono nate da questo Concorso: da Valeria Marini, Nadia Bengala, Giusy Buscemi Noemi Guglietta presentatrice insieme a Nicola Savino in Quelli del Calcio ecc. Si avvale alla base di grandi professionisti della storia del cinema, teatro e Tv come la grandissima FIORETTA MARI, FEDERICO MOCCIA, ROSSELLA IZZO ,il coreografo GARRISON ROCHELLE , la professoressa di Amici la cantante GRAZIA DI MICHELE sono loro i giudici di qualità che visioneranno tutte le ragazze per la finalissima al TEATRO ANTICO DI TAORMINA i primi di settembre. Il Concorso premia non solo la bellezza ma anche il talento, per questo durante le  Selezioni Regionali le Miss non solo sfileranno con abiti di Alta Moda (Stilisti …Griffe importanti), ma ognuna di loro dovrà esibirsi nella prova talento. (Ballo,canto, recitazione). Ci saranno diverse premiazioni dalla Fascia Talento , La Fascia GIL CAGNE’(Fotogenia e make up), lamiss cine2 Fascia del Paese dove siamo ospitati,la Fascia n.1 della Miss Una Ragazza per il cinema. Uno dei Partnership importanti che sono sempre presenti nelle varie tappe regionali è il gruppo della Maison di PABLO DI GIL CAGNE’ . Tutte le varie selezioni sono grandi spettacoli di Moda , Danza e cultura, e sono presentate da personaggi conosciuti del mondo della tv e dello spettacolo. Giornalisti importanti di diverse testate giornalistiche faranno parte della Giuria, insieme a registi della Film Commission e di Case di produzioni cinematografiche, in aggiunta a ospiti importanti e ai rappresentanti sponsor della manifestazione, consulenti di bellezza, fotografi di alta moda. Lo spettacolo in sé è molto coinvolgente ha la durata di un paio di ore, tra sorprese di ospiti e interviste.

Un weekend a Torino sotto il cielo di Fred

Quest’anno ad iscriversi sono stati ben 430 artisti provenienti da tutta la penisola. Solo 10 sono giunti però alla fase finale divisa in due semifinali e culminante nella finale

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Il fine settimana appena trascorso a Torino è stato all’insegna della musica, quella nuova ed emergente che rendeva omaggio ad un grande maestro torinese, Fred Buscaglione. Ogni due anni prende vita il Festival “Sotto il cielo di Fred” giunto quest’anno alla quarta edizione. Lo scopo del Premio Buscaglione è far emergere nuovi artisti e dare loro la possibilità di farsi conoscere al pubblico e agli addetti ai lavori del mondo della musica. Quest’anno ad iscriversi sono stati ben 430 artisti provenienti da tutta la penisola. Solo 10 sono giunti però alla fase finale divisa in due semifinali e culminante nella finale. A finanziare la manifestazione canora sono stati Avanzi di Balera e la Notte rossa Barbera.  La tre giorni è iniziata giovedì alle Officine Corsare con l’esibizione di Dogomago, Fiorino, Giorgieness, La Municipal e Seo. Di questi sono passati all’ ultima fase solo Fiorino e La Munipal. La prima serata si è poi conclusa con il live degli artisti torinesi Eugenio in Via di Gioia, vincitori del premio della critica alla scorsa edizione. Venerdì è stata la volta degli altri 5 semifinalisti: Albedo, Blindur, Calvino, Le Mura e Lo straniero. La giuria ha fatto passare i primi tre e poi il pubblico ha scelto i due finalisti Albedo e Blindur. Guest star della serata è stato il cantautore sardo Jacopo Incani alias Iosonouncane, il quale ha aperto il suo Mandria Tour proprio a Torino. La serata è stata sold out dopo poco con 200 biglietti venduti in mezz’ora. Per la finale la kermesse si è spostata sabato all’Hiroshima Mon Amour. I primi a salire sul palco sono stati i Blindur con il loro folk rock, esibendosi con due loro pezzi e con una cover di Fred in chiave blues. A seguire Matteo Fiorino che dopo i suoi brani ha messo in scena “Una sigaretta” di Buscaglione con un’ottima interpretazione. I leccesi de La Municipal sono stati i terzi a salire sul palco e hanno presentato una romanticissima “Che bella cosa sei”. A chiudere le esibizioni sono stati gli Albedo con il loro rock dalle sfumature emo. A questo punto la giuria, composta dai rappresentanti di alcuni dei più importanti festival italiani e da esperti provenienti da riviste e webzine del settore, si è riunita per decidere il vincitore. Il pubblico ha potuto così assistere al live di Dente in acustica. Il ritorno sul palco dei presentatori Gigi Giancursi e Ufo degli Zen Circus ha portato i risultati tanto attesi. Ad aggiudicarsi il primo premio di 3000 euro con la partecipazione a 5 festival sono stati i campani Blindur, vittoria meritatissima. Il premio della critica è andato agli Albedo, a Matteo Fiorino il premio King Kong Radio 1 con la possibilità di presentare il suo progetto in radio. La Municipal si è accaparrata il Premio Mei – Sangiorgi, infine il premio La Tempesta nuovamente ai Blindur. A vincere nelle tre serate è stata la musica che ha allietato il pubblico e gli ha permesso di scoprire nuovi talenti che si affacciano nel panorama musicale underground italiano.

Federica Monello

Miradolo, 8 marzo di arte al castello

miradoloDalle ore 21, avrà luogo una visita guidata alla scoperta delle meravigliose opere

Martedì 8marzo, dalle ore 18 alle 22.30, anche il Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo celebra la “Festa della Donna”. E lo fa omaggiando tutte le donne in occasione dell’apertura straordinaria della mostra “Caravaggio e il suo tempo” dalle ore 18 alle 22.30. Inoltre, dalle ore 21, avrà luogo una visita guidata alla scoperta delle meravigliose opere dei maestri caravaggeschi.

Nuova vita per Sansicario grazie a un'iniziativa della cooperativa "Non solo Neve"

“Abbiamo perseguito uno sviluppo sostenibile – dice il presidente  Giuseppe Peyron – cercando partner più che investitori, ottenendo ottimi risultati”
 
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Sansicario è rinata a nuova vita grazie a una cooperativa d’eccellenza dal nome ” Non solo neve”, gruppo costituito da proprietari di immobili della nota località sciistica della Via Lattea, ormai diventati più di 610 soci.”L’avventura dell’associazione – spiega il presidente di “Non solo neve”, il dottor Giuseppe Peyron, commercialista – è nata nel settembre del 2010, sull’onda di una situazione che vedeva la stazione di Sansicario, da sempre molto frequentata, privata delle sue attività commerciali chiuse per fallimenti in seguito a un’operazione speculativa andata a male. Sarebbero mancati persino i generi di prima necessità, tra cui pane e acqua, per i quali sarebbe stato necessario rivolgersi a Cesana. Sarebbe stato un triste destino per questa località diventata negli anni Settanta un centro sciistico innovativo, a opera di Laurent Chappis, pioniere dell’architettura e inventore dei villaggi di Ski Total.Così abbiamo deciso di pensare a un nuovo modello di sviluppo, creando questa cooperativa con 35 soci fondatori, che potesse andare a acquistare gli immobili commerciali al prezzo di 3 milioni e 100 mila euro. La cooperativa si è arricchita di aderenti e ciascuno ha investito 10 mila euro, riuscendo a rilevare il centro commerciale”.

sansicario 2“La borgata è così tornata a vivere – aggiunge Giuseppe Peyron – proprio grazie a un’operazione che ha portato la cooperativa nell’anno 2013-2014 a cercare dei partner, dei gestori che avrebbero dovuto sostenere un investimento insieme a noi. Ai gestori delle attività commerciali abbiamo concesso, nella fase di start up, un anno di gratuità del canone di affitto, chiedendo soltanto il pagamento delle spese condominiali. Per quelli di ristoranti e bar, che si sono impegnati in un investimento globale anche superiore ai 100 mila euro, abbiamo concesso una gratuità nel canone di locazione per 4 anni””Abbiamo perseguito uno sviluppo sostenibile – afferma Giuseppe Peyron – cercando partner più che investitori, ottenendo ottimi risultati. Per esempio siamo riusciti a riottenere l’apertura di unsansicario8 bar ristorante di ristorazione veloce con una importante capienza, e l’apertura di un lounge bar molto bello, il Corten, che è diventato Centro Porsche Torino Cafe’. È stata anche migliorata la ricettività, con l’acquisto dell’albergo di proprietà di Unicredit da parte di un tour operator di Pescara. Gli amanti dei trattamenti e dell’area benessere possono, inoltre, scegliere di soggiornare all’hotel Majestic (4 stelle). Intanto stiamo progettando una trasformazione dell’attuale piscina in una Spa, che vorremmo dare in comodato d’uso. Sansicario è anche nota come stazione per lo sci d’erba e per il padel. Le montagne olimpiche meritano di essere protagoniste di eventi importanti. Per questo motivo, per il 2016-2017 si prevede il termine dei lavori dell’Olympic Center, con otto campi da tennis, capace di rendere Sansicario sede di un turismo, da giugno a settembre, appassionato di questo sport”.

 

Mara Martellotta

Delizie albanesi: ''Tave dheu Ferges"

albania fergess cibotiranese23Ricetta tipica albanese facile da eseguire dal gusto orientale , originaria della citta’ di Elbasan

Una delle prime regole per conoscere un altro paese in modo semplice è gustando le ricette tipiche. Questa proposta è  dell’Albania centrale con forti influenze turche.

Ricetta tipica albanese facile da eseguire dal gusto orientale , originaria della citta’ di Elbasan ,  antica citta’ posta al centro dell’Albania. Questo piatto si chiama “Ferges”

Ingredienti per 4 persone;

250 gr fegato
250 gr ricotta
2 uova
2 peperoni
4 pomodori maturi
Origano
100 gr di burro
olio di semi
sale e pepe
peperoncino

Saltate in padella il fegato di vitello ( il vitello perche’ Elbasan era la citta’ principale dominata per 600 anni dai Turchi ) ridotto a dadini, condito con sale, pepe e origano e nel mentre in un altro tegame saltiamo la dadolata di peperoni e pomodori e li lasciamo cuocere fino a che si incorporano per bene insieme. Aggiungiamo quindi il fegato precedentemente saltato e la ricotta precedentemente amalgamata con le uova. Lasciamo cuocere il tutto fino a che il composto non inizia ad asciugare (circa 30 min a fuoco basso). Distribuiamo ancora calda la nostra Ferges in ciotole/piatti di terracotta. Condiamo con il burro sciolto per aromatizzare. Un‘altra variante prevede che le uova anziché versarle nel composto in cottura, vengano versate alla fine quando abbiamo distribuito nelle ciotoline il composto. L’uovo si cuoce con il calore.

Salone del Gusto numero 20 nel segno di Papa Francesco al Valentino e alla Venaria

gusto terraDal 22 settembre non più nei costosi (per l’affitto e per i biglietti dei visitatori) padiglioni del Lingotto, la manifestazione dovrà affidarsi alla clemenza del tempo – si spera – ancora estivo

Un Salone del Gusto anticipato a settembre, visto che, essendo all’aperto e non più nei costosi (per l’affitto e per i biglietti dei visitatori) padiglioni del Lingotto, dovrà affidarsi alla clemenza del tempo – si spera – ancora estivo. Insomma, una nuova formula  diffusa in luoghi aulici o popolari  di Torino, che, nel segno del gusto frutta“socialismo” alimentare e ambientale di Papa Francesco piace, secondo il guru e patron dell’evento, Carlin Petrini,  “alla società civile, alle associazioni e ai movimenti. Quello che all’inizio era considerato un atto di audacia o polemico, è un elemento distintivo dell’evento”, dice Petrini. La maxi rassegna inizierà il 22 settembre. Per l’occasione Petrini si appella  ai torinesi affinché accolgano nelle loro case i delegati di Terra Madre, la kermesse globalegusto3 delle Comunità del Cibo di quasi 200 Paesi, abbinata al Salone. La manifestazione, che compie 20 anni, essendo stata fondata nel 1996 grazie al determinante supporto dell’allora Giunta regionale guidata dal forzista Enzo Ghigo, sarà allestita Valentino e al Borgo Medievale per le sezioni del mercato italiano ed internazionale con più di 1.000 produttori, e poi anche in musei, associazioni, centri di cultura e nelle residenze reali di Venaria e Racconigi.

 

(foto: il Torinese)

Una piazza dedicata a Catullo Ciacci

CIACCI2Negli anni ’50 è a Torino: una maglia da corridore ed un posto di lavoro alla Ceat. Sempre da dilettante approda alla S. Pellegrino, dove conosce Gino Bartali, e da professionista entra a far parte della Carpano; lui granata, con le maglie bianconere di Silvio Giacotto partecipa al Giro d’Italia insieme a Defilippis, Balmamion, Conterno, Zilioli, i campioni torinesi

Domenica 6 marzo a Calmazzo, frazione di Fossombrone (PS),  si inaugura una piazza in nome di Catullo Ciacci, un personaggio legato alla storia della ristorazione (ma non solo) di Torino. Nato a Fossombrone, in provincia di Pesaro, Ciacci cominciò da ragazzo a correre in bicicletta. La prima maglia è stata quella della Polisportiva Forsempronese, il suo trampolino di lancio. Sulle strade marchigiane arrivano le prime vittorie da dilettante, passa così al G.B. Semprini di Gallo di Pesaro.CIACCI1 Negli anni ’50 è a Torino: una maglia da corridore ed un posto di lavoro alla Ceat. Sempre da dilettante approda alla S. Pellegrino, dove conosce Gino Bartali, e da professionista entra a far parte della Carpano; lui granata, con le maglie bianconere di Silvio Giacotto partecipa al Giro d’Italia insieme a Defilippis, Balmamion, Conterno, Zilioli, i campioni torinesi. Dal ’60 al ’63 frequenta il mondo dei professionisti: in quattro stagioni CIACCI3corre per la Carpano, per la Baratti e per la Ghigi, prima di concludere nella Carpano. Quando ha idealmente appeso la bicicletta al chiodo, è diventato uno dei più noti ristoratori, prima in un locale della collina e in seguito in Corso Moncalieri, vicino al ponte Isabella, sulle rive del Po. Così il feeling con Torino e gli amici ciclisti è continuato e si è fatto ancora più saldo con il passare del tempo. Poi, oltre a tanto lavoro, opere umanitarie in Africa insieme con il Gruppo Missionario Laico di Merano, a riprova della sua grande generosità. Sabato 1 giugno 1996 muore intorno alle 19.30 all’Ospedale Molinette di Torino, stroncato da un ictus: era stato ricoverato il sabato precedente, operato mercoledì, non ce l’ha fatta. In coma profondo, non si è risvegliato.

Riaprono gli appartamenti di Vittorio Emanuele e della Bela Rosin

vittorio emanuele Il restauro, effettuato dalla Regione Piemonte è costato 500 mila euro

Dopo il restauro riaprono al pubblico gli Appartamenti Reali del Castello della Mandria, la residenza del primo re d’Italia, il padre della Patria, Vittorio Emanuele II, e della sua compagna, Rosa Vercellana, la contessa di Mirafiori e Fontanafredda, da tutti conosciuta come la ‘Bela Rosin’. Il restauro, effettuato dalla Regione Piemonte è costato 500 mila euro con l’impiego di fondi europei. Sono 20 le sale visitabili, rimesse a nuovo da 30 restauratori specializzati che hanno lavorato su oltre 100 capolavori collocati in 1.200 metri quadri, con 60 arredi, 130 metri quadri di tessuti preziosi e 80 di pregiate carte da parati.