TRIBUNA- Pagina 89

Tragedia in Spagna, riflessioni sulla tangenziale di Torino

Un lettore ci scrive

bus spagna

Egregio Direttore,

la tragedia in Spagna con 13 ragazze morte mi porta a ragionare sull’età  degli autisti di autobus, che dovrebbero passare ad altre mansioni  quando raggiungono una certa età. Ma mi fa pensare anche alla velocità  sulle strade e autostrade di bus e mezzi pesanti.  Se in Spagna  l’autista si è addormentato, e l’autobus ha urtato a destra, poi è  finito dall’altra parte della doppia corsia di transito investendo  un’auto, significa che la sua velocità era abbastanza sostenuta, e  difficile da controllare.  Tutto questo mi porta a ragionare sulla  Tangenziale “mattatoio”  di Torino, dove NESSUNO controlla la velocità  di Tir, mezzi pesanti e autobus, che possono creare incidenti con morti  e feriti.  Dobbiamo attendere qualche grande “massacro” per vedere i  limiti ridotti, e controlli con telecamere?  Le Autorità competenti  hanno l’obbligo di intervenire sul problema della SICUREZZA STRADALE  senza attendere nuovi incidenti , o le giustificazioni e rapporti di  ATIVA e POLSTRADA!!

Marbert

Insieme o divisi? Prove tecniche di unità tra Lega, FdI e Forza Italia

Obiettivo comune: scommettere su un unico candidato

morano2Gli Stati Generali del centrodestra si sono riuniti ieri in un convegno organizzato dall’avvocato Stefano Commodo con un obiettivo comune: scommettere su un unico candidato che sia l’espressione unitaria di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. A seguito delle ultime dichiarazioni del Segretario Federale  Nazionale  della Lega Nord, Matteo Salvini , a sostegno del notaio Alberto Morano nella volontà di ” fare” qualcosa di concreto per Torino mettendo a disposizione la sua professionalità a servizio dei cittadini , il suo Vice in Piemonte, Riccardo Molinari , ha dichiarato che: ” Quello che non posso accettare è’ che venga attribuita alla Lega la responsabilità della divisione del centrodestra per la scelta del candidato sindaco di Torino. Non è’ colpa della Lega se alla coalizione non piacevano i candidati . Non è’ vero che sono le questioni romane ad aver creato la situazione attuale su Torino .Le primarie le ha lanciate qualche esponente di Forza Italia contrario a  Osvaldo Napoli . Nonostante oggi la Lega rispetto ai sondaggi sia il primo partito della coalizione ,non ha imposto un candidato ,ma si è’ messa a disposizione del centrodestra per identificare  le persone adatte o la persona che spicca sulle altre con una squadra di governo pronta. La Lega si rimette alla scelta della coalizione per trovare un’alternativa credibile e vincente alla sinistra.La Lega non è’ un partito di estrema destra, e’ un partito autonomista, federalista. Se siamo  in questa situazione non è’ certamente colpa della Lega Nord.” 

molinari moranoAlberto Morano ha motivato così la sua disponibilità alla candidatura: “Io non sono animato da velleità personali, ho la mia professione di notaio, penso però che non ci si può’ sempre lamentare e che i cittadini devono avere il coraggio di mettere a servizio della politica la propria esperienza. Io posso sperare che tutto il centrodestra  voglia condividere un programma per apportare un cambiamento e mettere fine al sistema di potere della sinistra. Non è concepibile che Torino abbia il 32% di indice di povertà’ e il più basso indice di proprietà’ della prima casa e per ciò che riguarda il sistema di assegnazione di alloggi popolari     non è’ accettabile che privilegi gli stranieri a discapito dei Torinesi . Sapete che il Comune è’ primo datore di lavoro della  città di Torino ? Questo non è’ concepibile in un sistema sano, dovrebbero essere le aziende private a produrre profitto e posti di lavoro. Bisogna rivedere completamente il sistema delle Fondazioni. Questo è’ quello che propone l’amministrazione di Fassino e che noi dovremmo cercare di smantellare. “morano1

Anche Maurizio Marrone , Fratelli d’Italia , ha dato una visione unitaria per l’identificazione di un candidato : ” Sono incomprensioni tra persone e non tra partiti . L’uniformità che è’ richiesta e sociale e non solo politica. Il problema che i torinesi ci chiedono di risolvere è’ mettere fine al sistema di potere che governa la sinistra . Bisogna liberare le energie della Torino che produce  e di quella Torino sofferente che ci sta rendendo quasi una città del terzo mondo . Non bisogna fermarsi alle bandierine , ma guardare al l’identikit del candidato. Bisogna puntare su qualcuno che sia i grado di guardare negli occhi il sistema di potere e abbia le capacità di smontarlo . Bisogna puntare ad un ‘unita perché vincere si può e si deve.” 

Roberto Rosso ha evidenziato lo strumento delle primarie e della sua validità se ben articolato affinché’ il candidato sua l’espressione dei cittadini  :” Il problema è’ quello di togliere la città dalle mani della sinistra. Le primarie sono un bel metodo liberale, ma sul confronto di alcuni mesi e non in un solo giorno. “

Anche Forza Italia con Andrea Tronzano ha    testimoniato l’attuale condizione critica in cui versa la nostra città  e la volontà di lavorare sinergicamente : ” Bisogna riuscire a governare la città sfidando un colosso come Fassino . Torino ha bisogno di identità . Torino non ha spina dorsale. Deve ritornare a dire che chi scrive sui muri e’ un maleducato e non un artista . Una società multietnica non deve essere una società’ multiculturale. Bisogna difendere la nostra cultura. Personalmente, credo che il candidato debba essere un esponente politico che lavora e si confronta  con candidati civici a supporto delle attività .”

Anche l’avvocato Luca Olivetti ed Enzo Liardo, Ncd, si sono espressi a sostegno di una coalizione unita per ridare al centrodestra la possibilità di cambiare , migliorare e rigenerare Torino.Sono in corso le trattative.

CV

(Foto: il Torinese)

Grimaldi (Sel): "Referendum, il voto consapevole è un diritto"

“Sul 17 aprile gli organi di informazione facciano il loro mestiere”

 

GRIMALDIL’Assessora Pentenero ha risposto in aula all’interrogazione urgente del Capogruppo di SEL Marco Grimaldi in merito al monitoraggio dell’informazione sul referendum del 17 aprile. Il 19 gennaio la Corte costituzionale ha dichiarato infatti ammissibile uno dei sei referendum proposti da nove Regioni italiane in merito ad alcune norme contenute nell’Art. 38 della Legge n. 133/2014 (decreto “Sblocca Italia”) e nell’Art. 35 della Legge n. 83/2012 (“Decreto sviluppo”). Si tratta delle norme che riguardano l’uso di trivelle in mare entro le 12 miglia dalla costa e la scadenza dei permessi e concessioni già rilasciati. Dall’indizione del referendum a oggi, le emittenti televisive e radiofoniche, anche locali, non stanno informando adeguatamente la cittadinanza in merito all’appuntamento referendario e al suo oggetto. Con l’interrogazione si è chiesto alla Giunta di impegnarsi affinché i cittadini siano nelle condizioni di partecipare al voto consapevolmente, nonché di far presente al Co.re.com (Comitato Regionale per le Comunicazioni del Piemonte) che è suo compito analizzare i calendari delle trasmissioni e dei programmi di informazione delle emittenti radiofoniche e televisive locali in periodo elettorale e referendario, e vigilare affinché forniscano una piena, corretta e imparziale informazione.

LAVORI CONSIGLIO, GARIGLIO (PD): "GRILLINI INCAPACI DI CONFRONTARSI"

Davide-GariglioIL CAPOGRUPPO PD: “STRANO CONCETTO DI DEMOCRAZIA”

 “Come sempre i grillini offrono ricostruzioni fantasiose e faziose della realtà”. Lo dichiara il capogruppo del Partito democratico in Regione Piemonte, Davide Gariglio, all’accusa del M5S di aver impedito le modifiche in discussione nella riunione di stamattina della Giunta per il regolamento del Consiglio regionale. “Il Pd – precisa Gariglio – ha dato massima disponibilità a confrontarsi con le proposte di modifica del regolamento interno del Consiglio regionale avanzate dal M5S e ad approvarle.  Allo stesso tempo – rimarca –  abbiamo chiesto loro la stessa disponibilità a discutere modifiche del regolamento che permettano al Consiglio di funzionare meglio, per dare certezza dei tempi alla discussione dei disegni di legge e, al tempo stesso, rafforzare le funzioni di controllo sul governo regionale da parte dei gruppi consiliari. A questo punto i grillini – prosegue il capogruppo dem – si sono alzati e se ne sono andati. Non solo danno una versione di fantasia delle riunioni, ma se si fa come dicono loro va tutto va bene, altrimenti niente. Se vengono sfidati a discorsi più ampi e nel merito delle proposte con la ferma indisponibilità a far polemica – conclude Gariglio – fanno saltare il banco, ancora una volta dimostrano un curioso concetto di democrazia”.

Pillola del giorno dopo. Radicali: Per Giaccone le donne sono delle irresponsabili. Anche quando votano?

AGLIETTA RADICALI“Ci chiediamo se la scarsa considerazione che il dr. Giaccone mostra nei confronti del genere femminile in questo caso, sia la stessa che ha quando chiede il voto alle donne per le sue liste”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

In merito alle dichiarazioni di Mario Giaccone, presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino nonché leader delle liste civiche piemontesi di centro sinistra: «Non essendoci ricetta, in linea teorica una donna potrebbe acquistare e assumere la pillola più volte la settimana, addirittura tenersela in borsetta» riportate oggi nell’articolo della Stampa a pag. 14 “Pillola del giorno dopo, in farmacia la ricetta non è più necessaria“, a firma Noemi Penna, le coordinatrici dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, Silvja Manzi e Laura Botti, dichiarano: 

«Secondo Mario Giaccone le donne sono così inette da prendere la pillola del giorno dopo come se fosse ‘Zigulì’.  Per sua informazione proprio nella “borsetta” va tenuta la pillola del giorno dopo che, essendo un contraccettivo d’emergenza, va presa proprio in caso di … emergenza. E non in linea teorica. Ma al più presto e senza ostacoli inutili dopo un rapporto a rischio. Proprio per evitare una gravidanza indesiderata e un altrettanto indesiderato eventuale aborto.

Ci chiediamo se la scarsa considerazione che il dr. Giaccone mostra nei confronti del genere femminile in questo caso, sia la stessa che ha quando chiede il voto alle donne per le sue liste. Ci pensino, soprattutto, le donne che intendono candidarsi per la sua lista.Per quanto riguarda, invece, l’articolo della Stampa, ha dell’incredibile che non sia nemmeno citata la parola ‘radicali’. Non possiamo riportare la mole di comunicati e iniziative fatti dal 2000 – qualche centinaia! – per mancanza di spazio. Per curiosità giornalistica si guardi il sito www.associazioneaglietta.it»

Il Tribunale di Bruxelles respinge tutte le accuse contro la Chiesa di Scientology

BELGIO SCIENTOLOGY“La sentenza, accolta con entusiasmo da tutti gli scientologist europei, mette fine a 18 anni di discriminazione”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

 

I fedeli della Chiesa di Scientology di Torino, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta si uniscono all’entusiasmo degli scientologi del Belgio nell’accogliere lodierna decisione emessa dalla 69ma Camera del Tribunale Penale di Bruxelles.

 

           Ipresidente della corte il dott. Yves Regimont ha respinto tutte le accuse contro la Chiesa: “L’intero procedimento – ha detto –  è dichiarato inammissibile per una grave e irrimediabile violazione del diritto ad un equo processo”.

            Il tribunale penale è giunto alle stesse conclusioni della Corte Suprema di Cassazione italiana e delle Corti Supreme del Regno Unito e Australia, oltre a quelle dei tribunali di molti altri paesi, secondo le quali Scientology non dovrebbe essere trattata diversamente da tutte le altre religioni. In conformità al diritto belga, e a quello internazionale, cause intentate sulla base del credo degli scientologi devono quindi essere dichiarate inammissibili.

 

            Il portavoce della Chiesa di Scientology in Belgio, il signor Eric Roux, ha detto: È un giudizio equo, un sollievo per gli scientologi ingiustamente perseguiti per quasi 20 anni. Il Tribunale ha riconosciuto che la parzialità degli inquirenti e i palesi pregiudizi durante tutta l’indagine nei confronti di una religione che non hanno capito, sono stati l’origine di un’irreparabile violazione dei diritti degli scientologi coinvolti e della Chiesa di Scientology del Belgio.  Ha anche riconosciuto che non esisteva alcuna prova a sostegno delle asserzioni del pubblico ministero in merito a presunti reati. Basti dire che è stata un’azione profondamente ingiusta verso gli scientologi, basata sulle loro credenze e non sui fatti, il che è naturalmente inaccettabile in uno stato di diritto come il Belgio.

 

           Scientology, la cui prima chiesa è stata fondata da alcuni fedeli a Los Angeles nel 1954, conta ora oltre 11000 chiese, missioni e  gruppi in 167 nazioni del mondo. In Belgio è stata fondata nel 1974 dove è attiva con campagne di utilità sociale contro l’uso di droga, per promuovere il rispetto dei diritti umani e per il ripristino dei valori morali.

RADICALI: SOLO 7 PARLAMENTARI PIEMONTESI NELL’INTERGRUPPO EUTANASIA LEGALE

perna foto mole mongolfiera“Mentre la maggioranza dei cittadini chiede di discutere i parlamentari che fanno?”

Riceviamo e pubblichiamo

E’ finalmente iniziato in Parlamento l’iter in Commissione della legge che chiede la legalizzazione dell’eutanasia. Dei 67 Deputati e Senatori piemontesi solo 7 hanno aderito all’Intergruppo Eutanasia legale. Si tratta di Elena Ferrara, Elena Fissore e Fabio Lavagno del Partito Democratico; Eleonora Bechis e Manuela Repetti di Alternativa Libera; Giorgio Airaudo e Celestino Costantino di Sinistra Italiana – SEL. 3 su 35 del PD, 2 su 2 di AL, 2 su 2 di SI-SEL, nessuno dei 9 eletti del Movimento 5 Stelle e nessuno appartenente agli altri gruppi di centro-destra.

Dichiarazione dei Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Igor Boni, Silvja Manzi e Laura Botti:

«Torino è la città del record di firme raccolte in calce alla proposta di legge di iniziativa popolare promossa dai Radicali che chiede la legalizzazione dell’eutanasia. Dal Piemonte Dominique Velati, con il suo coraggio, ha lanciato un appello al Parlamento per chiedere la discussione della legge, prima di recarsi in Svizzera per morire utilizzando un diritto a noi italiani precluso dall’assenza di una legge. La scarsa presenza di parlamentari piemontesi nell’intergruppo sottolinea il netto contrasto con una società che avanza, malgrado l’arretratezza della politica e dei suoi rappresentanti. La discussione deve essere affrontata, prendendo atto che legalizzare, come sempre, è meglio che proibire e che regolamentare consente di meglio controllare una pratica che esiste sotto traccia e senza controllo in molte realtà del nostro Paese. Mentre la maggioranza dei cittadini chiede di discutere i Parlamentari piemontesi che fanno? Di nuovo sono i Radicali a lanciare la palla avanti e a promuovere diritti contro conservatorismi di destra e sinistra. “Parliamone, parliamone!” invocava Dominique prima di morire. Parlatene e decidete, è ora di sfondare anche questo muro e costruire una civiltà dove poter scegliere di porre fine alle proprie sofferenze non sia un tabù.»

COMMERCIO, RUFFINO (FI): REGIONE SI ATTIVI CONTRO L'APPLICAZIONE DELLA BOLKESTEIN

Oggi è una grande giornata per il commercio ambulante piemontese”

ruffino daniela“La Regione Piemonte si attivi con tutti i mezzi, legislativi e non a sua disposizione, contro l’applicazione della Bolkestein, a sostenerlo Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio regionale in merito al voto in sede legislativa in terza commissione. Oggi è una grande giornata per il commercio ambulante piemontese”

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Il voto, in sede legislativa, della proposta di legge al Parlamento n. 183 relativa a “Modifiche agli articoli 7 e 70 del Decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59. Attuazione della direttiva 2006/123/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno,  esclude l’esercizio del commercio su area pubblica dall’applicazione della direttiva europea Servizi (meglio conosciuta come Bolkestein), salvando di fatto gli ambulanti piemontesi dal rischio di perdere le licenze alla loro scadenza, prevista per il 2017”.

 

Nel luglio 2011 il Piemonte aveva approvato una  legge regionale che disponeva l’esonero dall’applicazione della Direttiva “Bolkestein” per il commercio ambulante ma il governo Monti l’aveva bocciata. Mi auguro  che questa volta, il presidente Chiamparino sappia convincere gli alleati nazionali che siedono alla maggioranza del Governo e riesca a tutelare il commercio e l’economia piemontese”. consiglio lascaris

 

Spiega l’esponente azzurra: “L’obiettivo da perseguire è semplice: non applicare al commercio ambulante la Bolkestein. Parliamo infatti di una categoria di lavoratori letteralmente vessata dalle tasse nazionali e locali,  in particolare la TARI.Categoria che vive un momento di grande difficoltà, esattamente come il commercio di vicinato.L’applicazione  della direttiva europea costituirebbe il colpo ferale per questo comparto. La Regione può fare tanto, per mettere in salvo questa tipologia di commercianti. I tempi devono essere brevi anche perché i Comuni devono adeguare i regolamenti il fattore tempo diventa fondamentale,  certamente prima che gli stessi intervengano”.

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Conclude Ruffino: “Vigilerò affinché la proposta trovi attuazione a livello centrale a tutela delle migliaia di lavoratori impegnati su questo complesso settore”.

Gruppi della lista civica "La Piazza" in Circoscrizione 3 e 4

Assemblea pubblica alle Raffinerie Sociali, via Fagnano 30 Torino

lapiazza

Pier Carlo Devoti, candidato Sindaco della lista civica “La Piazza” annuncia l’assemblea pubblica per la costituzione dei gruppi locali della Piazza in Circoscrizione 3 e 4: “L’esperienza di questi 5 anni in Circoscrizione 2 ci ha convinti della necessità di estendere a livello comunale il nostro progetto, per offrire a tutti i cittadini di Torino, anche a quanti negli ultimi anni si sono rassegnati al non-­voto, un luogo politico di confronto e partecipazione tuttora assente.” “Per raggiungere questo obiettivo”, prosegue Devoti, “è fondamentale ripartire dai cittadini e dai territori. Ed è quanto sta succedendo con un gruppo di persone delle Circoscrizioni 3 e 4 che si stanno organizzando per dare vita ai gruppi locali de “La Piazza”. “Invitiamo all’assemblea pubblica di lunedì sera”, conclude il candidato Sindaco, “tutti i cittadini, i movimenti e le associazioni della zona che condividono i princìpi e il metodo di azione politica della Piazza, a portare il proprio contributo di valori, idee e tempo.”

piercarlo.devoti@listalapiazza.it

ESERCIZIO ABUSIVO DELL’ATTIVITA’ DI MEDIATORE IMMOBILIARE, SIGLATO PROTOCOLLO

edilizia casa lavoroAccordo tra FIAIP, Polizia Municipale e Camera di Commercio di Torino 

Anche nei momenti di crisi, il fenomeno dell’esercizio abusivo dell’attività di mediatore immobiliare assume dimensioni rilevanti. Proliferano agenzie immobiliari, gestite da personale non in regola, che approfitta di un periodo in cui i prezzi delle case sono in discesa e hanno l’obiettivo di lavorare abusivamente o al limite della legalità. Non ci sono solo mediatori abusivi individuali, privi di abilitazione ed evasori totali, ma anche agenzie con tanto di negozio e vetrine.  A Torino, la Polizia Municipale e la Camera di Commercio da tempo vigilano e contrastano il fenomeno a fronte di segnalazioni pervenute. In alcuni casi particolarmente complessi, l’attività abusiva non viene identificata con certezza e risulta così difficile individuare i profili di legittimità e persino gli autori della stessa.

Come si può rendere più efficace l’attività di contrasto? Per rispondere a questa necessità, è stato siglato un Protocollo che vede protagonisti la FIAIP Collegio di Torino (Federazione Italiana Agenti Immobiliari) con il Presidente FIAP Torino Aurelio Amerio, coadiuvato dalla Consigliera Claudia Gallipoli, delegata ai rapporti con la CCIAA, Il Corpo di Polizia Municipale con il Comandante Alberto Gregnanini e la Camera di Commercio con il Dottor Guido Cerrato.

Compito della FIAIP sarà di fornire gratuitamente gli strumenti per la conoscenza del settore e collaborerà con la Polizia Municipale, tenendo corsi di formazione e aggiornamento agli operatori nell’ambito dell’abusivismo nella mediazione immobiliare.  A loro volta anche la Polizia Municipale e la Camera di Commercio forniranno gratuitamente supporto e docenza nelle rispettive competenze sulle tematiche di interesse comune.  Un protocollo di intenti che ha messo in rete le esperienze di tre realtà e favorirà un maggiore contrasto all’abusivismo dell’attività di mediatore immobiliare nell’interesse della cittadinanza. Si tratta del primo accordo in tal senso in Italia e, come in tanti altri casi, la Fiaip e la Città di Torino saranno un esempio per il resto del territorio.