TRIBUNA- Pagina 77

FDI: DOPO GLI ARRESTI ALL’ ASILO OCCUPATO, SGOMBERO IMMEDIATO DEL CENTRO SOCIALE

ANARCHICI: ALESSI-MARRONE-DI LORENZO: STOP AMBIGUITÀ DI CSX E GRILLINI!

centro-sociale

Con gli arresti di questa mattina è ormai chiaro che, con un’aggressività ancora peggiore rispetto agli altri centri sociali, l’occupazione anarchica dell’ex asilo costituisce un corpo estraneo al quartiere di Borgo Dora, utilizzato come covo da delinquenti che non trovano migliore reazione ai giusti arresti che li colpiscono che intimidire pubblici ufficiali e mettere a ferro e fuoco le strade circostanti. E’ altrettanto chiaro, purtroppo, che il centrosinistra al governo della Circoscrizione 7 continua a cercare un ingiustificabile dialogo con questi acclarati esponenti dell’anti-Stato, annunciando addirittura in una delibera l’apertura alla regolarizzazione degli anarchici occupanti a sfregio della dura battaglia delle Forze dell’Ordine contro questo gruppo criminale: lo sgombero e’ un atto ormai imperativo e indifferibile, esigeremo in tal senso un impegno del Comune a chiederlo e della Prefettura ad autorizzarlo, in modo da restituire ai cittadini un importante immobile ora in mano a criminali.>> annuncia Patrizia Alessi, Capigruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 7.
Aggiungono Maurizio Marrone e Pietro Di Lorenzo della Giunta Ombra comunale <<Perché all’impegno della Magistratura e delle Forze di Polizia nel contrasto della pericolosità sociale di questi anarco-insurrezionalisti fa eco l’assoluta indifferenza dell’Amministrazione comunale proprietaria dell’ex asilo occupato nel richiederne lo sgombero e restituirlo alla collettività dei residenti onesti del quartiere? Era già stata approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale una nostra mozione che impegnava la Giunta comunale alla riassegnazione o vendita degli immobili comunali occupati dagli antagonisti, ma ora che la Procura e la Questura cercano di ripristinare la legalità e lo Stato dentro quegli edifici solo il Comune rimarrà indietro, peraltro senza nemmeno più l’alibi dell’ordine pubblico?>> Conclude Alessi <<È importante Agire subito, questo chiediamo all’Amministrazione Comunale prima che gli anarchici sfoghino la loro sete di vendetta sul quartiere Aurora, rischio già attuale questa sera quando gli antagonisti si raduneranno proprio all’Asilo>>.

MAXI CONCORSO DI INFERMIERI ED OSS ALLA CITTA’ DELLA SALUTE

LETTO OSPEDALELe organizzazioni sindacali della Città della Salute e della Scienza hanno siglato un accordo che prevede il superamento graduale delle esternalizzazioni decise dalla Direzione del nosocomio la settimana scorsa. Il 17 novembre u.s. la direzione aziendale, infatti, presentava al tavolo sindacale la necessità, a causa della carenza di personale, di ricorrere all’esternalizzazione di alcuni servizi infermieristici e di supporto. Nello specifico si trattava dell’Osservazione Breve intensiva del DEA (pronto soccorso), della Degenza Temporanea e della Rianimazione delle Molinette, delle Sale Operatorie del CTO e della Degenza  Pediatrica per patologie croniche e disabilità nonché delle Sale Operatorie dell’Ospedale Infantile Regina Margherita. A seguito di questo, le organizzazioni sindacali, all’unisono, avevano contestato la decisione richiedendo la calendarizzazione di un tavolo di trattativa urgente.

Le parti sono addivenute ad un accordo straordinario: saranno banditi in tempi celeri i concorsi per l’assunzione di infermieri ed OSS, con l’obiettivo di superare tutte le esternalizzazioni.

Inoltre, un altro grande risultato, riguarda l’immediata attivazione delle procedure di mobilità e di reclutamento, attraverso graduatorie di altre ASL, per assumere le 50 risorse richieste dal sindacato, per fronteggiare la grave emergenza di personale che attanaglia l’azienda ospedaliera.

“Quello siglato oggi è un accordo importantissimo – afferma Mario Caserta della CISL FP Torinese – perché ci permette di superare l’esternalizzazione, che seppur rappresenti l’immediata soluzione per fronteggiare la carenza di personale, è uno strumento che determina la perdita di posti di lavoro pubblico a scapito di posti, spesso sottopagati e con scarse tutele, talvolta con scarsi standard qualitativi assistenziali.”

“Quest’accordo sancisce un cambio di rotta circa le politiche di assunzione del personale – evidenzia Michele Cutrì della UIL FPL – ribadiamo l’assoluta contrarietà alle esternalizzazioni; l’immediata attivazione dei concorsi va nella direzione da noi auspicata circa le priorità indicate, la qualità e la continuità dei servizi. La gestione di servizi così importanti va programmata e governata nel tempo con personale strutturato della sanità pubblica che garantisca continuità alle cure.”

“La strada delle esternalizzazioni, se per qualcuno è apparsa come una via senza ritorno – sentenzia Claudio Delli Carri del Nursing Up – oggi è stata smentita all’unisono dai sindacati. A maggior ragione vista l’uscita della Regione Piemonte dal piano di rientro, che dovrà dare, ci auguriamo, segnali positivi dal 1 gennaio 2017, ai lavoratori e a tutti i cittadini.”

Mario Caserta      Michele Cutri       Claudio Delli Carri

CISL FP               UIL FPL               Nursing Up

Il giorno più bello della mia vita

toga tribunaleSTORIE DI CITTA’

di Patrizio Tosetto

Tutta una vita condensata in un giorno. Pensavo : frasi fatte, ma mi sbagliavo. Dopo la nascita delle mie figlie il giorno più bello ed importante della mia vita. Tribunale di Torino , aula 3 sezione penale, ingresso 15, aria di festa:  non inquietano le gabbie per i detenuti. Alice con 14 colleghi giura dopo essere diventata avvocato .  ” furibonda lotta con gli esami”. Tutto bene quel che finisce bene. Traguardo raggiunto. Lentamente l ‘ aula si riempe di genitori, parenti, amici.  Loro entrano ” scortati dai commissari”. E il presidente ci esorta ad alzarci. Non siamo del mestiere. Sono belli, so che risulta banale dirlo e pensarlo, ma nei loro occhi ho visto il futuro. Non sono proprio la gioventù bruciata di quel famoso film. Sono contento  per quel possibile futuro, per il futuro. Una parolatosetto magica, ne abbiamo bisogno. Giurano. Ecco che arriva il pezzo forte,  l’arringa del presidente della Ordine Mario Napoli Presidente in prorogatio ma sempre e decisamente pimpante. Lunga ed accelerata esortazione ai suoi nuovi colleghi ad essere coerenti con le loro iniziali aspirazioni . Sicuramente oltre  alla professione di avvocato Mario Napoli si dimostra un fine intellettuale . Dotte le sue dissertazioni, condite da personali aneddoti. Sullo sfondo un mondo cambiato radicalmente . Solo due episodi. L’avvocato francese che decise di difendere Luigi XVI andando incontro a morte certa.E una multinazionale di avvocati statunitense che nel mondo ha 4500 associati . 40 minuti volati ascoltando le sue parole come miele. A quel giorno siamo arrivati. Da quel giorno il futuro è  un po più vicino .

Voci Scomode. Storie di chi sfida il potere

TURCHIA, CENSURA DI STATO  

stampa giornalisti circoloLa giornalista Rosita Ferrato organizza  per il Caffè dei giornalisti,  il 29 novembreVoci Scomode. Storie di chi sfida il potere. Circolo dell Stampa, Corso Stati Uniti 27, ore 18. La libertà di stampa è al centro della riflessione proposta da “Voci scomode”, l’appuntamento annuale organizzato dal Caffè dei giornalisti in partnership con il Dipartimento di Culture Politiche e Società dell’Università di Torino e la Maison des Journalistes, giunto alla terza edizione. Le testimonianze dei giornalisti rifugiati e degli inviati nell’area siro-irachena e turca per comprendere la svolta autoritaria impressa da Erdogan: l’avversione per la stampa indipendente, la questione curda, il fronte siriano, i rapporti con l’Occidente.

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Giornalista e testimone

Temi attuali e di enorme complessità, sui quali si confronteranno i protagonisti della tavola rotonda organizzata da Rosita Ferrato: “Le voci scomode dell’edizione 2016” – spiega – “sono quelle   di  Halgurd Samadcurdo iracheno, e Sakher Edris, siriano: entrambi giornalisti costretti all’esilio e ospiti de la Maison des Journalistes (MDJ), associazione parigina che offre rifugio a reporter fuggiti dal loro Paese d’origine per aver perseguito la libertà di espressione”. Assieme a loro Darline Cothière, direttrice MDJ; Lucia Goracci, inviata di Esteri a Rai News 24; Marta Ottaviani, giornalista di Avvenire e La Stampa. I lavori saranno introdotti da Marinella Belluati, docente di Analisi dei Media presso l’Università di Torino, e moderati da Sherif El  Sebaie, opinionista di Panorama ed esperto di diplomazia culturale.

http://vociscomode.caffedeigiornalisti.it

(foto: il Torinese)

LA RIFORMA DEI REATI AGROALIMENTARI

agricolturaUn forte sollecitazione ad accelerare i tempi di approvazione del disegno di legge che introduce nuovi reati agroalimentari, come l’agropirateria, il disastro sanitario e l’omesso ritiro di merci pericolose, è emersa  dal convegno organizzato dalla Struttura Controllo Alimenti, diretta dalla Dott.ssa Lucia Decastelli, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta. A confronto operatori del Sistema Sanitario Nazionale, giuristi e rappresentanti del settore alimentare.

Le frodi alimentari possono rappresentare un attentato alla salute delle persone e gli italiani le temono più di quelle economiche”, ha sottolineato la Direttrice Generale dello Zooprofilattico, Maria Caramelli, introducendo i lavori, a cui hanno partecipato, tra gli altri, l’ex Procuratore Generale di Torino, Gian Carlo Caselli, che ha presieduto la Commissione per la riforma dei reati agroalimentari, il procuratore aggiunto di Torino, Vincenzo Pacileo, componente della stessa commissione, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero, e la professoressa Laura Scomparin, docente del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino.

La proposta del disegno di legge, ultimata un anno fa dalla commissione, è ora ferma al Consiglio dei Ministri in attesa di essere inviata al parlamento: “Le malattie trasmesse da alimenti crescono ogni anno dell’8% circa. Con la globalizzazione – ha continuato Caramelli – il cibo corre sempre più in fretta e diventa sempre più fondamentale il nostro ruolo di sentinelle della salute dei cittadini. La WEB AGRIRiforma Caselli sopperisce alle lacune dell’attuale normativa ad oggi, ad esempio, non sono definite le sanzioni per le mendaci o fuorvianti informazioni in etichetta, così come per la presenza di allergeni non dichiarati che rappresentano un rischio sempre maggiore, in quanto le allergie alimentari sono in costante aumento. Nell’ultimo biennio abbiamo eseguito 62.000 analisi per verificare il rischio microbiologico e chimico e il 2% dei campioni è risultato pericolo per la salute. Ma il nostro lavoro rischia di essere vanificato da una legislazione non al passo con i tempi”. 

Un concetto ripreso dal presidente della Commissione, Gian Carlo Caselli: “La normativa vigente è vecchia, piena di buchi e deve essere aggiornata e rettificata, esagerando si potrebbe dire che ha un effetto addirittura criminogeno e non deterrente. Il ministro Orlando crede nella riforma, ma

emerge la sensazione che vi siano spinte, legittime, soprattutto da parte delle industrie alimentari perche alcuni punti siano riesaminati con molta attenzione”.

“Bisogna fare pressione – ha aggiunto Caselli – perché la riforma vada avanti nell’interesse del consumatore, che si realizza anche attraverso corsie preferenziali per quanto riguarda la trattazione di alcuni reati. L’agropirateria è in costante aumento: il business dell’agromafia è ormai intorno a 16-17 miliardi di € all’anno. Il nuovo reato di agropirateria è importante perché colpisce le condotte illecite, organizzate e sistematiche, anche fuori dai casi di associazione a delinquere mafiosa”.

La proposta del disegno di legge è accolta favorevolmente anche dalla Coldiretti: “la commissione – ha detto il Presidente della Coldiretti di Torino Fabrizio Galliati – ha fatto un buon lavoro per tutelare lo straordinario patrimonio agroalimentare italiano”.

 

“Caro vicesindaco, mi ha deluso”

lupiCarissimo vicesindaco di Torino Montanari,  lei mi ha deluso, mi sento offeso . Parcheggiare anche per solo un minuto nello stallo per disabili, con l’autista pagato dai contribuenti, è  un gravissimo errore, un’ offesa a tutti cittadini. Ma, peggio ancora, al fatto sono seguite le sue giustificazioni con la raccomandazione di non farne una tragedia ! No, carissimo Montanari: noi ne facciamo una tragedia aggravata dal suo successivo atteggiamento. Chissà cosa ne direbbero i suoi studenti, quando interrogati da lei non sanno rispondere alle sue domande . Come amministratore e professore deve essere di esempio  In questo caso si è trattato di un  cattivissimo esempio . Sarebbe bastato un “scusate abbiamo sbagliato”.   Ma chiaramente non è  nel suo stile .  Inoltre stupisce l’assordante silenzio imbarazzato della nostra sindaca Come se il tutto non la riguardasse . Mi dispiace, cara Sindaca, ma la cosa la riguarda . Lei almeno è  stata eletta, ma la nomina del vicesindaco è  sua . Una volta si diceva politicamente responsabile .  Aspettiamo speranzosi le sue scuse . Questione politica , questione di stile , questione etica .

Un cittadino.

Patrizio Tosetto 

Giornata internazionale dell’infanzia

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani, in occasione del 20 novembre, Giornata internazionale dell’infanzia, data in cui a New York l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child), intende far soffermare l’attenzione della scuola sull’importanza della tutela del bambino e sulla salvaguardia dei diritti essenziali al benessere dei minori (principi fondamentali: non discriminare (art. 2); superiore interesse (art. 3); Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo neonatO BIMBOsviluppo del bambino (art. 6); Ascolto delle opinioni del minore (art. 12)). L’Italia ha dato seguito alla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia con la legge del 27 maggio 1991, n. 176, depositata presso le Nazioni Unite il 5 settembre 1991. Attualmente, tutti i Paesi del mondo hanno sottoscritto tale documento; mentre, per la ratifica, mancano gli USA, il Sud Sudan e la Palestina. La Convenzione s’integra e trova i suoi riferimenti in molti strumenti giuridici internazionali, tra cui ricordiamo: la Carta delle Nazioni Unite (1945); la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (1948); il Patto internazionale sui diritti civili e politici; il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali; la Dichiarazione dei diritti del fanciullo (1959); la Convenzione di Ginevra (1924); la Convenzione contro la tortura, e ogni altra forma di trattamento o punizione crudele, inumano o degradante (1984); Convenzione internazionale per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale (1965); Convenzione internazionale contro ogni forma di discriminazione contro la donna (1979). Mai come adesso, in una fase storica di emergenze umanitarie continue e drammatiche come quella attuale, è doveroso richiamare l’attenzione di tutti sulla necessità – obbligo morale di tutelare i più bisognosi, indifesi e forieri di speranza: i bambini .

Aylan Kurdi, il piccolo siriano, la cui morte è avvenuta nel settembre del 2015, ha commosso il mondo intero così come la foto del connazionale Omran Daqneesh, vivo per miracolo dopo la distruzione della sua casa ad Aleppo; ma questo non ha impedito che in diverse circostanze si manifestassero anche nel nostro Paese comportamenti poco consoni all’accoglienza e al rispetto proprio nei confronti di chi non ha nessuna “colpa”, se non quella della nascita nella parte sbagliata del mondo. I bambini sono il futuro, il riscatto e la possibilità di salvezza del pianeta e proprio per questo costituiscono il tesoro dell’umanità. Invece, i bimbi annegati in mare, da settembre 2015 ad oggi, secondo i dati UNICEF-UNHCR-OIM, sono più di 340; mentre 700 sono i decessi nel corso del 2015 e tanti altri sono vittime silenziose della mercificazione degli organi, delle varie forme di schiavitù (400 milioni i minori) , delle guerre, delle stragi terroristiche (Strage di Beslan, Strage di Nizza; Strage di Baghdad) di maltrattamenti fisici e psicologici e dell’impiego, come bassa manovalanza, nella criminalità organizzata. Per troppi piccoli un libro, un giocattolo, una caramella o una carezza sono autentici miraggi. Molti studi di psicologia dell’età evolutiva sottolineano il danno creato, nei primi anni, da una qualità della vita infima: essere estremamente poveri (in Italia il dato relativo ai bambini e ai ragazzi corrisponde a circa un milione) incide sulle capacità intellettive e condiziona drasticamente il futuro degli individui con grave detrimento non solo del contesto sociale al quale si appartiene, ma di tutto il globo (570 milioni sono quelli che nel 2015, secondo alcune ONG, vivono in condizioni di estrema povertà). Scienziati , economisti, artisti, intellettuali e “semplici” uomini pensanti non hanno avuto (e non hanno) la possibilità di esprimersi e di regalare la loro unicità ai propri simili, perché, dopo una vita di stenti, muoiono prima. Lo Stato italiano, in quanto firmatario della Convenzione, deve sempre più sensibilizzare i cittadini verso tali problematiche e intervenire quanto più è possibile in ogni contesto e in ogni sede appropriata per difendere i soggetti più inermi. La scuola, essendo aperta a tutti (art. 34 Cost.) e luogo di crescita per definizione, può operare, proprio tra i più giovani, e quindi per tempo, in funzione della divulgazione di informazioni, di contenuti e valori etici funzionali alla solidarietà e all’empatia. In tal senso possono essere diverse le attività da proporre in prossimità di una simile ricorrenza: per le scuole del primo ciclo gli educatori potrebbero proporre canzoncine e filastrocche da recitare e mimare insieme sul tema dell’amicizia e della solidarietà (esempio La Marcia dei Diritti dei Bambini della Banda dello Zecchino d’oro; Voglio un mondo diritto di Mela Music;   Girotondo (Unicef) etc.); mentre per le scuole del secondo ciclo, si potrebbe leggere, recitare e commentare in classe il preambolo della Convenzione dei diritti dei bambini; interessante potrebbe risultare l’analisi testuale della poesia “La parola «piangere»” di Gianni Rodari, la visione di alcuni film tra cui “La ricerca della felicità” di Gabriele Muccino o Oliver Twist di Roman Polanski. “Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro, unici strumenti di lavoro di un bambino che dovrebbe tenere in mano sono penne e matite” (Iqbal Masih)

Romano Pesavento

Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

DALLE TORRI GEMELLE AL BATACLAN, OVVERO DA AL QUEIDA ALL’’ISIS

isis2Giovedì 17 novembre ore 15,30. Aula Magna del Liceo M. d’Azeglio – Via Parini 8, Torino

Giovedì 17 novembre alle 15,30, nell’ambito degli incontri interdisciplinari organizzati dall’Unitre Torino per i suoi soci, si terrà l’incontro “Dalle Torri Gemelle al Bataclan ovvero da Al Queida all’Isis”. L’evento, che avrà come sede l’Aula Magna del Liceo Classico Massimo D’Azeglio in via Parini 8 a Torino, sarà moderato da Lucia Cellino, Direttore dei corsi. Interverranno: gen. Carlo Cabigiosu, docente del corso “Conflitti e speranze di pace nel mondo”, già Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze del Ministero della Difesa Italiano ed esperto di missioni internazionali; Tony Ferigo, docente del corso “Le Primavere arabe”, esperto dell’area. Sarà l’occasione per affrontare l’intreccio tra storia e attualità, capire il legame fra religione e politica, valutare la possibilità di trasferire al mondo arabo-islamico alcune delle categorie che in Occidente sono considerate essenziali per disegnare traiettorie di pace e stabilità. Ingresso libero sino ad esaurimento posti.

E’ MORTO A 32 ANNI ALESSANDRO FREZZATO, DIRIGENTE RADICALE DELL’ASSOCIAZIONE AGLIETTA

Questa mattina è morto Alessandro Frezzato. Alessandro, che aveva 32 anni, è stato attivo in tutte le battaglie radicali degli ultimi 13 anni, dando tutto se stesso malgrado la grave malattia che l’affliggeva, la “distrofia di Duchenne”. Alessandro era Consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni ed è stato iscritto per 13 anni all’Associazione radicale Adelaide Aglietta di Torino. Più volte ha fatto parte del Comitato nazionale di Radicali Italiani.

frezzato

Il funerale si svolgerà sabato mattina, 12 novembre, alle 10:30, presso la Chiesa Parrocchiale Risurrezione del Signore, in Via Monte Rosa 150, zona Barriera di Milano, tra corso Giulio Cesare e Corso Taranto.

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Riccardo Magi, Michele Capano e Antonella Soldo, rispettivamente segretario, tesoriere e presidente di Radicali Italiani hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

“Nel 2004, appena ventenne, incontra i radicali e prende parte alle iniziative per il referendum sulla Legge 40, sulla procreazione medicalmente assistita. Da allora il suo corpo di malato – era affetto dalla distrofia di Duchenne – lo ha impegnato totalmente nelle lotte per la libertà di ricerca scientifica, per la laicità, per i diritti delle persone. La terribile patologia che lo costringeva in sedia a rotelle e a tenere sempre un respiratore non gli ha impedito di dare forza e voce a migliaia di cittadini italiani. Negli ultimi tempi, in particolare, si stava occupando della questione barriere architettoniche: una ragione in più per noi per onorare la sua memoria è proseguire il suo impegno. Alla famiglia che lo ha sostenuto in questa vita così piena, mandiamo il nostro abbraccio. Abbiamo perso un compagno prezioso, un dirigente responsabile. Ci restano le sue parole e le sue idee, i suoi “appunti di una battaglia per la vita e la speranza”, come recita il titolo di un suo libro pubblicato da Quaderni radicali”.

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I Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, Igor Boni, Silvja Manzi e Laura Botti lo ricordano così:

“Alessandro era caparbio, non mollava mai. Ha avuto la forza di lottare per le sue idee, la stessa forza che ha usato per lottare contro la malattia. Dallo storico referendum contro la vergognosa legge 40 che impediva la ricerca scientifica sulle cellule staminali ha percorso un lungo tratto di strada con noi. In prima linea per lottare contro le barriere architettoniche, per il riconoscimento al diritto alla sessualità per i disabili, per la libertà di scelta sul fine vita; è stato tra i promotori della delibera di iniziativa popolare che ha istituito il registro dei testamenti biologici a Torino. Proprio lui che non aveva la minima intenzione di farla finita e che, anzi, era aggrappato alla sua vita, malgrado la gravissima malattia che l’aveva colpito e debilitato. Perdiamo un compagno di strada ma quella strada la proseguiremo”.

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Mina Welby, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni ha scritto queste righe in ricordo di Alessandro:

“Sono felice di essere andata a trovarlo tre settimane fa. Era sereno e non c’erano segni di problemi. Doveva sempre riguardarsi, infatti, gli sarebbe piaciuto quella sera essere presente al convegno sull’eutanasia, organizzato dalle Associazioni Adelaide Aglietta, Luca Coscioni e la Chiesa Pastafariana. L’ho dissuaso, per non prendere freddo. Stava studiando e voleva specializzarsi in Bioetica. Nessuno sa che era anche un bravo pittore. Ho visto degli acquarelli. Era pieno di idee e una gran voglia di vivere, nonostante le grandi difficoltà legate alla sua patologia. Mi aveva chiesto diversi mesi fa di interessarmi per un problema di barriere architettoniche. Infatti, gli avevo portato il messaggio di Marco Cappato che appena terminato il lavoro di Legalizziamo, se ne sarebbe occupato.

Caro Alessandro, prendiamo il tuo testimone e continuiamo anche al posto tuo. Tu riposa in pace!

Ai genitori e a chi lo assisteva con affetto e professionalità vogliamo essere vicini nel loro dolore”.

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Carmelo Palma, Direttore di Strade lo ricorda così:

“Oggi è morto Alessandro Frezzato, malato di distrofia muscolare, che avevo conosciuto poco più che ragazzino, oltre un decennio fa, mentre era già impegnato, come tanti “inguaribili” dell’Associazione Luca Coscioni, a guarire la politica italiana dalla malattia mortale del pregiudizio e del moralismo antiscientifico. È stato un esempio di forza e un compagno di avventura che ricorderò sempre con commozione e immensa gratitudine. La sua famiglia, per come ha reso possibile che un ragazzo accartocciato su una sedia a rotelle e legato giorno e notte a un respiratore potesse vivere una vita pubblica e piena, coltivando le idee che lo appassionavano, merita oggi – per ragioni non solo umane, ma politiche – un abbraccio e un tributo di sincera riconoscenza”.